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SEARCH IN YOUR MIND - Chapter 7 - "Play with me, motherfucker!" (Spot Draven x The Last War)

Ultimo Aggiornamento: 21/03/2007 17:20
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King Of Fight
Matt Draven
16/03/2007 00:00
 
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SEARCH IN YOUR MIND
CHAPTER 7
“Play with me, motherfucker”



Il bagliore intenso di quel fulmine illuminò la stanza.
Matt Draven avrebbe giurato che anche le folgori celesti stessero ficcando il naso nella sua vita privata.
Ma alla fine non c’era tanto su cui curiosare.
Un tavolo verde, delle fiches sul tavolo, delle carte. E Matt Draven.

“Perché no…”

Draven sorrise, rivolgendosi all’oscurità che avvolgeva chi stava giocando con lui.

“In fondo non ho nulla da perdere, se non questi stupidi pezzi di plastica colorata che ho davanti.”

Mescolando un mazzo di carte, Draven continuava a fissare l’oscurità.

“Questo è un gioco d’azzardo… Potresti avere la meglio su di me. Come si dice… La fortuna del principiante. Ma sai benissimo che non accadrà mai…”

Nessuna risposta giungeva dall’oscurità. Ma se uno spettatore si fosse trovato ad assistere all’inizio di quella partita di Poker, avrebbe sicuramente pensato che i giocatori fossero due.

Le carte e le fiches vennero distribuite, dando inizio alla partita.

“Cosa ci sarà di eccitante in questo gioco…”

Draven guardava le sue carte, scrutando di tanto in tanto il suo ignoto interlocutore, le cui carte non si erano mosse dal posto in cui Draven le aveva posate quando le aveva distribuite.

Draven prese il mazzo e cambiò due carte, mentre le carte dell’interlocutore non si muovevano.

“Immagino tu sia servito…”

Draven sorrise, calando le sue carte. Un tris di Jack.

“Se sei d’accordo, mi prendo il piatto…”

Ma un lampo illuminò per un attimo la stanza. Quando la penombra tornò nella stanza, le carte dell’interlocutore erano girate sul tavolo, sparse.

Una donna.
Due donne.
Tre donne.

Lo sguardo di Draven passò dalla felicità ad una smorfia di rabbia.

“Ok, la tua è solo fortuna…”

Una mano invisibile mosse le fiches verso l’oscurità dell’interlocutore, sotto lo sguardo infuriato di Draven. Uno sguardo che cambiò repentinamente dopo la distribuzione delle carte. Trionfo. Ora Draven stava guardando un Full di donne. Servito.

Ma il giubilo di Draven venne interrotto da due carte che lo colpirono al petto. L’oscurità reclamava il suo diritto al cambio delle carte. Draven prese due carte dal mazzo e le porse gentilmente al suo sfidante, sicuro della sua vittoria.

Il solito lampo illuminò la stanza, rivelando le carte dell’interlocutore.

Draven mise a fuoco le carte proprio mentre la solita mano invisibile trascinava il piatto verso di se.

Un re.
Due re.
Tre re.
Quattro re.

Matt ora sbuffava come un toro.

“Stai barando lurido impostore….”

Draven mescolò di nuovo le carte, gli occhi fissi e demoniaci puntati verso l’ignoto.

“Di nuovo, bastardo. Ora non vincerai tanto facilmente.”

Draven stavolta mise più fiches sul tavolo. Era una questione d’onore.

Un dieci e un Jack di cuori in mano.

Draven avvertì un po’ d’apprensione mentre metteva una mano in tasca ed estraeva tre carte.

Una Donna, un Re ed un Asso. Di cuori.

Un sorriso si aprì sul volto di Draven, notando che l’interlocutore non accennava alla minima reazione. Chi mai avrebbe potuto battere una Scala Reale?

“Forza, fai vedere quello che hai…”

Draven aveva già una mano sul ricco piatto. Una vittoria su tutti i fronti. La sua mente malata esultava.

L’oscurità non rispondeva.

Ancora più sicuro del suo successo, Draven stava tirando a se la montagna di fiches, quando le carte dell’interlocutore presero fuoco.

Rovesciando la sedia per lo spavento Draven arretrò, mentre vedeva la montagna di fiches andare verso l’oscurità, seguite da tutte le altre fiches di Draven.

“NO, NON PUOI PRENDERTI TUTTO, BASTARDO!”

Draven avanzò verso il tavolo, rovesciandolo. Il suo gesto fu accompagnato da un ennesimo lampo, che stavolta arrivò ad illuminare l’area dove prima l’oscurità regnava sovrana.

Una sedia rovesciata. Il tavolo. Nulla più.

Draven rimase basito, ma presto fu la sua follia a prendere il sopravvento.

“NON PUOI SCAPPARE, GIOCA CON ME FIGLIO DI PUTTANA!!!”

Ancora un lampo. Ma stavolta nulla fu illuminato. Solo la testa di Draven. Un vortice e una voce riecheggiante.

“NON PUOI VINCERE CONTRO IL TUO DESTINO MATT! POTRAI PROVARE AD INGANNARLO, MA LUI SI PORTERÀ VIA TUTTO QUELLO CHE HAI! SEMPRE!!!!”

Draven urlava e cadeva. Una caduta infinita che terminò quando Matt si alzò di scatto dal suo divano.

La pioggia, i fulmini, i tuoni. Tutto era perfettamente nella norma.

Tranne quelle cinque carte adagiate sul suo petto.

Un dieci.
Un Jack.
Una Donna.
Un Re.
Un Asso.

Di cuori.

“Non posso vincere contro il mio destino, non potrò mai vincere.”

E una lacrima scendeva confondendosi tra i suoi capelli, mentre dei rivoli di sangue cominciarono a scendere dai cuori delle carte.
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