Spogliatoio della famiglia Filitov, all’esterno c’è Salvatore “La” Ruspa a fare da guardia, vestito in giacca e cravatta. Nessuno può entrare se i russi hanno la loro riunione di famiglia.
Il grande capo è Ivan Filitov, il fiero manager, pronto a parlare con il figlio Bogdan.
Ivan: Ho una buona notizia, ho parlato con Jack Leone e ha detto che se vincerai questo match diventerai parte del roster di Extreme Hell.
Bogdan: папа, mi sono preparato per questa sfida. Ho studiato tutto quello che c’è da sapere sul mio avversario, il suo repertorio, il suo stile, tutte le sue particolarità.
Ivan: Così ti voglio, pronto… determinato.
Bogdan: Ho seguito tutti gli aspetti della sua carriera, i suoi cambiamenti di personalità.
Ivan: Sai cose che nemmeno io sapevo.
Bogdan: Perciò папа ti garantisco che stasera farò a pezzi… Angel Obike Lowe!
Ivan: Cooooooosa? Ma cosa stai dicendo? Tu devi affrontare Noah Hendersen.
Il giovane Bogdan rimane impassibile.
Bogdan: E chi è Noah Hendersen?
Ivan: Ah, ah, ah, è una freddura tipica di noi sovietici quella di farmi prendere un colpo? Me l’hai giocata, è la prima volta che mi faccio ingannare in questo modo. Complimenti.
Bogdan: Dico sul serio… io non so nulla su questo lottatore, mi ero preparato su Angel Obike Lowe.
Ivan: …
Bogdan: Non posso affrontare Angel?
Ivan Filitov perde le staffe.
Ivan: Slajeeeeeeeeeee, ma brutto idiota!
Bogdan: Idiota lo accetto, ma brutto no.
Ivan: Non è possibile… una settimana di preparazione stakanovista sulla persona sbagliata. Sai che ti dico? Dimenticalo, pensa che dovrai affrontare un wrestler che non conosci, e dovrai batterlo a ogni costo. È la tua unica opportunità, la nostra opportunità di entrare a far parte di Extreme Hell.
Bogdan: Cambia poco, io sono un vincente, io sono russo e lui è sudafricano!
Ivan: È di Chicago… con te ci rinuncio, cerca di batterlo.
Bogdan: Conta su di me папа!
I due russi terminano il discorso con il padre decisamente sconsolato e preoccupato. Lo sguardo di Ivan ricade sul bestione presente nella stanza.
Ivan: Ma certo… c’è sempre una soluzione. “The Monster” Bon Bon, preparati perché probabilmente ci sarà bisogno di te per far vincere Bogdan.
Bon Bon: Io spezzare, io distruggere, trallallero, trallalla.
Ivan: Questo è uno sguardo di fuoco, bene, la vittoria è in nostro pugno… un pugno alzato al cielo.
Ivan e Bogdan sollevano il pugno per il classico saluto comunista, mentre Bon Bon si divora una confezione di M&M.
Ci troviamo in una stanza del backstage. Poco decorata, nessuna foto appesa, sembra decisamente impersonale, come se non volesse trasmettere particolari emozioni all’esterno. Una stanza ‘usa e getta’.
“Vi ringrazio per essere qui.”
È Angel Obike Lowe a parlare. All’interno della stanza ci sono Noah Hendersen e Nathan Murdoch. Cos’hanno in comune i lottatori? Sono stati attaccati dalla Hog Family la scorsa settimana. Il sudafricano si rivolge a loro.
Angel: “Siamo tre lottatori con quasi nulla in comune. Voi a Extreme Hell potete finalmente emergere, ritagliarvi un vostro ruolo nella federazione. Siete pronti a gettare sul ring il vostro sudore e, se necessario, a spargere sangue pur di riuscire a rendervi nomi da tenere in considerazione. E sapete cosa penso? Questo sarà lo show di Noah Hendersen, sarà lo show di Nathan Murdoch.”
I due lottatori sembrano soddisfatti di sentir parlare bene di loro, ma viene facile chiedersi quale sia il ruolo di Angel in tutto questo.
Angel: “Io non posso tornare a desiderare la gloria personale, non in questo momento. Credevo che il cambio di show mi avrebbe tenuto fuori dalla guerra fra i due Leone, ero sicuro che mi sarei salvato da essa, invece non è stato altro che lo strumento per portarla qui. So che disprezzate la Hog Family, è inevitabile dopo quello che ci è stato fatto, ma la verità è che il responsabile è Denny Leone, lui muove i suoi burattini e ordina di fare quello che fanno. Perciò… qualcosa deve cambiare, bisogna lasciare un messaggio forte a Denny, unire le forze e dirgli che non saremo soggetti ai suoi giochi di potere.”
Il wrestler afferra una bombola di spray e comincia a scuoterla davanti agli altri lottatori.
Angel: “Tranquilli, so come usarla, avrei ottenuto una carriera sicura come verniciatore se lo avessi desiderato!”
Con una battuta, Lowe comincia a spruzzare sulla parete di una stanza.
GO
TO
FUCK
OFF.
Parole forti, una ribellione che pare condivisa anche dagli altri.
Angel: “Per Denny, io ho un messaggio e vi chiedo di essere parte di questo ‘messaggio’, di allearci insieme, senza un leader, senza una forza trainante, semplicemente siamo tre lottatori di Extreme Hell che non possono più tollerare soprusi. Perciò, vi chiedo di unirvi a me in questa battaglia e divenire parte di questo… GTFO!”
Murdoch si alza nervoso dalla panchina. Egli tende sempre a giocar per sé ma questa volta sembra aver capito l'importanza della parola "collaborazione".
NM:"Go To Fuck Off non è solo un invito. È un credo. Una filosofia che io e il mio compagno dobbiamo seguire per emergere come le punte di diamante del brand. Sapete tutti quanto io sia un cinico stronzo che non fa altro che menarsela su quanto sia migliore degli altri. Ebbene si, sono davvero migliore degli altri. Ma 'sta volta non basteró. Dovró unire le forze con Noah e far capire ai Leone che Extreme Hell è il nostro show, non il loro."
Nathan si indica la faccia.
NM:"Vedete questo bel faccino? Non ha intenzione di restare asciutto. Io suderó, prometto di far cadere sangue e di farne scendere dalla mia faccia pur di ottenere i miei obiettivi perchè, diamine, sono il nipote di uno degli uomini più ricchi di sempre e mi hanno sempre insegnato che volere è potere. Io sento la forza nelle mie braccia, la voglia nella mia mente. Ho ancora una carriera davanti e non ho alcuna intenzione di sprecarla agli ordini di due imbecilli come i Leone.
Ricordate: "GO TO FUCK OFF" è un credo."
Nate sbatte la mano sulla scritta sulla parete e si risiede.
Noah guarda gli altri due piuttosto soddisfatto. Sembra davvero compiaciuto di quanto appena detto dai suoi nuovi compari.
Noah: “Non posso che essere completamente d'accordo con voi. Il potere in WBFF purtroppo sembra essere una maledizione per chi lo detiene. Negli ultimi anni non ci sono stati leader a cui interessava semplicemente il futuro di questa compagnia, ma solo omuncoli pieni di sé pronti a tutto pur di emergere sulla massa, schiacciando tutto il resto. Denny è l'ennesima dimostrazione di quanto il potere in WBFF non sia altro che una dittatura e di quanto leccare il culo sia fondamentale per poter andare avanti in questa federazione. BD per me era un'opportunità, ma ben presto si è rivelata essere una gabbia d'oro.”
Hendersen si volta a guardare il graffito sul muro.
Noah: “Quando mi arrivò la notizia che sarei stato contattato dalla WBFF non ero nella pelle. Ero convito che le cose per me sarebbero cambiate, sarei potuto diventare qualcuno. Poi fino a qualche settimana fa ero convito che la mia permanenza qui sarebbe durata ben poco: sconfitte su sconfitte, poco spazio e tutto quello che ne conviene. Ma adesso è tutto cambiato, adesso ho la possibilità di cambiare le cose, grazie a voi, ho la possibilità di metterci la faccia, di prendermi lo spazio che mi compete.”
Poi guarda di nuovo i suoi compagni.
“La Hog Family, Denny, tutta Bloody Desperation deve semplicemente prepararsi, perché il nostro tempo è finalmente arrivato, il momento della GTFO è ADESSO!”
Mike: “Non so se sono più hypato dalla chance di Bogdan Filitov di entrare nel roster o dall’idea di vedere in azione Noah Hendersen.”
DeWitt: “Credimi, Mike, penso proprio la seconda!”
Mike: “Lo vedremo, Chris, ho grosse aspettative su questa sfida.”
Match 2: Bogdan Filitov (w/ Ivan Filitov & "The Monster" Bon Bon) vs Noah Hendersen (w/ Angel Obike Lowe & Nathan Murdoch)
Referee: Cartlon O’ Hara
Suona l’inno russo e Bogdan Filitov fa il suo ingresso, accompagnato dal padre Ivan, portabandiera sovietica, e dal mostro Bon Bon, che dà il cinque ai fans, in maniera del tutto atipica con il comportamento degli altri due. Ivan solleva la bandiera e la issa a un angolo, mentre il figlio l’ammira, rimanendo a fissarla.
A Day To Remember – The Downfall of us All, il brano d’ingresso di Noah Hendersen. Il wrestler è accompagnato dai compagni del GTFO, Angel Obike Lowe e Nathan Murdoch.
L’arbitro O’ Hara dà il via alla sfida, se ne vedranno delle belle!
Bogdan cerca di gonfiare i muscoli, ma il rivale scende all’esterno e afferra una kendo stick, poi con la sua arma comincia a colpire il russo con duri colpi.
Attacco dopo attacco, Noah si avvantaggia fin da subito. Bogdan è costretto ad andare alle corde ma Bon Bon viene schierato e sale sul ring per applicare una Bear Hug al rivale, dando la possibilità a Bogdan di riprendersi.
FALLAWAY SLAM del sovietico ai danni di Hendersen, seguito da uno Scoop Powerslam.
Ivan incita il figlio a schienare il nemico, consapevole che il massacro impartito da Bon Bon (la sua Bear Hug) può risultare in una fine certa.
1…
2…
Appena conto di due, Noah esce subito, pare ancora in perfetta forma fisica.
Mike: “Credevate che fosse la fine? E invece si va avanti, Noah ora passa all’attacco!”
DeWitt: “Penso proprio di sì.”
TL;DR. Ovvero il Michinoku Driver II.
Slaaaaaaaaam, Bogdan viene proiettato al tappeto.
Il lottatore recupera la sua kendo stick e la usa per applicare al rivale una Sleeper Hold rinforzata. Bogdan è nella presa, ma con l’aiuto del padre e delle braccia possenti di “The Monster” Bon Bon riesce a liberarsi.
ATTENZIONE!
Olympic Slam da parte del wrestler di Chicago.
Poi arriva il momento di salire all’angolo. Sembra tutto pronto per il Diving Headbutt.
MA IVAN FILITOV MUOVE LE CORDE.
Noah inciampa, perciò Angel Obike Lowe e Nathan Murdoch intervengono per scacciare Ivan Filitov. Bon Bon fa cenno a loro di calmarsi e offre un abbraccio ad Angel… cercando di porlo nella sua Bear Hug, ma lui lo stende con un diretto al volto.
Sul ring, Bogdan si approfitta della confusione per connettere con un Trapped Headbutt al petto di Noah, poi un altro… e un altro ancora.
SLAJAAAAAAAAAAAAAA.
Bogdan pare pronto al colpo di grazia.
KO PUNCH IN ARRIVO…………
Ma Noah si abbassa in tempo e lo travolge con una TIGER BOMB.
A segno. A segno!
Arriva lo Spinebuster su Bogdan Filitov, che pare veramente in difficoltà.
DeWitt: “Hendersen deve chiudere ora.”
Mike: “Con Bon Bon fuori dai giochi, non sarà di certo Ivan Filitov a fermare la sua offensiva!”
GG WP. (Good Game Well Played, citazione semplice per chi ha giocato in multiplayer).
DIVING LEG DROP DALLA TERZA CORDA.
LO TRAVOLGE IN PIENO!
Angel e Nathan sembrano soddisfatti, mentre Noah va a schienare Bogdan.
1………………..
2…………………
3!!!
Vittoria meritata per il wrestler di Chicago, che festeggia con i suoi nuovi compagni di squadra.
Angel gli passa lo spray e lui disegna quattro lettere sulla schiena del povero russo, mentre Nathan Murdoch tiene a bada Ivan Filitov (e Bon Bon è ancora ko dopo il diretto da parte di Angel).
G T F O.
Pensate che non è per lui… ma per Denny Leone!
Testo nascosto - clicca qui
Vincitore via schienamento: Noah Hendersen
DeWitt: “Vittoria impressionante per Noah Hendersen, i suoi compagni non lo hanno aiutato, ma si sono occupati di evitare interferenze esterne.”
Mike: “Quindi non vedremo Bogdan Filitov a Extreme Hell?”
DeWitt: “Direi proprio di no!”
Backstage WBFF, ma contrariamente al passato, arena che ospita Extreme Hell. David Wolff è seduto su una panca in quella che sembra essere una sala pesi. Le telecamere si approssimano al fighter tedesco e notiamo che tra le mani ha una maglia della WBFF con il logo di Extreme Hell. David Wolff sta evidentemente riflettendo sulla sua nuova “collocazione”.
Wolff: 10 Giugno 2016. David Wolff passa a Extreme Hell dopo diversi mesi passati a Bloody Desperation. E non per una qualche strategia di marketing o cazzate simili. No, l’AntiHero, il wrestler a 360° passa al neonato roster WBFF per un solo obiettivo, per fare ciò che gli riesce meglio: combattere. Combattere contro tutti e tutto per affossare i possibili cancri del wrestling nella World Bloody Fight Federation. Sembra quasi un paradosso. Per mesi pensavo che Bloody Desperation sarebbe diventato il mio regno, il terreno su cui il lupo teutonico poteva diventare un re, un capo branco, il maschio alfa. Non che di cose non ne abbia fatte. A parte il regno da King Of Fight Champion, i match contro Gregory Heavans, con Emyx Riddle, con Jumala, l’aver lottato in tag team con David Barriage, e la volta che ho dovuto difendere il titolo contro il genocidio che cammina, Volkermord.
Già, Volkermord. Il mio connazionale. Il “Berlin Wall”. Uno dei pochi atleti che davvero rispetto in questa federazione. Un uomo….un mostro….che se solo lo volesse potrebbe portarmi allo sfinimento delle forze. Un uomo che sarebbe tranquillamente una forza della natura inarrestabile per il 99% del roster attuale. Un uomo che però sono riuscito a sconfiggere. E che ora in un modo o nell’altro trovo sulla mia strada in questo progetto di distruzione del roster.
Settimana scorsa gli ho fatto presente che anziché una “toccata e fuga” potremmo stare qui in pianta stabile e distruggere finchè ci sarà qualcosa (e qualcuno) che valga la pena di essere distrutto. Volkermord non mi ha dato una risposta secca, ma qualcosa mi fa capire che quell’ammasso di muscoli sta riflettendo profondamente sulla cosa. Evidentemente qualcuna delle mie parole deve aver fatto breccia nella sua corteccia cerebrale.
Wolff si interrompe un istante, evidentemente sta pensando al match di stasera.
Wolff: Ma a questo penseremo quando sarà il momento. Stasera è cruciale per la mia carriera. Non ci sono titoli o posti da #1 contender in palio. C’è molto di più. Sconfissi proprio Jumala a Maniacs per diventare KOF Champion. Poi qualche mese fa, quel rematch che lui ha cosi rifiutato. Pensava non mi avrebbe piu rivisto come avversario. Mi ha sguinzagliato contro i suoi cani rognosi, primo tra tutti il clown dei fumetti Emyx Riddle. Quell’Emyx Riddle che ho distrutto alle Plagues. Mi ricordo quando facevo parte dell’Awakening. Quel finto prete pensava che David Wolff fosse uno che puoi controllare, cosi, facilmente, come e quando ti pare. Fui subito abbastanza chiaro con lui. Mi associavo a lui e a quella sua stable di cultisti decerebrati, ma mai avrei appoggiato le loro ideologie.
Se c’è una cosa che ho sempre cercato di far capire sul mio conto è una: non voglio aver a che fare con ideologismi e stronzate varie. A me importa solo lottare. Tutto il resto, è il nulla.
Wolff ripone nella borsa la t-shirt con il logo di Extreme Hell e medita maggiormente sul suo match di stasera.
Wolff: Jumala contro David Wolff. Atto 2. O forse 3. Il lupo contro la guida. La ferocia del capo branco teutonico contro le credenze del cultore dell’ascesa spirituale. Ascoltami bene Jumala. Questa guerra finisce stasera. Ho altro e di meglio a cui pensare. Ma non posso occuparmi di altro se prima non mi sono levato tutti i sassolini dagli stivali. E uno di quelli sei tu. Per troppo tempo hai punzecchiato la bestia, è tempo che te ne assumi le conseguenze. Prima ero impegnato con il titolo KOF e non sono potuto venire a cercarti ma ora….è la fine per te. Preparati qualche adepto a bordo ring, ti servirà perché da solo contro di me non hai chance. Sto venendo a prenderti.
Impara ad aver paura del vero lupo….
[IL COLLEGAMENTO STACCA]
Buio ... totale, silenzio tombale.
Il nulla più totale.
Improvvisamente un rumore ed un'immediata luce rompono tutto. E' un riflettore che è stato appena aperto, a seguirlo numerosi altri.
Gli occhi si aprono ed un ambiente quasi del tutto bianco ci accoglie. Non stanze oscure, non oscuri saloni ma un enorme stanza illuminata da numerosissimi riflettori.
Mura di cemento armato, pavimento chiaro, probabilmente in granito. Non ci è dato saperlo perché non osserviamo a lungo il panorama. Come se vedessimo attraverso gli occhi di qualcuno. E' accecato a causa del fortissimo raggio di luce che lo ha colpito frontalmente all'inizio.
Va per alzarsi. Scende dal lato destro di questa specie di tavolo, non è legato, tranne il braccio destro, dove un anello d'acciaio c'è ancora, lo apre a mano e quindi salta giù, cadendo, come se non avesse forza o equilibrio.
Si trascina, si trascina e si trascina, fino a raggiungere una delle tante casse bianche ad una parete. Riesce a mettersi in piedi.
Si guarda le mani, confuso e spaesato, quindi inizia a camminare, ma non v'è nessuna porta, si volta, si volta, si volta ... nessuna delle quattro pareti. Gira su se stesso più volte finché eccola là ... improvvisamente una porta d'acciaio.
Passi lenti e scoordinati verso quell'unica via d'uscita.
Notiamo che il pavimento in granito in parte riflette la figura che sta camminando, è scalzo e totalmente bianco. Ma le luci sono troppo forti per capire com'è.
Torso nudo, pantaloncini bianchi ... finalmente eccola.
La porta.
La raggiunge.
La apre cadendo in avanti.
Dopo qualche attimo va per rialzarsi. guarda le sue mani, sono sporche di terra, terra nera, terra bruciata.
Quindi alza lo sguardo.
Finalmente lo vediamo in volto ... l'uomo ha chiari lineamenti negroidi, ma ha la pelle bianca, un pizzetto e dei lunghi capelli color argento e degli occhi viola, di un viola chiarissimo. La sua faccia è leggermente sporca di terra.
Si volta, alle sue spalle la porta non c'è più ... solo terra bruciata, chilometri e chilometri di terra bruciata. Fiammelle ed incendi incontrollati a distanza. Grattacieli in rovina. Macchine bruciate, tutto è caduto in rovina.
Ma no. Non è l'inferno ... sono gli Stati Uniti. Un volantino gli vola davanti la faccia. Un uomo dai lineamenti caucasici, capelli biondi, sorriso smagliante "Vote for Trump ... Vote Trump as the new president of the United States of the Earth
Si volta ancora una volta, guardando dietro la telecamera.
<< Ah ... E quindi ne hanno mandato un altro? >>
DeWitt: "Questo è un match destinato ad entrare nella storia di Extreme Hell."
Cactus Mike: "E ci credo, abbiamo fatto solo due puntate."
DeWitt: "Come sei puntiglioso Mike, dico in generale, considerando anche gli Extreme Hell della Old Era."
Cactus Mike: "Comunque si, avremo sul ring due atleti così diversi che di certo non ci annoieremo, questo confronto potrebbe rivelarsi all'altezza dei match di Bloody Desperation."
Main Event: David Wolff vs Jumala
Referee: Eric Adams
Immagini registrate ci portano nei pressi di un cimitero.
Una lapide recita...
JUMALA
22/11/1981 - 08/06/2016
Una mano sbuca dal terreno, è quella del divino Jumala che "risorge" dalla "morte" sportiva celebrata in quel di Bloody Desperation.
Non vi è audio di tutto questo, solo immagini che si susseguono, con un Jumala che sembra volersi "lavare" dalle onte e dalle umiliazioni subite fino ad ora, rappresentate dal terriccio e dallo sporco dei suoi vestiti.
Il Self-Proclamed God rimane completamente nudo a beneficio della telecamera, mentre le parti intime vengono oscurate con tecniche cinematografiche da parte della regia.
Il divino sorride all'obbiettivo, salvo poi dileguarsi nella notte di questo oscuro cimitero.
Il titantron rimane quindi buio, così come il buio è calato all'interno dell'arena. La rinascita è avvenuta sette giorni fa, e Jumala si presentò in quel di Extreme Hell sul ring sin dal primo giorno del suo risveglio.
Una scritta appare a centro ring.
LA MORTE DELLO SPIRITO FORTIFICA L'UOMO CHE RINASCE
Le luci tornano sul ring, e Jumala è già sul quadrato, pronto ad affrontare David Wolff.
E ora è il suo turno, l'intruso ha piantato le radici ad Extreme Hell, il suo obiettivo è farne il proprio impero personale. Shut your mouth, Pain. David Wolff appare sullo stage e viene subito inondato da una bordata di fischi! Non è ben visto da queste parti, nessuno ha gradito le parole che ha scambiato la scorsa settimana con il Berliner Annihilator. Se è qui è solo per un motivo ben preciso, fare piazza pulita e imporsi con ogni mezzo; appare piuttosto evidente che la folla sia totalmente dalla parte di Jumala, il pubblico infatti inizia a sollevare banner piuttosto ostili al limite della decenza, volti a sminuire l'Anti-Hero. Ma Wolff non ha occhi e orecchie per loro, è concentrato sul match che sta per disputare e in men che non si dica raggiunge il suo avversario sul ring.
L'arbitro dice che si può partire, manca solo il ring-bell.
DIN DIN DIN!
Wolff propone il Clintch ma Jumala si sottrae iniziando a girargli intorno. Le differenze fisiche tra i due sono notevoli, il confronto corpo a corpo non è l'opzione più astuta secondo il punto di vista del finlandese. David dunque cambia tattica, prova a colpire l'avversario in faccia con un pugno molto veloce, ma Jumala schiva abilmente e si porta addirittura alle sue spalle, poi chiude una chiave articolare al suo braccio. Wolff prova a liberarsi, ma Jumala stritola il suo arto superiore, poi aumenta la torsione. Calcio di collo sul petto dell'Anti-Hero! Wolff cade in ginocchio, Jumala mantiene la presa di sottomissione e condisce con un calcio sulla nuca! David crolla a terra, il pubblico è in delirio! Standing ovation per l'eroe di casa! Non ha mai vestito panni del genere, ma in questa circostanza anche il peggiore dei monster heel potrebbe ritagliarsi il ruolo di beniamino se contrapposto a quello di "invasore" di Wolff. David non è riuscito a colpire il suo avversario neanche una volta, e non sembra che le cose possano cambiare presto, poichè Jumala riesce a chiudere una Single Leg Boston Crab a terra! Wolff fa leva sulle sue braccia, prova a guadagnare metri verso le corde e in effetti sembra riuscire nell'intento. Ma quando si porta vicino alle ropes Jumala lo trascina nuovamente al centro del ring, ricominciando ad esercitare pressione sulla sua gamba e sulla sua schiena. Stavolta David allunga le braccia per curvare la schiena il più possibile, poi con un grande sforzo irrigidisce la gamba che Jumala sta stringendo e infine riesce a spingerlo in avanti. Jumala molla l'osso ma non sembra avere alcuna intenzione di assistere inerme ad un comeback dell'avversario, non gli da neppure il tempo di rialzarsi! Chiude subito una Headlock, stringendo il suo collo con forza notevole. Ma stavolta Wolff ha una pronta reazione, pur subendo la manovra solleva Jumala con un Back Suplex... Tuttavia il finlandese si irrigidisce impedendogli di sollevarlo con successo, e riprende a mozzargli il fiato con la sua Headlock! Wolff in preda a tutte le furie spintona Jumala verso le corde, accompagnandolo con il suo stesso corpo, poi lo lancia verso il lato opposto riuscendo a liberarsi dalla presa. Jumala corre verso le corde, ottiene un ropes rebound, poi torna in corsa verso l'avversario.
Lariat di Wolff!
Reversal, Crucifix Pinfall di Jumala!
Ma non riesce a condurlo a terra, Wolff inverte a sua volta con un Modified Samoan Drop! E finalmente riesce a schiacciare l'avversario al tappeto dopo una prima fase totalmente dominata da quest'ultimo.
Il problema adesso però è che Wolff ha la possibilità di prendere iniziativa, e questo non è affatto un bene. Il lupo tedesco rialza immediatamente Jumala da terra senza neppure provare a schienarlo, poi lo carica su una spalla in posizione di Powerslam. Jumala si agita e riesce a scivolare alle sue spalle! Ma David ha previsto tale eventualità e lo beffa con una gomitata all'indietro portata quasi alla cieca. Jumala viene beccato in pieno volto e indietreggia di qualche passo, ma poi reagisce fin da subito e si lancia con determinazione addosso a Wolff... Il quale però lo prende in consegna avvinghiando velocemente le braccia intorno al suo busto, poi... BELLY TO BELLY SUPLEX! A segno! E stavolta c'è lo schienamento.
1!
2!
Niente da fare, troppo poco per impensierire l'avversario.
Wolff rialza Jumala e poi lo carica sulle spalle in posizione di Fireman Carry, quindi lo conduce verso un angolo e lo lascia cadere di faccia sul top turnbuckle, Snake Eyes Drop! Jumala barcolla all'indietro, finendo inconsapevolmente di nuovo tra le grinfie del suo avversario: Wolff infatti lo afferra da dietro, poi... GERMAN SUPLEX!
CON TRATTENUTA! E arriva anche un SECONDO GERMAN SUPLEX! Jumala prova a dimenarsi a terra, non vuole farsi sollevare di nuovo, ma Wolff sfrutta la sua prestanza fisica per avere la meglio e infine... Lo schianta sul mat con un terzo ed ultimo GERMAN SUPLEX! David si rialza, sorride con soddisfazione e spavalderia, beccandosi un Boo lungo da qui fino a capodanno. Poi, per eseguire il pinfall, si limita a poggiare un piede sul petto di Jumala. I fischi sono assordanti, quasi al punto da richiedere i tappi per le orecchie. Il referee procede con il conteggio.
1!
2!
Niente da fare, colpo di reni.
Wolff rialza Jumala, Irish Whip verso uno dei quattro corner. La manovra va a buon fine, poi l'Anti Hero riesce a mettere a segno anche un Lariat di discreta potenza caricato da una rincorsa. Solleva Jumala mettendolo a sedere sulla terza corda, quindi sale anche lui sulla seconda preparandosi per una manovra aerea ad alto impatto.
Ma Jumala torna tra i vivi, colpisce Wolff in faccia con un pugno, poi poggia un piede contro il suo petto e lo spinge giù! Wolff ricade di schiena sul mat, poi rimane a gattoni...
ATTENZIONE! DIVING CURB STOMP IN ARRIVO!
JUMALA'S WAAAAAAAAAAAAAAY!
Crowd: "WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"
Jumala vola, ma Wolff si sposta all'ultimo secondo! Sulla ricaduta il finlandese accusa un dolore alla gamba, Wolff ne approfitta e dopo essere tornato in piedi gli afferra la gamba, lo solleva ed esegue un Leg Crusher! Jumala finisce a terra, David infierisce sulla sua gamba con un Angry Stomp! Poi gliela afferra di nuovo e lo trascina vicino ad un angolo, si porta fuori dal ring... E POI PRESSA LA GAMBA DI JUMALA CONTRO IL PALETTO DI SOSTEGNO! E APPLICA UNA FIGURE FOUR LEG LOCK! Jumala resiste a denti stretti, ma il dolore è lancinante, il tedesco sta per portarsi via la sua preziosa gamba! Dopo qualche istante Wolff molla la presa e lascia ricadere Jumala sul pavimento esterno, salvo poi recuperarlo per lanciarlo...
CONTRO UNA TRANSENNA!
CON UN GERMAN SUPLEX!
SBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAM!
La botta è stata tremenda, il collo di Jumala si è piegato malissimo contro il duro e freddo metallo della transennata... Wolff però non sembra avere buone intenzioni, non gli lascerà neppure un attimo di tregua, lo rialza fin da subito e lo trascina vicino all'apron, poi lo spinge verso l'interno del ring. Si riporta dentro anche lui, quindi va per lo schienamento.
1...
WHAT?!? SOLO CONTO DI UNO?!?
Crowd: "This is awesome! This is awesome! This is awesome!"
Che ostinazione, che resistenza, che coraggio! Wolff non la prende affatto bene, si rialza ed inizia a colpirlo ripetutamente con degli Stomp, un po' dappertutto, poi lo afferra per i capelli e lo forza a rialzarsi.
LO METTE IN POSIZIONE DI DOUBLE UNDERHOOK IMPLANT DDT!
HOWLIN' WOLFF IN ARRIVO...
NO! Back Body Drop di Jumala! Wolff viene scaraventato all'indietro e ricade al tappeto di schiena, ma si rialza immediatamente e si volta in direzione dell'avversario.
RUNNING OCTOPUS STRETCH DI JUMALA!
DIVINE JUDGEMENT! DIVINE JUDGEMENT! CHIUSA! WOLFF E' NEI GUAI FINO AL COLLO! JUMALA HA CHIUSO LA SUA FINISHER DI SOTTOMISSIONE! Il pubblico sembra poter mandare giù l'arena da un momento all'altro, è una bolgia!
Crowd: "DIE WOLFF DIE! DIE WOLFF DIE! DIE WOLFF DIE!"
Finalmente Extreme Hell sta per ottenere una piccola vendetta, l'invasore sta per essere punito severamente dal GIUDIZIO DIVINO... E chissà che non se ne torni da dov'è venuto con la coda tra le gambe.
NOOOOOOOOOO! NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! NON E' POSSIBILE, DITEMI CHE NON E' VERO...
Run-in... Qualcuno, o meglio, qualcosa di grosso sta per raggiungere il quadrato... Völkermord.
Crowd: "BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!"
L'Unsterblich interferisce colpendo subito Jumala, la Divine Judgement è stata interrotta...
DeWitt: "Basta, non ne posso più!"
Cactus Mike: "Spero ancora nel miracolo, sai com'è... Jumala..."
Ma il miracolo dell'ex Self Proclaimed God non arriva. O meglio, Jumala in effetti prova a contrastare da solo il Berliner Annihilator lanciandoglisi addosso, ma Völkermord lo travolge con una poderosissima SHOULDER BLOCK! BERLIN WALL! A terra.
Wolff recupera Jumala, LO METTE IN POSIZIONE DI HOWLIN' WOLFF!
E la finisher dell'Anti Hero va perfettamente a segno, anche questo main event e questo show in generale è stato rovinato, le ingiustizie si protraggono ad oltranza, nessuno sembra essere in grado di contrastarle in maniera concreta.
ONE!
TWO!
THREE!
DIN DIN DIN!
Testo nascosto - clicca qui
Vincitore: David Wolff
Wolff si aggiudica il match, ma non parte nessuna theme. David e Völkermord giungono faccia a faccia, si osservano a vicenda molto a lungo. Wolff qualche istante più tardi serra la mano destra a pugno, poi Völkermord gli blocca il polso! Ma cosa sta succedendo?
Niente di entusiasmante, è tutta scena. Völkermord solleva il braccio di Wolff verso l'alto sottolineando l'esito del match che si è appena concluso. I due tedeschi, ormai padroni del ring, osservano con indifferenza e aria di superiorità tutta la platea. Chi li fermerà? O meglio, qualcuno riuscirà mai a fermarli?
DeWitt: "Questa collaborazione tedesca non mi piace per niente."
Cactus Mike: "Non solo sono già temibili di loro, ma anche scorretti e disposti a venirsi incontro quando serve. Ora come ora non ce n'è per nessuno qui ad Extreme Hell."
DeWitt: "Ma io non voglio smettere di sperare, prima o poi qualcuno impartirà una sonora lezione a Bloody Desperation e Denny Leone in particolare."
Cactus Mike: "Sempre che non ti licenzi in tronco dopo questa affermazione, visto che è il Chairman WBFF."
Dewitt: "Restate con noi per sapere chi sarà il General Manager di Extreme Hell!"