Welcome To My Life

Come si comincia una presentazione?

Non riesco a trovare un modo per cominciare, e dire che dovrei esserne capace visto che di lavoro faccio il giornalista…beh, non proprio il giornalista, in verità di mestiere faccio il reporter. Ebbene sì, il mio lavoro consiste nello scattare fotografie o montare filmati.
Lo vedete come un lavoro da poco? Siete proprio bastardi allora! Essere nel posto giusto al momento giusto, usare l’obbiettivo con una precisione millimetrica come se fosse il mirino di un fucile pronto a colpire la sua preda, immortalare una scena che poi verrà stampata e di essa non rimarrà negli anni a venire che quell’unica raffigurazione cartacea come ricordo di un momento che non si ripeterà con le stesse condizioni…questo vi pare “roba da poco”?
In verità io potrei anche fare il giornalista, e non lo dico per vantarmi, perché ho studiato per quello e ne ho di attestati appesi in casa che possono confermare quanto sto dicendo, anzi sicuramente sarei migliore di molti miei colleghi che credono che per scrivere un buon articolo basti mettere un titolo di effetto tipo “VIOLENZA INAUDITA CONTRO POVERI ANIMALI” per poi scrivere quattro righe ricche di stronzate su un gatto di nome Kitty che è rimasto due giorni in cima ad un albero senza riuscire a scendere. D’accordo, forse sto esagerando ma vi assicuro che di idioti che girano per la redazione ce ne sono parecchi.
Ma io preferisco svolgere la mia modesta mansione di fotoreporter, mi accontento di una paga più modesta tanto di lavori ne ho due e per mia fortuna li adoro entrambi e mi garantiscono un sostentamento più che sufficiente.
Voi ora mi direte che non ho ancora risposto alla domanda (che sicuramente vi siete posti) sul motivo per cui preferisco fare il fotoreporter piuttosto che il giornalista. Io allora vi dico che siete dei cerebrolesi e vi rimando ad una decina di righe fa dove spiegavo i motivi per cui il mio mestiere non è “roba da poco”…ricordate? Bene, avete la risposta alla domanda che (certamente) vi siete posti.
No, non lo faccio per l’assonanza col mio cognome (Porter-rePorter), simpaticoni…
Se non vi basta aggiungo solo che ci sono altri motivi per cui ho fatto questa scelta, motivi sentimentali direi, ma oggi non sono abbastanza effeminato come voi froci (o fanciulle, che sicuramente sarete una minoranza ad interessarvi delle mie peripezie) vorreste quindi il discorso sui buoni sentimenti lo rimando ad un’altra giornata in cui i miei ormoni faranno i capricci e allora voi potrete sfamarvi con i miei racconti di infanzia, ma ciò non avverrà oggi.
Spiacente. Ma neanche poi tanto…
Però potrei parlarvi di come mai ho scelto di svolgere ben due mansioni diventando un wrestler professionista. Sarò breve perché sono punti che voglio mostrarvi (ma perché sto raccontandovi la mia vita poi?) con maggiore analisi successivamente, dato che ogni momento del proprio passato, ogni ricordo, deve essere focalizzato con accuratezza e oggi ho parlato anche troppo del mio presente.
Pertanto mi limito a farvi sapere che il wrestling è semplicemente una mia passione che ho coltivato inizialmente come fan per poi decidere di tentare a esserne un membro attivo (e fino a qui non vi ho detto niente di nuovo visto che tutti i wrestlers hanno fatto così), inizialmente è stato un modo per pagarmi gli studi per diventare un giornalista (che, ironia della vita, alla fine non sono diventato) e poi mi ha catturato divenendo uno sfogo, un legame con la violenza a cui ho assistito nel mio passato ma che almeno mi frutta soldi.
A che violenza ho assistito? Che sbadato, ancora non vi ho detto che sono cresciuto nella 8 Mile, dove se ti prendi giornalmente calci in culo puoi già definirti fortunato…
Ma oggi non voglio parlare del mio passato, ho iniziato questa diatriba spiegandovi il mio lavoro quindi voglio introdurvi in esso partendo non da un giorno qualunque, ma da quello che ha dato inizio ad una serie di accadimenti che narrerò di volta in volta, in quanto caratterizzano giornalmente la mia vita quotidiana. Del resto voi assistete alla mia vita sul ring, ma di ciò che faccio quando vesto i panni di Nick Porter, il fotoreporter più figo del pianeta non sapete assolutamente niente:

“POOOOOOOOOOOOOOOOOORTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEER!!!!!!!!!!”

Questo non era il ruggito di un leone della savana africana che inspiegabilmente è riuscito a imparare una parola del linguaggio umano casualmente coincidente col mio cognome, bensì si tratta del mio amatissimo capo Derek Runnels, il tirannico direttore del giornale per cui lavoro. Avete presente il terribile J. Jonah Jameson? Ecco, uguale ma senza quei baffi hitleriani e quella pettinatura ridicola, ma addirittura più cattivo e insopportabile.

“POOOOOOOOOOOOOOOOORTEEEEEEEEEER!!! VUOI DARTI UNA MOSSA?!?”

Solo che io non sono Peter Parker, una volta finito il mio lavoro di fotografo non indosso una calzamaglia e mi trasformo in Spiderman, rimango un semplice essere umano con mille pensieri per la testa. Forse l’unica cosa (oltre il mestiere) che ho in comune con Spiderman è che il direttore del giornale per cui lavoriamo è uno dei nostri peggiori nemici.

Nick Porter: “Eccomi capo! Al suo servizio!” E mi fiondo sulla poltrona del suo ufficio, mi piace essere teatrale nelle mie entrare in scena.
Derek Runnels: “Chi diavolo ti ha dato il permesso di metterti comodo Porter? Appena avrò finito ti voglio fuori dal mio ufficio, per questo cercherò di fare presto!”
NP: “Vuole annunciare il mio aumento di stipendio per le mie immense qualità da fotografo?” Certe volte mi domando perché sparo queste battute, nel mio subconscio devo essere masochista…
DR: “Porter, le tue battute sono più squallide delle tende che mia moglie ha messo in salotto!” Dovete sapere che il caro Derek Runnels fa tanto il tiranno al lavoro ma a casa è sottomesso alla moglie, forse è questo il motivo per cui in questo istante dietro quella scrivania si trova un uomo dalla lingua più tagliente del sergente Hartman di Full Metal Jacket: il buon Derek deve sfogare la propria frustrazione sui suoi impiegati. “Volevo annunciarti che ho deciso di metterti in coppia con un partner fisso!”
NP: “La Taylor?” Stephanie Taylor è la giornalista più gnocca della redazione, se mi mettesse in coppia con lei…
DR: “Certo che no, brutto arrapato! Quella è una professionista che non ha niente da imparare da un mentecatto come te!”
E ti pareva…
DR: “Myers, vieni avanti!”
NP: “No, lui no!”
Myers: “Eccomi cap…”

PATAPUMFETE!

Una massa di lardo rotola in terra dopo aver spalancato la porta dell’ufficio, poi la massa lardosa mette fuori gambe e braccia e le usa per sollevarsi da terra e rimettersi in posizione eretta, si sistema gli occhiali sul naso, adornato da due guance divenute rosse come peperoni dopo la figuraccia appena fatta e si posiziona sull’attenti di fronte al sergente Hartman/Runnels.
Questo è Cyril Myers, una calamità naturale, una calamita che attira solo sfiga.

DR: “Il giorno in cui entrerai da quella porta senza rotolare in terra come una palla da bowling il Kazakistan sarà la nazione più potente del mondo, Myers!”
CM: “M-mi scusi, capo. P-per cosa voleva vedermi?”
Questo ragazzo è terrorizzato dal direttore, e questo non fa altro che caricare il vecchio Runnels di autostima rendendolo ancora più feroce…
DR: “Da adesso in poi lavorerai in coppia con Porter. Sarete più affiatati di me e mia moglie in luna di miele!”
CM: “E’ un onore per me, Nick…”
Mi porge la mano. Non lo guardo nemmeno e ribatto al vecchio.
NP: “Capo, io protesto! Perché devo fare coppia con quest…con lui?”
DR: “Ti metto in coppia con lui perché anche se mi duole ammetterlo hai esperienza in questo lavoro e Myers ha bisogno di una guida che lo renda un giornalista almeno decente” Ho esperienza dice, non può ammettere che sono dannatamente il migliore? “ma se non sei d’accordo posso spedirti a fare le foto ai nostri gabinetti! Sai benissimo che per me una foto scattata da un professionista non è poi tanto differente da quella scattata da un ragazzino che si diverte col suo cellulare in gita con la scuola! Posso anche fare a meno di te, Porter!”
Potrei ribattere, dirgli che mi licenzio, che è un bastardo, che in casa sua è la moglie l’uomo di casa…ma i miei occhi finiscono su Cyril, che guarda a testa bassa il pavimento deluso della sua incapacità, consapevole di essere uno sfigato in tutto e che nessuno dei suoi colleghi ha rispetto per lui, nemmeno quel fotografo che ora dovrebbe essere il suo partner e insegnargli i trucchi del mestiere.
Finisco per commuovermi…ma da quando sono diventato così buono?

NP: “E va bene, accetto!” Sigh…Io volevo la Taylor…
DR: “Molto bene, ora sparite dal mio campo visivo così che possa dimenticare il prima possibile la vostra esistenza! Fuori dalle palle!”

Usciamo dall’ufficio, io distrutto nel profondo dell’anima e Cyril gioioso come un bambino paffutello al luna park. Le parti si sono completamente invertite…

CM: “Sarà un piacere lavorare con te, Nick!”
NP: “Per me…no”

E qui si conclude il primo capitolo della mia psicoanalisi (non trovo definizioni migliori per il cumulo di stronzate che ho raccontato finora), vi insegnerò a conoscermi poco per volta, sicuro che finirete per apprezzarmi mentre la minoranza di fanciulle che legge tutto questo ad amarmi.
Ora devo solo concludere e anche qui ho qualche incertezza su come farlo, ma dato che con una domanda sono riuscito a risolvere il problema su come iniziare la mia presentazione dando vita ad un lungo pseudo-racconto, farò lo stesso per la chiusura:

Come si conclude una presentazione?

Non ve l'aspettavate che io ero l'handler di Porter eh? Siete rimasti allibiti eh?


Buona lettura, se commentate mi fate molto piacere

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Scritto da: Kurtangle86 20/03/2007 1.43
Non ve l'aspettavate che io ero l'handler di Porter eh? Siete rimasti allibiti eh?


Buona lettura, se commentate mi fate molto piacere

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ma scoppia

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Scritto da: =CharismaticEnigma= 20/03/2007 17.07


ma scoppia

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ma commenta!

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Scritto da: Kurtangle86 20/03/2007 17.08


ma commenta!

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ma scoppia

mi convince poco la parte dello spot dove porter si descrive, divertente e simpatica invece quella dove appare il panzone che mi ricorda molto il partner di michael jordan in space jam.

l'idea non è buonissima, ma lo stile di scrittura ottimo e scorrevole innalza notevolmente il livello, bravo gabe!

L'introduzione non è che mi abbia preso più di tanto, ma, una volta nel vivo dello spot, si inizia ad apprezzare quel filo di comicità e le qualità dello spot al modo giusto. A differenza della presentazione personale, ho gradito parecchio quella del direttore e degli altri personaggi. Cmq non ha niente a che vedere con i work di Gabe, e si sente.

bè, è uno spot carino, ma sinceramente ho un giudizio positivo. Se ci si ferma alle apparenze dando una letturina tanto per dare un voto non si capisce il significato profondo di questo spot, ma andando più in profondità nell'analisi si può notare in Porter una sorta di disagio nella società caotica, rappresentata dalla vita da giornalista/reporter.

Complimenti, mi è piaciuto questo modo allegro per descrivere un problema della nostra società.

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Scritto da: cell in the hell 21/03/2007 22.09
bè, è uno spot carino, ma sinceramente ho un giudizio positivo. Se ci si ferma alle apparenze dando una letturina tanto per dare un voto non si capisce il significato profondo di questo spot, ma andando più in profondità nell'analisi si può notare in Porter una sorta di disagio nella società caotica, rappresentata dalla vita da giornalista/reporter.

Complimenti, mi è piaciuto questo modo allegro per descrivere un problema della nostra società.

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Che ho fatto io?

Cmq, solo carino?

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Scritto da: =CharismaticEnigma= 20/03/2007 17.19


ma scoppia

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Scritto da: White croW 22/03/2007 1.10

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Scritto da: White croW 22/03/2007 1.10

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Io ringrazio Fausto che continua a postare nel topic del mio spot e mi aggiorna con nuovi commenti costruttivi su di esso che mi riempiono di orgoglio in quanto stai evitando per rispetto nei miei confronti di spammare e mi fa davvero piacere vedere che il mio spot ti ha colpito tanto e che non lo commenti solo perchè io ho letto e commentato il tuo.
Grazie, Fausto

[Modificato da Kurtangle86 22/03/2007 17.24]

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Scritto da: White croW 22/03/2007 1.10

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