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JLW #12: Battle of New York I

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2016 21:24
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11/09/2016 21:23
 
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Il seguente segmento è stato registrato pochi minuti dopo l’inizio di JLW Battle of New York I.

Corporate Kratos indossa la sua giacca elegante e raggiunge una porta del backstage, entrando all’interno di una stanza. Lì ci sono tre membri del Team Völkermord. Ken Carter è su una sedia, Jeff Houston è appoggiato alla parete mentre Malcolm Clark è avvolto nel suo cappuccio e sembra meditare nel silenzio.

Kratos: “Buonasera a tutti, sono qui per avvisarvi che Völkermord arriverà più tardi, non vi preoccupate, è in palestra ad allenarsi e sapete bene tutti che lui non perde un solo secondo per temprare il suo potenziale.”

Il Greek Warrior si avvicina a Ken Carter, che fatica a riconoscerlo nella Business Suite.

Kratos: “So cosa stai pensando, Ken, non sono il solito Bald Basterd, e non sono nemmeno il Greek Warrior. In JLW ho tante responsabilità, sono il General Manager del JLW Dojo ed è mio dovere sfornare nuovi talenti, temprarli a mio modo, ma seguendo l’ottica aziendale. Sono solo affari, perciò questa sera sarò un po’ diverso dal solito nel backstage, ma sul ring rimarrò un inarrestabile combattente.”

Corporate Kratos dà una pacca sulla spalla del compagno di squadra e si avvicina a Jeff Houston.

Kratos: “Tu sei l’unico del nostro team a provenire dal dojo, ripongo in te grandi speranze perché rappresenti la figura ideale in grado di superare la avversità. Se questo fosse un colloquio di lavoro saresti in cima alla lista per i tuoi requisiti. Hai dato alla parola ‘awesome’ una nuova definizione insieme a tuo fratello Zackary, perciò so che quando sarai sul ring renderai la sfida uno spettacolo scenico indimenticabile.”

Chiaramente il Business Expert si avvicina anche a Malcolm Clark, c’è una lunga storia fra loro.

Kratos: “Ehilà, Malcolm, quanto tempo è passato dall’ultima volta che ci siamo parlati! Ricordo quando ti ho ceduto il controllo della Chaotic Existence. Non c’era di mezzo la borsa, non c’erano valigie sgargianti piene di dollari. Era un patto d’onore ed ha funzionato bene perché tu eri il caos fatto a persona. Non c’era nessuno più caotico di te, nemmeno io potevo vantarmi di quel ruolo. Ma il Malcolm Clark di oggi è diverso, giusto? Un cappuccio sulla testa, la barba, la meditazione… sei divenuto saggio! So che gli altri membri della Chaotic Existence non credono alle tue intenzioni, ma io sì, te lo leggo negli occhi, sei una persona diversa, un uomo migliore. Perciò continua su questo tuo percorso, rimarrò in attesa di vedere dove ti condurrà.”

Malcolm volge lo sguardo verso il suo vecchio mentore, che si sposta al centro della stanza.

Kratos: “Visto che abbiamo ancora un po’ di tempo, voglio parlarvi di strategia. Non fraintendete, non è compito mio il ruolo di leader, sono un semplice analista e voglio che tutti voi pensiate a chi abbiamo di fronte. Il leader rivale è Dustin O’Malloran, uno fra i tre lottatori di punta della JLW insieme a Enfant Prodige e Völkermord. Non possiamo pensare che avere il Berliner Annihilator in squadra ci permetterà di vincere contro Dustin, loro si equivalgono, sono l’antitesi, uno è ultra tecnico, l’altro è un mostro brutale, un distruttore sul piano fisico. Come leader sicuramente faranno la differenza, ma è qui che entrano in gioco i rispettivi quattro compagni.”

Carter e Houston sembrano interessati al discorso del Business Expert, mentre non è facile capire se Malcolm stia ascoltando visto che continua a fissare il vuoto.

Kratos: “Archie Fisher ha ottenuto molto più di quanto abbiamo avuto noi altri in JLW, ha conquistato il Money in the Bank, questo fa di lui un contendente perenne alla cintura di campione del mondo. The Terrific Blue finora ha dimostrato di essere indomabile, nessuno è riuscito a metterlo KO e lo scorso mese io l’ho combattuto ma ho subito una dura lezione sul mio corpo, mi ha dimostrato di essere realmente terribile come dice il suo nome. Affrontarlo significa essere pronti al sacrificio, ma ci servirà preparazione altrimenti saremo carne da macello, e non possiamo permettercelo. Non dobbiamo dargli l’occasione di sfruttare la sua forza, per questa ragione conto su di voi, insieme possiamo farcela.”

Non è ancora finita l’analisi della figura dietro alle quinte.

Kratos: “Poi c’è Keith Gutierrez Sanchez, il più scorretto, un uomo che è già riuscito a vincere sia la cintura Custom che quella Trios nel giro di un anno. Sottovalutarlo è un errore inaccettabile, sarà sempre pronto ad agire, non fidatevi mai di lui quando lo affronterete. E per concludere c’è John Kramer, l’Enigmista, un vero esperto di trappole. Quando è venuto qui da guest star della Valley Death Wrestling ha conquistato la cintura Custom battendo numerosi avversari, perciò è pericoloso. La mia analisi vede un leggero vantaggio per l’altro team, ma sapete cosa vi dico? Partire sfavoriti è il nostro vero punto di forza. Nessuno pensa che Jeff Houston possa diventare il nuovo campione mondiale, nessuno pensa che Ken Carter possa conquistare le cinture Trios e nessuno pensa che Malcolm Clark sia pronto a competere contro avversari come Hiroshi Yagami, The Magician e Liiva. Semplicemente, tutti penseranno che noi dipendiamo da Völkermord, che io non sono il Greek Warrior motivato al 100%. Ed è proprio la ragione per cui la nostra determinazione li farà cadere. Siamo forti… ricordate le mie parole, siamo dannatamente forti, soltanto che loro non lo sanno!”

L’analisi di Corporate Kratos si conclude qui.

Il monologo dettato dal Geek Warrior sembra dispensare: concordanza e persuasione tra i presenti. Come al solito John ha incoraggiato i ragazzi e li ha portati a ragionare come un vero esercito, Ken sembra apprezzare le belle parole, Malcom invece sempre con lo sguardo assolto nel vuoto sembra non aver recepito il messaggio ma alla fine anche lui non disapprova il concetto di Kratos. Sembra che non tutti abbiano promosso lo sproloquio dello spartano, appoggiato alla parete, con gli occhiali scuri ed il vestito elegante troviamo Jeff Houston. L’Awesome Guy a testa bassa sembra non aver gradito le parole del guerriero, scuote la testa e fa cenno di trovare disappunto. Si scosta dalla parete e si mette al centro della stanza.

JH: “Non ho parole per esprimere la mia gratitudine per le belle parole che hai speso per me John. Ti giuro che questo discorso è stato incoraggiante e mi ha dato la carica giusta per il match che ci vedrà collaborare in quello che sarà lo special event della Jack Leone Wrestling. Sicuramente non metto in dubbio le tue parole e vedo che neanche tu trovi discordanza nelle mie doti da Awesome. Vedi? Loro sono terribili, devastanti e sono affamati di gloria, ognuno cercherà di portare il team alla vittoria per beccarsi la gloria personale e per assumere il riconoscimento di trascinatore e di unico vincitore del gruppo. Già immagino loro in questo momento si mordono e staranno anche litigando su chi debba prendere parola, non è colpa loro, si sentono leader e quando ognuno cerca di prendere il controllo dell’altro sai cosa succede?”

Nemmeno il tempo di rispondere che Jeff da la risposta.

JH: “Si rompono gli schemi John, loro tenteranno di lavorare per conto loro, mentre noi lavoreremo come un vero esercito. Tu ci hai fatto sentire generali di noi stessi, hai sottolineato le qualità di ognuno di noi e hai regalato musica per le nostre orecchie. Insomma, di Ken hai detto che è un vero soldato e che non molla mai, di Malcom hai detto che è saggio e che intravedi in lui spirito caotico e di me hai detto che ho dato una maggiore valenza nel termine Awesome. Poi hai parlato dei rivali ed ahimè! Hai stranamente smesso di donarci fierezza e ci hai fatto tornare con i piedi per terra.”

Jeff con espressione irruente toglie gli occhiali e li appoggia sul tavolo. Poi guarda John negli occhi e con uno sguardo veemente lo fissa come volesse sfidarlo. Il tono è elevato e Jeff sembra come dare un rimprovero al crudele comandante

JH: “John Kramer, sarà l’enigmista, il volto della paura, risulterà scaltro, ma anche tu lo sei, anche tu possiedi una vena caotica e anche tu sei uno stratega, tu possiedi una forza dentro di te che accresce sempre ed hai sempre un piano che nei peggiori dei casi si mostra come una genialata. Fisher avrà ottenuto anche i riconoscimenti più importanti, ma noi abbiamo Ken, lui non ha trofei importanti ma come Archie è giovane ed è affamato di trofei ed è pronto a dare testa senza lasciarlo spazio, c’è Sanchez che ha molti assi nella manica, ma ci sono io che possiedo manovre originali che nessuno riesce a placare. C’è Terrific Blue che conta nessuna sconfitta, ma noi abbiamo Volkemord, la bestia tedesca che vale il doppio, poi c’è Dustin che guida il gruppo ed è il loro leader, e un uomo di punta della federazione. Noi abbiamo Malcom ed è lo spirito caotico e condottiero e generatore di caos, lui è per certo saggio, forte e una devastante macchina da guerra. Noi siamo compatibili e possiamo distruggerli.”

Jeff da una pacca sulla spalla di Kratos e torna al suo posto.

Le parole di Kratos e Jeff sembrano aver smosso il Carter canadese ma non al punto da fargli cambiare postazione. Rimane fermo, inamovibile su quella sedia come se si fosse incollato le chiappe sopra: ha atteso pazientemente quest'attimo di silenzio, dopo aver seguito i discorsi dei suoi compari e ora è pronto a prendere la palla al balzo.
Con le braccia incrociate al livello del petto e due occhi infuocati, il suo sguardo sembra rivolgersi dapprima al suo mentore in WTF, John Kratos ... O meglio, Corporate Kratos.

KC: "Hey, John. Anche qua assieme, eh? Ormai fare squadra, per noi, è quasi una routine. Ringrazio il cielo che tu abbia preso me e il mio amico Mark Pain sotto la tua ala protettrice. Sei un fottuto pozzo di saggezza, amico mio, sei una continua fucina di insegnamenti e non ti potrò mai ringraziare abbastanza. Che tu indossi una tenuta da ring o giacca e cravatta, io sarò sempre al tuo fianco, all'occorrenza.
Tu mi hai cambiato, sai? Prima ero solo un soldatino, ahaha ... Ora adoro definirmi un carro armato con la mente di un generale.
Mi hai insegnato che l'irruenza serve, è vero, ma deve sempre essere accompagnata dalla lucidità. Mai perdere il controllo, mai sottovalutare l'avversario ..."

Pronunciando le ultime parole, lo sguardo di Carter cambia obbiettivo e incrocia quello di Jeff Houston, in piedi di fronte a Kratos.
I due si guardano, quasi con aria di sfida... Ma poi Carter abbozza un barocco sorriso e tanto basta a smorzare l'aria che tirava nello spogliatoio.

KC: "In una situazione diversa non avrei sopportato la tua presenza, sai? Ma tranquillo, non ho nulla contro di te e so che sei un elemento fondamentale della squadra. Noi abbiamo la tecnica, l'esperienza, la potenza e il fattore chaos ma tu hai qualcosa che gli altri non hanno: l'imprevedibilità. So che sei veloce, scaltro e malizioso e so che dai un gran contributo in questo team.
Io apprezzo la tua sicurezza, davvero, un anno fa ero come te. Ma sai cosa? C'è una linea sottile che separa l'essere sicuri di sé stessi e il sottovalutare i propri avversari e non voglio che tu oltrepassi quel confine con la tua arroganza. Siamo allo stesso livello, Jeff. Anzi, sulla carta loro sono un passo avanti ..."

Ken si porta una mano sulla barbetta, prendendo una piccola pausa.

KC: "E potrebbe pure sconfiggerci ... Se non fosse che l'unico motivo per cui convivono sia il fatto di non aggiungere una L al loro personale score."

Ora The Man Of Endless Holds si alza e s'avvicina di qualche passo verso Kratos e Jeff.

KC: "Ma vedi ... Ciò che stiamo creando ora è ciò che ci porterà alla vittoria. L'intesa, la cosiddetta chemistry, i links che ci uniscono. Noi abbiamo storie diverse ma le più sono incrociate. La mia con quella di John. Quella di John con Malcom Clark, e via così. Capisci? Forse siamo gli underdogs, ma è questo il punto: dobbiamo essere consapevoli della nostra posizione e lottare, di conseguenza, ancor più duramente di come faremmo normalmente. Come se, da questa battaglia, ne dipendesse la nostra vita.
Non sono solo le shots che fanno l'acquolina a doverci dare la carica. C'è pure l'orgoglio, in palio. E so che l'orgoglio di tutti i presenti in questa stanza è smisurato, sopra le righe, e che non volete intaccarlo.
E' per questo che oggi dobbiamo vincere."

Carter finisce così. mettendosi da parte a Kratos e aspettando che qualcuno prenda la palla al balzo.

A: Malcolm, perché sei tornato?
B: Non lo so.
A: Come fai a non sapere?
B: L'ho fatto e basta.
A: Hai deciso cosa fare in futuro?
B: No.
A: Lo sai che non puoi andare avanti così.
B: Tu non puoi dirmi cosa posso o non posso fare.
A: Non ti arrabbiare.
B: Non mi arrabbio.
A: ...
B: ...
A: Hai visto l'ultima puntata di Ballando con le stelle?
B: Perché avrei dovuto farlo?
A: C'era lei.
B: Lei chi?
A: Melissa.
B: Non so di chi tu stia parlando.
A: L'hai dimenticata?
B: No. Ho solo detto che non so chi sia.
A: Un giorno magari tornerà da te.
B: Non è mai stata da me quindi non può tornare.
A: Sei pessimista.
B: Non è colpa mia.

Il dialogo del folle Malcolm Clark viene interrotto da un rumore altisonante, la porta d'ingresso è stata aperta così violentemente da urtare contro la parete a cui n'è fissato il telaio. Emerge la figura di un colosso con ogni singolo muscolo del corpo in tensione, una vista che induce spontaneamente gli astanti al silenzio.
Völkermord, il leader del team, ha appena fatto il suo ingresso all'interno della stanza. Il wrestler tedesco è già in tenuta da combattimento: una volta dentro avanza lentamente verso gli uomini che questa sera combatteranno al suo fianco per il medesimo obiettivo. Con l'incedere lento ma deciso di un colonnello che sta per fare un discorso motivazionale ai suoi uomini prima del grande scontro, il Berliner Annihilator sosta per qualche istante al cospetto di ognuno di loro, osservandoli a lungo con il suo sguardo glaciale.

Völkermord: "Alcuni di voi hanno iniziato a lottare per passione, inseguendo un sogno che è costato una quantità indefinita di sacrifici che probabilmente non verranno mai adeguatamente ripagati. Altri, più semplicemente, per guadagnare qualche bigliettone facile, o per togliersi lo sfizio di indossare un ridicolo costume che - in altri contesti - avrebbe generato derisione e una montagna di insulti. Alcuni di voi non sono nati con il talento, ma sono divenuti eccellenti professionisti dell'arte del combattimento perchè spinti dalla motivazione, altri hanno avuto il culo di ereditarlo nel DNA e si sono cimentati in questa disciplina quasi per gioco.
Non importa a quale delle categorie sopra menzionate voi apparteniate, perchè questa notte verrete posti sullo stesso piano. Qualunque sia il vostro spirito, qualunque siano i vostri obiettivi, oggi vi giocherete un'opportunità che potrebbe anche non ripresentarsi più nel corso delle vostre carriere.
Non quella di competere per un titolo di questa federazione, ma quella mirare verso il target che più vi interessa, o che più ritenete alla vostra portata. Quella di aprire il forziere di cui avete fatto bottino con i vostri compagni e di suddividere l'oro in parti uguali, per poi selezionare le restanti gemme secondo i vostri gusti, secondo il vostro sfizio."

L'Unsterblich adesso indietreggia di qualche passo, unendo le mani dietro la schiena.

Völkermord: "La domanda è... Perchè voi? Cos'avete in più rispetto ai membri del Team O'Malloran?"

Il teutonico si concede una breve pausa retorica.

Völkermord: "Potreste dirmi di essere i più forti, ma anche loro lo sono, ognuno nel proprio campo. Di avere determinazione e coraggio da vendere, eppure anche loro ne hanno. O forse che vincere non è un'opzione ma un fabbisogno, per emergere, o per rilanciarvi, o per riscattarvi, o per conquistare la fama che non avete mai avuto. Oppure ancora per ottenere un contratto più proficuo per potervi permettere un tenore di vita più alto, o per pagare quell'operazione che cambierebbe la vita di uno dei vostri cari e che fino ad oggi è stata un'opzione che non avete neppure potuto prendere in considerazione.
Il punto è che ognuno dei nostri avversari, a modo suo, è spinto da motivazioni orientativamente analoghe. Possiamo munirci di propositi apocalittici, giurare di offrire ogni nostra risorsa a questa causa, di combattere fino all'ultimo respiro e fino all'ultima goccia di sangue che ci sarà rimasta in corpo. Eppure è esattamente la stessa cosa che proveranno a fare loro.
Per questo è necessario aggiungere nel calderone un fattore aggiuntivo, determinante. E sarò io a mostrarvi qual è."

Völkermord riprende a camminare avanti e indietro, in traiettoria orizzontale rispetto ai suoi compagni, in modo da passare davanti ad ognuno di loro più e più volte.

Völkermord: "Le parole forse hanno poco valore in un momento come questo, siamo tutti capaci di parlare a vanvera e di tracciare propositi idealistici che potrebbero benissimo rimanere confinati nel nostro cranio senza trovare uno sbocco nel concreto, nel piano reale. Ma se quelle parole vengono pronunciate da chi, prima di parlare, ha compiuto fatti tangibili in grado da fornirgli un alto grado di credibilità... Allora cambia tutto.
Io sono quell'uomo, sono il wrestler con lo score migliore di questo business. Forse è proprio per questo che oggi mi trovo qui a guidarvi. Ogni atleta JLW sa che c'è un'altissima probabilità che ciò che esce dalla mia bocca trovi dei riscontri nell'azione sul ring. Potete asserire di non rispettarmi, ribadire di non temermi, calarvi le braghe e mostrarmi due coglioni grossi come quelli di un bufalo del Texas, ma quando giunge il momento della verità ogni punto di forza e ogni convinzione potrebbe vacillare, solo perchè io ho iniziato a scaldare i muscoli delle braccia."

L'arroganza e la spavalderia del tedesco adesso lasciano spazio a qualcos'altro, forse di peggiore: lo sguardo dell'Unsterblich si fa minaccioso, al punto da dare l'impressione che possa accanirsi contro i suoi stessi compagni da un momento all'altro.

Völkermord: "Oggi vinceremo perchè la vittoria è l'unico risultato che potete permettervi, o meglio, l'unico che vi conviene conseguire. Ecco perchè avrete una marcia in più rispetto ai nostri avversari.
Noi vinceremo perchè, in caso di fallimento, verrò a cercarvi uno per uno, anche in capo al mondo, per brutalizzare la vostra carne e lacerare per sempre il vostro spirito. E quando avrò finito con voi, piuttosto che usare il conto in banca per effettuare un bonifico all'azienda ospedaliera in cui finirete e pagare le vostre ingentissime spese mediche, preferirete di gran lunga destinare ogni centesimo del vostro patrimonio al CERN, per finanziare la ricerca sulla manipolazione della linea spazio-tempo. Pregherete affinchè la famosa teoria che vedrebbe possibile viaggiare indietro nel tempo venga dimostrata, e che sia possibile costruire una macchina del tempo, cosicchè possiate tornare a quel maledetto giorno in cui siete stati concepiti e recidere con un fendente il cazzo dei vostri padri. Tutto questo per cancellare per sempre ogni traccia delle vostre esistenze e il percorso che - un giorno - vi avrebbe portati ad incrociare la strada di Völkermord.
Fine della storia. E adesso andiamo a scavare le fosse di quei fottuti perdenti."

Così, in tutta nonchalance come se avesse parlato di caramelle e pancakes, il leader del gruppo rivolge le spalle ai propri compagni e indirizza il passo verso l'uscita.

Camera fades.




CLAMOROSO!
Parte la theme song “Mass Darkness”, questo può voler dire solo una cosa.
MR. KHAN È TORNATO!

DeWitt: “Prepariamoci al ritorno del grande boss, la persona più spietata di tutta l’arena.”
Silente: “Non ha preso bene la sconfitta contro Völkermord, voglio vedere se questo mese lo avrà reso più calmo.”
Alfonso: “Il grande capo è arrivato, è la prima volta che lo vedo dal vivo.”
Lover: “Occhio che è decisamente tetro!”

Degli agenti sono presenti davanti alla sala del potere, poi da questa escono Mr. Khan e Sylvia Khan Madison, che si preparano a raggiungere insieme il ring.
La regia ci mostra tutto l’ingresso dal backstage fino allo stage, e poi verso il ring.
Tuttavia, Khan si ferma davanti al tavolo di commento.

Khan: “Vedo già qualcosa che non mi piace, o forse dovrei dire qualcuno…”

Lo sguardo della figura mascherata è rivolto verso Alfonso.

Khan: “Il figlio adottivo di Jack Leone non è gradito. Non importa che ti chiami Angel Obike Lowe, o Alfonso Balwase, sei sempre collegato all’uomo che ho espulso per sempre dal Khanato della JLW. Perciò, World Sexiest Human Being Champion, sparisci immediatamente da qui.”
Alfonso: “Ehi, Khan, che ne dici se saliamo sul ring, ci mettiamo in costume a fare qualche prova muscolare e vediamo chi è più apprezzato?”
Khan: “VATTENE IMMEDIATAMENTE, SCARTO UMANO!”

Khan solleva il suo bastone con il teschio demoniaco sulla punta, il Khanate, e i suoi agenti arrivano a scortare via Alfonso, con le buone o con le cattive. L’annunciatore si toglie le cuffie e si prepara ad andarsene.

Alfonso: “È stato bello tornare a casa… in questo dojo dove mi sono addestrato!”

Detto questo, l’uomo riprende la sua cintura customizzata e si allontana, mentre Khan e Sylvia raggiungono il ring, sommersi dai fischi. A quanto pare i fan del JLW Dojo sono troppo legati a uno fra i lottatori che hanno scritto la storia del dojo negli anni precedenti.

Khan: “Se pensate che la mia collera si sia placata durante il mese vi sbagliate. Ho realizzato che la calma è un concetto effimero, le migliori strategie si forgiano con l’ira. Essa aiuta a preparare la migliore vendetta. E c’è una persona che merita il mio astio, l’intero disprezzo.”

I fan intonano il nome di Völkermord, mentre Sylvia sorride con malizia.

Khan: “È da un mese che ho davanti a me il suo volto e mi verrebbe voglia di cancellarlo dalla storia, di distruggerne l’esistenza. Ma non posso farlo perché questa persona è legata a me dal filo rosso del destino. Abbiamo un legame che non può essere spezzato facilmente perché… è mia moglie, Sylvia Khan Madison!”

Sylvia non pare credere alle parole del marito, è lei la persona su cui Khan ha riversato la sua ira? Non ha nemmeno il tempo di provare a giustificarsi che lui ha già ripreso a parlare.

Khan: “Non farò nulla allo stato attuale, sei mia moglie e come tale sei una mia proprietà, e io sono tuo. Non oserei mai contrappormi ai miei piani e ai desideri che porto dentro di me, perciò sei intoccabile, Sylvia. Ma allo stesso tempo voglio vedere in te la disperazione di chi non ha più nulla. Ho già contattato il mio avvocato, un uomo di classe, carismatico e capace di gestire gli affari come nessun altro in circolazione. E sai una cosa, mia adorata moglie? L’avvocato ha delle TRISTI notizie per te.”

DeWitt: “Oddio, penso di sapere chi è questo avvocato.”
Silente: “Eh, lo immagino anch’io.”

L’avvocato Daisuke Kobayashi si presenta sullo stage con un contratto spesso fra le mani.

Kobayashi: “Egregia collega d’affari, ho delle TRISTI notizie per te.”
Fan: “#SadNewsKobayashi.”
Kobayashi: “Il mio datore di lavoro, il cui alter ego professionale e registrato agli atti è Mr. Khan, ha avviato le pratiche di divorzio.”
Sylvia: “No, fermi tutti. Questo è inaccettabile! Io non ho fatto nulla. Khan, è da quando sto con te che non frequento altri uomini o altre donne, ti sono sempre stata fedele, non ho mai marciato contro di te e condivido i tuoi ideali. Se ho gettato la spugna era per salvare la tua copertura, ho protetto la tua identità e nessuno al mondo è destinato a conoscere chi si nasconde dietro al tuo volto.”

Mr. Khan allunga una mano sulla spalla della moglie, sembra colpito dalle sue parole. Che abbia cambiato opinione?

Khan: “Grazie, Sylvia, so quanto ci tieni a me. Ma un vero uomo deve accettare il disonore di una sconfitta. Se Völkermord mi avesse strappato la maschera, esponendo il mio volto davanti al mondo intero, allora sarebbe stato il verdetto di quel match. In ogni caso non mi sarei arreso e alla fine avrei strappato io la vittoria. Proteggo la mia identità da anni, eppure è scritto nel mio destino che un giorno dovrò svelare chi sono. E quel giorno non è poi così lontano!”
Kobayashi: “Signora Khan Madison, le lascio tempo fino al 16 ottobre per firmare i documenti del divorzio. E la invito a pensare bene alle conseguenze che potrebbe avere il suo rifiuto. Si tratta pur sempre di uno fra gli uomini più potenti al mondo, mi creda, è nel suo interesse porre una firma alla clausola contrattuale.”
Sylvia: “No, no, noooooooo! Non c’è verso che io accetti questo. Io sono la più efferata donna d’affari dell’intero mondo del Wrestling, ho sancito la fine di tanti miei nemici, e ho pugnalato alle spalle ogni singolo membro della mia famiglia. Ma stavolta non posso permettermi di subire un affronto del genere a causa del mio amore sincero. Combatterò questa battaglia e supererò la data stabilita senza porre alcuna firma.”
Kobayashi: “In quel caso, nemmeno io potrò proteggerla.”
Sylvia: “Questa faccenda si risolverà in privato e fra un mese non ci saranno conseguenze o contratti. Io sono la khanum della JLW!”
Khan: “Va bene, Sylvia, se preferisci i giochi di potere sei libera di salire sul palcoscenico insieme a me. Ma ti avverto, non marcare la linea di confine. Io ottengo sempre quello che voglio nella vita.”

La Madison sembra divertita e risponde al marito, pare avere sul volto la sua espressione dei tempi migliori, quella di una donna combattiva e non sottomessa.

Sylvia: “Sai, Khan, non è del tutto vero. Tu hai PERSO contro Völkermord e questo dojo non è più di tua proprietà, Jack Leone potrebbe isolarti a vita da questo territorio se lo desiderasse, perché qui conti meno di lui!”

Boato del pubblico, tutti sono dalla parte di Sylvia. Mr. Khan non sembra sconvolto dalle sue parole.

Khan: “Che guerra sia, mia amata. A volte bisogna distruggere ciò che è prezioso per un bene superiore. Il 16 ottobre cambierai idea e porrai la tua firma su quel contratto, e io avrò vinto un’altra battaglia nella mia esistenza superiore. Ma non sono qui per parlare di questo Khan vs Khanum, ho degli annunci che riguardano tutti voi, permettetemi di elencarli.

A JLW West Coast Mystic Trip sono estratti due anelli che dovranno essere difesi mentre ci avviciniamo alla fine del Master of Elementals.
The Magician dovrà difendere il LIGHT RING contro Xiper.
Liiva dovrà difendere l’AIR RING contro Atalanta.
Inoltre, più tardi andrò a parlare con il mio nemico, Völkermord, per definire con lui in privato una trattativa che riguarda l’EARTH RING.
Il cerchio mistico riguardante il Master of Elementals sta per chiudersi, con l’eliminazione di Hiroshi Yagami ci avviciniamo all’atto finale, l’ultima competizione dove una sola persona otterrà il potere di khan!”

Le notizie sembrano intrigare il pubblico.

DeWitt: “The Magician contro Xiper? Fantastico, lotta fra compagni di squadra, sicuramente ci sarà un grande rispetto fra loro.”
Silente: “Io voglio vedere Liiva difendere uno dei suoi due anelli contro Atalanta, sarà un match imperdibile.”
Lover: “E cosa si diranno Mr. Khan e Völkermord? Passerei all’epilogo solo per saperne di più, ma non posso farmi spoiler sul main event… dannazione, mi tocca aspettare!”

Mr. Khan invita Sylvia Khan Madison a uscire con lui dal ring, e lei accetta questo ‘ruolo’ con classe, i due escono dal ring come se nulla fosse, con Sad News Kobayashi che cerca di consegnare il contratto di divorzio a Sylvia, ma lei lo ignora come se nemmeno esistesse. Marito e moglie sono entrati e usciti insieme, ma fra loro è guerra aperta e fra un mese si saprà chi riuscirà ad avere la meglio.

Lover: “Questo divorzio s’ha da fare?!?”



DeWitt: “Bene, siamo rimasti in tre a commentare ed è tempo del main event, sfida ad eliminazione 5 contro 5.”
Silente: “Mi sa che durerà tre secoli e mezzo…”
Lover: “Ma no dai, stanotte dobbiamo tornare a casa e dormire.”
Silente: “Dustin contro Völkermord, e tutti i loro compagni. Stavolta non li hanno scelti loro, sono stati imposti dalla dirigenza. Eppure, mi viene da pensare che non ci sia alcun favoritismo, mi sembrano due squadre equilibrate.”
DeWitt: “Però da una parte ci sono Fisher che ha vinto il Money in the Bank e Terrific Blue che è imbattuto e dominante!”
Lover: “E allora? Dall’altra c’è Malcolm Clark!”

Main Event: Team Dustin (Dustin O'Malloran [leader] & Archie Fisher & John Kramer & Keith Gutierrez Sanchez & The Terrific Blue) vs Team Völkermord (Völkermord [leader] & Corporate Kratos & Jeff Houston & Ken Carter & Malcolm Clark) [Battle of New York; 5 vs 5 Elimination match; All Winners get a title shot]
Referee: Cartlon O’ Hara

JLW CAREER STATS [win-lose-draw]
Dustin O’Malloran 4-4-1
Archie Fisher 3-2
John Kramer 2-2
Keith Gutierrez Sanchez 2-3
The Terrific Blue 1-0
Völkermord 10-4
Corporate Kratos 3-4
Jeff Houston 0-1
Ken Carter 2-2
Malcolm Clark 0-0


Si parte con l’ingresso del Team Dustin. I cinque membri entrano insieme sulle note del tema d’ingresso del loro leader. Sembra quasi una parata militare, tant’è che Archie Fisher si mette la mano sul cuore e pare commosso nel sentire il brano del funerale militare. Il gruppo raggiunge il ring e si discute su chi dovrà iniziare.


BRUTAL POWER!
Il Team Völkermord si presenta con il leader e Corporate Kratos in prima fila, a seguito arrivano anche Ken Carter, Jeff Houston e un quasi riluttante Malcolm Clark, che sembra chiedersi cosa ci faccia lì. Il team si dispone dall’altra parte del ring ed è Kratos a dare le istruzioni, invitando Houston a salire per primo.

DeWitt: “Direi che ci siamo, la Battle of New York I sta per avere inizio.”
Silente: “Si andrà avanti finché non sopravvivranno solo membri dello stesso team.”
Lover: “Believe the hype!”

L’arbitro Cartlon O’ Hara dà il via alla sfida.

DIN DIN DIN

John Kramer contro Jeff Houston per aprire le ostilità.
L’Enigmista sembra chiedere una prova di forza all’avversario e lui accetta, anche perché non ha nulla da perdere sul piano fisico.
SCIAF!
Ceffone di Kramer che dimostra la sua totale assenza di rispetto. L’Awesome Model però sorride e gli rifila una sonora Chop al petto.
Woooooooo.
Si comincia già con un inizio intenso.
Kramer getta Houston all’angolo e si lancia con uno Splash, ma lui si toglie e gli rifila un Neckbreaker, seguito dal DOWN, YOU GO! Hangman’s Neckbreaker.
Poi il wrestler prova a chiudere con la DRAGON COOLBORN, la Chickenwing Crossface, ma la manovra di sottomissione non viene applicata bene e Kramer è in grado di raggiungere i compagni.

TAG.
A entrare è Terrific Blue, che pare imporre la sua stazza nei confronti dell’Awesome One.
Il Grande Blu connette con un Headbutt micidiale, poi arriva la Choke Toss.
JEFF VIENE LANCIATO DA UNA PARTE ALL’ALTRA DEL RING.
Il wrestler cerca di raggiungere il suo angolo, ma arriva il BLUEOUT, il nano fischia nelle orecchie di Houston e lo stordisce, così il Likeblu va per l’EXTRAORDINARY FALL.
Gorilla Press Slam Chokeslam, seguita dallo schienamento.
1…
2…
Kick-out di Jeff Houston, che è ancora nel mondo dei vivi!
Il wrestler riesce finalmente a spostarsi alle corde e riesce ad allungare la mano per dare il cambio, ma chi l’avrà ottenuto?

TAG.
MALCOLM CLARK?!?
Il wrestler ed ex leader della Chaotic Existence si toglie il mantello e rimane a fissare The Terrific Blue con un calma impressionante. Il mostro davanti a lui potrebbe smantellarlo da un momento all’altro, ma Malcolm addirittura gli pone la mano per una stretta amichevole.

Lover: “Che gentile!”
Silente: “Oddio, ora Blue lo massacra…”
DeWitt: “Qui finisce malissimo per Malcolm.”

Terrific Blue decide invece di afferrarlo e comprimerlo in una Bear Hug, ma lui riesce a sgusciare via in tempo.
MALCOLM X!
Il Superkick dal nulla.
Colpo durissimo al volto del funambolo più forte del mondo… ma non lo scalfisce nemmeno.
QUANTO È RESISTENTE BLUE?!?
Malcolm si scatena a suon di Chop e colpisce l’avversario al petto con manovre a raffica.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
Sbadiglio.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
CHOP.
E nonostante questo, Blue non fa una piega.
Malcolm decide di provare una nuova strategia, scende dal ring e afferra una sedia.
NON PUO’ FARLO, VERREBBE SQUALIFICATO.
E fa tutto questo con calma, in modo razionale e ragionato.
Il wrestler si avvicina a Blue e gli passa la sedia.
COSA?
VUOLE FARSI COLPIRE LUI?!?

DeWitt: “Non funzionerà mai, Blue è agli ordini del suo manager, non gli verrà mai chiesto di colpirlo.”
Silente: “In effetti…”
Lover: “Io credo nella tattica di Malcolm Clark!”

Blue afferra la sedia e la lascia cadere a terra, ma questo permette a Malcolm di scatenarsi all’attacco con la sua RAIN IN YER BRAIN.
DANGEROUS DDT!


TERRIFIC BLUE IMPATTA SULLA SEDIA.
Slaaaaaaaaaaaam.
Thuuuuuuuuuump.
MIRACOLO DA PARTE DI MALCOLM CLARK, che va a schienare l’avversario.
Stiamo per avere una prima eliminazione CLAMOROSA.


1…..



2…..


NO!

Solo conto di due.
Malcolm Clark scuote le spalline e dà il cambio a Corporate Kratos.
TAG.
Il Business Expert si avvicina all’avversario, che è ancora a terra, e gli applica una Inverted Facelock, poi lo lascia rialzare mentre sale alle corde.
ROPE INSANITY, camminata alle corde seguita da una Diving Spear.
Wow, che mossa!
Il Greek Warrior va per le TERMOPILI.
Double Handed Chokeslam…
MA BLUE NON SI LASCIA SOLLEVARE.
Il One Man Circus va per il BLUEBEAR SLAM, un Belly to Belly Slam.
DEVASTANTE.
Thuuuuuuuuuuump.
Il ring trema, ma per fortuna non collassa.

Il Baldsterd si rialza ma viene scaraventato giù con un Body Slam, poi Blue va al conteggio.
1…
2…
Nulla da fare.
Kratos è chiaramente in difficoltà contro di lui e cerca di raggiungere le corde, ma l’avversario va giù per il ONE TONS DROP.
Standing Senton distruttiva, e arriva un altro schienamento.
1…
2…
Ancora niente.
Il Bald Basterd scalcia la sua via d’uscita e addirittura va a connettere con lo SPARTA KICK, Middle Air Big Boot.
Ha già analizzato la situazione e sa che non basterà per vincere, perciò va a dare il cambio.

TAG.
Entra il leader della squadra, Völkermord.
Ci attende un nuovo faccia a faccia sul ring fra il tedesco e il One Man Circus!

Woaaaaaaaaah.
Il confronto fra i due è epico come sempre.
PUGNO DI VOLKY. Oleeee.
TESTATA DI BLUE. Boooo.
Lo scontro è serrato e il tedesco vuole addirittura eseguire la sua GUT CRASH.
Spear caricata su di lui… IL RING TREMA, ma Blue si sposta di poco.
Völkermord crede nella sua forza bruta e prova il miracolo.
SHEET DIVIDER.
Military Press su un wrestler di 205 kg?
RIESCE A SOLLEVARE I SUOI PIEDI DA TERRA, MA NON A PORTARLO SULLE SPALLE.
Tuttavia era solo una scena, Völkermord lo spinge all’angolo, e da lì lo colpisce a spallate.
Attacchi brutali dell’Unsterblich, che sembra veramente in grado di massacrare fisicamente il terribile blu.
Il lottatore esce dall’angolo, compie qualche passo e… CROLLA AL TAPPETO.

Arriva lo schienamento di Völkermord sul One Man Circus.


1…..



2…..



NON BASTA!


Non è possibile!!!

DeWitt: “Non ci credo, Terrific Blue è sopravvissuto anche a questo assalto?”
Silente: “Eh, pare proprio di sì. Anche Völkermord nelle sue condizioni migliori non è riuscito a scalfirlo.”
Lover: “Invece lo ha danneggiato, ma non è ancora sufficiente.”

Il leader deve fidarsi della sua squadra, il Berliner Annihilator decide di dare il cambio a una persona in cui ripone la piena fiducia.
TAG.
Entra Ken Carter, “Mr. Intensity”.
Il lottatore si scatena subito all’assalto di Blue con dei pugni veloci, poi gli applica la Nagata Lock II, seguita dall’A-Dise Lock. Manovre di sottomissione per sfiancare un titano del ring. Carter ci crede, sa di poterlo battere.
Eppure, Blue fa ciò che è più ovvio, al suono della campanella del suo manager allunga il braccio e dà il cambio alla persona più vicina a lui.

TAG.
Keith Gutierrez Sanchez è pronto ad affrontare Ken Carter. I due lottatori si guardano faccia a faccia e il messicano si scatena a ritmo di Chop durissime, seguite da uno Scoop Slam sul canadese. Quando l’avversario è a terra, la Voz va per la CORTEZA CEREBRAL, Forearm Smash dalla seconda corda di altissimo impatto, seguita da uno schienamento.
1…
2…
Ken Carter ovviamente è ancora dei nostri.
Il canadese va per il TIGER SUPLEX 85, poi attende che l’avversario si rialzi e lo fa vittima della DRAGON CLUTCH.
Impressionante assalto di Mr. Intensity ai danni del Padre della Trinidad.
KGS si libera e cerca subito di connettere con l’HCI, Hemisferio Central Izquierdo.
RKO.
RKO.
RKO.
Ma Carter si libera durante l’esecuzione della mossa e gli rifila l’Italian Revolution Suplex, poi va all’angolo e dà il cambio a un compagno.

TAG.
Torna sul ring Malcolm Clark, che invece di salire sul quadrato va dall’altra parte e comincia a sgambettare tutti i suoi avversari.
Kramer perde l’equilibrio e cade fuori.
Fisher perde l’equilibrio e cade fuori.
O’Malloran sta attendo e non si fa fregare, ma Malcolm lo colpisce con una testata alla gamba destra, poi torna sul ring.

“IT’S MALCOLM TIME!”

Boato a sorpresa del pubblico per il saggio individuo, che già esulta per quanto è riuscito a compiere, ma KGS è dietro di lui.

HCI!
Arriva la sua RKO ai danni di Malcolm, che impatta al tappeto.



1……



2……



3!!!

Prima eliminazione nel match e si tratta di…
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