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JLW #47: Clash of Gods (Iupiter Impera)

Ultimo Aggiornamento: 27/10/2019 18:02
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27/10/2019 18:02
 
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Al termine dei danni causati durante l’evento, Nanashi cammina per il backstage con i pugni sporchi di sangue. Indossa una strana armatura, praticamente cibernetica. Tuttavia non pare ancora completa.
Una mano gli porge un elmo.
Di chi si tratta?!?

?!?: “Molto bene, ti sei meritato questo. Hai sacrificato tutti gli dei per divenire più forte.”

Nanashi rimane in silenzio, afferra l’elmo e lo indossa, ora la sua armatura è completa.

?!?: “Cosa ne è della tua umanità? Sei disposto a sacrificare anche quella? Per non parlare del tuo vero nome, dovrà pur essere esistita una tua identità in un lontano passato…”



Nanashi: “Ho abbandonato la mia umanità e il mio nome. Io sono NANASHI! Il senza nome!”

L’uomo di origine giapponese diviene volontariamente una persona senza nome.

?!?: “Bene, ragazzo, ora ho un’ultima domanda per te. TU VUOI PIU’ POTERE?”

La regia ci mostra finalmente chi è il misterioso individuo che ha convinto Nanashi ad attaccare tutti gli ospiti “divini” della JLW.
Si tratta di Eligor, uno dei maggiordomi di Beatrice, forse un ribelle pronto a veder crollare la sua Signora. Ha cercato per mesi uomini e donne desiderosi di ottenere il potere, di divenire più forti, così da poter garantire loro una sfida titolata contro di lei per il Pro Wrestling Legacy Championship. Stasera ha avuto la prova di un uomo disposto a lasciarsi dietro una scia di sangue.

Nanashi: “Io ardo per il potere. Senza un nome, senza un obiettivo, tutto ciò che voglio è il potere. Il dominio incontrastato di tutto.
VOGLIO ESSERE PIU’ FORTE!
ANCORA PIU’ FORTE!”

Nanashi stringe il pugno dietro al suo guanto, non possiamo vedere il suo volto, ma ha rinunciato anche ad esso.

Eligor: “Se sconfiggerai la Signora di Rokkenjima, sarai il secondo campione più importante della Jack Leone Wrestling. Annienta Beatrice e diventa il Pro Wrestling Legacy Champion.”

Nanashi: “Sarà fatto… senza ombra di dubbio!”

Eligor: “Ancora una cosa. Con questa armatura sei divenuto forte, e pronto a sacrificare chiunque per il tuo operato. Ma dovrai superare una sfida degna di tale nome. SUBMISSION MATCH per il Pro Wrestling Legacy Championship. Riuscirai a sottomettere la Strega Dorata?”

Nanashi rimane in silenzio per qualche secondo, poi risponde.

Nanashi: “La mia armatura è dorata, ma questa cintura non lo è. Strapperò l’oro a Beatrice, sottomettendola!”

Eligor pare soddisfatto, per la prima volta ha la sensazione di trovarsi di fronte a chi davvero ha tutte le carte in regola per abbattere Beatrice e strapparle la cintura. Una nuova sfida è stata sancita dal suo maggiordomo, che ora diventa manager di Nanashi in attesa del match valido per il Pro Wrestling Legacy Championship.



Un corpo galleggia pigramente nell'oceano. La figura si fa trasportare dalla corrente disteso "a stella" sul pelo dell'acqua e a un'attenta analisi identifichiamo la persona: Bjorn Ironside. L'ex-JLW World Champion ha lo sguardo vitreo mentre la bocca mostra una lieve espressione malinconica.

Bjorn: Un relitto trasportato via ... la mia decadenza sta giungendo. Avevo battuto Kratos più volte eppure è stato lui ad avere l'ultima parola, è stato lui a sconfiggermi e a spodestarmi dal trono. Kratos ... è rinato ... Kratos ... il Leone di Sparta ha fatto la muta ed è ritornato il feroce animale del passato ... ma cosa ne sarà di me ora? Dove mi sta portando questa corrente accidiosa? Vedrò mai la terra?

Alle orecchie di Ironside giunge una melodia, dapprima come un suono indistinto per poi divenire chiaro e potente come se l'esecutore fosse accanto a lui; nel norvegese questa canzone scaturisce in lui un accenno di terrore.



Bjorn: Questa melodia ... o Aesir e Vanir ...

L'ombra di un ponte avvolge la figura di Bjorn: un ponte che luccica come fosse fatto d'oro.

Bjorn: Il Gjallarbrù!? Che la mia fine sia giunta?

Il viaggio inerte del vichingo termina quando il suo corpo incontra una riva sabbiosa, macchiata di sangue in diversi punti. Bjorn si mette stancamente in piedi osservando il panorama: una landa brulla piena di rovine, la melodia continua incessante come fosse un requiem per Ironside mentre la sua figura viene accolta da ululati di lupi e stridii di avvoltoi, in attesa di un suo passo falso.

Bjorn: Helheimr ... alla fine ci sono giunto da vittima ... ormai il mio destino è stato troncato dalle Norne prima della sua naturale conclusione.

La figura di Hel avanza da dietro una palizzata semidivorata dalle tarme.

Hel: Non da vittima ... ma da semidio ...

Bjorn: Non stuzzicarmi Fanciulla Decadente! Sono solo un rudere, la mia fine è stata indegna e priva dell'onore marziale quindi non vedrò il Valhalla annunciare la mia venuta e festeggiare con eroi e compagni ma sarò destinato a vagare in questo orribile posto dove regna la disperazione.

La regina dei morti si avvicina a Bjorn e gli carezza il petto.

Hel: Ti ho detto che avresti avuto un posto nella mia collezione ma non ho specificato come, ricordi? Quel piccolo luogo dove combatti, che chiami JLW, aveva istituito un torneo dove chiunque poteva lottare in nome di una divinità ma tu non hai partecipato, perché?

Di fronte all'incertezza di Bjorn, Hel sorride: il suo volto metà roseo e l'altra metà con un facepaint simile a un teschio fa sembrare questo gesto inquietante.

Hel: Lo so io il perché: tu provi dubbi. Non sai se sei veramente favorito dagli Aesir e dai Vanir quindi non volevi lottare in nome di tuo padre o di uno dei tuoi fratelli. Perché farlo d'altronde? Dopotutto ti hanno veramente premiato? No! Solo vaghe promesse di un posto in una sala da osteria!!! Io ti offro la vera possibilità di trionfare: ti offro un vero vessillo sotto la quale potrai compiere ciò che desideri ... l'unica cosa che ti chiedo è di ascoltarmi.

Bjorn rimane fermo, come se stesse aspettando il discorso di Hel.

Hel: Il Ragnarok ... tu sarai il suo vero Araldo!

Bjorn: GIAMMAI!

Le sue mani afferrano il collo della sua interlocutrice, che sorride in maniera conturbante.

Bjorn: MI CHIEDI DI ESSERE L'ARALDO DELLA DISTRUZIONE? IL MESSAGGERO DELLA ROVINA!?

Hel: Ogni cosa ha una sua durata: le piante germogliano e avvizziscono, gli animali nascono e muoiono ... così come un mondo nasce e muore per farne posto ad un altro. È il ciclo dell'esistenza mio caro Bjorn. Bloccheresti veramente il progresso della realtà per l'egoismo di ubriaconi e adoratori di donnacce? Se diventerai il mio Araldo diventerai qualcosa di più temibile dei miei fratelli Fenrir e Jormungandr ... diventerai l'essenza della distruzione! Non vuoi tu più potere? Più forza per schiacciare i tuoi rivali? Io posso offrire ciò, se solo tu accettassi il mio vessillo.

Bjorn molla la presa dalla gola di Hel e china la testa lentamente.

Bjorn: Io ...

Camera fades.



Siamo nello studio quasi-ovale, ma a forma di Ghianda, collocato nel mezzo della fittizia cittadella di W-Archie-Ngton DC, all’interno del Parco di Ghiandaland.
Ed è buio.
Tutto troppo buio.

Fisher è seduto sulla sua poltroncina reclinabile dietro la Scrivania eco-Friendly e osserva da lontano un Parco spento. Non è notte. E’ Mattina. E non è un giorno festivo per Ghiandaland.
“Ghiandaland non è mai in Vacanza!” recita lo slogan.
Eppure è tutto spento.

Lo osserva con occhi tristi, incavati.
Ha una barba folta e lunga che arriva fino allo sterno. Spettinata.
Non conserva nulla della sua impeccabile eleganza.
Sembra stare lì… impagliato.

Non troviamo migliore rappresentazione di questa.


Un impero… vuoto.

??: “Cosa ti è successo… figlio mio”

No, niente sorprese! Non è un genitore di Archie a parlare, ma Archie stesso! La sua voce è così rotta da non apparire la sua alle nostre orecchie!

Archie: “Mio adorato Parco. Ti ho vantato con Daniel Stuart. Avresti dovuto allietare tutti.
Eppure… da mesi nessuno mi vuole più. Nessuno chiede di me. Nessuno mi paga più… come potevo mantenerti? Non guardarmi così! I costi erano troppo alti”

Lacrimando si poggia alla vetrata mirando il proprio riflesso, ombra del Vincente che fu.

Archie: “Cosa non darei per uno squillo. Accetterei di farmi Bookare perfino in un buco di Federazione. Persino la SWAG se facesse ancora show”

MrFurble: “Anche la W.H.A.T.?”

Archie: “Ora non esageriamo…”

MrFurble: “Non sopporto di vederti così. Vieni a casa. Parliamone di fronte a una bella cenetta”

[Stacco]

Siamo a casa Furble.
Signore e Signora sono al tavolo con Fisher e si sono appena tutti saziati di una torta alla Ghianda!
Sorridono. Archie si è anche disfatto di quella barbona tirandosi a lucido.

Archie: “Devo ringraziarvi davvero. Avevo bisogno di una serata così. Guardare dalla mia finestra le condizioni del parco mi rattrista. Ma qui, lontano, so rilassarmi”

MrsFurble: “Ohhh ma Archie! Se vuoi stabilirti da noi per un po’, accomodati”

Archie: “Non vorrei disturbare”

MrFurble: “Hai fatto così tanto per noi e soprattutto per me. Mi hai salvato da Ghiandstic e i suoi scagnozzi. Ti devo tantissimo. INSITO anzi che tu venga a stare da noi”

Archie si alza, commosso dal gesto.

Archie: "Sapete cosa? Avete ragione. Forse. Forse farei meglio a fermarmi. La JLW ha causato tanti disastri. GIA'! Chi dice che io abbia bisogno della JLW?! Io qui ho una casa, un pasto, amore, e un tetto che non devo pagare IO!"

(Base Canzone)

Fisher: “NWR, WTF e chi più ne ha, ne metta
Non c’è luogo che riscaldi il mio cuore come questa casetta!”


ProfGhianda: “Incantevole!”

Archie soffia il bastone al Professore

Fisher: "All’arrivo qui
mi stupi così
una fed malata assaaaaai
o ma'!"


Balla sulle scale di casa.

Fisher: "Pornazzì da scongiurar
Valigette da Incassar
Khan col suo architettar
Segue il 2Worlds 1 Cup"


Si accosta a MrFurble

Fisher: "Il mio amico poi è un incanto
Per Ghiandastic scusa tanto!"


MrFruble: "Eheheh figurati. Era solo un rapimento mortale..."

Fisher: "Pensavo quindi che
Forse non fa per me
Fate un 'Boooo' con meeee
Chi vuol JLW, neh?"


MrsFurble: "Meglio la VU-TI-EF!"

ProfGhianda: "Esacerbante è"

Roxanne LaMontiane (sbucata da chissà dove): "Non copiar la gimmick, eh!"

MrFurble: "La JLW puzza. AH ARCHIGHIANDA!"

Fisher: "Chi vuol la JLW, neh??
NOOOOOOON MEEEEEEEEEE"


Tutti: "Fancul JLW, neh
Addio JLW, neh"


Fisher: "Chi vuol JLW, neh?
NOOOOOOON MEEEEEEEEEE"


[Stacco]

E’ notte.
Un lamento in lontananza. Mr Furble, OVVIAMENTE IN COSTUME, si alza dal letto. Indossa un pigiama e un berretto da notte. Qualcosa lo ha svegliato. Si toglie il copri occhi con ricamata una ghianda e si affretta a uscire impugnando una candela, a costo di bruciarsi il costume.

E’ all’esterno dell’edificio e sul tetto del Plesso c’è Fisher, con la sua lunga barba, che ulula – anzi no, BUBULA - alla luna la sua tristezza.

(riferimento)

Fisher: “Who miss the JLW?
…I doooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo……”

Furble: “Ehy ma lui non è felice ha fatto.
Ci ha mentito con una canzone!"



DeWitt: Siamo giunti alla finale del Clash of Gods Tournament. Vi dirò la verità, è il mio torneo preferito fra quelli organizzati dalla JLW.
Silente: Il mio preferito rimane il Master of Elementals!
Lover: Io adoro il Mount Nutshmore Tournament, poi lo vinse Enfant Prodige, era un bel trionfo!
DeWitt: Quello che sappiamo è che sia Red Kamen che Völkermord non hanno mai vinto un torneo in JLW, perciò chiunque sia il vincitore, sarà una prima volta per lui.

Black Sun Empire - Don't You

Red Kamen fa il suo ingresso, la sua lotta all’Apocalypse lo ha portato ad affrontare l’unico cavaliere dell’Apocalypse all’interno del torneo, direttamente in finale, così come al primo turno. Entrambi hanno superato il primo turno, e Kamen ha sfruttato l’astuzia per superarlo, mentre ha sconfitto Lord Hades al secondo round. Lo vediamo motivato e come Azathoth ha tutto ciò che serve per confrontarsi con il temibile rivale.

Six Feet Under – War is Coming

IL DIO DELLA GUERRA sta arrivando (ndLover: I’m coming too!) Il potentissimo Völkermord ha lasciato dietro di sé le tracce della distruzione. Ha annientato Johnny Pain al primo round, ha brutalizzato Matt Leone al secondo round. Ora si ritrova dove tutto è partito, contro “Azathoth” Red Kamen. Una rivalità degna di tale nome.

La stipulazione che attende i due lottatori è il Gates of Hell match, terrificante e spietato, con una fossa posizionata sulla rampa. Entrambi i wrestler hanno buttato lo sguardo verso di essa, ma partiranno dall’interno del ring. Tutto è permesso!

Main Event: Clash of Gods Final: “Azathoth” Red Kamen vs “God of War” Völkermord [Gates of Hell match]
Referee: Carlton O’Hara

L’arbitro O’Hara decide che è tempo che la finalissima abbia inizio!

DIN DIN DIN.

Il God of War si avvicina a Red Kamen e gli urla addosso
THIS IS WAAAAAR!
Sembra un ruggito di guerra.
Ma Azathoth contrattacca con un Enziguiri Kick, seguito da un tentativo di DDT.
MA VIENE RESPINTO.
Völkermord lo afferra e lo lancia fuori dal ring con grande potenza. Appare evidente la sua prestanza fisica, è un colosso più che un lottatore. Con il suo fisico statuario aspetta che Kamen rientri sul ring e prepara il BIG BOOT.
MA KAMEN LO EVITA CON UNA CAPRIOLA.
Dropkick alla schiena del God of War, poi arriva una Hurricanrana.
LO SPINGE ALL’ANGOLO.

Red Kamen connette una raffica di Chop sull’avversario fermo all’angolo. Tuttavia l’Unsterblich lo spintona via e poi lo solleva per il BERLIN WALL. Shoulder Block caricata a mille.
Il Muro di Berlino travolge in pieno Azathoth e lo scaraventa al tappeto.
THUUUUUUUUUMP.
Un muro invalicabile!!!

Lover: Volky pare inafferrabile, continua a imporre la sua presenza fisica per tutto il torneo.
Silente: C’è stato un periodo dove Völkermord sembrava meno indomabile ma nella fase finale delle battaglie dell’Apocalypse è tornato a essere invincibile.
DeWitt: Questo è il Völkermord più completo di sempre, il più forte!
Lover: È come la radio a 1000 Watt…

NON PARE FINITA QUI.


GUT CRAAAAAAAAASH.


UNA SPEAAAAAAAAAAAAAR MODIFICATA.


Red Kamen viene atterrato da una manovra devastante.

AIM…


FIRE!!!


Il God of War non è ancora sazio e si prepara a una nuova GUT CRASH.

Red Kamen la evita come può, si salva per poco.
Con grande determinazione riesce finalmente a connettere il Cut-Throat Double Knee Backbreaker.
MICIDIALE!!! (Senza sollevamento…)


Non è ancora finita e Azathoth sale alla terza corda per gettarsi sul suo rivale con un 450° Splash.


A SEGNO!

DeWitt: Niente schienamenti.
Silente: Nessuna sottomissione.
Lover: Nessuna squalifica.


Red Kamen scende dal ring e afferra un MARTELLO DA FABBRO. Sa che per distruggere un armamento da guerra bisogna prima smantellarlo (ndLover: Hammer contro Hammer?!?)
Ecco che il talentuoso wrestler chiama a sé Völkermord, nascondendo dietro di sé il martello. Lui, affamato di GUERRA, scende dal ring e lo rincorre ma Kamen fa la sua mossa.


FATALITY!!!


Come Shao Khan in Mortal Kombat, scaraventa il martello addosso al rivale.

SPLAAAAAAAAAAAAT.

IL CORPO DIVIENE UNA POZZA DI SANGUE (o questo è ciò che vede Jimmy Lover, in realtà è meno violento di quanto si potrebbe immaginare).

Il God of War subisce l’attacco da parte di Red Kamen, che carica nuovamente il martello e lo colpisce al petto.
COLPO DURISSIMO!!!


Völkermord collassa a terra con tutti i suoi 165 kg.
E ora Kamen realizza che diamine ha fatto.
Come può da solo trasportare a ‘peso morto’ un colosso di 165 kg?
Lui ci prova a trascinarlo con i suoi 84 kg ma non riesce.
Kamen scrolla le spalle… si è accorto dell’errore, ma sa bene che c’è una cosa che il God of War è sempre pronto a fare… RIALZARSI E LOTTARE!

Ecco che infatti Völkermord si rialza dopo due martellate subite. Barcolla ma è in piedi.
Kamen capisce che è la sua opportunità, vuole attirarlo verso la FOSSA, il Gates of Hell, cancelli dell’inferno.
Il God of War lo insegue, sa che è una trappola ma è sicuro di sé.


Ed ecco che sulla rampa è lui ad attaccare proprio quando Red Kamen era a un passo dal portarlo a destinazione.
BIG BOOT!
Stavolta con successo.


Red Kamen viene scaraventato a terra.
Völkermord lo solleva dalla rampa e lo LANCIA verso la fossa.


GIU’ NELLA FOSSA!!!


Red Kamen è crollato lì sotto.


L’arbitro Carlton O’Hara effettua il conteggio.
1…
2…
3…
4…
5…
Che noia i conteggi.
6…
Ma tanto lo sapete.
7…
Siamo prevedibili.
8…
RED KAMEN È FUORI PERICOLO.

Slitta via e risale dalla fossa, ma il God of War è pronto a colpirlo di nuovo.

GUT CRASH!
LUI SI ABBASSA, CORICANDOSI.


VOLKERMORD INVECE VOLA DI SOTTO!!!

UN TUFFO TREMENDO.


Ora è lui nella fossa.
Red Kamen festeggia, Azathoth ha praticamente vinto la sfida.


1…
2…
3…
Festeggiamento da parte di Red Kamen.
4…
5…
È stato geniale, si merita questa gioia.
6…
Ma c’è un problema.
7…
Völkermord non è KO.
8…
Risale dalla fossa.
9…
Ormai è salito.
FINISCE QUI IL CONTEGGIO.


Red Kamen non ci può credere. STAVA PER VINCERE, MA NON BASTA!!!


DeWitt: I Gates of Hell match riservano sempre delle sorprese.
Silente: Una fra le stipulazioni più classiche della WBFF Wrestling.
Lover: Pare non finire mai…


Il God of War solleva Azathoth per lo SHEET DIVIDER.
Military Press pronta per essere trasformata in un…


NOOO, CHE SUCCEDE?!?


Boato del pubblico.


ENFANT PRODIGE INTERVIENE!!!


Jacques Perrier compare dal backstage e spintona Völkermord.
Red Kamen perde la sua posizione.


SUPERKICK SU RED KAMEN!!!


WHAAAAT?!?


Enfant Prodige colpisce Kamen???
Il God of War con i suoi ingranaggi cerebrali comincia a credere che il tradimento potrebbe essere stato un inganno astuto per essere aiutato… MA NON E’ COSI’!

Ma non sembra affatto dalla parte di Völkermord.
PUGNI VERSO I GOD OF WAR.
L’eroe della Libertà continua ad attaccare il Berliner Annihilator.
Il pubblico impazza dalla gioia per questo attacco crudele. Völkermord non riesce a difendersi, non può far nulla contro l’impeto combattivo di Jacques Perrier, l’ex membro dell’Apocalypse.
Lo spinge a un passo dalla fossa, ma si ferma lì.

NON HA INTENZIONE DI DECIDERE LUI L’ESITO DELLA SFIDA.


Enfant Prodige ha solo mostrato a Völkermord di essere pronto per lui, si allontana e gli urla addosso.

“YOU AND ME AT JLW WILL TO POWER… NO HOLDS BARRED MATCH!!!”

VIENE SANCITA COSI’ UNA SFIDA IMPORTANTISSIMA per JLW #48: Will To Power.

Detto questo, Enfant Prodige se ne va, mentre Red Kamen si è già portato in piedi.
Völkermord viene afferrato alla gola.
Azathoth può chiudere la sfida, è pronto a spingerlo di sotto, il God of War ha subito TROPPI danni da parte di Enfant Prodige.
Gli basta uno spintone per vincere.


MA IL BERLINER ANNIHILATOR HA UN PIANO.
SBATTE RIPETUTAMENTE IL PIEDE DESTRO SUL BORDO DELLA FOSSA.
LA FA CEDERE STRUTTURALMENTE.
THUUUUUUUUMP.


IL TERRENO SI SBRICIOLA SOTTO A RED KAMEN E VOLKERMORD!!!


I DUE LOTTATORI CROLLANO NELLA FOSSA.



Mentre Red Kamen è spiazzato, il God of War riesce a bloccarlo in una morsa per una DDT DURANTE LA CADUTA!!!


Red Kamen sbatte la testa a terra. Völkermord si limita a sbattere la schiena, ma si tratta di terreno mosso, perciò non è un brutto impatto per lui.

THAT WAS SICK!!!

THAT WAS SICK!!!

THAT WAS SICK!!!

L’arbitro O’Hara effettua il conteggio.

1…
2…
3…
Il God of War si rialza lentamente.
4…
5…
Nessun segnale da Red Kamen.
6…
Völkermord risale.
7…
È ufficialmente fuori pericolo.
8…
Fischi del pubblico.
9…
Nulla da fare per Azathoth, che ha sbattuto la testa.
10!!!


FINISCE QUI.

Il God of War Völkermord ha distrutto la stessa stipulazione, facendo cedere il terreno dietro di sé per tirare sotto anche il suo rivale e farlo cadere malissimo.


Non si era mai visto un finale del genere per un Gates of Hell match e il pubblico fischia il Berliner Annihilator.

Abbiamo un dio che ha giocato PESANTE e SPORCO per vincere la sfida finale.
Il terreno è ceduto sotto ai piedi del God of War.
E il tamburo di guerra ha decretato il suo trionfo assoluto.


Testo nascosto - clicca qui





EPILOGO

Gli Hour Rush, Steve Barone e Dragon Ninja, raggiungono il ring per protestare per l’esito della sfida. L’arbitro Carlton O’Hara è praticamente messo alle strette dal duo, cercando di spiegare che il NO DQ della sfida significa davvero tutto.


Vediamo intervenire ancora una volta l’arbitro Daisuke Kobayashi, in giacca e cravatta. Slave fa il suo ingresso sul ring e interrompe le proteste degli Hour Rush.


Kobayashi: “Mr. Barone, Mr. Ninja…”

Lover: “Mr. Ninja?!?”

Kobayashi: “Mi permetto di valutare la situazione dal mio punto di vista assolutamente neutrale.”

Fischi del pubblico per il membro dell’Apocalypse.

Kobayashi: “Ogni evidenza dimostra che questo è un finale PULITO e CRISTALLINO. Il Dio della Guerra Völkermord è il degno Clash of Gods Winner! Non può esserci un altro risultato. Non può esserci un’alternativa a tutto ciò.
Perciò, voglio farvi presente che non ci saranno RIVALUTAZIONI, e Red Kamen è lo sconfitto.”

Gli Hour Rush mandano al diavolo l’avvocato e si preparano ad andarsene. Però prima forniscono assistenza a Kamen, che è ancora collassato e stordito per via della brutale conclusione della sfida.

Kobayashi: “Un attimo, tanto che ci sono… ho delle TRISTI notizie per voi!”

Barone e Ninja si voltano verso l’avvocato con espressione dura.

Kobayashi: “Credo che voi due abbiate il diritto di affrontare Völkermord… PROPRIO STASERA!”

I fan impazzano per la notizia, assolutamente inattesa.

Kobayashi: “Sì, vi concedo di salire sul ring e combattere contro il Dio degli Dei, il Dio della Guerra che si erge sovrano sul resto delle divinità. Ma non sarà un 2 contro 1… non posso permettere uno scempio del genere alle regole del Pro Wrestling.
Voi combatterete in coppia contro Völkermord e un partner speciale che proviene dalla FWF.
Ah, sì, vi ho detto che avevo delle TRISTI notizie…”

Fans: #SadNewsKobayashi

Kobayashi: “Dovrete difendere le cinture di coppia FWF World Tag Titles e JLW World Tag Championships… STASERA CONTRO…
Il God of War Völkermord.
E quest’altro lottatore che penso conosciate già bene!”


Parte una theme decisamente familiare per il pubblico della FWF.

SI TRATTA DI “Celebration of the Fourth” dei Samael.
La theme di GENOCIDE IV… Michael Harald Berger.

Il pubblico è sbigottito, chi si ricorda del Total War Project sa della lunga rivalità fra Genocide e Völkermord, durata per mesi. Il trionfatore del Clash of Gods si regge a malapena in piedi… o forse è messo meglio di tanti altri, perché il suo fisico ha una capacità di recupero micidiale.
Ed ecco che l’Unsterblich viene affiancato dal suo acerrimo rivale… ma stasera sono dalla stessa parte.
Basta uno sguardo d’intesa al posto di una stretta di mano, e le due MACCHINE DA GUERRA salgono sul ring.

DeWitt: Il quarto Genocide della storia della FWF, Michael Harald Berger.
Silente: Ci ricordiamo bene la rivalità fra il Kommando e il JLW Dojo, da cui sono emerse queste due figure statuarie.
Lover: Ora non c’è più un Kommando a cui tornare per Genocide IV, perciò può finalmente stare dalla stessa parte del God of War Völkermord.

L’avvocato Kobayashi fa affaticare nuovamente l’arbitro O’Hara, che pensava di poter tornare a casa, invece deve ancora fare un altro arbitraggio.

Tutto è pronto, gli Hour Rush sono costretti a mettere in palio entrambe le cinture di coppia FWF e JLW alla loro PRIMA difesa.


Silente: Purtroppo il tempo a disposizione è giunto al termine. Ci scusiamo per l’inconveniente, ma rimanete sintonizzati sul nostro sito ufficiale per sapere come andrà a finire al sfida.
Lover: Ma come? Una sfida del genere e non possiamo vederla?!?
DeWitt: Non c’è più tempo… la linea sta per sfumare a momenti.

Vediamo Genocide IV e Steve Barone cominciare per primi all’interno del ring. Saranno loro due a dare il via alla sfida e l’arbitro Carlton O’Hara solleva le cinture e fa suonare la campanella.

DIN DIN DIN


Ma siamo giunti alla fine dello show e compare il logo della JLW a salutare i fan da casa che guardavano lo show!

Dark Match – FWF World Tag Team Titles & JLW World Tag Team Championships: Hour Rush (Steve Barone & Dragon Ninja) vs “God of War” Völkermord & Genocide IV
La sfida non viene trasmessa in diretta ma l’intero pubblico dell’arena di Miami si ferma a guardarla, essendo una sorpresa inattesa. Gli Hour Rush non sono della mentalità giusta, e non si aspettavano nulla del genere, tant’è che la loro unica ragione per essere presenti era per vendicare l’ingiustizia del trionfo di Völkermord su Red Kamen.
Tuttavia, i campioni fanno il possibile e non sfigurano affatto, ma la brutalità di Genocide IV combinata alla resistenza di Völkermord sembrano davvero un fattore da non sottovalutare.
Nel finale, Dragon Ninja si lancia su Völkermord fuori dal ring, ma il Berliner Annihilator lo scaraventa con sé sulla transenna (una delle poche ancora rimaste in uso per la sera).
Sul ring, Genocide IV chiude con la WRESTLER HOLOCAUST (Top Rope Backflip STO) ai danni di Steve Barone.
Va a schienarlo.
1…
2…
3!!!
Finisce così dopo 11 minuti e 29 secondi di match, con un cambio di titoli inatteso che fa proseguire la ‘maledizione’ della prima difesa anche in un Dark match.
Vincitori e nuovi FWF e JLW World Tag Team Champions: Völkermord & Genocide IV

Saluti e arrivederci a domenica 10 novembre per JLW #48: Will to Power.



Crediti.
Lo show a cui abbiamo assistito è stato reso possibile grazie al contributo di...

- Wordlife85 (Liiva vs Lilith)
- Cith (gli altri 6 match, assemblaggio)
- Utenti (rispettivi promo)

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