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JLW #35 & THÉA: Empress of Europe 2019

Ultimo Aggiornamento: 01/02/2019 19:19
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The Boss
01/02/2019 19:17
 
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Jan. 14, 2018.6:42 P.M.

La telecamera non è delle migliori. Deve essere vecchia.
Produce uno strano sfarfallio e un’immagine forse troppo più luminosa.
Ma distinguiamo bene tutto.

Primo fra tutti il suo sorriso.
E’ un sorriso poco onesto. Forzato.
Uno che si convince ad allargarsi.

Poi gli occhi. Pesanti.
E le occhiaie evidenti a cui non ha voluto porre rimedi col trucco.
Forse non ci ha pensato.
Forse non ne ha avuto il tempo.
Anche il disordine dei capelli, della maglia e della camera dietro di sé sono segni evidenti di come la telecamera sia stata afferrata in un raptus.
Un lampo creativo!

Ansima. Prende qualche boccata d’aria facendo sì con la testa, ma con sguardo perso.
Un filo di voce le si esce da bocca.

Jacquelyn: “Quello che è successo al torneo dell’Empress of Eu…”

Porta il dorso della mano alla bocca, come a tapparla.
Con una velocità tale che non si direbbe fosse fatto per rimangiarsi le parole, ma per mandar giù un riflesso involontario.
Ride. Imbarazzata.
Alza le sopracciglia in un moto di pazienza e torna a guardare in camera.
Con occhi un po’ più chiusi.

Jacquelyn: “Quel che è successo al torneo… non prendiamoci in giro… è stato l’ennesimo fallimento”

Si morde la lingua e fissa la sua riproduzione di zucchero, tenendola ben stretta fra le mani.

Jacquelyn: “Pensavo ci fosse concesso del tempo in più… La curva non è neanche cominciata. Siamo andate dirette, dritte dritte, infrante verso il Destino, senza manco l’idea di poter salpare e…”

La voce è man mano più pesante e sottile. E’ in difficoltà.
Di nuovo il pugno alle labbra.
Stavolta è palese mandi giù un groppo di saliva.
Occhi sgranati.

Prova a parlare ma gli occhi le si fan piccoli.
Un senso di malessere.
La mano va sulla telecamera.

[Stacco]

Jan. 22, 2018.11:20 A.M.

Jacquelyn è meno trasandata.
Il foglio col disegno del triangolo e della curva verde è appeso alla parete alle sue spalle, un po’ stropicciato.

Guarda in basso e prende fiato.

Jacquelyn: “Ciak 7…
Il torneo non è andato come speravo.
Però… però è tempo di ripartire ora. Cavoli se lo è!”

Sorride incoraggiandosi con un cenno poco convinto del braccio.

Jacquelyn: “Domani è il primo giorno per Cambiare le cose.
Nulla deve necessariamente essere uguale a Ieri. Si può tornare a fare bene in qualsiasi momento.
E una Battle Royal è quello che ci vuole. C’è la confusione e l’adrenalina: con un pizzico di fortuna potrei farcela. E se non dovesse andare neanche stavolta… pazienza.
Non è…”

Si zittisce. Guarda altrove.

Jacquelyn: “… non è importante”

Si umetta le labbra.
Vorrebbe parlare ancora, ma non sa cosa dire.
Fissa l’obiettivo. Dieci secondi buoni.





Jacquelyn: “E’… è tutto.
Credo.
Viva la Battle Royal. Yehhh…”

Di rado si è sentito un urlo di battaglia così di circostanza e poco convinto.
Tocca di nuovo la telecamera.

[Stacco]

Jan. 28, 2018. 3:15 P.M.

L’illuminazione stavolta è strana. Siamo sotto le coperte del letto di Jacquelyn, col suo faccione davanti a noi. La telecamera forse davanti al cuscino. Lei anche è sotto le coperte. Completamente. Fino alla testa.
Un po’ di luce penetra dall’esterno negli spazi lasciati liberi dalla distanza che lei stessa ha creato tra coperte e materasso.

Jacquelyn: “Non sapete quanto mi costi fatica ammetterlo.
Sono sempre stata… orgogliosa. Ma… ma devo dirlo.
Io… io non voglio partecipare.
Mi hanno chiesto di farlo. Devo farlo. E lo farò.
Ma… la verità è che non voglio.
Sono le tre del pomeriggio e ancora non mi sono alzata dal letto.
Qualche tempo mi sarei fatta schifo.
Ora non voglio saperne di alzarmi. Voglio stare qui.
Voglio alzarmi solo per andare in bagno. Forse per mangiare…”

Evita lo sguardo dell’obiettivo, benché in quel raggio di 20 centimetri non ci sia nient’altro da fissare.

Jacquelyn: “Mi sento protetta qua sotto.
Nulla può ferirmi. Nulla può stressarmi.
Nessuno mi verrà a sindacare come e quanto dormo.
Qui sotto sto bene.
…Sto finalmente bene dopo tanto tempo”

Fa sì con la testa.

Jacquelyn: “Non mi alleno da tre settimane.
Non faccio esercizi da tre settimane.
Quando ho perso al torneo… sono… sono scoppiata in lacrime”

Si disfa della coperta e si mette in ginocchio sul materasso.
Afferra quindi la telecamera incustodita la cui inquadratura è risultata un po’ sbilanciata mentre affondava le ginocchia… e si inquadra nuovamente in modalità Selfie.
Alle sue spalle il famigerato disegno.

Si passa il dorso della mano sul naso come ad asciugarsi. Forse scorre.
Gli occhi rossi – lo vediamo ora alla luce del sole – sembrano reduci da un pianto anche recente.

Jacquelyn: “Mi sbagliavo un mese fa. Mentivo a me stessa.
Pensavo che per essere felice mi bastasse guardare col binocolo la terra lontana, pur non toccandola mai. E invece no. Io ci sto male ogni volta che mi tirano via.
Sono come Ulisse, ma senza ritorno ad Itaca.
Ricordo che c’era pure un poeta italiano che ne parlava, ma… chi se le ricorda queste cose… e…
sto divagando…”

Si morde le labbra ancora una volta.

Jacquelyn: “Parteciperò alla Battle Royal.
Perché lo devo a chi insiste a darmi una chance.
Ma… non voglio far discorsi carichi e appassionati.
Io sono contenta ora. Sono contenta senza pretese sotto questa coperta.
Jacquelyn Brown… si è rotta il cazzo.
Jacquelyn Brown… ha perso.
Buona fortuna a voi tutte.
Spero di divertirmi un po’ almeno…”

Stacco.



ASHES TO ASHES... DUST TO DUST... EVERYONE FALLS

Queste parole appaiono sul titantron dove si sta tenendo una delle semifinali del torneo ‘empress of europe’; lo schermo va in statico e viene inquadrata una radura. Nella radura c’è una villa, ma essa è in fiamme e di fronte ad essa c’è una donna: è Cold Snow, la lusty queen, campionessa minerva.
Essa sembra intenta a fissare la villa che va a fuoco, ma la villa è già vista: era la casa dove lei e Corruptus vivevano un tempo.
Lo schermo mostra delle parole:

‘20 minutes ago’

Le riprese mostrano come un flashback, la casa è sana, nonostante l’aspetto decadente, e la telecamera inquadra la ‘cold mistress’ che si avvicina ad essa, ha qualcosa in mano: una latta da 20 litri di benzina.
Si sente una voce, è la sua, ma è come un audio pre-registrato:

C.S- Da 1 si va a 2...da 2 si va a 4...da 4 ad 8...fino ad arrivare a 100. Ho difeso la mia corona con gli artigli e le zanne, e nessuna di loro è uscita viva…

La donna apre la porta della casa con un calcio, prende qualche secondo per guardare il corridoio, mentre le parole continuano ad udirsi:

C.S- ...questo posto...questa casa...questi oggetti e ninnoli...mi ricordano qualcosa, qualcosa che è stato...è che non sarà mai più. Un mondo decadente e caduto, avvolto da silenti, fredde, quanto rassicuranti tenebre...come le tenebre che mi hanno chiamato.

La donna guarda il soggiorno e prende una foto da dentro un mobiletto: è di Franziska D. James, una delle sue due rivali al titolo e la fissa:

C.S- Ma ironicamente...nelle tenebre c’è sempre qualcuno che è come un raggio di sole. E questo risponde al nome di Franziska D. James.
Poco so di lei o di cosa abbia fatto, ma è stata una di quelle che ha superato il suo turno contro altre due avversarie. Una ragazza con talento da quanto si dice, e con molta voglia di lottare e determinazione...come quella piccola arrogante di Jacqueline.

Si siede sul divano, e guardando la foto, il discorso continua:

C.S- Ma c’è qualcosa che differisce: lei proviene da una vita comoda, tranquilla...ma poi ha scelto la strada della lotta; come Merida, non sa stare con le mani in mano. Ma il suo arco e le sue frecce non saranno sufficienti a salvarla da cosa le tenebre hanno in serbo per lei...sarà un nutrimento perfetto; l’ingenuità prima o poi, come la purezza...svaniscono.

Si alza di scatto dal divano e da un pugno al muro, prende qualche respiro, nel discorso si sentono delle parole che lasciano intendere qualcosa:

C.S- ...così come è svanito tutto quello in cui ho sempre creduto!!! COSI’ COME LORO HANNO PORTATO VIA QUELLO CHE AVEVO DI PIU’ PREZIOSO!!! MA OLTRE QUESTO TITOLO CHE PORTO ALLA MIA VITA...COS’ALTRO HO?! COSA?!

La donna ha come una crisi nervosa, ma poi si ferma di colpo, e sul suo volto compare un sorriso strano, si avvia a larghi passi verso il piano superiore ed imboccando le scale si dirige in una stanza; la stanza ha vari oggetti disney e sul muro sopra il letto, è appesa una maschera antigas. La stanza è quella in cui un tempo riposava Corruptus, suo ‘figlio’. La donna prende in mano la maschera e la guarda, ridendo sommessamente; le parole continuano a sentirsi:

C.S- ...ecco cosa ho ancora. Mi avranno allontanato da lui, come tempo fa...ma io lo ritroverò...e non sanno quanto una mamma che vive nelle tenebre e perde il suo bambino, di nuovo, possa essere pericolosa...e parlando di pericoli...il mio Corruptus era un bel ragazzone, alto e molto potente...e ciò mi riporta a chi mi contenderà insieme a quella sciocca ragazzina!

Da un cassetto del comodino vicino al letto, prende un’altra foto: è quella di Rhèa, una militante della VDW come lei; infatti la donna carezza la foto e sorride di nuovo in modo psicotico:

C.S- Rhèa...la titana della VDW. Una che si è autoproclamata ‘dea della distruzione’, volta a disintegrre ed eliminare chiunque si pari sul suo cammino; mi ricorda il mio bambino in termini fisici e di forza...ma anche gli dei cadono eheheheh.
Se finora ho portato solo vittime umane alle tenebre...mi chiedo con una ‘dea’ come si sazieranno a loro volta...non oso pensare allo spettacolo che esse riserveranno a quella donna. La distruzione non è solo qualcosa che può essere portato...ma allo stesso tempo ti si può ritorcere contro...e questo sarà il suo destino.

Il montaggio mostra che la donna versa la benzina in alcuni punti della casa, in entrambi i piani; dopo aver finito di cospargere il tutto con il liquido, la donna prende un fiammifero e sfregandolo contro un marmo della casa, lo accende, lasciandolo cadere: in poco tempo la casa è divorata dalle fiamme, mentre la ‘cold mother’ esce fuori camminando, voltandosi poi a guardare lo spettacolo, ritornando alla scena iniziale mostrata sul titantron.
Essa poi prende le due foto, e si sente ancora qualche frase:

C.S- ...ma prima o poi...da 100…si torna a 0...e tutto cade nella cenere. Cenere alla cenere...polvere alla polvere...tutti muoiono...ed anche il passato deve morire.

La donna lancia le foto delle sue avversarie nelle fiamme, per poi dire una frase di sua bocca, non registrata:

C.S- Così come morirete anche voi due...heheheheheheh...hehehAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHA!!!!!

Si allontana dalla casa in fiamme, carezzando la cintura minerva alla vita, mentre la telecamera va in dissolvenza.



Siamo nell’agorà di Atene, la città natia di Rhèa, l’attuale VDW DoubleX Champion. Con lei, ovviamente, Marika Eiliff. Rhèa sta camminando per la città, ha lo sguardo proiettato in avanti, fisso su dove solo lei sa. Marika continua a seguirla come un fedele cagnolino, sembra un po’ preoccupata.

Marika: “Rhèa, io ti voglio bene, lo sai, più di quanto te ne voglia il 99% delle tue colleghe. Ma perché siamo venute fin qua? Tra pochi giorni avrai il secondo match dell’Emperess Of Europe. Perché non sei in palestra ad allenarti? Non vuoi vincere? Si ok hai battuto Beatrice e Tyna Blaze ma….”

Rhèa si ferma, e quindi anche Marika Eiliff. La Greek Tytan si volta verso la Fitness Specialist. Rhèa ha un sorriso che non promette nulla di buono sul volto, e Marika spera di non esserne il bersaglio.

Rhèa: “Le ho battute. Solo questo?”

Marika inizia a sudare copiosamente, il che è un problema visto il vento gelido.

Marika: “…Ovviamente no….battute sarebbe limitativo. Le hai distrutte, umiliate. È stato un massacro. Beatrice è stata spazzata via dopo pochi secondi, e Tyna…si ha messo a segno qualche buona mossa ma niente ha potuto contro la tua potenza devastante. Hai lanciato un chiaro messaggio alle tue prossime rivali: sfidatemi, e farete la stessa fine.”

Rhèa annuisce soddisfatta, mette le mani dietro la schiena e riprende a camminare. Il suo passo non è svelto, vista la mole.

Rhèa: “Vedo che sei attenta e hai buona memoria.

[Ansima. Stanno camminando da un bel po’, e Rhèa in quanto a fiato non è proprio eccelsa. Si siede un attimo su una vecchia colonna greca, poggiata sul suolo. Probabilmente appartenuta a qualche antico edificio o tempio, di cui ormai rimangono solo pochi resti.]

Ma dimmi, al prossimo round cosa mi aspetta? Veloce.”

Marika estrae dalla tracolla un palmare, e controlla. Lo fa velocemente, sa che Rhèa e “pazienza” non stanno molto bene nella stessa frase.

Marika: “Dunque…

Ah, ecco. Dunque, la tua prossima sfida….oh! Minerva Championship in palio! Quindi una delle tue sfidanti è sicuramente Cold Snow. Lei la conosci molto bene, visti i trascorsi in JLW e VDW. L’altra…”

Rhèa si volta di scatto verso la sua Personal Trainer.

Rhèa: “Come sarebbe a dire: una delle due? Sono di nuovo in un triple threat? Vabbè, poco importa. Anzi, sai che ti dico? Meglio così. Se siamo in 3, di cui 1 sono io, Cold Snow avrà una preoccupazione maggiore. Oltre a quella pazzoide, chi è l’altra?”

La risposta da parte di Marika Eiliff non tarda ad arrivare.

Marika: “Franziska D. James.

Dunque, giusto per rinfrescarti la memoria: Cold Snow ha battuto Jacquelyn Brown e Amelia Citriniti, mentre Franziska ha superato Sara Lombardi e Asa Ladovia. Battendo anche una come Amelia che condivide le tue…particolarità, ha dimostrato di non avere alcun problema. La prima volta t’è andata bene, stavolta sarà più dura. Franziska ha avuto ottimi allenatori e compagni d’allenamento, mentre Cold Snow è una donna letale di suo. E il titolo Minerva in palio farà sì che Cold Snow lotti più duramente del solito. Ti senti davvero pronta?

E comunque non mi hai ancora spiegato perché siamo venute fin qui in Grecia. E soprattutto ad Atene, casa tua.”

Rhèa prende un profondo respiro, e spiega.

Rhèa: “Vedi, Marika.

Come hai giustamente detto io sono greca. Tutti vedono la mia mole e pensano che io sia la classica BBW prestata al wrestling, tutta ciccia e muscoli e 0 cervello. Ma il punto è che essere greci vuol dire nascere con una simbiosi perfetta tra astuzia bellica e potenza. Guarda nei secoli addietro il mio popolo: abbiamo inventato tattiche di guerra quasi imbattibili all’epoca, e molti dei teoremi delle scienze moderne vengono da noi. La fisica, la matematica.

Io mi sono sempre paragonata alla falange, giusto per rimanere in tema: un muro invalicabile e impenetrabile, che schiaccia qualunque cosa incontri sul suo cammino. Un po’ lento, vero, ma praticamente impossibile da sfondare.”

Piccola pausa, poi riprende.

Rhèa: “Su questo suolo, grandi filosofi e matematici hanno partorito teoremi di matematica e fisica, e si sono tenute grandi battaglie passate alla leggenda. Ti ho portata qui semplicemente perché ritrovare il contatto con la mia terra e la mia aria poteva rafforzare ancora di più la sete di vittoria che arde in me. Capisci ora?”

Marika si passa una mano nei lunghi capelli mori, pensierosa.

Marika: “Credo….di si.”

Rhèa s’alza in piedi, il sorriso le sparisce, torna l’espressione battagliera.

Rhèa: “Bene, è finito il tempo di poltrire. Penso che in JLW ho perso anche troppo tempo. Venivo derisa, venivo fatta oggetto di sogni erotici – o così mi hanno detto. Combatterò per il Minerva Championship. E lo vincerò! Poi tornerò in JLW e dimostrerò che chi mi ha deriso si sbagliava di grosso. Ho già una championship belt attorno alla vita, e dopo il prossimo show THEA, la Minerva Champion JLW, la DoubleX Champion VDW e la Emperess Of Europe 2019 saranno la stessa dannata persona. Roma si prepari, Atene avrà la meglio”

Sulle immagini delle due che camminano, il collegamento stacca.



Amelia Citriniti è nel suo camerino, intenta a sorseggiare un bicchiere di vino. Non la disturba la telecamera che la sta riprendendo, anzi sorride e si mostra tutto sommato rilassata. Poggia il bicchiere sul tavolino e si rivolge all’obbiettivo.

“Ho detto tante cose, alcune necessarie, altre meno. Ho provato ad esprimere me stessa, ed ho dimostrato ancora una volta che il parlare non fa per me. Non sono una donna di cultura, mi sforzo di essere ciò che non sono e sbaglio. Continuo a sbagliare, con un microfono ed anche sul ring. Non sfrutto le occasioni che mi capitano, e ne ho già avute molte…”

Rimane comunque sorridente l’atleta italiana, prendendosi qualche secondo di pausa.

“Battle Royal, stipulazione vantaggiosa. Al tempo stesso, quasi mai il più ‘dotato’ fisicamente si porta a casa la vittoria, considerando che quasi sempre gli avversari si avventano su di lui, in questo caso su di lei. Nessuna strategia, nessun piano di battaglia. Salire sul ring e cercare di dare il massimo, resistere fino alla fine e vincere la contesa. Nient’altro da aggiungere.”

Amelia torna a sorseggiare il suo bicchiere di vino, mentre la telecamera continua ad inquadrarla. La Citriniti, tuttavia, non vi dà peso e per qualche secondo finge che non vi sia alcuna ripresa, salvo poi spazientirsi…

“Ho detto che non ho nient’altro da aggiungere. Più azione e meno parole.”

Amelia si alza ed invita l’addetto alle riprese alla porta, che viene chiusa con uno SLAM quasi onomatopeico. E sulle immagini della porta del camerino di Amelia, la quale bofonchia qualcosa di incomprensibile al suo interno, palesemente scocciata, le immagini sfumano.



“Mh, mh, mh, ghe bodda...”.

È il 2 gennaio, siamo in una stanza d'albergo molto signorile, ma non abbastanza da essere considerata una suite.
Sul letto, Cymone Tavernier ha un joint tra le labbra, ma la voce che abbiamo ascoltato non è la sua, bensì quella di Franziska D. James, provenire dal bagno.

-Certo che hanno fatto i soldi in Thèa, non ricordavo fino a qualche mese fa che prenotassero camere d'albergo così lussuose...- commenta CT.
-NN FONO PRNTZONI DHEA, FONO FODDI MIEI!

Lo sguardo della Tavernier è piuttosto, stranito, non ha capito una parola infatti; decide perciò di alzarsi e di raggiungere l'amica nel bagno della camera.
Franziska è intenta a medicarsi la mascella: vediamo che sul lato destro è particolarmente gonfia, escoriata ed arrossata, segno che il Superkick della Ladovia di fine match ha lasciato più strascichi di quanto si potesse pensare.
Sul lavandino è presente il vecchio bendaggio, intriso di pus, sangue e probabilmente antidolorifico stantio, strappato, segno che non deve essere per nulla piacere per Franziska compiere tale medicazione.

-Ti ha ridotto proprio male...- il commento sinceramente rammaricato della Tavernier.
-Fì, ma ho paffado io il durno, Afa buò bagiarmi il gulo!



12 gennaio, siamo fuori la scuola di Massimo Marino.
Franziska sta smadonnando contro la lentezza epocale dei bancomat capitolini; il gonfiore al volto è ancora evidente, tuttavia il suo volto non è più deforme come subito dopo il post match dell'Empress.
Clicca sul touch per visualizzare il saldo, ma la triste risposta ottenuta di “7 euro” non fa che renderla di pessimo umore.

-E pensare che per questo evento la paga era anche più alta del solito...- si lamenta mogiamente
-Dai, nun ce pensà, piuttosto pensa a na scusa pe Massimo, sennò quello se fa girà li cojoni se ritardi ancora!

A parlare è quella sorta di nuovo mentore che altri non è che Oregon McClure, che per tutti i lettori distratti o per chi lo iniziasse a conoscere solo da oggi, parla esclusivamente il dialetto di Jackson, Mississippi, per esigenze di adattamento tradotto nel dialetto romano.

-Je potresti dì che hai trovat...



Pugno, pugno pugno.

-Ma cos...

Nella palestra la luce pre-tramonto filtra attraverso una finestra bassa, accecando parzialmente la James; sembra spaesata, stordita.

-Beh? Mò vabè che Rhea è lenta perché è na cicciona, ma addirittura fermasse nun me pare n'ottima strategia...

Il rimbrotto di McClure suona canzonatorio e paterno, ma la James sembra cadere dalle nuvole e per un attimo si appoggia al sacco da boxe.

-S-sì, hai ragione.
-Quindi, ripassamo la strategia: a Rhea je giri intorno finché nun se stanca e finché nun casca, mentre a Cold Snow boh, che cazzo ce frega, tanto pesa 20 chili, se je soffi quella vola via...
-Ha parlato il superfusto... e poi, io ti sembro piazzata?!?

Oregon con fare confidenziale le guarda le forme, quindi...

-Avoja!

Franziska alza gli occhi al cielo, quindi prosegue nel suo allenamento, cercando la maniera più efficace per connettere una serie rapida di 4 colpi, tra gomitate e rondhouse kick.

-Però stai a fa brava, perché pure te pesi quanto er cazzo mio da moscio, meglio se te impari a menà piuttosto che a volà, che a Ciaciona si t'afferra te fa un culo così... quell'altra, vola pure lei, speramo che la Ciaciona nun la schiaccia... e poi, lo sai come se dice dalle parti mia, no? Chi mena pe primo, mena pe du volte...

La James continua ad allenarsi, noncurante di tutto il discorso di Oregon, come se questo fosse stato un piacevole sottofondo, come una radio.
Il Non-Remembering One perciò si alza e le si avvicina.

-Mò però vatte a riposà, pe oggi hai menato abbastanza!

Quindi le tira un paio di buffetti sulla guancia.



Ma cos...



-AHO' CHIAMATE N'AMBULANZA, QUESTA SE SENTE MALE!



Siamo in uno studio medico, tra odore di medicinali ed ammoniaca.
Su una lavagnetta bianca luminosa, è appesa una lastra del cranio.
Sul lettino, Franziska D. James è seduta, inquadrata generosamente di spalle: infatti indossa una vestaglia verde, aperta sul retro, lasciandoci intravedere parte della schiena nuda e l'inizio delle natiche.
Di fronte a lei, un medico.

-Allora, cercherò di spiegarle brevemente: probabilmente durante l'ultimo incontro ha subito una piccola commozione cerebrale; tuttavia, per sua fortuna, sembra essersi ripresa perfettamente. Il vero problema è un altro.

Gli occhi di Franziska sono lacrimosi, pieni di paura.

-Ha subito una microfrattura della mandibola, e nonostante il processo di guarigione abbia compiuto perfettamente il suo corso, c'è stato un versamento inaspettato di pus che ha infiammato il Nervo Trigemino. Per questo motivo, ogni volta che tale nervo è sottoposto ad una sorta di “Stress estremo”, lei subisce una sorta di blackout istantaneo; una sorta di intermittenza.
-Ed... è grave?
-Non è da sottovalutare; con una giusta terapia, probabilmente si potrebbe risolvere il tutto anche senza dover ricorrere alla chirurgia, tuttavia mi duole informarla che per il resto della sua vita lei rischia di dover far fronte a improvvisi e fastidiosi dolori infiammatori, senza che questi si verifichino con qualsiasi preavviso.
-E... potrò lottare?
-Beh... non è certo un infortunio impedente. Tuttavia, considerata l'attuale sensibilità, tale da farle avere intermittenze anche qualora venisse accarezzata nella parte interessata, è sconsigliabile sottoporre a stress il nervo.

Franziska si avvicina la mano alla mandibola.

-Tuttavia, per quanto sconsigliata ed invasiva, la soluzione più rapida è l'intervento chirurgico volto a desensibilizzare il nervo, in modo tale da farle calare il dolore fino al 70%; la procedura è ambulatoriale, quindi già oggi potrebbe essere dimessa.

Franziska si tocca la guancia.



Backstage, prima della semifinale.
Franziska si tocca la guancia, prova un lieve bruciore, sopportabile tuttavia.
Si stringe la fasciatura alle mani.

-Siamo pronti?- chiede un cameraman alla lottatrice.

-S-sì!- risponde la James.

-AZIONE!

La telecamera inquadra a mezzobusto frontale la lottatrice Californiana.

-Clod Snow... il confine tra la purezza e la lussuria, tra il diavolo e l'acquasanta, tra l'essere santa o puttana, è sempre labile... ma a me non interessa, a me interessa rendere quel tuo fottuto paintface sanguigno da fasullo a veritiero!

Il regista non sembra particolarmente soddisfatto del promo, la James si muove legnosa e recita con un'enfasi troppo teatrale.

-Rhea, la Titana, per te ho solo una cosa da dirti: più sono grandi e grossi, più è facile che sfondino il ring quando cadono a terra! E spero tu abbia avvertito la security di rinforzare i sostegni, eprché stasera ti farò sedere col culo per terra tante di quelle volte che... che.. tante di quelle volte che ti farà male il culo!

Facepalm del regista.

-E ricordate sempre che voi non siete altro che... che... un ostacolo verso la finale, dove romperò il culo ad Allyson, alla Hudson, alla Hero, o a qualunque altra stronza si pari sulla mia strada!
Tutto questo perché di fronte a voi, avete la più pungente, pepata, imprevedibile maddafakka di tutta la storia della Thèa!

La James si indica le guance con entrambi gli indici, in una posa ed una smorfia allegra ma infantile.

-FRANZISKA...








DeWitt: Siamo alla prima delle due semifinali del torneo, e c’è in palio il Minerva Championship. Cold Snow è stata finora un’incredibile campionessa, è da agosto che possiede la cintura, e ha superato tante sfidanti in questo suo secondo regno titolato.
Silente: Mai ha avuto una sfida difficile come al primo round, e mai ha avuto una sfida difficile come stasera. Dopo aver superato Amelia e Jacquelyn Brown, deve fronteggiare la titanide Rhea e Franziska, entrambe trionfanti dal primo round.
Lover: Credo che non sia solo una sfida per difendere la cintura, ma per essere nella finale, per sognare quel titolo di Empress of Europe, la vera imperatrice del Wrestling femminile.

Primo ingresso per Franziska D. James, che non è nelle migliori condizioni di salute a causa di alcuni flash che sembrano confonderla. Eppure è qui per vincere e convincere tutti. Chi le dava poche possibilità di vincere al primo round è stato zittito da una sua grande prestazione e stasera è qui per fare lo stesso, arrivare fino in fondo e conquistare il Minerva Championship, e forse addirittura l’Empress of Europe e la cintura FWF.

Secondo ingresso per una ragazza formata nel JLW Dojo, la titanide Rhea, che dopo grandi successi in VDW e la conquista del Double-X Championship si è imposta su Beatrice e Tyna Blaze, due sue storiche avversarie, per di più ottenendo il minor tempo per vincere al primo round. Questo fa di lei una fra le favorite alla conquista dell’Empress of Europe, ma deve stare attenta e non sottovalutare nessuna fra le rivali.

Infine arriva “Lust” Cold Snow, la punta di diamante della Minerva Division per quanto si è visto nel 2018. È stata lei a eclissare la popolarità delle due campionesse precedenti, Nurse Lisa e Beatrice, con delle prestazioni incredibili, e stasera dovrà fare l’impossibile per portare il Minerva Championship fino al coronamento da Empress of Europe, ma sa di potercela fare. Brilla nell’oscurità, fredda come la Cold Mother del suo soprannome.

Match 2: Empress of Europe - Semifinale/JLW Minerva Division Title - 3WAY Match: Cold Snow (c) vs. Rhea vs. Franziska D. James


DIN DIN DIN

La prima semifinale ha ufficialmente inizio, tre lottatrici alla ricerca di un trionfo importante, non per una cintura ma per quella finale e il titolo più prestigioso di Empress of Europe, qui nella Roma che ha regalato tante leggende, da Sofia Loren ad Anita Ekberg della Dolce Vita.
Cold Snow, Rhea e Franziska D. James ripercorrono le stesse orme di icone storiche, ma una sola di loro può davvero arrivare in fondo e divenire un’Imperatrice.

La californiana è la prima ad attaccare, Franziska connette con un Running Elbow Smash su Cold Snow. Vuole abbattere la campionessa per spezzare la sua posizione di vantaggio, e poi arriva anche l’Headscissors Takedown su di lei.


Ma non si può distogliere lo sguardo da Rhea!
La titanide greca l’afferra per la gola e… CHOKESLAM!


La proietta al tappeto, facendo barcollare Franziska come se fosse appena stata lanciata giù da un balcone. Il colpo è durissimo e la furiosa combattente greca si tuffa su di lei con un Running Drop.
LA SCHIACCIA!
Di sicuro questa è stata una partenza molto pesante, in tutti i sensi.

La Cold Mother però non sta a guardare questo dominio iniziale di Rhea e l’aggredisce, ha visto cosa è stata in grado di fare la titanide al primo round, perciò la colpisce con una raffica di Chop che tuttavia non sembrano danneggiarla per via della mole estrema per un fisico femminile.
Tentativo di Spinning Side Slam da parte di Rhea, ma è qui che Lust dà il meglio di sé, riuscendo a contrattaccare con una Clothesline.
Fa male!
Ma non basta, perciò arriva un Enzeguri Kick, seguito da un Tornado DDT da parte del cavaliere della Lussuria.
A segno.
Per la prima volta nel match vediamo la campionessa Minerva in posizione di vantaggio sulle avversarie, ma non è ancora il caso di provare lo schienamento.
Infatti Franziska ritorna a pieno ritmo e connette con un fantastico Sprinboard Arm Drag sulla campionessa, seguito da una fase all’angolo dove si lancia su di lei con la Frog Splash.


Franziska va allo schienamento, il primo del match.
1…
Solo conto di uno.
Ancora una reazione da manuale da parte di Cold Snow, che poi la travolge con l’Hurricanrana, che la fa volare alle corde. La campionessa vuole infliggerle dolore e la calcia allo stinco, sembra volerla debilitare.
Ma mentre esegue la sua opera di distruzione, ecco arrivare Rhea, che la spintona con un Irish Whip potente all’angolo, facendola impattare a terra.
La titanide però prende di mira Franziska che stava cercando di riprendersi e la posiziona nella BEAR HUG.
La presa dell’orso ha l’effetto sperato e mette la californiana in netta difficoltà.
Ma Cold Snow interviene.

FORGOTTEN LIFE!
Tornado DDT su Rhea.


INCREDIBILE! RIESCE A SBILANCIARLA SFRUTTANDO LE CORDE.

La titanide cade al tappeto e la Minerva Champion va a schienarla senza perdere un solo secondo.
1…
2…
NON BASTA!


DeWitt: Tutte e tre le lottatrici vogliono vincere, e ogni occasione deve essere sfruttata perché sconfiggere una rivale non è sufficiente se l’altra può ancora intervenire e rompere un conteggio.
Silente: La strategia dei Three Way match è parecchio differente da quella di una sfida singola. La finale probabilmente sarà più sul piano tradizionale, ma qui conta ancora molto l’astuzia e la capacità di sfruttare una chance.


DIVING DOUBLE KNEE DROP da parte di Franziska su Cold Snow.
La colpisce in pieno e poi sembra avere il vantaggio, ma…
Ecco un altro blackout, ancora non sembra aver ripreso le giuste condizioni di salute.
Tuttavia si riprende quasi subito e la getta fuori dal ring con il Running Elbow Smash, seguito da un tuffo devastante.
Suicide Dive che colpisce in pieno la campionessa.


Che volo!!!


Grandissima manovra da parte della ragazza che riuscì a raggiungere la finale dell’Empress of Europe contro Safiye, e stasera vuole replicare per portarsi a casa il torneo.
Franziska ci crede e vuole farla finita, riportando Lust all’interno del ring, ma l’esterno pare un territorio più adatto per lei.
La campionessa la getta contro la barricata e poi la colpisce con una ginocchiata potente e dolorosa.
Rhea si ritrova così ad assistere a una lotta serrata all’esterno che va a suo vantaggio. Se le due rivali si smantellano a vicenda, per lei ci sarà soltanto da dare loro il colpo di grazia.
Cold Snow sa bene che è così, ma in questo momento vede Franziska come una minaccia e non la lascia perdere per un solo secondo, facendole sbattere la testa sull’apron ring per poi gettarla all’interno del quadrato.
Rhea sembra prenderla di mira… e invece no!
Il suo obiettivo è sempre stato la campionessa Minerva.


POP UP POWERBOMB mentre lei sale sul quadrato.
Slaaaaaaaaaaaam.
Cold Snow viene scaraventata al tappeto dalla Greek Tytan.

1…
2…
No, non pare bastare.
Altro kick-out impressionante della due volte Minerva Champion. Ha usato molte energie in corpo per uscire da questo conteggio, ma la fortuna è dalla sua parte in questo momento e Franziska decide finalmente di agire contro Rhea, permettendole così di fiatare al tappeto.

Reverse Chin Lock with Bodyscissors, grande manovra per bloccare perfino una donna così enorme.
Arriva la Camel Clutch al tappeto. Vuole far cedere Rhea!!! Vuole compiere un’impresa sottomettendola.
Ma la Titanide ne esce con le sue forze e la scaraventa via, facendola volare alle corde.

Double Hand Chokeslam su Franziska. La sta ammazzando!!!
Ed ecco che arriva lo schienamento che può coronare una nuova campionessa Minerva.

1…
2…
No, ancora solo conto di due.


Lust intanto è pronta alla reazione e si lancia con un Crossbody su Rhea, ma lei l’aggancia in volo e cerca di farla sbattere all’angolo. La Titanide appare dominante, ma… reazione di Cold Snow, che usa la posizione per eseguire una FORGOTTEN LIFE.
Tornado DDT che la fa sbattere con la testa all’angolo.
Incredibile!
La campionessa ha compiuto un prodigio nell’abbattere l’avversaria.
Ed ecco che finalmente Cold Snow può provare a vincere la sfida, schienando Rhea.

1…
2…
Intervento di Franziska, che rompe il pin e va per la Camel Clutch ai suoi danni.
Sottomissione che può cambiare le sorti della sfida.

Lover: La D. James sta per sottomettere Cold Snow, è a un passo dalla conquista della cintura.
Silente: Perché non la chiami Franziska?
Lover: D. James suona meglio, sembra un’artista blues.


La sottomissione non arriva e la Cold Mother riesce a respingerla, toccando le corde. La californiana però pare in preda a un altro Blackout, è come se si assentasse dalla scena e non potesse più vedere cosa succede.
Cold Snow la colpisce con il SAY GOODNIGHT.
Shotgun Dropkick… e Franziska non può far altro che volare oltre la terza corda!!!

Incredibile, Franziska paga le scarse condizioni di salute, proprio quando è stata ad un passo dalla vittoria.
Rhea vuole approfittarsene e afferra Lust per la gola.
Posizione di Chokeslam, ma arrivano diverse gomitate da parte sua che le permettono di reagire.
CE LA FA!
Cold Snow riesce a liberarsi e non perde tempo.


FADED MEMORY… un Pedigree su Rhea!!!
Anche una titanide crolla di fronte a una manovra del genere.
Approfittandosi di Franziska KO fuori dal ring, la Cold Mother sale all’angolo e connette con un epico LAST WORDS.
450° Splash, a segno su Rhea, poi lo schienamento tanto atteso.

1…
2…
3!!!

Ci siamo.
Finisce qui dopo una sfida combattutissima, in cui le tre lottatrici hanno dato spettacolo e regalato momenti adrenalinici. Franziska è forse stata la lottatrice con maggiori azioni vicine alla vittoria, mentre Rhea ha inferto danni e si è resa pericolosa.
Ma Cold Snow è stata la lottatrice migliore, ha difeso l’onore e la cintura di Minerva Champion. Ora può puntare alla gloria, competere nella finale dell’Empress of Europe e giocarsi il titolo di migliore lottatrice al mondo.

Testo nascosto - clicca qui


DeWitt: Un finale impressionante, non solo Cold Snow ha dovuto difendersi dall’assalto di Franziska ma si è trovata a respingere Rhea nella sua fase offensiva più pericolosa.
Silente: Sembra incredibile vedere che Lust è stata in grado di sconfiggere tante avversarie, si è meritata questa finale, ha combattuto per arrivare fino in fondo, e non si arrenderà ora.
Lover: Un sogno che diventa realtà, e ora conosciamo la prima delle due finaliste del torneo. Inoltre, è stata una fra le migliori difese della storia del Minerva Championship.


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