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Post: 3.515 | Registrato il: 12/07/2006 | Città: VERCELLI | Età: 39 | Sesso: Maschile | CITH - Boss WBFF | Undisputed Champion | Ava Misfit | The Boss | |
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  21/04/2007 17:31 | |
LA CHIAMATA
Spot Jack Leone x Simphony Of Darkness 2007
DRIIIIIIIIIIN
Ci sono momenti in cui non risponderesti mai al telefono, ma una chiamata alle tre di notte non è comune. Uno scherzo telefonico oppure qualcosa di più serio?
Jack: “casa Leone”
Interlocutore: “Jack Leone, è giunto il momento che tu dia il contributo alla nostra alleanza”
Jack: “non credo di capire cosa lei voglia da me”
Interlocutore: “certe cose non si scordano tanto facilmente. Per tutta la tua vita sarai legato a noi. C’è una persona che devi far fuori”
Jack: “mi dispiace, sono pentito dal mio passato, non farò nulla del genere”
Interlocutore: “invece lo farai perché sai bene di non voler morire”
Jack: “e chi volete che io uccida?”
Interlocutore: “la tua ex moglie: Sylvia Madison”
10 anni prima
Un uomo dall’aria pentita ma alquanto superba passeggia in una chiesa, avvicinandosi al confessionale. Questa persona ha bisogno di qualche parola di conforto, sperando di sentirsi dire che Dio lo aiuterà a cancellare quello che ha fatto. Jack Leone merita il perdono di Dio?
Padre: “vuole confessare i suoi peccati di fronte al Signore?”
Jack: “padre, sono colpevole di molti peccati. Sono una persona che non vorrei mai essere, ho fatto cose terribili, ma non posso farne a meno”
Padre: “a tutti capita di fare errori”
Jack: “no, il problema è che ho sangue di altre persone sulla mia coscienza. Non pensavo che avrei mai varcato la soglia, però l’ho fatto”
Padre: “quindi lei ha ucciso delle persone?”
Jack: “sì, padre, la prego, mi dia qualche parola di conforto, ormai sono pronto ad eseguire ogni cosa mi venga chiesta. Non vige più morale in me”
Padre: “sarebbe disposto a far fuori chiunque per una ingente quantità di denaro?”
Jack: “gliel’ho detto, ho varcato la soglia. Mi servono soldi per vivere e lottare per strada non mi basta”
Padre: “le vorrei commissionare un lavoro, signor Leone”
Jack: “scusi, credo di non aver capito… padre”
Tempo presente
Sylvia Madison, l’unica donna che Jack abbia veramente amato ed alcune volte anche odiato. Ora, una potente organizzazione la vuole morta. Jack non aveva la minima idea del motivo per cui dovesse morire, forse aveva scoperto troppo, o magari era Jack quello scomodo. Era stato troppo tempo sugli allori, non pensando al suo passato da esecutore, purtroppo una parte della sua vita. Questa volta gli è stato chiesto troppo, eppure lui doveva farlo. Per se stesso e per tenere fede ad un patto con gente che non scherza. Non farlo significa trovarsi un proiettile in testa da parte di qualcun altro. Perché proprio Jack? Semplice, una persona che non ha mai detto di no a nessuno, neanche ad un prete in cerca di vendetta nei confronti di una donna che non aveva saputo tenere per sé la relazione con lui. Jack la fece fuori, poi tornò dal prete e gli disse quello che aveva fatto, ottenendo finalmente la benedizione che aspettava.
Jack: “ciao, Sylvia, sei a casa? Ho voglia di vederti, fare due chiacchere con te per discutere alcuni progetti per la nostra federazione”
Sylvia: “certo, Jack, ti aspetto a casa mia”
Jack: “ok. Solo una cosa, sei sola?”
Sylvia: “sì, sono solissima, un po’ di compagnia non mi farà male”
Non le avrebbe fatto male, sarà una sofferenza breve, poiché Jack non aveva intenzione di farla soffrire. Andare contro i propri sentimenti, far fuori una persona così vicina. Più il tempo trascorreva, Jack stava trascorrendo al suo legame emotivo con Sylvia.
8 anni prima
La situazione stava degenerando. Jack era in compagnia della sua spalla destra, Curtis. Il caro Curtis aveva appena sparato alla gola alla persona sbagliata, mettendo così in pericolo la vita sua e quella di Jack di fronte ad una comunità pseudo religiosa in cui era un altro a dover morire.
Jack: “hai visto che hai combinato? Ed ora come faremo a tirarci fuori da questa merda?”
Curtis: “credo che ci sia una sola soluzione: eliminiamoli tutti”
Jack: “pensi di essere in un videogame? Questa è la realtà, appena gli altri si accorgeranno che abbiamo seccato quello sbagliato ci taglieranno la gola”
Curtis: “cazzo, stanno arrivando”
BANG, BANG, BANG. Sparatorie come nei film americani, ma in una situazione davvero drammatica. Curtis rimase colpito al petto proprio da colui che doveva essere fatto fuori. Jack lo vide crollare agonizzante ed iniziò a sparare alla sua vittima, avanzando verso di lui. Poi, arrivarono tutti gli altri. Missione semi-fallita, ma non ci furono ripercussioni, a parte la morte del suo amico Curtis. Amico… parola grossa visto che si conoscevano da nemmeno tre mesi. Forse, era giunto il momento di smettere con questo mondo crudele e tornare a pensare alla lotta, vera passione per Jack. Lasciare un mondo sporco e che non l’avrebbe portato lontano.
Presente
Jack si trovò di fronte una visione stupenda: Sylvia nel suo vestito rosso come il suo vino preferito. Galante, seducente, tutto quello che lui desiderava in una donna. Sylvia gli afferrò le mani e lo condusse nel suo studio, dove c’era un album di fotografie. Sul tavolino vi era una foto: una foto di otto anni fa, in cui loro due erano vicini. Forse uno dei loro ultimi momenti felici assieme. Jack ricordava quel giorno, la sera prima il suo compagno d’esecuzioni Curtis era morto e lui doveva fingere che andasse tutto per il verso giusto. Sylvia portò lo champagne e Jack si sedette sul divano per bere assieme a lei.
Jack: “non mi aspettavo una accoglienza del genere”
Sylvia: “sai, Jack, devo confessarti che oggi ho pensato a tutto quello che c’è stato fra di noi”
Jack: “non ci crederai, ma pure io ho avuto lo stesso pensiero”
Sylvia: “negli ultimi due anni ci siamo fatti la guerra ininterrottamente, ma prima eravamo una vera coppia. Penso che dovremmo cambiare il nostro modo di vederci”
Jack: “quando stavi con Brock eri diversa, ora sei libera, felice, sei tornata la Sylvia che io amavo”
Sylvia: “e tu il dolce Jack di un tempo. Ok, brindiamo al nostro futuro”
Jack: “certo, alla nostra salute”
Un brindisi fasullo, poiché solo uno di loro due sarebbe sopravvissuto. L’altro, invece, sarebbe morto. Jack assaporò il brivido di quello che stava per fare, non sapeva come sarebbe stato in grado di fare una cosa del genere a Sylvia. Ma un singulto lo colpì alla gola, il vino bruciava intensamente, gli toglieva il respiro. Jack iniziò a sforzarsi per respirare, allungando una mano verso Sylvia in cerca d’aiuto, ma lei aveva lo sguardo basso, non guardandolo negli occhi. Poi, realizzò cos’era successo: Sylvia l’aveva appena avvelenato.
7 anni e 6 mesi prima
Un ritorno a casa davvero terrificante. Jack aprì la porta della sua stanza e trovò Sylvia a letto con un altro uomo.
Jack: “Sylvia, chi è lui?”
Lui: “signore, posso spiegarle. Si tratta di un equivoco. Non sapevo che Sylvia fosse una donna sposata”
Jack: “lei è mia moglie. Penso che le sue scuse non siano abbastanza per me”
Lui: “sono ricco, posso pagarla per il dispiacere che le ho arrecato. Non mi sarei mai aspettato di stare con una donna sposata. Sylvia, perché non me l’hai detto?”
Sylvia: “si sa, l’amore è un bel prezzo da pagare”
Jack: “vuole barattare con dei soldi? Allora dovrà sborsare una buona cifra”
Lui: “un milione di dollari, può bastare? Le firmo questo assegno, ma mi lasci andare”
Jack: “sì, va bene. E non si faccia più vedere”
L’uomo fugge, vestendosi di corsa prima di andarsene spaventato. Jack e Sylvia scoppiano a ridere.
Jack: “un milione di dollari, sei stata grandiosa! Funziona questo trucco del marito che scopre il tradimento. Cosa hai provato a stare con una star di Hollywood?”
Sylvia: “nulla, tanto nome poca sostanza. Inoltre, sei l’unico uomo per me”
Jack: “bene, e cosa ne faremo di tutti questi soldi?”
Sylvia: “li useremo perché tu ti tolga dalla malavita. So tutto su di te, quello che fai, dove arriva il sangue sui tuoi vestiti. Devi chiudere con questo capitolo della tua vita”
Jack: “io non posso tirarmi fuori. Loro mi uccideranno”
Sylvia: “no, tutto ha un prezzo. Per un milione di dollari, la tua libertà sarà garantita, ho già pensato io a tutto. Ma c’è una cosa. Un giorno, se avranno ancora bisogno di te, ti chiameranno e tu dovrai fare qualcosa per loro. Una sorta di rinnovamento di fiducia, sai bene quanto ci tengano a questo”
Jack: “va bene, se un giorno riceverò questa chiamata, allora farò quello che mi diranno e poi potrò stare tranquillo. Sylvia, da oggi torneremo a parlare solo della lotta. Non ci deve essere altro nella nostra esistenza”
Presente
Jack si ritrovò sul divano. Non era morto, a quanto pare Sylvia non l’aveva avvelenato per ucciderlo, forse non era ancora giunto il suo momento.
Jack: “non sono morto. Quando mi sono sentito soffocare ho pensato che tu avessi ricevuto la mia stessa chiamata”
Sylvia: “l’hai ricevuta anche tu? Beh, allora siamo in due! Una lotta a chi uccideva prima l’altro, senza sapere che era un gioco reciproco”
Jack: “beh, quindi immagino che ora dovrai farmi fuori”
Sylvia: “l’avrei già fatto. Non ti ucciderò, ora è il tuo turno”
La donna gli passò la pistola che era sotto la giacca e Jack la guardò con titubanza.
Jack: “perché fai tutto questo? Vuoi vedere se ho il coraggio di spararti per salvarmi la vita?”
Sylvia: “esatto. Il tuo orgoglio contro i tuoi sentimenti. Se mi risparmierai la vita, magari sarai ucciso prima di questa domenica, ti faranno fuori e non potrai tornare in vetta alla WBFF, combattere contro la tua nemesi Brock Johnson, l’unica stella in grado di farmi stare bene al suo fianco”
Jack: “Sylvia, tu mi stai solo dando ragioni per premere il grilletto”
Sylvia: “allora sparami! Perché non lo stai facendo? Se avessi voluto uccidermi, lo avresti fatto prima del drink, quando sei entrato in questa casa ti eri già rassegnato ad abbandonare questa missione”
Jack: “Sylvia, da ora in poi abbiamo dei nemici comuni, dovremo guardarci le spalle a vicenda. Nessuno di noi deve morire, dobbiamo vivere l’uno per l’altra, come abbiamo fatto diversi anni fa. Vuoi sapere perché non sarei in grado di spararti? Sylvia, io ti amo ancora”
Jack baciò Sylvia con passione, assaporando questo momento d’unione affettiva con lei. Entrambi ora avevano una minaccia in più a cui fare fronte. Sarebbero stati in pericolo in ogni momento!
Il giorno seguente…
DRIIIIIIIIIN
Interlocutore: “signor Leone, ho saputo che non ha fatto quello che le abbiamo chiesto. Ha forse voglia di morire?”
Jack: “morire? L’unico mio desiderio è prevalere su Brock Johnson, superarlo e conquistare il titolo mondiale. Non potevo uccidere Sylvia, lei è l’unica che può aiutarmi a vincere questo titolo. E se lei mi chiede di sacrificare questa conquista, allora vada a farsi fottere, poiché io domenica sarò campione mondiale e Sylvia mi aiuterà. Voglio farle sapere che non l’ho salvata per motivi sentimentali, ma io sono alla mia ultima opportunità per ottenere la gloria. E questa conta ancora più della mia stessa vita. Non mi richiami, so che un giorno un suo sicario mi farà fuori, eppure la cosa non mi preoccupa. La mia vita non ha più valore, a me interessa solo il successo. Che Dio la perdoni… padre!”
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