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JLW #18: All Stars Bros Brawl II

Ultimo Aggiornamento: 20/03/2017 14:10
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20/03/2017 14:09
 
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"Mi dispiace per quello che sto per fare, spero che potrai perdonarmi..."

Buio, non possiamo vedere nulla di quello che accade; possiamo udire solo la voce sinistra che parla, che suona familiare alle nostre orecchie.

"Non voglio farlo, ho provato a convincere Steve e Dragon Ninja e anche l'avvocato Kobayashi, ma tutti mi hanno detto che dovevo farlo."

"Ho pensato di non presentarmi, mi sarei potuto dare malato, ma non avrebbe funzionato... Non mi avrebbe creduto nessuno e poi avrei causato un sacco di casini con Steve e Ninja... Questa è un'opportunità che non dobbiamo sprecare, così mi hanno detto, e se loro dicono così, hanno ragione, perché tutto quello che fanno e dicono, lo fanno e lo dicono per il mio bene, così mi hanno detto."

Non è molto chiaro il ragionamento, ma se la persona che sta parlando è quella che immaginiamo che sia allora non possiamo aspettarci chissà quale coerenza e linearità.

"Voglio che tu sappia che non porto rancore nei tuoi confronti, anche se tu hai distrutto le speranze che riponevamo tutti in te per la vittoria delle Pro Wrestling Wars. Voglio che tu sappia che quello che faccio, lo faccio solo perché è il mio dovere ma non perché è il mio volere, quindi stasera non ti ucciderò, mi limiterò semplicemente a sconfiggerti, ok?"

"E ti prego di non opporre eccessiva resistenza, sai già che comunque in un modo o nell'altro sarò io a prevalere quindi perché non rendiamo le cose più semplici per entrambi da buoni amici quali siamo? Ti va? Sono sicuro che sarai d'accordo con me..."

Luce, ovviamente davanti a noi c'è Red Kamen.

"Siamo d'accordo allora, tu ti farai da parte e io vincerò la shot per andare a sconfiggere poi il campione mondiale! Ottimo! Dobbiamo dominare, me l'ha detto Steve, e quindi devo distruggere tutti, ma non te, tu resterai al mio fianco anche se sarai sconfitto, amico Völkermord. Ciao ciao!"

Red Kamen fa ciao con la mano.

Di nuovo buio.



Ci troviamo nell'atrio dell'arena, Volkermord sosta nei pressi di uno stand che vende prodotti di merchandising dei wrestler JLW.

Volkermord: "Quant'è?"

Negoziante: "15 dollari."

Volkermord: "Non una, tutte."

Negoziante: "Ah..."

Il Berliner Annihilator ha tra le mani un gran numero di maschere. Ognuna di queste è un'Arana Roja, la maschera di Red Kamen. Il venditore conta ogni maschera per fare una stima del prezzo finale.

Negoziante: "Sono 18... Quindi 270 dollari."

Volkermord: "Te ne do 250 per tutte."

Negoziante: "Noi non facciamo sconti, siamo dipendenti JLW."

L'Unsterblich guarda malissimo l'uomo, facendolo trasalire.

Negoziante: "250 andranno benissimo."

Volkermord sborsa i bigliettoni e si lascia lo stand alle spalle, tenendo in mano una busta all'interno della quale ci sono tutte le maschere di Red Kamen. Dopo qualche istante raggiunge la sua stanza, si porta dentro e getta con noncuranza il sacchetto su un tavolo.

Volkermord: "Se te lo stai chiedendo, Kamen... No, non sono un tuo fan."

Il tedesco sposta lo sguardo verso il fuoco che arde all'interno di un camino, la luce emanata investe il ghiaccio delle sue pupille dando l'impressione che nessuna fiamma al mondo sarebbe in grado di scioglierlo.

Volkermord: "Sono, invece, un uomo magnanimo. Voglio prevenire un'illusione, la delusione di tutti quei ragazzini che oggi avrebbero comprato la tua maschera, evitare che i loro genitori facessero un investimento sbagliato su un sogno destinato ad infrangersi. Perchè si sa, uno come te piace solo ai ragazzini, questo mi sembra ovvio."

L'Unsterblich estrae dal sacchetto un paio di maschere e poi, con grande nonchalance, le getta all'interno del focolare dandole in pasto alle fiamme.

Volkermord: "18 marmocchi oggi avrebbero indossato la tua maschera, e ognuno di loro l'avrebbe bagnata con rivoli di lacrime dopo aver visto la fine che hai fatto quando la War Machine ti ha messo le mani addosso. Dopo questa notte, Kamen, nessuno vorrà più comprarne una. Dopo questa notte penseranno che sia stato io a verniciarle tutte, una dopo l'altra, con i litri di sangue che avrò fatto fuoriuscire dalla tua fronte."

Volkermord prende con sè altre cinque maschere, e getta anche queste sul fuoco.

Volkermord: "Un tempo siamo stati nemici, abbiamo combattuto l'uno contro l'altro. E alla fine il mio team si è aggiudicato la prima edizione delle Pro Wrestling Wars."

Nel frattempo altre tre maschere finiscono sul fuoco.

Volkermord: "Poi siamo stati alleati, abbiamo combattuto fianco a fianco, facendo squadra... E cos'è successo? Ti sei rivelato una zavorra, sono arrivato ad un soffio dal vincere di nuovo le Pro Wrestling Wars e ho fallito perchè tu non sei stato in grado di reggere fino alla fine, mi hai lasciato da solo. Avevo sulle spalle lunghi minuti di match, indicibili sofferenze. Ho dovuto compiere sforzi enormi, ho subito tutto ciò che il mio corpo poteva incassare senza stramazzare. E alla fine lo Strange Circus ha avuto la meglio, approfittando della totale assenza di quel valido supporto che tu e tutti gli altri nostri compagni avreste dovuto offrirmi. Cosa pensavate, che sarei riuscito a fare tutto da solo lasciandovi un bicchiere di popcorn tra le mani?"

Altre quattro maschere sul rogo, siamo a quota 14.

Volkermord: "Oggi, così come all'inizio, siamo tornati rivali, nemici. Ci contenderemo la possibilità di competere per il titolo massimo della JLW, e ti assicuro che la mia motivazione sarà altissima. Non dettata soltanto dalla mia ambizione, ma anche e soprattutto dalla voglia che ho di punire l'inadeguatezza che tu e gli altri membri dei Genocidal Tendencies avete dimostrato sul ring."

Dopo aver gettato altre due maschere sul fuoco il Berliner Annihilator stringe tra le mani l'ultima rimasta e si sposta altrove

Volkermord: "La stima, la fiducia, il RISPETTO, sono valori altalenanti che aumentano o diminuiscono in base a ciò che facciamo, a come decidiamo di agire e in base a quanto siamo capaci di farlo senza perdere la rotta. Se tu riuscissi davvero a sconfiggermi, a demolire l'inarrestabile War Machine, sicuramente mi costringeresti a fare un passo indietro perchè saresti un wrestler degno del massimo rispetto."

Il tedesco apre la porta della toilette e si porta dentro...

Volkermord: "Ma per come stanno messe le cose adesso, Kamen..."

L'Unsterblich si avvicina al water e rilascia al suo interno l'ultima maschera di Red Kamen!

Volkermord: "Questa è la forma di rispetto più dignitosa che posso concederti."

Volkermord si pone di spalle rispetto alla telecamera, ed inizia ad urinare... Sulla maschera di Red Kamen.

Camera fades.



DeWitt: La combo Red Kamen – Völkermord è stata un successo parziale come leader delle Pro Wrestling Wars, hanno lavorato bene insieme ma non è bastato per arrivare alla vittoria. C’è da dire che entrambi hanno svolto un ottimo lavoro, ma stasera uno solo potrà guadagnare la vittoria e la title shot al JLW World Championship.
Silente: Buoni alleati, ma pessimi nemici! Ormai sono in netto contrasto e c’è spazio per uno solo di loro nel main event.
Lover: Sarà la volta buona che vedremo Völkermord riprovare a mettere le mani sulla cintura o sarà Red Kamen ad avere la sua prima grande opportunità?

Match 7: Red Kamen vs Völkermord [#1 contender for JLW World Championship]
Referee: Derek Williams

DING DING

La campana dà il via alla contesa, e Red Kamen immediatamente rotola fuori dal ring per indispettire Volkermord, il quale non fa della velocità la sua arma prediletta. Kamen rimane fuori dal quadrato ed osserva Volkermord, il quale non ha alcuna intenzione di scendere dal ring mentre Williams conta fino a sette...Kamen risale sul quadrato e Volkermord prova a colpirlo con una DISCUS THROW, una Clothesline che ribalterebbe anche un tir...ma che Kamen evita correndo ed abbassandosi all'ultimissimo istante, LANCIANDOSI ALLE CORDE E COLPENDO CON UNO SPRINGBOARD CORKSCREW RONDHOUSE KICK Volkermord, il quale non cade a terra, ma si appoggia esclusivamente alle corde indietreggiando.
Kamen colpisce Volkermord con una serie di colpi stiff velocissimi, ma Volkermord con una BRAIN CHOP riduce ai minimi termini Kamen che crolla al tappeto!
Volkermord schiena subito il rivale!

1...

Solo conto di uno!
Volkermord applica una STANDING HEADLOCK su Kamen, abbastanza duratura! Kamen è in difficoltà, la stazza del rivale non gli consente una grande libertà di manovra, tuttavia riesce a divincolarsi colpendo Volkermord con una serie di gomitate poderose che riescono nel loro intento!
Kamen con una SNAP DDT riesce clamorosamente a mettere Volkermord faccia a terra, e non ci pensa un secondo prima di provare lo schienamento!

1...

Volkermord getta via di peso Red Kamen, il quale si rialza subito e si getta contro Volkermord che è nuovamente in piedi...E QUESTA VOLTA IL DISCUS THROW VA A SEGNO!
Kamen crolla sul mat, Volkermord lo rialza come se fosse un fuscello e se lo carica sulle spalle...
UBER PLEX!
Una delle manovre più caratteristiche del teutonico!
Volkermord va per lo schienamento!

1...
2...

Kick Out di Kamen, che viene stritolato in una BEAR HUG!
Kamen sembra patire la morsa del rivale, sempre più devastante! Derek Williams si sincera che le cose vadano per il meglio, ma Kamen reagisce...REAGISCE COLPENDO VOLKERMORD AL VOLTO!
Il tedesco sembra costretto a mollare la presa, e così è!
Kamen è dolorante, ma si lancia alle corde...RONDHOUSE KICK A SEGNO!
Volkermord rimane ancora in piedi!
Kamen allora si lancia ancora alle corde e...

...

DISCUS THROW DI VOLKERMORD!
C'è poco da fare, la stazza del tedesco e la sua forza bruta sono davvero un ostacolo difficile da superare!
Volkermord va per lo schienamento!

1...
2...

Kick Out!
Volkermord rialza Kamen...

SHEET DIVIDER!
E' un massacro allo stato attuale, Volkermord sembra pronto a chiudere da un momento all'altro, sta giocando al gatto con il topo ma...


....


COSA SUCCEDE!
UNA SERIE DI UOMINI VESTITI ELEGANTEMENTE CON SULLA TESTA UN CASCO CHE COPRE IL LORO VOLTO FANNO IL LORO INGRESSO SUL RING!
Derek Williams discute animatamente con due di loro scendendo dal quadrato, mentre Volkermord osserva la scena dal ring...
Williams sembra convincere i due ad allontanarsi...MA UN TERZO GIUNGE DAL PUBBLICO E CON UN TUBO COLPISCE DEREK WILLIAMS ALLA NUCA!

L'arbitro è KO!
Volkermord sembra perplesso e voglioso di scendere dal ring...

...MA ECCO CHE ARRIVA MR.KHAN!
VESTITO DA ARBITRO!

Momento incredibile, Volkermord grida per la rabbia, mentre Red Kamen lo richiama invogliandolo a voltarsi...

...

KAMEN CON UN SUPERKICK COLPISCE VOLKERMORD MENTRE MR.KHAN ARRIVA DI GRAN CARRIERA SUL RING!
Volkermord va a terra, Kamen schiena dopo questa manovra semplicissima...

1.2...3!

Volkermord alza la spalla ad un conto che regolarmente forse arriverebbe a malapena al 2, ma Mr.Khan ha già contato il conto di tre!
E QUINDI E' RED KAMEN IL VINCITORE!

Testo nascosto - clicca qui


DeWitt: Non è possibile, questo è inaccettabile! Red Kamen si conferma un vero cheater, rubando una vittoria a Völkermord.
Silente: Non puoi sapere che avrebbe vinto il tedesco, non ne hai le prove.
DeWitt: Ma quello che è successo è scandaloso, Mr. Khan è intervenuto in persona per impedire a Völkermord di tornare nel main event, vuole fare in modo che i suoi nemici siano tenuti lontani dal massimo traguardo.
Lover: Perciò ora sappiamo che Red Kamen il prossimo mese sarà in lotta per la cintura di JLW World Champion, mi chiedo se riuscirà a conquistarla, ma ancora non sappiamo che uscirà campione dall’evento.



Accompagnate da una musica epica emozionante in sottofondo che col suo canto lirico cresce d’intensità, una sequela di immagini si alterna tanto rapidamente da farcene registrare appena il contenuto, in una scena che sa della “Sonata 9” di Arancia Meccanica del “Grande Ludovico Van”.
I fotogrammi consistono in scatti passati alla storia, e scene epiche di battaglia, comprese illustrazioni di manoscritti medievali. Pian pian si fanno largo con sempre maggiore frequenza immagini più nitide colorate: match di wrestling, spettatori che esultano, un titolo – quello JLW – alzato in trionfo. Un volto. Un sorriso smagliante. Quello di Archie Fisher.
La gente esulta, presa ad arte da fotogrammi di altri match, e spacciati per fan del ragazzo.
Tutto si ferma.

Siamo in un Luna Park. Non uno qualsiasi.
Trattasi del noto parco di Ghiandaland, fondato dal pittoresco Sindaco proveniente da Indipendence, Missouri. Archie indossa il suo berretto con visiera munita di dentoni da scoiattolo, e gironzola per il Parco in compagnia del fido compare Mister Furble.

Ci troviamo ora nel Tunnel degli Orrori insieme a loro. Siedono come tutti in uno dei carri che li trasporterà in questa avventura. Si comincia con dei boscaioli che abbattono i tronchi in cui gli amici scoiattoli hanno trovato casa, destando le lacrime disperate di Furble.

Archie Fisher << Sai una cosa, amico mio… ? >>

Il tono è chiaro, quasi impostato, ed urla desideroso di ascolto nel tentativo di sovrastare lo spettrale frastuono e i canti macabri che li circondano. Un tono, il suo, simile a quello di Francesco Pezzulli, la voce italiana di Leonardo di Caprio.

Archie << Anche io un tempo ero un ragazzo spaventato.
Lasciavo che i miei occhi ingannassero il mio cervello, come stai facendo tu ora. Ma ora so perfettamente come controllarmi. So che questi animatronics non possono scalfirmi, e dunque non li temo. Ho imparato che ciò che il mondo vuole mostrarti non deve abbatterti: niente può distruggerti se la tua mente sa come impedirlo>>

Poche scene del Tunnel degli Orrori che spaventa a morte Furble. Fisher resta impassibile a godersi il percorso, con un sorriso sardonico.
Siamo di nuovo nel centro del Luna Park. Fisher ha con sé un palloncino con la sua effige stampata, mentre lo scoiattolone prova a bere una tisana per calmarsi, ma il costume fa solo sì che si imbratti da cima a fondo. L’amico lo aiuta a pulirsi con un fazzoletto e intanto prosegue un discorso che era già in corso d’opera.

Archie << …passerò per complotti sta ormai: ridicolo! Ma trovo insensato ciò a cui la compagnia vuole sottopormi. Messo in gabbia stretto stretto con dei sadici come fossi uno scimpanzé del circo di Terrific Blue. Trattato alla stregua di un ANIMALE….. oooh, senza offesa Mr.Furble.
Tu sai quanto nobili siano gli scoiattoli secondo me...
… ma converrai con me quando ti dico che un campione come me, uscito SEMPRE vittorioso, meriti un migliore trattamento, no?>>

MrFurble fa di sì col capo e abbraccia Archie.

Ci spostiamo ora sulla ruota panoramica. E’ giunto il pomeriggio e questa sarà probabilmente l’ultima attrazione che si concederanno. Un guasto momentaneo ha fatto sì che la giostra si bloccasse e loro due si trovassero “impantanati” sul punto più alto.
Archie poggia gli avambracci lungo l’asse orizzontale che fa da “cintura di sicurezza” e osserva la città dall’alto con un moto di fierezza. Il vento gli scompiglia i capelli e un sorriso gli incornicia il volto.

Archie << Non è bellissima, Fisher?>>

Furble << Sì, Archie…>>

Archie << Warchiengont D.C. , una stupenda cittadella che ha realizzato l’utopia del mondo occidentale. Un agglomerato di case e piccole aziende indipendenti che offrono lavoro e istruzione ad ogni anima del territorio. Un corpus in cui tutti possono felicemente collaborare al benessere comune, senza alcun comunismo che si metta di mezzo. Niente criminalità, niente favoritismi, solo meritocrazia. Ho impiegato tempo per creare tutto questo… mio buon amico, e non è forse questa la mia più grande vittoria? E allora PERCHE’? Perché pur essendo sul tetto del mondo, di fronte a questa SPETTACOLARE panoramica, nonostante io sorrida festante…. Non sono contento?? >>

Il tono si è fatto malinconico. Fisher sembra essere turbato da qualcosa, e frustrato getta giù un frullato all’estratto di ghianda che imbratta un impiegato che cerca di far funzionare di nuovo la giostra. Ma non giungono lamentele.
Archie poggia il muso sull’asse di metallo e Furble gli pone una zampa sulla spalla e gli si rivolge col suo tono squillante.

Furble << Archie… è una città davvero bellissima: è piena di verde, di alberi, di luoghi di ritrovo, tutto è perfetto… ma…
…ma non esiste>>

Fisher abbassa lo sguardo e corruccia le labbra.

Furble << Tu, Archie, ami provare l’ebbrezza di sentirti sulla cima del monte, ma è un monte che non hai mai scalato per davvero, e i polmoni non sono abbastanza affaticati per poter inalare l’aria con soddisfazione. E’ come fare scorpacciate di Ghiande che non ho raccolto io durante l’estate. Non ci sarebbe la stessa soddisfazione a mangiarle. Mi riempirei soltanto la pancia. Sopravvivrei, ma non sarei contento>>

Il discorso dello Scoiattolone e quanto mai serio ed anche il linguaggio è inaspettatamente sostenuto, come se parole provenissero dal cuore e non dal pupazzo.

Furble << Tu non hai ancora vinto per davvero i tuoi match. Sei sempre solo sopravvissuto. La tua felicità è sempre stata semplice illusione del momento. E ora guarda qui… questo parco l’hai fondato tu. L’hai fondato in una cittadella abbandonata in cui qualche figurante viene pagato durante i tuoi promo per dare un’altra immagine di te.
Hai comprato il tuo sogno ideale, senza più provare a renderlo reale. Ti sei accontentato di farne qualcosa più simile ad una sit-com. Qualcosa di pre-costruito>>

Fisher è immobile… ma qualche lacrima scende dagli occhi, consapevole delle parole del compagno.

Furble << Ti ho seguito in questa avventura, così come ho sempre fatto e sempre farò. Le ho prese da tutti pur di aiutarti, ma spesso mi chiedo … “che fine ha fatto il vecchio Archie?”. Quello che fino a cinque anni fa, davvero voleva realizzare un giorno tutto questo? Si è arreso?
Si è accontentato di illudersi? Io credo, Archie, che per essere contento di nuovo, come lo eri anni fa, dovresti provare… provare con tutte le tue forze a guadagnarti i tuoi successi. Stavolta la sfida è durissima, ma vedrai che già l’avercela messa tutta, ti riempirà il cuore di gioia…>>

Lo scoiattolone poggia le mani sulla propria testa, e si “decapita”, togliendo la testa del costume. La telecamera (forse un drone, data la posizione) sosta sul retro delle spalle: per rispetto della privacy possiamo vedere il retro di Furble e il viso di Archie. Ma nulla che ci suggerisca indizi sull’identità della Mascotte. Lo scoiattolo accarezza il viso di Archie.

Furble << Io ti voglio bene, Archie, perché ti conosco. Dimostra alla gente là fuori che anche loro possono volertene>>

Archie << …..grazie mille. Ne avevo bisogno…>>

Fisher abbraccia lo scoiattolone con forza, mentre la giostra si riattiva ….

Un messaggio pubblicitario compare sullo schermo:

La produzione Fisher si scusa col signor Yagami per la mancata considerazione. Provvederà a farsi perdonare, inviando del "risotto"



Ci spostiamo nel camerino di Hiroshi Yagami, dove ci accoglie lui… Hiroshi Yagami.
Lo stravagante asiatico testarossa indossa una divisa scolastica blu, sopra ad una camicia bianca.

Yagami: Era da un po’ che non facevo cosplay… no?!

L’Otaku Senpai sorride, ci sembra sereno, ma forse il suo sguardo lo tradisce, mostrando un minimo di preoccupazione.

Yagami: Non ci ho dovuto pensare molto, quando ho saputo che avrei dovuto combattere un hell in a cell, ho subito pensato alla gabbia… alle sbarre… al fatto che sembra di stare in una cella… in prigione.
Vestirmi quindi come il protagonista di Purizun Sukūru (Prison School per noi occidentali) mi è venuto spontaneo.

Il sorriso dell’Otaku, lentamente affievolisce, mentre quest’ultimo si siede su di una sedia pieghevole.

Yagami: In realtà sono sempre un po’ nervoso quando devo combattere simili match.
Archie Fisher, non è il massimo della simpatia per quanto mi riguarda, ma è astuto ed è per questo che è il campione.
Durante le Wars dell’anno scorso, mi ha rubato la vittoria dal match con un ottimo trucco… e se ricordo bene, poi Sanchez si è preso il posto per il King of Rome con lo stesso metodo… quindi forse sono stupido io…

L’asiatico appoggia un dito sul mento, mentre guarda in alto come perso nei propri pensieri.
Sembra davvero uscito da un manga.

Yagami: Ho fatto squadra con Blue e con lui ho vinto le Wars di quest’anno come co-leader.
Ad essere sinceri, ero piuttosto sollevato quando ho saputo che saremmo stati dalla stessa parte, lo sono un po’ meno ora che so di doverlo affrontare.
Ormai lo conosco abbastanza per poter affermare che quel tipo… fa paura!
So che a molti faccia paura già senza il mio contributo, ma mi sono addentrato nel suo mondo e posso dire che ogni aspetto di lui fa paura, non solo alla vista.
Ho affrontato gente come Red Kamen e Volkermord da quando sono qui e vi assicuro che quei due sembrano esseri umani, mentre Blue… sembra uscito da un capitolo di Devil May Cry, o da un film di Miike.

Lo Strange Dragon si passa una mano tra i lunghi capelli rossi, sospirando.

Yagami: Quello che voglio dire è che questo sarà un match dannatamente difficile.
Lasciamo da parte il titolo e la gabbia, affronto un uomo che basa il suo modo di fare sulla mente e un altro che non è nemmeno un uomo. È un essere che non si ferma fino a quanto gli avversari non hanno smesso di muoversi.
Io non credo che il mio discorso arrivi da qualche parte, immagino siano solo le parole di uno che non sa se davvero possa farcela, in fondo, anche questa sera, parto come underdog… non il tipo del preshow, intendo dire che sono l’underdog della situazione.

Hiroshi torna in piedi, incrociando le braccia al petto.

Yagami: Ultimamente ho ripensato a quanto ho fatto, qui in JLW, e mi sono chiesto: cos’ha Hiroshi Yagami che gli altri non hanno?
A parte i capelli rossi e una collezione di anime da fare invidia alla Yamato, non ho trovato una risposta.
Ci ho pensato ancora un po’, e ho trovato ancora un po’ di nulla.
Poi ho capito che io non sono forte, non ho il fisico, e per quanto mi sforzi di imparare dal mio boss, non ho nemmeno una mente strategica.
Non sono quindi come il Berzerk di Fate/Stay Night, né come Lelouch di Code Geass.
Sono invece come l’onorevole Kiyoshi, un ragazzo che anche davanti ad enormi problemi che la vita gli mette davanti, che portino una maschera o un peluche con sé, non si perde d’animo e lotta con tutte le proprie forze per sconfiggere quegli ostacoli.

Il tono dell’Otaku è luminoso, pieno di speranza.

Yagami: Quindi è questo che avrete da me sta sera, all’interno della gabbia.
Avrete un ragazzo giapponese amante dei manga che combatte i demoni di questo mondo con coraggio, anche se questi, probabilmente sono per lui troppo forti.
I muscoli, contro il cervello, contro il cuore… chissà chi vincerà la sfida…

Il giapponese testarossa sorride a trentadue denti verso l’obiettivo, prima che l’immagine sfumi.

-CAMERA FADES-





Siamo all'interno del Tendone del Mad Circus del Nano.
Il contorno è gremito di gente che sta totalmente nell'ombra.
Il pavimento in terra battuta è ricoperto di polvere di Gesso
Un occhio di bue dall'alto illumina un donna di porcellana, ferma ed immobile al centro della struttura,
come una bambola in una teca di vetro.

*Clap Clap*

La bambola improvvisamente si muove, la pelle si crepa leggermente.
Passa qualche istante prima che lei inizi a ballare, sempre seguita dall'occhio di bue.
In sottofondo, la voce del nano.

"La danza è una delle forme più conosciute d'eleganza.
Classe, Stile ed Accuratezza.
in quell'amalgama perfetta.

Cos'è il Balletto se non una forma di lotta?
Un gran Duello
Da sempre bello.
Le Pro Wrestling Wars sono alle Spalle
Tutti i lottatori son tornati nelle stalle.
Nemici ed alleati
tutti sono andati.
La battaglia in fine s'è consumata
E tutto s'è concluso in una fumata.
Il Grande guerriero Teutonico
Vittima d'un tocco ironico.

Il Destino nefasto ha giocato con tutti noi.
Alleanze ed inimicizie in quel mese son scomparse
Tutti si sono tramutati in delle povere comparse.

Anche quell'altro Nano s'è trovato suo malgrado in mezzo alla storia. Troppo grande per lui.
Ma nulla è grande come il mio Pupillo.
Mai agitato, ma sempre tranquillo.
Il momento della rivalsa è in fin arrivato
E mai come ora lui è stato così motivato.
Finalmente quel regno del politicante dall'animo Corrotto
Che indegnamente il titolo ci ha scippato, starà interrotto.
Li aiuti di cani esterni a poco varranno
Perché di loro poche ossa rimarranno.
Da quell'infame pagliaccio travestito da scoiattolo
In mano del mio Terrific non sarà che un giocattolo.

Lo Strange Dragon Hiroshi Yagami. Lui si che è differente.
Per questo il Circus ha permesso lui di uscire da suo tendone.
Ma credeva un alfiere, quando in realtà del team era solo un pedone.
Yagami, il connubio di forze è terminato
Vero che lo Strange Circus ha Dominato.
Ma tutto ha un inizio ed una fine
E noi abbiamo raggiunto il confine.

Così come il regno lo Strange Circus è morto.
Anche il regno di Fischer, questa notte troverà
La sua morte..."

La musica termina e la bambola si accascia al suolo.
Il pubblico di circensi batte le mani ... il collegamento si chiude.


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