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Post: 1.393 | Registrato il: 18/10/2006 | Città: POGGIBONSI | Età: 34 | Sesso: Maschile | Handler | Desperation Iron Man Champion | Hannibal Meat | |
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  10/04/2007 12:19 | |
PRELUDIO: Intervista col diavolo
“Il lavoro del giornalista è un lavoro duro… Ma io, John Spiking, metto sempre l’anima in questo mestiere: è questo il mio secondo giorno qui nella fiera di Dallas... Oggettistica, collezioni strampalate, ed io devo controllare ogni singolo stand per tirar fuori un articolo coi fiocchi affinché il pubblico del mio giornale rimanga stupefatto da questo avvenimento…Riporto qui alcuni appunti sulle bancarelle più interessanti:
-Antiquariato “faticoso”: i più interessanti ed usati attrezzi da lavoro, dagli attrezzi manuali medievali ai primi trattori del novecento, una linea del tempo che è caratterizzata da aratri, falci, mietitrebbie adoperate sin dall’epoca dei nostri avi…
-L’orologio del costume: un viaggio all’insegna della moda nel corso dei secoli per trovare il modo di vestire più strambo o più elegante…
-Mediterraneo ed altro: prodotti tipici del nostro mare e non solo, un itinerario gastronomico che dimostra le diete tipiche dei paesi dal nord al sud, senza pregiudizi culinari…
Tuttavia la bancarella più strana l’ho incontrata poco dopo, ed il fatto va raccontato nei particolari:
“Vedo un’insegna che presenta la dicitura ‘Animali imbalsamati: organi e parti’. Decido di entrare, il titolo mi attira. Apro lo stand, entro e vedo delle campane di vetro che ricoprono reali organi imbalsamati. Mi interesso della collezione e decido di parlarne con il proprietario dello stand, tale Dr. Meat. Noto però con dispiacere che i vari organi non sono classificati per animale. Mi dirigo verso il gigante, essendo Meat una persona alta e robusta, e decido di scambiarvi due parole, perché ho intenzione di dedicargli un trafiletto come stand più strano…
JS: Salve, Dr. Meat, ho trovato molto interessante il suo stand!
HM: Beh, grazie, vede, io ho una passione particolare per questo genere di cose!
JS: Mi può tuttavia togliere un dubbio? Come mai gli organi non hanno scritto il nome dell’animale a cui appartenevano?
HM: Sa, glielo dico sottovoce, qualche animale era in via d’estinzione, e quindi preferisco non metterlo per evitare problemi della legge…
JS: Capisco, non si preoccupi, starò zitto, anche se il mio lavoro consisterebbe nel dire alle persone la verità…
HM: Faccia come vuole, nel caso lo verrò a ricercare…
JS: Come, scusi?
HM: No, niente, niente…
JS: Beh, ma adesso parliamo ancora di lei… Vedo che molti di questi organi sono cuori… Come mai?
HM: Ma semplicemente perché il cuore è la parte più prelibata dell’animale, la parte più importante…
JS: Capisco… Da quanto tempo è che coltiva questa passione?
HM: Colleziono questo tipo di cose da una decina di anni…
A quel punto però, accadde un fatto inaspettato: fece irruzione nello stand la polizia di stato insieme ai servizi segreti… Un rumore di passi molto alto si propagò per tutta la fiera, ed una calca di gente si assiepò davanti allo stand di Meat… Credevo lo avessero scoperto per il contrabbando di animali a specie protetta… Tuttavia la mia professione passava davanti a tutto, ed io vidi tutta la scena… Da articolo di costume, il mio passerà ad essere un articolo di cronaca…
Tuttavia la mia curiosità non era soddisfatta, e decisi di andare dal dottore mentre veniva portato via: gli era stata messa una strana maschera sul volto…
JS: Dottore, adesso è stato scoperto… Mi dica quali animali aveva usato per prendere quegli organi…
HM: Mi dispiace deluderla, ma non erano animali, erano uomini…
Un ghigno terribile sul suo volto mi lasciò allibito… Ora capisco perché non ha messo il nome… Adesso ho paura di quell’uomo, spero che il direttore non mi chieda di andare a intervistarlo in carcere…
Ho paura…”
QUALCHE TEMPO DOPO
CARCERE DI ???
??-??-2007
ORE 19 Circa.
“Maledetti bastardi… Ora devo trovare qualcosa da fare in questa cella… Ho fame… Quando passa la gente mi guarda come se fossi il diavolo… No, ma io non ho un dio o un idolo… Io ho il mio pensiero, ho il mio cervello come guida… Ecco, vorrei scrivere le me memorie, vorrei dimostrare a tutti che sono un uomo anch’io e che anch’io ho i miei ideali… Meno male mi hanno lasciato carta e penna… Vediamo da dove comincio…
HANNIBAL MEAT
MEMORIE DI UN CANNIBALE
CAPITOLO 1: LA MIA FILOSOFIA
Ecco, ho idea di iniziare proprio da questo punto… Vedete, il cannibalismo non è solo perversione di una mente malata, il cannibalismo è uno stile di vita, è la MIA filosofia di vita… Vedete, il cannibalismo deriva dalle più remote isole dove questo veniva praticato per sopravvivere. Poi, con il tempo, questo è diventato una vera e propria scuola di pensiero. Il Cannibale non si nutre più dei suoi simili per sopravvivere, no, oggi ha tanta scelta… Mi spiego meglio:
Tutti gli uomini hanno un’anima. Quest’anima è l’essenza del corpo, racchiusa dentro il cuore di ogni persona. Nei più giovani essa è più forte, nei più anziani è meno sviluppata, ma comunque fino alla morte è presente. E’ per questo che noi cannibali mangiamo soprattutto e prima di tutto il cuore delle persone: facendole reincarnare in noi acquistiamo potenza psicologica e spirituale, surclassando gli altri… Solo a questo modo uno potrà diventare il sommo e prendere il controllo di tutti gli esseri inferiori…
Da questo anche il motivo per cui non abbiamo paura di fronte a niente: difatti se veniamo mangiati ci reincarniamo, e la nostra essenza si unirà a quella del mangiatore, che così si rafforzerà sempre di più… Vi starete chiedendo… E in caso di morte naturale? Se il cuore non verrà mangiato prima che smetta di battere, l’essenza del defunto si diffonderà in dimensioni infinitesimali in tutti gli abitanti terrestri, in modo che non ne vada perduta nemmeno la più piccola parte…
Non esiste una vita dopo la morte, ecco perché l’essenza si diffonde…
Tuttavia non c’è niente di magico in questa faccenda… Infatti non siamo più ai rituali magici nei quali era praticato l’antropofagismo: qui si tratta solo di diventare il tanto agognato super-uomo su cui filosofi e scrittori hanno riflettuto a lungo e si sono scervellati per definirlo. Non siamo più nel medioevo, non esiste la magia.
Sappiate tuttavia che in tutti voi c’è una base cannibalistica: sapete da dove deriva quell’impulso irrefrenabile di avere un contatto fisico con baci o morsetti, o anche le pratiche orali nei rapporti sessuali? La differenza fra un cannibale e un uomo normale è questa: in voi questo impulso irrazionale e piacevole si ferma ad un contatto orale con la parte interessata; in noi questo va portato ai massimi termini: razionalmente noi abbiamo bisogno di nutrirci della parte interessata. D’altra parte, prima di me anche Freud dichiarava il mangiare un altro come una pulsione di appropriazione nei confronti dell’altro, un appropriazione totale e sadistica.
Pensate anche a quando da piccoli prendete il latte dal seno materno: qui “azzannate” il capezzolo, come se voleste mangiarlo… Mi ricordo di un tale che mi raccontò un episodio del genere… Lui e sua moglie avevano già due figli, e avendo avuto il terzo, decise di portare gli altri due a far conoscenza del nuovo arrivato. Ecco, vedendo la madre che allattava il nuovo arrivato, il secondogenito, che aveva tre anni e mezzo, rimase traumatizzato e scoppiò in un pianto ininterrotto, gridando “Papà, quello lì mi sta mangiando la mamma!”… Ovviamente questa visione da bambino non ricalca in alcun modo la visione antropofaga reale, ma questa fu la prima sensazione del bambino…
E poi venite a dirmi che io sono un pazzo. Non credo che queste mie riflessioni lo dimostrino. E se qualcuno vi dice “Ti mangerei di baci”, cominciate a preoccuparvi, ma non troppo, se conoscete bene le abitudini del vostro partner…
Restando sempre in tema filosofico, sappiate che Swift, in una sua famosa satira, scriveva che, in momenti di carestia, sarebbe consigliabile mangiare un bambino di un anno ben curato e ben cibato, perché la sua carne sarebbe salutare, in qualunque modo venga servito, arrosto, fritto, in fricassea o anche lesso… Certo che lui scrisse una satira utopica, ma pensate un po’ cosa sarebbe successo, se ciò fosse stato messo davvero in pratica… Giustamente, il pazzo sono io, poi…
”Spero di non aver annoiato i miei lettori con questi pensieri, ma credo che il capitolo iniziale delle mie memorie debba spiegare il perché io sono un cannibale e le cose in cui credo… Anche se, come ho detto, siamo tutti un po’ cannibali…La battuta finale è servita a sdrammatizzare un minimo la tensione delle parole precedenti…”
Rumore di passi, un secondino si presenta di fronte all’infrangibile vetro che divide dal corridoio la cela di Hannibal, ancora intento a scrivere… Si affaccia, mi bussa, mi dice che c’è qualcuno ad attendermi nell’altra stanza… D’accordo, accetto, decido di vedere di chi si tratta… Vedo che il volto del poliziotto si muta in una tremenda smorfia di terrore, mentre arrivano dei suoi colleghi a mettermi la camicia di forza e la maschera e a prendermi con il carrello verticale…
“Chissà chi sarà venuto a trovarmi… Non ricevo nessuna visita qui in carcere… Non credevo che qualcuno avesse avuto tanto coraggio di voler vedermi… Mentre mi vestono e mi applicano tutte le precauzioni, sto facendo ipotesi su chi potrebbe essere il mio interlocutore…
Adesso sono arrivato nella stanza, fremo dalla voglia di vedere chi sia… Tuttavia la faccia mi sembra, a prima vista sconosciuta… Mi viene legata la catena del soffitto alla camicia, non vogliono che sorpassi una determinata linea… Chiedo di poter camminare mentre parliamo, ho bisogno di sgranchirmi le gambe…”
??: Mr. Meat, buonasera, sono un giornalista…
”Non capisco, cosa vuole questo da me?”
??: Mr. Meat, si ricorda di me?
”Ecco, ora mi ricordo! E’ il giornalista che mi intervistò il giorno in cui mi hanno arrestato! Chiedo cosa vuole, ma questo è l’inizio di un’altra storia, e questo non è il momento di parlarne…”
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