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JLW #30: Pro Wrestling Wars III - I Promo di Squadra

Ultimo Aggiornamento: 04/07/2018 11:56
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04/07/2018 11:53
 
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Khanato
La sala dei trofei del Khanato è piena di agenti posizionati vicini alle pareti, mentre al centro vi sono i membri del Khanato, coloro che combatteranno nei War Games. Mr. Khan si posiziona al centro mentre impugna il suo bastone, la sua maschera emette una disturbante oscurità.
Con espressione fiera, il leader del Khanato si esprime dinnanzi ai suoi compagni di squadra. I tanti agenti mascherati sullo sfondo sono immobili, ma in perfetto ascolto.

Khan: << Il Khanato dell’Orda d’Oro nel 1318… sei milioni di chilometri d’estensione, il dominio di terre europee ed asiatiche, il rumore dei passi sulla steppa appena conquistata.
Il Khanato nel 2018… una federazione di Wrestling, una presa forte per il primo tassello di un’espansione senza confini. >>

L’ambizione del Demonic Entity è forte sia nelle parole che nella voce forte.

Khan: << Noi, i discendenti dei conquistatori di stirpe mongola, cambieremo la storia, sfruttando la società moderna per il controllo totale. Non sarà più una battaglia con asce e lance, bensì con carte di credito e giochi di potere. Ecco come l’antica stirpe tornerà a conquistare tutto.
So che la mia figura non causa più il timore del primo periodo, ma in verità ho scelto di essere un comandante in capo comprensivo, non legato alla mentalità dei miei predecessori. Non conosco solo la violenza, ma so come applicarla per trionfare.
Io sono il khan, il termine che oggi in questa nazione viene definito leader, e come tale intendo portare il Khanato a un’altra vittoria, quella decisiva di questa lunga guerra con l’Apocalypse. >>

Il lottatore si muove con il bastone demoniaco in suo possesso, il Khanate. Lo batte a terra mentre scruta dalla distanza i membri del gruppo, i suoi fieri combattenti che prenderanno parte alle Pro Wrestling Wars e successivamente ai War Games.

Khan: << Abbiamo sconfitto l’Apocalypse alla Battle of New York, quello che rimane di loro è l’incertezza di chi non ha ottenuto ciò che desiderava.
Archie Fisher ha creato una sua squadra per portare l’America agli Americani, che triste concetto in questo decennio di regressione sociale.
Io sono per la libertà, per la legge della steppa, dove il più forte ottiene ciò che gli spetta per merito, e non per diritto imposto. Ecco la legge del Khan, concedere a chiunque l’opportunità di opporsi, ma solo per finire giustiziato da chi è più forte.
Forse può sembrare una guerra a senso unico, ed infatti lo è.
Terrific Blue, Yuri Bakunin, nessuno di loro può vantare la vostra presenza dominante. Due conquistatori della cintura mondiale, due uomini imbattibili. Tu, One Man Circus, non sei mai stato schienato e non sei mai stato sottomesso, indi non sei mai stato sconfitto. Tu, Red Anarchist, hai perso contro un solo uomo, Völkermord, e stasera otterrai la tua vendetta, non solo in una sfida bensì in due.
Boom Jonny, Liiva, Beatrice, nessuno di loro può vantare le vostre doti atletiche, il desiderio di conquista che vi portate dietro. Il trionfatore del Pro Wrestling Legacy Championship, la Mistress of Elementals e la Minerva Champion più longeva.
Golden Horde, tu sei il mio pupillo, la selezione più pura di tutti i miei agenti. Il tuo sangue mongolo è reale, inalterato, di stirpe che mai si è mischiata con gli impuri. Sei stato chiamato Genetic Messiah perché devi far parte di questa guerra e vincerla, trionfare sui nostri nemici e portare gloria al tuo Khan e al Khanato di cui sei parte. >>

Le parole di Khan sembrano far breccia nel cuore del giovane Genetic Messiah, che rimane impassibile ma è chiaro che vorrebbe esprimersi. Khan scruta questa sua reazione.

Khan: << Puoi parlare. >>

Golden Horde: << Mio Khan… ti servirò con onore, se dovessi sacrificare il mio corpo per vincere io lo farei senza esitazione.

Tuttavia, c’è un uomo che cerca di cambiare la direzione che ho preso, Countdown, ha cercato di spingermi contro il Khanato, ma io so di appartenere qui. Ho avuto dubbi, forse non sono degno di far parte di questa sfida, sono la riserva del gruppo. >>

L’esitazione si mostra nel giovane combattente.

Khan: << Stasera Countdown non è qui, sei in questo luogo per servire me e la tua missione. Quindi rialza la testa, il Khanato conquisterà anche il settimo slot e tu sarai nei War Games per giustiziare i nostri nemici.
Senza pietà verso l’Apocalypse e il Team JLW. Il Khanato sarà l’unico gruppo trionfante e questa guerra arriverà alla fine. È il tuo momento di trionfare, ragazzo, hai sacrificato la tua identità per esserne parte, ora ti spetta il sapore della vittoria. >>

Mr. Khan allunga la mano e Golden Horde abbassa la testa, come una cavia che sa di essere in preda a uno scienziato pronto a sperimentare su di lei, tuttavia la mano del Khan è quella paterna, e tocca la sua spalla come un uomo farebbe nei confronti del figlio pieno di esitazione.

Khan: << Il Khanato è la tua casa, non l’abbandonerai mai. >>

Golden Horde: << Grazie, Mio Khan, ti servirò fedelmente. Io… io… eliminerò Archie Fisher e Jack Leone, abbatterò entrambi i leader con le mie forze! >>

The Demonic Entity sembra soddisfatto dalle parole del ragazzo e poi si volta verso il resto del gruppo.

Khan: << Non siete servitori, non siete combattenti, siete parte del Khanato e vi prometto che questo è come un orto che porterà frutto, ognuno di voi potrà deliziarsi delle prelibatezze del successo che ci spetta. Ogni vostra ambizione sarà appagata, tutto quello che vi chiedo è di vincere, e di abbattere le fazioni rivali. >>

Mr. Khan promette ricompense per i suoi compagni, sa benissimo che ognuno di loro è lì per conquistare, ed è pronto ad offrire tutto ciò che desiderano.

L'Angry Clairvoyant Liiva alterna lo sguardo tra Mr. Khan e i trofei esposti intorno a loro. Ha con sè, come sempre, gli anelli elementali e lo Scettro, che ha conquistato con il Master of Elementals Tournament, poi divenuto Mistress of Elementals.
La lottatrice svizzera sospira, profondamente, finendo per gonfiare i suoi già abbondantemente prosperosi seni.

Liiva: "Io non ero nessuno, prima di giungere qui. Alcuni di voi lo sanno già, ma voglio ribadirlo a tutti voi e a ME STESSA. Sono nata, come lottatrice professionista, in un ambiente ostico in cui facevo fatica ad emergere. Mi sono spostata altrove, ho cercato di sfondare ancora, ma il destino ha continuato a giocarmi brutti scherzi, a farmi sentire inadatta.
Nonostante ce la mettessi tutta man mano che passava il tempo stavo iniziando a realizzare di non essere tagliata per il wrestling."

Breve pausa retorica per Bitch of a Witch, che sembra aver catalizzato su di sè l'attenzione dei compagni.

Liiva: "Poi, però, sono arrivata qui. Ho conosciuto il nostro leader, Mr. Khan. Tutti mi mettevano in guardia, sottolineando quanto egli fosse un uomo privo di scrupoli che bada solo ed esclusivamente ai propri interessi personali. Eppure io non mi lasciai condizionare da queste chiacchiere e decisi di valutare di persona, con un approccio critico e diretto.

...

Quell'uomo che in molti disprezzavano, senza che io chiedessi nulla, ha valorizzato il mio talento permettendomi di cimentarmi in competizioni di alto livello. Mi ha permesso di emergere, pur NON FAVORENDOMI in alcun modo. Quest'uomo, che in molti ritengono ingiusto, ha creato un torneo offrendo al suo vincitore la possibilità di acquisire parte dei SUOI POTERI.
Io ho combattuto in quel torneo. Io HO VINTO. Io sono, oggi, una Khanum. Io oggi sono la lottatrice che tutti conoscete anche grazie a Mr. Khan e credo FERMAMENTE che sia LUI l'uomo giusto per il vertice di questo business, l'unico in grado di garantire wrestling di alto livello e sana competizione."

L'Angry Clairvoyant adesso si indica ripetutamente.

Liiva: "Guardatemi. Sono perfino riuscita, da poco, a vincere i titoli tag team femminili della THEA, una delle federazioni di women pro-wrestling più importanti al mondo. Ho avuto addirittura la possibilità di competere per il titolo più prestigioso del circuito, il FWF World Women's Championship. Qualcuno ha visto chi sono, cosa so fare, grazie anche e soprattutto alle imprese che ho compiuto QUI in JLW e allo spazio che QUI mi è stato offerto.
La mia esperienza, da sola, dovrebbe bastare a chiudere il becco a tutti i detrattori del Khanato. Noi oggi combatteremo per cucire la bocca agli invidiosi, a tutti i wrestler di questo ambiente che vorrebbero conseguire il successo attraverso le scorciatoie, senza versare lacrime e sudore.

...

Io lotterò con tutta me stessa, dimostrando la mia fedeltà a questa causa. Non a priori, ma conseguita nel tempo. Non per dogma, ma per dimostrazioni pratiche."

Adesso Liiva torna un'ultima volta con lo sguardo su Mr. Khan. Indugia per diversi istanti, poi conclude...

Liiva: "Non ho di meglio da chiedere di quanto non abbia già ottenuto. Ma se alla fine di questa guerra vi sarà un forziere da distribuire tra di noi in maniera equa, allora non mi farò problemi ad ammettere di avere, tra i miei obiettivi, quello di fortificare il mio status conseguendo il mio primo titolo in JLW. E, in particolare...
Di essere affascinata dall'idea di poter rappresentare il Khanato da Minerva Champion della JLW."

Beatrice, rimasta in silenzio fino ad ora fumando la sua pipa d'oro, si alza in piedi con uno sguardo freddo e calcolatore.

Beatrice: Credo che stiamo perdendo il nocciolo della questione vantandoci troppo dei nostri trionfi: l'Apocalypse. Costoro sono una legione compatta che per troppe volte ci hanno umiliati, per troppe volte hanno voluto fare i ribelli contro il potere che NOI stessi rappresentiamo ... e sono rimasti impuniti! Noi dobbiamo riservare loro una punizione a dir poco ESEMPLARE! Mi sono unita al Khanato grazie alla "buona parola" di Liiva e solo ora comprendo che il mio oro combaci a perfezione con il potere che questo gruppo rappresenta; ma i ribelli vanno stroncati subito ma sopratutto vanno stroncati in maniera dura e crudele.

Fuma un altro po' per poi espirare dei vapori azzurrini.

Beatrice: Nobiltà e rispetto non sono doni da elargire con tanta generosità a traditori e sovversivi. Prima ci liberiamo di questa Apocalisse meglio è per ciò che NOI rappresentiamo! Oltretutto ho un altro motivo per affrontare l'Apocalypse: un motivo di nome Cold Snow.

Sul volto della italo-giapponese si manifesta una smorfia di rabbia.

Beatrice: Ha distrutto il mio regno da Minerva Champion: il mio regno costituito dalla disfatta di quella sciocca di Nurse Lisa, distrutto ... fatto a pezzi ... annichilito ... distrutto ... DA UNA STORTA AL PIEDE!!!

Da un pugno sul tavolo.

Beatrice: Io riprenderò il titolo che mi spetta e mischierò l'oro della placca al sangue di quella donnaccia che usa quell'omuncolo ritardato come suo figlio! Io la distruggerò e la annienterò. È UNA DANNATA PROMESSA!

Stringendo le mani convulsamente dalla rabbia si rimette seduta.

Beatrice: Spero di essere stata chiara per tutti voi.

Poco distante dal gruppo, ad osservare la parete dei trofei del Khanato, il russo Yuri Bakunin mira i traguardi dell'Uomo mascherato per poi grugnire quando le due donne hanno terminato di parlare.

Yuri: "Fight no è disciplina per donne. Donne è inferiore a uomini. Khanato dovrebbe essere meglio di meglio.
Eppure, qua, unico lottatore di valore è Yuri Bakunin. Dove sono altri? Dove è meglio di meglio di famosa Orda di Oro?
Bakunin teme che dovrà fare tutto da solo."

Passa qualche attimo in silenzio prima di voltarsi verso i presenti, il suo sguardo come sempre è serio oltre ogni misura, fa per tornare a parlare ma improvvisamente, IL Nano batte il suo bastone a terra.

Il Nano: "Amico mio sono sciocchezze
Questo non è luogo d'incertezze!
E' vero, ci son donne
ma del Khanato noi saremo le colonne."

Il manager del Terrific Blue sale in piedi su una sedia per guardarsi attorno.

Il Nano: "Non v'è nessuno a nostra altezza
Il Khanato non avrà delicatezza.
Né Patriota né riottoso avrà riposo."

Asserisce con la testa mostrando convinzione.

Il Nano: "Ma con il Khan ci dobbiamo lamentare
le donne non ci possono rappresentare!
Speriamo che tal'idea non sia fallimentare
perché il Khanato alla fine ci dovrà accontentare!"

Improvvisamente un botto, l'attenzione torna su Bakunin che con un calcio ha lanciato via una sedia mandandola ad impattare contro una parete.

Yuri: "Заткнись, карлик![Zatknis', karlik!(Zitto, nano!)] Tu no interrompe me."

A queste parole, per la prima volta il piccolo omino sembra farsi ancora più piccolo. E mentre questi si mette a sedere, il russo torna a parlare.

Yuri: "Bakunin ha perso torneo di Two World One Cup. Mancava davvero poco per avvicinarsi di vittoria ma Bakunin in fine ha perso. Pochi incontri e avrebbe vinto.
Bakunin però ancora è uomo di Khanato, Bakunin vuole ancora dimostra che è uomo forte, in vista di suo match in King of Rome."

Si avvicina al gruppo.

Yuri: "Khanato è possibilità di mostra potere di Yuri. Ecco perché Yuri schiaccerà qualunque rivale avrà di avanti.
Si vendicherà di Volkermord, suo eterno nemico e schiaccerà una volta di tutte ogni nemico di Khanato.
Anche dovesse fare lui di solo, visto che Donne no è capaci di fare lavoro di uomo."

Jonny per tutta la durata del discorso è stato in disparte ad ascoltare i suoi compagni di squadra, l’ex Pro Wrestling Legacy Champion dunque decide di farsi avanti e prende spazio tra il gruppo.

Jonny: Ormai ne è passato di tempo, siamo diventati un gruppo ostico per ogni fazione, noi siamo coloro che vincono, noi siamo coloro che gli altri temono. Parliamoci chiaro ragazzi, abbiamo vinto alla Battle Of New York, abbiamo vinto a May We Beat Again ed inoltre per non parlare dei nostri successi personali che hanno alimentato il potenziale ed il valore del Khanate, abbiamo ottenuto l’intero controllo della JLW anche se per pochi minuti, abbiamo ottenuto uno slot in più per queste wars ed ora è il momento di lottare anche per il settimo slot…

Il diamond of pain china il capo fancendoci intravedere un piccolo sorriso

Jonny: Loro ci guardano dal basso verso l’alto, sperando che un giorno possano prendere il nostro posto, il Khanate è potere, il Khanate è lussuria, il khanate è invidia come ha detto Liiva.
Noi siamo il Khanate e questa sera lo ricorderemo ad Archie Fisher ed a Jack Leone che evidentemente fra una batosta e l’altra si scordano il nostro vero valore:
Quel valore che Mr.Khan ci ha trasmetto…

Jonny va d’innanzi a Mr.Khan.

Jonny: Con onore ti prometto che questa sera come cavalieri delle tenebre ne usciremo vincitori ancora una volta, andrò contro il mio passato, contro Yagami e Simond, lì dove ho quasi sempre fallito…
Lì dove questa sera andrò a conquistare un punto, permettimi di chiamarti Khan ora: Khan, mio carissimo Khan tu che mi hai aiutato a diventare grande, che hai riposto fiducia in me dove nessuno ci avrebbe puntato un soldo, mi hai preso dal posto più basso delle tenebre ed me ne hai reso rè al tuo fianco.
Io sono un membro del Khanate, su di me potrai contare sempre.
Anche quando la situazione sarà la più tragica.
Anche quando tutto questo sarà finito.
Anche quando torneremo in questa sala da padroni indiscussi!
Per il Khanate!

Il leader del Khanato è rimasto in silenzio ad ascoltare voci e pensieri differenti, ma ora torna a impugnare il suo bastone. Tutti gli sguardi sono rivolti a lui.

Khan: << Siete i combattenti con cui condividere questa battaglia finale. Non mi piace il termine War Games, perché è una guerra ma non è un gioco.
Abbattere l’Apocalypse e soggiogare Archie Fisher e il resto del Team JLW è la nostra missione. >>

The Demonic Entity si rivolge verso Yuri Bakunin.

Khan: << Non ti preoccupare, all’interno del Khanato sei ancora una forza dominante, non c’è modo che tu possa perdere quanto hai ottenuto, e stasera non hai più nulla da perdere, perché senza cintura sei libero di riconquistarla. >>

Il leader si rivolge a Blue.

Khan: << E tu, One Man Circus, sarai in grado di massacrare avversari, di garantire lo spettacolo di distruzione a cui sei abituato.
Potrai agire finché nessuno dei nostri avversari sarà in piedi. >>

Poi il Khan si volge verso Jonny.

Khan: << Hai bisogno di saziare la tua vendetta contro i nemici che in questi mesi hanno cercato di infangare la tua reputazione o di superarti, come Red Kamen, che sarà nostro rivale nei War Games. >>

Il leader del Khanato infine torna al centro della stanza, i suoi agenti rimangono immobili. Il bastone viene sollevato con enfasi.

Khan: << Verso la conquista!
Verso il trionfo!
Verso l’annichilimento dei disertori!
Verso l’abbattimento del sistema!
Verso un’epoca di fiera oscurità!
Verso il dominio della Volontà!
Che non sia un’ombra chiaro-oscura… che sia il buio più totale, che rinnova la marcia verso l’era trionfante del Khanato. Senza più nemici, ma con un gran numero di uomini e donne abbattuti.
Il Khanato vincerà questa guerra! >>

Le sue parole fanno partire cori di incitamento, il gruppo è entusiasta e motivato in vista della guerra finale. Apocalypse e Team JLW attendono l’impeto combattivo del Khanato.

Camera Fades.
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