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Horizon 1x05 - 地平線 - 06/04/2017

Ultimo Aggiornamento: 06/05/2017 21:42
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06/05/2017 21:42
 
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Siamo nel camerino del "Metal Demon" Johannes Krauser II poche ore prima del suo fatidico incontro contro John Doe, il cosiddetto Saviour. Krauser non pare minimamente scosso dallo scontro che dovrà affrontare e non pare neanche frustrato dal match a The People's Choice dove era stato il primo eliminato nella contesa da Rotten, infatti sta accordando la sua chitarra con una cura e una dedizione che si vede raramente in una persona del genere.

JK2: Perfetto mia adorata, sei l'unica che mi capisce in questo tugurio pieno di effeminati, santarellini del cazzo e false troie. Vediamo se funzioni bene come sempre ok?

Collega lo strumento all'amplificatore e suona l'intro di "Carving a Giant" dei Gorgoroth.

JK2:
"Might and Lust my work
No trust is for man
Father of unholy damnation light
rewarding assistance for an endless life

To every living worm
Writing an omen
To every living walking
through the twilight

In every night there is a FIRE!"
OOOOOOOOOH YEAAAAAAAH! Funzioni perfettamente piccola mia, sapevo che usarti come mazza contro quei barboni non ti avrebbe danneggiato!

Ridacchia in modo sadico mentre rievoca il fatto appena citato e si siede a gambe incrociate dinanzi alla sua fida chitarra.

JK2: Sai che io e te fra qualche ora andremo sul ring? Dovrò abbattere quel giustiziere di John Doe, colui che tenta di ripulire i peccati da questo mondo ritenendosi Raguel l'Arcangelo della Giustizia, come se fosse il dannato "Amico di Dio". Che schifo mi viene da vomitare solo al pensarci!

Sputa per terra.

JK2: Pensa che eliminando i peccatori non ci siano più peccati, che il mondo sia "felice" come se fosse un Eden moderno. TUTTE CAZZATE!!! L'uomo non è puro quanto pensa e lui ne è la dimostrazione del teorema: se pensa di fare il bene perchè uccide? Uccidere è il peccato peggiore amico mio e lo dicono anche i 10 Comandamenti ... le stesse tavole sulle quali ho defecato con tanta tranquillità! Pensa davvero che noi demoni siamo la causa del nostro male? Da quanto vedo in alcuni casi non c'è neanche bisogno che noi interveniamo: vi picchiate selvaggiamente per un parcheggio, vi uccidete per una donna che vi ha guardato in modo invitante, distruggere intere famiglie per un pezzo di terra ... e ritiene un Demone la causa di tutto ciò? I peccati sono sempre esistiti nell'anima di una persona, ne fanno parte in modo indissolubile ... è quello che io chiamo ... istinto! Uccidere, fornicare, sgraffignare ... tutte cose che fanno gli uomini da tempi immemori, da quando la memoria di essi esiste e tanti individui che si fregiano del titolo di Filosofi e Teologi dichiarano che questo è un male perchè secondo quel bastardo barbuto di nome Dio il porno è un male, rubare è male, l'incesto è male e bla e bla e bla! Se l'incesto è male mi dici come hanno fatto Adamo ed Eva a popolare la Terra? Dubito che i loro figli abbiano aspettato che il Barbone creasse per loro una donna, quindi hanno dovuto arrangiarsi copulando con la propria madre e le proprie sorelle, stessa cosa hanno fatto dopo il fantomatico Diluvio Universale!!!

Dopo questo sproloquio Krauser si prende una bottiglia di Vodka e la trangugia avidamente.

JK2: Quindi cara mia amica con le corde ... il peccato non è un male: è l'unica forma di divertimento che abbiamo!!! Senza uccidere, senza scopare allegramente, senza gola, senza accidia, senza superbia ... cosa diventeremo? Un mucchio di belle statuine che urlano al cielo 24 ore su 24 ecco cosa! Quindi al diavolo John Doe e la sua crociata solitaria perchè io ho ragione, io sono nel giusto e ci sarò sempre nella ragione!!! E dopo la mia vittoria su di lui amica mia, assaggerai il sangue che zampillerà dal suo corpo come se fosse una dannata fontana ... te lo prometto.

Lancia via la bottiglia vuota frantumandola in mille pezzi e le immagini si interrompono.



"Sono stato un coglione."

É questa la frase che ci accoglie, prima di qualsiasi immagine. La voce è quella di John Doe, e quando finalmente é visibile sullo schermo, lo scenario che ci troviamo davanti é pittoresco. Infatti John è seduto su una panchina di fronte ad una fontana cinese, circondato da un prato e poco lontano da una stradina. La caviglia del Savior è fasciata, segno della Past Life dello Straniero a The People's Choice. Nonostante sia passata quasi una settimana da quell'incontro il dolore si è attutito ma non è svanito. Doe è nervoso, ripensando alle fasi finali del match.

"Se solo non avessi azzardato la Canadian Destroyer in quel momento... avrei potuto usare il Burning Hammer, o sfiancarlo con una sottomissione, ed invece ho peccato di presunzione. Ero a tanto così dal traguardo. Rotten, Krauser e La Perra hanno voluto mostrarsi al pubblico, ostentando il loro presunto talento come delle primedonne. E non hanno raggiunto la fine della battaglia. Io non ho bisogno di mostrarmi a dei bifolchi, mi impongo un obiettivo e cerco di raggiungerlo ad ogni costo, fine."

John come suo solito giocherella con il suo coltello, concedendosi una breve pausa.

"The People's Choice é stato un bel capitolo della mia carriera. Ho lottato quasi alla pari con un Top Name del roster principale e se non fosse stato per una mia disattenzione avrei potuto anche vincere. É stato un banco di prova importante, anche più importante del Match contro Sophitia. Ora so cosa devo migliorare e cosa devo affinare. Ma adesso è il momento di voltare pagina... ho un conto in sospeso da chiudere definitivamente."

Doe smette di far roteare il coltellino e lo stringe in mano.

"Krauser...al solo pensiero di quel nome mi viene la nausea. Che si può dire di lui, se non che è una delle più grandi discariche di peccati che io abbia avuto il dispiacere di incrociare. Un emerito coglione, così stupido da farsi accecare dall'odio, beccarsi una sediata ed una Cheek-Kiss di sorpresa ed essere il primo eliminato della contesa. Vedete? Anche i fatti confermano le mie parole. Ma ciò che mi da più fastidio di lui non è il suo essere un peccatore recidivo, e ciò dovrebbe farvi riflettere."

La mano libera del Savior si poggia sulla caviglia dolorante per massaggiarla, mentre sul suo volto si palesa una smorfia dolorante.

"Odio la sua falsità. Visti da lontano potremmo anche sembrare simili sotto un certo aspetto. Io sono un sadico tagliagole, lui è un demone peccatore... due psicopatici in pratica. Però... potrete anche mettere in discussione i miei metodi e darmi del pazzo, ma io sono onesto. Non mi fingo ciò che non sono. Se io infilassi la testa in quella fontana rimarrei sempre lo stesso pazzoide assassino. Johannes invece no... lui si nasconde dietro un facepaint. Nasconde le sue paure, le sue insicurezze e i suoi timori con una pittura facciale. Se infilasse la testa nella fontana non rimarrebbe la stessa persona, sarebbe esattamente come chi paga il biglietto per vederlo combattere. Un uomo comune che cerca di darsi delle conferme peccando ogni qualvolta sia possibile, alla stregua di un neonato."

Finalmente Doe si alza e si avvicina alla fontana, dando una bella sciacquata al coltello e riponendolo in tasca.

Purtroppo per Krauser le bugie hanno le gambe corte, e la verità sta per piombargli in testa senza che manco se ne accorga, e nulla è più autentico e reale di un Match tradizionale. Squalifica, count-out, rope break. Non potevo chiedere di meglio. Con queste limitazioni Krauser sarà un pesce fuor d'acqua, e anche con una gamba a mezzo servizio posso piantarlo al suolo facendogli implorare pietà. E quando arriverà il momento subirà la sua punizione, e durerà molto, molto tempo."

John si guarda intorno, cercando un modo per arrivare al palazzetto. Cerca nelle tasche ma non ha neanche uno spicciolo per pagarsi un taxi, quindi pensa a cosa farebbe Sophitia al posto suo. Un sorriso fa capolino sul suo viso e appena adocchia una macchina in sosta si fionda dal guidatore che aveva appena aperto la portiera puntandogli la lama in gola e invitandolo a consegnargli le chiavi. Il signore impaurito gliele consegna, e dopo uno Zàijiàn (arrivederci) ironico Doe mette in moto e si avvia verso il palazzetto, parlando tra sé e sè.

"Come farebbe Sophitia, ma a modo mio. Si, ho commesso un peccato, ma lo faccio per estirpare un male più grande. Se io non arrivassi all'arena Krauser sarebbe ancora a piede libero. E io non posso permettere che ciò accada, vero?"

John gira il capo e si scopre che non stava parlando da solo, ma con un topolino bianco che si trovava al lato del passeggero, probabilmente animaletto del vecchio conducente.

"Adoro i tipi silenziosi, sai? Se continui così per tutto il viaggio potrei anche portarti con me"

CAMERA FADES



DeWitt: “Terzo Match della serata ed adesso si comincia a fare sul serio, ragazzi. Resa dei conti tra Krauser e John Doe. Un faida iniziata qualche settimana fa quando il Metal Demon ha approfittato del TalkShow, il ‘The Better of Maglio’ per infangare il punitore dei peccatori…”

Silente “Per l’occasione è stato indetto, quasi anticlimaticamente, un Traditional Rules Match, che impedirà ai due di esagerare. Avremo un confronto leale e regolamentare, infatti. Si spera.
Dopotutto. Come disse il Sagg… ”

DeWitt: “Dio RINGRAZI i Powerwolf che risuonando ti interrompono. John Doe è il primo ad entrare, scortato da Sophitia a breve distanza. Il Savior proveniente da New York prende possesso dal quadrato mentre la rumorosa Mentore cerca di procacciargli un po’ di tifo applaudendo orgogliosa”

Silente: “ ‘Satusgai’ accompagna l’ingresso, invece, della bizzarra coppia caratterizzata da un rapporto di TIMORE-odio, ossia quella composta da Louis Maglio e il Rookie Johannes Krauser, che dopo un inizio illustre ad Horizon, si è lentamente fatto inviluppare in una spirale negativa che oggi ha la possibilità di cancellare con forza”



Match 3: Johannes Krauser II vs John Doe - Traditional Rules Match

Tutto pronto quindi.
Jonathan Lucienne Snowhite, arbitro della contesa, dà le ultime direttive e controlla che non ci siano oggetti contundenti, ma il ringhiare di Krauser lo fa desistere dal proseguire l’ispezione e va sulla fiducia per non rischiare l’osso del collo.

E il gong viene fatto suonare!

I due corrono uno contro l’altro senza aspettare un secondo e fulmineo è il flap jack di Johannes Krauser, cui segue, concatenata, una Single Leg Boston Crab, ma John Doe non è certo disposto ad arrendersi con così poco e con una capriola sbalza via il rivale che piomba contro le corde e sul rinculo si trova Doe in avanti che lo intercetta in una Sleeper Hold per tenerlo in scacco.
Krauser sghignazza, quasi sorride sotto i baffi, ma il tentativo di uscire dalla morsa pare sia vano. Sta cercando di disarcionare John, il quale però si mantiene saldo.
Con determinazione Krauser avanza verso le corde, e prende a correre riuscendo a spintonare via Doe, il quale però torna e va di nuovo in sleeperhold.
Krauser ora è finito in ginocchio per il contraccolpo, vedendosi spintonato, e si trova ad annaspare peggio di prima, ma certo non vuole alzare bandiera bianca.

DeWitt: “ Sta cominciando a fumare di rabbia sentendosi quasi umiliato da una simile situazione. Il match è appena iniziato e lui sta arrancando in una mossa che costituisce l’ABC di ogni lottatore…”

Gattona però verso le corde con determinazione… ma Sophitia fa finta di sbadigliare e stiracchiarsi e intreccia il braccio nella corda più bassa allontanandogliela !! L’arbitro se ne avvede dopo qualche secondo e la richiama all’ordine: quella fa la finta tonta e molla la corde e Krauser può finalmente raggiungere la salvezze. Doe viene contato ma molla la morsa quasi subito.
Johannes si affaccia tra le corde osservando con fastidio la mentore del rivale e fa per tirarsi su…
per poi ripensarci.
Scende
E ATTACCA ALLE SPALLE SOPHITIA! La afferra per i capelli e la sbatte contro il corner all’esterno. Questa crolla al tappeto, e Doe scende a battagliare con Krauser, ma questi si lascia inseguire dal Savior. Circumnaviga il quadrato, Doe gli è alle costole, ma rimedia solo un Roundhouse Kick inaspettato. E’ stordito e subisce anche un Suplex con caduta frontale sul concrete.

DeWitt: “ Siamo intanto a 5 con il conteggio arbitrale, mentre Krauser si volge verso una Sophitia che giace a pochi passi da loro, in procinto di riprendersi, e la invita a schiaffeggiarlo. Krauser sa perfettamente che se Sophy lo facesse causerebbe la squalifica. Mi chiedo però se lo sappia anche lei!”

La bionda si sta alzando, rabbiosa, fa schioccare le dita e sorride con gusto. Carica un cazzotto e Krauser non aspetta altro… ma è una finta! Doe alle spalle sorprende il Demon King con un pericoloso German Suplex con caduta sul collo. Ci è andato giù pesante Doe che scaraventa nel ring il nemico e lo segue a ruota per tentare un pin.
Uno
Due

Solo due.
Krauser risponde presente e finisce vittima di una nuova Sleeper Hold, ma stavolta la spezza subito con un Jumping Jawbreaker che mette Doe, barcollante, alle corde. Krauser II lo punta e affonda degli Shoulder Block a ripetizione, ma la la manovra è illegale e Snowhite deve contare.
Uno… due… tre…..quat… Krauser si ferma.
L’arbitro gli urla di non potersi spingere oltre e Johannes concede aria al nemico tornando al centro del ring…. PER ORA! PERCHE’ TORNA AD ASSALIRLO! Calci allo stomaco e di nuovo l’arbitro che lo richiama!! Ma Krauser è imbufalito. Anche Geeno lo invita a non far cazzate, ma vedendosi di nuovo in quella SleeperHold deve essersi sentito preso in giro.
Raggiunge un nuovo conto di 4 e torna indietro per poi sradicare con uno strattone il nemico via della corde. Snowhite continua a richiamarlo senza riuscire a farsi valere e Doe approfitta della distrazione tirando un calcio alle ginocchia a Krauser, ora vittima della (Fisherman Swinging Neckbreaker) del Savior!!
Uno!!
Due!!

Non basta!
John Doe invita il nemico a tornare in posizione eretta per lo scontro e Krauser non se lo fa dire due volte: Lou Thesz Press e pugni chiusi al volto. L’arbitro ormai lo minaccia di squalifica e cerca di tirarlo via per in braccio ma becca direttamente una gomitata che lo centra all’occhio tramortendolo momentaneamente. Lucienne è steso e guarda all’esterno del ring dolorante. Krauser scorge una ghiotta occasione e ordina a Maglio di passargli qualcosa. Quello replica che è un match con squalifica, ma Johannes gli risponde che gliela romperà in testa se non fa come dice.
Maglio si limita ad eseguire, spaventato e passa a Krauser addirittura un tubo di piombo!
Krauser ce l’ha! E’ pronto a colpire. Doe si sta rialzando….
Attenzione a Sophitia che spinge Lucienne dall’altra parte obbligandolo ad assistere alla scena.
KRAUSER CENTRA COL TUBO IL RIVALE E LO LANCIA VIA COPRENDO IL NEMICO.
Ma non c’è alcun conteggio!

L’arbitro chiama la squalifica! L’arbitro ha visto tutto e Krauser è imbufalito e colpisce di nuovo John Doe. Sophitia entra dentro per fermarlo ma becca anche lei il tubo in pieno volto e finisce KO.
Krauser sbraita contro l’arbitro che preferisce defilarsi, ma pare accettare la cosa.
Si batte in petto dichiarandosi vincitore morale nonostante le note in sottofondo siano quelle dei Powerwolf di Doe.

DeWitt: “Che finale osceno per una faida. Tempo che gli stati generali non accetteranno di chiudere così male uno scontro così sentito come quello di questi due ragazzi”

Silente “Lo penso anche io. Krauser intanto scende, seguito da un timoroso Maglio, che non fa che girarsi a lanciare occhiate preoccupate ai due rivali di Johannes che, vittoria o meno, non passeranno una bella serata…”



Lunedì 10 aprile dell'anno di Brutus "Cheek" Rotten.
Luogo ed ore sconosciuti.



<< ... Bisogna sempre essere ubriachi. Tutto qui: è l’unico problema. Per non sentire l’orribile fardello del Tempo che ... che ... come continuava? ahahahah ... >>

...

<< ... Di vino, di poesia o di virtù: ubriacatevi di quel che vi pare, ma ubriacatevi! Lo diceva Baudelaire! >>

E se lo dice un uomo visibilmente brillo, non c'è altro da fare che fidarsi ... no?! La telecamera inquadra in primo piano il volto di un uomo che stiamo imparando a conoscere sempre di più come una bestia, un fottuto mastino, lo squalo nello stagno di Horizon: si sta parlando, ovviamente, di Brutus "Cheek" Rotten.
Il ragazzo di Philadelphia è seduto per terra, col collo riversato all'indietro e la nuca che bacchetta con un proprio ritmo contro il muro grigio e scrostato dietro di sé.

L'inquadratura s'allarga leggermente. Le gambe sono stese lungo il pavimento, e tutt'intorno ad esse riversano diverse lattine di birra.
Un'occhio poco esperto potrebbe contarne quattro, cinque, ma riusciamo ad intravederne un altro paio schiacciate sotto i talloni dell'Appaling Scar.
A dirla tutta, avremmo capito le condizioni di Brutus anche senza vedere tutto queste lattine attorno a lui: il suo volto parla chiaro, forse è più efficace un suo sguardo che decine di parole.
Brutus si passa le mani sul mento e le guance, tastandosi la folta barba e guardando davanti a sé con gli occhi sbarrati.

E' in un mondo tutto suo e i suoi pensieri vanno aldilà della nostra comprensione, anche perché un uomo sadico come lui non sa pensare seguendo schemi precisi e coerenti come chiunque altro.
Il suo sguardo non lascia presagire nulla di buono ma chissà, forse non sta pensando affatto a come uccidere qualcuno.
Magari, chissà, sta riflettendo su altro, qualcosa di più allegro. No, eh?

Niente, il muro del silenzio persiste e pare insormontabile. Forse è meglio spegnere la telecamera e riaccenderla tra qualche decina di minuti, quando Brutus sarà più lucido. Meglio ...

CIAF!!!

Un rumore secco. Una mano che si spiaccica su un volto, per risvegliarne l'assopita lucidità, per riprenderne il controllo, per riconquistare piena consapevolezza in quel che si sta facendo.
Rotten s'è appena schiaffeggiato con potenza tale che qualunque altro essere vivente, al suo posto, si sarebbe ribaltato fino a finire su un campo di grano abbandonato nell'Alabama, rotolando tra prati, spazi verdi, cani da guardia e 60enni omofobi.

Rotten: << Ci siamo. Puttana, che botta ... Dov'ero arrivato prima del ... pisolino? >>

Ci siamo. L'inquadratura s'allarga ulteriormente. E, se già la scena a cui stavamo assistendo di per sé era inquietante, ora il tutto diventa ancora più macabro e fottutamente sinistro.
Siamo in una specie di scantinato abbastanza vecchio, risalente agli anni 90', forse. Sulla parete alla quale è appoggiato Brutus troviamo un poster gigante della formazione del tempo dei Philadelphia Eagles, la squadra di football dell'omonima città, home town del nostro Rotten, la Gang Green guidata da Reggie White.

Su tutti i muri, grigi e scrostati, appaiono scritte fatte con lo spray, di diverse entità e significato.
E poi ... E poi, stesi per terra come fossero normali oggetti d'arredamento dozzine di hardcore weapons: Kendo Sticks impilate una sopra l'altra, alcune spezzate; sedie d'acciaio, una tanica di benzina, delle puntine da disegno sparse per terra, una cazzo di motosega, delle lame attaccate in modo abbastanza rudimentale a mo' di stella, con una punta inficcata nel pavimento; cocci di vetro, piccole lampade al neon sceggiate, un sacchetto di plastica contente uno strano liquido verde.

Insomma, ragazzi, mi sa che siamo finiti nella reggia dell'Appealing Scar.

Rotten: << Ecco, ecco cosa stavo facendo! Devo costruire qualcosa ... Qualcosa per annientare quel bassotto. D'altronde ... D'altronde è solo una cagnolina, no? Posso portarla al guinzaglio e scaricarla in fondo al mare senza che nessuno se ne accorga, no? Ahahhahha ...
No, okay, devo arrivare a una cazzo di conclusione. Devo inventarmi qualcosa ... >>

Rotten si alza, lentamente, ancora un po' frastornato. Le guance e il viso stanno riprendendo il loro colore naturale.
Il sadico hardocrista a 360° inizia a camminare tra gli oggetti sparsi a terra, guardandoli con l'attenzione particolare che si deve alle cose preziose, quelle che no, non possono essere rovinate, perché sono speciali.
e così, con pensieri degni di Anders Breivik il sadico Rotten s'incammina fino a giungere in un angolo, di fronte ad una porta un po' scassata che costituisce l'unico mezzo di comunicazione con l'esterno.

E proprio questa porta ora inizia a cigolare lentamente e si apre di fronte agli occhi di Brutus, che non batte ciglio.

Il varco aperto lascia filtrare un po' d'aria che sembra scuotere le molecole di alcool che impregnano l'ambiente. Sulla soglia vi è un uomo, vestito con jeans strappati, una t-shirt nera con la stampa di un teschio mietitore di anime e un giubbotto in pelle.

James McFist rimane fermo in quella posizione e scruta con sguardo minuzioso tutto ciò che si para davanti alla sua vista, come un cowboy appena entrato all'interno di un Saloon popolato da gente schiva e diffidente. Hammer sposta lo sguardo su Rotten, indugia su di lui per diversi istanti, poi riempie i polmoni d'aria e fa qualche passo avanti pestando per forza di cose alcuni degli oggetti sparsi sulla pavimentazione.

"Un altro mentore ti sgriderebbe per lo stato in cui ti trovi."

McFist scrocchia le nocche delle mani.

"Un altro mentore ti direbbe che la redenzione non si insegue tra l'immondizia."

James ormai è a meno di un metro da Brutus e lo fissa dall'alto verso il basso.

"Un altro mentore ti direbbe che hai sbagliato indirizzo, che la palestra si trova dall'altra parte della strada.
Ma io so cosa stai cercando, cosa ti serve. E quindi ti dico che questa topaia è il posto giusto per costruire un po' di merda."

Un altro mentore avrebbe teso la mano verso il suo allievo, per farlo rialzare da terra. Ma questo mentore, invece, sa adattarsi alle circostanze e capire quando non è il caso di soffocare la creatività. McFist si distende al fianco di Brutus e incrocia le braccia dietro la nuca, un po' come se si stesse godendo un po' d'aria fresca di campagna alla sera adagiato su un'amaca.
Il fatto che quella non sia una campagna, che non vi sia aria fresca ma solo aria viziata, o che al posto dei fili d'erba vi siano solo rottami e cocci di vetro, non sembra avere molta importanza al momento.

"Di solito quelli come me danno risposte, dissipano i dubbi. Ma se dobbiamo costruire questa bomba, e farlo al meglio, prima ho bisogno di chiederti qualcosa. Voglio sapere cosa vuoi davvero, e io ti dirò come arrivarci."

...

"Numero uno... Stai cercando un segno distintivo, qualcosa che crei ulteriore interesse intorno all'uomo che sei sul ring? Oppure vuoi qualcosa che riduca a brandelli la tua rivale, qualcosa di ESCLUSIVO, da destinare solo e soltanto a lei?
Stai cercando un'arma che fortifichi Brutus Cheek Rotten? O un'arma che possa annientare i tuoi avversari? Stai cercando la via per l'ascesa, o la valle di lacrime nella quale far annegare il nemico?"

Sul volto di Brutus compare una sorta di piccolo sorriso, che pare più una smorfia, un qualcosa di innaturale, non nelle sue corde.
Il viso, le guance e la pelle hanno ormai ripreso il loro colore naturale, così come gli occhi sembrano essere tornati quelli di sempre : attenti, vigili, curiosi.

Rimanendo con lo sguardo fisso in avanti e alzando un poco la testa, Brutus prende a parlare dopo qualche secondo di silenzio.

Rotten: << Chiedere a un mastino con crisi di schizofrenia cosa vuole DAVVERO potrebbe essere un po' controproducente ... Non credi, man? >>

Brutus ghigna e assesta una pacca sul petto al mentore, che risponde con un sorriso e una pacca ancora più forte di quella subita.

l'Appaling Scar raccoglie le gambe, incrociandole e mettendosi in posizione più eretta, con la schiena appoggiata al muro e il petto in fuori.

Rotten: << M'hai preso di sprovvista, Hammer. Mi sarei aspettato una risposta diversa. Sai, una di quelle frasi squallide e merdose, di circostanza, che i mentori si sentono in dovere di dire ai propri allievi per ristabilire le gerarchie. Ma hai fatto bene.
Non vuoi strozzare la mia creatività. Così hai detto, no?
Ti sei seduto da parte a me...
Stai condividendo un angolo di oscurità con questo individuo poco affidabile ... Meriti il mio rispetto, uomo."

Mentre parla, Brutus gioca col codino della lunga barba, intrecciandoci le dita e ricamando nuovi nodi.
Deve sempre avere le mani impennate!

Rotten: << Per quanto riguarda la domanda, beh ... Lo sai cosa voglio. Tutto ciò che mi interessa è vincere, ma prima di farlo, distruggere chiunque mi si pari davanti ... Sia fisicamente, che mentalmente. Questo implica una via di mezzo tra le due opzioni che mi hai proposto.
Io voglio punire Perra in modo secco, brutale, in modo da non farla più abbaiare.
E così, per chiunque decida di mettermi i bastoni fra le ruote."

Rotten volta lo sguardo di 90° ed Hammer è lì, impassibile, che annuisce, come se stesse iniziando a capire.
I due sono sempre più in empatia tra di loro.

Rotten: << Chiunque voglia affrontati sa che sta per attraversare una valle di lacrime che li porterà dritti, dritti all'inferno. Ma il tragitto fino a lì non è lineare. Ci sono diversi modi per morire, ed il peggiore è rimanendo vivi.
E così, come gli altri sceglieranno di andare in contro a morte certa, io voglio scegliere il veleno che li farà assopire. Il loro veleno personale.
E questo sarà un qualcosa che rafforzerà enormemente Brutus "Cheek" Rotten.
Io sarò il mietitore, la falce infernale che livella e azzera il prato fiorito che è Horizon ... E la WBFFF. >>

McFist erige il busto con una spinta addominale e si guarda intorno, gettando lo sguardo sulla quantità industriale di armi e immondizia di ogni genere che tappezza interamente la superficie della pavimentazione. Poi volge il capo in direzione di Rotten e lo osserva a lungo, ripensando alla risposta che gli ha fornito.

"Ognuno di noi ha punti deboli e punti di forza. Credo che, nel tuo bagaglio, o arsenale, o come diavolo vuoi chiamarlo... Ci sia qualcosa da sfruttare pienamente, fino in fondo.
Parlo della tua inclinazione all'Hardcore Ultraviolence. Parlo della tua propensione all'Hardcore Crafting. Ci siamo visti due volte, e in entrambi i casi si è parlato di questo, ci è venuto naturale. E' un impulso da assecondare, un passione insana che scorre nelle vene insieme al sangue. Bisogna lasciarsi trasportare da questa corrente."

Hammer allunga l'indice della mano destra verso Brutus e lo poggia contro il suo petto.

"Se davvero vuoi unire entrambe le soluzioni, se cerchi quella via di mezzo di cui hai parlato, potresti creare delle nuove Signature Weapons diverse per ogni avversario che si imporrà sul tuo cammino, studiare i metodi più brutali e usare le loro paure contro di loro, scovare i loro punti deboli e dopo aver aperto la ferita... Girare il dito nella piaga.
Potresti farne un marchio di fabbrica, un segno distintivo del tuo modo di fare wrestling, costruendo con minuzia e dedizione il tallone d'Achille di ogni tuo rivale. Non c'è nessuno, qui dentro, che potrebbe essere un Craft Master migliore di te. Quindi sfruttiamo tutte le risorse che ci sono a disposizione e cerchiamo quella via di mezzo, qualcosa che renderà unico Brutus Cheek Rotten sul ring e che al contempo farà sudare le chiappe dei suoi avversari."

Rotten pare gradire parecchio l'idea di Hammer, ed annuisce con convinzione con un sorriso sadico stampato in faccia.

"Se dobbiamo cominciare dalla cagna in calore, se davvero sarà lei la prima ad assaggiare i frutti della tua follia creativa, allora..."

McFist si avvicina al suo allievo e gli sussurra qualcosa all'orecchio.

Camera fades.



Il collegamento ricevuto dai camerini fa appena in tempo a registrare un ultimo, liberatorio pizzicare delle corde di un Ukulele

CM « La musica è sempre stata la mia migliore medicina, Saul. Sono felice di non avere a che fare con un istruttore che mi spaccherebbe in testa l’ukulele vedendomi strimpellare qualcosa prima di un match importante come quello di oggi…»

SC: "Non lo farei mai, Chelsea. Tra l'altro son felice che tu abbia deciso di seguirmi anche sul piano musicale. Anche qui ti insegnerò l'impossibile. Ci tengo a te.
E comunque... capisco l'agitazione per il match, ma come dici tu: la musica ci salva. Pensando alla musica tutti gli altri problemi passano in secondo piano. E la concentrazione resta alta. Così come resterà durante il match. A proposito... hai scelto l'arma, vero?"

La Perra Tejòn appare titubante. Certa della risposta, ma non sicura di volerla riferire.
Aggiusta le chiavi dello strumento, col solo scopo di guadagnare tempo ed evitare il contatto visivo.

CM « La musica è sempre stata la mia migliore medicina: te l’ho appena detto.
Oggi ho la possibilità di estirpare un morbo dinnanzi a questa gente, e anche se potrò sembrarti folle a voler intraprendere duello da far west non portando una pistola, io voglio portare questa con me»

Martinez solleva l’Ukulele per il manico, scuotendolo leggermente come fosse un sonaglino

CM « Non è molto grande, non è possente, non sembra nulla di che, ma suona una musica tutta sua che fa facilmente simpatia. Un po’ come me, insomma. »

La bionda sorride imbarazzata e si rivolge al Maestro

CM « Al The People Choice, Brutus mi ha messa KO dopo essere stato eliminato. Ha dimostrato di essere una forza della natura. Ma non ha dimostrato ancora di sapermi superare quando i miei sensi sono all’erta. Ha prevalso solo attaccandomi alle spalle e oggi è il momento della verità »

SC: "Ho sempre pensato che nel tuo minutissimo corpo ci fosse un animo così coraggioso. Stai sapendo evolverti, cosa non facile e per la quale anch'io, in passato, ho avuto i miei problemi. Ma ogni ostacolo è fatto per essere superato. Ed una come te lo supera, con questa determinazione!"

Saul passa una mano sul volto di Perra.

SC: "Ce la faremo! Il nostro primo concerto è lì che aspetta di iniziare. Tutti applaudono le mani aspettando il nostro ingresso. Tu con l'ukulele, io con la chitarra. Proporzionalmente ci siamo."

Ridono i due.

SC: "Arriviamo. Nulla potrà fermarci. Il concerto sta iniziando! Non deluderemo le aspettative!"

La Perra approva con un cenno del capo, e si alza portando con sé il proprio Ukulele.




DeWitt: “Ci siamo. Main Event Time. Si passa da una triste squalifica al ritorno nella terra dell’Estremo con un match in cui ai contendenti sarà concesso di utilizzare solo le armi che verranno portate sul quadrato”

Si comincia con “Sweet Dreams”. Il violento Rookie di Philadelphia si presenta col guinzaglio con gli spuntoni preparato appositamente per questo scontro con La Perra Tejòn. Un atteggiamento da autentico aguzzino e boia quello di Brutus che con fare certosino ha creato l’arma d’offesa che abbiamo già visto in opera 14 giorni fa.
Accompagnato da McFist, che si è premunito di una chitarra elettrica raggiunge il quadrato e non vede l’ora di cominciare.

“All Stars”. Note forse troppo ridenti e positive per una minuta luchadora che andrà incontro a un autentico inferno questa sera. Lei e Clark non hanno la chitarra elettrica ma si forniti di qualcosa di simile come già sapevamo: chitarra classica lui, ukulele lei. Uno strumento a corde piccolino ma molto maneggevole. Sono entrambi sul ring e il direttore di gara qui dice che si può partire.



MAIN EVENT: Brutus Cheek Rotten vs La Perra Tejon - Bring Your Weapon Match


Il gong suona e Brutus fa tintinnare il guinzaglio per giocare psicologicamente con la rivale mascherata che non si lascia distrarre e resta concentrata brandendo l’ukulele nella destra come fosse una clava. Saltella. Saltella sul posto per irretire il rivale e lancia per aria lo strumento.
What?
Brutus si distrae un attimo, quell’attimo giusto e la Perra va in Running Headscissor con cui scaglia il nemico all’angolo e running dropkick into turnbuckle immediato. Prende una rincorsa al corner opposto, raccoglie l’ukulele da terra nel farlo e torna all’assalto per romperglielo in testa, ma viene murata da un calcio alto di Brutus, il quale ancora impugna il guinzaglio e lo piega a mo’ di frusta per scudisciare la schiena di Chelsea che urla al cielo dal dolore, allontanandosi in tutta fretta.
Fretta, però, non ne ha Brutus, che anzi si lecca le labbra e fa tintinnare ancora la sua creazione.
La Perra si è seduta all’angolo ad ascoltare consigli dal Maestro e lui non le da pressa.
Brutus sente di non poter fallire questo match, e McFist per ora lo lascia fare.

Chelsea torna in piedi e si fa più guardinga… Rotten si avvicina e prova a sfilarle l’ukulele con la mano libera, ma quella lo picchietta sulle nocche come a dire “nah nah”, Rotten riprova con più foga ad afferrarle la testa, ma lei si scosta passandogli sotto le braccia e strimpella pure un paio di note perculatorie, saltellando, le quali fanno incazzare un Brutus che la azzoppa in tempo zero con un colpo di “frusta” alla caviglia destra! Le affonda una ginocchiata alla mandibola e poi la afferra di peso e la scaraventa con un Irish Whip contro il corner direttamente di testa.
Brutus non perde tempo e va in Running Knee Strike colpendo la nuca di lei, e subito dopo la intrappola portandole in guinzaglio intorno alla bocca!!!

DeWitt: “Chelsea non riesce a non urlare e finisce per aprire la bocca facendo peggio di prima”

E’ disperata. Si contorce dal dolore. La sua speranza si traduce nel suo caro ukulele che afferra e riesce ad affondare nello stomaco del rivale con la parte tonda, ma serve un secondo colpo, e un terzo per allontanarlo… Brutus si fa indietro, la Perra gira l’ukulele tenendo la parte tonda contro la propria pancia e punta in avanti il manico… e va alla carica contro lo stomaco di Brutus affondando con tutta la cattiveria!
La giovane Canadese prova un pin disperato.
Uno… due…
… ma è solo due. E intanto si scopre ferita alle labbra.
Cerca di sottrarre l’arma al nemico, ma Rotten si tiene stretta la propria creazione e strattona a terra La Perra che teneva in pugno l’altro capo del guinzaglio. E ora le si siede addosso tentando addirittura una sorta di Camel Clutch con ausilio della guinzaglio puntuto.. .. Qui rischia grosso la Perra che urla a squarciagola inarcando indietro il collo il più possibile. Trova la tenacia però, con le lacrime agli occhi, di colpire il nemico al cranio con l’ukulele: è andata quasi alla cieca ma ha fatto centro. La presa è stata allentata ma non mollata, e allora lei va di nuovo… e stavolta riesce a far scivolare la testa sotto la catena e liberarsi. La Perra si tiene il collo leggermente ferito.
Probabilmente non si aspettava uno scontro davvero così crudo. Brutus indietreggia di qualche passo per riprendersi dalla botta, ma poi sceglie di tornare all’assalto senza dare tregua: ma non ha più con sé la catena attenzione!!

Perra viene sollevata per la testa: E SDENG!!
Fa fuori campo con la testa di Brutus usando l’Ukulele il cui retro si incrina tanta è stata la foga e il pubblico ne è esterrefatto! Chelsea Martinez afferra da terra il guinzaglio puntuto e… che fa?

DeWitt: “Piccoli geni crescono! La Perra intreccia il guinzaglio intorno all’ukulele. Si è appena fatta una Barbie personale”

E torna all’attacco di Brutus colpendolo al volto di nuovo! E ora alla schiena! E ancora! E una terza! Lo ha mezzo in ginocchio… lascia l’arma a terra… Running Frankesteiner con caduta di faccia sull’arma!! Chelsea potrebbe aver compiuto il recupero della vita!!
LO SCHIENA!
UNO!!
DUEE!!
TREE!!

Silente: “E INVECE, COME DICE IL SAGGIO: E’ DUE, CAZZO!!”

Le schiene di entrambi i contendenti non sono più ignare del colore rosso. Ambo le fiancate riportano numerosi tagli e la Perra sta cominciando a perdere sangue anche dalla bocca per quanto subito in precedenza. Le ferite devono essersi aperte. Tagli puramente superficiali, ma sputar sangue certo non è piacevole. La Perra non si perde in inutili evoluzioni e tenta di tornare a colpire con la “barbie” modello Hawaii, ma Brutus rotola fuori e va a rifugiarsi all’esterno per prendersi una pausa. Ma Chelsea si getta in PESCADO e lo colpisce in pieno!! Il pubblico intona un “UOOOF!” di incoraggiamento e lei sorride, anche se il sorriso è rosso, cercando di caricarsi.

Occhio però a McFist che è armato di chitarra elettrica e che si avvicina pericolosamente all’azione di gara… MA SAUL CLARK scavalca Perra e si frappone tra lei e McFist mostrando di essersi portato anche lui la sua chitarra classica. I due si lanciano degli sguardi quasi consapevoli, come se avessero delineato un linea che nessuno deve permettersi di oltrepassare. La battaglia è solo dei loro Rookie. James mostra un sorriso vago e da stronzo e decide di arretrare lanciando qualche frecciatina al mentore rivale.

DeWitt: “Il problema per la Perra però ora è capire come rilanciare dentro il nemico che pesa il doppio di lei. Per ora si sta limitando a rientrare a rifiatare, ma questo dilapida anche il vantaggio acquisito… e Brutus è sul punto di rialzarsi là fuori”

La Perra si tiene alle corde per rimettersi in piedi ed essere pronta allo scontro, ed afferra la sua novella arma acuminata.
… e Brutus, sprezzante entra di nuovo, Chelsea prova a colpirlo, e lo fa al fianco. Ma Brutus trova la tenacia di assestarle anche una gomitata. I due si allontanano doloranti ma tornano l’uno contro l’altro.. BIG BOOT CONTRO L’UKULELE CHE SALTA VIA DALLE MANI DI CHELSEA! I due si voltano entrambi a mani vuote… HeadStand position per Chelsea che incrocia le gambe con la testa del nemico e………. SWINING HEADSCISSOR… SI! CONTRO L’ANGOLO!
Handspring Himp Attack. Chelsea dovrebbe essere a pezzi ma sta trovando dentro di sé una condizione aerobica impressionante. Raggiunge la cima dell’angolo addirittura. Ulula al cielo…
ma segnala le sue intenzioni così facendo e Brutus torna in piedi in tempo per smuovere le corde e farla inciampare! E’ pronto allora a tirarla per le gambe, come successo anche due settimane fa quando l’ha fatta sbattere di schiena cambiando il vento del match…
MA PERRA E’ UNA RAGAZZA “STUDIATA” E SPINTONA VIA CON UN CLCIO BRUTUS.
Si TUFFA contro di lui: POWERBOMB AL VOLO DI BRUTUS!!
UNO!!

DUEE!

TREE!

NOO!

Non basta. Brutus scuote il capo ma non demorde affatto e anzi infligge un nuovo colpo alla schiena della rivale con la “Barbie”, per poi “smontarla”. Lui resta munito del proprio guinzaglio lasciando l’Ukulele al fianco della rivale… e la guarda dall’alto in basso con un riso beffardo.
Le molla il guinzaglio sulla bocca e poggia lo stivale applicando pressione.
Le fa pure ironicamente il segno della croce… MA I CORI ANGELICI LI VEDE LUI!
La Perra manda a incocciare il manico direttamente tra le parti basse dell’Appealing Scar che viene piegato in due… La Perra si tira su a fatica… l’Ukulele è a terra… Implant DDT sulla cassa!!
L’ukulele va in pezzi, ma l’arena sente già squilli di tromba!!

E’ UNO!!!

E’ DUEE!!!

ED E’ TREEEE!!

E INVECE NO!! E LA PERRA E’ STREMATA. PROVA A COPRIRLO DI NUOVO.

MAE’ DI NUOVO DUE!

Chelsea non ne ha più, signori. Resta al tappeto. Guarda verso il maestro e fa di no col capo. Non riesce a continuare. Continua a sputare sangue ora che Brutus ha peggiorato la situazione e pare sia intenzionata ad alzare addirittura bandiera bianca. Non ha più forze. Brutus riemerge, però, e non gliene da tempo! Guinzaglio intorno alla bocca e di nuovo Cumel Clutch con inarcamento. Manco il 5 secondi e la Perra batte la mano oramai disperata ma Brutus non la molla!! Brutus non la lascia andare e l’arbitra cerca di farlo desistere. Clark molla gli ormeggi ed entra dentro rompendo la chitarra acustica sulla schiena di Brutus con un colpo secco.
L’Appealing Scar subisce la manovra e McFist scatta sul quadrato, ma Clark si porta via la Perra prima che altro possa accadere se la carica in braccio tenendone tutto il peso. Chelsea è praticamente nel mondo dei sogni e Clark guarda verso i rivali, consapevole che oggi la battaglia sia stata dura e che forse la guerra l’hanno persa loro.
Brutus si sta rialzando, vorrebbe vendicarsi, ma McFist lo invita a calmarsi: ha speso tante energie non ne vale la pena. Giusto piuttosto che festeggi.
Questo duro scontro che ha fatto versare il sangue ad entrambi in contendenti, è terminato, ed è terminato con la vittoria del giovane di Philadelphia.
[Modificato da GregorHeavans 06/05/2017 22:15]
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