Horizon 1x00 - Orior - 22/03/2017

Conferenza Post-Show: non riguarda pg di Horizone ma è tra i Main Eventer di Maniacs. Il top insomma. Io gli darei un'occhiata ;P

Rumori di flash, vociare di giornalisti.
I tre eroi del prossimo Main Event di Maniacs siedono gomito a gomito, tutti e tre indossano una t-shirt bianca con la stampa del logo WBFF.
Bluebird siede al centro, la cintura davanti a sé a cingere il microfono, tra i fili rossi della barba ha gli angoli della bocca impercettibilmente piegati all’insù, ostenta rilassatezza.
Alla sua sinistra Daniel Stuart sorride per le telecamere, saluta con la mano, stringe la mano ad uno dei giornalisti. Poi con l’aria annoiata indirizza un’occhiata fugace al suo Cartier.
Paul DeSade, seduto alla destra di Bluebird, tiene le mascelle serrate, le mani giunte, con le dita si accarezza lievemente le nocche.

“Possiamo cominciare?” si assicura l’addetto stampa. “Non fate troppe domande, date a tutti la possibilità di parlare. Sapete come funzionano queste cose no? Bene, da chi cominciamo?”
Diverse mani si levano per attirare l’attenzione. “Tu” indica l’addetto.
Il giornalista indicato scandisce il proprio nome: “Marlon Dune, E-Fed Gossip.”

Stacco

“Ai condannati a morte offrono una sigaretta prima di friggergli il cervello.”
Rainer e Daniel Stuart siedono l’uno accanto all’altro su una panchina, rivolti verso il Grand Hotel Philadelphia. Un enorme cartello bianco cita “WBFF MAIN EVENTERS PRESS CONFERENCE!”. Rainer porge una sigaretta a Daniel Stuart.
“Fanno l’iniezione letale, Rainer. Non friggono niente.” Puntualizza Daniel spazientito.
“Come vuoi.”
“Ti massacreremo lì dentro, lo sai? Tutti e due.”
Rainer si accende la propria sigaretta. Si prende una lunga boccata. “Sì.” Annuisce “Sì, lo so.”
“Good.” Sorride Stuart. “Un paio di settimane fa, avrei detto che provavi paura, Bluebird. Guardandoti adesso, direi più… rassegnazione. T’è piaciuto il mio discorso, quello che ho dato la scorsa settimana?”
“È stato una bella mossa.” Riconosce Rainer con un’alzata di spalle. “Mi chiederanno se mi sento pronto. Lo sai, ad affrontarti e tutto. Ma sai che c’è? Non sei mai pronto per questa merda. L’ho imparato quando ho buttato giù Cazador. Ho visto Drago disfarsi di Time e pensavo che mi sarei sentito una merda. Giuro, pensavo che mi sarei sentito una merda, e invece non ho sentito niente. Rabbia, emozione, paura? Niente. E mi ero preparato. Il tuo discorso a Bloody Desperation… sembravi Kirk, cazzo. Puoi perpararti il terreno quanto ti pare, proprio come ha fatto lui. Ma se vuoi questa cintura… devi prima venire a prendertela.”
Daniel Stuart sorride con la lingua tra i denti. “Comincerò prendendomi questa sigaretta.”

Stacco

Marlon Dune: “Sono il gestore di E-Fed Gossip, Marlon ‘Duneway’ Dune, ma già mi conoscete. Sono qui per occuparmi della verità al 100%, e non di meno. Perciò voglio porre una domanda ad ognuno di voi. Chi dei vostri avversari rispettate di più? Chi invece temete? Siate sinceri, i miei lettori non accettano fandonie!”

PDS: "Nessun rispetto e nessun timore. Non ora, non quando mancano poche ore al momento in cui sarà celebrata la gloria di Paul DeSade e del Culto del Dolore. Non temo individui capaci come i miei avversari ma di cui ormai conosco ogni singolo aspetto, ogni singolo talento... E soprattutto ogni singolo punto debole. E tantomeno rispetto chi, in un modo o nell'altro, ha insultato il mio valore e il mio credo, chi ha cercato di mettermi in condizioni di svantaggio con raggiri e sotterfugi, chi è fuggito dalla competizione all'interno del quadrato, preferendo invece costruire sordide alleanze e turpi giochi mentali. Non rispetto l'insetto che schiaccio. Non temo il pericolo che conosco."

Stuart, seduto alla sinistra di Bluebird, che ha alla sua destra Paul DeSade, poggia i gomiti sul tavolo e si sporge in avanti, verso il microfono, indicando Rainer.

DS: "Io posso dire che questo tizio che mi sta accanto è quello dei due che mi sta più simpatico. Quello che sta oltre... beh per me non dovrebbe manco sedersi al tavolo dei grandi, visto che non ha ancora completato lo svezzamento. Non temo nessuno dei due e non si tratta di sottovalutarli... semplicemente visti gli altri nomi che ho affrontato in carriera non mi tremano le gambe nel dover affrontare Bluebird o Paul DeSade. In quanto al rispetto... è così dannatamente sopravvalutato."

Rainer tossisce sul microfono, generando uno stridolio acuto.
BB: “A me piacciono Paul e Daniel. Li rispetto, li temo, ovvio. Certo, uno è un ragazzino emo e l’altro è il più frocio degli scozzesi, ma sono due tipi interessanti. Questo è il motivo per cui tu sei qui a fare domande a loro e non il contrario, eh?” Rainer sorride sotto i fili della barba. “Devo temerli, devo essere preparato a pensare che da lì posso uscire perdente.”

Una mano si alza veloce, l’addetto stampa indica subito il giornalista.
“Nice Pete, WBFF Network. Ho una domanda per Daniel Stuart e Paul DeSade, chi di voi ritiene che avrebbe vinto l’Extreme Rumble match a roster unico? Voglio dire… siete stati fortunati perché c’erano due match differenti. E chiedo inoltre a Bluebird cosa ne pensa lui su chi sia il vero vincitore dell’Extreme Rumble match.

PDS: "Le mie orecchie non sono mai state tediate da una domanda così sciocca finora. Ha davvero senso porsi un interrogativo di questo tipo? Un Extreme Rumble con tutti gli atleti della World Bloody Fight Federation... Forse l'avrebbe vinta Paul DeSade, forse l'avrebbe vinta Daniel Stuart o forse non l'avrebbe vinta nessuno di noi due. Tutto ciò sono solo inutili congetture per chi, come voi, Marlone Dune e Nice Pete, ha necessità di guadagnare il pane con cui sopravvivere giorno dopo giorno riempiendo pagine e pagine di inutile inchiostro. Ciò che conta oramai è solo Maniacs e colui che tra me, Daniel Stuart e Rainer Habermann, uscirà dal ring con la cintura di campione, nient'altro."

Stuart, dopo aver ascoltato la risposta di Paul, non trattiene una risata.

DS: "Ci credo che Paul consideri la domanda sciocca e gli va dato atto di aver fatto un notevole esercizio diplomatico nella sua risposta. Io sarò più diretto invece: chi avrebbe vinto l'Extreme Rumble a roster unico? Well, easy answer: me.
La mia vittoria alla Rumble sarà forse ricordata negli annali come una vittoria "amputata", magari sarà marchiata con un asterisco, visto che partecipavano solo quindici elementi. Resta il fatto che io ho vinto la Extreme Rumble di BLOODY DESPERATION, Paul ha vinto quella di EXTREME HELL. Vale a dire che io ho vinto quella a cui partecipava il roster di serie A e lui quella a cui partecipava il roster di serie B. Per fare un paragone calcistico, anche se in questo continente non lo seguite troppo, è come se DeSade si fosse guadagnanto l'accesso alla Champions League vincendo l'England Championship, io invece ho vinto la Premier League."

BB: “Ci vorrebbero più metafore sul calcio in WBFF. Date un titolo a quell’uomo!”

Marlon Dune: “Rainer, intanto congratulazioni per aver dimostrato al mondo intero di poter battere Claudio Cazador. E anche Aaron Kirk dopo tanti tentativi. Ma sai, io non credo che tu s…”

“Alt.” Lo ferma Rainer “Domanda troppo lunga. Potrai parlare così tanto quando avrai una conferenza stampa tutta tua.” Il campione riserva al giornalista un sorriso di plastica.
Dopo qualche istante di silenzio, Marlon si rivolge ai due sfidanti.

Marlon Dune: “Voi due… voi pensate che sia pronto per la sfida?”

PDS: "Non ho alcun interesse nel dissezionare pubblicamente la personalità di Rainer Habermann. Che egli cerchi strenuamente di legittimare il suo status di fronte al mondo intero, è sotto gli occhi di tutti, così come il fatto che senta costantemente il bisogno di dimostrare il suo valore: ma se questo lo scaraventerà in un baratro o se invece gli conferirà la spinta necessaria per dimostrarsi superiore a me e a Stuart non sta a me dirlo, bensì saranno i fatti a dimostrarlo. Personalmente questa storia non mi interessa in alcun modo: che Rainer si confermi un uomo nervoso fino al midollo tormentato dalle sue paranoie o che invece sfoggi un'inaspettata sicurezza in sé e nelle sue capacità, finirà comunque travolto dalla mia potenza assieme a Daniel Stuart."

Daniel chiude l'intervento, gesticolando con le mani durante la risposta.

DS: "La gente spesso dimentica che il wrestling non è matematica. Non è che se Rainer batte prima Kirk, al dodicesimo tentativo, e poi Cazador, diventa "degno" di qualcosa mentre prima non lo era. Se una simile logica fosse vera, uno come John Kratos non sarebbe mai arrivato a vincere il TWO WORLDS ONE CUP, viste le sonore batoste che ha preso da queste parti. Quindi, se volete fare un discorso serio, togliete dal teorema i conquistati risultati. Fatto? Bene, allora torniamo alla basilare e semplice domanda: Bluebird ha l'attitudine del Campione? Ha ciò che serve per gestire da "man in charge" tutto questo? Può essere LUI il volto della WBFF? Ecco, non occorre che vi dia IO una risposta. Basta guardarlo in faccia, e ci arriverete da soli."

Rainer sorride.
BB: “Mi sa che dovranno guardarsela a lungo.”

Nice Pete: “Il Cage of Death match è qualcosa di insano, e personalizzabile ogni singolo anno. Avete la possibilità di portarvi dietro qualche arma, o oggetti da utilizzare. Avete già fatto le vostre scelte? Siete pronti a schierare sul campo qualcosa di fenomenale da usare al momento giusto?”

Stuart guarda gli altri partecipanti, nonchè suoi futuri avversari.

DS: "Beh? Io non sono un habituè del campo, quindi accetto suggerimenti."

Risate da parte della pletora di giornalisti presenti.

Paul sorride scuotendo la testa.

PDS: "Qualunque sia la mia risposta non intendo in alcun modo rivelarla in questa sede, dove orecchie indiscrete potrebbero carpire informazioni da usare a proprio vantaggio."

BB: “Ho intenzione di portarmi un paio di palle, visto che gli altri ne sono sprovvisti. BOOOOM! Who’s champ?”
Stuart e DeSade si voltano verso Rainer con l’aria spazientita.

Marlon Dune: “Nice Pete mi ha posto concorrenza flebile con le sue domande poco aggressive. Ma io voglio sapere la verità, e solo la verità. Daniel Staurt, tu sei un purista, come pensi di sopravvivere all’interno di un Cage of Death match? Rainer, non sei mai tornato alla forma fisica dei tempi d’oro, potrai compiere prodezze aeree? Potrai superare i tuoi limiti attuali? Paul DeSade, riuscirai a combattere con lo spettro del padre Morgan? Perché sai benissimo che lui nel Cage of Death match avrebbe compiuto prodezze, ma tu ne sei degno?”

Parte Stuart, con una faccia inorgoglita.

DS: "Wow! "Purista". Sei troppo gentile Marlon, solitamente utilizzano altri appellativi per definirmi, e sono tutti piuttosto offensivi, specialmente verso mia madre."

Altre risate da parte dei cronisti presenti, Stuart sorride con fare charmante.

DS: "Ad ogni modo, my dear friend, io non voglio "sopravvivere". Io partecipo al CAGE OF DEATH per vincere, vincere nel Main Event di 'Maniacs e laurearmi Undisputed Champion. E' un match che non è esattamente l'ideale per le mie caratteristiche? Non lo nego. Ma un campione non è tale se non sconfigge dapprima le avversità e solo poi i suoi nemici. Vincere in una stipulazione che non avrei mai scelto volontariamente aiuterà a far comprendere a tutti che io sono l'UNICO DEGNO di indossare quel titolo che Rainer mi sta solo tenendo in caldo."

Paul punta un dito inquisitorio contro Marlon Dune e ringhia di rabbia.

PDS: "Cosa sai tu di mio padre, Dune? Cosa sai tu di quello che avrebbe compiuto Morgan DeSade? Il cammino che il Dolore vuole che io segua non è sulla scia di quello di mio padre, e qualunque cosa egli abbia fatto nel suo glorioso passato, non sta a me replicarla. Poiché il mio nome è Paul DeSade e tutto ciò che compierò d'ora in avanti sarà ricordato solamente perché saranno le mie gesta, e non quelle che avrebbe potuto compiere chiunque altro! Non osare sporcare nuovamente il nome della mia famiglia con la tua lurida lingua biforcuta, Dune, o ne pagherai le amare conseguenze!"

Senza aggiungere altro, Paul si alza e abbandona la location della conferenza stampa con passo deciso e furente.

BB: “Hai un talento speciale nell’insultare le altre famiglie. Deve averti portato lontano.” Rainer strizza l’occhio a Marlon. “Ad esempio mi sono venute mille battute sulla madre di Daniel, le ho dette? OK, ne dico una: dopo essere passato per casa sua, cazzo se ho recuperato la mia forma migliore!” Rainer serra le labbra. “E non era neanche la migliore.” Puntualizza. “E… ne dico un’altra: Il titolo non è l’unica cosa che ti tengo calda, Daniel.” questa riesce a strappare qualche risata in sala “e… la domanda? Sì, la mia ‘forma migliore’. La mia forma migliore mi ha spezzato il collo, sapete. È un equilibrio molto fragile, ma quasi tutti i miei incontri migliori erano in una gabbia. Ho sconfitto lo Straniero in una gabbia, ho sconfitto l’altezza in una gabbia. Sarò pronto a fare qualsiasi cosa per uscirne vivo, quindi. Prodezze aeree, capriole, teletrasporti e omicidi. I miei colleghi qui hanno voluto trasformare questa storia in una guerra, ed io di solito sono uno che sopravvive.”

“Cos’avevo detto sul non monopolizzare la conferenza? Dune, Pete, avete concluso.” Tuona l’addetto, che poi punta l’indice verso un altro giornalista che tiene la mano alzata.