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Bloody Desperation #355 - 17/11/17 - BD in Europe II - Berlin

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2017 14:20
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17/11/2017 14:19
 
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Backstage.
Mancano pochi minuti all'inizio dello show, e Daniel Stuart si aggira per i corridoi dell'arena, cintura di WBFF Undisputed Heavyweight Champion in spalla.
Quand'ecco che dinnanzi a lui si para...il futuro Special Referee del match titolato che vedrà contrapposto il Nobleman a Paul De Sade.
Ovviamente si sta parlando di Drago.
Stuart rimane impassibile ed osserva il fighter di Liberec, il quale sembra sull'orlo di una crisi di nervi.

DR: "Kobayashi, il nostro eccellente General Manager, ha compiuto un atto assolutamente eccezionale la settimana scorsa, sancendo un dannato Intergender Match non titolato per te, e relegandomi all'inutile ruolo di Special Referee nel match tra te e quell'idiota di DeSade..."

Drago non contraddice se stesso, probabilmente utilizza toni concilianti verso Kobayashi a causa del contratto firmato sette giorni fa che vieta al fighter di esprimersi in maniera sgarbata nei confronti del General Manager di Bloody Desperation. Stuart rimane fisso ad osservare negli occhi Vesely.

DR: "Ero convinto che, da solo, sarei riuscito ad ottenere quello che desideravo, ed invece mi sto rendendo conto che lottare contro la macchina del potere e contro le ingiustizie è ben più difficile di quel che pensassi. Ora, so perfettamente che tu sei un uomo scaltro, capace di leggere tra le righe, e come ben sai nello scontro con Bluebird ti ho fornito un assist mica da ridere."

Stuart continua a rimanere impassibile.

DR: "Ora sei ciò che io voglio diventare in futuro, sei WBFF Undisputed Heavyweight Champion, ed è nel mio interesse fare in modo che ciò rimanga tale anche alla fine di Interim Plague, non so se mi spiego..."

Drago ammicca verso Stuart mentre il pubblico del palazzetto (che pian piano si sta riempiendo) fischia in maniera assordante le 'avances' scandalose perpetrate dal fighter di Liberec nei confronti di un Daniel Stuart ancora silenzioso.

DR: "Daniel, tu rimarrai campione ancora per due mesi senza se e senza ma, e poi ci sfideremo io e te in un One on One Match senza interferenze, dove sarà il migliore a prevalere. Cosa ne dici, possiamo stringere un accordo?"

Drago allunga la mano verso Daniel Stuart, il quale la osserva con aria di superiorità e decide...di soprassedere, passando accanto al fighter senza ovviamente accettare la proposta di Drago.
Stuart si pone di fianco al fighter, e prima di superarlo gli dice, sussurrando...

DS: "Non ti hanno insegnato che quando si incontra qualcuno, la prima cosa che si dice è "buonasera"?"

Lo scozzese sorride, e si aggiusta la cintura sulla spalla. Si stacca leggermente da Drago, e prosegue con un tono di voce leggermente più alto.

DS: "Ad ogni modo, la tua offerta non mi interessa. Ho i "miei" metodi per arrivare alla vittoria e non mi occorre assecondare i deliri da sindrome premestruale di un attention whore con un disperato bisogno d'attenzione."

Drago rimane impietrito e mentre Stuart si allontana senza dare peso alle grida del fighter, questi esclama...

DR: "Daniel, sai che hai firmato la tua condanna in quel di Interim Plague, non dovevi ignorarmi in questo modo, è un affronto che pagherai caro, bastardo!"

Stuart, ormai lontano di qualche metro, solleva la mano in cenno di saluto.

DS: "Alla prossima Peter, salutami il tuo amichetto zombie."

Drago, furente, si allontana in direzione opposta a quella del Nobleman mentre le immagini sfumano.

WBFF Wrestling presents...

Bloody Desperation in Europe II
17/11/2017
[@Berlin (Germany)]
BD#355 #Event682


[IMG]http://i64.tinypic.com/2mi11fa.jpg[/IMG]

Chairman: Denny Leone
General Manager: Daisuke Kobayashi
Undisputed WBFF Heavyweight Champion: Daniel Stuart
Desperation Iron Man Champion: Crystal Houghton
WBFF World Tag Team Champions: Hog Family
King of Luck (Fight): Garet Jax
Survival Champion: Gaijin

[IMG]http://i64.tinypic.com/2cid3kl.jpg[/IMG]

BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!
PYROOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOS!

Taggart: "E SIAMO A BERLINO, BEPPE!"
Kokone: "Hai rotto il cazzo con questa citazione."
Taggart: "Che c'è El, non stai gradendo questo soggiorno in Europa?"
Kokone: "Non mi sono ancora abituato al fuso orario."
Taggart: "Ma sono già passate due settimane... Ah! E tanti auguri a Iazzi che oggi è il suo compleanno!"
Kokone: "Ma non puoi fare questi favoritismi. Di solito non salutiamo nessuno"
Taggart: "Ciao, Iazzi!! Auguri!!!
Comunque, bando alle ciance, benvenuti a Bloody Desperation in Europe II, live from Berlin Germany!"
Kokone: "La terra di David Wolff, Volkermord... BLUEBIRD!"

Al sol nominare il ring name di Rainer Habermann la folla inizia a scatenare un putiferio sugli spalti!

Crowd: "BLUUUUUUUUUUUUUEBIRD, BLUUUUUUUUUUUUUUUUUUEBIRD, BLUUUUUUUUUUUUUUUUUUUEBIRD!"

Taggart: "Non attendiamo altro tempo, ecco a voi la card ufficiale di questo Bloody Desperation in Europe!"

King of Luck Championship: Garet Jax (c) vs ??? [Open Challenge]
Beatrice vs "Alcide" Nathan Rhodes /w Paige [WBFF Rules Match]
Main event: Aaron Kirk vs Paul DeSade vs Sheenan [Triple Threat Match]



Nell'arena di Berlino parte... "Hidden Fortress Theme"! Il pubblico reagisce con un "Nooooo!" altisonante: tutti si aspettavano di vedere in scena Bluebird fin da subito, ma a quanto pare sono stati delusi. Tuttavia se Kobayashi è qui significa che ci sono delle importanti comunicazioni per noi e che è consigliabile tenere ben aperte le orecchie.
L'Avvocato giapponese in breve tempo raggiunge il ring e si fa passare un microfono. La theme music viene interrotta.

Kobayashi: "Buona sera. Ho un mucchio di lavoro da portare avanti, quindi sarò molto breve.
La scorsa settimana, come avrete visto, ai miei già numerosi impegni si sono aggiunti dei colloqui con alcuni lottatori sotto contratto con la federazione, che mi hanno particolarmente stressato e costretto a dover prendere delle decisioni in extremis. Tutti cercano spazio e lo fanno appoggiandosi ad un punto di riferimento, ad un responsabile, all'uomo che controlla gli show e prende il grosso delle decisioni. E' normale, comprensibile, specie se a pochi giorni da un PPV che ha mutato gli equilibri e aperto nuove strade.

...

Ma io, signore e signori, ritengo impensabile che un uomo con le mie responsabilità debba fare i conti, di settimana in settimana, con tutte le smanie e i capricci dell'interno roster. E, in tal senso, mi è stato offerto un prezioso aiuto.
Il Presidente, Denny Leone in persona, ha da poco deciso di mettere in prova un assistente, una persona che possa farmi da spalla per alleggerirmi il lavoro, per rendermi la vita più facile in modo che io possa rimanere più concentrato e, di rimando, più efficiente."

Il pubblico tedesco inizia a mormorare qualcosa, tutti si stanno chiedendo chi possa essere la persona di cui parla Kobayashi.

Kobayashi: "Quindi, signori e signore... Lascio il ring a..."

Lunga pausa di silenzio, la curiosità cresce sempre di più.

Kobayashi: "Una donna che ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per ricoprire un ruolo di responsabilità. Lo ha già fatto ad Horizon, oggi è giunto il momento di testare le sue abilità anche in un palcoscenico più grande, quello di Bloody Desperation.

...

VERONICA... PALMER!"

Una theme dai toni minimali, degni di una presentazione PowerPoint suona nell’arena.
Koayashi, lascia il ring e si dirige verso il backstage incrociandosi con l’ex-Commissioner di Horizon che lo saluta con un cenno riverente del capo.
La donna, bionda con chignon e tailleur grigio avanza fino a raggiungere il ring.
Avrà certamente più di quarant’anni ma conserva ancora un ottimo e glaciale fascino. Sotto braccio reca una cartellina che si affretta a sfoderare, impugnando un microfono.

Palmer “Goedenavond, dames en heren,
Non starò qui a sprecarmi in ulteriori presentazioni, essendo già esaustive quelle fatte dal Signor Kobayashi. Non amo perdere tempo in convenevoli: il tempo è denaro, e io non tendo a dilapidarlo in quelle cose che voi chiamate… oh sì, emozioni…”

La battuta, per quanto ironica, risulta spiazzante per la freddezza con cui la pronuncia Veronica, che si obbliga palesemente a sorridere, creando solo una smorfia poco rassicurante.

Palmer “Sono qui per occuparmi di parte delle relazioni col personale, ma più specificatamente sono ora su questo ring per confermarvi, qualora ce ne fosse bisogno, che il prossimo evento targato WBFF sarà Interim Plague. Interim Plague è un pay per view – acquistabile con regolare abbonamento – sui generis. Esattamente come l’anno scorso ogni lottatore sarà sottoposto a una Plague, ossia un “malus”, utilizzando un linguaggio forse più vicino a chi è affine ai giochi di ruolo.
Tale “malus” potrebbe essere reso noto in qualsiasi momento nel corso delle puntate che precederanno l’evento: Drago ne sa qualcosa, avendo saggiato un beffardo gioco del Fato la scorsa settimana. Che si tratti di combattere bendati, in tutù, sotto lo sventurato nome di “Derrick Mortimer” – mhhh… leggo un appunto a penna che suggerisce faccia “schifo” o qualcosa del genere….”

Veronica corruccia le sopracciglia un po’ stranita dalla dicitura e prosegue.

Palmer “ ...o che siate monchi di un arto, poco importa: le plague riguarderanno i singoli lottatori e non tutti i membri di un match. A ognuno la sua Plague.
Annuncio inoltre che proprio in PPV, come pre-main event, avremo uno Scramble Match valevole per la 1#contendership al titolo Undisputed attualmente detenuto da Daniel Stuart. I membri di tale incontro non saranno resi noti fino all’ultimo istante, in quanto SORTEGGIATI sul momento.
Pratica che, onestamente, non condivido, in quanto non meritocratica, ma dopotutto anche i Matt Leone hanno bisogno dei loro giorni di gloria, a dispetto dei 100 da pecora.
Chiunque, e ribadisco chiunque potrebbe finire in tale Scramble Match…
…wow, se fossi ancora in grado di esaltarmi, proverei un brivido dietro la schiena… ehehe
Ma a voi questa dote non manca, quindi ci auguriamo sarete carichi e interessati a prossimi sviluppi.
Buona serata”

Ciò detto, Palmer scende dal ring e se ne torna nel backstage con la stessa sicurezza con cui era entrata, senza battere ciglio.

...

Le luci si spengono.

Dallo stage partono due fuochi d’artificio azzurri che sfrecciano verso l’alto, disegnando traiettorie curve che finiscono per incontrarsi. Dal loro incontro scaturisce qualche scintilla, che delicatamente scende fino al pavimento.
Il piccolo spettacolo pirotecnico si ripete, e viene seguito da qualche istante di silenzio.

Late at niiight, when the wind is still
I’ll come flying throoough your door
And you’ll knooow what love is for
I’m a bluebird
I’m a bluebird, I’m a bluebird
I’m a bluebird


Bluccello fa la sua comparsa, accolto da un altro paio di fuochi d’artificio e da un sonoro boato della folla che lo attendeva dal primo istante, ha la testa incassata nelle spalle ed i pugni chiusi. Il pubblico accompagna la sua camminata lungo la rampa continuando a cantare i versi di Paul McCartney anche dopo che la registrazione si è interrotta. Rainer è illuminato da un unico faro, come al solito, e come al solito al centro del ring è stato messo uno sgabello di legno, col microfono appoggiato sulla seduta. Anche lo sgabello è investito da un fascio luminoso. Quando Rainer arriva alla ‘scranna’ e raccoglie il microfono, il riflettore che la illuminava si spegne e la folla si lascia andare ad altre grida di incoraggiamento.

“Ok, scusate l’Inglese, ma pare che ‘sta merda debba andare in TV, perciò… ecco.”
Dopo l’excusatio non petita, Rainer attende che il pubblico si quieti prima di riprendere la parola. Girovaga un po’ per il ring guardandosi le punte dei piedi, il riflettore fatica a stargli dietro.

“Direi che ‘sono a casa’, ma… in effetti è buffo, non l’avevo mai vista Berlino. Non che adesso l’abbia poi vista, comunque, al massimo ho visto l’albergo e ho già deciso che le tipe qui sono MOLTO meglio di quelle giù a Francoforte.” Qualcuno dal pubblico urla la propria approvazione “E, e in ogni caso grazie per l’accoglienza.”

Rainer alza il pugno con cui tiene stretto il microfono, attirandosi altri applausi. Calato il silenzio, ripete il gesto, sortendo i medesimi risultati. “Ok, dovrei smetterla.” Col sorriso sulle labbra, va a sedersi sullo sgabello e si accende una sigaretta.

“La Germania è anche il posto in cui lottavo in uno scantinato per due tozzi di pane, sapete. Mi dipingevo la faccia di rosso, urlavo tantissimo e mi facevo chiamare Der Adler – esatto, a quanto pare sono in fissa coi pennuti. Ero un sacco più magro di adesso e facevo la Shooting Star Press, un sacco di quelle capriole… era, cazzo, era un sacco di tempo fa, ma comunque… casa dolce casa, immagino.”

Rainer si prende una boccata dalla sigaretta, cerca una posizione più comoda sullo sgabello.

“Perché non uso una poltrona al posto di uno sgabello? Al diavolo." Rainer sospira.
"Me ne sono andato da coglioncello, sono tornato da coglioncello in quelle puntate a tema medievale un po' trash, sono ri-ritornato da coglioncello in ascesa in un'altra delle puntate a tema medievale un po' trash, e adesso sono qui da vincitore.
N..."

Qualcuno dagli spalti urla "Bluebiiiiird!". Rainer si interrompe ed attende, sorridendo, di essere certo che nessun altro parli.

"Nella mia federazione le persone sono giovani, non capiscono. Sono giovani d’età ma soprattutto qui dentro” Rainer punta l’indice contro la propria tempia “Un sacco di tizi che non hanno idea di cosa significa farsi spillare contro le corde in un posto a cui tagliano le luci anche nel mezzo di un evento. Ho assistito all'ascesa e alla caduta di così tanti di quei cazzoni che adesso faccio pure fatica a distinguerli, questi che hanno lottato giusto nelle federazioni di famiglia e, e spesso manco in quelle. Io sono dove sono, e a questo punto della mia carriera quasi niente arriva più di sorpresa. È tutto… è tutto parte di un disegno più grande, sapete, sai che si sale e sai che si scende, e quando sali un’altra volta sai che scenderai un’altra volta. Mi sono rotto il collo e pensavo che fosse game over, due anni dopo raccontavo a voialtri malcapitati di quant’è bello essere un campione del mondo."

Rainer si lecca le labbra. Prende un altro tiro di sigaretta, espelle il fumo molto lentamente.

"Avere quel peso addosso, fare fatica ad alzarsi dal divano per fare due piegamenti, sono cose che non si mettono a posto con i post motivazionali su Insta. Chi ha davvero le palle di portare a spasso un titolo mondiale e fare davvero la differenza con quella roba alla vita, è chi riesce a venire a patti con certe cose: la gente fallisce. Quelli che vogliono misurarsi il cazzo con la posizione della card, con la durata del regno e con chi ha battuto chi mi fanno sinceramente schifo, e di certo non saranno mai al mio livello.”

Un altro tiro di sigaretta, poi cicca la cenere sul ring.

“Quindi sì, ho battuto Sophy e no, non è niente di che. Non mi aspetto che le cose cambino, perché è soltanto il tempo a poter cambiare le cose. Tanto tempo, poco tempo, non mi interessa. La cosa che mi interessa è che io sono uno dei pochissimi stronzi che vedrete oggi che sono in grado di accettare qu...”

Le luci si accendono all’improvviso. Rainer scatta in piedi e si mette una mano davanti agli occhi, infastidito dal repentino cambio di illuminazione, in tanti sugli spalti fanno la stessa cosa.

<< Bluccelliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinooooooo…>>
Chiama Sophitia ancora prima di uscire dal backstage.

<< CIAO MONDO!>> Saluta lei a voce smodatamente alta, facendo il proprio ingresso nell’arena. << Bluccellino, volevi fare il promo in grande stile, EH?>>
“Tutti i miei promo sono in… MA INSOMMA, di nuovo?”
<< Non ho mai detto che avrei smesso…>> Sophy se la riderebbe sotto i baffi, se avesse dei baffi.
“Cos'è questa cosa di interrompermi mentre faccio le mie cose?”
<< ANCORA non l’hai capito?!?!?>>
“Sì che l’ho capito, ma le persone normali ti invitano a prendere un caffè…”
<< Ma no stupido! Quanto sei stupido!>>
“Era una battuta. Dio, quanto ti odio... era una battuta!" Rainer affonda il volto nel palmo della mano. "Che c'è?”

Rainer torna a sedere. Al che Sophitia si volge verso il pubblico sghignazzando con frustrazione.

<< Come è spiritoso... Non è divertente il nostro, Uccellino? Oh, sì che lo è! E' divertente e talentuoso! E' il grande atleta che sette giorni fa mi ha sconfitto, aggiungendosi all'esigua lista di altri cento prima di lui, ed ora reputa di essersi liberato di me e di poter puntare a cose più importanti, perché Sophy-Sophy non si intrometterà più. Ahahaha...
Ma allora lo vedi con non capisci un cazzo?>>
"Ma se ho appena detto che... lascia stare. Lascia stare." Rainer accavalla le gambe, getta il microfono per terra.

Intanto il sorriso di lei è sparito. Il mic a un centimetro dalla bocca.

<< Non ho alcuna voglia di essere trattata come una poppante da uno che è stato partorito prematuramente senza cervello. Quindi ora tu alzi il culo dallo sgabello e mi rendi un minimo di rispetto >>

Come parlare a un muro. Rainer ricambia lo sguardo, ma forse per il gusto di darle fastidio, resta seduto.

<< Ehehehe... non mi sono spiegata: alza il culo dallo sgabello... ORA. Posso stare qui tutta la notte se necessario... >>

Bluebird, non volendo perdere ulteriore tempo, accetta di alzarsi. Sbuffando e scuotendo la testa, avanza fino ad arrivare faccia a faccia con lei

<< Sei così stupido a non capire... Perché diavolo sarei dovuta sparire? Perché mi hai sconfitta? ahahaah... Io lo so che in questo business si ha la malsana abitudine di non picchiarsi nel parcheggio ma di attendere che inizi lo show, si sancisca un match, rintocchino le musiche di ingresso e suoni un gong per potersi pestare, per poi far scemare l'astio dopo uno schienamento, senza accoltellamenti nel dietro le quinte... ma questo lo fanno quelli che si odiano...>>

Il pubblico non può far a meno di ridere del paradosso che incrina la quarta parete dello spettacolo, appena esposto da Sophitia.

<< MA c'è un Ma: io non ti odio. Io non sono qui per dimostrare di essere più forte di te: non sono mica pazza, buon Dio! ahaha
Io sono qui... PER TE! E non me ne frega un cazzo se sto stuprando la principessa che mi rifiuta il bacio: tutto ciò è necessario>>

La bionda si tormenta e deambula avanti e indietro con fare forsennato ed un espressione triste in viso.

<< Senti, io non so se è perché mi sei simpatico, se è per far torto al Nano, o se perché una delle sette vocine che c'ho in testa s'è presa una schifo di cotta, ma io CI TENGO A TE, Blue! E non voglio vederti tentare volteggi che le tue ali non sorreggerebbero più: non sei Jonathan Livingston!! L'ala si spezza. E se l'ala si spezza ti scorderai di volare.
E tutti punteranno il dito "toh! guardalo che sfigato! un gabbiano che non vola". Accadesse a Drago sarei in prima fila a prenderlo PER IL CULO, ma non voglio che tu subisca questo!>>

Urla con fare deciso indicando il mat quasi con lacrime agli occhi

<< E se per impedirtelo dovrò spaccarmi la schiena per tenere il passo con te con buone prestazioni OGNI SINGOLA SETTIMANA, lo farò: settimana, dopo settimana, dopo settimana, DOPO SETTIMANA, DOPO SETTIMANA... DOPO SETTIMANA... DOPO SETTIMANA! DOPO SETTIMANA!! TU, NON TI LIBERERAI DI ME FINO A QUANDO ...>>

"Fino a quando non rinuncio alla shot titolata! Lo so! Conosco il ritornello!" sbotta esasperato.

<< NO!
...
...fino a quando non mi dirai "grazie" ... >>

Sophitia abbassa lo sguardo. La voce sotto le scarpe.

<< ...Io lo so che i miei metodi sono da dissociata e sbagliati, ma, credimi, vorrei che questo "stupro" fosse un bellissimo "bacio". Io non ti sono avversa. Io ti voglio aiutare... come volevo essere amica di Crystal... e come volevo salvare Gabe dallo Straniero. Per una volta, per una sola volta mi farebbe piacere sentire un "grazie", almeno...>>

Rainer si muove lentamente verso il microfono, lo raccoglie dal mat. Si guarda intorno, dal pubblico arriva qualche timido fischio nei confronti di Sophy. Rainer avvicina il microfono alle labbra.

"Grazie."

Sophy spalanca gli occhi, si protende in avanti.
<< PICCOLO BASTARDO, l'hai fatto di nuovo.>>
"Cosa?"
<< Dire le cose soltanto per farmi stare zitta!>>
"Ehm... no?"
<< Ehm... SI'!!>>

Sophitia, seccata, si fa indietro sentendosi presa in giro.

<< ...Più tardi abbiamo un match io e te.
E poco importa chi vince, con ogni probabilità sarà il secondo di una lunga serie... vaffanculo >>

Ciò detto scende dal ring senza voltarsi indietro. Rainer si siede sul turnbuckle.
"Che palle..." sospira.

Viene mandata la pubblicità.

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Siamo nei locker room di Ava Misfit, Nishimura vi entra senza alcun preavviso. Davanti uno specchio troviamo seduto il Re dei Disadattati e la sua manager: Cami. Il tavolo dentro lo stanzino del Narcisistic Hollow contiene spumante e quattro strisce di cocaina divise. The Dark Master Of Custodial Arts indorsa un mantello viola con dei fulmini stampati sul retro celeste, l’indonesiano ha il cappuccio calato sulla testa, il suddetto che gli copre buona parte del viso, lasciando scoperto naso e mento.

CN: “Ava, hai tentato di umiliarmi e mettermi in imbarazzo con i tuoi ripetuti attacchi furtivi durante la contesa che ci vedeva coalizzati, ti sei burlato di tutto pur se sapevi che uno sbaglio avrebbe troncato non uno, ma due percorsi. Mi ricordi come il percorso diventa più luminoso quanto oscuro. Io sarò la vostra guida sul sentiero del sanguinamento di agonia. Io sarò l'incubo nei tuoi sogni, che ti fa svegliare alle tre del mattino sudando e in lacrime e piangendo per il passaggio alla tua miglior vita.”

Sniiiiiiiiiiiff.
Dopo una salutare tirata di coca, il Dope Show ha la tipica espressione da ‘mamma mia come sto!’. Il wrestler sembra far mente locale alla presenza del maestro delle arti custodi.

AM: “Aspetta, tu sei Robb, ma che bella fanciulla!

No, un attimo, conosco il tuo volto. Abbiamo lottato insieme come un duo dinamico di un action flick anni ’80. Io ero Tango, tu eri senza Cash, io ero James Bond, tu eri la mia puttana, ehm, la Bond Girl. Perciò siamo andati alla grande, e ci siamo beccati una bella title shot. Congratulazioni, Cho-qualcosa, siamo finalmente in lotta per una cintura. La parte migliore di tutto questo è che la prossima volta che saliremo sul ring lo faremo da avversari.”

Ava stringe gli occhi e li riapre, la presenza di Nishimura è ancora lì di fronte a lui, non sembra affatto soddisfatto di questo breve scambio di “opinioni”.

AM: “Hai potenziale, mi ricordi Lord Hades ma con il volto scoperto, ma passiamo al momento che attendi tanto. Quando potrai ringraziarmi allora lo farai mostrandomi il meglio di te, e solo così saremo alla pari, perché da te non aspetto gratitudine, ma la tua violenza, la tua brutalità.

E allora davvero potrò divertirmi perché io da te non voglio alcuna alleanza nel match che ci attende.
Nemici come prima, più di prima, ma tanto sarò io a vincere. Tu hai le arti oscure, io ho l’anima marcia… Mr. Wrong Soul al tuo cospetto!”

Misfit e Nishimura sono a un passo dalla collisione all’interno della stanza, quando un’altra figura è lì presente.

Si tratta di Dante, inquadrato a braccia incrociate, con la schiena contro il muro. Lo scozzese, tacito, sembra irritato dalle scaramucce di Ava e Chojiro, per cui sbotta:
"Dannazione, sembrate due bambini. Smettetela immediatamente, sto cercando di concentrarmi. Sto cercando un attimo di riservatezza per la mia mente ed il mio spirito, come faccio ogni volta che devo andare in azione. Le vostre parole però sovrastano il mio cervello e non riesco a ragionare.
Anzitutto, perché irrompere proprio qui? E poi, perché litigare come foste degli infanti? Le questioni non si risolvono in uno spogliatoio. O quantomeno, non nello stesso spogliatoio ove Dante cerca pace.
Sto muovendomi nell'astratto per entrare in simbiosi con il mio animo, ho bisogno di mettere i puntini sulle i e capire se sono davvero pronto per il mio futuro. Non perdo tempo come voi."

"Ava, la tua spocchia mi infastidisce. Chojiro, le tue parole mi stavano facendo addormentare nel bel mezzo della meditazione. Il vostro problema è che entrambi siete due personaggi banali, tiranni delle frivolezze e della solita voglia di vincere. Dante non ha interesse per le vittorie, a lui basta emergere, basta che si parli di lui.
Ma per ottenere il massimo da me stesso, necessito di combattere con me stesso. Devo fare i conti con l'interno e solo alla fine potrò sentirmi pronto.
Provateci anche voi, potrebbe aiutarvi..."

Chojiro tira un leggero sospiro, toglie il cappuccio e mostra il suo volto: dal paint face aggressivo, ai lineamenti facciali. Nishimura guarda Dante e con espressività idrofoba aggiunge.

CN: “I tuoi metodi non mi interessano Dante, non perché ritenuti futili, ma perché non li accetto dal primo di turno. Avremo un quadrato e sarà lì, dove sfodererò tutto il mio potenziale.”


[IMG]http://i64.tinypic.com/2cid3kl.jpg[/IMG]

Il rumore dell'acqua del rubinetto che scorre nel lavandino ci accoglie, mentre nelle immagini mostrate sono quelle di un classico spogliatoio, senza nulla di particolare. Dal bagno fa la sua comparsa John Doe, appena sbarbatosi con il suo fedele coltellino, che ripone nella tasca mentre si siede sulla panca, guardando alla sua destra dove Mouze ha già preso posto squittendo.
Il newyorkese inizia a parlare.

Doe: "Immagino che un sacco di persone vogliano sapere il motivo per il quale ho fatto in modo che il match di Interim Plague passasse da 3 a 5 partecipanti.
Perché John, perché ti sei dato la zappa sui piedi scegliendo volontariamente di inserire Nishimura e Ava Misfit nella contesa? Come mai hai deciso di immischiare altra gente nella disputa fra te, Foley e Dante?
La risposta è sempre stata sotto agli occhi di tutti."

Breve pausa del Saviour, che mostra un sorriso beffardo.

Doe: "Se il match per il PPV fosse rimasto un Triple Threat, avrei avuto molti più grattacapi ed attenzioni indesiderate. Il Ranger si è ormai incaponito nel suo bigotto ideale di giustizia, dove io rappresento lo stesso male che tento di estirpare con dedizione e sacrificio, mentre Dante ha un conto in sospeso con il sottoscritto da The Last War, dove lo feci piombare nei meandri oscuri dell'Inferno aiutando Sophitia.

No, non sarebbe stato semplice con solo loro due come sfidanti.
Molto meglio aggiungere altri due avversari, interessati unicamente a premio in palio e incredibilmente volgari e incoerenti, per generare il caos. Un caos di peccatori, dove la sola abilità nel quadrato non è sufficiente per avere la meglio nel marasma generale. Nessuno di loro ha l'astuzia, l'intelligenza e la tenacia per uscirne vincitori, e quando arriverà il momento propizio..."

Il coltello precedentemente posato nella tasca viene fulmineamente estratto e taglia l'aria, conficcandosi sul suolo.

Doe: "farò mio lo Smell of Revenge e lo userò per punire l'ennesimo rifiuto che riempie Bloody Desperation."

Qualcuno bussa alla porta. John, credendo che sia il suo nemico-amico Blackjack, lo avverte.

Doe: "Guarda che la porta è aperta, BJ."

La porta si apre e sì, troviamo un lottatore mascherato ma non è Blackjack, bensì il Lone Ranger Hunter Foley.
Il lottatore mascherato, il giustiziere, non sembra entrare con intenti bellicosi,
procede in avanti, verso Doe e gli si siede proprio nella panca di fronte a lui.

Foley: "Un ribelle contrasta la violenza e l'ingiustizia ma per farlo deve a sua volta perpetrare la violenza e l'ingiustizia e allora non può dichiararsi superiore alla dittatura che combatte.
Tu, sei quel ribelle e non sei diverso di coloro che combatti."

Passa qualche attimo di silenzio. Foley non ha fretta nel parlare, scandisce ogni parola on modo chiaro e diretto.

Foley: "Avrei preferito che ci affrontassimo singolarmente. Un solo incontro. Uno contro uno.
Un duello dove tu avresti messo in gioco le tue capacità e se ne fossi uscito vincitore, senza rubare ... saresti stato perdonato."

Ancora silenzio, il Ranger mugola contrariato per quanto accaduto la settimana precedente.

Foley: "Auctor opus laudat e tu non sei da meno, John Doe.
Cerchi di lodare la tua idea, gli giri attorno e la adorni di tante belle parole cercando di farla passare come una strategia,
una tattica per portarti all'agognata vittoria."

I due si guardano, nessuno dei due si attaccherebbe in quel momento e proprio per questa sicurezza, entrambi stanno rilassatamente seduti sulle rispettive panche.

Foley: "Ma Abyssus abyssum invocat e tu hai preso una brutta china.
Cercare a tutti i costi di evitare scontri diretti e il seguire la legge e i regolamenti.
L'odio a prescindere di ciò che essa rappresenta.
Ma una vittoria sporca non vale quanto una pulita ... ma ..."

Sospira, Foley si osserva attorno,
si fissa per qualche momento verso la porta per poi tornare su Doe.

Foley: "... ma c'è una possibilità per chiudere questa situazione in maniera migliore.
Permettendoti di allontanarti dall'immagine che ti sei creato, rinnegando questa china del vizio, sella slealtà e tornare sulla via della legalità.
Un match dove verrà premiato chi merita davvero e non il primo ladro che riuscirà a rubare un pin, come un tagliaborse nella notte.
Parlo di un incontro dove verrà premiato colui che schienerà o sottometterà tutti e quattro gli avversari.
Pensaci ... lo chiedo a te, ma questo varrà per tutti.
Solo un codardo potrebbe rifiutare, e questo mondo non è fatto per ladri e codardi."

Il Lone Ranger non attende nessuna risposta, si alza e fa per andarsene.


[IMG]http://i64.tinypic.com/2cid3kl.jpg[/IMG]

Siamo nel parcheggio dell'arena.
Garet Jax è appena arrivato a bordo di... una Suzuki Suzulight SS color fucsia.
Vediamo Jax girare per i sentieri ma, nonostante vi siano numerosi parcheggi lungo il suo cammino, sembra che nessuno gli vada bene.
Fin quando non ne nota uno proprio vicino alla porta d'ingresso.
-Bingo...-sussurra tra sé e sé.
Jax si avvia a fare manovra, ma prende male le misure e con la fiancata struscia un pilastro...
-Lo sapevo che dovevo venire col Tweezy di Oregon...
il Luckyman insiste, facendo manovra 2-3-4... un po' di volte insomma, tante da far diventare virale il filmato della registrazione del parcheggio, ma questa è un'altra storia.
Una volta riuscito nell'impresa, lo vediamo uscire dalla macchina ma, prima di accedere all'ingresso dell'arena, viene bloccato da un giornalista sportivo.

-Ehm... Signor Jax, permette due domande?
-Facciamo una.
-Ehm... è un modo di dire, le domande sarebbero tre, quattro se vogliamo contare anche la precedente...
-Ohhh... Va bene, ma facciamo in fretta.
-Signor Jax, in cosa consiste il match di stasera?
-Si tratta di un “I've closed my car match”, nel quale si vince trovando la cintura nascosta all'interno di un portabagagli, eseguendo su questo una qualche manovra.
-Ma i portabagagli delle macchine non si aprono a scatto tramite urto...
-E invece sì, quello di questo catorcio ad esempio lo fa...

Jax tira un pugno al portabagagli della sua vettura, che “magicamente” si alza.

-E questa la considero la seconda domanda.
-Ma...
-Ah-ha, niente ma.
-Va bene... Non teme che David Barriage possa presentarsi come sfidante in questa Open Challenge, cercando di rovinarle la Winning Streak così come lei ha rovinato il suo sogno?
-Oh, rovinare il suo sogno... Ha vinto di rapina contro (quel finocchio di) Daniel Stuart sfruttando le abilità combinate con la Houghton, da solo sarebbe stato sculacciato per tutta l'arena invocando la Brexit, che in questo caso non sarebbe stata l'uscita di una nazione da una federazione continentale ma bensì David Barriage che piange chiedendo di uscire dal wrestling lottato, così da dedicarsi a sport più salutari, come, chessò, il Polo... Insomma, io in realtà sono un benefattore, gli ho fatto un favore, non dovrebbe avercela con me...- risponde sarcastico il Luckyman.
-La ringrazio Signor Jax, spero di non rivederla mai più ma ne dubito...

Il giornalista getta il taccuino e il cartellino con su scritto “Press” nel cestino più vicino, quindi si avvia verso il backstage sotto gli occhi attoniti del wrestler di Las Vegas.

-Che cosa vuol dire questo?!?- esclama Garet, stupito e leggermente offeso.
-In realtà sono un addetto WBFF, mi ha mandato il Signor Kobayashi con uno stratagemma a farle spiegare in cosa consiste il match perché lei vuole fare cose innovative e non dà mai spiegoni, il GM lo reputa un comportamento poco professionale... la prego non mi picchi!

A Jax sembra quasi cadere la mascella, quindi fa un cenno con la mano allo sfortunato addetto, dandogli l'autorizzazione a scappare, e sulle immagini del galoppino in fuga e di un offeso ma divertito Garet Jax, le telecamere sfumano.

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Ci troviamo, dopo il breve stacco, ancora nel Parking Lot dell'arena di Berlino, il cameraman inquadra cinque auto disposte in schiera ordinata.

Taggart: "Se le immagini ci portano nel parcheggio può voler dire soltanto una cosa, e cioè che è giunto il momento del King of Luck Championship match."
Kokone: "Vorrei che si trattasse di un Parking Lot Brawl standard, ma ahimè... Abbiamo a che fare con una Lucky Stipulation."
Taggart: "Prima di spiegare le regole del match ricordiamo che questa è una open challenge, e che quindi non sappiamo ancora chi sarà lo sfidante di Jax."
Kokone: "Eccolo, è proprio lui, il Luckyman. Ha appena raggiunto l'area e c'è un motivo se non ha la cintura con sè, ma questo lo chiariremo a breve."

King of Luck Championship: Garet Jax (c) vs ??? [Open Challenge; "I've closed my car?" Match]

Garet Jax cammina con disinvoltura verso l'area racchiusa dalle cinque automobili, tutte con il portabagagli rivolto verso il centro dello spiazzo. Al suo seguito vediamo uno dei referee della WBFF Wrestling, che dirigerà l'incontro.

Cos'è un "I've closed my car?" Match? Inutile dire che si tratta di un'invenzione, una trovata... del campione in carica. Una delle classiche Lucky Stipulations. Funziona come un Parking Lot Brawl, ma senza pinfall e sottomissioni. All'interno del portabagagli di una delle vetture c'è la King of Luck title belt; vince chi, eseguendo una mossa ai danni dell'avversario, riesce ad aprire il portabagagli contenente il titolo.

Il King of Luck si guarda intorno, in attesa di scoprire il nome del suo avversario. Dopo qualche istante notiamo che ha iniziato a mantenere il raggio visivo fisso verso un'unica direzione. Poi, sul suo volto, compare un sorriso.

WHAT?!? No, non è possibile. Sarà pure un gigante, ma può risultare temibile solo per chi non lo ha mai visto in azione.
Si tratta di CRASHINDENTON!

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Non una gran bella notizia, forse il pubblico si aspettava una sfida un po' più ostica per il campione. Ma non dimentichiamo che il gigante di Piacenza è dotato di una forza sovraumana e, essendo immune a schienamenti e sottomissioni, forse potrebbe risultare più pericoloso di quanto si possa credere.

L'arbitro non indugia oltre, e fa partire ufficialmente il match!
L'audio con l'arena rimane aperto, permettendoci di distinguere il ring-bell e le reazioni del pubblico.

DIN DIN DIN!

Crashindenton emette un urlo che sembra far tremare anche i muri in cemento armato che sostengono la struttura, ma Jax non rimane affatto impressionato e lo invita a farsi sotto. Il gigante si fionda addosso al Luckyman, ma è lento e prevedibile: Jax si sposta a lato e gli rifila un Middle Kick su un fianco. Crashindenton prova ad acciuffarlo allungando le braccia in sua direzione, ma Jax si abbassa e, addirittura, GLI PASSA IN MEZZO ALLE GAMBE!

Non appena Crash si volta dall'altra parte, lento come la morte, si becca un Dropkick in pieno petto, che lo fa barcollare all'indietro... Fino a poggiarsi con tutto il suo peso SUL PORTABAGAGLI DI UN'AUTO!
Eppure tutto ciò non ha delle conseguenze degne di nota, il portellone rimane chiuso.

Crashindenton fa per ricomporsi, ma prima che possa ritentare un'offensiva Jax gli è addosso e lo colpisce in faccia con un pugno a mano chiusa, poi gli rifila una ginocchiata sullo stomaco. Colpi discreti e potenti, che però il wrestler di Piacenza sembra non patire affatto!
ATTENZIONE! Crash allunga le mani sul collo di Jax, poi lo solleva... E inverte il fronte, indirizzandosi verso il portabagagli...

DOUBLE HANDED CHOKESLAM!

SBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAM! Jax è stato schiacciato sul portellone dell'auto! Che botta!

E IL PORTABAGAGLI SI APRE, OH MY...

Ma c'è un motivo se Jax viene soprannominato The Luckyman: lo scompartimento non è quello giusto, all'interno non c'è nessuna cintura. Ma il cerchio si restringe, rimangono solo altre quattro auto.
Crashindenton afferra nuovamente il campione in carica per il collo, mentre è ancora adagiato sull'auto. Lo strattona verso di sè facendolo tornare in piedi, poi riprende a soffocarlo! L'arbitro non può intervenire in nessun modo, tutto ciò è del tutto consentito...

Ma cosa succede?!?
Jax si comporta in modo strano, non vuole liberarsi della manovra ma sembra che si stia rivolgendo verso la sua Suzuki Suzulight SS color fucsia! O, per lo meno, è come se inducesse Crashindenton ad assecondare, mentre lo strozza, la direzione che lui ha scelto.
E il gigante, del tutto ignaro di cosa possa bollire in pentola...

LO LANCIA DI PESO SUL PORTABAGAGLI DELL'AUTO, PORTABAGAGLI CHE PRATICAMENTE CADE A TERRA!

Jax mentre è a terra, toccandosi la schiena se la ride, il suo rivale invece cerca all'interno del portabagagli e... trova i documenti dell'assicurazione della vettura?

Taggart: Dici che Jax si è fatto buttare apposta sulla vettura così da intascare il risarcimento?
Kokone: Beh, non so quanto potranno dargli per una Subaru Baracca...
Taggart: Ma è una Suzuki!
Kokone: Forse anche peggio allora...
Taggart: Ma è un auto d'epoca!
Kokone: Sì, ma ha visto sicuramente epoche migliori di questa...

Crashindenton recupera Jax e lo carica su una spalla in posizione di Powerslam, poi con l'avversario addosso si indirizza verso una terza vettura.
Ma il Luckyman ha una reazione e riesce a scivolare alle sue spalle, poi lo spinge da dietro con tutte le sue forze e RIESCE A FARGLI TIRARE UNA CRANIATA CHE SFONDA IL FINESTRINO DELL'AUTO!

SCRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASH!

O Scrashindenton, per la cronaca. Il gigante rimane piegato con il busto in avanti e la testa all'interno dell'abitacolo, poi Jax lo strattona all'indietro, non senza dover faticare considerando la mole dello sfidante.
Crash ha il VOLTO SANGUINANTE! La testata contro il vetro, che si è frantumato, sembra avergli procurato delle ferite sulla fronte.

Jax riesce a piazzare facilmente Crashindenton NELLA STANCE INIZIALE DELLA SUA... THE LAST LUCK!
Chiude il Double Underhook, ma ben presto si rende conto di quanto sia impossibile sollevare un bestione di più di 200 chili in posizione di Double Underhook Piledriver.

...

Quindi opta per una variante, non meno pericolosa. DOUBLE UNDERHOOK FACEBUSTER!

MODIFIED LAST LUCK, SULLA PAVIMENTAZIONE DEL PARCHEGGIO!

Crashindenton è KO, talmente stordito che Jax - dovendo per forza di cose rialzarlo da terra - incontra delle notevoli difficoltà. Sta faticando più per sollevarlo da terra che per fronteggiarlo in face to face. Ma dopo aver versato un po' di sudore Crashindenton è finalmente in piedi, barcollante.

Jax chiude una Headlock ai suoi danni e lo trascina verso il portabagagli dell'auto con il finestrino rotto. E GLI SCHIANTA LA TESTA CONTRO IL PORTELLONE!

Che poco dopo l'impatto si apre: ma all'interno non c'è nulla.

Jax però ha la situazione in mano e l'avversario in pugno, chiude nuovamente una Headlock e trascina Crashindenton verso il portabagagli di una quarta auto.

Gli fa tirare l'ennesima craniata del match, la seconda su un portellone. Che sia la volta buona?

BINGO! All'interno dell'auto c'è IL KING OF LUCK CHAMPIONSHIP! The match is over! Jax molla Crashindenton, lasciandolo crollare a terra con tutto il suo ingente peso.

DIN DIN DIN!

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Garet sorride e prende tra le mani la sua preziosa title belt, adornata con gemme preziose e altri materiali costosissimi. L'arbitro non ha dubbi su ciò che ha appena visto, e conferma l'esito dell'incontro andando a sollevare il braccio di Jax.

Poco dopo Jax, dopo essersi allacciato la cintura, avanza verso un corridoio dell'arena e inizia a percorrerlo. Un cameraman continua a seguirlo, inquadrandolo da dietro mentre continua ad attraversare le varie sezioni del backstage.
Alla fine Garet sembra voler imboccare proprio il varco che conduce VERSO LO STAGE DELL'ARENA!

E il King of Luck si porta sul palco! Il pubblico fa partire un boato!

Crowd: "WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!

...

JAX!
JAX!
JAX!
JAX!
JAX!"

Evidentissimo contrasto tra le reazioni di questa sera e quelle viste a Londra, tutto sembra essere tornato alla normalità. Ovazione totale per l'atleta baciato dalla dea bendata della fortuna.
Garet si slaccia la cintura e, con un sorriso sornione stampato in faccia, la solleva verso l'alto! L'ottava difesa è stata compiuta con successo, ormai ne mancano solo due all'ambita decima, quella che gli farebbe ottenere una shot diretta all'Undisputed Championship.

WHAT?!? ATTENZIONE, PARTE "THE HIDDEN FORTRESS THEME"?!?

Alle spalle di Jax appare la sagoma del GM in persona, l'Avvocato DAISUKE KOBAYASHI! Pochi secondi dopo il suo ingresso in scena la musica viene tagliata, il giapponese ha un microfono in mano e sembra essere sul punto di rivolgersi proprio al Luckyman.

Kobayashi: "Congratulazioni per l'ennesima difesa, Mr. Jax. Ma in fondo lo sai, se sono qui non è di certo per dispensare complimenti o liete notizie."

Crowd: "Ooooooh... #SadNewsKobayashi."

L'avvocato annuisce in seguito al coro del pubblico.

Kobayashi: "Esattamente. Sarebbe stato meglio scambiare quattro chiacchiere comodamente seduti nel mio ufficio, ma il tempo vola e ho decine di faccende di cui occuparmi. Anzi, per fortuna che è stato deciso di concedere un'opportunità alla Palmer, almeno mi sono risparmiato quei dieci minuti di informazioni sul PPV ad inizio puntata che, invece, ho impiegato per bollare alcune lettere di licenziamento."

Jax, annoiato, invita con un gesto Kobayashi a tagliare corto. Il pubblico mantiene il silenzio, incuriosito.

Kobayashi: "Non ho potuto fare a meno di notare che, da quando hai quel titolo stretto alla tua vita, non si è mai vista una DIFESA SERIA che potesse legittimarti, agli occhi di tutti noi, come un vero campione. Vuoi per colpa delle Open Challenge, vuoi per qualche disattenzione da parte nostra, fino ad oggi hai difeso OTTO VOLTE quel titolo uscendo trionfante da match combattuti... Contro jobber, comparse, o atleti penalizzati da altre rivalità in corso e tagliati fuori da interferenze o altri imprevisti di sorta."

L'avvocato giapponese si concede una pausa retorica, poco dopo prosegue.

Kobayashi: "A me, a noi, alla WBFF... Non piacciono i parassiti. E se davvero vorrai proseguire la tua striscia positiva e rincorrere i tuoi obiettivi, Jax, dovrai farlo a modo mio... Perchè la pacchia è finita.

...

Come ben sai si sta avvicinando Interim Plague, e sai anche che faremo in modo che ognuno di voi atleti sotto contratto con la federazione faccia i conti con una piaga, un malus che potrebbe condizionare o il match in PPV, o il percorso che porta al PPV."

Garet si mette a braccia conserte ed inarca un sopracciglio.

Kobayashi: "Il mio annuncio, Luckyman, riguarda proprio la TUA PLAGUE. Nessuno, né tantomeno io, ti precluderà la possibilità di inseguire i tuoi obiettivi. Ma lo farai A QUESTE CONDIZIONI..."

L'avvocato avanza di un paio di passi verso il King of Luck.

Kobayashi: "NUMERO UNO. Non ci sarà più nessuna Open Challenge e le LUCKY STIPULATION SONO UFFICIALMENTE BANDITE.

...

Numero DUE. Difenderai il King of Luck OGNI SACROSANTA SETTIMANA senza pause di mezzo, fino a quando non perderai quella cintura. Mi auspico che tale fattore non finisca per influire sulla tua forma fisica, condizionando di rimando il tuo prezioso match con Barriage di Interim Plague."

Il General Manager abbozza un sorriso, che smorza subito dopo.

Kobayashi: "E, infine, NUMERO TRE. I tuoi sfidanti saranno scelti DA ME IN PERSONA, e ti assicuro che combatterai solo ed esclusivamente contro performer di altissimo livello."

Garet Jax non sembra essere affatto turbato da questo annuncio, anzi, mostra la sua solita faccia da schiaffi, come a voler dire... "Tutto qui? Ora posso andare?"

Kobayashi: "E con questo è tutto, che la tristezza vi accompagni sempre."

Parte nuovamente la theme del GM, il quale poco dopo sparisce dietro le quinte. Jax, appresa la notizia, fa spallucce mostrandosi rilassato e per niente impensierito da ciò che è appena stato deciso, quindi fa anche lui per tornare verso il backstage dell'arena.

Taggart: "E' un wrestler sicuro di sè che ne sa sempre una più del diavolo. Riesce sempre ad avere la situazione sotto controllo, e forse è proprio per questo che la gente lo apprezza."
Kokone: "Indubbiamente, ma la situazione si fa complicata e sono certo che qualche noia la patirà perfino uno come lui."
Taggart: "Staremo a vedere, intanto... Pubblicità. Ma rimanete con noi, le sorprese non sono ancora finite questa sera."
[Modificato da GregorHeavans 17/11/2017 18:07]
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17/11/2017 14:19
 
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La sveglia trillò tre volte.
La mano di Kimberlee piombò alla sua ricerca ma quella era già stata scaraventata all’altro capo della stanza segnando le 7:10
Solita solfa.
Solita routine.
Scagliò via gli strati di lenzuolcopertaecipriletto e si mise a sedere con le borse sotto gli occhi e un macigno di sonnolenza sulle spalle.

Al piano inferiore concitazione, ma anche preoccupazione.
Jacquelyn apparecchiava la tavola a cui Robert, un cliente di Kimberlee sedeva, dopo essere sceso di buon mattino.
(ndr. E voi direte “e mo’ chi è Robert? Sette giorni fa c’era un altro?” Non ci interessa. I clienti di Kim sono intercambiabili e di semplice arredamento)
Ma Jackie non era serena. Pensava a un assente.
La porta d’ingresso si spalancò. L’uscio venne varcato con andatura incerta, piedi che si intrecciavano gli uni con gli altri, e fare spompato, da un Gregor Heavans sporco, sudato, bagnato, e con l’occhio destro tumefatto.

Appena Jacquelyn ebbe corso in salotto, notando la scena, subito urlò: << Dove diavolo sei stato!? E che cazzo ti è successo, Greg?!>>
Heavans sbuffò, e procedette cercando di evitare ogni conversazione
<< Centrano gli uomini di Nicciola!? Dimmi, di no! Dimmi di no o t’ammazzo io! GREG!?>>
Il big bad Madafakka non poté evitarlo. Si voltò e incrociò lo sguardo con quello della fidata amica e guardandola disse con voce onesta << No, Jacquelyn. Te lo giuro>>

<< EHY, Stronzo!>> chiamò una voce rauca e profonda dall’esterno dell’abitazione << Sappiamo che abiti lì tanto! Don Nicciola ha detto che se non gli ridai quei 10.000 entro fine mese, ti mozza le dita >>

Gregor ridacchiò imbarazzato verso Jacquelyn << Eheh… i bambini del quartiere. Amano prendermi in giro lo sai…>>

CIAFF

<< E va bene, va bene!>> chiese scusa con fare pietoso subendo lo schiaffo << Ma tranquilla! Gli ho già ridato 4.000 un paio di settimane fa. Rimedierò il resto e sistemerò tutto…>>

<< Da dove hai fregato 4000 dollari che siamo in bolletta, qui? Da che conto hai attinto?!>>

<< Da nessun conto, Jackie, serena! Li ho rimediati io per conto mio… >>

La pel di carota incrociò le braccia disapprovando e scosse il capo in maniera negativa << Spero non ci sia nessun illecito. Il Giudice Thompson non potrà continuare ad assolverti per amicizia tutta una vita: rischierà le pensione prima o poi…>>

<< Niente di illecito, stavolta: ho smesso con le auto rubate: mi ci trovavo bene e finivo per tenermele. Ho fatto le cose come si deve… solo non posso dirti di che si tratta.
E tra qualche settimana, vedrai, potrò ridare il resto a Don Nicciola…>> la rassicurò allargando le braccia.

Quella lo scavalcò diretta in cucina e sollevò lo sguardo << Fa come ti pare. Spero tu abbia chiamato Kobayashi, piuttosto>>

<< C-ccerto che l’ho chiamato. Per chi mi hai preso?>> replicò con voce onesta.

<< Ottimo. Allora dopo gli faccio uno squillo anch’io per vedere come sta…>> lo sfotté lasciandolo a balbettare in cerca di repliche, palesemente colto in flagrante.

In quell’istante scese Kimberlee in vestaglia viola e spettinata, sbadigliando senza coprirsi la bocca, per poi fermarsi a fissare l’occhio di Gregor << Bel MakeUp, Gregory. Te l’ha fatto Don Nicciola?>>

<< Io… >>

<< E DOPO LE DITA..>> urlava la voce rauca dall’esterno << CI PRENDIAMO PURE UNA DELLE TUE AMICHE!>>.

Kimberlee immediatamente spalancò una finestra e si affacciò sulla strada, da dove proveniva la voce. Scorse un tipo losco barbuto, con bandana, occhiali da sole e giacca di pelle senza maniche. E gli si rivolse con fare deciso.

<< Punto numero 1, per avermi svegliata così, tu patirai torture peggiori.
Punto numero 2, potete prendervi Remì? Non ci serve mai per gli sviluppi delle storie>>

<< Hey!>> si lamentò la rocker Remì dalla cucina, sentendo.

Ma il criminale replicò << Non se ne parla. Non ce ne facciamo nulla di Remì! Sappiamo che non vi interessa!>>

<< Hey!>> si lamentò di nuovo dalla cucina.

In cucina, gli altri 6 non parlavano.
A rompere il silenzio fu Priscilla, il grassone nero della Tanzania assunto come tuttofare.

<< …… beh, è vero>>

<< HEY!>> si lamentò ancora.

Kimberlee, ancora affacciata, si strinse nelle spalle e urlò allo sgherro dei Mafiosi << Comunque fa un freddo boia oggi, se vuoi abbiamo frittelle calde a colazione...>>

Il barbuto gaglioffo si grattò la barba e diede l'okay col pollice.

<< Forte! Grazie! Salgo subito. In effetti questo Novembre è terribile! Siete sempre gentilissimi>>

Ma prima che quello potesse muovere un terzo passo, Kim lo riprese agitando l'indice << Ah-ah-ah. Noi ti diamo un pasto caldo al chiuso, ma tu vedi di insistere con Nicciola per prenderti Remì: cazzo, non la sopporto ahahaahah>>

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"Ricordando il passato" di Akiko Shikata risuona nell'arena e a fare il suo ingresso è la "Golden Witch" Beatrice. Cammina verso il ring, dove è stato allestito un tavolo con delle sedie, con passo tranquillo e studiato per poi sedersi su una delle sedie.

Beatrice: Tra un po' dovrebbe venire la coppia bugiarda e codarda, coloro alla quale bramano il mio Stink of Theft con tanta passione da voler SICURAMENTE usare mezzi truffaldini per ottenere la vittoria su una "ragazza" come me ... che si facciano avanti così il contratto verrà siglato!

E la risposta non tarda ad arrivare: Paige ed Alcide compaiono da sotto il titantron mano nella mano.
Cappuccetto Rosso sorride ed è la prima a raggiungere Beatrice al centro del quadrato, si rigira il microfono tra le mani.

Paige: "truffaldini! Siamo decisamente truffaldini!"

Si sistema una ciocca di capelli dietro le orecchie mentre Alcide si porta alle sue spalle incrociando le braccia.

Paige: "Cara, anche il tuo modo di parlare è datato ed incredibilmente noioso! Ti sento blaterare da un sacco di tempo e sono davvero stanca.
Ho smesso di chiedermi cosa ti passa per la testa quindi mi limito ad assecondarti..."

Si prende una piccola pausa prendendo posto a sedere, si volta verso il Lupo che scuote la testa in segno di dinego.

Paige: "Speravo che ci avresti lasciati in pace ma hai preferito scegliere la strada più complicata: Vuoi farci perdere altro tempo o concludiamo questo triste teatrino?!"

Agita una penna sotto il naso della Strega che sembra piuttosto infastidita.
Beatrice mantiene il suo cipiglio arrogante nonostante l'irritazione.

Beatrice: Ricordate: niente interferenze, se vince il Lupacchiotto il contratto Stink of Theft sarà suo e sfortunatamente non dovrò perseguitarvi ma ... se vinco io ho due maschere da capra per voi! Due servi in più non fanno mai male sapete? Non pensate neanche a trasgredire questo contratto altrimenti dovrete cambiare lavoro.

Ride in maniera fastidiosa mentre firma, poi gira il contratto dall'altra parte come ad invitare i suoi interlocutori a fare lo stesso. Ma prima che i due possano siglarlo indica il titantron con l'indice di una mano: lo schermo si accende e ci mostra i punti chiave del contratto in maniera chiara ed inequivocabile, cosicchè tutti possano esserne a conoscenza.

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Beatrice: Allora? Che mi dite, vi sta bene?

Alcide e Paige si guardano tra loro, poi l'inglese sorride. Poco dopo Rhodes si avvicina al tavolo E FIRMA IL CONTRATTO! In arena si levano diversi cori in loro favore, il pubblico è tutto con loro.
Poi Paige, senza aggiungere altro, getta il mic ancora acceso sul tavolo e si avvia verso l'esterno del ring, seguita poco dopo dal suo uomo.
I due sembrano molto sicuri delle loro possibilità, ma Beatrice non è di certo da meno. La strega, infatti, li osserva da lontano mentre si portano via, con un ghigno stampato in faccia.

Taggart: "Qualcuno perderà qualcosa di prezioso questa sera, sarà un match epico collega."
Kokone: "Puoi giurarci. Linea alla regia, torniamo tra poco."

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CAMERA FADES

Backstage, un immagine diversa dal solio viene mostrata ai nostri occhi: Blackjack, in una stanza illuminata, siede ad un classico tavolo da Poker, ma dalla parte del mazziere

BJ: "Sorpresi, vero? Un Blackjack che, dopo tutto ciò che ha passato si mostra a voi senza stanze buie, e senza mostrare veli alle pareti. Vedete...ciò che trovo davvero irrispettoso da parte dell'uomo, è il credo. E non voglio parlare di cazzate divine, no, io intendo il credo...che voi vi create"

Il Doubleface si ferma, ed abbassa lo sguardo su un tavolo dove possiamo vedere Cactus Mike al tavolo, seppur titubante. L'intervistatore guarda Blackjack, e cerca di esporre qualche domanda allo stesso, venendo fermato

BJ: "Stasera...dato che Sophita e Doe hanno altro di cui occuparsi...tu parteciperai ad un gioco. Si...un gioco da cui trarrai benefici...te lo assicuro. Lo svolgimento è molto semplice, di fronte a me ho un mazzo di 52 carte. Tu metterai in gioco la tua salute...e per salvarti non dovrai fare altro che dirmi il seme della carta che ti mostro...sempre...più...RAPIDAMENTE! Ma tranquillo, non sarà il ripetersi di errori ciò che ti procurerà patimento...ne basterà uno solo"

Mike deglutisce, annuendo

BJ: "Appena avrò girato la carta, la metterò nel rispettivo posto sul tavolo. Quattro mazzi, uno per ogni seme...più altri quattro, adibiti a re e asso del seme stesso"

Mike annuisce ancora, ed il mascherato inizia a girare le prime carte, lentamente

Mike: "Fiori...Quadri...Fiori...Fiori...Quadri...Fiori...Fiori...Quadri...Quadri...Fiori...Quadri..."

La velocità di mano aumenta, col mascherato che, vedendo bravura in Mike, non si sofferma sulla carta

Mike: "Cuori! Picche! Fiori! Cuori! Fiori! Picche! Quadri! Quadri! Cuori! Picche! Fiori! Quadri! Picche! Fiori! Cuori! Picche! Quadri! Fiori! Cuori! Picche! Picche! Picche! Fiori! Quadri! ..."

La scena è veloce, Mike non perde di vista le carte...ed il mazzo finisce, con Blackjack che poggia le mani sul tavolo, guardando Mike, che sospira

Mike: "Per fortuna..."

BJ: "È un vero peccato che tu abbia perso...non trovi...Cactus?"

Mike: "EH?"

BJ: "Convinzione di ciò che pensate...ecco cosa fotte te...ed il resto del roster che mi vede. Avete un'idea troppo chiusa della mia presenza...e cadere senza nemmeno accorgervene"

Il DoubleFace ribalta i mazzi di quadri e fiori, con calma, con Mike che sembra non capire. Il mascherato poggia le due mani sui mazzi di cuori e picche, li ribalta...e Mike sbianca di colpo

Mike: "C...c...cuori Neri...e P...picche Rosse? Ma che cosa mi rappresenta questo?"

BJ: "Un tuo...errore!"


Blackjack scatta in piedi, scaravendando Mike sul tavolo, dove i quattro mazzi già ribaltati prima, ora cadono a terra, lasciando 8 carte sul tavolo. Il Doubleface si rimette a sedere, guardando in camera

BJ: "Ed ora...quello per voi. Il secondo errore"

Volta i mazzi con le accoppiate re-asso: quadri...fiori...picche, stranamente rosse...e cuori, dove però, il re, è affiancato da un Jolly

BJ: "Non ha notato una differenza importante. Ciò che a lui sembrava un Blackjack di Picche...si è tramutato in un Bluff, ed anche di un seme diverso. Mike non ha saputo riconoscere un falso dalle carte, come voi non ne sapete riconoscere in quel ring. Dimenticate ciò che pensate come sicuro...ABBANDONATE I PREGIUDIZI...non serviranno più...non col sottoscritto"

[IMG]http://i64.tinypic.com/2cid3kl.jpg[/IMG]

Derrick Mortimer entra in una stanza semibuia, di fronte a lui c'è Atalanta, seduta a terra con le gambe incrociate.

Atalanta: "Derrick ha detto cose molto cattive su di noi, vero Mister Nano?"

Risponde una voce dall'ombra.

Nano: "Certo, mia Cavaliera del Caos, ed è per questo che adesso tu andrai in cucina, prenderai un cucchiaio, quindi salirai sul tuo velocipede e pedalerai fino a New York, dove lo prenderai a cucchiaiate sulla schiena fino allo sfinimento prima di cavargli i bulbi oculari e inserirli all'interno dei suoi testicoli per farli sembrare più grandi! E già che vai in cucina, portami un barattolo di Nutella!"
Atalanta: "Posso averne un po?"
Nano: "No, grassona."
Atalanta: "Uffi... e a mister Buffo Pazzo devo portare niente già che ci sono?
Nano: "No. Non se lo merita dopo ciò che ti ha fatto fare al tuo agente."
Atalanta: "Ma io ero d'accordo con quello che ha fatto!"
Nano: "Ciò ti rende una persona orribile... orribile! Adesso rovescia e spacca in terra quelle bottiglie vuote di Peroni e rotolati a petto nudo sui cocci!"

Atalanta esegue.

YFW: "Ma che sta succedendo?"

Un flash.
Adesso Derrick è sulla Fifth Avenue, sente un urlo alle sue spalle: è Atalanta che gli corre incontro, Nano sulla spalla, armata di cucchiaio e barattolo di Nutella.

YFW: "Oh cacchio!"
Mortimer fugge via ma l'inseguimento prosegue.
YFW: "Aiutoooooooooo!"


...

YFW: "Aiutoooooooooo!"
Atalanta: "Oh, svegliati!"

Derrick si becca un ceffone, apre gli occhi e vediamo che la sua testa è imprigionata tra due gargantueschi quadricipiti. Il campo si allarga e scopriamo che appartengono alla sua forzuta trainer, Lindsey 'Atalanta' Park. I due atleti (chi più chi meno) sono sdraiati su un tatami.

YFW: "Anf... che è successo?"
Atalanta: "Stavamo facendo un po' di sparring e ti ho imprigionato in una headscissor, a quanto pare hai perso i sensi per qualche secondo e poi ti sei messo a urlare."
YFW: "Anf... anf... mi faresti un favore?"
Atalanta: "Quale?"
YFW: "Liberami!"
Atalanta: "Ops, scusa!"

Lindsey molla la presa rilasciando Derrick che torna a respirare con regolarità.

YFW: "Ho fatto un incubo tremendo... anf... (si volta inarcando un sopracciglio) mi sa che c'eri anche tu!"
Atalanta: "Beh adesso basta sognare, ti devi riscattare dopo la batosta che hai preso a Royal Pornocracy!"
YFW: "Non ho vinto una title shot all'Undisputed battendo tutti?"
Atalanta: "Quello te lo sei sognato!"
YFW: "D'oh!"
Atalanta: "Adesso ti spiegherò la tua attuale situazione applicando i principi dell'aritmetica."

Lindsey va a prendere una lavagna bianca e con un pennarello disegna degli omini-stecco, anzi donnine-stecco dato che hanno delle strisce a rappresentare dei capelli lunghi, una li ha segnati col pennarello rosso.

Atalanta: "Dunque, questa è Crystal e questa sono io. Assumiamo che Cray sia un wrestler medio, le assegniamo dunque come valore lo 0. Io invece l'ho sconfitta quindi ho valore 1."

Disegna uno 0 sotto Cray e 1 sotto la sua versione su lavagna.

YFW: "Ma Cray ti ha battuto e portato via la cintura!"
Atalanta: "Zitto! La matematica non è un'opinione!"

Disegna un omino-stecco e delle frecce tra i vari personaggi.

Atalanta: "Dunque, tu un anno fa hai perso contro Cray per 15-0 in 5 minuti, pertanto ti assegno un valore iniziale di -15, anche se prima di incontrarmi facevi talmente schifo da meritarti - 1.000.000. Quando abbiamo cominciato il nostro allenamento, circa 3 mesi fa, negli sparring da 5 minuti ti sconfiggevo mediamente con 15 punti di scarto, come ha fatto Cray. Ma essendo io un +1 rispetto a lei vuole dire che eri già un -14. Eri già migliorato da solo di un punto, bravo!"
YFW (con la faccia di chi non ha capito un accidente): "Mmmmh, grazie."
Atalanta: "Adesso invece, grazie al nostro superaddestramento, nello stesso intervallo di tempo ti batto con uno scarto medio di 7 punti, pertanto possiamo asserire che sei arrivato a un livello di -7. In meno di 5 minuti hai perso contro Kim Popart cui, calcolando i suoi successi nel business moltiplicati alle sue capacità e alle sconfitte che le ho impartito in passato, assegno un valore di -5."

Aggiunge una donnina e altre cifre.

Atalanta: "Tuttavia avresti potuto vincere se non avessi provato a fare quel diavolo di Moonsault!"
YFW: "Ma era il mio pegno d'amore!"
Atalanta: "Ti do un pugno d'amore se non smetti di interrompermi! Quindi, avresti potuto vincere in meno di 5 minuti con una lottatrice del valore di -5, tu che sei un -7! Capisci cosa significa ciò, Derrick?"
YFW: "Che sono il più forte?"
Atalanta: "No! Significa che le tue possibilità fuggono da ogni logica e sono quindi incalcolabili, rendendo inutile l'applicazione di tutti questi principi matematici!"
YFW: "E allora a che diamine è servita questa incomprensibile lezione???"
Atalanta: "Era la tua pausa! Adesso riprendiamo subito con lo sparring!"
YFW: "Aspetta! Non ho nemmeno bevuto un sorso d'acqua!"

Ma la colossale bionda è già balzata addosso a Derrick, subito immobilizzato a terra e implorante pietà.
L'addestramento prosegue...

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Taggart: “Diaovli, qui ora si fa sul serio, signori. Match di grande importanza quello che abbiamo qui. Nathan Rhodes e Beatrice han messo sul piatto tantissimo: Stink of Theft contro libertà personale”
Lover “Ma se non c’è libertà, non c’è amore, e se non c’è amore… non c’è vita!”

Con “Ricordando il passato” va il suo ingresso l’Italo-Giapponese. La Golden Witch, sentitasi tradita e gabbata da Nathan dato che i patti di Royal Pornocracy non sono stati rispettati, rischia oggi di tenere al guinzaglio non più solo una, ma due personalità della WBFF. Questa è di certo una delle sfide più importanti che abbia mai dovuto affrontare.

“Too-Vicarious” annuncia invece Alcide. Lui e Paige arrivano l’uno al fianco dell’altra. Schierati in maniera salda, come a volersi proteggere reciprocamente. C’è inevitabile timore nei confronti della Golden Witch dopo quanto accaduto lo scorso mese, ma si è promessa una contesa regolare e tale dovrà essere. Il Lupo bacia la propria Cappuccetto e sale sul ring pronto a combattere.


Beatrice vs "Alcide" Nathan Rhodes /w Paige [WBFF Rules Match]

Il gong viene fatto suonare!
Beatrice tenta di avvicinarsi guardinga e afferra l’arto rivale in Hammerlock; con un saggio scivolamento Nathan si porta faccia a faccia e SPINEBUSTER con relativo schienamento.
E’ solo conto di uno.
Inutile, ma efficace a impensierire la Golden Witch che subisca, da sdraiata, i cazzotti di Rhodes, e un consecutivo tentativo di Camel Clutch; ma l’Italo-Nipponica scivola sotto le sue gambe, va alle spalle e assesta un ottimo bulldog che le concede di rifiatare.

Fiato, però, non vuole concederlo a Nathan, e per questa ragione va di Sleeper Hold, ben serrata alle spalle di lui. Quegli cerca di reagire, di tirarsi su… e punta a un corner in velocità per tuffarcisi di schiena causando un impatto a Bea; ma la Strega si tira all’in su con magistrale atletismo all’ultimo istante: serra ancora la morsa, ma con le gambe atterra seduta sulla terza corda: e da lì si tuffa in over the head… STUNNER!
Rhodes, risente del colpo e si appollaia alle corde più basse, ma la Golden Witch assesta degli stomp incurante della posizione di RopeBreak e, anzi, s’aggrappa alle corde rimediando dei richiami arbitrali che la obbligano ad allontanarsi.

Alcide potrebbe giovare anche di una squalifica della Strega, ma Beatrice non è una sprovveduta e difficilmente si farà fregare così. Rhodes s’affaccia tra seconda e terza corda intontito… dall’altra parte c’è Paige che cerca di consolarlo e incoraggiarlo… E METTERLO IN GUARDIA!
Beatrice è tornata all’attacco e poggia gli stivali sulla schiena di lui facendo surf col suo corpo, mentre si tiene alle corde più alte. Trash talking nei confronti di Paige.
Bea sta giocando di provocazioni. Scende ora coi piedi sul mat e attende che il rivale si metta in ginocchio… si sfila un guanto bianco … e pem: schiaffeggia con fare beffardo il rivale usando il guanto stesso. Divertita afferra ora il nemico in DDT…

… ma questo causa solo una reazione di Rhodes in SPEAR! Con cui fa percorrere alla Strega tutta la diagonale fino all’angolo! E Shoulder Block all’addome nell’intersezione delle corde.
Shoulder Block!
E ancora! E ancora!
E SPINEBUSTER AL CENTRO DEL RING!
Uno!
Due!
Non basta!

Beatrice non si arrende, ma neanche Rhodes che solleva la rivale e la lancia alle corde, solo per afferrarla al ritorno in Spinning Side Slam!
Fa per coprirla ancora, ma Beatrice rotola verso l’esterno concedendosi un break; Nathan non è d’accordo e Bea si rintana al fianco di Paige la quale non può metterle le mani addosso ed è costretta ad alzare le bracci per evitare il rischio di un qualsiasi richiamo.

Taggart: “Astuto farsi scudo della manager del rivale da parte di Beatrice che riesce a riprendere fiato, spazientendo Rhodes”

Rientra solo adesso, seguita a breve distanza da Alcide, ma lo anticipa con un dropkick alle caviglie che lo mette in ginocchio e Leg Lariat: no! Bloccata in posizione di powerbomb… SI! A segno!
E non la molla. La ritira su… SECONDA POWERBOMB CONCATENATA…. PRIMA CONTRO IL CORNER… E SENZA LASCIARLA… SUBITO DOPO AL SUOLO!
L’HA DEVASTATA!

UNO!

DUE!

TRE!

E invece niente! Nathan se ne resta in quella posizione a riprendere fiato: ma è un’idea PESSIMA.
E viene tramutata in Triangle Choke. Cerca di spezzare di nuovo il fiato al rivale. Questi fa più fatica ora che è stanco a liberarsi. Ma cedere? Non se ne parla.
Non può certo perdere così. Cerca le corde… le cerca con le gambe… e le trova con la destra!
E’ salvo. Bea trattiene la morsa fino al quattro allentandola di molto: quindi lo lascia andare.
Alcide perde le staffe e, tiratosi, fuori dal lucchetto passa al contrattacco, ma ora è Beatrice accanto alle corde. Nathan però non ci vede più dalla rabbia e la tempesta di ginocchiate.
Richiami arbitrali come se piovessero. Il direttore di gara deve frapporsi.

Rhodes sta perdendo il controllo. Anche Paige dall’esterno si ritrova a doverlo calmare per evitare faccia sciocchezze: se la tattica di Beatrice è far squalificare Alcide potrebbe riuscirci molto presto. Alcide sradica dalle corde la rivale e va in Vertical Suplex: ON HUNT!

No! Ginocchiata mandibolare, Bea si libera, si tiene ora alle corde in cerca di un Break. Di nuovo Alcide la va addosso e l’arbitro lo richiama minacciandolo seriamente di squalifica.
Paige di nuovo gli urla di stare concentrato.
Beatrice sorride alla scena e guarda Paige, rivolgendosi però a Nathan.

Beatrice “Is she beautiful, isn’t it?”

Taggart: “Buona notte! Qua si va di squalifica… Alcide scavalca l’arbitro! Qua finisce male”

Alcide va a tutta birra contro Beatrice all’angolo: ma lei erge un muro con ambo le ginocchia: ci sbatte Alcide e… One-Winged Bird (ndr SHIRANUI)!!
Non tenta neanche il pin, sistema il nemico. La Golden Witch ha colto alla sprovvista un troppo sanguigno Lupo Cattivo… e sale sul corner. TSUBASA (Double Jump Moonsault)!
Schienamento!!

UNO…
DUE…
TRE!!

OH MIO DIO!
Beatrice ce la fa! Beatrice riesce!

Vincitore


Piomba il silenzio nell’arena. Questo… questo vuol dire che Paige e Alcide dovranno diventare gli scudieri della Golden Witch. La gente è sgomenta, e sgomenta è Paige!
Beatrice se la ride della grossa e accarezza con viso beffardo il volto di Nathan…
..PAIGE SCATTA! Entra dentro furibonda.
Beatrice si allontana, ma le lancia un sorriso malefico, e le ricorda di non far cazzate.
Se Paige o Nathan ostacoleranno o attaccheranno deliberatamente la Strega Dorata d’ora innanzi rischieranno non la sospensione, ma il CONTRATTO che li lega alla WBFF.
Non tutte le fiabe finiscono con il “per sempre felici e contenti”, pare: la Strega si porta a casa Stink of Theft, e due fidi scudieri. Che bottino.
[Modificato da GregorHeavans 17/11/2017 19:11]
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17/11/2017 14:20
 
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JK2: Te ne rendi conto? Quei sudici barboni degli Hog non vogliono alzare il loro fottutissimo culo qui in Europa mentre noi sì ... È INGIUSTO!

La voce di Krauser risuona chiara nel backstage. Il suo interlocutore, The Bloodcage Angerfist, sembra impassibile.

Angerfist: Vedrai, ci sarà d'aiuto.

JK2: Aiuto in cosa? Sono campioni e non lavorano! Sono dei pigri nullafacenti questi porci americani incestuosi.

Tira un calcio a una bottiglietta d'acqua con furia mentre il mascherato lo osserva in silenzio.

Angerfist: Finito?

Osserva il suo nuovo tag team partner.

Angerfist: Bene. Io ripeto che è un bene e fammi spiegare il perchè: ci sottovalutano. Ci ritengono dei sfidanti di passaggio, come Ava Misfit e Lord Hades, e ciò è un bene sai perchè? Perchè così avranno le difese abbassate! Verranno schiacciati dalla nostra furia sbalorditiva. Certo ... abbiamo vinto la shot solo perchè il tuo ex-collega di Horizon ha tradito McFist ma così ci aiuta solamente nel renderci meno minacciosi all'apparenza, che ci ritengano pure dei perdenti senza chimica di coppia.

Si avvicina sibilando a Krauser.

Angerfist: Sappiamo entrambi la verità qual è, non è così "Demone"? Sappiamo entrambi cosa siamo: tu sei stato il detentore più longevo della Golden Medal e sei stato capace di lottare con le vene tagliate mentre io ...

Lo sguardo si fa cupo.

Angerfist: Non avrò avuto numerosi successi ma di sicuro i miei avversari rimangono ... "cambiati" dopo uno scontro con me. Non sono ancora abbastanza forte per combattere da solo ed è per questo che abbiamo formato una squadra: non siamo ancora pronti per camminare da soli là fuori! Gli stessi Concili si basano prima sul consenso di gruppo che sull'individualismo di Chi ne fa parte.

The Emperor emette uno sbuffo divertito.

JK2: Tutto molto interessante Fisty ma dimmi ... hai pensato a un nome alla nostra coppia insana?

Il mascherato lo guarda con indifferenza.

Angerfist: Perchè dovrebbe importarmi? È solo un nome.

JK2: Dobbiamo trovare un nome aggressivo, spinto e oltre le righe: qualcosa che dovrà entrare nella testa facilmente e qualcosa che difficilmente li abbandonerà se non raschiando la loro materia cerebrale.

Angerfist rimane muto.

JK2: Che ne dici di ... Horrors?

Angerfist: Troppo clichè. Se proprio sei tenuto ad irritarmi con questa futile faccenda direi ... Sarafans.

JK2: Troppo dolce! Dobbiamo essere aggressivi, non dei paladini da fiori ed armature lucenti!

Angerfist: Dumahim?

Krauser sgrana gli occhi.

JK2: I Figli di Dumah? Perchè hai tirato quel vecchio mito?

Angerfist: Pezzi del mio passato vengono trascinati nella mia mente come residui di una nave naufragata. Inoltre dona molto a noi secondo il mio parere.

JK2: E sia! DUMAHIM SARÀ IL NOSTRO NOME DI BATTAGLIA! Che l'Inferno inghiotta quei maiali prima che abbiano la sfortuna di affrontarci! HOG BROTHERS ... READY TO BE RAPED?

Se ne va ridendo sguaiatamente.

Angerfist: È un tipo strano ... eppure mi sento a mio agio con lui.


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Nell'arena di Bloody Desperation in Europe II parte... "Hammer smashed face"! Ciò vuol dire che stiamo per assistere ad uno dei momenti più attesi di quest'ultima settimana dopo le vicende di Londra, e cioè quello del confronto tra McFist e l'uomo che lo ha tradito, quello che un tempo è stato il suo allievo, Brutus "Cheek" Rotten.
James avanza con passo spedito lungo la rampa, con lo sguardo basso e un'espressione glaciale, impassibile. Hammer gira intorno al ring e si avvicina al team di commento.

McFist, afferra una sedia, E LA GETTA ALL'INTERNO DEL RING. Poi ne afferra una seconda e fa lo stesso, lanciandola all'interno del quadrato. L'ira che sta covando si percepisce in maniera chiarissima, ogni poro della sua pelle sembra trasudare rabbia, frustrazione, desiderio di vendetta.
Adesso Hammer prende in consegna, dalla postazione dei ring announcers, due microfoni. Quindi fa per salire finalmente sulla superficie dello squared circle.

La theme del wrestler di Chicago viene interrotta: McFist apre le sedie e le dispone al centro del ring, l'una di fronte all'altra, separate tra loro da meno di un metro di distanza. Quindi accende i due microfoni e prende posto su una sedia.

***STUD***

Il secondo microfono viene poggiato con forza sulla sedia di fronte a sè. L'altro, il suo, viene avvicinato lentamente alla sua bocca mentre il suo sguardo rimane dritto verso lo stage dell'arena.

Hammer: "Il tuo culo. Qui. ORA.
IN THIS VERY RING!"

La folla fa partire un boato: è incredibile come ciò che ha dovuto patire McFist lo abbia posto in una situazione in cui è in grado di ricevere un sostegno, seppur parziale, dal pubblico. Non è di certo lo stesso calore che gli veniva riservato un tempo, ma rimane comunque un fattore inconsueto che fa riflettere.

Rotten non si fa attendere, in arena parte "Sweet Dreams Rap Beat Instrumental": Rotten appare sullo stage e vi indugia per qualche istante, incrociando da lontano lo sguardo di McFist. Nessuna espressione particolare sul suo viso, non si scompone al momento. La folla gli indirizza qualche boos, che accompagna i suoi passi lungo la rampa.
Dopo qualche secondo Brutus sale sul ring, avanza lentamente verso la sedia libera con il microfono poggiato sopra.

Hammer: "Cut this fuckin' music."

Secco, diretto, McFist chiede un cut alla theme, ha già atteso più del dovuto. Vuole delle risposte, e le vuole ora.

Rotten afferra il microfono e si siede di fronte a James. I due si fissano a lungo, il vociferare della folla si placa fino a scemare del tutto.

Rotten: "Cosa ti preme sapere, Hammer? Uh?"

McFist rimane imperturbabile, impassibile. Brutus, invece, gli indirizza un sorriso carico di sarcasmo.

Rotten: "Vuoi sapere perchè l'ho fatto? Cosa ho da guadagnarci? A cosa penso che porterà tutto questo?"

Hammer: "TU non hai buttato nel cesso solo l'ultimo grande traguardo che volevo raggiungere nella mia carriera. Hai sputato su un rapporto fatto di stima e obiettivi condivisi, su un percorso fatto insieme che ti ha fatto emergere dalla fogna dalla quale sei sbucato fuori. Ma anche e soprattutto sulla sicurezza, la certezza di poter fare affidamento su qualcuno che conosce questo posto e gli ingranaggi che lo muovono. La possibilità di essere indirizzato affinchè potessi riuscire a lasciare il segno fin da subito, come solo i grandi campioni hanno saputo fare.

...

Mi auguro che tu abbia avuto delle valide ragioni per mandare a puttane tutto questo. Ma in fondo so, e l'ho capito tardi, che sei soltanto un ragazzino che fa confluire più sangue nel cazzo che nel cervello, e che fare il duro è l'unico modo che conosci per far dimenticare a chi hai davanti, anche per pochi istanti, quanto tu continui a puzzare di latte materno."

Rotten mima un applauso, fingendo di elogiare le skill retoriche del suo ormai ex partner.

Rotten: "Ho capito Hammer, è meglio che venga al sodo prima che alla tua collezione di fallimenti si aggiunga perfino un pianto a fontana in diretta TV. Sarebbe il crollo definitivo della tua dignità umana."

McFist mantiene l'autocontrollo, ma è evidentissimo quanto gli risulti difficile in una circostanza come questa.

Rotten: "Sai, all'inizio ci credevo anch'io. Pensavo che la tua collaborazione avrebbe potuto portarmi in alto, aprirmi delle strade. Ma ben presto ho capito che mi stavi solo usando per raggiungere una meta, e che non te n'è mai importato un cazzo della mia ascesa. Lo dimostra chiaramente ciò che hai fatto dalla prima puntata di Bloody Desperation dopo la pausa estiva."

Breve pausa, poi Brutus continua con il suo discorso.

Rotten: "Hai agito per conto tuo, sfidando atleti a caso per il puro gusto di stare sotto le luci dei riflettori e dimostrare, forse più a te stesso che agli altri, che tu ci sei ancora... Che sei competitivo. Beh, poi hai continuato a collezionare sconfitte, con Kirk, con Barriage... Ma questo è un altro paio di maniche.
Vedi, in tutto questo il vincolo che ho avuto con te - e lo dimostrano i fatti - più che agevolarmi mi ha LETTERALMENTE AFFOSSATO. Sono rimasto FERMO, FUORI DA ROYAL PORNOCRACY. E questa, già da sè, dovrebbe essere suffiente come motivazione.

...

E' stato lì, Jim, che ho iniziato a capirci qualcosa. Ho capito che sei solo un wrestler ormai decadente che aveva bisogno dell'appoggio di un alleato fresco, energico e prestante come me per ottenere il suo scopo. Ma NON in un rapporto di reciproca collaborazione, piuttosto A SENSO UNICO."

Hammer allunga una mano a palmo aperto verso il suo interlocutore, come a volerlo fermare.

Hammer: "Frena. Sbaglio o ti avevo detto che...!?!"

Rotten: "PAROLE, JAMES! Le tue solite, FOTTUTISSIME PAROLE AL VENTO! Non venire a parlarmi di nuovo di percorsi a sè stanti, in cui ognuno di noi avrebbe potuto farsi i cazzi propri nell'attesa di una svolta. Bugie, menzogne, che avresti dovuto tenere in serbo per qualche microcefalo disposto a bersi le tue stronzate, non per Brutus Cheek Rotten!

...

Avrei anche accettato di tardare ad emergere a Bloody Desperation solo per venirti incontro e, in qualche modo, ricambiare il favore che mi hai fatto ad Horizon. Ma poi è arrivata la goccia che ha fatto traboccare il vaso."

McFist scuote il capo, sorridendo, ma di certo non perchè di buon umore. La sua è rassegnazione. Poi Hammer invita Rotten a proseguire un un gesto della mano.

Rotten: "Per tenermi buono mi hai fatto quell'assurda promessa..."

Hammer: "Aiutami a vincere i titoli di coppia e io dedicherò il resto della mia carriera alla tua ascesa, affinchè tu possa consacrarti come uno dei più grandi wrestler nella storia della WBFF. Questa?
Quindi... Ricevi un sostegno che nessun'altro al mondo ti offrirebbe, che per di più mi costa un sacrificio immane, e tu piuttosto che ringraziarmi MI PUGNALI ALLE SPALLE?!? Devi avere il cervello intasato di merda, cazzo!"

Brutus scatta in piedi, sembra aver perso la pazienza. Il wrestler di Philadephia scruta James dall'alto verso il basso.

Rotten: "Avrei anche accettato il tuo appoggio per spianarmi la strada all'inizio, quando ancora credevo che tu fossi uno con le palle che sa quel che dice. Ma quando hai detto quella puttanata, Jim, ho capito cosa pensi realmente di me, ho capito chi sei davvero.
E' COME SE MI AVESSI DATO DELL'INCAPACE, chi cazzo ti dice che io abbia bisogno di te per diventare qualcuno qui dentro?!? Avrei sicuramente potuto approfittare della tua esperienza all'inizio, ma un conto è questo e un altro è dire che tu puoi fare di me un grande, come se il riuscirci dipendesse più dalla tua faccia da culo che dalle mie manovre su questo fottuto squared circle!

...

Mi hai sminuito, e nel farlo mi hai fatto capire cos'è che davvero avrei ottenuto dalla nostra collaborazione... Un beneamato CAZZO!"

McFist scatta in piedi! I due adesso sono faccia a faccia, ma questo non sembra far desistere Rotten, che infatti poco dopo riprende a parlare.

Rotten: "Ho realizzato che sei un perdente, un perdente cronico, un fallito. Un generatore perpetuo di scelte sbagliate, uno che dice di conoscere l'ambiente e che allo stesso tempo non riesce a trarre dalla sua esperienza nemmeno dei benefici per sè stesso, figuriamoci per gli altri... Sei un uomo che fa richiami ad un passato glorioso, senza accorgersi di quanto il wrestling attuale abbia raggiunto dei livelli decisamente più alti rispetto a quello in cui James Hammer McFist si ergeva come un asso tra la feccia della disciplina.
Ho capito che sei un parassita capace solo di succhiare linfa vitale alla gente che gli si avvicina, capace di chiedere tutto senza dare niente, vendendo aria fritta.

...

Ho capito, James, che tu eri una cazzo di zavorra di cui dovevo liberarmi al più presto... Per evitare di fare la tua stessa triste, atroce, pessima fine."

James rimane in silenzio per qualche istante, soffermandosi sugli occhi di Brutus. Nel suo sguardo c'è delusione allo stato puro. Non è più semplice rabbia, c'è anche una forte amarezza.

Hammer: "Sai cosa penso? Che avresti benissimo potuto dirmi in faccia quello che pensi e fare in modo che ognuno di noi prendesse strade diverse. Eppure non lo hai fatto, mi hai colpito alle spalle come un vigliacco, e lo hai fatto solo affinchè noi due, oggi, fossimo su questo ring e in QUESTA situazione.
Penso che tu non sia affatto coerente, ed è proprio la tua incoerenza ad avermi aperto uno spiraglio verso quella che - al contrario di quel che è emerso delle tue parole - credo corrisponda alla realtà effettiva.

...

Tu volevi me, pagliaccio. Vuoi dimostrare di essermi superiore in modo che la mia carcassa possa farti da rampa di lancio. Vuoi far vedere a tutti che sei capace di battere il più longevo Undisputed Champion nella storia della federazione, in modo da bruciare le tappe e raggiungere velocemente i tuoi primi importanti traguardi. Mete ben più appetibili rispetto a quella che avremmo potuto raggiungere insieme."

James sorride, Brutus rimane un po' spiazzato ma poco dopo scuote il capo.

Rotten: "Pensa quel che cazzo ti pare, Hammer."

Hammer: "Avrei voluto, in questo momento, darti l'ultimo della lunga serie di consigli che ti ho dispensato da mentore. E cioè quello di prendere la tua agenda degli impegni e strappare la pagina dell'8 Dicembre 2017.
Ma sono certo che, se aprissi quell'agenda, troverei quella pagina completamente bianca."

McFist SPINGE ROTTEN facendolo finire con il sedere sulla sedia, POI LO COLPISCE SUL PETTO CON UN CALCIO, facendolo ribaltare a terra con tutta la Steel Chair! Quindi GLI SALTA ADDOSSO, E PARTE UNA RISSA SELVAGGIA A TERRA! Il pubblico si scalda ed inizia a fare un gran baccano sugli spalti!
Rotten riesce ad invertire il fronte e si piazza addosso a James, rispondendo al fuoco con il fuoco! E poi ancora Hammer, che capovolge nuovamente la situazione! Pugni e gomitate a volontà da parte di entrambi, colpi completamente privi di tecnica, che sembrano essere dotati di un'efficacia immane. Eppure, nonostante lo stordimento e il dolore generato, i due si ostinano a proseguire. Sembra proprio che possano continuare all'infinito, o almeno fino a quando uno di loro non ci lascerà le penne!

E SULLO STAGE DELL'ARENA APPARE UN GRUPPO DI UOMINI, una dozzina: la Security sta per svolgere il suo dovere; i gendarmi corrono all'impazzata verso il ring e in men che non si dica vanno addosso ai due lottatori, provando a separarli. Non ci riescono all'inizio, McFist e Rotten continuano a rimanere avvinghiati tra loro menandosi come se non ci fosse un domani. Alla fine, però, gli uomini della Security riescono finalmente a separarli e a condurli verso due Corner opposti tra loro. Ognuno dei due wrestler ha praticamente sei uomini addosso, che li tengono fermi impedendogli qualsiasi movimento. La situazione sembra essersi ristabilita, anche se Hammer e Cheek continuano a provocarsi ed insultarsi da lontano.

ATTENZIONE, si è appena acceso IL TITANTRON... L'adrenalina e la tensione, piuttosto che scemare, sembrano addirittura farsi crescenti.

Special Announcement


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WBFF Wrestling presents...



Live Friday 08/12/2017
[@Los Angeles (California)]


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Nello studio del Dr. Bauer il medico, seduto sulla sua poltrona col suo immancabile taccuino, prosegue il suo percorso d'ipnosi con quello che è forse il paziente più strambo che gli sia mai capitato: Gabriel Dincht è già in trance, seduto sulla poltrona con ogni muscolo del corpo rigido, gli occhi chiusi e la bocca semiaperta.

Dr. Bauer: "Dove ti trovi oggi, Gabriel?"
Gabe: "Nel solito corridoio."

Il campione Survival è elegantemente vestito come settimana scorsa all'interno di un corridoio caratterizzato da mattonelle a scacchi e teli neri che fluttuano al suo passaggio. Non vi è soffitto ma un cielo stellato in movimento, difatti si nota di tanto in tanto la scia di qualche cometa, una visione affascinante quanto suggestiva. Gabe guarda in alto meravigliato seppur abituato ormai a questa visione, procede a piccoli passi il suo cammino.

Ad un tratto una mano va a coprire con forza la bocca del Dr. Bauer, impedendogli di parlare per aiutare il suo cliente. Poi un avambraccio va a stringere in una morsa il collo del medico.
Non sappiamo come abbia fatto a trovarli, ma si tratta proprio di lui, SHEENAN! A Voodoo Doll basta un'occhiataccia per far capire al dottore che opporre resistenza non potrebbe che costargli un'indicibile sofferenza, se non la vita stessa.

Sheenan: "Cauto, ma non troppo. Guarda dove metti i piedi, Gabriel."

Il Tribal Warrior sembra sostituirsi al Dr. Bauer, la sensazione è quella che possa essere in procinto di veicolare i pensieri di Gabe in maniera distruttiva. Le conseguenze potrebbero essere gravi, anzi, gravissime. La tensione si fa sempre più crescente...

Il viaggiatore ipnotizzato abbassa lo sguardo verso terra, i suoi piedi poggiano entrambi su una delle mattonelle nere. Gabe si sofferma troppo a lungo su quel particolare e la mattonella inizia ad ingrandirsi, sempre di più, fino a quando non c'è solo nero sulla superficie percorribile. Il Survival Champion allarga le braccia per mantenersi in equilibrio, l'illusione di avere il vuoto sotto i piedi si fa sempre più forte, intensa.
Poi cerca un appiglio verso l'alto, scruta il cosmo in movimento sopra la sua testa e gioisce nel trovarlo ancora lì. Il paradosso: l'elemento che più genera nei comuni esseri umani spaesamento, dispersione e sensazione di vuoto - e cioè l'idea di un cosmo ipoteticamente infinito - diviene in questo momento un'ancora per non sprofondare in quel baratro oscuro che c'è di sotto.


Sheenan ha aperto le porte dell'ignoto; sembra essere riuscito a generare un vuoto nel vuoto, qualcosa che smarrisce e può idealmente - con questo contrasto - farci capire quanto possa essere atroce il regno del Caos. Un mondo che non puoi capire fino a quando non ci finisci dentro, smarrito, alla ricerca di un appiglio che non c'è, di una via di ritorno che non esiste.

Sheenan: "Lasciati andare, Gabriel. Non può succederti nulla, lo sai..."

Gabe: "Non ho certo paura, doc. Ma vorrei vedere lei al mio posto."

Gabriel barcolla nell'infinito ma sembra riuscire a mantenersi in equilibrio. Nonostante la particolarità dell'ambiente cosmico in cui si trova, la legge della gravità sembra esistere lì, seppur instabile.

Sheenan: "Io sono lì con te, Gabriel, assieme a te percepisco le spire del Caos, insidiose e striscianti come tentacoli."

Gabriel inciampa, il motivo è presto detto: il cosmo sotto i suoi piedi non è più stabile ma scorre, come un ruscello di nere acque sopra una fanghiglia di sassi luccicanti, i corpi celesti. Non solo sotto i suoi piedi, ora anche pareti e soffitto ondeggiano e le leggi della fisica, già precarie in quel luogo, cessano di esistere. Gabriel viene sbandato da una parte all'altra, come se fosse l'unico passeggero di un pullman che sta cadendo in un precipizio.

Sheenan adesso tiene il dottor Bauer immobile e muto con un braccio mentre con l'altro sta scuotendo il corpo catalettico di Gabe.

Sheenan: "E' finita, sei stato inghiottito. Non ne uscirai più vivo."

Le spire del Caos prendono forma in quell'oblio oscuro sotto forma della spirale più famosa ed inquietante che esista nell'universo: un buco nero.
Gabriel scruta quel vortice e ha la sensazione di vederlo sempre più grande, progressivamente... Poi inzia a realizzare, pian piano, che è proprio egli stesso a farsi sempre più vicino al black hole, perchè risucchiato dalla sua forza gravitazionale.


Sheenan: "E' finita, è solo questione di tempo. Poi il tempo stesso e lo spazio cesseranno di esistere, si disperderanno insieme al tuo corpo... E alla tua anima."

In questo momento in cui il Tribal Warrior è completamente concentrato sul percorso di Gabe nella sua dimensione ipnotica, il Dr. Bauer ha la possibilità di liberarsi per pochi istanti di quella mano che gli copriva con forza la bocca impedendogli di proferir parola.

Dr. Bauer: "GABRIEL! NOOO!"

Sheenan sferra un pugno violento sul volto del medico, che lo fa rovinare sul pavimento, esanime. Forse però il gesto del dottore potrebbe aver aperto uno squarcio nella visione di Gabe, l'ultima speranza per riemergere senza conseguenze disastrose.

Attorno al buco nero si aprono degli squarci, tre per l'esattezza. Due sopra il centro del vortice, uno più largo sotto. Questi squarci si allargano e assottigliano diventando fessure, vanno a comporre due occhi e una bocca in un ghigno malefico quanto mostruoso, pronto a inghiottire l'universo...

Gabe: "Nooooooo! Lui nooooooo!"

Il ghigno è quello del Juggler.

Gabriel Dincht è in preda a forti convulsioni.
L'illuminazione al neon frigge lasciando il buio padrone della stanza.

"Sei tu?
Si... Lo percepisco."

Un forte sospiro, quasi un sibilo.

"L'oscurità non mente mai. Ogni maschera cade, il suono si fa materia."

"Il buio... ama il silenzio."

Silenzio tombale, che per lunghi interminabili istanti accresce ulteriormente la tensione.

"Se vuoi battermi devi sopraffarlo, completamente.
E l'unico modo... E' andare il più lontano possibile da questo posto."

...

"Fammi strada."

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Taggart: "Passiamo ora al prossimo incontro. L'abbiamo già visto la settimana scorsa, pensando fosse la fine di una piccola faida nata tra Sophitia e Bluebird, ma pare che la bionda proprio non voglia saperne di mollare l'osso"
Kokone: "Stando a quanto dichiarato da Sophitia l'idolo di casa potrebbe non liberarsi di lei neanche oggi. Ma una vittoria certamente male non fa"

"Hide and Seek" è la prima theme a suonare. Sophitia viene inevitabilmente subissata di fischi: se di norma le simpatie per Bird sono parse manifeste, oggi sono invalicabili. La Pro di Horizon non se ne cruccia e procedere senza tergiversare troppo. E' sul ring. E' pronta.

"Oh Mama" fa esplodere l'arena in un boato. Tutto il popolo tedesco è dalla parte di Bluebird il quale si concede un sorriso compiaciuto e sfreccia al centro del ring pronto alla contesa con quella che si sta rivelando un'autentica palla al piede.

Bluebird vs Sophitia [WBFF Rules Match]

DING DING

La campana dà il via alla contesa, il pubblico è totalmente dalla parte di Bluebird. Sophitia propone un lock-up, quasi a prendere per il culo le tante proposte di un simile scambio da parte di Bird la scorsa settimana, ma stavolta è Rainer a rifiutare; un Rainer che attacca subito Sophitia, senza lasciarle un attimo di respiro. Sophitia viene scagliata con violenza all'angolo, e Bluebird ne approfitta colpendola subito con una MORTIFERA CLOTHESLINE che fa vacillare la donzella: ora serie di forearm al corner a cui l'Apostola del Caos pare non riesca a reagire: è palesemente in difficoltà.

CROWD: Bluebird! Bluebird! Bluebird!

La folla è una bolgia, niente respiro per Sophy, solo un BELLY TO BACK SUPLEX DI BLUEBIRD che in queste prime fasi dell'incontro sta disponendo di Sophitia come meglio desidera. Sophitia opta per rotolare fuori dal ring, Bluebird la insegue, la bionda passa al lato adiacente e torna dentro; Bird è sull'apron, l'Aralda ha già raggiunto le corde opposte per uno slancio: è lo stesso schema di sette giorni fa!
OVER THE HEAD SUNSET FLIP POWERBOMB DI SOPHITIA! NO!!
STAVOLTA NO!
SOPHITIA VIENE AFFERRATA AL VOLO DA BIRD CHE SE LA TIENE SULLE SPALLE: E SPINE BUSTER SUL RING APRON!
La schiena fa crack.

Bluebird non sembra minimamente volerle dar tregua e la abbranca per un braccio, lanciandola contro i gradoni d'acciaio!

SDENG!!!!

La Lillith Mad Daughter impatta con estrema violenza sui gradoni e Der Adler continua la sua offensiva, rimettendola nuovamente sul ring e provando subito uno schienamento!


1...
2...


Kick Out da parte di Sophitia, bloccata in una SUBMISSION a terra da Bluebird, che continua a fare il bello e cattivo tempo...

...MA SOPHITIA REAGISCE COLPENDO BLUEBIRD CON UNA GOMITATA AL VOLTO! Questi è costretto a mollare la presa e una dolorante Sophi, seppur barcollante, colpisce con un BIG BOOT Bluebird che finisce al tappeto.
Sophitia si mette in ginocchio e riprende fiato, questo match fino ad ora per lei è stato durissimo.
Niente! Bluebird già si rialza e Sophitia mette a segno un SECONDO BIG BOOT CONSECUTIVO, con Bluebird che finisce a terra. Sophitia si lascia cadere su Bluebird.


1...
2...

Niente, ovviamente solo conto di due!
Ma lei testarda riprova!

1...
2...

E niente, giustamente.
Sophitia attende che Bluebird si rialzi, ma questo con un calcione allo stomaco reagisce mettendo poi a segno un GUTWRENCH SUPLEX! La Lillith Mad Daughter è nuovamente in difficoltà, Bluebird la rialza...
...
GERMAN SUPLEX!!!
E SECONDO GERMAN SUPLEX!!!

...

ED E' TRIPLE NO-RELEASE GERMAN SUPLEX CON ANNESSO TENTATIVO DI SCHIENAMENTO!

1...
2...

No!
Il pubblico per un attimo ha creduto di assistere alla fine del match, ma è soltanto un conto di due!

Taggart: "La settimana scorsa lo scontro era stato più equilibrato. Vedo Sophitia in totale balia del rivale questa volta"
Kokone: "Sarà l'atmosfera. La gente non fa che cantare il nome di BlueBird"

Sophitia da terra, in ginocchio, si slaccia il cinturino in metallo. Vuole tentare di buttarla sull'hardcore, ma Bird cala con lo stivale sulla cintura che aveva slacciato, e assesta la GREAT BACKHANDER A SOPHITIA, allontanandole allo stesso tempo il corpo contundente.
Quella barcolla, disorientata, e lui la lancia con violenza alle corde, e quest'ultima nello slancio finisce nuovamente oltre la seconda corda!
Bluebird, come da inizio match, non vuole lasciar respirare Sophitia, la quale fuori dal ring barcolla vistosamente...MA QUALCUNO DAL PUBBLICO LE PASSA QUALCOSA...

...

SOPHITIA SI VOLTA DI SCATTO VERSO BLUEBIRD E SPRUZZA NEGLI OCCHI DI RAINER QUALCOSA DI NON BEN DEFINITO, che fa gridare Bluebird dal dolore!!! Colui che dal pubblico ha passato qualcosa a Sophitia intanto si allontana fischiato dal resto della folla che sembra non apprezzare questo aiuto contro Bluebird, che si strofina gli occhi nel tentativo di vedere qualcosa...

...

MA QUELLO CHE NON VEDE E' SOPHITIA CHE CON UNA STEEL CHAIR LO COLPISCE IN PIENO VOLTO, FACENDOLO CADERE A TERRA!
Ora è Sophitia che rimanda Bluebird sul ring, con questi che ancora sembra più intento a strofinarsi gli occhi che a rispondere all'offensiva di Sophy, che prova la chiusura!


1...
2...

Bluebird alza la spalla!
Sophitia comincia a colpire Rainer con una serie di violenti FOOT STOMP, alternati con colpi di Steel Chair, atti a limitarne la resistenza e le movenze, e Bluebird ora sembra particolarmente sofferente.
Sophitia ancora prova lo schienamento!


1...
2...

Kick Out!
La bionda è spazientita: è una furia e si rialza, e ancora una volta si accanisce su Bluebird colpendolo con calci violenti soprattutto al costato. Bluebird intanto sembra aprire gli occhi per qualche istante, ma non pare ancora in grado di impensierire Sophitia che non vuole più saperne e prova ancora a chiudere.


1...
2...

Kick Out!
Headbutt ravvicinato!

1..
2...

Nein! La ragazza non ne può più e raggiunge un corner sradicando un cuscinetto protettivo dal turnbuckle (quello centrale), non vista da Bird. Digrignando i denti afferra il rivale per il capo... MA QUESTI CON UNA MANATA LA ALLONTANA, e quando lei si rifà sotto, la abbranca all'addome...BELLY TO BELLY SUPLEX! Bluebird è in difficoltà, ma acclamato a gran voce dal pubblico attende che Sophitia si rialzi...
...
SEMBRA RIUSCIRE A VEDERE!
Sophitia barcolla verso Bluebird, il quale vorrebbe chiudere un match dominato all'inizio ma divenuto difficil...

...

SOPHITIA AVEVA TENUTO CON SE LA BOMBOLETTA E LA SPRUZZA NUOVAMENTE NEGLI OCCHI DI BLUEBIRD, CHE GRIDA IN MANIERA SPROPOSITATA! Il bruciore deve essere devastante, il pubblico grida il suo sdegno, Sophitia getta via la bomboletta e mentre Bluebird barcolla verso un angolo in cerca di un sostegno...

...

LILLITH'S THRILL!!! SUL TURNBUCKLE ESPOSTO!

A segno, Bluebird va a terra e Sophitia copre!



1...
2...


3!!!!!!!!

Conto di tre, in maniera tutt'altro che pulita e grazie ad un aiuto insperato, Sophitia si aggiudica la contesa tra i fischi della folla dopo aver subito per il 90% delle contesa! Bluebird è stato sconfitto a casa sua!!!

Vincitore


Vediamo che via Titantron ci vengono mostrate le immagini salienti del match...e NOTIAMO CHE A PASSARE LO SPRAY A SOPHITIA E' STATO BLACKJACK!!!! Era passata inosservata la maschera di Blackjack nella concitazione del momento ed il pubblico probabilmente se ne era accorto, ma solo ora le immagini mostrateci dal titantron ci fanno luce sull'accaduto!
Sophitia, comunque, vince questo attesissimo incontro e scende dal quadrato con le braccia al cielo urlando verso il pubblico.

Sophitia "He deserves a revenge, right?!"

Pare che la ragazza ci tenesse particolarmente a questa contesa. Chissà che la prossima volta non sarà BLUEBIRD ad andare a cercarla per vendetta, assecondando di fatto le intenzioni della ex-Awakening.

[Modificato da GregorHeavans 17/11/2017 15:31]
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17/11/2017 14:20
 
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~14 Novembre 2017, Ore 18:27~


Ci troviamo all'interno di una vecchia abitazione in legno, una comodino in legno, un legno rovinato e mangiato dalle tarle e dall'umidità, ricoperto di polvere e muschi.
Una mano vi passa sopra, tre dita che prendono con delicatezza la polvere su di esso.
La mano procede oltre fino a una bacinella in acciaio, completamente arrugginita.
Al suo interno, ossicini, muffa e pelli.
Il cranio di un gatto ormai completamente decomposto.
"La ricordi?" una voce femminile rompe il silenzio, la mano afferra il cranio e lo solleva con delicatezza fino ad averlo di fronte, i due volti martoriati si osservano, virtualmente.
"No? Non lo ricordi?" Sheri sembra rattristata, ma ben presto torna a sorridere.
"Era il marzo dell'anno scorso. Micino. Otis ti investì e poi ti cucinò ... fu prima del nostro primo incontro." sorrise prima di avere un tremito che le attraversò la spina dorsale per intero. "Troia. Fu l'inizio in cui presi a prostituirti???" replicò a se stessa con un tono più rude e rauco. "Che ci fai qua?? Rimembri i bei vecchi tempi in cui lo prendevi in culo da Harold mentre suo fratello vi guardava??? EH!?!?"
Sheri si volta, cercando di evitare lo sguardo inquisitorio del teschio, per poi rispondere con la sua solita voce. "Nnno, non mi mancano quei giorni. Voglio solo riposare"
"E pretendi di andare nell'ultima casa dove ti sei fatta fottere a sangue? EH? Perché non te ne torni dai tuoi genitori??" il gatto è iracondo e Sheri vorrebbe lanciarlo via, ma non può, perché è lei che parla, non lui.
"Io ... vorrei solo. Dormire."
"Dormirai quanto vuoi, una volta che Harold sarà morto."
Sheri sbarra gli occhi, con la mano libera allontana quel cranio di gatto, cercando di staccarlo dall'altra mano "No. Jed lo catturerà. Io ... non voglio più uccidere."
"E che mi dici di Eugene? Due settimane fa lo abbiamo investito con la nostra macchina."
La bionda molla in fine la presa, quel piccolo e delicato cranio cade al suolo, frantumandosi mentre lei torna a piangere, rannicchiata in posizione fetale.



* * *




~17 Novembre 2017, Ore 19:01~


Il camper della Hog Family si è appena fermato in un area per i camper, non si capisce bene in che parte degli stateci ci troviamo, sappiamo solo che fa freddo, probabilmente siamo negli stati della east coast.
Harold esce dal camper, indossa Bomber e pantaloni in tela marroni con aggiunta di scarponi.
"La WBFF è in europa e noi non possiamo viaggiare ... poco male. Ci godremo del meritato riposo.
Il riposo dei campioni."
Aggiunse mostrando i denti giallastri.

In lontananza, qualcosa li osserva e nessuno dei due Hog sembra rendersi conto di nulla.
Jed, l'agente FBI è nascosto a pochi metri dal parcheggio, all'interno di un'autovettura blu con vetri oscurati.
Jed osserva Harold con un binocolo, l'immagine è distorta ... l'Hog è avvicinato da un ragazzo sulla ventina o forse neanche maggiorenne,
un ragazzo carino, sai lineamenti molto puliti, quasi femminili con dei lunghi capelli biondi che arrivavano giusto sulle spalle.


"Scusi ma, ha una faccia conosciuta." Harold alzò lo sguardo, quello che vide fu un "ricchioncello" pensò, un ragazzino molto avvenente che per certi versi gli ricordava Sheri. "Ti sbagli. Io non sono mai andato in televisione." rispose rudemente, cercando di allontanare il ragazzo, ma lui insisteva "No ma sono sicuro. Forse su qualche documentario. Non ricordo.
Io sono Samuel, abito qua vicino, sono il figlio del custode."


"Vai via, ragazzo. Vai via." commentava tra sé e sé Jed mentre osservava tutto dal suo binocolo.
Sapeva che quel ragazzo era in pericolo, sapeva che poteva rischiare la vita ... eppure, non interveniva.
Catturare vivo Harold era più importante, più importante anche di una vita.


"Ti sto dicendo che ti sbagli" rispose ancor più rudemente l'Hog mentre prendeva qualcosa da terra.
"Io sono sicuro, forse in qualche telefilm o ..."
Una botta netta, una pietra grossa quanto un pugno colpì la testa del giovane che cadde a terra.

All'interno dell'autovettura, Jed osservava tutta la scena,
si leccò le labbra
"Dai, portalo dentro. Sì."


Harold sollevò il ragazzo mettendogli le mani sotto le braccia, lo trascinò all'interno del camper e chiuse la porta, non prima di aver osservato che non ci fosse nessuno nelle vicinanze.



* * *




~17 Novembre 2017, Ore 22:49~


Il giovane è legato, mani e piedi, completamente nudo sul letto dell'Hog che lo osserva passandosi la lingua sui denti.
Il corpo del giovane era bianco e completamente depilato.
Sulle testa, una macchia rossa, segno del colpo ricevuto.
La testa gli gira ma, gli pulsa e gli fa male, apre gli occhi e quello che vede, quello che sente lo mettono subito in ansia
"Ridammi i vestit. Non scherzare. Fammi uscire e non dirò niente."
"Oh, tu non dirai niente comunque." lo rimbeccò la iena del sonora. "Ti domandi chi sono io? Arnold Haig, la iena del Sonora. Mai sentito?"
Gli occhi del ragazzo si spalancano e il terrore prende il sopravvento, inizia a farsela addosso, provocando una risata di Harold.
"Sai, io sono un tipo da donne. Ma è da un po' che non ne trovo e tu, tu sei un degno sostituto per i mesi a venire."
Iniziò quindi a sbottonarsi la camicia e la cintura.

Intanto, da lontano, qualcuno osservava quella scena,
forse dimenticando che il suo dovere era proteggere e servire.

Harold tirò il ragazzo scalciante a sé mentre Jed osservava la scena con il binocolo, la sua mano destra andava giù, un suono netto di una zip che viene abbassata.

Proteggere e Servire ...

Il camper ballava, Harold per ammutolire il ragazzo gli mise un calzino in bocca mentre continuava il suo lavoro.
E anche Jed, da solo.

Proteggere e Servire.

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-Domanda ipotetica. Diciamo… se io fossi una bambina di un’età compresa tra i sei e i nove anni e volessi nascondermi in un aeroporto, dove andrei? Rain… Pronto? Rainer?

Ma dall'altra parte del telefono non proviene alcun suono?

-Uccellino, mi ascolti? Dai che è urgente. Non per niente, la bimba è ancora con me, sta mangiando un gelato, ma dato che viaggiamo molto, putacaso mi capitasse di smarrirla, come potrei pensare di...
“Papà, dov'è Freda?”

Alla domanda a bruciapelo di Alma, apparsa improvvisamente alle spalle di Jax, il Luckyman chiude immediatamente la chiamata.

-Eh? Chi? Ah, sì, tua sorella, ecco, è andata a prendere il gelato.
“Tu hai mandato mia sorella, una bambina di 8 anni, da sola a prendere il gelato?!?”- replica con tono arrabbiatissimo la più grande delle due bambine.
-Allora, fermiamoci un attimo e calmiamoci, in realtà sono io che sono andato a prendere il gelato e quando sono tornato lei...
“HAI LASCIATO UNA BAMBINA DI 8 ANNI DA SOLA ALL'AEROPORTO?!?”
-Se la metti così sembro un padre orribile...

Alla replica del padre, Alma si lascia andare ad uno sguardo ancora più incollerito, il corpo le si irrigidisce al punto che i due bustoni pieni di vestiti le cadono a terra dalle mani, ma prima di esplodere viene interrotta dal suo patrigno.

-Amore, tutti quei vestiti non ce li faranno portare come bagaglio a meno, ecco, prendi 200...300.... oh, facciamo altri 1000 dollari, vai a comprare due valigie, in una ci metti tutto quello che hai comprato, e nell'altra, tutto quello che riesci ancora a farci entrare...- fa Jax, ammiccando sornione con un ventaglio di banconote fruscianti.

Alma resta imbambolata, tra l'arrabbiato e lo sbavante, prima di prendere le banconote e minacciare il patrigno.

“Ti do 20 minuti. Anzi, mezz'ora, perché quelle scarpe rosse lì, mi piacciono tanto, come quel wonderbra che...”
-OHHHHH MA QUALE WONDERBRA, HAI 12 ANNI!!!
“NE HO 13!!!”
-Oh, beh, te li porti bene...
“Prima che faccia la spia a mamma, hai 20 minuti per...”
-Ma avevi detto mezz'ora!
“Hai detto che ho 12 anni...”
-Ma tu vuoi comprarti un wonderbra, quindi o mi dai 40 minuti, o ti tolgo 500 dollari!
“Ma...”
-Niente ma, signorina! Perché non ti compri quel bel paio di pantaloni bianchi?
“Perché questi giorni non posso indossarli...”
-Perché? Eppure mi sembrano della tua taglia, si abbinano a quella chemise floreale che hai preso prima e ti donerebbero tant...
“NON POSSO PERCHE' SONO IN QUEI GIORNI, STUPIDO COGLIONE!”

Nella salsa d'attesa dell'aeroporto cala il gelo, tutti si girano a guardare la coppia, visibilmente imbarazzata dalla scenata in tutti quei 6 secondi in cui hanno la totale attenzione dei presenti, prima che questi ultimi tornino a farsi i beati cazzi loro.

“Hai mezz'ora, Garet.”
-Bacino a papino?- chiede Jax, abbassandosi con la guancia verso la figlia per cercare un gesto di riconciliazione; Alma quindi acconsente e, sbuffando, dimostra il suo affetto prima di dedicarsi alla seconda ondata di shopping sfrenato.

-Ehm... Frid... volevo dire, FREDAAAA? DOVE SEI?

Garet cammina con fare incerto nei corridoi dell'aeroporto, comincia a cercare nei più svariati duty free cercando la figlia piccola dietro scaffali di libri, sotto bottiglie di liquori, tra le parole crociate, fin quando non si distrae e la sua attenzione viene catturata da un televisore acceso su una puntata live del Jimmy Kimmel Live Show, ospite: David Stuart.

JK: "E quindi Daniel... stasera sei a New York, domani torni a Londra, per lottare a Bloody Desperation..."

DS: "Devo lottare?"

JK: "Stando alla schedule... si!"

DS: "Credevo che Garet Jax avesse annullato il mio contro. Darò un'occhiata al programma, quando finirò qui."

JK: "A proposito... cosa ne pensi di quello che ha fatto Garet Jax? Pensi ti abbia fatto un favore o ci sei rimasto male di non poter difendere il titolo nella puntata di Londra?"

DS: "Ho trovato la cosa assolutamente esilarante. Sai, sono sincero: non capisco come abbia fatto Jax a costruirsi il palmares che ha. Certo, ha vinto il grosso di quello che ha vinto, nella WBFF precedente al mio Avvento e... beh, il livello, la competizione, era quel che era. Insomma... non è un gran wrestler, è assodato. Ma come giullare, credo che sia il numero uno di tutta la Federazione."

JK: "Uh-uh... una stilettata bella e buona, chissà se avremo mai Garet come ospite per sentire una sua replica. Però Daniel, ne abbiamo una anche per te. Regia, via con la clip."


-Brutto figlio di puttana...- sussurra Garet Jax, togliendosi dalla testa un cappello di Panama, in tinta col suo vestito a fantasia di nuvole, e cominciando a masticarlo come il miglior Rockerduck.

“Oh”- una mano bussa dietro Jax sulla sua spalla, dalle telecamere vediamo che si tratta di suo cognato, Rainer Habermann, meglio conosciuto come Bluebird.
-Questo finocchio scozzese che usa la sua cintura per specchiarsi quando si deve far fare le sopracciglia dal suo ragazzo...
“Garet?”
-Il mio palmares è pompato, e lui alla prima difesa già va avanti con un errore arbitrale, ha un modo di fare peggiore di Russel Westbrook e di tutti i falli di passi che non gli fischiano...
“Oh Garet?!?”
-'Il buffone migliore', detto da uno che sfrutta tre ragazzini per riempire di spam e phishing le email altrui, grazie al cazzo che ha tutti quei soldi, quel pezzente ripulito...
“DOVE CAZZO è FREDA JAX?!?”
-NON LO SO, SO CHE IN TV C'E' UN IDIOTA CHE SI E' MESSO CONTRO IL RICCO SFONDATO SBAGLIATO! APPENA FINISCO DI PULIRMI IL CULO COI PANNOLONI DI BARRIAGE, GIURO SUL SUO DIO CHE GLI ANNACQUO I COCKTAIL CON L'ACQUARAGGIA!

Attimi di silenzio tra i due.

“Sì, ma stai calmo...”
-Non sto calmo!- Jax si osserva il cappello di Panama, ormai sfilacciato -Ho anche bisogno di un cappello nuovo!

Il Luckyman si guarda un po' intorno, quindi da uno scaffale prende una bombetta e la indossa, noncurante del cartellino del prezzo ancora attaccato sopra.

-Adesso va un po' megl...
“DOVE DIAVOLO SONO ALMA E FREDA?!?”.

È la voce urlante ed acuta di Lena Habermann a far ghiacciare il sangue sia di Garet che di Rainer.

-"NON È COME SEMBRA!"- urlano in coro Garet e Rainer.
-Freda è... uhm... all'outlet.- inventa Garet, incrociando i piedi come un bimbo in punizione.
"All'outlet?" Investiga lei.
"All'outlet." Conferma Rainer.
-Stava... comprando un wonderbra...
"UN WONDERBRA?" sembra che da un momento all'altro le narici di Lena possano cominciare ad espellere fumo.
"Un wonderbra PER TE!" aggiusta il tiro Rainer, che poi afferra Garet per la manica della giacca. "Ma è una sorpresa, la... lascia fare, ok?"
"Perché credete che io abbia bisogno di un... EHI, DOVE ANDATE?! Sarà meglio che abbiate detto la verità."

Rainer trascina Garet Jax lontano da Lena, che rimane a fissarli con le braccia conserte.

-Ok, da dove cominciamo le ricerche?- Garet si libera della presa di Rainer con uno strappo, poi pulisce la manica dell'abito.
"Dove l'hai lasciata?"
-Se fosse dove l'ho lasciata pensi che ti avrei chiamato?
"No, è che non può essere andata tanto..."
-ECCOLA!!- Garet si precipita verso una bambina tenuta per mano da un omaccione di mezza età, strappa la piccola dalle mani del padre, mentre questi urla il suo disappunto e prova a trascinarla a sé.
-Ah, no. Certo che le fanno tutte uguali queste bambine...

Garet abbandona la piccola e si guarda intorno sconsolato.

-Dove, DOVE potrebbe essere?!

Il cellulare di Garet squilla. Quando il Luckyman lo estrae, sullo schermo appare il seguente messaggio, mandato da un numero sconosciuto, che anche Rainer si precipita a leggere:

“Hey mate!
BOLLOCKS, gotcha daughta here ya wanker, brilliant!
I want one million pounds and a bloody cup of tea and no worry I did not shag her!
Arse!
Cock up!
Rubbish!

- David Barriage”

“Credi che sia proprio lui?” Domanda Rainer grattandosi la tempia col dito indice.
-Con tutte quelle stronzate britanniche è per forza lui.

Rainer si siede per terra, raccoglie le ginocchia al petto. “Che facciamo?”
-Dammi quel milione.
“Come dammi quel milione? Perché credi…”
-Ti ho tirato fuori di prigione, mi devi ancora quei soldi.
“NON HO quei soldi, ma stai scherzando? Come… come…”
“Signori.”

Le elucubrazioni di Rainer vengono interrotte da un uomo misterioso. Costui è vestito di tutto punto, un abito bianco gessato nero abbinato ad un paio di mocassini neri talmente lucidi da essere specchiati. I capelli brizzolati dell’uomo sono tirati indietro con un quintale di gel.
“Il grande Garet Jax” prosegue l’uomo “e la sua fida spalla…”
“Veramente io…” contesta Rainer, prima di essere zittito dall’uomo.
“Alla ricerca di soldi facili nella grande Vegas! Io sono Lorenzo.”
-LORENZO?!- fa Garet –Mai sentito.

Lorenzo se la ride.
“Si dà il caso che io organizzi partite di poker, mon ami. Partite di poker dal montepremi… interessante. Posso prendermi ciò che hai vinto alle slot come quota di iscrizione…”
-Ehi, come sai che…
“Non fare domande.” Lo interrompe Rainer. “Non possiamo permetterci domande a questo punto.”

Rainer si rialza, tende la mano a Lorenzo.

“ACCETTO.”

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Il BMW X5 di Aaron Kirk è parcheggiato su un lato della strada.
The Humbler, al suo interno, cerca per qualche secondo all’interno della macchina qualcosa, stando ben attento a non coprire il logo della BMW mentre lo fa.
Non trovando quello che cercava, chiude sbattendo l’anta del portaoggetti ed esce dall’auto, davanti a lui vediamo ora campeggiare la scritta “Alcoholics Anonymous).

Uno stacco ci porta già all’interno della stanza, Kirk è seduto nel canonico cerchio, un uomo in camicia con un paio di occhiali a fondo di bottiglia è in piedi vicino a una lavagna, ha scritto con un pennarello rosso “YOU’RE NOT YOUR ENEMY”.

AK: “Yo. Sono Aaron.”

Qualcuno mormora “ciao, Aaron”, la maggior parte resta in silenzio. L’uomo con gli occhiali si avvicina all’Humbler.

“Non ti vediamo da più di anno. Come ti è andata?”
AK: “Ce l’hai la televisione?”
“Quella non era una risposta, Aaron, era un’altra domanda.”
Kirk sorride.
AK: “Quindi ce l’hai la televisione.” Ora the Humbler sospira “Ho ripreso. Ho cercato la monetina ma mi sa di averla buttata da qualche parte.”
“Vuoi parlarci di come hai ripreso? Devi essere forte.”

Kirk si fa avanti con la sedia.
AK: “C’è questa ragazza. Chiamiamola Chris.”
Un tizio fa una smorfia. “È un nome da uomo.”
AK: “La neve è bianca. È il tuo turno.”

Il tizio scuote la testa e si stringe nelle spalle.

AK: “A ripensarci era un buon periodo. Avevo smesso di bere, avevo riallacciato un minimo i rapporti con la mia famiglia. Ma, adesso vi dico un trucchetto da oratore. Vuoi che una persona che non ti conosca ti veda in uno fra due modi: gli piaci o ti rispetta. Non li puoi avere entrambi insieme, non subito. Alla gente piace chi non vede come una minaccia, e la gente rispetta che vede come migliore. E tu cammini un po’ su quella linea. Prendete i negri.”
“Ehi, WOOO, cosa hai detto?” un uomo di colore si alza, Kirk lo fulmina con lo sguardo e continua.
AK: “Quando fanno belle canzoni e fanno battute sugli Oscar razzisti, ci piacciono, ma non li rispettiamo. Quando fanno marce e rivolte per reclamare i loro diritti, li rispettiamo, ma non ci piacciono. Vedete, io vedo questa Chris come molto simile a me, per questo non riusciamo proprio ad andare d’accordo. E siamo dalla parte opposta della linea. Il resto del roster mi odia ma mi rispetta, mentre ama lei ma non la rispetta. Riuscite a capire perché? Perché è una minaccia. Non solo perché è brava. Ma perché pesa trenta chili in meno di noi, è venti centimetri più bassa, solleva cinquanta chili in meno. Pensi di poterla distruggere con un solo cazzo di pugno, ma invece…”

Kirk si alza.

AK: “Grazie a lei, un po’ di tempo fa, ho imparato che la linea è tutta immaginazione, che mi sono fatto nella testa e che mi autorizzava ad ammazzarmi di alcol. E quando ho smesso di prendere alcol, non ho davvero smesso: ero alcolizzato di allenamento, di vittorie, di lavoro, ho iniziato a sognare le botte che prendo in testa, come un cazzo di veterano dell’Afghanistan. Ho ripreso per dormire. O per tornare a prima di quello, non lo so.”

“E quando è stata l’ultima volta che hai bevuto?”

Kirk alza teatralmente il braccio, osserva l’orologio.
AK: “Fra cinque minuti. Ci vediamo fra un altro anno!”

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Siamo in un ufficio dall'arredamento piuttosto austero: Delle grandi vetrate illuminano la stanza che profuma di fiori freschi.
Erica e Crystal sono sedute allo stesso capo della scrivania su due grosse poltrone di pelle scura: La bionda sospira sfilandosi gli occhiali.

Erica: "A quanto pare è tutto in ordine, ho chiesto anche a Lena che ha confermato la mia tesi."

Cray: "Fanculo. Andiamocene, non so' nemmeno perché ti ho dato ascolto!"

Erica: "Io... Io non lo trovavo giusto."

La rossa sbuffa rumorosamente.

Cray: "Sono abituata a questa merda. Alla fine lui è stato costretto a salire sul ring e questo è il massimo che potessimo aspettarci."

Abbandona la testa all'indietro e una cascata di capelli rossi scivola sullo schienale.

Cray: "Credevi davvero che sarebbe bastato battere i piedi e minacciarli?"

Miss Congeniality alza gli occhi al cielo senza nascondere l'evidente fastidio, si punta con i piedi dondolando leggermente sulla sua seduta.

Cray: "Stuart è un povero coglione, gli piace pensare di darsi un tono con cose di questo tipo."

Erica: "Ma il suo contratto è..."

Crystal la interrompe alzando la voce.

Cray: "Potrei anche prendere un maledetto pezzo di carta e scrivere che non intendo salire sul ring in compagnia di teste di cazzo, avrebbe lo stesso valore.
Le sue clausole può infilarsele su per il culo e la scorsa settimana ne ha avuto la dimostrazione lampante."

La bionda non sembra particolarmente convinta e si rigira tra le mani una cartellina trasparente.

Cray: "Ho avuto a che fare con queste cose dal primo passo che ho mosso in questa federazione: Ero la manager di Brock Johnson, sono stata assunta per sorridere mentre lui mostrava i muscoli.
Sai come mi ha trovata?!"

La lottatrice accenna un sorriso.

Cray: "Aspettavo il pullman per tornare a casa dopo aver fallito un provino, lui mi ha vista nel backstage ed io ero il suo capriccio.
Sono entrata in WBFF per questo motivo, mi hanno messa sotto contratto immediatamente perché la 360 Star mi voleva come manager."

Erica: "Ma questo non ha nessuna importanza! Tu hai sempre fatto il tuo lavoro, non sei mai stata la sua valletta."

Cray: "Già.
Eppure immagina come mi guardavano... Non avevo la stessa credibilità dei colleghi uomini nonostante mi fossi impegnata con tutta me stessa per dimostrare che quel posto lo meritavo tanto quanto loro.
Desideravo disperatamente essere parte di quel mondo che mi considerava la manager di BJ, io sapevo di meritare il loro rispetto."

Un giovane avvocato entra nella stanza facendo cenno di aspettare, parlotta al cellulare mentre rivolge uno sguardo distratto alle due donne.
Cray storce il naso mostrandogli il dito medio prima di riprendere a parlare.

Cray: "Poi ho iniziato a vincere, Bobby mi ha insegnato ad essere migliore di tutti loro: Non cercavo più l'approvazione della gente.
Quel rispetto me lo dovevano in nome di ogni titolo che strappavo dalle loro mani! Non volevo più piacergli, dovevo essere un pericolo.
Stuart ha messo quella clausola nel suo contatto perché ha paura di essere lasciato con il culo per terra da una donna."

Erica: "Questo, tutto questo... Io non avrei potuto farcela."

Cray: "Sai perché Kirk mi manda fuori di testa?"

La sua assistente sgrana gli occhi evidentemente sorpresa.

Erica: "Perché?"

Cray: "Perché non intende lasciarmi ignorare tutta questa merda.
Vuole farmi fare, di nuovo, i conti con qualcosa dal quale avevo preso le distanze... Non è solo Kirk ma tutto ciò che rappresenta."

Le due restano in silenzio per qualche minuto.

Cray: "Andiamocene, non ha senso perdere tempo con questa testa di cazzo."

La rossa della Carolina si alza di scatto avviandosi verso la porta.

Cray: "Ho fame, andiamo a mangiare qualcosa."


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Note ormai inconfondibili, quelle che accompagnano l'entrata in scena del WBFF Undisputed Champion.
Berlino, come il resto del mondo, non fa sconti, e non appena The Nobleman fa capolino sullo stage d'ingresso, la sua theme-song viene quasi del tutto sovrastata dai fischi dei tedeschi. Lo scozzese è in look total-black con giacca a due bottoni e pantalone grigio antracite, mocassini neri e camicia della stessa tinta, senza cravatta. L'unica nota di colore è l'oro della cintura che, con innata eleganza, porta su una spalla.

Stuart sfila lungo la rampa d'accesso, come al solito ignorando i fischi della folla che, per una volta, si spengono prima che lo scozzese raggiunga il ring. Prima di entrare sul quadrato, un "roadie" gli porge un microfono. Stuart sale sugli steel-steps, e da lì conquista il centro del ring. Comincia a parlare, ed il suo tono è serio.

"Non ho visto quanto è successo finora, ma voglio tranquillizzarvi: nessuna battuta su quanto sia patetica la nazione che ci ospita, sul nazismo ed altre amenità simili. E non sono neanche qui per rinnegare quanto successo una settimana fa. Forse siete abituati ad altri tipi di campioni, ma io ho il pregio di essere onesto e riconosco la vittoria di Barriage. Complimenti David."

Stuart si aggiusta meglio la cintura sulla spalla e fa un breve applauso per "onorare" l'avversario che ha conquistato la vittoria nel Main Event della scorsa puntata londinese.

"Ovvio, non è un caso che la cintura poggi ancora sulla MIA spalla e non sulla SUA. Davide Barriage ha sempre avuto la particolare abilità di conquistare vittorie che ottenevano una importante risonanza mediatica, per poi fallire le vere, importanti, occasioni che seguivano queste vittorie. Non credo sia un caso, infatti che il suo palmares in WBFF, pur contando quasi tutti i titoli di questa Federazione, si interrompa prima di raggiungere QUESTO [pacca sulla placca centrale del WBFF Undisputed Championship]."

Lo scozzese si ferma, qualcuno lo fischia... pochi in realtà perchè, mi pare di averlo già scritto un'altra volta: sticazzi di Barriage.

"Sono qui però per parlare di quanto accaduto una settimana fa."

Il volto di Daniel si fa più corrucciato.

"Intendiamoci... so che sul mio conto se ne sono sempre dette parecchie. E non mi interessa: so che il "volgo", non avendo occasione di dare importanza alle proprie vite, preferisce scrutare e, laddove possibile, sparlare, su quelle di chi conta davvero. Lo stare in cima mi mette automaticamente sotto i riflettori e quando sei sotto i riflettori, tutti si sentono in diritto di dire la propria. Ancor più giusto quindi, che per una volta sia fatta chiarezza: ho firmato un contratto con la WBFF quando, a capo della dirigenza, c'era Denny Leone. Nel contratto, che il signor Leone ha firmato senza avere alcuna pistola puntata alla testa, era specificato che sarei stato obbligato a disputare contese "intergender" solo laddove rappresentassero "difese" di cinture in mio possesso.

Sono un uomo democratico: non priverei mai un qualsiasi wrestler del roster WBFF di essere discriminato in base al sesso, rifiutandogli la possibilità di competere per una cintura che detengo. Pensateci: è stato il caso di ROYAL PORNOCRACY e si ripeterà anche ad INTERIM PLAGUE, eppure non ho battuto ciglio."

Aggiunge l'ultima frase con un sorriso sulle labbra e, al pubblico, non scappa la neanche tanto velata offesa diretta a Paul DeSade, praticamente definito una "femminuccia", anche se non apertamente. I fischi riprendono, con più insistenza rispetto a quelli sorti in difesa di Barriage. Stuart però continua.

"Sono però anche un gentiluomo... e non mi trovo a mio agio nel dovermi confrontare, sul ring, con un esponente del sesso debole. Perchè, diciamolo una volta per tutte, stracciando l'assurdo velo di ipocrisia imperante in questi show: una donna, generalmente, è FISICAMENTE INFERIORE ad un uomo. E fate attenzione che parlo di uomini, non di amebe come Derrick Mortimer. Avete visto Aaron Kirk, Bluebird... li avete visti soffrire contro Crystal Houghton o Sophitia. Eppure, alla fine, hanno SEMPRE. VINTO. LORO. Perchè è la Natura, e l'ordine naturale non si combatte, si accetta e basta."

Adesso i fischi si fanno molto più intensi: Stuart si è definito un "gentleman", ma la sua linea di pensiero è, nè più nè meno, la più apertamente maschilista tesi che possa esistere. Stavolta, The Nobleman, reagisce con una smorfia ai fischi della folla.

"Come sempre, vi dimostrate incapace di accettare la verità. Ma non importa. Ciò che differenzia ME da VOI è che mentre VOI vendereste anche vostra madre per avere, da me, un cenno d'approvazione; a me di quello che pensate non frega assolutamente nulla. Se sono qui stasera non è per illustrare, o tanto meno imporre, il mio modo di pensare. Molto più pragmaticamente, sono venuto qui per ricordare alla persona attualmente in capo alla federazione, Daisuke Kobayashi, una nozione normativa molto semplice: i contratti si rispettano. Da ambo le parti. E quando non si rispettano, scattano delle penali."

Stuart sospira, pesantemente.

"Hai tentato di fottermi, ed hai commesso il più grave errore della tua carriera, Kobayashi."

Lo scozzese lancia il microfono alle sue spalle e, con stizza, lascia il ring, mentre riparte la sua theme-song... e gli onnipresenti fischi della folla.

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Momento di pausa in questa puntata di Bloody Desperation interrotto da una theme song…


I STAND ALONE!!!!


David Barriage is in da house! Fischi, fischi e ancora fischi piovono all’indirizzo dell’inglese che si presenta sullo stage con un lungo cappotto nero che gli copre praticamente tutta la figura. Barriage si ferma qualche secondo sulla rampa osservando il pubblico che rumoreggia contro di lui e si volta di spalle mostrando una vistosa scritta sulla parte posteriore del cappotto.

WIR HABEN DICH
IMMER BESIEGT

E una grafica che raffigura un soldato inglese in piedi con il piede sul petto di un soldato tedesco a terra.

Alla vista di ciò i tifosi sembrano letteralmente esplodere. Bottigliette, lattine, palline di carta e vari altri oggetti vengono lanciati all’indirizzo dell’inglese che, come se niente potesse scalfirlo, si limita a mettersi il cappuccio del cappotto in testa e a raggiungere il ring.

La folla continua a fischiare per qualche minuto con i fischi che, alla fine, scemano consentendo a Barriage di riprendere parola.

“Era da tantissimo tempo che non venivo in Germania e devo dire una cosa… il tanfo che vi contraddistingue non è cambiato per niente!”

Nuovi fischi all’indirizzo di Barriage che sorride divertito e riprende a parlare.

“Qualcuno di voi, sempre che in questo paese sia rimasto qualcuno non ubriaco e in grado di esprimere un concetto, si starà chiedendo il perché di questo abbigliamento che, di certo, non si addice ad uno come me… il motivo è presto detto e voi, cari i miei mangiapatate, sarete in prima fila ad assistere, per la prima volta, alla celebrazione dell’UNICO, VERO, INDISCUSSO…

WBFF Undisputed Heavyweight Champion!!”

Barriage apre il cappotto e mostra a tutti la cintura di campione del mondo WBFF che gli cinge la vita.

Taggart: “Ma che diavolo…?!? Che ci fa Barriage con la cintura di Daniel Stuart?!”
Kokone: “… GENIO …”

Il pubblico sembra sorpreso per quanto appena successo e fatica a capire cosa stia accadendo mentre la camera ci regala un primo piano di quello che, a tutti gli effetti, sembra il titolo che dovrebbe stare alla vita di Daniel Stuart.

“Bella eh?! Pensate che anche voi zoticoni con soli 30 euro potete comprarvela al baracchino qui fuori e fingervi campioni e rendere così, anche solo per cinque minuti, le vostre inutili esistenze degne di nota…

…la differenza, però, che c’è tra me e voi è che io non ho preso questa cintura per fingermi ciò che non sono… nah…. Questa cintura rappresenta quello che sarebbe successo se io e Daniel Stuart ci fossimo affrontati settimana scorsa a Londra. Questa cintura rappresenta quello che sarebbe successo se Garet Jax non si fosse intromesso. Questa cintura rappresenta quello che sarebbe successo se Jax fosse rimasto nel limbo in cui latita da anni e si fosse limitato a girare con quell’inutile titolo che porta alla vita.

Se tutto questo non fosse accaduto ora sarei su questo ring a sbattervi in faccia la VERA cintura di campione Undisputed ma, a causa di una persona, questo non è accaduto.”

Qualcuno dagli spalti inizia ad intonare il nome di Jax che, nonostante non sia proprio la persona più amata in WBFF, almeno stasera non sembra possa competere in quanto ad odio con quello generato dalla sola presenza di Barriage.
L’inglese, dopo una pausa di qualche secondo, si slaccia la cintura e la prende in mano per poi ricominciare a parlare.

“Il fatto che qui fuori vendano cose come questa mi fa capire quale sia la vera differenza tra me e voi. Io ho avuto bisogno di questa cintura solo per ricordarvi di come le cose sarebbe state al loro posto se tutto fosse andato come sarebbe dovuto andare e per anticiparvi quello che succederà a Freezing Evolution quando, privo di fastidi dal nome Garet Jax, incasserò finalmente lo Scent of Glory e diventerò campione WBFF!”

Barriage solleva la cintura, la guarda per qualche momento e poi cambia espressione come a mostrare ribrezzo.

“Questa, però, è solo una stupida replica che può far felici solo bambini e gente come voi e di cui io non ho nessun bisogno!”

Con uno scatto d’ira Barriage getta via la cintura che finisce tra il pubblico, raccolta da un ragazzino delle prime file. La telecamera ci mostra il ragazzino felice come una pasqua che solleva al cielo la cintura con Barriage che, dal ring, si limita ad osservare la scena prima di riprendere parola.

“Questo è proprio quello che intendevo! Quel ragazzino, che probabilmente non capisce nemmeno la lingua che sto parlando, è qui che festeggia contento. Ora la sua vita, anche se per qualche secondo, ha un senso ed un importanza! A differenza vostra, però, io non sarò sazio e appagato fino a che la vera cintura di campione WBFF, e non una stupida replica da perdenti, non sarà qui sulla mia spalla. Quindi, iniziando dal più inutile di tutti, Garet Jax se pensi di aver in qualche modo aperto la mia guardia con la tua sfida a sorpresa o con uno stupido completo con disegnata sopra la Union Jack… well mate… ti sbagli di grosso!
L’avermi fregato in quel modo, l’aver insultato il mio paese e la mia bandiera non ha fatto altro che farmi incazzare ancora di più. Te l’ho detto e te lo ripeto, non sarai tu a fermarmi sulla strada che mi porterà al titolo Undisputed e, se deciderai di presentarti sul ring ad Interim Plague, non solo subirai la più grande sconfitta della tua carriera, subirai un massacro tale da renderti impossibile anche il solo camminare. Si dice non svegliare il can che dorme… tu Jax quel cane lo hai svegliato a calci e ora non sta solo abbaiando…nah… quel cane di nome David Barriage ora ringhia rabbioso!”

I STAND ALONE risuona nell’arena con Barriage che lascia il ring accompagnato dai fischi del pubblico. Fischi, però, molto meno forti dei precedenti. Il fatto che nell’ultima parte del discorso Barriage abbia parlato solo di Jax ha fatto “ammansire” leggermente il pubblico.

L’inglese arriva a metà della rampa, si ferma e si guarda attorno decidendo di tornare su sui passi e avvicinandosi al ragazzino che, qualche minuto fa, ha raccolto la cintura lanciata proprio da Barriage.

Il ragazzo è di spalle e sta facendo un selfie proprio con la cintura “ricevuta” da Barriage quando l’inglese gli si palesa alle spalle strappandogli il titolo dalle mani e ridendo divertito.

La folla, che ha visto tutto dal maxischermo, si riaccende iniziando a fischiare Barriage mentre il ragazzo, ovviamente sorpreso dell’accaduto si volta verso l’inglese e sembra sul punto di scoppiare a piangere. Barriage gli si avvicina tenendo saldamente in mano la cintura giocattolo e poi inizia ad urlare.

“LA VUOI UH?! LA VUOI INDIETRO!?!”

Con un’espressione carica d’odio che non smette di fissare il ragazzo Barriage prende la cintura con entrambe le mani e inizia a distruggerla rimuovendo le placche di plastica attaccate e rendendola, di fatto, un’accozzaglia di plastica e pelle.
Alla vista di tutto ciò il ragazzino scoppia a piangere mentre il padre, che stava al suo fianco e non aveva mai smesso di imprecare contro Barriage, inizia ad urlare insulti a Barriage che fa segno all’uomo di non capire prima di urlargli…

“YOU CAN WANK ME OFF…STUPID DEUTSCH!”

I STAND ALONE risuona nuovamente in arena coperta, però, dai fischi assordanti del pubblico di Berlino che “accompagna” David Barriage che, sorridente e soddisfatto, si avvia verso lo stage con in mano quello che resta della cintura giocattolo.

CAMERA FADES


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Backstage dell'arena di Berlino. Siamo nel locker room dei DeSade ma al suo interno c'è il solo Paul che, seduto di fronte ad un computer portatile, sta consultando qualcosa con estrema impazienza. Tutto ad un tratto però la frustrazione prende il sopravvento e il giovane lottatore chiude lo schermo bruscamente.

"Maledizione! Possibile che io non riesca a trovare più dettagli di quelli già in mio possesso?"

Non è ben chiaro a cosa si stia riferendo Paul che continua il suo discorso tra sé e sé.

"E' tutto assurdamente poco chiaro, capisco che all'epoca le informazioni non fossero facilmente reperibili come al giorno d'oggi eppure non riesco a credere che la scomparsa di una giovane donna non abbia lasciato nulla se non qualche vaga traccia..."

E' evidente che Paul sta cercando le informazioni su sua madre che Morgan sembra restio a fornirgli. Improvvisamente il giovane sembra avere un'illuminazione.

"E se fosse...? Non è possibile... Non posso credere che mio padre possa aver insabbiato tutto e fatto sparire ogni dettaglio e ogni particolare..."

Paul si mette la testa tra le mani.

"Non riesco a capire... Non so più dov'è la verità, non so più di chi posso fidarmi. Prima quegli strani messaggi, poi l'evasività di mio padre, ora questa misteriosa impossibilità di reperire notizie..."

Paul si alza in piedi e cammina nervosamente per la stanza, parlando a mezza bocca tra sé e sé, il che ci rende impossibile capire cosa stia dicendo, poi però si blocca.

"Basta. Di questo passo perderò il lume della ragione, non posso andare avanti così."

"Forse... Forse ha ragione mio padre. Devo solo pazientare e attendere, compiere il mio dovere nella consapevolezza che solo così otterrò le risposte di cui avverto l'impellente necessità. Io... Non devo dubitare. Il Dolore ha deciso così per me e così sarà."

Paul sembra aver recuperato la calma e con essa la tipica freddezza di sempre.

"A partire da stasera."

"E' stato deciso che io, il legittimo sfidante dell'Undisputed WBFF Heavyweight Champion, debba scontrarmi con coloro che invece saranno deputati a sfidare la campionessa Desperation Iron Woman e il Survival Champion. E' stato deciso che coloro che desiderano ottenere maggiori glorie e onori su questa terra si scontrino... A quale scopo? Per dimostrare chi tra Paul DeSade, Aaron Kirk e Sheenan, ha maggiormente fame? Per dimostrare chi possiede le ambizioni più solide e incrollabili? Per il bieco diletto di un pubblico corrotto e privo di valori che trova sollazzo solamente nell'insensato scontro tra feticci come fossero cani da combattimento?"

"Ciò non è di mio interesse. La mia unica preoccupazione e il mio unico obiettivo sono vincere questa sera... Prevalere senza pietà sui miei avversari. Cosicché Daniel Stuart sappia che nessuna minaccia sarà mai temibile come quella di Paul DeSade."

"Una minaccia dalla quale non potrà mai trovare scampo. Una minaccia che lo perseguiterà per sempre, fino a che non avrò il suo sangue... E il suo oro."

Paul inizia sommessamente a ridere mentre le immagini vanno lentamente in dissolvenza.

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Aaron Kirk, Paul DeSade e Sheenan sul ring! Il pubblico si scalda perché il main event sta per cominciare.

Taggart: “Oggi assistiamo a una riedizione della finale del Survivor of the Ring 2015! In quell’occasione Aaron Kirk riuscì ad aggiu… El, chi ha scritto queste indicazioni? In quella finale c’era Skyblue.”
Kokone: “Non lo so, ma a me hanno dato le battute di Lover, senti qua: El Kokone sbadiglia e si chiede perché nel wrestling ci si debba sempre picchiare.”
Lover: “Il foglio però ha ragione, io ce l’ho un po’ di sonno!”
Kokone: “Stanno tagliando i fondi, Lover, non vorrei dirtelo così, ma visto il tuo impegno sul lavoro potresti essere il prossimo a lasciarci.”
Facepalm di Taggart.
Taggart: “Provo a dare un’informazione utile: questo match non sarà coperto dalle nuove WBFF Rules, è un match senza squalifiche, abbiamo concesso la più totale libertà a questi tre grandi wrestler.”

Main event: Aaron Kirk vs Paul DeSade vs Sheenan

Derek Williams effettua i controlli di rito, Sheenan osserva i suoi avversari come farebbe un predatore, dal canto loro sia Paul DeSade che Aaron Kirk sembrano più che altro concentrati su se stessi, si sciolgono i muscoli, ripassano qualche informazione.
Williams si fa da parte, si può iniziare!

DIN DIN DIN!

I tre wrestler si avvicinano contemporaneamente ma molto molto lentamente al centro del ring, a piccoli passettini, la testa alta a ispezionare ogni movimento degli avversari.
Aaron Kirk riesce a colpire Sheenan con un pugno, poi lo manda alle corde con una Irish Whip che viene rovesciata, Kirk viene accolto in corsa da Paul DeSade che lo lancia in aria con un Back Body Drop! Ma Kirk rotola sulla schiena dell’avversario e atterra in piedi, cinge il bacino di DeSade per un German Suplex! Ma DeSade resta ancorato al tappeto, Sheenan allora colpisce il rampollo della famiglia DeSade con una Queixada! Ma DeSade evita e il colpo prende in pieno Aaron Kirk che ancora provava a schiodarlo dal tappeto ed effettuare il German Suplex.
Kirk crolla su un fianco e finisce per aggrapparsi alle corde, Paul DeSade colpisce Sheenan con una gomitata frontale costringendolo ad arretrare, e poi lo abbranca… PER LA FIGHT OFF YOUR DEMONS!
Ma Aaron Kirk arriva alle sue spalle e RIESCE A METTERE A SEGNO IL GERMAN SUPLEX! Contemporaneamente, DeSade teneva Sheenan in posizione di Inverted Powerslam, e lo slancio dovuto al German Suplex fa volare via Sheenan con una Inverted Fallaway Slam!
Mossa eccellente per Kirk che prova il primo schienamento dell’incontro, su Sheenan:

1…
2…
NO!

Lo scozzese si avvicina a Paul DeSade, che però è lesto a mettersi a sedere e lo colpisce con un pugno in pieno volto! Kirk si gira per proteggere la faccia, DeSade si rimette in piedi e rincara la dose con una serie di altri quattro pugni sferrati con entrambe le mani, lancia Kirk alle corde… Rydeen Bomb!
Ma prima che DeSade riesca a mettere a segno la manovra Sheenan lo sorprende alle spalle con uno School Boy pin:

1…
2…
NO!

DeSade tiene il braccio di Sheenan intrappolato e, dando sfoggio di un’agilità notevole per la stazza, va per un Oklahoma Roll!

1…
2…
NO!

Sheenan si rimette in ginocchio.
E KIRK GLI CORRE INCONTRO PER UN BRIGHT KICK.
Che Sheenan evita, per poi atterrare Kirk con un Drop Toe-Hold e CHIUDERE UNA CROSSFACE! Paul DeSade interrompe subito con uno stomp, sia Kirk che Sheenan cominciano a rialzarsi ma sono fortemente intontiti, si avvicinano alle corde.
E PAUL DESADE LI GETTA FUORI ENTRAMBI CON UNA DOPPIA CLOTHESLINE!
Il #1 Contender all’Undisputed WBFF Heavyweight Championship scende dal ring, solleva la tendina, sfila un tavolo e due sedie: il tavolo lo fa scivolare sul ring, le due sedie se le tiene.
Per prima cosa mette una sedia sotto la testa di Sheenan, carica il colpo.
ONE MAN CON-CHAIR-TO. A SEGNO! Sheenan rotola via in preda al dolore, Paul DeSade si avvicina a Kirk per ripetere la stessa manovra.
MA SHEENAN LO COLPISCE ALLE SPALLE CON I GRADONI D’ACCIAIO!
Il colpo, subito sulla nuca, è tremendo, Sheenan finisce in ginocchio, dopo il One Man Con-Chair-To subito lo sforzo è stato forse eccessivo, il brasiliano crolla a carponi.
Kirk è ora, per l’azione dei due avversari, il wrestler più fresco: prova a sfruttare questo vantaggio afferrando Sheenan per i capelli e portandolo sul ring, aspetta che si alzi, si porta dietro entrambe le sedie.
SPRING AWAKENING DRITTO SULLA SEDIA.
A SEGNO!
E PIN:

1…
2…
NO!!!!

Sheenan alza la spalla e si mette da parte, Kirk riprende la sedia…
Ma Paul DeSade entra nel ring e gliela sfila alle spalle, E LO COLPISCE CON UNA SEDIATA SULLA NUCA!
Kirk crolla in ginocchio, Sheenan è in ginocchio e fa fatica a rialzarsi, Paul DeSade afferra il tavolo, lo apre. Rialza Sheenan, lo manda alle corde con una Irish Whip…
PAIN SACRIFICE SUL RITORNO, CHE SPACCA IL TAVOLO A METÀ E DANNEGGIA ANCORA SHEENAN.
Pin!

1…
2…
3!!!
NOOOOO!!!!
SHEENAN ALZA ANCORA LA SPALLA!

Paul DeSade si rialza, si passa una mano nei capelli, ma viene subito aggredito da Aaron Kirk che chiude una Wrist Lock e mette a segno due calci alti, manda Paul DeSade alle corde e si lancia da lato opposto PER INCROCIARLO CON UN BRIGHT KICK!
MA PAUL DESADE ALZA ANCH’EGLI LA GAMBA E I DUE SI COLPISCONO A VICENDA CON IL BIG BOOT!
E così abbiamo tutti e tre i wrestler al tappeto!

IL PUBBLICO RUMOREGGIA!

L’inquadratura si sposta sullo stage, abbiamo… I TRE CAMPIONI PER I TRE FIRST CONTENDER SULLO STAGE!
Ci sono Daniel Stuart, Crystal Houghton e Gaijin!
L’incontro non è coperto dalle WBFF Rules, i tre campioni sono liberi di intervenire senza far scattare la squalifica né subire multe o sospensioni dalle contese.

E i tre circondano il ring… ma non entrano.

Aaron Kirk è il primo a rialzarsi, nota la presenza di Crystal Houghton e la saluta con la mano, afferra Paul DeSade, che pure si stava rialzando, per i capelli, chiude una Standing Armlock, prova a portarselo al tappeto con un Hip Toss, che va a segno, prova una Ground Headlock… ma Sheenan interrompe la sequenza con uno stomp, afferra Kirk per i capelli, lo colpisce con un paio di pugni diretti alla fronte, lo porta all’angolo.
TIDAL KRUSH A SEGNO!!!
Kirk si lascia scivolare contro l’angolo per finire al tappeto, Paul DeSade raggiunge Sheenan, lo colpisce con una ginocchiata al costato, Sheenan però reagisce e mette a segno una Chop! E POI LO SOLLEVA PER UN BRAINBUSTER! È IL LION-BUSTAH DI JACK LEONE! DRITTO SULLA SEDIA D’ACCIAIO!
E VA A SEGNO! PIN SU DESADE:

1…
2…
NO!!!

DeSade si rigira, Sheenan vede un’occasione. Il #1 contender all’Undisputed Championship si rialza lentamente.
E questa lentezza la rende una preda facile.

SPEAR
OF
THE
FEAR

La mossa va a segno, spinge Paul DeSade contro l’angolo, lo fa barcollare per qualche secondo. Sheenan, vedendolo ancora in piedi, carica la propria mossa più decisiva, la Skullscraper.
Inizia a ruotare.
E KIRK LO COLPISCE CON UN LOW KICK DRITTO ALLA TESTA QUANDO ERA GIÀ ANDATO AL TAPPETO.
Sheenan rotola e si riprende, Kirk si stava dirigendo verso Paul DeSade al tappeto, Sheenan lo intercetta e lo colpisce con uno Shoulder Block, poi va alle corde per un Elbow Drop ma Kirk evita, si rialza, Sheenan va alle corde.
E PROVA UN’ALTRA SPEAR OF THE FEAR!!!!
MA STAVOLTA KIRK LO MANDA A VUOTO!
Sheenan impatta contro l’angolo, barcolla, Kirk lo solleva. TELEGRAPH ROAD A SEGNO. Kirk scuote la testa, si batte il pugno sul petto, si fa forza.
E AFFERRA LE GAMBE DI SHEENAN PER CHIUDERE LA HUMBLER.
Sheenan è ancora intontito dai due colpi appena ricevuti proprio sulla testa, Kirk ha campo libero.
E CHIUDE LA HUMBLER.
Sheenan tende la mano per cedere quasi immediatamente, ma si impedisce di farlo. La richiude a pugno e fa segno “no” col dito all’arbitro. Ma sta chiaramente soffrendo molto, prova ad afferrare il tappeto con la mano per avere un anti-stress.
Tende la mano per cedere.

MA PAUL DESADE AFFERRA KIRK PER I CAPELLI E LO GETTA FUORI DAL RING!

Daniel Stuart si mette in piedi sull’apron ring, Paul DeSade scatta sulla difensiva, lo guarda negli occhi.
Ma si volta verso Sheenan, lo solleva tenendolo per i capelli, carica il movimento con la gamba.

AFTER
LIFE
RESTRAINT

Schienamento:

1…
2…
3.

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui


Kirk è fuori dal ring, Crystal lo raggiunge, gli solleva il mento con un dito, Kirk la accoglie con una smorfia di dolore. La Rossa lo guarda negli occhi e sorride. Kirk rotea i suoi, di occhi. Crystal lo lascia andare e va via, con notevole grazia per essere Crystal.
Gaijin sale sul ring, afferra Sheenan per la faccia, è in Juggler Mode, forse per la sconfitta appena patita da Sheenan, forse per qualche sconosciuto stato interno. Si abbassa a sussurrare qualcosa di indefinito all’orecchio del brasiliano, la telecamera non riesce a captarlo. Detto quanto doveva dire, lo abbandona al tappeto.
Daniel Stuart resta in piedi sull’apron ring, Paul DeSade lo osserva, soddisfatto della vittoria, Daniel Stuart lo osserva invece beffardo e, lentamente quanto teatralmente, comincia ad applaudire la vittoria del wrestler del Maryland.
Paul DeSade scatta per acchiapparlo, ma Stuart salta giù dal ring ridendosela, segue gli altri due campioni fuori.

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WBFF



BLOOD IS THE KEY...


Credits:
Hammer (Jax vs Crashindenton; grafica)
Heavans (Beatrice vs Alcide; assemblaggio)
Wordlife (Bluebird vs Sophitia)
Kirk (Main event)
Utenti (promo)
[Modificato da GregorHeavans 17/11/2017 18:59]
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