A new team is coming...

MANCHESTER

Ci troviamo all'interno di quello che pare essere il soggiorno di una normalissima villetta, in una delle zone residenziali della città. Seduto sul divano, un giovane ragazzo afro-americano si guarda intorno, visibilmente a disagio. Non è una faccia nota... tranne per chi ha seguito il "Total War Project" di Simon Steed: si tratta infatti di Jesus Butler, amateur-wrestler proveniente dalla UCLA che il Rookie Draft di Steed ha assegnato alla Wrestling Training Facility, il settore di sviluppo della WTF. Butler è restato con la fucina di talenti greca fino al centesimo ed ultimo show della promotion californiana, conquistando durante il suo stint anche il titolo di "Rookie Champion".

Una seconda figura si palesa, in un secondo momento nella stanza, portando con sè due "Crest - Super" in lattina. Ne porge una a Butler. Si tratta di un volto più noto, almeno nel panorama del wrestling internazionale: Dylan McZax, l'Albionic Panther. Un palmares come ce l'hanno in pochi, con esperienze in alcune tra le più grandi Federazioni al mondo... moreover, un membro fondatore della Legacy, stable di cui fa parte il ben più noto (almeno in WBFF) Daniel Stuart. Dylan è stato, fino a pochi mesi fa, anche l'Head-Trainer della Facility di cui faceva parte Butler... il che spiega come mai il giovane californiano sia oggi presente in quello che, presumibilmente, è il salotto di casa McZax.

Butler apre la sua lattina, subito imitato da Dylan, che la solleva a mezz'aria mimando un brindisi. Dopo un primo sorso, è Jesus il primo a parlare.

JB: "Ti confesso che il tuo invito mi ha stupito, McZax."

L'Albionic Panther sorride.

DMZ: "Adesso mi chiami per cognome?"

JB: "Non so come devo chiamarti. Non so neanche come devo rapportarmi con te."

Butler poggia la lattina su un tavolino.

JB: "Quando il TWP ha annunciato la sua chiusura, tu te ne sei andato Dylan. E ci hai lasciato nella merda. Ho dovuto lottare per avere il mio spazio e far parte di quel cazzo di match finale..."

DMZ: "Non mi pare vi sia andata così male, no? Alla fine, il mio lavoro si era concluso: non c'era nient'altro che potessi insegnarvi."

Butler si batte il dito indice sul petto.

JB: "Non è andato male perchè IO non ho permesso che mi andasse male! Ma... a cosa è servito alla fine? Ad un cazzo! Il TWP ha chiuso da oltre un mese ormai, ed io non ho avuto uno straccio di proposta seria, se non quella di restare in WTF con un contratto da "trainee". Mi ci vedi, Dylan? Fare da sparring-partner a quei coglioni che non valgono una mia unghia... per aspettare il giorno in cui mi darebbero finalmente un'occasione. Magari diventando vecchio come Gallego."

Dylan sorride.

DMZ: "Non è un bello scenario."

Butler però non ride affatto. E' serio.

JB: "Io mi fidavo di te, D'. Credevo che tu potessi davvero tirarmi fuori dalla merda. E credevo volessi farlo."

DMZ: "E secondo te, perchè sei qui oggi?"

Butler non risponde ma... è pur sempre un ragazzo che ha poco compiuto vent'anni. Sono i suoi occhi scuri a rispondere, illuminandosi di una inattesa speranza.

JB: "Sei serio... o mi stai prendendo per il culo?"

Dylan sembra stia per rispondere... ma viene distratto da un rumore proveniente dall'esterno. Una macchina ha appena parcheggiato nel viottolo che conduce all'entrata di casa sua. Dylan guarda l'orologio.

DMZ: "Come al solito... l'altro spacca il minuto."

JB: "Aspetti qualcun altro?"

DMZ: "Lo aspettiamo entrambi."

L'Albionic Panther si alza e si reca verso la porta ma l'immagine resta su Butler, che riprende la lattina e dopo un altro, piccolo, sorso, comincia a passarsela tra le mani, nervoso in maniera evidente. In lontananza si comincia ad udire il parlottare tra due individui: scambi di convenevoli, nulla di che, ma abbastanza per capire che anche la seconda voce è maschile. Giovane, ma piuttosto profonda.

???: "... insomma, mi fa piacere vederti, anche se Cristo, Dylan... mi hai fatto venire a Manchester senza dirmi praticamente il perchè."

I due sopraggiungono in salotto, ed è il padrone di casa a fare le presentazioni.

DMZ: "Dustin, ti presento Jesus Butler. Jess, lui è Dustin O'Malloran."

Scopriamo quindi chi è il terzo arrivato: una vecchia conoscenza JLW e WBFF, la "Perfect Execution" Dustin O'Malloran. Allievo di Dylan McZax ai tempi del liceo, Dustin ha affinato le sue doti sul ring nel Dojo di Jack Leone, diventando poi un pro-wrestler. Lui e Butler si osservano in cagnesco, l'inizio non pare essere dei migliori.

JB: "So chi è."

DoM: "Uhm. Si, ti conosco anche io. L'universitario eh?"

JB: "UCLA. Tu Cincinnati, se non sbaglio."

DoM: "Ricordi bene."

Dylan invita Dustin a sedersi al fianco di Butler, che gli fa spazio. I due osservano Dylan con aria interrogativa. L'Albionic Panther si ravviva i capelli.

DMZ: "Beh? Che sono quelle facce da cazzo? Come on guys..."

Dylan resta in piedi, infilandosi le mani nelle tasche.

DMZ: "OK, la farò breve. Comincio ad avere qualche annetto e... non fate battute del cazzo. Io e la mia compagna non abbiamo figli... non sono stato fortunato come Rex, su questo [nb: Rex McZax è uno dei fratelli maggiori di Dylan]. Voi due... diciamo che vi considero i miei pupilli. Non date una valenza da froci alla cosa."

Butler sorride, Dustin invece resta serio.

DMZ: "Secondo me siete due dei pure-wrestler migliori del pianeta. Sul piano del wrestling tecnico sono pochi quelli che hanno le vostre doti... e non lo dico perchè vi ho allenati io. Anzi, diciamo che io credo di avervi solo "sgrezzato", sotto quel punto di vista. Tuttavia, siete ancora molto lontani dal diventare wrestler di successo."

JB: "Su questo c'ero arrivato da solo, zio."

DMZ: "Sta zitto, Jess. Il punto è che il wrestling non è solo quello che sapete fare sul ring. Ed anche in quello, non si può certo dire che padroneggiate l'arte a 360°."

DoM: "Ci hai riunito per elencarci le nostre lacune, Dylan?"

DMZ: "Vi ho riunuto per darvi una nuova prospettiva, Dustin. Ognuno di voi, preso separatamente, ha delle doti, piuttosto spiccate, ed altrettanto palesi lacune. Ma insieme... potreste far leva sui vostri punti di forza e coprirvi, a vicenda, nei punti deboli."

DoM: "Un tag-team...?"

Dylan annuisce col capo. Butler sorride.

JB: "Dude, da SOLO e non riesco a trovare un ingaggio decente. In due la cosa non dovrebbe essere più complicato?"

DoM: "Effettivamente... anche io sono fuori dal giro da un po'. Non è che le offerte di ingaggio fiocchino."

DMZ: "Presentarvi come tag-team potrebbe essere un viatico anche per risolvere questo problema. Le più grandi Federazioni del pianeta ricevono e visionano mensilmente decine e decine di prospetti, ma sono davvero poche quelle che riescono ad avere una tag-team division degna di nota perchè sono pochi i tag-team non improvvisati."

JB: "Ed io e questo tizio non saremo un team improvvisato? D', fino a dieci minuti fa, io non c'avevo manco mai scambiato una parola!"

DoM: "Ehy, guarda che ho un nome!"

Butler si alza.

JB: "Whatever. Ad ogni modo... ti ringrazio per l'offerta e la considerazione Dylan, ma se devo andare a propormi in qualche indy del cazzo, allora faccio da solo, senza presentarmi in team con un tizio, pardon con IL tizio Dustin O'Malloran, col quale non ho mai combattuto e con cui non ho nessuna alchemy. Almeno me la gioco con le mie forze."

DMZ: "Sei un coglione, Jess. Ti pare che vi abbia fatto venire fin qui, senza avervi già spianato la strada? Se decidete di tentare quest'avventura, insieme, non lo farete in una fottuta indy, lo farete in WBFF."

Butler resta in silenzio, ma impressionato. Anche O'Malloran sembra piacevolmente sorpreso.

DoM: "Mi piacerebbe tornarci."

JB: "Parli della WBFF... la VERA WBFF? Quella di Chicago..."

DMZ: "Quante altre ne conosci, cazzone?"

JB: "E come cazzo è possibile che la WBFF ci dia un contratto, se non abbiamo mai lottato in tag-team?"

DMZ: "Vorrei dirvi che è solo merito mio. Ma diciamo che... dovevano un favore a Daniel [nb: Stuart]. Quindi, nel caso, dovrete ringraziare anche lui."

JB: "Che Dio benedica quel dannato scozzese!"

Dylan sorride.

DMZ: "Quindi è un si?"

JB: "Si, cazzo!"

Butler frena, si volta verso Dustin.

JB: "Aspetta... tu sei d'accordo, vero?"

O'Malloran si alza dal divano, lentamente. Quindi porge la mano a Butler. Che glie la stringe.

DoM: "Ma se ti rivolgi di nuovo a me come "tizio", ti faccio sputare i denti, Butler."

JB: "OK, OK! Sei suscettibile, bro. E comunque chiamami Jess."

Dylan si schiarisce la voce.

DMZ: "Well guys, mi fa piacere che abbiate trovato un'intesa così in fretta. La WBFF riaprirà i battenti a settembre, quindi... adesso faremo in modo di costruire questa stessa intesa anche sul ring."

JB: "Wait, stai dicendo che..."

DMZ: "Da domani cominceremo con gli allenamenti."