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Il decalogo dell'imperfetto gestore

Ultimo Aggiornamento: 26/07/2016 07:50
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CITH - Boss WBFF
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Ava Misfit
The Boss
26/07/2016 07:50
 
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Parto subito dicendo che sono felice di vedere nuove federazioni aperte nel 2016. Ogni nuovo progetto richiede la sua dose di fatica e impegno, perciò voglio dedicare questo editoriale ai nuovi gestori di e-fed, Renato (BCW), Dino (CWS) e Salvo (EPW), o a chi spera di aprirne una in futuro.
Si tratta di una serie di consigli per tenere viva una federazione ed essere preparati a ogni evenienza.

1: non si sprinta in una maratona
L'entusiasmo iniziale sembra un buon amico, ma ti pugnala alle spalle dopo qualche settimana! L'entusiasmo di un nuovo progetto (anche nella vita di tutti i giorni) è una bella sensazione, però bisogna sopravvivere anche quando viene a cessare. E quando manca il pensiero è sempre lo stesso "ehi, devo scrivere (numero) match e non ho ancora iniziato!"
Sarà sempre così, ma è qualcosa con cui si può convivere benissimo impartendosi degli obiettivi. Perciò, non partite in quinta.

2: ogni libro ha una copertina
Forse all'inizio non sembra importante, però una federazione ha bisogno di un uomo di punta, uno a cui associare l'immagine della federazione, magari anche più persone.
Se penso alla ECF il primo a cui penso è Klose, se penso alla WTF il primo a cui penso è Turner, se penso alla WBFF... no, non ce la faccio, troppi ricordi! Non si tratta sempre della persona con la cintura più importante, l'uomo immagine è quello che sa costruire feud e su cui puntare anche fuori da essa.
Quando avete un roster, scegliete qualcuno che considerate possa essere un degno rappresentante!

3: scrivere per la gioia di farlo o per gli altri?
L'edonismo è uno scopo che comprendo nella vita, provare piacere è stimolante e realizzate traguardi è gratificante. Tuttavia, non a tutti i lettori/giocatori c'è la volontà di immergersi nell'ego trip di un gestore.
Il writing è parte essenziale di una e-fed, non va ignorato, non va trascurato e bisogna sapere quello che si sta facendo. Gli utenti postano delle bio e sta allo staff usarle al meglio per un match.
I buoni match non sono una serie infinita di mosse che nella realtà farebbero esaltare lo spettatore (OMG Corkscrew Shooting Star Press, è il miglior match che ho mai LETTO!), ma serve una gestione psicologica dell'incontro, tenere a mente il fiato, la durata, le condizioni dei lottatori. Non serve a nulla far vedere un infortunio alla gamba destra se poi viene usata per eseguire un Superkick due minuti dopo! Perciò, immaginate quello che state scrivendo e abbiate memoria. Chi legge vuole capire cosa succede e 'accettarlo'.

4: anche Alessandro Magno è morto
Tornando al discorso ego trip, a volte ho sentito in confidenza da amici e gestori discorsi del tipo "io l'utenza la metto in riga", "ho il controllo di tutto" (tranquilli, faccio riferimento a discorsi del passato e non di fed attuali).
Essere un gestore debole o forte a livello di decisioni è qualcosa che spetta solo a voi, non esiste il 'carattere giusto o sbagliato', ma serve malleabilità e un buon rapporto con la propria utenza. Penso che il buon gestore conosca tutti gli utenti e parli regolarmente con loro, senta opinioni e non punti a fare da dittatore.
Discorsi come "la mia fed è migliore delle altre" arrivano dal cuore, ma non dal cervello perché a nessuno importa di sentire una persona che ti dice che sta facendo meglio degli altri.

5: uno, nessuno, centomila
Le e-fed non sono un brand di mercato, non serve a nulla portare '50 giocatori' se poi ha un singolo roster. Bisogna innanzitutto pensare alle divisioni.
- Creo una divisione femminile? Quanti pg mi servono per renderla completa?
- Ho due cinture, una massima e una di media fascia? Quanti mi servono per girarci attorno?
Insomma, il brainstorming serve anche sul roster.
A un certo punto sia in WBFF che in JLW avevamo smesso di contattare utenti e a 'valutare' le iscrizioni per non eccedere nel numero. Il passaggio ai due roster in WBFF è stato necessario per accettare quel gran numero di personaggi.

6: a tutti piacciono le storie
Questo è un consiglio che ritengo importante. Servono storie come motore di una federazione. Non abbiate paura a metterci la faccia come gestori e diventare cardini narrativi con un personaggio centralizzato, che si tratti del General Manager, del gestore o di una figura al centro di una storia ha poca importanza, avete la possibilità di far partire miriadi di storie con un gruppo limitato di personaggi.
Come utente, trovo l'idea di avere un feud a tappe molto più stimolante di scrivere un promo separato per ogni match. Oggi sono in card contro Lottatore 1, domani contro Lottatore 2... ma è molto meglio essere inseriti in un feud. Non dico fin dal debutto, ma almeno dopo la fase d'assestamento è necessario. Anche qui sentire gli utenti per pareri e proposte è fondamentale.

7: la gestione di una crisi
Il perfido utente BimboGaetano vi sta facendo impazzire? Vi ha insultati, vi ha derisi, vi ha detto di metterlo al centro di tutto perché 'Gaetano iz de uei?'
Non andate nel panico, quasi tutto è risolvibile, limitate le uscite pubbliche il più possibile.
Non andate sul gruppo Facebook a scrivere "BimboGaetano è uno stronzo, sabotatelo tutti", ma scegliete la via diplomatica. Una crisi ne può aprire altre, cazzate possono ritorcersi contro un gestore. Perciò siate prudenti, meglio rifletterci sopra che rischiare di aprire delle falle che possono durare mesi o anni.

8: il vino è finito, le idee pure
Okay, la crisi creativa fa parte della natura umana. Arriva quel momento in cui hai fatto di tutto e ti chiedi cosa puoi fare che non sia già stato fatto finora. Allora chiedi ai collaboratori, persone di fiducia. Theodore Long ti direbbe "fai un tag team match", Vince Russo ti direbbe "fregatene dello star power e riparti da zero con perfetti sconosciuti". Ma che fai, dai ascolto a tutto e tutti?
Il punto è che l'importante è avere delle idee, i cambi drastici sono da limitare, ci sta un'evoluzione della fed, ci sta anche qualcosa che coinvolga tutti. La WBFF dopo quasi 10 anni si è inventata la Scent of Glory Elimination Chamber, la JLW ha le Pro Wrestling Wars. Non abbiate paura di chiedere consigli a persone di cui vi fidate, ma ricordatevi che siete voi a dover prendere le decisioni finali.

9: dare un'identità a una federazione
Più che un punto 9 questo è un punto 0, è il cardine. Se avete un'idea deboli aka 'la fed dove tutti sono spaccaculi e picchiano gli altri' sarà meglio fare ancora un po' di brainstorming e definire meglio.
- Adattamento localizzato. La JLW è una indie di New York e sfrutta molto l'idea dell'attaccamento al territorio. La WBFF è una fed globale con sede a Chicago, l'idea dei tour mondiali è da tenere in considerazione ogni tot-mesi.
- Essere coerenti. Se chiamate la fed Ultraviolent Women Wrestling e poi l'80% dei match è fatto di uomini ultratecnici c'è da chiedersi se davvero non sia il caso di definire nuovamente la federazione. La JLW è passata da Jack Leone Wrestling a Khanato della Jack Leone Wrestling con il cambio gestionale, dando appunto un'impronta diversa rispetto al progetto iniziale.

10: più le cose cambiano, più rimangono le stesse
Diciamoci la verità, la gente cambia ma alla fine dei conti non cambia tantissimo. La vita è fatta di comportamenti ciclici, quando ci diciamo "non farò mai più lo stesso errore" a volte proviamo un senso di deja vu, perché è nella nostra natura essere coloro che siamo.
Detto questo, nessuno è nemico di se stesso. Un gestore deve credere in se stesso, non deve mai abbandonare l'idea che possa farcela. Se siete partiti scrivendo match da 10 pagine l'uno e poi vi rendete conto che avete un lavoro, famiglia, amici e alla domenica volete godervi la Formula 1 o la Moto GP in santa pace, allora una riduzione degli sforzi è necessaria, nessuno vi punterà il dito contro, nessuno vi dirà "sei una merda umana perché stai con la tua famiglia invece di scrivere match da 10 pagine!"
Vi accorgerete con il tempo di essere più forti di quello che credete di essere, perché anche nei momenti di difficoltà siete geneticamente predisposti a superarli, è nella natura umana.

consiglio extra: puntualità!
Il ritardo nella consegna di uno show capita a tutti i gestori prima o poi, ma alla fine dei conti non deve diventare un'abitudine. Se succede, bisogna cambiare l'ottica interna e cercare di risolvere quel problema.
Per esperienza, so che i ritardi frequenti sono i maggiori sintomi di una fed che poi chiude. Vanno affrontati e ridotti. Uno show in ritardo di 24 ore non cambia disagi, uno show in ritardo di 3 giorni sì! In ogni caso, fate il possibile per risolvere il problema numero 1 di un gestore: la puntualità.


Questa lista di consigli è data da un cretino come tanti, il buon Cith, ma se non è necessario che venga seguita alla lettera, spero che almeno possa stimolare la vostra immaginazione e dare qualche spunto. Purtroppo, gestire non è mai troppo facile, a mio parere non è nemmeno difficile, bisogna sapere quello che si sta facendo. Perciò, ricordate sempre di divertirvi e non vedere come un peso la gestione!
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