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Horizon 1x08 - 27/05/2017

Ultimo Aggiornamento: 27/05/2017 14:48
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27/05/2017 14:48
 
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Una bambina seduta sul divano guarda una puntata di Horizon e sgranocchia le sue patatine. Ma pare contrariata e parla con una recitazione ECCELLENTE!

Bambina: "Bleah! Queste patatine sono proprio..."

Voce fuori campo che bisbiglia: "...disgustose..."

Bambina: "Digguttose! Cosa... cosa devo fare per mangiare delle schifezze buone?!"

Un fascio di luce gialla investe la camera.
Un pollo gigante con mani ai fianchi saluta la bimba.

Bambina "MA! E' EL POLLO!!! CIAO SIGNOR EL POLLO!"

Pollo Gigante: "CO-CO-CO-DE'!!"

Magicamente dei recipienti pieni di alette di pollo compaiono sul divano della bimba che ci si fionda sporcandosi tutta.

Bambina: "Grazie mille! Come è buono!!"

EL POLLO! EL POLLO QUE TE ENCANTA!!



« ...Fallo salire... »

Chelsea senza esitare al fratello, eppure ha un’espressione scura in volto. Di certo di vedere Saul non può che esserne felice, però forse non ha intenzione di ascoltare ancora le solite prediche del suo mentore. Tutto le fa ancora troppo male.
Forse.

Si sentono i passi lungo le scale, Chelsea sbuca con la testa fuori dalla porta della stanza. Saul la osserva, salutandola.

« Entra pure » Chelsea fa un cenno a Saul, poi rientra in stanza, raccogliendo la maschera e guardandola “negli occhi”, mentre se la riaggomitola fra le mani passandosela dalla destra alla sinistra.

Ha gli auricolari alle orecchie Saul, si sente fuoriuscire qualche frase del pezzo che stava ascoltando non appena libera da esse le orecchie.

Now that we’re dead my dear, we can live forever
Now that we’re dead my dear, we can be together

Spegne tutto. Non ha niente con sé. Infila nella tasca di un giubbotto di pelle smanicato il suo cellulare con le cuffiette collegate ad esso. Poi si libera anche del giubbotto. Indossa solo una T-shirt con su raffigurata la sedia elettrica di “Ride The Lightning”, un vecchio album dei Metallica. Le tasche dei jeans neri sono vuote. Non ha davvero nulla con sé il nativo di Seattle.
Si porta una mano alla barba, poi guarda negli occhi la ragazza, rivolgendosi a lei.

<< So a cosa stai pensando, Chelsea. Lo so benissimo.
Non ce la fai più. Sei sul punto di mollare. Forse starai pensando di aver chiesto troppo, di esserti spinta troppo oltre quella che per te era solo una banale passione da adolescente.
Non sarebbe dovuto diventare il tuo lavoro.
E non avresti dovuto mettere così a rischio la tua vita.
Starai pensando a questo.
E mi starai odiando in questo momento…>>

« Ma no, io... » timidamente prova a ribattere, vedendosi interrotta.

<< Sì. Tu mi stai odiando in questo momento. Perché è da settimane che ti ripeto le stesse cose. Ti continuo a dire quanto questa per te sia più che una semplice passione. Continuo a dirti quanto il tuo talento sia fuori dal comune e continuo a dirti di resistere, perché gli sforzi in futuro verranno ripagati. Se un Dio esiste.
Dico di credere in te. Io credo in te. Te l’ho sempre detto. Continuo a ripeterlo. Ora e sempre, come già ho fatto tante volte in passato.
Mi viene spontaneo Chelsea.
Scusami.
Tutte queste mie parole e queste mie confidenze non sono mai state dimostrate dai fatti. Tutto quello che ti ho detto si è infranto sempre contro un muro fin troppo grande. E purtroppo continuerà ad essere così, a meno che tu non decida di mollare >>

Si guardano i due. Chelsea resta basita e profondamente turbata dalle parole del suo mentore, non riuscendole ad interpretare in nessun modo.

<< Sai Chelsea…>>

Continua Saul.

<< Sarebbe da idioti credere che la vita sia sempre rose e fiori. Perché le difficoltà ci sono. Ci sono sempre state nella storia di queste umanità. Io non sarei mai diventato un musicista se il mio maestro non mi avesse mai schiaffeggiato nei saggi che facevo in pubblico da ragazzino.
Non sarei mai diventato un campione se non avessi mai subito le più atroci sconfitte. Se non avessi mai subito le più violenti torture ora non avrei una corazza sul mio corpo.
Ma non tutti assimilano in questo modo. Me ne rendo conto. Ogni personalità reagisce in modo diverso.
Tu sei più dolce di me. Sei tenera, carina. Fragile…>>

Chelsea arrossisce e si copre il volto con le mani.

<< Eppure io…>>

Saul si alza dalla sedia sulla quale si era in precedenza addossato.

<< Io ho conosciuto anche La Perra. Sempre dolce e carina, per carità. Ma con quella convinzione e determinazione in più che… diamine! Ti prende al cuore, in un modo o nell’altro!>>

Saul si avvicina a Chelsea che nasconde il volto ponendolo sulle sue stesse ginocchia.
Saul le passa una mano sui capelli. Poi sul collo…
E continua…

<< Ho conosciuto anche una persona che si è spinta oltre i propri limiti, cimentandosi nel mondo della musica. Spingendosi oltre le proprie capacità sul ring.
Ho conosciuto una ragazza che non si arrende davanti a nulla.
Ma poi… poi qualcosa è avvenuto in lei.
Un colpo.
Un tuono.
Una nota stonata.
Un errore.
L’autostima diminuisce. La paura sale.
Serve una scossa.
Una reazione uguale, ma contraria.
Io so come tu ti stia sentendo e so che stai male. Me lo hanno detto. E son stato così anch’io. Tempo fa.
Stai molto male.
Ho già provato a smuoverti in passato, ma non è servito, non devo creare mostri in te o altre personalità.
Forse basta ritrovare la tua essenza.
Forse>>

Scuote la testa Chelsea, Saul va alle sue spalle, abbracciandola. Prima di parlare. Ancora.

<< Ho scritto una canzone per te, prima, in una camera d’albergo, ripensando a quello che abbiamo passato in questi mesi.
E forse potrebbe finire. Basterebbe che tu ora getti quella maschera.
Non sono uno che piange. Ma forse, Chelsea, in quel caso lo farei.
Ho imparato a volerti bene. E non sopporterei questa perdita.
Se abbandoni La Perra, abbandoni me.
Rischieresti a spingerti di nuovo oltre, ma sappi che io ti sono vicino quanto mai lo sono stato.
Vuoi lanciarti con me attraverso il burrone?
O tornare indietro? Sola >>

La Canadese, meditabonda, lascia cadere lo sguardo sulla maschera che stringe tra le dita. E' come se un film con tutti i finali alternativi stesse venendo proiettato davanti ai suoi occhi color nocciola.
Si volge quindi a scrutare Clarke, non certa di riuscirne a fronteggiare lo sguardo.

« Sono parole... bellissime, Saul. Sono commossa.
Hai quasi riacceso un fuoco, te ne do atto... tuttavia, questo fuoco non è abbastanza ardente da farmi lanciare oltre qualsiasi burrone...
...mi dispiace tu sia arrivato fin qui solo per parlarmi, ma io non ho alcun voglia di tornare in WBFF.
Non è questo ciò che sognavo di fare da ragazzina. Volevo volare, non avere una catena al collo.
Ci sono altre realtà per persone come me. Forse la Masked Wrestling Federation farà al caso mio. Ma ci penserò poi.
Ora voglio solo del tempo per me...
...se proprio ci tieni, potresti darmi lezioni di chitarra, per mettere su una band... »

Il tono di voce è sconsolato, ma le labbra, che non nascondono le leggere cicatrici, pur si lasciano andare a un timido sorriso, mentre due lacrime le bagnano le guance.



Siamo nella palestra della WBFF e vediamo davanti a noi Kevin Bryan Crawford che si sta allenando con i pesi,di colpo si ferma ed inizia a parlare con tono duro e prepotente,sbraitando ogni tanto

KBC: Horizon vuole perdere una delle sue punte di diamante,uno dei pochi che può riempire il cazzo di poster che è fuori da questa arena,vuole perdere colui che porta i 4/5 del pubblico,l'unico uomo che fino ad ora si è fatto un culo così nonostante abbia perso con una cinese e con il "Magnifico" John Kratos,sono tutti li ad attendermi,sono tutti li a fantasticare sulla mia presenza e c'è anche chi sia augura che io non metta piede su quel ring e che venga sbattuto fuori a calci in culo


Sì ferma per un secondo e continua ad alzare i pesi, per poi lasciar cadere il manubrio dritto a terra

KBC: Volete il mio licenziamento? Volete che io me ne vado? Volete che la dia vinto a Li e Kratos,volete che deluda il mio grande maestro Tobi Madara?Volete che mi cali a terra e mi faccia schienare?Non volete più vedermi? Scordatevelo! La palmer ed anche voi dovrete ancora vedermi per anni combattere su quel fottuto ring! Zero Pity,Only Violence!

-Camera Fades-



La notte. Mentre una metà del mondo dorme, l'altra metà si sveglia nell'oscurità. Le strade sono deserte, illuminate solo dalla luce dei lampioni. Sporadicamente passa qualche macchina, ma si tratta spesso di lavoratori notturni o semplici insonni che vagano in giro senza meta. Questa notte però è diversa dalle altre. Stavolta non c'è nessuna anima viva, e non passa alcuna vettura da mezz'ora circa. Pioviggina, e i riflessi della luce sulle pozzanghere si sprecano. Tra i marciapiedi una figura si erge, incurante delle gocce d'acqua che gli bagnano la giacca e i pochi capelli che ha in fronte. Quell'uomo è The Savior, John Doe, che si guarda intorno, alla ricerca di qualcosa. Alla fine dopo un paio di occhiate scorge il suo obiettivo e raggiunge la porta di un edificio parecchio malridotto.

A John basta una mano per far uscire la porta di legno dai cardini e farla cadere rovinosamente al suolo. Doe sbuffa e la lascia stare; al momento ha questioni ben più importanti che riparare un pezzo di legno marcio. Comincia a salire le scale, finché non si trova davanti alla porta che voleva. Una di quelle un po' scassate e marce come quella di ingresso. Un sorriso si dipinge sul volto del Savior, che stavolta non la spinge, ma le da due tocchettini lievi, ma abbastanza forti per essere udibili da chi vi è dentro. A meno che non sia ubriaco come suo solito.

Per qualcuno che arriva, c'è qualcun altro che aspetta. E' una cosa talmente naturale e scontata da non essere presa in considerazione, ma è una legge che ha creato tutto ed è la dannata realtà: ad ogni azione ne consegue come risposta una inversa; ad ogni ombra si contrappone un raggio di luce, e così ogni salvatore ha una sua nemesi da combattere.

"Entra."

La porta arrugginita si apre lentamente e dando vita, come al solito, ad un cigolio disturbante, una sorta di monito: nella "reggia" di Brutus ogni cosa sembra frutto della mente di un reietto psicopatico. Il nostro guanciottone, appunto.
Doe, senza batter ciglio, entra nella stanza. Ma di fronte a lui c'è solo buio.
Dopo il primo passo in avanti non riusciamo più a distinguerne la sagoma.

Doe: "Esci fuori, Brutus!"

Attimi di silenzio che squarciano l'aria come colpi di pugnale su una ferita aperta rendendo l'ambiente sinistro e, in un certo senso, vivo.
Neanche un secondo e un paio di luci al neon si accendono sul soffitto pericolante della stanza, permettendoci di vedere.

Rotten: "Da troppo tempo aspettavo questo momento."

Non è un'ombra ad essersi palesata di fronte a Doe, all'entrata della stanza, bensì il padrone di casa: Brutus "Cheek" Rotten. The Saviour si mette subito in guardia ma il Bloody Engine, sorridendo, gli volta le spalle e cammina verso il centro della stanza.

Rotten: "Non sono solito invitare gente con una morale qui dentro, il luogo della perdizione, il mio regno. Ma tu ... Sei speciale, no? Tu sei il salvatore.
E' per questo che i muri e le porte cigolano, perché tutto qui dentro è tuo nemico e cerca di respingerti.
Eppure, se sei arrivato qui c'è una ragione ... O no? Nessuno ti farà del male..."

Brutus sfoggia un sorriso fottutamente inquietante verso la telecamera, prima di girarsi verso Doe e cambiare totalmente espressione, rendendola quasi più amichevole.
Qualcosa non quadra, decisamente.

Rotten: "L'introduzione è stata brusca ma non conosco altri modi per rompere il ghiaccio. Ti offrirei da bere, ma come puoi vedere le uniche bottiglie qui sono ridotte a cocci di vetro. Quindi ... Cosa fai ancora lì?
Più secondi passi davanti a quella porta e più mi viene voglia di concludere quello che ho iniziato settimana scorsa. Quindi entra, e dimmi perché sei venuto qui, man."

John sembra aver mangiato la foglia, ma non se lo fa ripetere due volte ed entra nella dimora di Rotten, non senza incespicare tra tutti i materiali posati sul pavimento, tra cui Kendo stick, taniche di benzina e via discorrendo. Arrivato insieme al padrone di casa al centro della stanza, si da una rapida occhiata intorno, osservando il poster della Gang Green di Philadelphia e i vari graffiti sulle altre mura.

Doe: "Quindi questa è la famigerata Brutus Forge, il luogo dove il Bloody Engine passa la giornata a bere birra e creare ninnoli...Notevole. Io avrei cambiato qualche cosina, ma in fondo sono gusti."

La smorfia di Rotten gli fa capire che è arrivato il momento di sputare il rospo, quindi si siede a gambe incrociate di fronte a lui.

Doe: "Di solito in questi casi si dice "vengo in pace", ma sono certo che la parola di un tagliagole non sia il massimo dell'attendibilità. Quindi..."

John tira fuori dal taschino della giacca il suo fidato coltello, che posa davanti a lui, e con un cenno della mano invita il nativo di Phila a sedersi. Brutus è titubante, ma alla fine acconsente.

Doe: "Sai cosa? Sono contento di ciò che é successo la scorsa settimana. Perché ho attirato la tua attenzione, l'attenzione di un peccatore. Credevo che quella medaglia fosse l'unico metodo per attirare tutta la feccia di Horizon ai miei piedi. Ed invece sono solo state le mie azioni a portare nientemeno che il re dei reietti al mio cospetto... non posso che esserne compiaciuto."

Gli occhi dei due rivali si incrociano, ma il clima è calmo, sembra quasi una chiacchierata tra due vecchi compagni del college. O forse è solo la calma prima della tempesta.

Doe: "Sono qui per due motivi. Il primo è per darti le mie condoglianze per quando al prossimo Horizon affronterai Sophitia. Io e McFist saremo agli angoli ma non interverremo... sarai solo tu contro di lei."

Invece di disperarsi o altro, Brutus sorride di gioia. La sua fame di combattimento pare non avere fine.

Doe: "L'altra ragione è molto più...personale. Certo, ho sentito le tue parole sul mio conto dallo schermo, ma preferisco mille volte di più l'approccio diretto. Voglio ascoltare di nuovo il tuo pensiero, ma stavolta dal vivo. Sono tutto orecchi..."

Rotten: "La mia attenzione non ce l'hai da una settimana, ma da più tempo. E poi guardati intorno e dimmi: chi è arrivato al cospetto di chi?
A me sembra proprio che sia il salvatore ad essere giunto nella dimora del reietto. Non mentire a me e soprattutto non mentire a te stesso. Non sei venuto per darmi l'in bocca al lupo per il match con la tua mammina psycho. Mi hai cercato per sentirti dire qualcosa..."

Brutus sgrana gli occhi e mantiene lo sguardo fisso su Doe.
La sua presenza pare sia repellente per il Bloody Engine eppure c'è qualcosa che lo attrae visceralmente nell'anima di quell'uomo, come una falena è attratta dalla luce, seppure flebile, seppur dolorosa.

Rotten: "E quel qualcosa è che sì, è vero, io sono venuto a cercarti ma tu non ne vedevi l'ora. Speravi ardentemente che venissi a cercarti perché, anche se sei il salvatore, lo sai benissimo che sei tu a dover esserti salvato.
Diamine, io sono la tua ultima spiaggia!"

Ora è Doe a sgranare gli occhi.
La situazione sta diventando davvero troppo strana, anche per un sadico tagliagole. E poi Brutus, che non ha mai mostrato emozioni, non riesce a togliersi quel sorrisetto del cazzo dal volto. Qualcuno potrebbe dire che il diavolo assuma quella espressione quando ti porta con sè.

Rotten: "È così, non è vero? Sei mangiato dal rimorso e i tuoi fantasmi continuano a correrti dietro e non vedi l'ora di sconfiggerli, di tagliare ogni legame con loro col tuo coltello. E io sono l'unica occasione che hai per farlo ... Perché rappresento tutti i fantasmi che ti divorano vivo. Sono il tuo biglietto per passare oltre.
Sono la tua occasione per vendicare la morte di Shaun e Lisa..."

Un attimo, un ricordo, una scintilla che scatta e rompe gli equilibri. Doe afferra il coltello, accecato dalla rabbia e scatta in piedi.
Ma ancor prima che possa affondare la lama nel ventre di Brutus, questi lo spintona facendolo capitombolare fra i cocci di vetro a terra.
L'impatto è importante ma il tagliagole si alza lesto e... Qualcosa nei suoi occhi ... Pare che un pezzo di lui se ne sia andato. Ma cosa?

Il suo coltello! È... È sparito!

Rotten: "Cerchi questo, tagliagole?"

È sotto lo scarpone di Brutus.
Il Bloody Engine lo passa a Doe che, lesto, lo afferra e se lo rimette in tasca, per poi alzarsi, con istinti omicidi.

Rotten: "Stai tranquillo, uomo, è tuo.
Per quel che può valere, usarlo per tagliarmi la gola non ti servirà a nulla: tanto la mia anima è già sepolto sotto tonnellate di terra da molto, mooolto tempo. Ahahahahah... Lo sapevo che sarebbe stato ... Esilarante!"

Eccola la tempesta. Il viso beffardo di Rotten contro quello furibondo di Doe. La giacca ha coperto il Savior dai cocci di vetro, ma un'altra ferita, molto più dolorosa, è stata riaperta, anche se non si era mai chiusa del tutto...
John, nonostante tutto non sembra aver intenzione di lasciare quel luogo ed anzi, i lineamenti del suo volto si distendono e torna faccia a faccia con Brutus.

Doe: "Sei una preda difficile Allen. Astuta quando vuole, e che non esita a colpire i punti deboli di chi vuole metterlo alle strette. Perché si, io sono un essere umano come te, ed anche io ho i miei punti deboli. Non sono mica un druido che parla con una fottuta divinità, o un cazzo di metallaro stereotipato... odio quei personaggi, perché fingono di essere ciò che non sono."

Rotten ha una strana sensazione di dejá-vu. Ma John taglia la testa al toro e fuga ogni suo dubbio.

Doe: "Per caso riconosci queste parole? Lo si vede dal tuo sguardo confuso... si, sono le stesse che tu usasti per me la scorsa settimana. Eh no Allen, io non mento. Ho i miei metodi e le mie manie ma sono sempre stato onesto.
È inutile domandarsi da quanto tempo ci siamo puntati il mirino addosso, chi é arrivato al cospetto di chi... abbiamo solo anticipato l'inevitabile. Noi due siamo i grossi pesci nel piccolo stagno di Horizon, e solo uno di noi due arriverà a BD come unico grande squalo.

John si concede una pausa, e man mano acquisisce sempre più tranquillità e naturalezza.

Doe: "Io voglio salvarti Allen, dico sul serio. La tua forza bruta é al tempo stesso la tua croce e la tua delizia. Il problema é che tu la alimenti con l'ira, la stessa ira che ti ha portato a ridurre La Perra ad un colabrodo, la stessa che ti ha fatto fare bella figura contro Gaijin al TPC ma che ti si è poi rivoltata contro. La stessa che ti porterà alla fine prematura del tuo cammino. Perché se Krauser era un caso perso che meritava solo una brutta fine, io vedo qualcosa in te. Qualcosa che forse non vede nemmeno il tuo mentore."

Il newyorkese decide di alzarsi da terra, ma ha ancora un ultima cosa da dire al Bloody Engine.

Doe: "Catturare una preda dovrebbe essere una sfida fisica e mentale non indifferente. Krauser ha preferito scappare dalla paura rintanandosi in un finto rifugio fatto di autolesionismo e perdizione, scegliendo la via più semplice. Da te mi aspetto qualcosa di molto, molto superiore rispetto a quella pattumiera umana. Io penserò ai miei demoni, e tu... pensa a farti trovare pronto per quando ci incontreremo. Ed ora, a meno che tu non abbia da accendere o abbia già preparato una sorpresa per il sottoscritto, direi che la nostra conversazione può definirsi conclusa."

Rotten: "Le sorprese non mancheranno, ma tutto a tempo debito. Abbiamo finito qui, salvatore."

La tempesta sembra aver raggiunto la Brutus Forge e averla lasciata ancor più caotica di prima. Doe sembra scosso ma, al contempo, determinato al massimo. Il fuoco negli occhi di questi due è invidiabile e chissà dove li porterà.
The Saviour volta le spalle dopo un piccolo cenno di saluto con la mano e si dirige verso l'uscita della stanza.
Arrivato a un passo dalla porta cigolante, le luci si spengono, di nuovo.
Sembra la scena iniziale. Doe rimane immobile, coi muscoli e le orecchie tese, perché se questa situazione ricorda quella vissuta precedente, manca un tassello al puzzle: Brutus.
Non si sa dove sia, è scomparso nell'ombra, ma la sua voce c'è, ancora, ed è penetrante come il fendente di una spada affilata che colpisce l'unico punto debole di un cavaliere senza paura.

Rotten: "Nessuno mi può salvare."

Doe rimane fermo qualche secondo a rimuginare su queste parole pronunciate come un sibilo, quasi fosse la stanza stessa ad avergliele pronunciate come un oscuro presagio.
E così The Saviour se ne va, la porta si chiude. Ha smesso di piovere ma le pozzanghere sono rimaste e, stavolta, è il riflesso di Doe a guardarlo.
I fantasmi corrono più veloci di quanto si possa pensare...

Camera Fades.





DeWitt: “Or bene, abbiamo sentito gli uni, abbiamo sentito gli altri discutere… direi che è ora dello scontro che ci è stato promesso: Mentore contro Rookie! Questa è forse la sfida più tosta che Brutus abbia dovuto affrontare ad Horizon”
Silente: “Esatto. I Mentori devono sembrare più forti per questo fan combattere peggio i Rookie che sellano di più!”
DeWitt: “Cos?! Shhhhh!”
Silente: “Oh già! Già! SCUSA! IL WRESTLING E’ VERO!! Sheenan è veramente un demone! Non è un tizio che si dipinge il volto con fantasia! Gli attacchi in diagonale falliscono per pura casualità e…”
DeWitt: “Oh poveri noi….”

“Sweet Dreams” nella sua versione modificata annuncia l’ingresso dell’Appaling Scar. Brutus Cheek Rotten è accompagnato da James McFist. Il ragazzo ha un ghigno sadico in volto. James gli offre qualche consiglio, una pacca sulla spalla e va a sistemarsi a bordo ring, mentre il Protege raggiunge il centro del quadrato.

“Human Habitrail”. Sophitia non scorta, ma VIENE scortata da John Doe. A scendere sul campo sarà la ragazza di…. Di… di…. Da dove cazzo viene questa? Vabbé! Sophitia rotola sul campo di battaglia e John si ferma ad osservare fuori, prestando attenzione.



Match 3: Sophitia (w/John Doe) vs Brutus "Cheek" Rotten (w/James McFist) - Ai manger è vietato interferire

Il gong suona e l’arbitro fa partire le ostilità!
Ricordiamo inoltre che, per decreto di Palmer, in caso di interferenza di uno dei Manager il match terminerà per squalifica.

Il match ha inizio… LUCIFER CURSE!
Subito Sophitia parte a spron battuto piombando a cadendo sul volto del rivale con ambo le ginocchia come a far capire chi detterà legge.
Il Rookie di McFist non se l’aspettava e fa per rialzarsi, peccato però che Sophitia lo purghi alle spalle in Fame Asser: la manovra mette il ragazzo a quattro zampe e la giovane, senza perder tempo, intreccia le gambe intorno alla sua testa in Figure-4-HeadLock

Silente: “Cosa non darei per essere al posto di Brutus… aahahha ”

…e comincia ad alzare e abbassare le gambe ritmicamente facendo sbattere Brutus col capo sul mat ripetutamente.

Silente: “Cosa non darei per vedere TE al posto di Brutus… ahahaaha”

Ruota lateralmente, mantiene la morsa, e ora afferra il braccio destro di Rotten tirandolo a sé in maniera innaturale. Presa di sottomissione e Brutus sta subendo totalmente l’offensiva rivale… batte lo stivale in terra cercando di darsi una cerca carica ma ha tutto il peso di una avversaria, che è alta quanto lui, sulle spalle. Riesce però in una capriola al contrario che rompe il lucchetto e si abbatte in double axe handle sulla schiena di Sophitia.
Seguono degli stomp a macchia di leopardo dettati dalla frustrazione, ma uno di questi va fuori bersaglio: la rivale rotola di lato, torna in piedi, Brutus fa per correrle in contro, ma Sophitia fa una ruota laterale evitando il colpo…

Sophitia “UOF! UOF!!”

La bionda imita la Perra! Per il puro gusto di infastidire “Cheek” Rotten che tenta un big boot. PARATO! Sophitia non gli molla la gambe e se la ride… e Brutus la coglie alla sprovvista saltandole addosso con un Headbutt! Sophy dolorante barcolla all’angolo e Brutus la raggiunge andando a segno con una serie di affondi all’addome con le spalle!
E, afferratole la coda di cavallo, la sbatte con rabbia al centro del ring, guadagnando la cima del corner. Si batte in testa incazzato e si appresta a saltare… Ma la Discepola del Caos scatta all’in piedi e sfreccia sul corner andando di Uppercut!
Resta sulla seconda corda dando le spalle al rivale e pare voglia andare di Diving Cutter dalla posizione… SALTAAAA… MA VIEN SOLO SCAGLIATA IN AVANTI!
Sophitia sbatte di schiena e il Sick Deviant mette a referto la ROTTEN DRIVER N2 (Diving Elbow Drop).
Brutus rifiata qualche secondo e va a effettuare la copertura.

Uno… D…no!!

Silente: “Mammamia ahahaha”
DeWitt: “Solo uno, signori!”

Brutus sgrana gli occhi sorpreso restandosene seduto e quella risponde con un Nip-Up con cui torna in piedi con sfrontato atletismo, come se non si fosse fatta niente.
The Bloody Engine fa per rialzarsi ma una ginocchiata mandibolare lo mette in difficoltà. Finisce all’angolo e Sophitia va la verticale pressandogli la gola con lo stivale. Una FootChoke che ha dell’irrisorio… Brutus però non è tipo da lasciar cadere le provocazioni… riesce ad agguantare lo stivale incriminato sotto un braccio… imprigiona anche l’altro. Sophitia è in trappola!
Scuote il capo chiedendo un break… MA BECCA SOLO UN ROCKET LAUNCH CONTRO IL CORNER DI FACCIA!
E Brutus che è con la testa tra le gambe di lei, approfitta, si volta, si rialza e si carica Sophitia in Electric Chair….. passeggia verso il centro del ring…. ELECTRIC CHAIR!!

Uno!! Due!

E niente!!
McFist lo invita a mantenere la calma, ma Brutus ha poca voglia di andarci coi piedi di piombo e tira di nuovo su per la chioma Sophitia…. CHEEK KISS!!
Sophitia barcolla intontita… ma non crolla… e anzi deambula in maniera quasi teatrale… e va a destra.... e va a sinistra... e va a destra... e va a sinistra...

DeWitt: “Qualcosa mi dice che si è riparata tirando indietro il capo e stia sfottendo il nemico…”
Silente “Ma no… E’solo che la Cheek Kiss è potentissima!”

Rotten si innervosisce e cade nel tranello, corre contro Sophitia: CHEEK KISS DI SOPHITIA!!
La bionda se la ride di gusto e si lecca le labbra fissando McFist con aria di sfida….
E va alla copertura.

Uno…. Due…. Ma non basta!

Senza perdere tempo procede con degli affondi laterali in forma di ginocchiata. Rotten la allontana con una spinta, si rimette in piedi... MA ENZIGURI DI LEI... E EAT DEFEAT A SEGUIRE!
Sophitia PASSEGGIA letteralmente sul corpo del Rookie più in vista di Horizon e lo sbatte con decisione all'angolo, seduto.
Va in diagonaleeeee....

RUNNING DROPKICK A SEGNO!!

BERSAGLIO CENTRATO! E al danno aggiunge la beffa, perché, non ancora soddisfatta comincia a sculettare andando di Stink Face solo per aggiungerci un pizzico di guerra psicologica e irridere il rivale.

Sophitia: "UOF ! UOFF! UOFF! AHAHA"

DeWitt: "Fare un Stink Face citando il tuo peggior rivale. Se non è irritante questo..."
Silente: "Già! E Sophitia ha anche un culo piccolino, quindi niente che compensi poi tanto... TALIAH... lui sì che se ne intende dell'argomento!"
DeWitt: "Chi?!"

Capriola in avanti atletica dell'Aralda che scimmiotta il rivale e urla “Fight, bleed and kill: be a real man", copiandogli la catchphrase.

Punto sull'orgoglio Rotten corre al capezzale di quella ma lei gli afferra il braccio e lo fa scivolare: vorrebbe intentare una crossface, ma Rotten e sfuggente, passa in vantaggio con la rivale seduta... E PROVA A SOLLEVARLA IN POWERBOMB!!
SIIIIII LA SOLLEVA!! E LA SCHIANTA AL SUOLO!!
Non pago non la molla... prende fiato... e la solleva di nuovo... PESSIMA IDEA: CADUTA IN IMPLANT DDT!!

UNO! DUE!

NIENTE! Sophitia ci è andata vicina alla vittoria.
Brutus è gattoni ma vorrebbe tornare su... ma un affondo alle gambe da dietro lo azzoppa di nuovo... e ora sfreccia alle corde per tornare in Springboard Spinning Kick abbattendo nuovamente l'avversario.
La manovra la collega, lesta, a una sottomissione: una ottima HeadLock. Ha puntato tanto alla testa.
Ma l’Appaling riesce a farsi carico del peso della bionda e si mette in piedi… punta all’angolo correndo a tutto gas per sbattere di schiena con Sophitia: FATTO!! Sophitia sgrana gli occhi dal dolore e viene disarcionata in SnapMare.
Brutus pare averne abbastanza e setaccia qualcosa nella tasca del pantaloncino… che sarà mai?

DeWitt: “Ma !! Ma! MA QUELLO E’ UN COLTELLINO! Va bene Hardcore, ma qui siamo a livelli troppo alti!”
Silente “E dalla faccia di Doe non pare uno qualsiasi. Brutus se lo rigira tra le dita divertito mostrandolo a John Doe… e lui si fruga nelle tasche!! Ed estrae un coltellino... ma lo molla sgranando gli occhi: NON E' IL SUO!"
DeWitt: "Brutus nel magazzino gli ha ciulato il coltellino e gliene ha dato uno farlocco! Nella colluttazione non se ne sarà accorto!”

John Doe vorrebbe interferire subito, ma Sophitia, ripresasi e all’angolo gli fa cenno di farsi gli affari suoi. Pare dire “ci penso io” e si fa guardinga mentre Brutus sfodera il coltellino minaccioso.
La bionda prova con degli scivolamenti laterali a gabbare il nemico, ma questi è bene in guardia… gli acciuffa la gamba buttandosi al suolo… è alle spalle. Brutus fa fatica a raggiungerla e si costringe a mollare il coltello al suolo per fiondarsi ad afferrarla.
Sophitia cerca allora di spingere con lo stivale il coltellino verso Doe, per restituire la reliquia a un padrone che sta dando di matto, ma fa male i calcoli. McFist accorre: è assai più vicino e se ne appropria lui. John Doe prova a inseguirlo, ma James fa scivolare di nuovo dentro il coltello, si volta e molla un cartone a Doe con cui lo allontana.

Brutus dentro il ring intanto ha affondato uno stompo micidiale sulla schiena di Sophitia.
Solleva il Coefficiente di Instabilità e va giù col BRAIN BUSTER targato Cheek Rotten!
MA NON SCHIENA! Si appropria di nuovo del coltellino… e divertito siede sulla schiena di una Sophitia K.O.

DeWitt: “Rotten fissa Doe là fuori. Terrorismo psicologico… Sta minacciando di fare del male a Sophitia con lo stesso coltello che gli ha portato via la famiglia! Questo è crudele! Questo è DISUMANO!”
Silente: “Brutus non sa cosa sia la pietà e punta il coltellino lungo la nuca della rivale…”

ZAC!

Brutus ha tagliato di netto… la coda di cavallo a Sophitia. E scoppia a ridere in faccia a Doe che non ci vede più e scatta sul ring assalendo con un Lou Thesz Press l’aguzzino della propria mentore!
SCATTA LA SQUALIFICA!

Vincitore:


John Doe non lo molla e lo tempesta di cazzotti, cerca ora anche di afferrare il coltellino per puntarglielo alla gola, ma arriva James McFist che lo afferra alle spalle e lo sbatte all’angolo!
E gli rifila ora una spalla in pieno volto al corner tenendolo fermo… affinché il Rookie possa vendicarsi. Rotten va a tutto gas: ma Sophitia lo intercetta con un Big Boot!!
McFist molla Doe e prende a scambiarsi una serie di cazzotti con Sophitia, Doe accorre in aiuto di lei ed entrambi mettono a referto un Suplex in comitiva!
Sophitia punta il suo sguardo su Rotten e si passa una mano tra i capelli… e solo ora nota cha manca qualcosa… fissa le ciocche al suolo…
Le labbra le tremano per la rabbia. E’ una furia cieca. IN CORSA… LILLITH’S TRILL (STO) CONTRO IL CORNER per Brutus! Fatto con una cattiveria inaudita.

James però è corso ai ripari. E’ fuori dal ring e si è appropriato lui del coltellino!
Doe lo nota e si dà al suo inseguimento. Il diversivo ha funzionato. James scappa via con l’oggetto tanto caro a John Doe. Sophitia resta sola nel ring con un Brutus KO all’angolo e non sa che fare… se infierire o andare ad assistere il compagno.
Le tremano le braccia dalla rabbia… e stavolta se ne fotte del Rookie… si slaccia la cintura fatta d’anelli di metallo e se la lega intorno alla gamba…
…fuori dai gangheri afferra alcune ciocche sparse e gliele ficca in bocca.
Brutus è schiena all’angolo, seduto E RIMEDIA UNA GINOCCHIATA IN RINCORSA CON TANTO DI CATENA. I capelli di lei gli saranno arrivati in gola!
La bionda scende dal quadrato ritenendosi soddisfatta e ora punta sul backstage…

DeWitt: “Forse hanno esagerato McFist e Brutus. Avran vinto per squalifica ma han liberato due bestie…”
Silente “Non ho mai visto Brutus subire tanto. Temo che abbiano fatto la scelta sbagliata la scorsa settimana… e sai qual'è la cosa peggiore?”
DeWitt: "A parte un << qual'è >> con l'apostrofo?"
Silente: "Che Sophitia col taglio sta anche peggio di prima!"




Louis Maglio si aggira per i corridoi con una banconota da cinque dollari alla mano.

Maglio: “Ogni volta la stessa storia, sto maledetto backstage è un vero è proprio labirinto, mi stupisco che al centro di tutto questo non ci sia un dannatissimo Minotauro!”

Di botto si ferma, ci pensa su un attimo e come se avesse avuto un colpo di genio continua a camminare.

Maglio: “D'altro canto Denny Leone un bel paio di corna le sfoggia con gusto, quindi, più o meno il Minotauro lo abbiamo anche noi in WBFF...”

Finalmente sembra aver trovato quello che cercava: il camerino di Krauser!
Bussa, ma senza attendere risposta apre la porta e si lancia all'interno della stanza.

Maglio: “Imperatore degli inferi? Krauser? Ci sei?... ah eccoti qui! Senti non è che avresti da cambiarmi cinque dollari? Vorrei prendermi una coca al distributore...”

si ferma, guarda verso il cameraman e ammicca.

Maglio: “COCA COLA, TASTE THE FEELING!”

Cameraman: “Aspetta un attimo, la Coca Cola ti ha ingaggiato come volto pubblicitario?”

Maglio: Assolutamente no, ma magari qualcuno alla Coca Cola nota la mia buona volontà e mi stacca un assegno!
Insomma Krauser, ho capito, non hai neanche uno spicciolo, magari ripasso stasera quando vincerai quella benedetta medaglia, magari con quella riesco a prendermela una bibita, ha anche il laccetto per fregare la macchinetta...”

Krauser con uno slancio afferra per il bavero Maglio e lo sbatte al muro.

JK2: Dove sei stato? Sono settimane che il tuo brutto muso del cazzo non si vedeva in questa topaia ... DOVE DIAVOLO STAVI?

Il suo volto è una maschera di furia.

JK2: Ti sei ricordato di aver un pupillo, per quanto quest'ultimo ti odi a tal punto da voler comprare una picca e metterci la tua dannatissima testa ... ti sei ricordato vero? Sai che cosa ho fatto in queste settimane oppure qualche troietta di vicolo ti ha fatto distogliere da tutto ciò solo aprendo le sue cosce malaticce?

Lo lascia andare di botto facendolo cascare seduto.

JK2: E comunque non ho soldi da dare a te, arrangiati per quanto riguarda le lattine ... io le odio pure.

Si tracanna la sua immancabile bottiglia di whisky.

Louis si allontana da Krauser e si da una sistemata.

Maglio: “Questo è il motivo per cui sono mancato, volevo tirarti fuori questa grinta – tossisce imbarazzato – vedi che grande maestro ti è capitato? Sono un po' come Myagi, tu credi che non ti sto facendo fare un cazzo, ma invece sono lì che osservo, imperscrutabile e guardingo!”

Krauser si spara un altro sorso di whisky.

Maglio: “Vedo che però oltre a insultare il tuo buon caro vecchio mentore, non hai proferito parola sul tuo match di stasera, sei forse preoccupato? Non dovresti sai, ho sentito dire che Matt Leone ha un debole per le bionde, finisce che stasera oltre alla medaglia ti porti a casa qualcos'altro...”

Ridacchia divertito.

JK2: Preoccupato per il match? Parli come se Matt Leone fosse una minaccia gravissima.

Maglio: "Matt Leone ha vinto il titolo Heavan Parad..."

The Metal Demon scalcia via la sedia con furia e si volta di nuovo verso il suo mentore.

JK2: NON SIGNIFICA NULLA! Quel titolo di merda lo ha vinto attaccando alle spalle il suo detentore che l'ha ripreso qualche giorno dopo ... senza contare il fatto che è un titolo pure ritirato!!! Se quella è la minaccia del roster posso anche evitare di portare ancora queste ...

Si alza le maniche per mostrare le fasciature, le stesse usate per fermare l'emorragia causata dal taglio delle vene di Krauser lo scorso Horizon.

JK2: Mi tolgo queste e potrei lottare con il sangue che sgorga fuori dal mio corpo e schienarlo con l'anemia in atto se quella merdina è una minaccia! Alla maggior parte degli stronzi presenti in questo letamaio non si curano della Gold Medal ma non io: IO VOGLIO QUELLA MEDAGLIA! Io desidero andarmene da qui, desidero mollare Horizon e andare a Bloody Desperation ... LO DESIDERO CON TUTTE LE MIE FORZE! Ora più che mai non voglio più camminare sullo stesso terreno di John Doe e ascoltare il suo filosofeggiare disgustoso, non voglio respirare la stessa aria della Perra, di Brutus e degli altri che si sono uniti ... io voglio andare subito a Bloody Desperation per lottare con coloro che si credono imperatori seduti sul proprio trono d'avorio e mostrare la loro inettitudine a calci in culo!

Prende un altro sorso di whisky.

JK2: Ma sai qual è la cosa più divertente? Quando Chun Li schienò me due settimane fa mi ritenevano un bollito, uno che aveva finito di mostrare tutto ciò che aveva da mostrare e smesso di parlare di tutto ciò che aveva da dire ... ma la settimana scorsa si sono rimangiati le parole quando hanno visto Chun Li picchiata, distrutta e devastata da me con la stessa facilità con la quale tu mi procuri fastidio.

L'altro rimane zitto per tutto il discorso di Krauser per poi timidamente riprendere parola.

Maglio: "Quindi ... cosa farai? Hai già in mente un piano o qualcosa di vagamente simile?"

The Emperor of Hell non risponde subito. Ripone la bottiglia nel suo frigo-bar e osserva il suo odiato mentore con uno sguardo penetrante.

JK2: Mi pare ovvio stupido umano: dirò a Matt Leone quattro parole. Quattro semplici parole che racchiudono tutta l'esistenza ... READY TO BE RAPED??

Sghignazza crudelmente.



Earlier Tonight...

Una stanza buia illuminata solo dalla luce di alcune candele,Narmacyn si presenta in piedi con le braccia larghe con un sorriso che non promette nulla di buono,

N: << Hatha Brionya, bo vinya tulya! >>

La voce profonda del druido rieccheggia nella stanza, e il corpo di Narmacyn viene avvolto da una abbagliante luce bianca, i suoi occhi rovesciati all'indietro e un angelica voce esce dalla sua bocca


LB: < Stasera quello che accadrà quando il mio figlio prediletto entrerà in quel ring, sarà per tutti voi un monito, su quanto vi aspetterà nel vostro futuro!
Stasera un uomo la cui superbia l ha portato a definirsi "Danger" finirà ad essere l esempio di quello che accade quando si sfida la vera grandezza della signora della luce!
Narmacyn darà a quel mortale una lezione, le ambizioni degli uomini sono tali solo finche gli dei le assecondano, ma se finirete a sfidare forze più potenti, verrete inesorabilmente schiacciati da esse! >>


La luce si affievolisce e gli occhi del druido tornano normali, ed imbracciando il suo bastone cammina lentamente in direzione della telecamera

N: < Troppe persone qua in quest'arena si sentono delle divinità.. Si sentono degli eroi immortali ma l unica vera divinità l'unica degna di essere considerata tale è Lady Brionya,
preparatevi the Brionya's reign is coming! >>

Il druido batte a terra la punta del suo bastone e un accecante luce travolge la telecamera



Il parcheggio della WBFF è assediato dalla presenza di una magnifica Limousine nera, la macchina ha appena parcheggiato nelle prossimità di uno stallo, la porta si spalanca, le telecamere si avvicinano per svelare l’ approdo di una possibile guest star. La presunta celebrità scende dall’ auto e non appena chiude la portiera intuiamo che la partecipazione di una guest star era solo un’illusione.

MT: “Picciotti volete andarvi a divertire fate pure, ricordatevi di andare a trovare la pischella, di completare la missione e poi avventurarvi nell’ abbordaggio di donne di facili costumi. Mi raccomando, non parcheggiate in seconda fila e non costringetemi a staccarvi i cugliuna.”

Esatto, trattasi di Max Tartaglia, stranamente il boss malfattore da uno schiaffo sul cofano della vettura, ordinando di ripartire. La macchina riparte con una brusca ripartenza e quando va via un altro personaggio si intravede: Matt Leone. Il Don ha indosso un vestito raffinato con giacca, cravatta, occhiali scuri e tanto di rosa nel taschino; il giovane Leone veste alla medesima maniera, manca solo la cravatta e la rosa.

ML: “Max mi sa che abbiamo dimenticato il mio borsone in auto.”

MT: “Non c’era il tuo borsone, seppure ci fosse stata, non avrei concesso che il mio pupillo si vestisse come un comune bulletto da strada.”

I due si apprestano a fare l’ ingresso in arena si dispongono ad entrare dal palazzetto. Intanto i due avanzando continuano a dialogare.

MT: “Picciotto ho visto il tuo promo in CWS e devo dirti che non mi è gradito affatto, mancavi di cattiveria, di mafia, insomma una vera delusione. Le basi ti mancavano.”

ML: “Io voglio continuare per la mia strada, capisco tu sei il mio mentore e qui un rookie ha bisogni di un cerifero, ma oltre la WBFF, io e te non siamo più nulla.

Max si ferma, dietro di lui si ferma anche Matt, con un espressione attonita. Tartaglia è idrofobo, si aggiusta la cravatta stringendola un po' e poi con un timbro eloquente riprende ad asserire.

MT: “Ma che minchia stai dicendo? Io ti ho aperto le porte, ti ho spifferato i miei piani, coinvolto nei miei affari e ora? Ora mi ripaghi in questo modo. Anche se non abbastanza vecchio, io ho riposto le mie speranze in te, se te ne esci non ho scelta, devo rispedirti a tuo zio e sono sicuro che Old Jack non sia contento di ridarmi i miei piccioli.”

ML: “Non puoi minacciarmi, ciò che voglio è continuare a lottare da solo, nessuno deve pensare che valgo qualcosa solo insieme a te. Questo medaglione deve essere frutto del mio lavoro.”

MT: “Mi pare che anche il tuo rivale abbia sostegno da parte di qualcuno. Già! Krauser, un mendicante forsennato amante delle teorie oscure e apostolo dell’oscurità. Egli si stima come l’incarnazione di un demone e un diffusore delle ombre. Ma sai una cosa? Per Mister Attitude non esiste entità che possa incutere timore o che possa interporsi tra i sogni e la sua realizzazione, ad un passo dalla conquista.”

ML: “Il suo mentore non è altro che un alcolizzato pallone gonfiato.”

The American Godfather arriva alla Gorilla Position e insieme a Matt Effect si scambiano pacche sulle spalle a vicenda.

MT: “Un vero uomo d’ onore i demoni li tiene dentro e li scaccia solo nel momento giusto. Un demone sarà un verve malvagio, ma privo di coraggio, un leone sa essere entrambi. È giunto il tuo momento picciotto, prendilo a calci e rispetta la tua morale da unico.”

Matt compie il suo ingresso, accompagnato da Max Tartaglia.





DeWitt: “E signori… a noi manca ora solo e soltanto il Main Event. La medaglia verrà messa in palio tra l’Uuuuunico Matt Leone e Johannes Krauser all’interno della gabbia del Cage Match. Sono intrigato”
Silente “Sono conturbato, anzi conturabante, anzi con papalina! Johannes Krauser ha oggi la possibilità di zittire tutti e appropriarsi di un possibile passaggio di comodo al Main Roster.”



Un rapido e psichedelico gioco di luci si concentra sulla struttura metallica che lentamente viene calata fino ad aderire al ring. Si tratta del primo Cage Match di Horizon e la gente è entusiasta.

DMC – SATUSGAI
I primi ad arrivare sono Louis Maglio e il suo Rookie Johannes Krauser II. I due paiono aver ricucito un rapporto migliore. Uno, cioè, in cui Maglio non viene pestato, ma solo insultato.
L’ex Geeno fissa un po’ timoroso la struttura, mentre Krauser la accarezza sfoggiando un sadico sorriso entusiasta. E valica la porta di ingresso non vedendo l’ora di darsi da fare.

“Gonna Fly Now” riconoscibilissima, pomposa, over the top e a tratti fuori luogo!
Questa la theme di Matt Leone che arriva con una casacca degna proprio del film Rocky! Saltella sul posto alzando i pugni al cielo, con la medaglia al petto, e prosegue lungo la rampa scortato dal proprio mentore Max Tartaglia. Louis Maglio non vuole colluttazioni con la mafia e si sposta per fatti suoi dall’altro capo del ring. Krauser se ne sbatte… e attende che Matt Leone si degni di entrare.

Ci siamo.
I mentori sono fuori. I rookie dentro. La porte della gabbia viene chiusa e l’arbitro mostra la medaglia al pubblico per poi conservarla nel taschino. Si può cominciare!




Main Event: Matt Leone (c) (w/ Max Tartaglia) vs Johannes Krauser II (w/Louis Maglio) - Cage Match - Golden Medal


Il match ha inizio e, subito, Matt cerca di fiondarsi verso la porta chiedendo che venga aperta, ma Krauser alle spalle lo raggiunge e lo cinge in Waist Lock tentando un German Suplex.
L’Uuunico però si aggrappa alle pareti della gabbia impedendo la proiezione e Krauser impiega troppa forza rotolando via da solo.
Leone si volta e tenta di sorprenderlo con un braccio teso, ma Johannes passa sotto e quello, imperterrito, prosegue e salta sul corner cercando di scalare.

DeWitt: “Matt ha deciso come vuole vincere, mi sa ahah… e non è per schienamento ahaha”

Il Metal Demon si affretta a raggiungere il rivale afferrandolo per il costume e trascinandolo giù stavolta per davvero in AVALANCHE FRANKESTEINER: la Grotesque, una delle sue migliori manovre, apre l’incontro.
Krauser potrebbe provare lui ad andar via, ma non lo fa. Saltella sul posto, si dà la carica e prende la rincorsa contro le corde… e Shining Wizard.
Senza perdere un secondo, lo solleva e lo fionda di peso contro la parete della cella metallica facendolo sbattere col viso.
Matt si volta dolorante e KILLAH! (BrainBuster!)

UNO! DUE!

NO!
Krauser sorride sotto il suo macabro face paint. Non ha intenzione di mollare la presa e prende a percuotere la nuca di Matt con una lunga serie di stomp. Gli tira i capelli sollevandogli il capo e fa piombare quindi il suo ginocchio sul suo cranio. Il campione sbatte violentemente col capo al suolo.
Con sprezzo gli pianta lo stivale sotto il mento invitandolo ad alzarsi, sollevando anch’egli lo stesso stivale… e ora che Matt, barcollante, è quasi in piedi rimedia un Enziguri Kick che lo stende come dei panni del bucato alle corde. Leone è nel balordone più totale e Krauser si lancia a tutto gas con un Running Dropkick all’addome.
Matt impatta con la schiena contro le grate… e ora ci viene rilanciato di faccia!!
Cortesia di un Krauser che, non pago, prima che Matt possa crollare come una pera cotta, lo fa oggetto di un German Suplex… Rilasciato!

DeWitt: “Matt non ha ancora messo a segno una manovra”
ElSilente “E’ tutta tattica. E’ il nostro migliore incassatore. Vedrai…”

Krauser fa l’errore di non andare subito a schienare così come Maglio lo sta invitando a fare, ma si specchia in se stesso e accarezza la parete della gabbia meditando su come agire…
Matt Leone sta trovando appiglio all’angolo per alzarsi.
E KRAUSER PERCORRE LA DIAGONALE…. E FA CENTRO CON UNO EUROPEAN UPPERCUT!

ElSilente “Una diagonale che fa centro?! La mia vita non può più vivere!”

Matt è totalmente stordito e avanaza… Irish Whip contro la cella…

Krauser “Ready to Be Raped?!?!”

NO! S’appiglia al rivale e si aggroviglia! LEONE VA DI RAPINA!

UNO!
DUE!
TR_!

NO! Per poco Krauser non era clamorosa vittima della sua spacconeria. Torna seduto e sgrana verso gli occhi di un Matt ora all’in piedi, che, invece di approfittare della situazione di vantaggio, si lascia prendere dal panico e cerca di nuovo di darsi alla fuga! Cerca di scalare passando per le corde, ma Krauser gli è alle costole e lo tira giù per la gamba…
MA MATT DDT IN CADUTA [Future Shock DDT]!

Clamoroso upset del campione!

Uno!! Due!! Tr… NO! Krauser solleva la spalla.
E si mette seduto in meno di un attimo con occhi spiritati. Calcio in pieno volto a Matt da seduto con una mossa quasi di BreakDance e Krauser torna ora all’in piedi deliziandoci con uno Leg Drop in rotazione da fermo.
Il Metal Demon si siede sulla schiena e pare intentare una Camel Clutch, con tanto di mani negli occhi. Il tutto col solo scopo di far del male al campione. E’ lo stesso Krauser a lasciarlo andare sputando improperi e indicandosi… Si passa una mano tra i setosi capelli dorati…

Silente: “Swiiiishhh….”
DeWitt: “E imitando Leone comincia a dare ceffoni al rivale al tappeto… questi sta gattonando.. E RIMEDIA IL CURB STOMP! Krauser gli copia la Finisher, Finisher che Matt… non ha MAI usato tra l’altro perché ha lottato così sporadicamente da non averci forse mai mostrato la sua manovra risolutiva ufficiale!!”

Krauser pare ritenersi soddisfatto e prende a scalare la gabbia. Con estrema calma. Si gode ogni momento Johannes. E’ sul tetto del mondo dopotutto.
E’ quasi arrivato… MA MAX TARTAGLIA DA FUORI STA SCALANDO!
Tartaglia pur di favorire il suo Portege cerca di mettersi di mezzo per intercettare Krauser!
Leone si sta riprendendo: attenzione, signori!
Tartaglia raggiunge la cima della gabbia per primo e il mafioso vuole impedir al Metal Demon di scavalcare… lo osserva dall’alto sfidandolo a fare un altro passo…
MA GEENO ANCHE LUI E’ QUASI ARRIVATO!! MAGLIO E’ ALLE SPALLE DI MAX!!
Lo afferra per le gambe… e sta cercando di distrarlo….!

Krauser è quasi in cima… E SCALCIA LE GAMBE DI TARTAGLIA!
Max perde l’equilibrio e precipita rovinosamente giù!!
Geeno resta quasi impietrito. Lo osserva dall’alto in basso… lancia uno sguardo a Krauser dall’altro capo della parete della cella… c’è per la prima volta complicità nei loro occhi…
Elbow Smash dalla parete della cella fin giù sul concrete, tanto per rincarare la dose!!
Leone però ha appena raggiunto Krauser e gli fa perdere l’equilibrio!
Johannes impatta con gli zebedei sulla terza corda e, ridente, Matt si avvia al corner cercando di passare da quella parte…

DeWitt: “Il pubblico è contrariato! Il pubblico è disperato!”
Silente “Folli! Cambiano idea di continuo! Era il loro idolo Matt!! Urlavano UUUNICO loro!”

Matt c’è quasi! Deve tirarsi su con le braccia!!!
Ma Krauser con un colpo d’orgoglio torna, dolorante, coi piedi sul mat… e si fionda sul corner a purgare con un calcio alla schiena Matt Leone! Questi sbatte contro l’intersezione delle pareti della cella rimediando un tremendo ematoma al braccio destro… e Krauser sfreccia sul corner e lo fa sbattere di nuovo. Matt precipita al suolo. E Krauser va a scalare!
I suoi sostenitori sono strafelici!
I detrattori di Matt lo sono forse anche di più!
Krauser è sulla gima… sghignazza tra sé..

DeWitt: “Noooo.. Non far stronzate! Hai la vittoria in pugno! Non far…”
Silente “ FLIPPIN SHIT!!!”

MURDER AND RAPE (Corkscrew Senton) dalla cima della gabbia!! PURA FOLLIA!
…. CHE PERO’ CENTRA IL BERSAGLIO!!
Krauser, affaticato, schiena un Matt trattato come un sacco di allenamento.
C’è la copertura.

Uno!

Due!

Tre!!

Krauser trionfa! Krauser porta a casa la vittoria!

Vincitore


L’arbitro, subito gli consegna la medaglia mettendogliela al collo e un’ovazione tutta per il Metal Demon piove giù dall’arena. Ora più che mai questo ragazzo tanto desideroso di lasciare le lande di Horizon per fiondarsi nel Main Roster potrebbe aver ottenuto il passe che cercava e desiderava.
La gabbia viene sollevata, ma sulla cima del mondo c’è Johannes Krauser II.
Louis Maglio, dolorante, lo raggiunge al centro del ring e, per una volta, il Metal Demon non gli dà contro, lasciando che festeggi in sua compagnia.

DeWitt: “Krauser oggi ha dimostrato di meritare. Ma il rivale non era una grande minaccia.
Per chiudere la bocca ai critici il percorso potrebbe essere ancora tortuoso.
Staremo a vedere! Da Chris DeWitt per ora è tutto, noi vi ricordiamo di THE LAST WAR questo mercoledì, e ci rivediamo sabato prossimo con una nuova puntata di NWR - JUDGMENTDAY!”
Silente “ADIOS!! No! Alt. Che?”
DeWitt: "E' che ha avuto un non so che di diverso questa puntata... non lo so..."

Sulle immagini di El che sgranocchia alette di pollo, marchio "EL POLLO! EL POLLO QUE TE ENCANTA!" le telecamere sfumano.

Credits:
GregorHeavans (Match 3, Main Event, assemblaggio)
RentoPortento (Match 1, 2)
Voi utenti (I promo)
El Pollo! El Pollo que te encanta! (Lo sponsor)
[Modificato da GregorHeavans 27/05/2017 20:02]
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