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La Gazzetta del Wrestling #6: un addio dal sapore di un bacio

Ultimo Aggiornamento: 17/10/2018 00:28
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17/10/2018 00:28
 
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e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino. (Eugenio Montale)



Rispondete qui sotto. Qui c'è l'editoriale seguito dai commenti.
LA GAZZETTA DEL WRESTLING #6



Chissà se questo sarà l'ultimo numero della Gazzetta del Wrestling, questo non mi è dato saperlo, ma qualcosa voglio dirlo: la WBFF Wrestling chiuderà a inizio 2019.
Annuncio di Denny Leone

E inoltre abbiamo pure il Ritiro dalla lotta di Jack Leone


Insomma, questo significa una sola cosa: ci avviamo verso il Gran Finale. E cosa c'è di meglio di un Gran Finale nel 2019 per portare al termine una federazione aperta nel giugno del 2005?


La prima WBFF Wrestling la conoscono in pochi, detto con molta finesse, potreste pensare di uno show dell'epoca "che cagata!" perché ovviamente erano altri tempi e l'ispirazione è arrivata nel tempo.

Si parla di una federazione che è maturata tantissimo nel tempo, era una pietra grezza e lentamente è stata levigata da coloro che hanno partecipato.


E per omaggiare ciò che la World Bloody Fight Federation (questo il nome originale della fed, senza la parola Wrestling) ha fatto, ci permetteremo un po' di rottura della quarta parete, tanto oggi non si scandalizza nessuno.



Abbiamo assistito a storie indimenticabili, feud che sono durati anni, e altri che in pochi mesi hanno lasciato memorie indelebili.

Abbiamo visto stelle nascere e declinare, altre invece sono state meteore per qualche mese o anche un anno.

Ci sono stati gli eroi, ma ci piace di più ricordare i malvagi, perché senza di loro gli eroi non sarebbero stati così amati.

C'è stata la sincronicità, un evento rarissimo in cui da una discussione a caso nasce qualcosa di profondo. Denny Locker è diventato Denny Leone, e ha cambiato il corso della storia della federazione quando Sylvia Madison ha rivelato che lui era il figlio "segreto" di lei e Jack Leone.
BAM.
Così nascono le leggende, e sapete tutti che la famiglia Leone è stata protagonista dal 2005 al 2018 per quanto riguarda le più grandi macchinazioni!

Non dimenticheremo mai nemmeno Michael McFarry, Sylvia Madison (okay, sempre di famiglia Leone si tratta), Vitali Petrov, Ivan Filitov, Jimmy Barbaro e tutti gli altri manigoldi che hanno assaporato il potere nel corso del tempo.


Parliamo di una federazione che per la maggior parte del tempo ha vissuto con il suo show di punta, Bloody Desperation, ma che è stata attiva con TRE show contemporaneamente, il longevo Extreme Hell e il raro ma talvolta presente Deadly Shiver, per non parlare della new entry Horizon, assolutamente convincente.


Dalla WBFF Wrestling è nata una sola erede "ufficiale", la Jack Leone Wrestling, ma che tuttavia si tratta di una federazione locale dello stato di New York.


Perciò in ogni caso verrà a mancare una veterana, talvolta amata, talvolta odiata, talvolta derisa (direi anche ingiustamente) e talvolta capace di rendersi imprevedibile, facendo fallire i pronostici dei suoi fan per tanto tempo.


La fine non è mai LA FINE in maiuscolo, perché il nostro amato E-Wrestling continuerà ad esistere, ma pensatela così.

Cosa facevate nel 2005? Quanto siete cambiati 14 anni dopo? È praticamente 1/5 della durata media della vita di una persona! La maturazione consiste nell'affrontare ostacoli sempre più grandi, e riuscire a superarli.
La WBFF non aveva bisogno di una persona a gestirla, ma di più persone a dar voce ai fan, ed è sempre stata corale. Ci sono stati periodi più dittatoriali e altri più democratici, com'è naturale nell'ordine delle cose, ma non si può nascondere che è stata capace di sopravvivere alla prova del tempo, tante volte, e non avete nemmeno idea di quanto fosse stata data per spacciata.


Abbiamo vissuto emozioni date da radio show, pronostici (o pornostici, ammettete che erano sexy!), facce LIVE di Diggia su Youtube. Dai radio show buoni con Cith, Fausto e TGcanadese a quelli più spammoni e deliranti dove si parlava di tutt'altro di Cith, Big Bad Vale e Stivi, per non dimenticare la parlantina motivata dell'Over the God Champion D.B. Wordlife e i vari momenti emozionanti in radio con Hammer, Aaron Kirk e... chi altri c'era? Be', ci sono stati tanti host spettacolari nel corso della storia.


Ci sono stati legami fortissimi, amori nati fra le righe di una federazione, legami fraterni rimasti molto forti, e ovviamente anche rotture epiche con tanto di clamore pubblico, perché è questo che è stata la WBFF Wrestling: istinto, passione, amicizia e senso del dovere.


Qualcuno si è lamentato per un "job" (eh, magari fosse stato solo qualcuno), qualcuno si è definito Your Favorite Wrestler, qualcun altro ha sorpreso tutti con risultati pazzeschi. E abbiamo avuto quelle sfide che davvero hanno scritto la storia.


Bisognerebbe citare ogni lottatore ma ci vorrebbe troppo tempo, quindi ci limiteremo a ringraziare Calisthenic per aver volato in mongolfiera, Matt Leone per averci deliziato di SI SI SI. Ci auguriamo ovviamente che il buon D.B. Wordlife dopo il matrimonio ci regali un figlioletto che fra 15 anni decida di seguire le orme del padre e gestire la federazione.


Leggende sono nate, e forse nessuno più ne parlerà.
Gli eroi hanno sconfitto i malvagi.
I malvagi hanno sconfitto gli eroi.
E questo era solo un giorno ordinario come tanti altri!


Come non si può evitare di chiudere con una massima di Osho?!?
Se ami saprai che tutto inizia e tutto finisce, che c’è un momento per l’inizio ed un momento per la fine e questo non crea una ferita. Non rimani ferito, sai che quella stagione è finita. Non ti disperi, riesci a comprendere e ringraziare l’altro: “Mi hai dato tanti bei doni, mi hai donato nuove visioni della vita, hai aperto finestre nuove che non avrei mai scoperto da solo. Adesso è arrivato il momento di separarci, le nostre strade si dividono”. Non con rabbia, non con risentimento, senza lamentele e con infinita gratitudine, con grande amore, con il cuore colmo di riconoscenza. Se sai come amare, saprai come separarti. (Osho)

PS: non mi piace Osho, ma sapeva parlare bene!

PS-2: Beatrice è un travestito.


Insomma, la WBFF Wrestling chiude, ma ha la fortuna di rimanere nei nostri cuori. Ma nel 2018 si parla in gergo "New Age" e si ama usare paroloni, dire che siamo stati qui perché il nostro "karma" ci ha congiunti per via di legami passati. In realtà eravamo tutti qui perché avevamo voglia di divertirci, e penso che possa bastare come definizione anche senza passare attraverso il metodo scientifico.


Grazie a tutti per questi bellissimi anni passati insieme, e ora godiamoci la fine del viaggio.

Dream On,
Leon Jackson.
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