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WBFF - Interim Plague 2.0

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2017 21:07
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Giovane Virgulto
09/12/2017 21:07
 
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Siamo piuttosto lontani dal Main Event... eppure, nell'arena losangelina che ospita questo PPV, risuona "The Rains of Castamere"... sulle cui note entra, ovviamente, il WBFF Undisputed Champion, Daniel Stuart.
Dopo aver raccolto fischi nelle arene di tutta Europa, il wrestler scozzese torna a beccarne, in quantità industriale, anche dal pubblico più "aficionado" della WBFF, quello presente sul suolo nord-americano. Ma, come sempre, l'Undisputed Champion (che comunque è già in tenuta da gara, ma non ha la cintura con sè, in questo momento) non bada affatto alla crowd-reaction. Tira diritto verso il ring, perfino più velocemente del solito, al punto che quando lo scozzese è ormai al centro del quadrato, munito di microfono, la theme sta ancora risuonando. L'esordio è lapidario.

DS: "Cut the music. Now."

I tecnici audio accontentano subito Stuart, ma quando la musica cessa, cambia il sottofondo musicale visto che i fischi diventano più intensi. Stuart, ora infastidito, scuote la testa ma attende paziente che la folla termini di sfogarsi. Quindi, riprende.

DS: "Ho atteso. Giorni, settimane. Ho atteso che chi di dovere facesse emergere la verità, in maniera tale da poter affrontare, stasera, un UOMO. Un uomo conscio delle sue origini. Ma ho atteso inutilmente. Quel che doveva essere fatto, non è stato fatto. Well..."

Lo scozzese china il capo per qualche secondo. Poi lo rialza e fissa l'entrance-stage.

DS: "Paul. So che abbiamo avuto un faccia a faccia appena una settimana fa. E so che quella di stasera sarà la decisiva resa dei conti tra noi. Ma prima che arrivi quel momento, ti chiedo di raggiungermi, right here and right now, per un'ultima volta."

Lo scozzese attende, e con lui tutto il pubblico di Los Angeles che volge lo sguardo verso lo stage d'ingresso... E risuona "Hold Back The Day" dei Devildriver! La theme che annuncia gli ingressi della Scuola del Sapere Superiore è ora quella che accompagna Paul DeSade verso il ring... Ma lo sfidante di Daniel Stuart non è da solo, con lui c'è anche suo padre, Morgan DeSade! Paul procede lievemente più avanti e sembra decisamente più frettoloso rispetto a suo padre che, invece, sembra fare di tutto per rallentare l'avanzata del figlio, come se non volesse entrare all'interno del quadrato. Ma ora non è più possibile rimandare il confronto che sta per andare in scena ed è Paul che apostrofa all'istante il suo rivale.

PDS: "Cosa vuoi, Stuart? Per quale motivo hai voluto che fossi qui in questo frangente? Ultimamente la pazienza a mia disposizione è davvero poca, e a fatica tollero queste continue intromissioni nei miei affari... Parla subito. La scorsa settimana sono stato accondiscendente nei tuoi confronti, ma ora... Potrei decidere di anticipare di qualche minuto il momento della tua disfatta!"

Daniel sembra arretrare di qualche passo, forse intimidito dalla condizione di inferiorità numerica che si è venuto a creare. Ma se pure ha paura, non la fa trapelare. Sorride anzi.

DS: "Sono contento che vi siate presentati entrambi... davvero."

Lo scozzese si porta due dita alla fronte, massaggiandosi una tempia.

DS: "Sono contento perchè così facendo, qualcuno avrà ancora l'opportunità di fare la cosa giusta. Non è vero, Morgan?"

Nonostante sia sollecitato da Stuart, Morgan si chiude in un ostinato silenzio, ma le parole dell'Undisputed WBFF Heavyweight Champion hanno stimolato anche la curiosità di suo figlio.

PDS: "Padre... Perché Stuart si sta rivolgendo a voi in questa maniera? Cos'è che dovreste fare?"

Il più vecchio dei DeSade è sbrigativo.

MDS: "Non badare alle sue parole, Paul... Andiamocene. Qui stiamo solamente perdendo tempo."

Morgan prova ad afferrare Paul per un braccio e a trascinarlo via, ma il giovane wrestler si libera dalla presa di suo padre con un gesto di stizza.

PDS: "No! Questi continui misteri mi stanno facendo perdere il senno e non ho intenzione di tollerare ancora che io resti all'oscuro di qualcosa con cui qualcun'altro sta giocando ai miei danni!"

MDS: "Ti ho detto che qui stiamo perdendo tempo, quest'uomo sta solamente cercando di destabilizzarti prima dello scontro tra te e lui... Andiamocene!"

Morgan volta le spalle agli altri due lottatori presenti ma a questo punto Stuart allarga le braccia... ed alza la voce, provando ad alimentare la tensione che si sta creando tra padre e figlio.

DS: "E' davvero questo quello che vuoi, Morgan? Vuoi davvero che sia un altro, uno sconosciuto, a dire a Paul la verità, che gli hai tenuto nascosta per anni, su sua madre?"

Paul strabuzza gli occhi incredulo.

PDS: "Di cosa stai parlando? Cosa sai tu, Stuart? Tu sei forse a conoscenza di ciò che è accaduto a mia madre? Parla!"

Stuart ride godendo della sofferenza che le sue parole stanno arrecando alla mente già piuttosto fragile del giovane Paul e fa per aggiungere altro, ma qualcuno lo blocca.

"Basta così."

E' Morgan che ora si è di nuovo voltato verso i due e ha raggiunto suo figlio fissandolo direttamente negli occhi.

MDS: "Non lascerò che sia tu, Stuart, a sporcare con le tue parole velenose la storia della nostra famiglia. A questo punto... Mi vedo costretto a fare ciò che forse avrei dovuto fare già troppo tempo fa."

Morgan si prende una lunga pausa, sospira, e infine torna a rivolgersi a suo figlio.

MDS: "Adesso ascoltami con attenzione, Paul. Sto per rivelarti tutto ciò che non hai mai saputo, sto per rivelarti i dettagli di una storia che l'essere spregevole che ora sta di fronte a noi ha cercato di usare contro di noi."

"Ti racconterò la storia di tua madre."

Paul è visibilmente emozionato mentre Morgan comincia a parlare, Stuart invece osserva la scena con estrema attenzione.

MDS: "C'è stato un tempo, figlio mio, in cui quest'uomo che ora parla davanti a te conobbe il sentimento chiamato amore."

Morgan sfoggia un sorriso dalle sfumature tristi.

MDS: "Incredibile, vero? Il temuto Morgan DeSade, colui che terrorizzava assieme al suo Culto del Dolore i ring europei e americani, condivideva l'amore con la donna più bella e gentile che egli avesse mai incontrato: si chiamava Emma Zoe Harper ed era tua madre, Paul. Ci conoscemmo appena un anno prima che tu nascessi e tra lo stupore di chiunque ufficializzamo dopo breve la nostra unione... Non ho mai capito perché lei avesse voluto proprio me, diceva di riuscire a vedere ciò che c'era dietro questo trucco, diceva di riuscire a leggere nel mio animo e che oltre al Dolore, oltre alla violenza con cui affrontavo i miei avversari, c'era dell'altro, qualcosa di diverso, qualcosa che lei sentiva affine a sé stessa. E forse aveva ragione o forse no, non ho mai avuto modo di scoprirlo, ma lei lo sapeva..."

Morgan si prende una breve pausa, finora ha parlato di getto, come un fiume in piena e ora deve riprendere fiato e fare i conti con una commozione che aumenta man mano che il discorso procede.

MDS: "Nel 1995 sei nato tu, Paul, in una calda giornata di giugno e quasi subito apparve chiaro a tutti quale sarebbe stato il tuo futuro... Avresti seguito le orme di tuo padre, saresti diventato un lottatore vincente e temuto da tutti, e fu allora che qualcosa cambiò in tua madre. Decise di voler entrare anche lei nel nostro mondo, voleva allenarsi, voleva lottare, voleva prendere familiarità con i precetti del Culto del Dolore... Ancora non riesco a spiegarmi le ragioni che la spinsero a maturare questi desideri, ma posso solo immaginare che fosse perché l'istinto materno la spingeva a volerti proteggere in ogni momento, e per questo ella voleva essere parte integrante e essere pronta ad essere al tuo fianco anche per tutto quello che riguardava ciò che sarebbe stata la tua vita di lì a poco..."

Morgan si blocca come se stesse rivivendo quegli attimi che sta raccontando.

MDS: "Glielo proibii, Paul. Non potevo permettere che un'anima così candida e pura come la sua si macchiasse delle violenze e delle atrocità che il nostro Culto ci spingeva a perpetrare: lei doveva starne fuori. E io fui un pessimo marito poiché non capii ciò che stava accadendo, fui un pessimo marito perché credevo di stare proteggendo tua madre e invece la stavo uccidendo lentamente. Presto tua madre si ammalò, Paul, contrasse una malattia di cui non si possono scorgere sintomi dall'esterno, di cui non è possibile prevedere cause e conseguenze, ma i cui effetti a lungo andare si rivelano sempre e comunque devastanti per l'animo e per il fisico di chi ne è afflitto: la depressione. Tu avresti iniziato a essere progressivamente introdotto all'interno della Scuola del Sapere Superiore, e questo significava stare sempre più lontano da una madre che invece voleva esserti sempre vicina..."

Ancora una lunga straziante pausa fa da preludio alla conclusione del racconto di Morgan.

MDS: "Lei non mi disse mai nulla, riesci a crederci? Mai una parola sui turbamenti che soffriva il suo animo, mai una parola sul dolore che le provocava ciò che stava accadendo... Ogni volta era sempre un sorriso ad accogliermi, ogni volta una parola gentile... Ma erano maschere, maschere dietro cui si celava una sofferenza che non sono mai stato in grado di interpretare... E di cui forse sono tuttora l'unico responsabile. Tua madre si impiccò poco prima che tu compiessi il tuo primo anno di vita nella vecchia palestra della nostra Scuola, fui io a trovarla quando aprii le porte della struttura e feci il consueto controllo mattutino dei locali... Ora quella palestra è sigillata e a nessuno è permesso di entrarci per alcun motivo. Fu aperta un'inchiesta, fui indagato e accusato di omicidio, in molti avrebbero preferito che la Scuola del Sapere Superiore chiudesse e quella era l'occasione perfetta per riuscirci, ma le prove a mio carico si rivelarono insufficienti e il procedimento venne archiviato. Non volli che tu presenziassi ai funerali di tua madre e vietai a chiunque, da Karachell a Xomb, di parlare mai più di tutto ciò. Da quel giorno, non ho più fatto i conti con quanto accaduto... Fino a oggi."

Paul finora rimasto in silenzio balbetta qualcosa.

PDS: "Ma... Perché... Perché non mi avete mai raccontato nulla di tutto ciò?"

MDS: "Mi chiedi perché, Paul? Perché sono tuo padre... E volevo proteggerti così come voleva tua madre. Volevo proteggerti da una storia tragica, volevo proteggerti da un passato angosciante. E per questo ho preferito portare da solo dentro al mio cuore il peso di una responsabilità che ho sempre sentito mia, nonostante la legge degli uomini abbia deciso altro."

Paul è sull'orlo del crollo nervoso ma ancora si rivolge a suo padre.

PDS: "E... Credevate che tenermi all'oscuro di questa cosa mi avrebbe messo al sicuro? Come avete potuto pensare una sciocchezza del genere? Io... Io avevo il diritto di conoscere ciò che riguardava il passato di cui non avevo memoria! Io dovevo sapere e non doveva essere necessario l'intervento di Daniel Stuart affinché la verità finalmente venisse a galla!"

Morgan resta in silenzio per qualche istante, poi si rivolge nuovamente al figlio mentre una lacrima gli riga la guancia destra.

MDS: "Io... Sono stato un pessimo marito... Ma anche un pessimo padre. Ho sbagliato, figlio mio, ho sbagliato ma alla fine ho trovato la forza di correggermi. Mentirei se dicessi che tutto ciò che ho fatto l'ho fatto per te... La verità è che la storia di Emma Zoe è una ferita ancora aperta che ha squarciato il mio cuore e che mai si rimarginerà... Ma ora sono pronto a confrontarmi anche con questo dolore. Potrai mai perdonarmi per questo?"

"Potrai Paul?"

Rimasto finora in silenzio, Stuart riemerge nel discorso, forse nel momento meno opportuno. Ma per una faina come lui, questo è il momento propizio per infilare il dito nella piaga.

DS: "Potrai perdonarlo? Sai, sono felice che Morgan abbia deciso di togliersi questo fardello proprio oggi. Quanto meno, adesso sarai conscio che questa non era una mia tattica per destabilizzarti, la pura e semplice verità. Sei un orfano... a causa del tuo stesso padre. Che magari non con le sue azioni, ma con le sue omissioni, ha causato la morte della donna che ti ha generato. Non so te, ragazzo... ma di fronte a questo, che valenza vuoi che abbia un match di wrestling, per quanto importante sia?"

Stuart si sposta verso le corde, sembra intenzionato a lasciare il quadrato.

DS: "Forse, ciò che vi occorre adesso è un po' di privacy. Se preferirai desistere dal tuo impegno di stasera, io mi prodigherò per far si che la dirigenza non ti punisca per questo. Sono il tuo avversario... ma non sono IO il tuo nemico. Non sono io che ti ho tolto ciò che conta di più."

Così dicendo, lo scozzese abbandona il ring, sul quale restano ancora i De Sade. Paul è totalmente scosso e sembra non riuscire a compiere la più basilare delle azioni, combattuto tra il voler risolvere definitivamente la questione con suo padre e la rabbiosa ira che vorrebbe riversare completamente su Stuart... Mentre l'Undisputed WBFF Heavyweight si allontana più che soddisfatto, Paul sceglie la seconda strada.

PDS: "Tu, verme senza dignità, pagherai a caro prezzo tutto ciò... Hai sputato sul sangue dei DeSade ma ora sarà il tuo che lavera l'onta che..."

Paul non riesce a finire la frase perché si accorge che sulla rampa che collega ring e stage c'è un'altra persona... E' MORGAN DESADE! Morgan se ne sta tornando nel backstage lasciando suo figlio solo sul ring!!! Paul ammutolisce e resta a osservare la scena tra lo stupore e il silenzio di tutto l'arena.

CAMERA FADES



Di nuovo oggi pomeriggio, corteo di donne fuori dall'arena, Mortimer alla chitarra.

... They have the federation
But we'll break the wall!


Le donne manifestano in maniera sempre più vivace e fuori dal palazzetto è ormai radunato un numeroso gruppo di attiviste: una macchina scura, decisamente più sobria delle precedenti, avanza lentamente in direzione dal parcheggio.

Atalanta: "Fermatelo!"

Qualcuno urla e il mezzo viene circondato, il finestrino si abbassa leggermente senza permetterci di vedere chi stà guidando: sentiamo solo una voce.

"Oh, seriamente?"

Una voce femminile.
Il viso di Crystal Houghton compare tra la sorpresa delle presenti, la rossa sorride beffarda sistemando lo specchietto retrovisiore.

Cray: "Avete preso proprio sul personale la questione! Come procede il lavoro con il tuo nuovo cucciolo? Gli hai già insegnato a riportare la palla?"

Lindsey Park avanza minacciosa agitando il dito indice sotto il naso della sua interlocutrice.

Atalanta: "Non ti permetto di parlare in questo modo di una persona che sta lavorando duram..."

Miss Congeniality la interrompe.

Cray: "Quel dito puoi infilartelo su per il culo e comunque... Derrick Mortimer fa sempre schifo al cazzo!"

La macchina riparte lasciando una nuvola di fumo addosso al corteo ed entra nell'arena. Atalanta gli urla contro.

Atalanta: "SPERO CHE KIRK TI PRENDA A CALCI IN CULO!"
YFW: "Chi c'era dentro alla macchina, Lindsey?"
Atalanta: "Nessuno, tu continua a suonare!"

Come gather round, children,
It's high time ye learned...


Ecco una Chevrolet Orlando a sette posti, si ferma e si abbassano i finestrini.

Gregor Heavans: "Io sono dalla vostra! Vincerete questa battaglia e festeggeremo assieme!"
Jacquelyn Brown: "Siete una vergogna per noi donne come si deve!"
Kimberlee Jane: "GIA'! Siete una vergogna per LORO donne come si deve!"

La vettura riparte.

Atalanta: "Ma perché tutti ci scambiano per un corteo di femministe? Noi siamo qui per Derrick..."

Dietro di lei sventolano cartelli "KOBAYASHI HATES WOMEN!" e "+ INTERGENDER, - DANIEL STUART!"

Atalanta si volta e se ne avvede.
Atalanta: "Oh allora, che vi avevo detto??? Oggi ci battiamo per Derrick, via quei cartelli!"

CAMERA FADES...



Los Angeles.
Siamo nella suite più grande del SLS Luxury Collection Hotel di Beverly Hills, Los Angeles.
Nonostante sia pomeriggio presto, il cielo è chiuso in un perenne crepuscolo a causa degli incendi che stanno devastando la California.
Jax è in accappatoio, affacciato sul terrazzino, intento a bere uno Strawberry Daiquiri, mentre da dietro i suoi occhiali ammira il tenebroso e spaventevole, quanto meraviglioso ed affascinante, spettacolo della natura.
Vediamo il Luckyman rientrare nella sua stanza, quindi si avvia verso il telefono.

-Buonasera, qui è Garet Jax, suite presidenziale. Senta, scusi per il disturbo, ma è sicuro che le fiamme non arriveranno fin qui? Sono un tantino preoccupato... mh... ah-ha... ho capito, ma nel caso si verificasse, come dire, questo 'disguido', quali procedure di evacuazione sono previste? Ah-ha... sì... capisco, senta, le devo chiedere un'altra cortesia: mi potrebbe collegare con la sede principale della WBFF a Chicago? Chiamata a carico del destinatario, naturalmente.

Jax resta in attesa qualche secondo, appoggia il cocktail sul comodino, giochicchia accarezzando il bordo del bicchiere e quasi sembra di sentire un fischio, dovuto però forse più alla suggestione che ad un effettivo rumore.

-Pronto, sono Jax, con chi parlo?
-Buonasera Mister Jax, sono Margaret, in cosa posso esserle utile?
-Ciao Margaret, qualche domanda: sai per caso se lo spettacolo è stato posticipato o rimandato?
-No Mister Jax, si terrà regolarmente come previsto.
-Posso sapere chi ha avuto la geniale idea di tenere lo stesso lo show nonostante la recente, evidente emergenza?
-Mister Jax, purtroppo rinviare uno spettacolo ha dei costi e delle penali, il palazzetto era già stato affittato, così come le camere degli alberghi, rinviare il tutto avrebbe costituito un esborso economico tale che la federazione non...
-Sì, sì, ho capito, ho capito, grazie Margaret, se non ci risentiamo buon Natale.
-Buon Natale a lei Mister Jax.

Il Luckyman riaggancia, beve un altro sorso dal daiquiri, quindi fa partire un'altra telefonata.

-Lena? Voglio sperare tu sia a casa e non al seguito del circo date le circostanze...

Stacco.

Jax esce dall'ascensore della hall dell'albergo, con un vestito dai colori rosso e blu intervallati a righe diagonali, qualcosa che causa senso di nausea e spossamento solo a guardarlo.
Si avvia verso il bancone e persino il portiere ha delle difficoltà a mantenere la messa fuoco ed un po' d'equilibrio, vedendo avvicinarsi il Luckyman con tale obbrobrio.

-Buonasera Mister Jax, mi dica.
-Senta, in questa città cosa c'è che si può fare per non annoiarsi senza essere bruciati vivi?
-Niente, purtroppo. La maggior parte delle attrazioni si trova nella zona nordovest, quella maggiormente in periodo; data la temperatura esterna, le sconsiglio di andare in spiaggia, anche perché riconoscendola i venditori di cianfrusaglie di Santa Monica sicuramente la fermerebbero ogni metro, anche solo per una foto pubblicitaria. Inoltre, sia i Clippers che i Lakers non giocheranno oggi, per esigenze di calendario in quanto lo Staples Center è stato...
-Sì, sì, lo so, quella è colpa nostra, ma comunque col cazzo che mi andavo a vedere i Lakers.
-Lei è tifoso dei Clippers?
-Ai tempi dello scandalo Sterling, provai a spostare la franchigia a Las Vegas, senza esito purtroppo.

Il portiere d'albergo guarda con disprezzo il Luckyman, non ci è dato sapere se perché tifoso dei Clippers o se perché provò a spostare la franchigia.

-Comunque- riprende Jax -in soldoni sono destinato a rompermi i coglioni, vero?
-Beh, non è detto...
-Cosa intende?- chiede Jax con l'aria di chi ha mangiato la foglia.
-Lei ama il gioco d'azzardo, vero?

Stacco

Siamo in un cortile del quartiere di Bel Air.
Non si vede un'anima in giro, ma si sentono provenire urla e starnazzi da un luogo appartato.
Ivi, sono presenti oscuri figuri, tutti con una mascherina per evitare le polveri sottili, oltre che per rendere meno pesante l'acre odore del fuoco.

-BENVENUTI SIGNORI! Quest'oggi siamo qui riuniti per l'evento dell'anno della CBFF!

A pochi metri di distanza, distinguiamo Garet Jax in mezzo ad una sparuta folla di una ventina di persone, intento a chiedere ad un vicino:

-Ehm... CBFF?
-Cock Bloody Fight Federation!- risponde l'interlocutore, entusiasta e con lieve accento messicano!

Facepalm di Jax.
L'annunciatore quindi procede nella presentazione.

-Oggi sono previsti tre incontri, ed il primo di questi è tra il nostro campione The Noblecock, che affronterà Gaul DeSade!

WOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

L'allibratore comincia a prendere tutte le scommesse, tra cui quella di Jax, intento a puntare 100 $ sul campione!
Quindi le due bestiole vengono liberate e mandate l'una contro l'altra in un sanguinoso combattimento che la regia ringraziando il cielo ci risparmia.

-Ed adesso, il secondo match della giornata: la gallina più forte di tutta Los Angels, Crystal Cockton, affronterà Gallic Kirk, il terrore di tutta la Gallia!

La stessa scena si ripete, scommesse all'allibratore e sanguinoso combattimento animale; la regia inquadra il volto festante di Jax a fine match, sembra abbia vinto un bel gruzzoletto.

-Bene, e per il terzo incontro della giornata, si sfideranno si affronteranno David Bantam vs Grouse Jax!
-FERMI TUTTI!

E' la voce del Luckyman a tuonare, interrompendo i presenti dalle loro attività.

-Questo incontro non si terrà, in quanto io ho intenzione di acquistare David Bantam per farlo ritirare e vivere serenamente la sua vecchiaia!

Dopo alcuni secondi di silenzio, i presenti scoppiano in una risata, chi imbarazzata, chi nervosa, chi grassa.

-Amico, se vuoi acquistare David Bantam, dovrai cacciare fior di quattrini!
-Ok- fa Jax senza scomporsi -Quanto?
-Ehm...- l'interlocutore, preso alla sprovvista, non sa cosa rispondere -Cent... facciamo mille dollari!

Jax estrae un rotolone di banconote, ne toglie 10 pezzi da 100$ e li dà al proprietario del gallo; quindi, estrae altre tre banconote da 100 dollari e le lancia al centro di quello che era il ring animale.

-Questi sono per voi altri, per il disturbo di non poter vedere un incontro...

Quindi, Jax si abbassa e prende in braccio il gallo, mentre dietro alle sue spalle inizia una baruffa senza precedenti.

-Almeno, dei due Barriage che conosco, uno sono riuscito a salvarlo per oggi...- chiosa Jax, andandosene.

Camera fades.



Earlier today

Siamo all'ingresso dell'arena e vediamo arrivare David Barriage! Il lottatore inglese sarà impegnato in uno dei match piú importanti della sua carriera e sembra concentratissimo.

Barriage si ferma davanti alla telecamera e sembra voler dire qualcosa...

DB: "Garet, la vedi questa?"

Barriage indica la cintura di King Of Fight che porta sulla spalla.

DB: "Questa rappresenta il primo simbolo della tua sconfitta. Settimana scorsa eri convinto di raggiungere le dieci difese consecutive, qualcosa di mai realizzato da nessuno qui in WBFF, ma, come hai fatto tu con me, qualcuno ti ha rovinato la festa.. Qualcuno che ora, a differenza tua, é nei libri di storia come l'uomo che per più volte ha vinto il WBFF King Of Fight Championship e, credimi, se avessi sconfitto qualcun altro e non te settimana scorsa, probabilmente, non sarei stato felice come lo sono stato sette giorni fa!

Hai rovinato il mio sogno di diventare campione mondiale a casa mia e cosí ho deciso di restituirti il favore facendoti inciampare a pochi centimetri dal quadrato!"

Barriage si sistema la cintura di KoF nuovamente sulla spalla prendendosi una pausa di qualche secondo prima di riprendere a parlare.

DB:" Se pensi, però, che quanto successo settimana scorsa mi abbia in qualche modo placato... well... Ti sbagli di grosso! Non basterebbero dieci King Of Fight Championship vinti contro di te per vendicare quello che hai fatto a Royal Pornocracy, quindi preparati perché stasera mi prenderò il secondo round della mia rivincita. Un round che ti lascerà senza titolo, senza title shot e, soprattutto, su una carrozzella per molti molti mesi!

Luckyman... ascolta il mio consiglio e folda la mano, stasera avrai davanti uno che non si fermerà davanti a nulla per riprendersi quello che gli spetta, alzati dal tavolo e prosegui con la tua 'gloriosa' carriera da ombra di David Barriage, è ciò che ti si addice di più!"

Barriage sparisce tra i corridoi dell'arena e, dopo qualche secondo, la linea torna alla regia.


Taggart: “I due lottatori saranno davvero provati, solo una settimana fa ci hanno offerto un grande incontro che ha visto David Barriage trionfare e aggiudicarsi il King of Fight Championship dopo un regno da King of Fight di Garet Jax che sembrava interminabile!”
Kokone: “Ma se si sono affrontati la scorsa settimana perché mai dovrei voler vedere quest’incontro?”
Taggart: “Perché sono due atleti d’élite che si contendono DUE dei premi più ambiti nella federazione?”
Kokone: “Nah, credo che spegnerò il cervello.”
Lover: “Ah. Ah. Ah.”
Taggart: “Ma cos…”
El Kokone resta immobile a bocca aperta a guardare nel vuoto, non emette più alcun suono.



King of Fight Championship, Scent of Glory Contract: David Barriage © vs Garet Jax

I STAND ALONE!
David Barriage viene accolto da una pioggia di fischi, fa roteare il ferro di cavallo dello Scent of Glory Contract intorno al dito, tiene la cintura che lo certifica King of Fight stretta attorno alla vita.
Eric Adams lo aiuta a toglierla, fa per prendersela in modo da portarla via ma Barriage con uno strattone se la tiene, sale sull’angolo e la solleva di fronte al pubblico! I paganti non rispondono generosamente, ma la East End Machine sembra reagire come se lo avessero fatto, resta sull’angolo ad attirarsi fischi finché non risuona la theme song dello sfidante, il suo avversario.
Garet Jax viene introdotto da Get Lucky, ed entra fra gli applausi della folla. Garet Jax passa davanti a Barriage, si mette all’angolo opposto e fa il segno della cintura, causando un’ulteriore reazione positiva del pubblico.
Il Luckyman si ferma di fronte a David Barruage, Eric Adams si prende la cintura, la mostra ai quattro angoli del ring, fa lo stesso col ferro di cavallo dello Scent of Glory.
E si può iniziare!

DIN DIN DIN!

Clinch! David Barriage passa alle spalle di Garet Jax e chiude una Waist Lock, Garet Jax salta in avanti e mette a segno un doppio calcio all’indietro proprio sul petto di David Barriage, che viene sbalzato contro le corde, Garet Jax rotola in avanti a si volta per accogliere il rivale, che però riesce a sfruttare il momento e atterrarlo con una Clothesline, Jax scatta subito in piedi e mette a segno una Clothesline a sua volta, e ora è Barriage a scattare in piedi, l’inglese riesce a mettere a segno due pugni, E PROVA IL SUPERKICK!
Ma Jax evita, mette a segno un Low Kick, va alle corde… PER IL LUCKY KICK! SHINING WIZARD!
Ma David Barriage riesce a tenere Garet Jax seduto sulle sue spalle senza che il calcio vada a segno, con notevole sforzo si rialza ed è in POSIZIONE DI POWERBOMB!
La carica… e va a…
NO! Garet Jax si sbilancia all’indietro ED È HURRICANRANA PIN:

1…
David Barriage rovescia immediatamente le posizioni!

1…
Garet Jax inverte nuovamente le posizioni!

1…
David Barriage lo getta via interrompendo la sequenza, ma prova subito un Backslide Pin!

1…
Garet Jax si rigira, tiene le braccia di Garet Jax strette A CHIUDERE UNA CATTLE MUTILATION!
David Barriage riesce a rotolare sul mat e sfuggire alla manovra, muove le spalle per testarne ora la resistenza. Campione e sfidante sono di nuovo uno di fronte all’altro: David Barriage allarga le braccia per il Clinch, Garet Jax risponde con un Middle Kick! David Barriage finisce piegato, Garet Jax corre alle corde PER LA FAME ASSER! CHE VA A SEGNO!
The Luckyman però non prova il pin, bensì afferra Garet Jax, lo porta all’angolo, prende la rincorsa e mette a segno una Turnbuckle Clothesline! E una seconda! E una terza! Jax prende ora la rincorsa per la quarta… ma Barriage lo manda a sbattere contro l’angolo, lo abbranca alle spalle E METTE A SEGNO UN GERMAN SUPLEX!
E POI UN SECONDO!
E POI UN TERZO!
E POI UN QUAR… NO! Garet Jax carpia in aria, atterra in piedi e mette a segno UN GAMENGIRI! Il colpo sembra leggermente sbilanciato, ha colpito David Barriage dritto sul naso e ora un rivolo di sangue scende dalla narice sinistra della East End Machine. Il londinese è in ginocchio, Garet Jax è al tappeto a massaggiarsi la nuca visto il numero di German Suplex ricevuti.
David Barriage è il primo a rialzarsi, mette a segno un Low Kick, una gomitata dritta alla tempia dello sfidante e campione uscente e una Spinning Backhand Chop! Garet Jax si porta le mani al petto col volto contorto dal dolore, Barriage lo trae a sé E LO PROIETTA ALL’INDIETRO CON UN EXPLODER SUPLEX! Con ponte:

1…
2…
NO!

Garet Jax SFRUTTA LA POSIZIONE DI SCHIENAMENTO DI BARRIAGE PER SGUSCIARE ED ESEGUIRE UN CRUCIFIX PIN!

1…
2…
NO!!!

David Barriage si rimette subito in piedi, Garet Jax lo raggiunge e mette a segno un Dropkick! Barriage rimbalza contro le corde, E GARET JAX LO ACCOGLIE SUL RITORNO CON UN GARET FLY!!! C4 MESSO A SEGNO, schienamento per l’ex campione:

1…
2…
NO!

David Barriage mostra qualche difficoltà a rimettersi in piedi, Garet Jax va a prenderlo per i capelli, ma Barriage uncina il suo piede con entrambe le gambe e lo mette al tappeto con Drop Toe-Hold, va subito per il braccio ma sembra ricordarsi all’improvviso che la East End non è contemplata dalla sua Plague e impreca a denti stretti, afferra comunque il volto di Jax per chiudere una Stepover Toe-Hold Facelock! Garet Jax immediatamente si rigira mettendo Barriage con le spalle al tappeto:

1…

Barriage rigira ancora la sottomissione, ma ora Garet Jax è vicino alle corde e riesce ad afferrarne la più bassa. Eric Adams comincia a contare, David Barriage attende fino all’ultimo centesimo di secondo utile prima di mollare la sottmissione, Garet si passa una mano sul volto, Barriage lo prende per i capelli E LO MANDA A SBATTERE CONTRO L’ANGOLO! Jax finisce seduto, Barriage toglie di mezzo il cuscinetto dell’angolo, riprende l’avversario E LO MANDA RIPETUTAMENTE COL VOLTO CONTRO IL METALLO! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! SBAM! La fronte del Luckyman zampilla ora di sangue, David Barriage urla alla folla che se potesse eseguire le finisher l’incontro di oggi sarebbe già concluso.
L’inglese afferra David Barriage, lo abbranca E METTE A SEGNO UN FULL NELSON SUPLEX!
CON PONTE:

1…
2…
NO!!!

Garet Jax rotola all’indietro per rimettersi immediatamente in piedi, è leggermente barcollante, Barriage lo raggiunge e lo colpisce con una serie di pugni, lo porta ancora fino all’angolo.
Dove Garet Jax lo sgambetta PER MANDARLO CONTRO IL POST SCOPERTO! OUCH!
Ma il Luckyman non ha neanche lontanamente finito, poiché corre, pur con qualche difficoltà, in direzione dell’altro angolo, prendendo una lunga rincorsa. Osserva dritto davanti a sé, David Barriage inizia a togliersi.
Ed è proprio adesso che Garet Jax parte.
E SCHIACCIA CON UNA GINOCCHIATA IN SALTO LA FRONTE DI BARRIAGE SUL METALLO.
Il pubblico si lascia scappare un “ooooh”, David Barriage scatta in piedi, prova a restare fermo per qualche secondo, ma è malfermo e finisce in ginocchio, rivoli di sangue scendono dalla sua fronte.
Garet Jax prende un’altra, più piccola, rincorsa.
E STAVOLTA METTE A SEGNO IL LUCKY KICK! LUCKY KICK A SEGNO!
PIN SU BARRIAGE:

1…
2…
3!!!
NOOOOO!!!

David Barriage riesce ad alzare la spalla! Garet Jax lo riporta in piedi, David Barriage si divincola e lo spintona via, ha avuto un’ottima fase di controllo ma l’impossibilità di eseguire le sue finisher l’ha privato dell’occasione di – almeno – provare a chiudere l’incontro, Garet Jax ha ora invece messo a segno un importante colpo alla testa dell’inglese, che è parte integrante della sua strategia di costruzione della Last Luck.
Per la terza volta, campione e sfidante sono uno di fronte all’altro, Garet Jax invita David Barriage a farsi sotto, l’inglese per tutta risposta arretra e attende che sia il Luckyman a fare la prima mossa.
E questi riesce ancora a sorprendere la East End Machine saltando in avanti e mettendo a segno un Low Dropkick, David Barriage finisce in ginocchio, Garet lo SOLLEVA PER IL LUCKYPLEX.
MA DAVID BARRIAGE SFUGGE ALLA PRESA E PROVA IL ROLL-UP:

1…
2…
3!!!
NO! NO! NO!!!

C’è mancato davvero un soffio, Garet Jax si rialza immediatamente, David Barriage prova a caricarlo, lo porta ancora all’angolo scoperto! Garet impatta con la schiena e urla di dolore, Barriage prova a farlo salire sulla terza corda!
In assenza di finisher, una mossa eseguita dalla corda più alta è senz’altro una delle armi più letali nell’arsenale di un wrestler. David Barriage solleva Jax, IN POSIZIONE DI VERTICAL SUPLEX.
VUOLE RILASCIARLO SULL’ANGOLO SCOPERTO CON UN BRAINBUSTER!!! John Taggart si copre gli occhi, non vuole vedere una cosa del genere accadere.
Ma Garet Jax si sbilancia e riesce, quasi miracolosamente, ad atterrare di nuovo sull’angolo in posizione di partenza! Molla una gomitata sulla tempia di Barriage che per poco non cade, Garet Jax lo tiene, lo sorpassa E METTE A SEGNO UNA SUNSET FLIP POWERBOMB!
Barriage rotola immediatamente all’indietro, sia per provare ad alzarsi e sia per mettere distanza fra sé e l’avversario, Garet Jax salta giù, prende David Barriage sottobraccio e lo solleva.
LUCKYPLEX! STAVOLTA VA A SEGNO!!!
Altro colpo sulla testa di David Barriage, l’inglese si rimette in ginocchio, scuote la testa.
GARET JAX LO PRENDE CON UN DOUBLE UNDERHOOK E LO METTE IN POSIZIONE DI PILEDRIVER.
THE!
LAST!
LUCK!
A SEGNO!!!

Garet Jax copre l’avversario, è la seconda sfida durissima nel giro di sette giorni e la fatica di può leggere a chiare lettere sul suo volto.

1…
2…
3!!!

DIN DIN DIN!

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Ieri

“Signor McGunner.”
La voce è posata e spenta, sembra perdere slancio col progredire della frase, fino a regredire a un borbottare quasi incomprensibile, ogni consonante viene leggermente trascinata, cosa che tradisce l’origine orientale di chi ha parlato.
Daisuke Kobayashi è seduto alla sua scrivania, tiene le mani a formare una piramide, osserva dritto davanti a sé.
E davanti a lui sono seduti Aaron Kirk e Crystal Houghton, prossimi protagonisti della sfida con in palio il Desperation Iron Man Championship.

DK: “Il rifiuto della Plague non è stato una sua iniziativa, pertanto, non dovesse il match svolgersi nel rispetto delle regole, lei non verrà licenziato, ma sospeso per trenta giorni. La signorina Houghton, invece, per quanto riguarda la mia persona e i responsabili della creazione delle Plague, ha deliberatamente provato ad avvantaggiarsi per la prossima sfida, sapendo che il suo regno è in serio pericolo.”

Crystal si alza di scatto.
Cray: “Io ho provato ad avvantaggiarmi? Non sono stata io ad assegnarmi una Plague palesemente ingiusta, volete solo mettermi da parte perché pensate che quello stronzo possa vendere più biglietti, è assurdo.”

Kobayashi resta perfettamente calmo, si volta ancora verso Kirk, che dal canto suo non sembra minimamente interessato alla conversazione, ma perso nell’osservazione di un origami a forma di rosa poggiato sulla scrivania del general manager.

Oggi

Aaron Kirk lascia cadere un peso sul pavimento, il peso fa un bel casino cadendo per terra.

“Ehi. EHI! Non provare neanche a ignorarmi.”

La voce è quella di Inés Martins de Melo.
IMM: “Che cosa hai intenzione di fare?”

Kirk sbuffa.
AK: “Un paio d’ore di riposo, bagno nel ghiaccio, stretching, sessione di cardio e poi l’incontro.”
IMM: “Idiota.”
AK: “Lo so, il bagno nel ghiaccio è un vezzo, ma dicono che è un toccasana per il recupero…”
IMM: “Verrai licenziato! E tutto questo per cosa? Perché vuoi il rispetto di Crystal Houghton? Vale tutto questo?”
AK: “Non verrò licenziato. Lei verrà licenziata.”
IMM: “La fai licenziare!”
AK: “No. Lei si farà licenziare.”
IMM: “E poi?”
AK: “E poi vedrò di metterci una pezza.”
IMM: “La stai aiutando?”
AK: “A te sembra che la stia aiutando?”
IMM: “A me sembra che hai un ego troppo grande per lasciare che la tua vittoria contro Crystal sia per colpa della stipulazione. Non lo accetteresti. A me sembra che ora hai la sfida che volevi e non rischi il posto di lavoro. Sei davvero un bastardo fortunato.”

Kirk contorce il volto in una smorfia di assenso, si china a raccogliere il peso, lo mette al suo posto.
AK: “Ora… ho davvero bisogno di un paio d’ore di riposo. Eh? Ci vediamo.”

19 agosto 2017

Aaron Kirk è davanti alla sua casa d’infanzia, i suoi genitori sono sullo sfondo, salutano da lontano con la mano. Al fianco di Kirk vi è una giornalista bionda in tailleur, che si ravvia i capelli prima di volgersi a metà fra l’Humbler e la telecamera di fronte a lei e iniziare con le domande.

G: “Aaron, siamo davanti alla casa dove sei cresciuto, vuoi parlarci dei ricordi che ti riaffiorano?”

Aaron sorride, la telecamera però stringe sui suoi occhi, finché questi non diventano l’unico elemento a fuoco.

Sedici anni fa

Riemergiamo dagli occhi di un ragazzo sui quindici anni, i capelli lunghi e mossi di colore rossiccio e, chiaramente, gli stessi identici occhi dell’Aaron Kirk adulto che abbiamo lasciato poco fa.

AK: “L’hai messa incinta. Con un cazzo di bambino! Dovrei spezzarti tutte le ossa, cazzo.”

Kirk è a casa sua, c’è un ragazzino della stessa età, in ginocchio e con uno zigomo spaccato.
“Non capisci. Ci amiamo, e vogliamo avere un figlio.”
AK: “Non capisco? No, amico, sei tu che non hai capito un cazzo, non hai scelta. Te ne vai a fanculo a vivere da qualche altra parte o io ti rendo la vita un inferno. Io e mio fratello.”
“Non posso andarmene!”
AK: “DEVI.”

Il piccolo Kirk colpisce il ragazzino alla testa con calcio, lo acchiappa con la punta del piede, apre una ferita.

AK: “Ora vattene, mi stai sporcando il pavimento. SPARISCI, CAZZO!”



Ripartiamo dagli occhi verdi di Aaron Kirk.
È ancora Aaron Kirk da giovane, qualche tempo dopo, disteso sulla neve, il volto insanguinato, guarda verso l’alto col sorriso sulle labbra.

Il ragazzino ora si è rimesso in piedi, bussa alla porta di una villetta, bianca col tetto grigio scuro, immersa nel verde.
Ad aprire la porta è sempre una ragazzina quindicenne, con qualche chilo di troppo, una cascata di capelli castani e il volto inondato di lentiggini.

“Cosa ti è successo?”
AK: “Alan. E i suoi amici, quattro amici. Harmony, se ne va. Se ne va a Plockton! Per favore, ripensa a quello che stai facendo.”
“Non mi importa! Io amo Ainsley.”
AK: “Non è nata! Non devi darle…” Kirk sospira “Ce l’hai una borsa del ghiaccio? O qualunque cazzo di cosa abbastanza fredda?”
“Mi fa piacere che te la sia presa così a cuore, Kirk, ma non cambierò idea.”
AK: “Ti rovinerà la vita.”
“E mi rovinerà la vita ammazzare mia figlia.”

Kirk sospira, si lascia cadere seduto sul portico di casa.

AK: “Merda.”

19 agosto 2017

AK: “Be’, Kyle of Lochalsh è una comunità chiusa, presente? Tutti a farsi i cazzi tuoi. Posso dire cazzi? Fa niente. Presente? Guarda, quei tizi laggiù stanno già ficcando il naso, in qualche modo è stato un test per la celebrità di adesso. Quando hai sempre gli occhi di tutti puntati addosso, ci sono tutti sempre pronti a giudicare, dopo un po’ capisci che alla gente non importa se sei un mostro o se sei un santo, ti renderanno una delle due cose comunque. Quindi tanto vale essere se stessi e fare sempre il cazzo che ti pare. Posso dire cazzo? Comunque ci sono persone che sono portate per offrire intrattenimento. Vedo molti attori e star e cazzi vari che si mettono il cappellino da baseball e gli occhiali da sole quando girano per strada, come se non amassero i riflettori così tanto che li farcirebbero e ci farebbero un bimbo-riflettore da tenersi in casa puntato addosso tutto il tempo.”

Kirk sospira.

AK: “Ora mi piacerebbe vedere la mia famiglia. Ti dispiace? Continuiamo ‘sta roba una volta che sono uscito, se intervisti un paio di persone a caso qua ti sapranno raccontare tutta la mia vita.”

Oggi

Aaron Kirk è seduto nella vasca, immerso fino alle spalle in una montagna di cubetti di ghiaccio. Situazione che sembra essere piacevole per lui.
D’un tratto, Kirk afferra il cellulare – un nuovo Samsung Galaxy S8+ - e in un paio di spolliciate chiama qualcuno.

AK: “Becky. Ho una soluzione. Ma ho bisogno del tuo aiuto.”

Ieri

Kirk sorride a Kobayashi.

AK: “Sai, forse hai ragione. Forse Crystal mi ha fatto vedere un po’ di tette e mi ha trasformato nel suo schiavetto, ma sai qual è la verità? Ce non potete permettervi di licenziare entrambi. Siamo due pezzi grossi.”
DK: “Hai perfettamente ragione.”

Kobayashi si sistema la cravatta.

DK: “Anni fa io supplicai il signor McFarry di licenziarla. Non mi volle ascoltare. Diceva che eri buono per gli affari, anche se con le tue azioni rischiavi di far fallire la nostra compagnia. Sfortunatamente per te, signor McGunner, io non sono McFarry, e c’è un valore che ai miei occhi conta molto di più del denaro: la giustizia. Io credo che lei sia stato indotto a fare una scelta sconsiderata, non dallo charm della signorina Houghton quanto dal suo ego, su cui lei ha potuto far leva. Per questo considero attualmente ingiusto nei suoi confronti un provvedimento così severo come il licenziamento. Lei è la vittima in tutto questo.
Ora, se volete scusarmi, ho un pay-per-view da dirigere. Il match di domani non si è ancora disputato e la vostra decisione non è finale. Posso ancora raccomandarvi di tornare sui vostri passi.”

Cray: “Non lo farò, Koba. Lo sai.”

Kobayashi sospira.

DK: “Molto bene.”



Siamo dietro le quinte e pochi passi separano la figura di spalle dal pubblico: Vediamo un paio di scarpe da ginnastica colorate esitare su quella soglia immaginaria, l'inquadratura si allarga e Crystal Houghton viene ripresa di spalle mentre si rigira nervosamente una ciocca di capelli tra le dita.

"Non possono licenziarti."

Si volta di scatto verso la voce di Erica che la guarda con apprensione, la bionda si avvicina accompagnata dal rumore dei suoi tacchi.

Erica: "Non possono licenziarti!"

Miss Congeniality sembra ridestarsi e annuisce distrattamente.

Cray: "Non stavo pensando a quello."
Erica: "Uhm, allora cosa ti preoccupa?"

La rossa sospira abbandonandosi su di una sedia di plastica posta i lati del corridoio, sulla sua testa scorrono le immagini di ciò che stà accadendo sul ring in questo momento: Le voci dei presenti sono un lontano brusio che fa da cornice alle discussione.

Cray: "Dovrei uscire fuori e dare delle spiegazioni, non voglio che la gente pensi che la mia è solo una gigantesca paraculata."
Erica: "Non devi spiegazioni a nessuno, hai fatto quello che era giusto."
Cray: "Giusto per chi?"
Erica: "Per te."

Crystal storce il naso, non sembra convinta e tamburella nervosamente sul bracciolo scuro.

Cray: "Non mi sento discriminata come donna, non stò correndo dietro a nessuna scusa e la mia non è una campagna femminista."
Erica: "Anche se lo diventasse che male c'è?"
Cray: "Che male c'è? Io non credo in queste cose, quella plague era una merda indipendentemente dal fatto che fosse assegnata a me o a chiunque altro.
Io volevo una sfida pulita con Kirk per potergli chiudere la bocca una volta per tutte!"

Le due si guardano, Erica si aggiusta gli occhiali alzando gli occhi al cielo.

Erica: "Ti ha aiutata."
Cray: "E quindi? Credo sempre che sia una testa di cazzo."
Erica: "Siete dalla stessa parte questa sera, cerca di non dimenticartelo."

La lottatrice della Carolina accenna una smorfia infantile, borbotta qualcosa a bassa voce incrociando le braccia.

Erica: "Stà rischiando grosso e lo fa perchè volete la stessa cosa, potreste essere grandiosi insieme ma siete troppo ottusi per rendervene conto."
Cray: "Non ho bisogno di nessuno."
Erica: "Lo direbbe anche lui."

Cray si alza in un moto di rabbia rovesciando la poltrincina che finisce a terra con un fastidioso rumore metallico, la guardiamo allontanarsi nel backstage mentre le immagini sfumano.



Lover: “Ho fame.”
Taggart: “Perché non mangi qualcosa?”
Lover: “Non voglio alzarmi. Non voglio masticare. Troppa fatica.”
Taggart: “Jimmy, sei seduto lì da ore.”
Lover: “Non è vero.”
Taggart: “Sì che è vero.”
Lover: “Dimostramelo.”
Taggart: “Siamo in diretta da tre ore.”
Lover: “Non vuol dire nulla.”
Taggart: “Certo che vuol…”
Vediamo El Kokone passeggiare con le mani in tasca, nonostante sia già seduto alla postazione di commento. Afferra per i capelli il Kokone-Figurante seduto al tavolo e lo scuote in aria per sgonfiarlo, poi si siede al fianco dei colleghi.
Kokone: “Mi sono perso qualcosa?”


Desperation Iron Man Championship: Crystal Houghton © vs Aaron Kirk

Risuona Footsteps (Go Higher)! Crystal viene accolta con calore dalla folla, la campionessa sembra, giustamente, piuttosto nervosa, incrocia lo sguardo col direttore di gara Franklin Aloisio, consegna la cintura.
Il suo avversario è introdotto da I Want It All, e sembra tutt’altro che nervoso. Passeggia per il ring per qualche secondo prima di prendere posto al suo angolo, Franklin Aloisio squadra bene anche lui, la sua direzione di gara sarà un ago della bilancia oggi.
Si può cominciare!

DIN DIN DIN!

Crystal Houghton arretra immediatamente, senza farsi catturare nel Clinch da Kirk, che dal canto suo avanza lentamente, ha una portata superiore rispetto a Cray e non ha nessun bisogno di accorciare le distanze.
Crystal allora inizia a correre: evita una Clothesline, va alle corde, prende spinta e salta per un Forearm Smash! Forearm Smash che Aaron Kirk riesce a deviare per poi chiudere il braccio della Rossa in una chiave articolare, Crystal rompe la Standing Armlock rotolando sul mat e riesce a invertire le posizioni! Kirk gira su se stesso e intrappola il polso di Crystal in una Wrist Lock, trae Miss Congeniality a sé per colpire con uno Shoulder Block, che fa sobbalzare Cray ma permette all’Humbler di mantenere la presa. Ora la Wrist Lock costringe Crystal a voltarsi, Kirk tiene il polso della Rossa dietro la sua schiena, si abbassa e la solleva… e mette a segno un Back Drop! Crystal rotola all’indietro sul mat e si aggrappa alla seconda corda per rimettersi immediatamente in piedi, Kirk la raggiunge ma viene colpito con un Drop Kick! L’Humbler crolla a terra ma anche in questo caso riesce a rimettersi immediatamente in piedi, Crystal coglie l’occasione per ridurre le distanze e far entrare tre pugni diretti alle tempie dello scozzese, Kirk scuote la testa per le botte ma non sembrano averlo stordito più di tanto, Cray prova un ulteriore pugno ma Kirk evita E METTE A SEGNO UN UPPERCUT SPAVENTOSO!

A momenti la testa di Crystal si stacca dal collo, Kirk la afferra per i capelli, l’espressione in volto è perfettamente neutra, si porta Crystal alle corde, la manda dall’altro lato con una Irish Whip, e LE CORRE INCONTRO PER IL BRIGHT KICK!
E IL BRIGHT KICK VA A SEGNO! Crystal rotola sul fianco un paio di volte prima di finire a quattro di bastoni al centro del quadrato.
Schienamento:

1…
2…
NO!!!

Kirk immediatamente sfrutta la posizione PER CHIUDERE UNA AMERICANA! Allo stesso braccio toccato prima dalla Standing Armlock, Crystal sfugge alla presa come da uno schienamento, cerca di ribaltare Kirk in avanti, Kirk rotola via per evitare di spezzarsi la schiena, l’Humbler è di nuovo in piedi e accoglie Crystal.
OVER THE HEAD BELLY TO BELLY SUPLEX!
Crystal volta e rotola fino a uno degli angoli, prova a rialzarsi usando le corde, Kirk la raggiunge immediatamente e mette a segno un Running Knee! Crystal avanza barcollando via dall’angolo, Kirk la “abbraccia” nuovamente.
PER UN SECONDO OVER THE HEAD BELLY TO BELLY!
Cray è ora distesa al centro del ring, Kirk la afferra per i capelli, le intrappola il braccio (sempre quello colpito dalle sue sottomissioni) E METTE A SEGNO UN ARM-TRAP SUPLEX!
Kirk ora copre l’avversaria:

1…
2…
NO!!!

The Humbler resta al tappeto, si avvicina alle gambe della campionessa, ne afferra una PER UNA STRAIGHT ANKLE LOCK!
Ma Crystal lo scalcia via con successo! Poi si mette prona e prova a mettere un po’ di distanza fra sé e lo sfidante per rialzarsi, Kirk scatta in piedi e la inchioda ancora al tappeto… E CHIUDE UN FUJIWARA ARMBAR!
Lo scozzese infierisce ancora sullo stesso braccio, Crystal ora sembra ingoiare le urla di dolore che spontaneamente si fanno strada fuori dalle corde vocali, prova a mettersi a carponi, una volta il piede le scivola sul tappeto e lei finisce con la faccia per terra, ma non si dà per vinta e ci riprova, si inclina sempre di più, mette il braccio libero al tappeto e rotola! Così facendo costringe Kirk a mollare la presa, ma lo scozzese non ha nessuna intenzione di rinunciare alla sua lunga fase di dominio del ring, afferra Crystal per i capelli, la solleva.
PER METTERE A SEGNO UNA TELEGRAPH ROAD! TELEGRAPH ROAD A SEGNO!!!
Il pubblico comincia a rumoreggiare, Kirk procede con lo schienamento:

1…
2…
3… NOO!! NOOO!!

Kirk si rimette subito in piedi, si avvia velocemente verso l’angolo, si arrampica, osserva l’obiettivo.
PARTE PER LA PRIDE FALLS.
MA CRYSTAL SI RIALZA IMMEDIATAMENTE E FA PARTIRE LA GAMBA PER UN SUPERKICK. IL SUPERKICK COLPISCE AARON KIRK DRITTO SUL POMO D’ADAMO.
Questa mossa è stata usata per lungo tempo da John Kratos, Kirk è a terra a rotolarsi con le mani sulla gola, cercando di respirare.
The Humbler rotola fuori dal ring, le mani ancora incrociate sulla gola, si mette in ginocchio, il volto rosso per lo sforzo e il debito di ossigeno. Crystal non si fa sfuggire l’occasione, va alle corde… E METTE A SEGNO UN SUICIDE DIVE!!! Kirk non riesce a evitarlo, non stava nemmeno guardando la campionessa, concentrato com’era sul recuperare dal calcio alla gola.
Crystal si rimette in piedi con un po’ di fatica, muove il braccio colpito ripetutamente da Kirk ma contrae il volto in una smorfia di dolore, forse non è stata una grande idea. Crystal alza la tendina del quadrato, ispeziona un po’ quello che c’è sotto, e si impadronisce di due tavoli! Ma non è finita, poiché cerca ancora e trova… un bidone della spazzatura, di cui afferra il coperchio E COLPISCE KIRK CON QUESTO, COSÌ FORTE DA FARLO PIEGARE SU SE STESSO.
Kirk finisce a guardare il soffitto, Crystal avvicina una transenna al quadrato, Franklin Aloisio le dice di sbrigarsi o li conterà fuori entrambi, Cray sistema il tavolo con un’estremità sulla transenna e una sul ring, Kirk però si rialza e prende la Rossa per i capelli PER MANDARLA A SBATTERE CONTRO IL RING POST! Crystal barcolla, Kirk se la carica sulle spalle e sale sull’apron ring, ma Cray si dibatte e scende!
Ora i due sono uno di fronte all’altra sull’apron, Kirk prova la Clothesline… evitata, Crystal si getta in corsa contro Kirk.
SIDE EFFECT CHE MANDA KIRK A SPEZZARE IL TAVOLO.
SCRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASH!!!!

Aloisio prende a contare:
1…
Crystal si impegna davvero un sacco per mettere Kirk in piedi, gli sforzi sembrano vani.
2…
Riesce a trascinarlo fino all’apron
3…
La Rossa tira verso l’alto con tutte le sue forze…
4…
5…
6…
E finalmente riesce a metterlo sul quadrato!
Pin per Crystal:

1…
2…
NO!!!

Miss Congeniality prende allora il bidone, Franklin Aloisio ricorda alla Rossa che deve contare fino a 5 per vincere, Crystal risponde che “lo vedrà”.
Cray aspetta che Kirk si metta a sedere E LO RIPORTA AL TAPPETO CON IL BIDONE. Posiziona Kirk NEL bidone, causando l’ilarità di qualche bambino sugli spalti, corre alle corde.
SPRINGBOARD MOONSAULT.
È UNA VARIANTE DEL LAST KISS!
MA KIRK STRISCIA VIA DAL BIDONE E LO LASCIA SUL POSTO. Crystal va a schiantarsi con la pancia sul bidone, si rialza immediatamente per arco riflesso, Kirk la prende per i capelli E LA SOLLEVA PER UNA SECONDA TELEGRAPH ROAD!
QUESTA VOLTA CON CADUTA SUL BIDONE!
MA CRYSTAL NON CI STA, SI SBILANCIA E RIESCE AD ESEGUIRE UNO SMALL PACKAGE!

1…
2…
3!!!
NOOOO!!!
KIRK-OUT APPENA PRIMA DEL TRE!

Franklin Aloisio ricorda a Kirk che “you have ‘til five”, entrambi i lottatori scattano in piedi, Crystal salta e mette a segno un Low Dropkick, Kirk è sbilanciato e va a reggersi alle corde, Crystal lo raggiunge e lo manda dall’altro lato con una Irish Whip che viene però rovesciata, Crystal prova ancora un Forearm Smash in corsa! Ma Kirk evita, afferra ancora il braccio E VA AL TAPPETO PER UNA CROSSFACE!
Crystal rotola immediatamente in avanti interrompendo la manovra di sottomissione, agita il braccio stringendo i denti, Kirk afferra il tavolo E VA PER COLPIRE CRYSTAL CON UN’ESTREMITÀ DRITTO SUL NASO!
OUCH!
Crystal finisce a sedere, Kirk mette da parte il tavolo, aspetta che Crystal provi a rialzarsi.
BRIGHT KICK!
NO!
Cray si abbassa ed evita il calcio, afferra il bidone della spazzatura E LO ABBATTE SUL CRANIO DI KIRK! Lo scozzese crolla all’indietro, Crystal getta il bidone ancora sulla sua faccia, poi va alle corde, prende slancio con uno Springboard, si volta a mezz’aria.
E PRECIPITA CON ENTRAMBI I PIEDI SUL BIDONE A SCHIACCIARE IL VOLTO DI KIRK CON UN DOUBLE-FOOT STOMP.
Kirk sobbalza, Crystal getta via il bidone e prova lo schienamento:

1…
2…
NO!!!

Kirk alza il braccio talmente forte che nel farlo si rigira e resta prono, Crystal attende che questi si metta a carponi nel tentativo di rialzarsi.
E LO COLPISCE CON UN CALCIO DI PUNTA ANCORA SULLA GOLA!!!
Il pubblico rumoreggia, sono colpi durissimi. Possiamo vedere Kirk con gli occhi sbarrati annaspare e cercare un appiglio immaginario. Crystal lo osserva contorcersi e provare a rialzarsi per qualche secondo, poi sale sulla terza corda, aspetta che Kirk si rialzi.
FAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAITH!!!!
A SEGNO! A SEGNO!
Kirk resta con le braccia larghe e gli occhi ancora sbarrati, Crystal procede con lo schienamento:

1…
2…
NO!!!

Crystal sbuffa per la frustrazione, prende Kirk per i capelli e si adopera per rialzarlo.
KIRK SE LA CARICA SULLE SPALLE E LA SCHIACCIA SUL BIDONE CON UNA SPINEBUSTER! Crystal chiude gli occhi e contrae il volto in una smorfia di dolore, Kirk si precipita a prendere il tavolo, lo apre e lo sistema non lontano da un angolo. Poi prende Crystal per i capelli, carica brevemente la manovra alzando un piede E METTE A SEGNO LA SUA SPRING AWAKENING! Crystal rotola via per qualche istante Kirk la prende subito E LA METTE SUL TAVOLO!
The Humbler si porta la mano alla gola ancora una volta, deve fare ancora male. Ma si arrampica sulla terza corda: vuole distruggere il tavolo con la Pride Falls!
Ma non ha fatto i conti con le intenzioni di Crystal.
Miss Congeniality scatta giù dal tavolo e corre fino alla terza corda, è di fronte a Kirk, gli poggia entrambe le mani sulle spalle e salta. Per una Hurricanrana: per una Delicious C.
DELICIOUS C DALL’ANGOLO CHE MANDA KIRK A FRANTUMARE UN ALTRO TAVOLO.
Kirk se ne sta ad occhi chiusi, fermo immobile fra le macerie del tavolo, Crystal solleva la gamba:

1…
2…
3!!!
NOOOOO!!! ANCORA NO!
KIRK-OUT!!!

Crystal prende una delle due metà frantumate del tavolo, E INIZIA AD ABBATTERA SULLA FRONTE DI KIRK SOLLEVANDO SCHEGGE! Kirk si protegge col braccio, Crystal sembra sul punto di urlare, Kirk chiude una mano a pungo e solleva l’altra verso Crystal…
SFRUTTA LA POSIZIONE PER CHIUDERE UNA OMOPLATA.
Crystal ha subito tanti, brutti colpi su quel braccio, si è fatta trascinare dalla rabbia che le ha impedito di mantenere il controllo in quella posizione. Cray ora ha ogni singolo muscolo del viso contratto, le vene sembrano star per scoppiare.
Crystal fa segno “no” all’arbitro, che in realtà non le ha nemmeno chiesto se ha intenzione di cedere, visto che la Plague di Aaron Kirk non lo permette.
Cray chiude gli occhi, picchietta con le dita della mano libera sul nulla. Probabilmente le starà passando davanti tutto l’incontro, che ora rischia di finire all’improvviso, solo per effetto della sua rabbia, rabbia che l’ha accecata per qualche secondo.
Kirk muove ancora la gamba, a momenti la spalla di Crystal si stacca dal resto del corpo.
E Crystal non ha altra soluzione che battere la mano sul tappeto in segno di resa.

Kirk molla immediatamente la presa, Franklin Aloisio avverte che il match non si è affatto concluso, ma Crystal annuisce in direzione dello Scozzese, scende dal ring e prende la cintura.
Per posizionarla sulla sua spalla.

Crystal fa spallucce in direzione dell’arbitro, passa sotto la seconda corda, cammina via tenendosi la spalla.

DIN DIN DIN!

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Via Titantron ci vengono mostrate le immagini di Drago che cammina nervosamente per il backstage.
E' già in tenuta da arbitro e sembra particolarmente irrequieto nel suo andirivieni senza sosta. Sad News Kobayashi si para dinnanzi al fighter di Liberec, il quale si blocca immediatamente all'apparire del general manager.

Koba: "Allora, signor Vesely, è pronto a prendere parte al Main Event, come desiderava?"

Kobayashi non nasconde una certa soddisfazione nel pronunciare queste parole, mentre Drago rimane in silenzio mordendosi il labbro inferiore.

Koba: "Non hai veramente nulla da dire?"

Drago sembra sul punto di esplodere, eppure riesce a mantenere inaspettatamente la calma, non reagendo alle frecciatine del GM.

Koba: "Le dò il permesso, solo e soltanto ora, di dirmi quello che pensa realmente. E' un'occasione più unica che rara, visto che immagino la sua voglia di esprimere riconoscenza verso colui che ha esaudito il suo desiderio di mettersi in luce."

Drago, dapprima furente, si sforza di sorridere in maniera non del tutto convincente, ed esclama con un filo di voce..."la ringrazio mister Kobayashi...", prima di dare le spalle a Sad News e procedere in direzione opposta.
Kobayashi sembra stupito e non del tutto soddisfatto della risposta data da Drago, ma con nonchalance procede nel suo incedere mentre le immagini, trasmesse via titantron, lentamente sfumano.



Quasi sera fuori dall'arena, Derrick Mortimer continua a suonare la solita canzone di protesta.

... They have the federation
But we'll break the wall!


Arriva una Chevrolet Camaro.

Atalanta: "Se anche questo non è Kobayashi, ce ne andiamo."

Il corteo ferma l'auto, Atalanta si avvicina allo sportello del guidatore, il finestrino si abbassa: dentro c'è James McFist.

Atalanta: "Senti, è tutto il giorno che protestiamo per far ottenere a Derrick un match..."
Hammer: "Spiacente. Vietato ai Derrick."

L'auto riparte e accede al parcheggio, nel frattempo uno dei finestrini posteriori si abbassa e scopriamo che c'è un passeggero: è la stella dell'NBA Derrick Rose, concittadino e a quanto pare grande amico di McFist!

Derrick Rose: "Gyahahahahah!"

Atalanta: "Qual mestizia... di Kobayashi nemmeno l'ombra, stai a vedere che è stipato dentro l'arena da stamattina! Derrick?"
YFW: "Sì?"
Atalanta: "Suona 'Classical Gas'."

Derrick esegue:



CAMERA FADES...
[Modificato da GregorHeavans 09/12/2017 22:02]
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