Stavolta non sono d'accordo con Raffo, la tendenza a modificare i propri parametri di valutazione in seguito alla lettura di un singolo promo è una questione puramente soggettiva, mentre in realtà a chi vota è richiesto un approccio un pelino più distaccato che non rischi di far subentrare troppe influenze derivate dai propri gusti personali. Pur sapendo sempre che, ahimè, una valutazione individuale non sarà mai perfetta e quindi mai oggettiva al 100%. Ma ci si può avvicinare se, ancor prima di leggere i promo, si costruisce uno schema preciso in cui ogni valore numerico corrisponde esattamente ad un determinato tipo di "impegno" o aspettativa richiesta per rientrarvi (se arriva un voto alto tanto meglio, non importa ciò che implicherà perchè se è meritato non va sgonfiato per evitare che il valore del promo si distacchi troppo dagli altri). E' come se sei un prof visceralmente omofobo che deve valutare un tema sviluppato sulla libertà e diritti degli omosessuali, la professionalità ti impone di poter dare un 10 a quel tema se è originale, ben argomentato e lessicalmente corretto anche se tu detesti quei maledetti froci di merda (lol). Lo dico io che incappo spesso in problematiche di questo tipo quando c'è da votare, ma il bello dei match decisi con questo metodo sta proprio nel fatto che - così dal nulla - puoi ritrovarti esiti che possono premiare chiunque indistintamente, senza che il loro sia un nome noto, che i loro palmares siano stracolmi di titoli, che vengano o meno da storyline costruttive o che delle esigenze di booking ne influenzino il percorso. Lo ritengo proprio un sistema nudo e crudo, che spoglia i personaggi e spulcia la loro personalità. Sarebbe errato adottarlo spesso e altrettanto sbagliato non farvi mai ricorso, la via di mezzo è sempre quella che mi garba di più. Può costituire una svolta nella carriera di un lottatore e offrirgli nuovi spunti di gioco, magari per chi in genere trova qualche difficoltà con i metodi convenzionali, ma il passo successivo sarebbe comunque quello di riuscire a dimostrarsi altrettanto bravi nel mantenere la quota con costanza senza cimentarsi in picchiate con atterraggi di panza (o di faccia). Il promo "ad effetto" poi - ricollegandomi un attimo a Danilo - è una peculiarità di questi tornei, questo era un torneo a 360° nonostante i vari collegamenti con le dinamiche degli altri show JLW, quindi per me ci può stare ed è per questo che spesso parliamo di PG che fondano la loro efficacia sulla continuità e altri che sono "più da torneo" o comunque sia portati per questo genere di eventi. Ma come ho detto sopra, tali personaggi possono anche riscuotere un buon incentivo per crescere (o tornare competitivi) ma il bello viene dopo e le abilità vanno provate e messe in discussione settimana dopo settimana.
Concordo invece pienamente con voi riguardo a quanto detto sul grado di impegno che ormai richiedono gli show JLW e in particolare sulla lunghezza, sicuramente eccessiva. Non è un commento fatto con leggerezza che non sappia tener debitamente conto del grande impegno e delle risorse impiegate nella costruzione di show di questa portata, ma sicuramente l'idea di partenza prevedeva qualcosa di totalmente diverso. Credo che possa farsi sentire forte la tendenza a strafare se devi raccontare le tue storie in un solo show che prende luogo una volta ogni 30 giorni (se non di più), ma forse il modo per snellire esiste. Bisognerebbe, però, vedere questi show con un'ottica diversa e per certi versi distante da quella di un weekly show.
Seguendo questo discorso mi viene da dire anche che lo sviluppo delle faide tra personaggi potrebbe risentire di questa cadenza mensile. Ma non credo che ciò possa derivare da un errore di gestione, più che altro penso che sia una conseguenza quasi naturale. Forse anche da parte nostra sarebbe necessario che uscissimo fuori dagli schemi a cui siamo abituati, cercando di staccarci dal "filone" narrativo e di vedere gli incontri più come dei match da boxe o MMA attesi a lungo, preparati benissimo e combattuti fino all'ultima goccia di sudore e al massimo delle proprie possibilità. Potrebbe conseguirne un'intensità notevole volta a riempire il buco scaturito dalla mancanza di una narrazione settimanale. Poi, pensandoci, è come se ogni show fosse un PPV, quindi ci può stare. Già il fatto che stesso che le dinamiche consuetudinarie propongano la ripresa di certi argomenti dopo sette giorni, o peggio in alcuni casi lo sfogo di un'ira incomprensibilmente covata per 168 ore trascorse nella repressione forzata, possono facilmente lasciarci perplessi o minare un po' la credibilità stessa del tutto, se poi parliamo di 24 ore per 30 giorni mensili ci si rende conto che una delle poche soluzioni attuabili è proprio quella di garantire degli unicuum diversi gli uni dagli altri nel tempo e dare corpo agli intrecci come se ogni scontro fisico o verbale sia il capitolo di un libro: separato dagli altri ma appartenente alla stessa trama, ma soprattutto aperto e chiuso nella stessa sede senza lasciare ruoli di implemento al successivo.
Sul bilanciamento dei meriti tra owner e utenti non mi esprimo, è giusto che ognuno la veda a modo suo. Ovvio che un gestore debba tener conto di queste critiche e provare a dare delle svolte in tal senso, è sempre la cosa più giusta da fare. Ma riguardo al senso di oppressione destato dallo spazio che si ritagliano le trame Khan-centriche mi viene da dire che, se l'impressione è questa (e io mi sento di condividerla parzialmente), significa che ON-work parlando Khan sta facendo egregiamente il suo mestiere :D
[Modificato da Hammer_ 07/06/2016 01:10]