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Bloody Desperation 6x12

Ultimo Aggiornamento: 08/04/2016 20:45
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Drago / Denny Leone
Over the God
08/04/2016 20:43
 
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Daisuke Kobayashi riordina le sue penne, in una fila dalla più lunga alla più corta, sulla scrivania. Accortosi che una penna rotola via dalla fila, dimostra il suo disappunto allargando le braccia e grugnisce.
D’un tratto la porta si spalanca. È Aaron Kirk.
Koba trasale, riesce solo a emettere un “OH” di protesta, Kirk alza le mani in segno di scusa, torna fuori e bussa.

DK: “En…”

The Humbler chiaramente non aspetta di essere invitato, in un secondo è già seduto sulla sedia di fronte al general manager.

DK: “…tra pure.”

Kirk sorride all’avvocato e afferra una delle penne sulla scrivania per giocherellarci, cosa che sembra far saltare un nervo a Kobayashi.

DK: “Ho cercato di chiamarti non so quante volte. Mi hai forzato la mano.”
AK: “Mi dispiace, probabilmente avevo dimenticato il cellulare con la vibrazione, o stavo dormendo.”
DK: “Per tre settimane.”
AK: “Era una battuta, non c’è bisogno che sottolinei quanto fosse stupida.”
DK: “Allora? Cosa c’è? McFarry voleva parlarti. Voleva. Tre settimane fa.”

Kirk poggia la penna sulla scrivania e guarda Kobayashi negli occhi.

AK: “Voglio che tu mi metta nei War Games.”
DK: “NO.”

Kirk allarga le braccia in segno di protesta.

DK: “Primo: cosa ti sei licenziato a fare per tornare a supplicarmi per un incontro dopo… tre settimane? Secondo: non sei un atleta della WBFF. Terzo: io controllo Bloody Desperation e non la WBFF. Quarto: perché dovrei farlo?”

Kirk aggrotta le sopracciglia.
AK: “Cazzo, sono un sacco di domande.”
DK: “Sei andato via dalla WBFF per nessun motivo! Ti abbiamo praticamente consegnato un titolo mondiale, l’unico titolo mondiale della tua misera carriera, quello che ti fa credere di essere un campione. E tu hai provato a mettere le mani addosso al tuo capo che non ti aveva fatto niente…”
AK: “Dici a parte mollare la sua federazione nel 2012?”
DK: “...ma siamo stati clementi, ti abbiamo consentito di continuare col tuo regno titolato. Se ora sei qui a chiedere un posto in un incontro potevi evitare di farci perdere soldi, spettatori e sponsor. Non l’hai fatto, ci hai creato difficoltà di proposito, e…”
AK: “Lavorerò per te, non per la WBFF.”
DK: “Cosa…”
AK: “Mi metti in quel match, io ti faccio da bodyguard. McFarry ha affondato la mia federazione, ha mandato a puttane l’onore del mio titolo, ha affossato il mio momento regalandomi una cintura mondiale che avrei dovuto vincere con un’epica rincorsa. Se ora non posso dargli qualche calcio in culo, non c’è nulla per me in questa federazione. Mi metti in quell’incontro, sono il tuo Volkermord. Con l’unica differenza che io sono Aaron Kirk. Come hai potuto vedere, io sposto soldi, sponsor.”
DK: “E cosa me ne farei? Piuttosto, cosa non ti è chiaro di ‘io controllo Bloody Desperation, non la WBFF’?”

Kirk si alza, lo sguardo si fa determinato.

AK: “Di cosa hai paura, Koba? Mi metti in quell’incontro, McFarry va sotto. Sotto. Se McFarry va sotto il suo cagnolino tedesco non ha più il guinzaglio. Per allora, un po’ di muscoli ti faranno comodo.”
DK: “Questo se perde.”
Kirk sorride.
AK: “Non sei così ingenuo, avvocato. Hai scalato ogni gradino della scala del potere per arrivare qui. Vuoi davvero affondare con la nave di McFarry?”
DK: “Sei così disperato da fare il cane da guardia pur di pestarlo?”
AK: “La mia disperazione non sono cazzi tuoi, Koba. Questa è la mia proposta. Ora sta a te.”

Nella successiva inquadratura, vediamo Aaron Kirk uscire dalla stanza di Kobayashi, il volto disteso. Appena chiude la porta, un sorriso si allarga sulle sue labbra.

CAMERA FADES

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Sad News Kobayashi annuncia via titantron prima dell'inizio dello show la card ufficiale di The Last War. Il segmento è disponibile sul sito ufficiale della WBFF, e vi regaliamo un estratto che riassume le cose più importanti dette dall'avvocato Kobayashi nel corso del suo annuncio.

"The Last War sarà un evento a tema...metallico! Ogni singolo incontro verrà lottato all'interno di una gabbia o di una struttura metallica, con la tradizione dei War Games che si espande in tutta la card.
Il 3 vs 3 che aprirà l'evento sarà uno STEEL CAGE MATCH NO-ESCAPE MATCH FIRST PIN OR SUBMISSION WINS. Ed i vincitori non resteranno a mani vuote...a Bloody Desperation 7x02 i tre vincitori sfideranno in un Survival Match il campione James McFist con in palio appunto il titolo Survival!
David Wolff difenderà il suo King of fight Championship dall'assalto di Emyx Riddle in una BARBED WIRE NO ESCAPE STEEL CAGE!
Bluebird e Garet Jax daranno vita all'unico classico STEEL CAGE MATCH nel quale è possibile vincere anche uscendo dalla gabbia.
L'atto conclusivo della faida tra Barriage e Stuart ci è stato proposto proprio dai due atleti, un LAST MAN STANDING STEEL CAGE MATCH!
Ciro DeCurtis sfiderà per il titolo EWW il nostro Claudio Cazador in una CLOSED STEEL CAGE MATCH WITH THE BELT ON THE TOP OF THE CAGE FOR EWW TITLE, dove per vincere ci si dovrà arrampicare in cima alla gabbia e staccare il titolo che penzola da sopra di essa.
Il Main Event è il classico main event ad eliminazione del quale abbiamo già spiegato e rispiegato le regole, ogni membro del team vincitore avrà title shot distribuite arbitrariamente dal capitano del team da utilizzare entro 3 mesi, previo ampio preavviso. Aaron Kirk, l'unico wrestler ancora non ufficiale all'interno del match...lo è da questo momento!
Quindi la card ufficiale di The Last War è la seguente:"

-Opener: 3 vs 3 STEEL CAGE MATCH NO-ESCAPE MATCH FIRST PIN OR SUBMISSION WINS for n°1 contendership at Survival Championship: Hog Family (Eugene Hog/Harold Hog/Sheri Dahmer with Otis Hog) vs "Alcide" Nathan Rhodes/Crystal Houghton/Gregory Heavans with Paige)

-King of Fight Championship: BARBED WIRE STEEL CAGE MATCH NO-ESCAPE David Wolff (c) vs Emyx Riddle

-CLASSIC STEEL CAGE MATCH Bluebird vs Garet Jax

- FINAL CHAPTER: LAST MAN STANDING STEEL CAGE MATCH Daniel Stuart vs David Barriage

-CLOSED STEEL CAGE MATCH WITH THE BELT ON THE TOP OF THE CAGE FOR EWW TITLE: Ciro DeCurtis (c) vs Claudio Cazador

-MAIN EVENT STEEL CAGE ELIMINATION WAR GAMES MATCH: McFarry's Crew (Michael McFarry/Volkermord/Robert Dumas/James McFist/Jack Leone) vs Skyblue's Team (Skyblue/Drago/Angel Obike Lowe/Paul DeSade/Aaron Kirk) vs Awakening in Chaos (Jumala/John Kratos/Zed/Black Violence/Wizard) vs UnStable enforced (Gaijin/Sophitia/Kolme/Sheenan/Oregon McClure)


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WBFF WRESTLING PRESENTS...
[6x12]Bloody Desperation
08/04/2016
[@Cheyenne (Wyoming)]


OPENER: Ciro DeCurtis and ??? vs Claudio Cazador and Oregon McClure

Match 2*: WBFF RULES MATCH: Crystal Houghton vs Sheri Dahmer

Match 3*: Ottavi 2W1C; James McFist (ILLINOIS) vs Ronald Reeves (TEXAS)

Match 4*: 3 vs 3 Legacy vs Empire (Daniel Stuart, Pedro Da Reis e Dylan McZax vs David Barriage/Slythered/MacBride)

Main Event*: FATAL 4 WAY FOR Last Team Entrance (War Games): Michael McFarry vs Paul DeSade vs Black Violence vs Sophitia


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Kokone: Sette giorni, solo sette giorni a The Last War!
Taggart: Buonasera a tutti! Sad News Kobayashi ha già ufficializzato la card del prossimo evento a pagamento, i War Games alle porte sono sicuramente uno dei match più attesi dell'anno in WBFF!

CdC: “Allora c’amm capit, no?”

Ciro de Curtis, impegnato in una conversazione con Ul Bepi lo sta caricando per il loro prossimo incontro.

Bepi: “Eh, pota, al so mia se got capì propri toettch…”

Il falco del bergamone si gratta la barba con fare confuso, forse ancora il divario dialettico non è del tutto superato nonostante i mesi di collaborazione tra i due. Il pizzaiolo decide allora di rispiegare il concetto al muratore …

CdC: “Chill Cazzodoro è nu tip poco raccomandabile, è nu tip che vo fa annervusire, ma che ne sa. Che ne vuole sapere lui di andare a colpire nervi scoperti. La vita ci ha fatto la guerra, ma non sa che in questo modo ci ha fatto guerrieri. Credo che noi potremmo andare avanti senza problemi. Lui fino ad ora ha tentato di indispettirmi in ogni possibile maniera, ma solo perché è un debole dentro di sé. Sa di essere debole ed incapace di portare avanti la sua battaglia Beppe, è incapace di fare affidamento sulle sue forze. Per questo si è buttato nella caccia. Per questo vuole andare a riscuotere le taglie della gente. Perché se dovesse contare solo sulla sua fama non sarebbe nulla.
Un cacciatore che basa la sua fama solo sulle prede non è un buon cacciatore. È solamente qualcuno che deve fare affidamento su qualcun altro per emergere. Non è come noi. Non è come noi gente capace di emergere da sola. Noi ci siamo creati senza nessun intervento esterno. Abbiamo avuto difficoltà, questo è certo, ma siamo sempre stati capaci di evolverci al punto giusto. Siamo stati in grado di portare avanti la nostra voglia di lavorare.”

Ciro annuisce convinto.

Anche Bepi questa volta sembra più carico, e stringe la mano a pugno, una specie di arma non dichiarata che si porta dietro l’asprezza di anni di lavoro e difficoltà

Bepi:”Tet ghet rasoeun. A parte il fatto che se uno al sa ciama cazzo duraá l’è mia da cunsideraa, ma comunque hai ragione su tutto. Vivere nel riflesso degli altri è segno di debolezza, di totale incapacità a crearsi una propria strada. Da quello che ho visto l’è vün che non sa cosa voglia dire combattere in prima persona per ottenere qualcosa, ma preferisce lasciare che la sua vittima sia stracca, e punirla per poi vantarsi di averla battuta. Non è un cavaliere, nemmeno un guerriero, ma un misero approfittatore.”

L’omone, non a caso chiamato la ruspa umana, colpisce con un pugno un armadietto nel camerino, lasciando poca immaginazione al riguardo della potenza di tali badili che si porta con sé

Bepi:”E a mi gent inscì al ma piaas mia. Gente così non è della stessa tempra nostra, quella di un muro in cemento armato che piuttosto di piegarsi arriva a spezzarsi. Personaggi del calibro di Cazzodoro non riuscirebbero mai ad affrontare la tramontana della Val Brembana al 9 di febbraio ai ses da matina a fag su la malta a mano, perché se la metti nella bitumiera la congela. Oppure alzarsi alle 3 toecch i matin a fag sü ül pan. Eppure sono di quelli che ta guardan dall’alto verso ul bass, e solo perchè ai gan na gott da fà ta disen che te sèt un incapace perché il muro l’è un pel de pota pusee lungo o perché una piccola crosticina l’è bruusada! Eppure non farei mai cambio con gente di quella risma, perché quello che ho vissuto mi ha reso più forte, mi ha reso una macchina da guerra indistruttibile, un campione cuma il Supermassimo Carrera. Ma soprattutto mi ha tolto ogni paura, e mi ha convinto che davanti agli ostacoli non devi scappare, ma superarli o abbatterli come una casa vecchia.”

Ciro annuisce quel punto decide di intervenire convinto, prima che il suo sanguigno compagno di tag inizi a demolire il camerino della federazione che li sta ospitando…

CdC: “Abbiamo portato avanti il nostro desiderio di migliorarci e di divenire una forza inarrestabile. Nel nostro andare avanti abbiamo migliorato le nostre abilità, senza andare a festeggiare ogni singolo successo. Ci siamo crogiolati solo quando ci potevamo dire di aver dato il massimo. Altrimenti non eravamo contenti, neanche un poco. È stato questo il segreto del nostro successo e continuerà ad esserlo anche stasera!”

Preso dall’impeto della situazione e sempre più gasato dalle parole del napoletano, Bepi si alza di colpo dalla panchinetta su cui era seduto, stringendo ambo le mani a pugno:

Bepi:”Mi è giusto venuta voglia da tiraagh quatar sgiafutuni a quel casciadur lì. Nduma!”

Il muratore esce dallo stanzino a grandi passi, incurante di Ciro, che con un sorriso fa spallucce mentre la telecamera sfuma…

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Siamo nei corridoi dell'arena di Cheyenne, Wyoming, e lungo il corridoio possiamo osservare Oregon McClure e Claudio Cazador!
I due stanno dialogando, purtroppo la telecamera si avvicina a tal punto da farci capire cosa si stanno dicendo solamente a discorso già iniziato.
Fortunatamente, è The non-Remembering One ad avere la parola, quindi probabilmente nulla di importante.
-...E allora io j'ho detto: “Capo, ce sta na mosca dentro a minestra!” e lui “Mi scusi signore, provvederemo subito ad aggiungerne delle altre”, e m'ha riportato indietro il piatto!
-Mangiano davvero male a Tulsa...
-Sì ma la cosa che m'ha fatto rode er culo è che io avevo ordinato n'involtino primavera, orchidee!
-Ai ristoranti cinesi fanno anche le minestre?
-Se nun se fossero messi in mezzo quei cazzo d'animalisti se magnerebbero pure li panda...
-Come darti torto...
-Comunque a Claudio, come ai vecchi tempi stamo de novo io e te sul ringhe!
-Ne avrei fatto volentieri a meno...
-Ammazza oh, pari un botto pessimista! Io pe vince l'incontro de oggi c'ho n'arma segreta!
-Ovvero?
-Dopo vado nello spogliatoio de Ciro e je faccio vedè le mosse de karate che ho imparato girando “Sciurichen”, la storia di un ninja siciliano, o mentre ero lo stuntman in “Enzo sbanca al picchetto: Vincenzo!”!
-Non correre troppo con la fantasia...
-Tu nun te preoccupà, je famo er culo come un capanno!
-Io non sono preoccupato.
-E te credo, lotti con me!
Mentre i due ridono e scherzando, lungo il corridoio vediamo arrivare il manager giapponese di Gaijin lungo il corridoio; educatamente, resta in attesa della fine della conversazione tra i due, senza intromettersi, restando in disparte.
Claudio sembra ignorarlo totalmente, McClure gli fa ciao ciao con la mano, non venendo ricambiato, quindi riprende a parlare con Cazador.
-A Clà, ma perché nun entri a fa parte pure te della unsteibo?
-Perché siete già in cinque.
-Famo fori Mezzasega!
-Mi dispiace, ho già lottato troppo questo mese.
-Eddai, stai a fa er prezioso, magari parlo co Sophitia e te la dà!
-No grazie.
-Pe esse un messicano certo che te pesa più er culo de tutta Tijuana!
-Non sono un messicano.
-Vabè, ma quindi che fai co sto Ciro?
-Cosa vuoi che faccia? A me sembra solo un pendejo, ma uno di quei pendejo a cui girano facilmente e che non si tira indietro se c'è da menar le mani. Sa usare la testa, è molto furbo. E queste sono le cose che apprezzo di lui. Tuttavia..
Claudio fa una breve pausa prima di proseguire
-... Tuttavia, penso che una persona furba non possa competere con una persona intelligente, né tantomeno possa dimostrarsi tale se la scaltrezza è la sua unica arma. Inoltre, è una persona che vuole a tutti i costi piacere a tutti, cerca di essere perfetto e di smascherare le debolezze avversarie, senza rendersi conto che così facendo è lui il primo a diventare una maschera. La maschera di sé stesso.
Oregon annuisce con l'aria a metà tra lo stupito e quello che non ha capito un cazzo.
-Mecojoni Claudio! Senti, ma na cannetta?
Claudio annuisce compiaciuto, quindi dal suo portasigari a due spazi estrae un joint dalle dimensioni titaniche, prima di donarlo a McClure.
-Omaggio della casa. Ora è meglio che vada, ho delle faccende da sbrigare- e detto questo, estrae dallo spazio rimasto pieno un altro joint, se lo pone tra le labbra e si avvia.
Finalmente, Oregon decide di prestare attenzione al manager giapponese dello Straniero, che finora è rimasto muto ed in disparte.
Appena la stella del Mississippi si avvicina a lui, questi con uno schiaffo sul palmo della mano gli fa cadere il joint a terra con disprezzo.
-Ahò ma che cazzo stai a fa?
Il giapponese rimane impassibile.
-Aaahhh, mo ho capito... no a zì me dispiace, io nun compro niente dai cinesi...
“Non sono cinese.”-esclama con ancor più vile ripudio nei confronti dell'americano il manager.
-Ho capito, dimo che nun compro un cazzo da voi asiatici allora, che tutte le volte m'avete rifilato er puzzone!
“...”
-E' a verità zì, pensa che na vorta n'amico mio è annato a Ammeserdamme, pe risparmià se piato tre grammi de giamaicana ma era nammerda!
“La Giamaica non è nel continente asiatico. E io non sono un giamaicano.”- replica il manager, sul punto di vomitare per il disdegno.
-HO CAPITO ORCHIDEE MALEDETTE LORO E TUTTE LE LORO DONNE, MA COME TE LO DEVO DI' CHE NUN VOJO COMPRA' NIENTE?!?
“Non sono qui per una compravendita.”
-Ah no? E allora che voi?
“So che dovrai fare da spalla allo Straniero.”
-Ma quale spalla, io so er bosse!
“Mi permetto di dubitarne.”
-Fa un po' come cazzo te pare. Embè, che voi?
“Lo Straniero deve conoscere di persona chi sarà al suo fianco nel campo di battaglia, per questo ti condurrò da Lui.”
-Aaahhh, e potevi dirlo prima! Certo che sete popo strani, voi indiani...
“IO NON SONO NEANCHE INDIANO!”- pronuncia il giapponese con tono estremamente stufo e collerico.
-E allora che sei?
“Io sono giapponese!”
-Ah, mo me te ricordo! T'ho visto su iutube, eri quello che chiedeva la grazia a San Gennaro!
“Cosa?”
-Ah sì, a voi giapponesi ve mancano dittonghi, trittonghi e dugonghi, quei cosi là co come cazzo se chiamano...
“Continuo a non capire...”
-Guarda, per spiegarlo te rimando a un filme mio, è fico, se chiama “I miracoli di Sanji Ennaro!”
“Mi capitò di vederlo una sera, quale porcheria...”
-Ma come te permetti? Voi giapponesi ve comprate le mutande bagnate delle studentesse e me dici che è na porcheria er capolavoro mio?
“Poche mele marce non rendono deprecabile l’intero frutteto, al contrario di una filmografia composta di sole porcherie.”
-Vabè, sai tutto te... senti, ma visto che pure se de quello che dici nun ce capisco un cazzo me pari un tipo in gamba, n'è che c'hai qualche hentai da vendermi?
“Allora forse è vero quel che si dice in giro di questo ragazzo...”- mormora il giapponese tra sé e sé -”Questo mingherlino quanto ignorante essere umano è davvero immune al caos...”
-Ahò, ancora co sta storia, ma me spiegate che volete da me?
“Non ti chiedi come un mentecatto quale Derrick Mortimer possa essere finito nella stessa squadra dello Straniero?”
-No, sta nella lista de cose de cui nun me ne frega 'ncazzo
"Sei proprio stolto, che io sia maledetto tanto quanto le mie previsioni affrettate..."
-A cinè stai a piagne, dai faccio er serio, me o stavo a chiede pe davero, embè?
“La sua assenza di acume potrebbe essere la chiave che lo ha portato a giocare un ruolo importante sulla scacchiera dello Straniero e del Nano, portandolo persino a farsi arruolare nell’Ombra sotto concessione del sottoscritto. Talvolta i guerrieri più infimi possono fare la differenza. Potrebbe essere anche il tuo caso.”
-Vabè, me sa che ho mezzo capito... Ma n'è che posso entrà nell'ombra?
“Ma come ti permetti di essere così sfacciato!”
-Ahò, de sicuro so meno sfacciato der firme che me so visto ieri sera...
-Cioè?
-Me so visto “Maddemacse fiuriroad”. Mo tralasciando che il regista è quello de Babe va in città, devo dì che ce stavano un sacco de esplosioni, magari c'ha messo o zampino er nano. Comunque, in sta vicenda ce sta sto Macse che è na sacca de sangue nel vero senso della parola, un po' de tumorati bianchicci che credono nell'ammazzasse pe arrivà al Valhalla, un supercattivo che pare la versione radioattiva del cantante dei Chisse, e na fregna che guida un camion. E insomma, ce sta sto confortante deserto postapocalittico, naturalmente nun c'è acqua, e la fregna che guida er camion decide de girà a sinistra perché je rode er culo. Er Capo Chisse ordina a tutti de seguilla, e quindi ce sta n'ora de esplosioni e inseguimenti in cui Macse se libera e raggiunge la fregna, che aveva girato a sinistra pe salvà le mogli fertili der Capo Chisse. E insomma, vonno arrivà a n'isola verde, ma st'isola n'è più verde e sa piano nder culo, quindi tornano indietro pe conquistà la città. “ORCHIDEE! La città è sguarnita, nun c'è rimasto nessuno, tornamo indietro pure noi!” urla er Capo Chisse, e tornano indietro pure loro. Pim, Pum, Pam, n'altra ora de esplosioni e tutto è bene quel che finisce bene. La morale della favola è che er protagonista praticamente nun fa un cazzo da inizio a fine firme, me chiedo che cazzo ce stava a fa.
Il Non-Remembering One posa fiero del suo monologo con i pugni sui fianchi, non avvedendosi del fatto che nessuno lo stava ascoltando e di essere rimasto solo.
-Un po’ come Korme nell’Unsteibo. Oh, a cinè, ndo cazzo sei finito?
L’uomo dall’Estremo Oriente si affaccia da dietro un angolo.
“Vuoi venire dallo Straniero oppure no?”
McClure segue il manager a passo lento lungo i corridoi dell’arena, fino a quando questi non apre una porta, l’interno della stanza appare buio.
“Prego, entra.”
-Aò aspè, non è che me voi vende quarcosa? Io nun me fido de voi cinesi, t'ho raccontato della zuppa di mosche dell’artra sera?
“No, e non mi interessa in quanto NON SONO CINESE! Se non entri tu lo faccio io da solo.”
E così fa.
-Ahò a sti musi gialli nun je se pò dì 'ncazzo che piangono subito! Spero solo che dentro non sia pieno de tizi mascherati che me vonno menà…
Così entra pure Oregon.
L’interno della stanza è completamente buio ma due candele si accendono di fronte ai due, in mezzo ad esse si trova Gaijin, seduto su un trono con la maschera piangente sul volto.
-Però, che bell’angolino accogliente s’è fatto montà Gigio qui nell’arena de Ceienne!
“È il trono del Lord of Sorrow Castle che ha vinto lo scorso anno, regalino della WBFF. Nel mondo del wrestling questi ornamenti pacchiani trovano facile dimora, curiosamente questo orpello pare essere apprezzato dallo Straniero.”
-Te piace stà comodo, vero Gaggio?
McClure si avvicina al trono alzando la mano come per dare una pacca sulla spalla a Gaijin.
“Fossi in te non lo farei…”
Quando Oregon è ormai a un metro di distanza Gaijin fa partire di riflesso un calcio dritto sul petto dell’attore facendolo volare via.
-Ahia! ‘tacci sua e de su nonno! Ah Gaigio ma che cazzo stai a fa?!?
“Non è saggio avvicinarsi con la mano alzata ad una macchina assassina”
-MA ORCHIDEE! Io lo volevo solo salutà! Sono o non sono il suo compagno di squadra ai Uor Gheims, porco mondo? Ohi!
Oregon si rialza lentamente, la mano sul petto dolorante.
“Sei sicuro di esserlo, attore fallito? Hai forse ricevuto un invito da parte dello Straniero oppure la tua è un’autocandidatura cui si può rispondere con un rifiuto o addirittura ignorandola?”
-Ma che ne so…me l’avete mannato voi er nano!
“NON NOMINARE IL NANO QUI DENTRO!” – il giapponese emette un duro grido baritonale che mette soggezione a Oregon, nel frattempo uomini in nero indossanti bianche maschere simili a quelle di Gaijin emergono dal buio – Qui sei nel territorio dell’Ombra, non sarà accettato alcun riferimento ad altre entità che orbitano attorno al Gaijin!
-E vabè, non dirò nano, dirò gnomo!
"Ma allora lo fai apposta!"
-M-manco gli indiani?
“Soprattutto gli indiani! Ma soprattutto il nano!”
-Sapevo io che erano permalosi ‘sti filippini…ma 'nsomma io qui che ce sto a fa se nessuno m’ha invitato nell’Unsteibo?
A questo punto lo Straniero si alza dal trono, girando la sua maschera in modalità Juggler. Barcollando e saltellando va dietro il suo scranno dal quale tira fuori un bauletto all’apparenza di antica fattura, con questo fardello si avvicina a McClure porgendoglielo.
“Direi che il suo contenuto è per te.”
-Aò, io c’ho avuto l’esperienza della settimana scorsa cor baule da aprì, non è che è n’artra mazza gommosa per picchià er Mezzasega?
“Zitto e apri, prima che lo Straniero passi alla Faccia della Violenza.”
Oregon afferra il bauletto e lo poggia a terra dopo essersi allontanato di un metro da Gaijin, lo apre per scoprirne il contenuto.
-Er pezzo de fossile?
All’interno del baule vi è un teschio umano, simile a quello utilizzato due settimane prima per le prove di Hotello.
-Ah, forse ho capito. Gigio è un mio fan e vole vedermi recità dar vivo. – si rivolge a Gaijin – Ah Gancio, se pò fa, se pò fa pure che dopo t'autografo er pezzo de fossile, però tu me fai entrà nell’Unsteibo, giurin giurello!
Gaijin lo ignora tornando a sedersi sul trono.
-Vabbè, lo prendo per un sì. Dunque…cough cough…- Oregon si schiarisce la gola poi si mette in posa da grande attore, il pugno libero alzato. - Salve, sono o non sono Oregon McClure? Questo è il problema! Oh, mio fedele compare, o quel che resta di lui, rispondi al mio quesito!
Dalle cavità orbitali del teschio umano esce una luce verde molto intensa, come se appartenesse a qualcun altro, un altro combattente WBFF.
-Orchidee! E questo che vor dì?
“Forse che non sei tu quello invitato a partecipare ai War Games.”
Oregon sbotta – MA ORCHIDEE DE SU NONNA SUL CARRETTO! MO DOPO ER NANO MI STA’ A PERCULA’ PURE QUESTO?!? MA CHE C’HA SCINAN CHE IO NON HO?!?
“Muscoli, cervello, abilità combattiva…”
-E STATTE ZITTO A CINESE DEMMERDA! E PURE TU!
Oregon McClure in un’esplosione di rabbia incontrollata scaglia il teschio contro Gaijin, che lo afferra al volo con una sola mano.
-A PEZZO DE FANGO! MO IO ENTRO DI DIRITTO NELLA UNSTEIBO! E PURE DE ROVESCIO! Dovessi CORREVE DIETRO in capo ar mondo, in altre dimensioni naniche o in paradiso, IO SO DENTRO! HAI CAPITO?!? NO HOMO EH, ORCHIDEE!
In questo impeto Oregon è arrivato fino al trono trovando un coraggio finora nascosto chissà dove, con le mani ha afferrato Gaijin per il bavero sotto gli occhi increduli del giapponese e quelli coperti da maschere degli adepti dell’Ombra.
-BEH? Hai inteso o no?!?
Oregon scuote lo Straniero, la cui testa barcolla su e giù come se acconsentisse.
-Aò! Hai visto? Ha detto sì! Sono nei Uor Gheims!
L’eroe di Jackson, Mississippi, molla Gaijin e comincia a fare l’aeroplanino intorno alla stanza come fosse Vincenzo Montella, poi proseguendo a urlare come un forsennato va verso la porta.
-Ah coreano, manda il contratto ar mio agente, cioè mi padre. Mo me vado ad allenà! Bella zì!
Ed esce, sbattendo la porta.
Terminate le urla di giubilo il silenzio è piombato nella stanza, adesso si odono solo dei rumori strani provenire dal trono, più precisamente sotto la maschera di Gaijin. Lo Straniero sta russando.
“Dormi Straniero, quando ti sveglierai non sarai molto felice di scoprire chi inconsapevolmente hai accettato nella tua squadra. Oppure lo sarai, la tua anima è talmente imprevedibile e instabile da non essere comprensibile a noi comuni mortali. Spero solo che al tuo risveglio, potremo tornare a occuparci di cose più serie di questi giochi infantili.”
La maschera risponde con una sonora ronfata.

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Backstage dell'arena, stanza di Sheenan. Luis Riva ha appena richiuso la porta alle sue spalle, adesso sta camminando lentamente in direzione del suo assistito. Lungo il tragitto il manager brasiliano viene inquadrato di profilo, oltre la sua sagoma possiamo scorgere vari macabri ornamenti Voodoo sia a terra che sulle pareti, di cui il Tribal Warrior ama circondarsi. Quando Luis giunge a destinazione l'inquadratura cattura anche la figura di Sheenan, comodamente seduto su un trono di ossa.

Lo sguardo del lottatore di origini brasiliane è apatico, il suo spirito selvaggio e brutale sembra al momento sopito. Non si muove, ha tutta l'aria di essere un cadavere afflosciato con irregolarità sui contorni della sua seduta.

Sheenan: "Cos'hai ottenuto?"

Riva non risponde subito, abbassa lo sguardo per un paio di secondi, poi lo risolleva verso Voodoo Doll e - prima di parlare - immette una quantità considerevole di aria nei polmoni.

Riva: "Potrei dirti di averli cercati, poi trovati... Di aver esposto eloquentemente la questione e di aver ottenuto degli ottimi risultati, ma..."

Sheenan: "Ma non hai fatto nulla di tutto ciò."

Riva deglutisce, poi si umetta le labbra e nel frattempo infila le mani in tasca.

Riva: "Credo che non sia il momento più adatto."

Sheenan fa comparire un tic che modifica ad intervalli irregolari la morfologia della zona sinistra del suo volto.

Riva: "Siamo a sette giorni esatti da The Last War, il roster intero è in fibrillazione. Questo è il momento delle elucubrazioni mentali, quello in cui ognuno proietta la propria mente verso il futuro cercando di scorgere una strada, quella strada che può condurre alla gloria. E' il momento in cui tutti desiderano tutto, tutto... Per sè."

Voodoo Doll scatta in piedi! Ma non muove un solo passo in direzione di Riva.

Riva: "Ho pensato che... Se attendiamo ancora un altro po' potremmo sfruttare diversi fattori in nostro favore. Se la nostra proposta giungerà agli sgoccioli avremo soltanto da guadagnarci. Pensaci, quando...!?!"

Sheenan colpisce Riva in faccia, con un pugno a mano chiusa! Il manager stramazza al suolo.

Sheenan: "C'è una sola ragione per la quale ti è stato concesso di continuare ad essere la mia ombra. Fungere da tramite, utilizzare le tue abilità per ottenere qualcosa laddove io lascerei solo una scia di sangue senza sforzarmi di pazientare ed ascoltare."

Riva si rimette in piedi, sfregandosi un avambraccio sul volto.

Riva: "Ti chiedo solo di stare a sentire cos'ho da dire. Se attendiamo qualche altro giorno quelle maledette elucubrazioni mentali, quei sogni ad occhi aperti, quelle vivide speranze, lasceranno spazio a nervosismo... Ansie, scelte ISTINTIVE e quindi poco PONDERATE. Capisci cosa intendo? Inoltre, se noi riuscissimo a metterli alle strette proprio in quel frangente... Non sarebbero in grado di negare la nostra richiesta, perchè rischierebbero di arrivare ai War Games senza di te, senza il loro asso nella manica."

Sheenan si scrocchia il collo, poi passa la punta della lingua sull'arcata superiore dei denti. Al momento sembra essere disposto ad ascoltare le parole del suo manager.

Riva: "Ti sembra così insensato?"

Sheenan: "Non mi interessa quando e come lo farai, gestiscitela come meglio credi. Ma ti avverto, se mi deluderai Luis... Questa sarà l'ultima volta, l'ultima volta. I War Games sono una sfida a squadre, si possono combattere solo in squadra. Ma il mio obiettivo è uno, uno solo. Quando l'UnStable riuscirà ad imporsi sugli altri team andrò a reclamare il mio posto sul piano degli dei."

Luis annuisce alle ultime parole del Tribal Warrior, poi indietreggia facendo per andarsene. Prima di sparire di scena, però, si rivolge un'ultima volta in direzione di Sheenan.

Riva: "Cos'è successo con Sophitia? Aveva un'anima? E se si, adesso ti appartiene?"

Voodoo Doll scoppia in una fragorosa risata, macabra e dal timbro prevalentemente gutturale.

Camera fades.

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Drago. Io a te richiedo di essere pronto in ogni circostanza. Hai già fatto molto unendo i pezzi del team mentre ero impegnato nel 2W1C, ma ora è bene che rinforziamo la nostra alleanza. Mi fido di te. Anche se il tuo obiettivo so che non si limita alla vittoria nel PPV, ma si trova sulla mia spalla in questo esatto momento, e i tuoi occhi brillano mentre lo incrociano.

Skyblue si rivolge ai suoi compagni di team in una stanza circolare. Da un preciso angolo dell’inquadratura riusciamo a vedere solo il lottatore in maschera.

Angel. Tu sei stato il primo a conoscere il segreto del mio volto. Ora, quel momento è stato superato. In te ho riposto speranze che non hai mai tradito. Persino quando ci siamo scontrati hai mantenuto il segreto. Ma ora c’è uno scoglio da superare, te ed io insieme, senza le maschere incollate sui nostri volti.

Skyblue si alza dalla sua postazione e rovescia in un bicchiere il contenuto di una brocca d’acqua.

DeSade. Ho seguito il tuo cammino da quando sei entrato in federazione. E devo dire che sei bravo. Avrei solo voluto che il nostro primo incontro fosse stato faccia a faccia, e non fianco a fianco. Siamo ancora in tempo, ma dovrai dimostrarmi di essere pronto a The Last War. Io sono uno che preferisce coloro che si guadagnano i traguardi e a cui non viene regalato nulla.

Skyblue si ferma davanti alla sedia.

Allora, ragazzi: siamo pronti per allenarci?

La telecamera avanza e mostra quattro specchi davanti a Skyblue, che restituiscono il riflesso vuoto della sua maschera celeste.

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[02:36 mp 07/04/2016]
Queste sono l'ora e data che segna l'orologio digitale sul cruscotto del camper degli Hog … Alla guida Otis, silenzioso e concentrato alla guida, il vecchio sembra un po' assonnato, ma continua sulla strada, ha delle evidenti borse sotto gli occhi, ma forse quello è più un problema d'età più che di sonno.
Sta guidando su un'autostrada in mezzo al nulla, un immenso rettilineo che si perde all'orizzonte salvo qualche piccola curvatura poco motivata visto che di intralci non ce ne stavano. Per essere precisi siamo su un'autostrada diretta nel Wyoming dove si terrà il prossimo Bloody Desperation; il tempo fortunatamente non è né eccessivamente né caldo, Il sole alto batte però senza pietà e se non fosse per quel venticello non si starebbe neanche bene. Il vecchio indossa una maglia a maniche lunghe rosse e dei pantaloni nocciola. E' l'unico sveglio. Gli altra stanno dormendo dopo il pranzo. O almeno lo sta facendo Eugene, seduto su una piccola sdraio con Gregor ammanettato in grembo come un cucciolo; bocca aperta e un rivolo di saliva che gli gocciola dal lato della bocca. Sul lettino invece Harold Hog russa rumorosamente mentre Sheri Dahmer è seduta sullo stesso. Ha in dosso dei jeans attillati e un corpetto di stoffa bianco smanicato coperto da una giacchetta nocciola di pelle. Improvvisamente rallentiamo. Otis prende una piccola e breve stradina che porta ad una piccola area di ristoro, dove si parcheggia proprio vicino alla pompa di benzina, parcheggiati lì vicino di vedono un furgone e un grosso tir … Sheri intant si mette degli stivali di pelle dello stesso colore del giacchetto. Intanto Otis si è alzato

Sheri: Io entro dentro

Otis: Ok, ma non perdere troppo tempo. Anzi no … perdilo, basta che poi registri ahaha

La bionda anche se leggermente infastidita fa finta di nulla, si mette le cuffie dell'mp3 ed aperta la porticina esce seguita da Otis che va diretto verso la pompa di benzina, passando accanto a Sheri commenta

Otis: Almeno una pompa utile qua la troviamo

La Dahmer raggiunge la tavola calda, apre la doppia porta di vetro ed entra dentro. Al bancone una donna tutt'altro che accogliente la saluta a mala pena con lo sguardo, tanto è presa a fare il filo ad un camionista che mangiava una torta al Lime con noia. Seduti al tavolo due fattori, uno mingherlino e l'altro quasi sulla sogli dell'obesità. Sheri scambia un saluto con tutti. Uno dei due omini al tavolo, il più magro che dal chiacchiericcio abbiamo scoperto chiamarsi Ed si alza dal tavolo e raggiunge Sheri che lontana da tutti si era messa seduta ad uno dei tavoli, che ora abbassa il volume delle cuffie per sentire meglio. Su quelle poltroncine tipiche delle tavole calde americane. La donna è bloccata, non può alzarsi se l'uomo non si sposta

Ed: Hey dolcezza, te lo hanno mai detto che sei fantastica?

Ride sommessamente cercando di non dare troppa confidenza all'uomo, o almeno all'inizio, si gira sorridendo e risponde

Sheri: Ogni volta … CA-ro…

La mano di Ed scivola sulla coscia della bionda che sta al gioco, intanto il camionista decide di lasciare il locale, paga il conto e dopo aver salutato la cameriera dagli occhi languidi se ne va. Quindi lei raggiunge il tavolo dove Sheri è bloccata. Notiamo dalla targhetta che il suo nome è Susan

Susan: Che vuoi che ti porti?

Ed: Susan, portami una birra a me eeeee … cara, che vuoi che ti offro? Portagli una fetta di torta al Lime. Offro io

Sheri: Mhhh, ma grazie *Occhiolino*

Susan se ne va lasciando ancora Ed solo con Sheri che sembra comunque divertita da questa situazione, bloccata e in finto pericolo ma neanche tanto, la mano di Ed intanto si dirige verso l'interno coglia fino a raggiungere il punto caldo tra le gambe.

Ed: Bella zoccoletta … non immagini come ce l'ho ora. Metti la mano dai. Toccalo.

Sheri lo lascia fare, anzi, apre le gambe per lasciarlo fare meglio e al contempo gli porge il collo … Ed inizia a baciarla mentre la compagna di Harld con la sua mano inizia a strofinare sul pacco del fattore che ansima leggermente

Sheri: Mhhhh, com'è duro … c'è bisogno che me ne occupi io

Guarda fuori ed inizia a Sorridendo …

Sheri: Eh si, credo che me ne dovrò occupare io

Ed: Sihhh …

si sente un rumore, il motore di un camion che si avvicina e che in pochi attimi si schianta contro il locale, sfonda la parete dall'altra parte prendendo in pieno l'altro fattore che vola di qualche metro … Ed si volta sconcertato, pessima scelta … Sheri iniziando a gridare lo colpisce con un coltello a serramanico che teneva pronto da un pezzo, colpisce in pieno la mano dell'uomo piantandola sul tavolo, anzi … inchiodandola. L'uomo caccia un urlo disumano, Sheri lo spinge via con i piedi facendolo cadere giù, la mano si squarcia totalmente. Intanto le urla di Susan crescono in maniera spropositata quando Harold, sceso dal camion, le lancia la testa del camionista che lei involontariamente prende al volo

Harold: Cazzo Misery … quanto gridi???

Saltandole addosso colpisce la testa della donna con la sua mazza Lucille … Intanto Ed si è alzato e vuole colpire Sheri che fa segno ad Harold di non interferire … neanche un colpo dell'uomo va a segno, è troppo lento ed anche volendo, certo non ce l'avrebbe fatta a farle nulla e quando Sheri prenso il coltello gli taglia uno dei tendini d'achille è la fine … lo prende per la testa sbattendogliela più volte sul pavimento ridendo come una qualsiasi ragazzina, lo molla ed inizia a saltargli sulla schiena gridandogli contro

Sheri: Lo hai ancora duro? EH? EH??? AHAHA EH??? La vuoi una Pompa adesso???

Harold: Sheri dai … Lascialo stare … tanto è morto, prenditi Susan, usala come allenamento per la cara Crystal questa settimana…

Sheri: Ahahah … con piacere!!!

Riponendo il coltello salta addosso alla donna iniziandola a colpire al volto con la testa del camionista

Sheri: Che ne dici? Ti piace guardare ora? Eh? Eh? Eh Crystal??? Tu potrai essere quello che vuoi, puoi portarti dietro ogni cosa del mondo, nessuno è *Colpo* come *Colpo* Sheri Dahmer! *Colpo* Sheri non si fa mettere al muro da *Colpo* … donne!

Ad ogni colpo il corpo di Susan ha un sussulto, anche se la testa ormai è quasi aperta. Il rumore è difficile da descrivere ma sicuramente non dimenticabile. Harold guarda la scena divertito finché non nota che il fattore grasso è ancora vivo, posa Lucille sull bancone e tira fuori dalla fondina gambale un coltellaccio. Intanto Sheri continua a colpire

Sheri: Perché contro di Me Crystal?? Perché??? Perché una donna così debole??? Perché??? *Colpo Colpo* Anf anf Non hai scampo puttana, guarda come ti ho combinato!

Harold: Sheri … vediamo com'è la pancia di un grassone vista da dentro?

L'uomo viene messo supino sul pavimento, Harold si lecca i baffi e gli pianta il coltello sullo stomaco, ma non troppo in profondità, giusto per aprirlo … è un taglio netto dalla base del torace all'inguine tra le urla dell'uomo che pochi attimi dopo di trova il ventre completamente aperto e le interiora straripanti … il grasso, tutto quel tessuto giallognolo quasi sborda da ogni parte. Gli organi ancora attivi sono alla vista di Sheri che guarda ridendo

Sheri: Portiamo qualcosa da mangiare a Gregor-Crystal? (Ora il contadino si chiamerà Gregor-Crystal)

Intanto Otis con totale nonchalance, con in braccio il fucile a pallettoni, entra dalla porta, o almeno … quello che ne rimane.

Otis: Ho riempito tutto, taniche, serbatoio, altre taniche, ho preso anche qua altre taniche e l'ho riempite … siamo pieni. Voi che fate? Harold indica l'uomo steso a terra

Harold: Facciamo la spesa …

Indica con il coltello iniziando a sorridere provocando in Sheri grasse risate

Harold: Fegato, cuore, frattaglie, polmoni … strutto ahah

Otis: … sbrigati. Io prendo i dolci … EUGENE! Ritardato, vieni qua. Andiamo in cucina, vediamo che roba c'è che può interessarci. Mi servirebbe un cazzo di congelatore nuovo con tutta questa carne.

In quel momento Harold prende la pelle dell'uomo ed inizia a grattare via il grasso tra le urla dell'uomo ancora vivo, ma non per molto.

Sheri: Harold, tu hai avuto Gregor, io avrò la mia Crystal, tutta per me, sarà la mia bambolina la schiaccerò come una blatta qualunque, sarà una cosa fantastica. Ed ora fai vedere a quest'uomo le buone maniere, anzi! fagli sentire cosa significa essere donna.

Harold la guarda ed inizia a sorridere.

Schermo nero, si sente quindi un rumore *Zip* e subito dopo un taglio

<< AHHHHHHHHHH!!! >>

Il collegamento si chiude

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Siamo a Cheyenne, lungo le strade della città.
Vediamo Lena Habermann salutare all'europea suo fratello, probabilmente lo è andato a trovare.
La vediamo avviarsi lungo la strada che porta alla sua macchina, una Passat argentata.
Giunta al parcheggio, vediamo che resta immobile, quasi a respiro bloccato: c'è una rosa blu incartata, incastrata sotto il tergicristallo.
Insieme a questa, un bigliettino; Lena lo apre:

“Ci credi nel destino?”

L'avvocatessa sussurra il testo, quando un rumore sordo sopra di lei la spaventa e la sorprende: un meraviglioso spettacolo di fuochi artificiali da mozzarle il fiato e ricordarle l'infanzia.
-Quante probabilità avevo di riuscire ad indovinare dove avresti parcheggiato così da farti godere così bene lo spettacolo?
Lena si volta, ma già dalla voce aveva capito che sotto a tutto questo c'era lo zampino di Garet Jax, in abito elegante color verde pino su camicia color corteccia.
“Mi spieghi cosa diav...!”
-Shh!- le sussurra Garet, poggiandolo violentemente il dito indice sulle labbra aperte, bloccando per magia le parole della sorella di Bluebird.
-Dolce Lena...
“Non chiamarmi 'Dolce Lena'”- protesta lei debolmente, quasi gemendo, farfugliando la frase col dito di Jax ancora sulle sue labbra.
-...Lena, voglio dire, davvero vuoi far credere a te stessa che dal nostro primo incontro io per te sia rimasto solo un cliente?
Il Luckyman rimuove l'indice dalle altrui labbra, ma la Habermann non riesce a pronunciare una parola; il wrestler di Las Vegas le prende con delicatezza la rosa dalle mani, strappandovi un petalo.
-M'ama?
Ne strappa un altro.
-Non m'ama? Chi può saperlo, ma se credi nel fato questo giochino potrebbe fornirti una soluzione valida...
Lena deglutisce, prova ad emettere delle vocali sconnesse ma dal suono gutturale sembra che abbia la gola riarsa a tal punto da impedirle di esprimere i concetti che ha in mente.
-Tieni però a mente una cosa: nel linguaggio dei fiori, la rosa blu significa “Mistero”. Perciò, qualunque sia la risposta, chi ti dice che il caso non abbia voluto che tal rosa non si dimostri mendace e beffarda, dandoti una risposta errata?
Garet si inchina in avanti per annusarne il profumo, quindi si prende delle libertà avvicinandosi nella zona proibita del collo scoperto dell'avvocatessa, prima di assaporare l'ebrezza olfattiva del suo profumo.
-Pensaci, Lena. Io non sono un rovinafamiglie, ma non sono nemmeno in grado di attendere per sempre, né tantomeno sono in grado di tollerare le ipocrisie. Hai tempo fino a The Last War per farmi avere una risposta.
Il Luckyman fa per girare i tacchi e andarsene.
"Non hai capito nulla."
Garet si blocca di colpo, continuando a tenere le spalle voltate all'avvocatessa.
"Sul serio... cosa credi di fare? Dove credi che ti possa portare questo darmi scadenze, farmi pagare drink che fai finta di offrirmi... no, non mi hai colpito. Non mi piacciono i fiori, non mi piacciono i tuoi abiti, prenderei a pugni quella faccetta che ti ritrovi tutto il tempo. Sai che c'è? L'unica cosa che voglio adesso è che arrivi The Last War il prima possibile. Sto contando i secondi che ti separano dal massacro..."
-Un "no" basta e avanza - chiosa Garet con un ghigno.
-Io aspetterò la tua risposta...
"Ma se ti ho detto..."
-Io aspetterò la tua risposta col cuore trepidante. È sempre un onore parlare con lei, avvocato.
Garet lascia Lena, che lo guarda andar via con espressione assente.

Stacco

Lena è rannicchiata nella sua Passat, accanto a lei Rainer succhia nicotina da una Marlboro Rossa.
"Dicono che sono forti. Io non sento niente."
"Dicevi lo stesso dei lividi dopo le cadute. E poi ti sei..."
"Rotto il collo. E tu hai rotto il cazzo, però."
"Sta' zitto..."
Rainer tenta con scarso successo di disegnare cerchi col fumo.
"Vorrei essere più forte." Si lagna Lena "Non sai quanto mi dia fastidio averti immischiato in questa storia."
"Ma va. Tu ti preoccupi per me tutto il tempo..."
"Ma non rischio l'osso del collo nel farlo. Garet Jax è... insomma, pochi mesi fa era il campione..."
"Non comportarti come se mi avessi messo nei guai, Lena. La familia es todo."
Lena sorride.
"Vada affanculo quel pezzo di merda."
Rainer scende dall'auto sbattendo lo sportello.

Lena tira fuori dal portaoggetti una foto di famiglia. La osserva con la bocca mezza aperta, Lawrence ha la bocca sorridente, ma lo sguardo austero. Lei lascia cadere la foto.

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Kokone: Ed ora un match che interessa il titolo EWW!
Taggart: Il nostro Claudio Cazador, insieme al nostro Oregon McClure, sfidano in un tag team match Ciro DeCurtis e Ul Bepi!
Kokone: Si tratta di un canonico Tag Team Match, non tornado!

Ciro DeCurtis and Ul Bepi vs Claudio Cazador and Oregon McClure

DING DING

La campana dà il via alla contesa, e sul ring sono presenti Oregon McClure e Ul Bepi!
Bepi abbranca immediatamente Oregon, il quale sembra intimorito dalla stazza del rivale e cerca di fuggire dalle grinfia del bergamasco, lanciandosi alle corde e colpendo con una CLOTHESLINE che, tuttavia, non garantisce tantissimo successo!
Oregon si lancia nuovamente alle corde, ma un...

LARIAT DEVASTANTE SI ABBATTE SU DI LUI! Subito prova il pin Ul Bepi!

1.....
2.....

Kick Out da parte di McClure che prova immediatamente a dare il cambio a Cazador, ma Ul Bepi lo trascina a centro ring...ma OREGON REAGISCE CON UNA SCARPATA AL GINOCCHIO DEL WRESTLER DI BERGAMO!

Kokone: Poco ortodossa!
Taggart: Ma efficace!

Oregon riesce a scivolare verso il suo angolo ed a dare il cambio a Cazador, il quale entra sul ring e abbranca subito Bepi mettendolo a tacere con una SPINEBUSTER!
Bepi finisce verso il suo angolo...e dà il tag a Ciro DeCurtis!

FINALMENTE SUL RING CAZADOR E CURTIS, il pubblico è letteralmente impazzito...e comincia un canonico scambio di colpi tra i due!

PUGNO DI CAZADOR!
PUGNO DI CIRO!
PUGNO DI CAZADOR!
PUGNO DI CIRO!
PUGNO DI CAZADOR!
PUGNO DI CIRO!

I due continuano a colpirsi per una trentina di secondi, non è grandissimo wrestling ma nel momento in cui han potuto scontrarsi han deciso di farlo usando le cattive...salvo fermarsi di botto ed osservarsi da distanza uno con l'altro...

....SORPRENDENTEMENTE, CAZADOR DA' IL TAG A McClure! E Ciro fa lo stesso dando il cambio a Ul Bepi!

Kokone: Il pubblico non sembra approvare!
Taggart: Evidentemente si stanno risparmiando in vista di TLW!

Ul Bepi entra sul ring...ma CAZADOR NON E' USCITO!!!!!!
BOOOOOOOOOOOOOOOOOM! HEADSHOTTA!!!!!!!!! SU UL BEPI!!!!!!!

E nel frattempo, Ciro danza in maniera inopinata e RUMBA!!!! RUMBA SU McClure colpito alle spalle!!!!

Cazador getta fuori dal ring Ul Bepi, e lo stesso fa Ciro con Oregon! L'arbitro comincia a contare fuori i due!!!!

ONE!!!!!
TWO!!!!!
THREE!!!!!

Kokone: Dai rispettivi angoli, intanto, Cazador e Ciro si osservano non essendo gli uomini legali, mentre Oregon e Bepi si stanno riprendendo fuori dal quadrato!

FOUR!!!!!!
FIVE!!!!!!!
SIX!!!!!

Oregon cerca di tornare sul ring, ma Bepi lo intercetta e lo schianta a terra con una DDT!!!!!

SEVEN!!!!!!
EIGHT!!!!!!!!!

Bepi cerca di tornare in tempo sul quadrato, ma Oregon da terra gli blocca la gamba e il bergamasco perde attimi preziosi nel divincolarsi a suon di calcioni dalla presa di McClure!

NINE!!!!!

Bepi è quasi sul ring...MA NON CI RIESCE!!!!!!

TEN!!!!!!!!

Taggart: E' un doppio count-out, non preso benissimo dal pubblico WBFF che voleva qualcosa di più, soprattutto dai veri protagonisti della contesa rimasti molto in disparte!

VINCITORE



Taggart: MA ATTENZIONE!!!!!! CAZADOR SI AVVIA AD AMPIE FALCATE VERSO CIRO, E CIRO ENTRA SUL RING!!!!!!

CROWD: Fight! Fight! Fight!

Kokone: Entrambi sembrano vogliosi di venire alle mani...ma ricordiamo che il contratto vieta loro qualsiasi contatto fisico non legale prima del match di TLW!!!!
Taggart: E Cazador...DESISTE! Claudio Cazador scende dal ring ed insieme ad un Oregon McClure perfettamente ristabilito torna nel backstage, mentre sul ring Ciro DeCurtis affiancato da Ul Bepi si fa passare la cintura di campione EWW e la mostra con fierezza al rivale prima che vada in onda la pubblicità!
[Modificato da wordlife85 10/04/2016 11:22]
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Drago / Denny Leone
Over the God
08/04/2016 20:43
 
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Le immagini ci portano nel backstage, viene inquadrata una figura di spalle e non ci vuole molto per identificare la lunga chioma vermiglia che ondeggia disordinata ad ogni passo: Crystal in tenuta sportiva, borsone alla spalla, cammina in direzione della palestra.
La ragazza raggiunge la porta e vediamo la sua mano esitare, accenna una spinta poco convinta per poi fermarsi ed indietreggiare, si morde il labbro e rimane qualche secondo sulla soglia.

Cray: "..."

Miss Congeniality scuote la testa e lascia cadere a terra la sacca, finalmente riusciamo a scorgere l'oggetto delle sue attenzioni: In bella mostra c'è affissa la card di The Last War, la rossa in un evidente impeto di rabbia la strappa dal muro agitandola in direzione della lente.
Il cameraman indietreggia di qualche passo intimorito.

Cray: "Un OPENER! Lo sapevo che sarebbe andata in questo modo, una grandiosa gratificazione per il culo che mi sono fatta in questa federazione. Dopo un anno dal mio rientro mi trovo esclusa dai team principali e costretta a fare da balia ad un gruppo di Rookies. Vaffanculo."

Crystal cammina in cerchio.

Cray: "Perchè dovrei allenarmi?Non me ne frega un cazzo. Sheri Dahmer? Seriamente? Non è nemmeno una lottarice degna di questo nome, a questo punto potevano mandarmi uno degli arbitri e avrei ottenuto la medesima soddisfazione.
Dovranno trascinarmi su quel maledetto ring per quanto mi riguarda! Se si divertono così tanto nella loro lotta tra zotici facciano pure ma a me non interessa: Non è quello il mio posto."

La lottrice della Carolina accenna un sorriso e abbassa lo sguardo, allontanadosi.
C'è un rapido cambio di inquadratura e Alcide e Paige, poco distanti, parlottano tra di loro dopo aver evidenetemente ascoltato lo sfogo.
La mora cerca di raggiungere Crystal ma viene immediatamente trattenuta da Alcide che la blocca per la spalla.

Alcide: "Non voglio dover intervenire."

Paige: "La lasciamo andare così? Non si presenterà sul ring Nathan! Hai sentito?"

Alcide: "Non vedo perchè dovrebbe preoccuparci la cosa."

Paige: "Non voglio dare un vantaggio ai nostri avversari."

Alcide: "Vuoi combattere tu?"

L'inglese guarda storto il compagno e rigirandosi una ciocca di capelli tra le dita fà cenno di "no" con il capo.

Paige: "Io non sono una lottatrice."

Alcide: "Allora non mettere il naso in cose che non ci riguardano."

C'è un lungo attimo di silenzio tra i due e il Lupo con espressione seria si allontana rivolgendo un brotolio alla camera, rea di essersi avvicinata troppo.
Paige rimane da sola e raccoglie gli oggetti abbandonati da Crystal studiandoli con curiosità: Cappuccetto Rosso sembra pensierosa e giocherella con il ciondolo che porta al collo.

Paige: "Come posso fare? Non riesco a far funzionare questa storia, i personaggi non rispettano la trama e la narrazione diventa sempre più difficile. Il libero arbitrio! Questa affascinante pecularità umana mi stà complicando le cose, voglio che le mie creature mi rendano felice. Loro DEVONO rispettare quello che ho programmato, non possiamo cambiare troppi dettagli o finirò per perdere il segno... Uh."

La ragazza sospira alzando gli occhi al cielo.

Paige: "Riccioli d'Oro è sempre più capricciosa: nessuna zuppa è quella giusta e nessun letto è abbastanza comodo... Dovremo trovare il modo di farle temere gli orsi. Non ci si comporta in questo modo, non lo trovo proprio adeguato. Corri piccola creatura, corri più veloce che puoi, chissà se riuscirai a raggiungere casa."

CAMERA FADES.

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È il 5 aprile. Siamo in un luogo del tutto sconosciuto alle telecamere della WBFF.
Una cattedrale in stile tardo-gotico con mura grigie, ma slanciate vetrate dipinte attraverso cui penetra la luce del sole che si proietta sugli arazzi rossi in un affascinante caleidoscopio di colori.

<< Dici che ha funzionato? Uffff… che io sappia i vampiri non si riflettono perché non hanno più un’anima. O ricordo male?>>

La voce è quella di Sophitia che siede su una delle panche in legno a pochi passi dall’altare, ed è intenta a scrutarsi da più angolazione in un piccolo specchio. E per una volta, non sta parlando né con Madame Cumulus, né con Nemesis, né con nessun’altra “amichetta tutta speciale”. La sua interlocutrice si riflette nello specchio tanto quanto lei e le sorride facendo spallucce.

<< Ah, non so proprio dirti, Sophy. Non me ne intendo. Ma infondo, che fa? E’ così importante per te?>>

Sophitia << No, non è questo. È che ci tenevo a scoprire se avevo un’anima o meno, ma ora resto con lo stesso dubbio. Non vorrei non avesse funzionato qualcosa nel processo di assorbimento… Cosa pensi sia successo, Christie? >>

La ragazza dai capelli castani e mingherlina ridacchia giocosa

Christie << Non ti so dire… ahah forsee… forse semplicemente quel teschio è un… giocattolo, no? Insomma sai, quei giochini da uovo di Pasqua che SI ILLUMINANO AL BUIO ahaahah… non puoi escluderlo…>>

Sophitia scuote il capo con eccitazione si indica mettendosi in ginocchio davanti alla amica con occhi grandi

Sophitia << Ma nooo… io… io… io ho avvertito come se qualcosa dentro di me fosse in subbuglio… come se parti del mio corpo a me sconosciute fossero intente a lasciarmi definitivamente… un po’…. Un po’ come quando vomito per la febbre. Ma senza febbre. E senza vomito >>

Il fatto che Sophitia abbia espresso il paragone senza il briciolo di ironia, ma con viva serietà, rende il tutto ancor più grottesco del necessario e, “Christie”, comprensiva la invita a mettersi su per una passeggiata lungo la navata, così da sgranchirsi le gambe.

Christie << …Bhe! Se hai avvertito tutto questo, amica mia, potrebbe essere vero. Oppure potrebbe essere suggestione, ma ehy! L’autosuggestione e l’autoconvincimento sono pratiche talvolta molto utili secondo alcuni. È tutto nella nostra testolina. Certe sovrastrutture, secondo me, non esistono: un po’ come Fortuna e Sfortuna… coraggio!>>

Christie con un gesto deciso della mano fa come a scacciare l’assurda idea, ma, nel farlo, colpisce inavvertitamente un altro “confratello” dritto in volto con un cazzotto. Il ragazzo, che portava con sé dei barattoli di vernice per affrescare delle mura, perde la presa e inciampa sullo stesso barattolo cadendo in terra e rovesciando la vernice per terra.
Né Christie né Sophitia pare se ne siano rese conte. E proseguono con la scena che si consuma alle loro spalle.

Sophitia << Quindi per te sono tutte… baggianate?>>

Christie << Bhe, si. Ma non pretendo di avere ragione. Insomma, Sophy, tu e solo tu sai cosa hai provato e non devi certo dar di conto a uno specchio o leggende metropolitane su dei fantomatici succhiasangue! Sei felice della tua scelta, piuttosto?>>

Sophitia << Bhe si… ma avrei voluto vederci chiaro. Anche se un po’… un pochino mi sento in colpa…>>

Intanto il barattolo ha preso a rotolare verso le due e Christie ci finisce col piede sopra riuscendo, per uno strampalato gioco d’equilibri, a piombare in piedi e rigettare il secchio indietro. Secchio che prende in pieno il ragazzo ancora a terra, a tutta velocità

Christie << Wow! Per poco! Ahah… …dicevi?>>

Sophitia << Si, mi sento in colpa, perché prima Jumbolo, ora Gigin, e ci ho messo pure Sheen… insomma… cosa direbbe mai il Maestro Virgil? E’ come se lo stessi tradendo! …no? >>

Christie << Ma che! Sono certa, anzi certissima, che il Maestro sarebbe entusiasta di fare la conoscenza di individui così affascinanti. C’è tanto da apprendere, tanto da confrontare. Il Maestro ama studiare e conoscere e sarebbe affascinato da simili personalità… senza contare che prova grande affetto per te, Sophy, e tu lo sai… Quindi sarebbe contento di vederti serena e fare amicizia al di fuori della Confraternita… Su, su, vedrai che quando tornerà ti confermerà tutto ciò che ho detto! >>

Christie fa un’occhiolino a Sophitia e le da un gomitata giocosa. La New Age Eris sorride all’amica e le due si voltano sospirando insieme nel rivolgersi all’altare per ammirare la struttura, ma lo sguardo si posa inesorabilmente sul ragazzo stordito e in ginocchio.

Christie << Ivan, che diavolo fai lì in terra? Ahhaha Dai aspetta che vengo a darti una mano…>>

Ivan spaventato a morte si rimette in piedi e si allontana balbettando

Ivan << N-n-n-n-non ci provare nemmeno! Una Calamita di Calamità ! Questo sei!!>>

Christie << ahahaha! Il solito esagerato! – si rivolge a Sophitia – sono ancora convinti che io porti Sfortuna. Ridicoli. Dicono che “tutto ciò che tocco muore….” Lo credi possibile?>>

Sophitia << Bha! Comunque dovrei farti conoscere Derrick Mortimer…. Tipo strano, ma simpatico Una bella stretta di mano ci vorrebbe! Ahahahahah >>

La brunetta si mette una mano ai fianchi e con l’altra si poggia a un impalcatura alzando le sopracciglia come a incassare la battuta con un sorriso

Christie << Scema ahahahah…. ….. e quindi tra qualche giorno parti di nuovo alla volta della WBFF?>>

Sophitia << Oh si si, mi aspetta un match interessante in vista dei War Games e io non voglio assolutamente deludere nessuno. Soprattutto il signor Nano che crede tanto in me!>>

Christie << Il signor.. chi?>>

Christie non ha tempo di terminare la frase che il processo degno di Tom e Jerry si innesca. Uno degli assi dell’impalcatura a cui era appoggiata si piega, e così di seguito quelli che reggeva, facendo leggermente incrinare la struttura stessa, di quel poco che basta affinché altri barattoli di vernice scivolino lungo il piano trascinando con sé anche dei martelli e scalpelli… uno di questi piomba giù a un passo dallo stesso Ivan che s’era messo in disparte. Sospiro di sollievo per lui.
…. Ma dopo qualche secondo un rumore strano e un fastidio alla gamba lo distrae.
Il martello ha colpito una candela che, cadendo con effetto domino gli sta mandando a fuoco il pantalone. Ivan terrorizzato cerca di estinguere il fuocherello.

Sophitia << ….Il signor Nano. Una lunga storia… poi ti racconto>>

Chritie << Va bene, Sophy… in tal caso… Buona Fortuna?>>

Sophitia << Mph! La Fortuna non esiste Christine!>>

Ivan << Un estintore!!! Qualcuno prenda un cazzo di estintore che non riesco a spegnere il pantalone! Presto!!!!>>

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Taggart: “Siamo al secondo match di questo evento che si preannuncia imperdibile e abbiamo una guest star eccezionale al team di commento.”
Kokone: “Ah, finalmente un professionista che non soffre di problemi di memoria come te. Di chi si tratta? Siamo riusciti a portare Heavans al tavolo di commento?”
Taggart: “No, si tratta di un ritorno, il Master of Puppies… Mike Freeeeeeeeegna.”
Kokone: “Dimmi che non è vero.”
Fregna: “Hola a tutti, arridaje! Sfida tutta al femminile. L’icona assoluta ed Empress of WBFF Crystal Houghton contro la ragazza con lo sguardo che uccide, Sheri Dahmer.”
Taggart: “Se commenti con questa determinazione, bentornato, anche se è solo per una sfida.”
Fregna: “Tranquillo, John, do il meglio e il peggio di me durante le azioni più concitate.”
Kokone: “Ma chi ha avuto l’idea di queste guest star al tavolo di commento? Se ti hanno licenziato c’era una ragione valida per non farti tornare!”

Match 2: WBFF RULES MATCH: Crystal Houghton vs Sheri Dahmer
Referee: Bella Quesada


L’arbitro del match è Bella Quesada, ormai da un anno presente sui ring della federazione, come sempre una presenza positiva per l’ambiente.
Crystal Houghton entra per prima, sempre applausi per la rossa del Nord Carolina. Miss Congeniality sale sul ring e si prepara per la sua sfida.


Ingresso decisamente diverso per Sheri Dahmer, da Marfa, Texas, con un vestiario pressoché adatto per una texana. Fischi per lei, forse per via dell’antipatia attirata dai compagni della Hog Family.

Le due lottatrici sono già sul ring, pronte a una battaglia durissima. Mai chiamarla catfight, questo è un WBFF Rules match e le due se le daranno di santa ragione a partire dal suono della campanella.

DIN DIN DIN
Si comincia!
Sheri parte all’attacco, ma invece di aggredire l’avversaria scatta verso di lei e poi le gira attorno. Un comportamento da iena, da animale selvatico, pur mantenendo la grazia da donna che conosce le consuetudini del mondo moderno. Crystal si ritrova spiazzata da questo comportamento ed è lei ad avanzare, ma si ritrova a subire una gomitata con la mano sul fianco. Sheri è una ballerina, sa come destreggiarsi sul palco!
Per Crystal si tratta di un vero affronto, perciò è tempo di contrattaccare con una Running DDT. Sheri viene scagliata a terra. Miss Congeniality esulta ma non perde troppo tempo, ha già capito che ha di fronte un’avversaria pericolosa, pronta a ingannarla e soggiogarla.
STF a terra da parte della rossa, per Sheri è tempo di cercare di fuggire da una presa decisamente efficace, ma per sua fortuna le corde sono vicine.

Clothesline di Sheri che ribalta la situazione, appena l’avversaria si rialza arriva l’Axe Kick, che getta Miss Congeniality con il volto a terra. La lottatrice sfrutta il vantaggio per scendere all’esterno del ring e prendere possesso di una mazza da baseball nera. Era da un po’ che non si vedeva la Baseball Bat usata in un match, ma Sheri la riporta in auge prendendo la mira per colpisce la caviglia destra di Crystal. Sorride mentre attacca, sembra divertirsi mentre provoca dolore astronomico all’avversaria. Danneggiare Crystal la metterebbe sicuramente in una posizione di vantaggio, perciò ci riprova e stavolta mira al volto… ma la redhead riesce a fuggire con una capriola e la anticipa con la DELIRIOUS C. L’Hurricanrana!
A segno.
Sheri perde il possesso della mazza da baseball, perciò Crystal la solleva… Side-Effect che fa la impattare a terra.

Taggart: “Grande maestria da parte di Crystal, la sua esperienza potrebbe fare la differenza nel match.”
Kokone: “Però ricordiamoci che l’assalto brutale alla caviglia l’ha debilitata, non può sfruttare soltanto la sua agilità perché rischierebbe di perdere l’equilibrio.”
Fregna: “Le due lottatrici ci stanno dando dentro, è proprio un WBFF Rules match.”
Taggart: “Ho la sensazione che faranno pure di peggio.”

Crystal scende dal ring e afferra una sedia e la lancia sul ring. Poi ne afferra un’altra e lancia anch’essa. E arriva anche una terza sedia. Momento di follia per Miss Congeniality, che decide di dare alla sfida un’impronta Hardcore. La ragazza posiziona due sedie a terra mentre impugna la terza, poi dà una sediata sulla schiena dell’avversaria per farla cadere con il volto sopra alle due sedie. È pronta a colpire per comprimerla fra le sedie.
Crystal… non farlo…
E invece lo fa!
Chairshot!
Ma Sheri si toglie in tempo da quella posizione e la sedia impatta con le altre due.
Yakuza Kick da parte della Dahmer, che travolge Miss Congeniality facendola precipitare a terra. Per Sheri è un vero paradiso con tutte quelle sedie, ne libera una a terra e poi ci applica sopra una Forward Russian Leg Sweep. Crystal cade con il volto sulla sedia.
Talmente brutale che potrebbe averla ferita in volto, ma ancora non riusciamo a vederla visto che è con la faccia a terra.

E QUANDO LA RIVEDIAMO STA SANGUINANDO.
CRYSTAL HA SUBITO UN DURO IMPATTO.

Taggart: “La sua idea di sfruttare le sedie si è riversata contro di lei.”

Sheri parte in corsa con un Running Knee Strike, ma viene bloccata.
Spinebuster da parte della rossa, che pare ribaltare ancora una volta la situazione.
E arriva lo schienamento.
1…
Solo conto di uno?!?
La lottatrice scaglia Sheri oltre la terza corda, facendola impattare all’esterno, poi prende la rincorsa e si lancia con un Pescado in slancio, travolgendola in pieno.

Fans: “This is awesome!!!”
Kokone: “I fans festeggiano questa reazione da parte di Crystal Houghton, ha subito dei danni ma si è riportata in carreggiata.”
Fregna: “Un tuffo degno di una tuffatrice olimpionica.”
Taggart: “E ora loro combattono vicine al pubblico, non c’era modo migliore per esaltare la folla.”

Pugno di Crystal. Oleeeeeeee.
Ceffone di Sheri. Boooooooo.
Ceffone di Sheri. Boooooooo.
Pugno di Crystal. Oleeeeeeee.

Miss Congeniality cerca di connettere nuovamente con la DELIRIOUS C, la sua Hurricanrana, ma si ritrova a fallire, i danni alla caviglia non le permettono di connetterla, perciò Sheri se ne approfitta e la getta contro la transenna.
Sdeeeeeeeeng.
Facendo leva sugli scaloni d’acciaio, Sheri connette con un JUMPING ENZUIGURI, facendo sbattere nuovamente la schiena all’avversaria.
Crystal viene sollevata da Sheri, pronta a connettere con la 4 CHARLES.
Straight jacket double knee backbreaker, ma l’avversaria contrattacca e si avvinghia su di lei.
TORNADO DDT di Miss Congeniality.
Sheri crolla a terra all’esterno del ring.
La rossa festeggia con i fans e torna sul ring, afferra una delle tre sedie e la appoggia all’angolo. Poi appena Sheri sale sul quadrato lei si fa trovare pronta dalla terza corda.
FAITH!
Molly Go Round da parte di Crystal, fantastica acrobazia in volo.
Sheri va a impattare sulla sedia.
Sdeeeeeeeeeeng.
DURISSIMO IMPATTO.

Crystal deve solo andare a chiudere… MA CHE SUCCEDE?

Arriva la Hog Family dal backstage. Harold, Eugene e pure il vecchio Otis.
La ragazza non perde tempo e va a chiudere su Sheri.

1…………………


2…………………..


Nulla da fare.

Crystal sale all’angolo per il suo Moonsault, ma la Hog Family la circonda e si prepara ad entrare. Chi di loro l’aggredirà?

Taggart: “3 contro 1 è una situazione insostenibile, Crystal non può farcela.”
Kokone: “Già, poi abbiamo già visto la scorsa settimana quanto sono crudi i membri della Hog Family.”
Fregna: “Qui serve aiuto per Crystal.”

Harold spintona Miss Congeniality e la fa cadere dall’angolo, fino a farla crollare su una delle sedie sul ring.
Questa non ci voleva!

ARRIVANO I RINFORZI!
Alcide, Paige e pure Gregory Heavans.
Tutti e tre intervengono prima che possa farlo la Hog Family.
Alcide si scatena contro Harold, Paige combatte Eugene, mentre Heavans tiene a bada Otis, che lo guarda con collera perché ha rovinato il piano della sua famiglia.

È rissa a bordoring.
3 contro 3 brutale e incontrollabile.
Sheri Dahmer si ferma a guardare, ma dietro di lei Crystal la avvolte in un Roll-up.

1………………….


2…………………….


3!!!

Clamorosa vittoria arrivata quando Sheri si è distratta nel vedere i propri compagni attaccati dagli enforcers di Crystal.
Miss Congeniality festeggia mentre la Hog Family va a riprendere Sheri, forse questa alleanza con Alcide, Paige e Heavans è davvero in grado di dare i suoi frutti.
Le due fazioni si scambiano ancora degli sguardi di tensione, mancano sette giorni per risolvere questa faida, a The Last War ne vedremo delle belle e non ci andranno leggeri.

Testo nascosto - clicca qui


Taggart: “Chiaramente una vittoria di rapina non basta a dire che Crystal ha sconfitto Sheri o la Hog Family, ma di certo è un risultato buono a suo favore.”
Kokone: “Non so dire come sarebbe finita senza gli interventi esterni.”
Fregna: “Io so solo che due bellissime donne se le sono date di santa ragione. Sono felicissimo di essere tornato.”
Kokone: “E ora te ne puoi anche andare, non fare più ritorno, Mike.”

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Ci troviamo all'interno della sala conferenze dell'arena di Bloody Desperation: dietro una scrivania di grandi dimensioni troviamo un James McFist vestito in maniera piuttosto insolita; camicia e giacca, un'eleganza formale che sembra stonare moltissimo con l'immagine più conforme al suo stile che siamo abituati a vedere show dopo show. Affianco alla scrivania c'è anche un'asta con una bandiera americana, sulla parete alle spalle del lottatore di Chicago scorgiamo dei manifesti che rievocano le campagne presidenziali degli ultimi decenni. Sulla giacca di Hammer troviamo perfino delle spille che sembrerebbero testimoniare delle onoreficenze conseguite per meriti nei confronti della madre patria.

"Here we are, ottavi di finale del 2 Worlds 1 Cup Tournament, sedici uomini rimasti in corsa... Due dei quali, tonight, si affronteranno sul ring della WBFF affinchè venga decretato chi sia il vero americano degno di continuare a rappresentare gli Stati Uniti d'America tra i migliori, gli 8 migliori atleti al mondo, coloro che riusciranno a calcare gli squared circles dei quarti. Perchè una cosa è certa, qualunque cosa accadrà oggi la bandiera a stelle e strisce verrà piazzata sul prossimo fronte di battaglia, il simbolo dell'eccellenza e del successo di questo paese verrà accompagnato oltre questa linea da un uomo americano. Uno tra me e Ronald Reevs, USA versus USA guys!"

McFist unisce le mani tra loro intrecciando le dita, mantenendo gli avambracci poggiati sulla superficie della scrivania.

"E no, non ho alcuna intenzione di cimentarmi in una propaganda politica che risulterebbe, oltre che una forzatura, anche piuttosto fine a sè stessa. Anche se potrebbe essere questa la vostra prima impressione, visti i dettagli coreografici che fanno da sfondo a questo mio messaggio, il mio reale proposito questa sera è quello di raccontarvi come percepisco questa sfida, con quale atteggiamento vi sono giunto, quali sono i miei timori e quali, invece, le mie speranze."

Hammer inclina il busto all'indietro poggiando le spalle sulla poltrona in pelle nera.

"Con tutta onestà devo confessarvi che, nell'esatto istante in cui ho capito che sarebbe stato proprio Ronald Reeves l'avversario da superare per andare avanti in questo torneo, non ho avuto una buona sensazione. Perchè lui è un uomo che ha tatuato l'americanità, l'essenza stessa degli States, nelle iridi dei suoi occhi. E' forse il portavoce più accanito di questa concezione, un uomo che conosce gli ideali che costituiscono le fondamenta del nostro paese e che possiede tutte le carte in regola per essere un efficientissimo rappresentante degli stessi. Oltretutto è anche un lottatore di tutto rispetto, capace di rendere i suoi colpi incisivi fino al midollo... E' un wrestler che sa sempre cosa vuole e come ottenerlo. In tutto questo, dunque, mi sono chiesto... Come può James Hammer McFist sperare di ottenere consensi contro un avversario che, quei consensi, potrebbe averli ereditati direttamente nel proprio profilo genetico? Come riuscire ad essere più determinato di un uomo che, nel suo DNA, sembra avere i cromosomi di colore bianco, rosso e blu? Devo forse riporre fiducia in un imprevisto fortuito? O sperare che le mie nocche sappiano colpire più duramente delle sue? O invece esiste un'alternativa che possa rendermi agli occhi di tutti un degno americano tanto quanto lui, o forse anche più di lui?"

James si alza dalla poltrona, poi estrae da una tasca dei suoi pantaloni... UN ACCENDINO?!?

"Ci ho pensato molto a lungo e credo di essere giunto ad una conclusione. La sua aura si fa percepire enormemente in virtù dello stereotipo ad essa connessa. I miei timori, forse, sono scaturiti dal falso ideale di perfezione americana perpetrato dalla sua figura. Ho capito che quell'essenza, la vera essenza americana, non risiede in un groviglio di frasi retoriche proferite ai quattro venti, né sugli articoli della costituzione, né sui colori della nostra bandiera. L'americanità non scorre in un fiume di parole indirizzato alle vostre orecchie, non è sigillata su pergamena, non è mai stata e non sarà mai limitata a tre fottutissime variazioni cromatiche."

McFist genera una fiammella con l'accendino... WHAT?!? LO AVVICINA ALLA BANDIERA?!? Forse si è completamente bevuto il cervello, come spera di ottenere consensi dando fuoco ALLA BANDIERA DEGLI STATES?!? Le fiamme divorano stelle e strisce, inesorabilmente, dopo di chè McFist abbatte l'asta verso terra!

"Gli Stati Uniti d'America non sono un'immagine da fornire di sè, non sono i nomi dei Presidenti in successione, non sono e non saranno mai un SIMBOLO."

McFist adesso si avvicina alla parete ed inizia a strappare via tutti i manifesti politici! Poi si volta nuovamente in direzione della telecamera.

"L'americanità risiede altrove. Gli Stati Uniti d'America sono lo schizzo di senape di un fottuto cheeseburger che ti macchia la camicia e che genera un'occhiataccia del tuo responsabile d'azienda. Gli Stati Uniti d'America sono contenuti in un assolo di Slash al Madison Square Garden che riecheggia in eterno sui più frequentati canali di YouTube. Gli USA sono il sudore prodotto dalle tue chiappe sul divano mentre guardi il fottuto SuperBowl, sono il tuo sguardo che scruta l'orizzonte dalla cima di un grattacielo facendoti sentire il RE del MONDO. E' il rumore prodotto dai military-step ordinati dei Marines che infondono in te il massimo senso di sicurezza e protezione possibile."

Hammer adesso si toglie la giacca e si sbottona la camicia, poi si sbarazza con facilità anche dei pantaloni che - a quanto pare - erano dotati di easy pull. Adesso si presenta agli occhi del pubblico con il suo ring-attire.

"NOI siamo la lotta SUL CAMPO, non quella promulgata su un piedistallo. Noi siamo fatti di HOLY SHIT sugli spalti e del profumo pioneristico di questo wrestling che abbiamo saputo portare nel mondo intero. Gli Stati Uniti d'America si trovano nel cuore di ogni americano, è lì che va cercata la loro vera essenza. Il coraggio, l'impegno e la determinazione non sono tangibili e distinguibili come i simboli, ma basta cercare un po' più a fondo per riuscire a coglierli e a capire quanto siano essi a fare di noi dei veri americani. E per me..."

...

"Gli Stati Uniti d'America sono anche la consapevolezza di quanto io sia stato fortunato ad aver visto la luce proprio nel fulcro del loro cuore pulsante... A Chicago, nell'Illinois. Quindi se vorrai battermi, Ronald, sappi che dovrai essere disposto a colpire a sangue freddo il cuore vivo del tuo paese. E che quel cuore sarà protetto da una spessa cassa toracica, una corazza chiamata James Hammer McFist."

In seguito alla sua ultima frase Hammer supera il cameraman e sparisce dall'inquadratura.

Camera fades.

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“Oh, say can you see, by the dawn's early light,
What so proudly we hailed at the twilight's last gleaming?”

I primi due versi dell’Inno Nazionale, cantati a cappella da una voce bianca, risuonano nell’arena, ed è istinto di ogni buon americano di Cheyenne, Wyoming, alzarsi in piedi ed interrogarsi sull’origine di un canto tanto patriottico.
Le note iniziano poi ad evolvere in chiave ritmata, dando vita ad un inusitato remix di The Star Spangled Banner.

E’ proprio in questo momento che il diretto interessato fa la sua comparsa sullo stage. Giacca, cravatta, scarpe lucide ed un pittoresco cappello a tesa larga, tipico copricapo degli orgogliosi cittadini dello Stato della stella solitaria. Porta una cintura poggiata alla spalla.
Anche i meno informati sul suo conto avranno ormai capito di chi si tratta: il WTF Rising Star Champion, “The American Pride” Ronald Reeves!

Tutt’altro che un beniamino del pubblico, il texano riscuote a Cheyenne un heat notevolmente minore rispetto a quello che accompagna ogni sua uscita a Larissa. Percorre la rampa con passo sicuro, guardandosi intorno con malcelato fastidio.
Si tratta ovviamente di un elemento estraneo al roster della WBFF, ospite presso la gloriosa federazione a causa degli ottavi di finali del Two Worlds One Cup, che lo vedranno opposto a James McFist.

Accede al ring tramite i gradoni d’acciaio, si posiziona nel centro dello stesso, quindi attende che la sua theme song scemi e… rimane in silenzio.
Girando su se stesso, lancia sguardi insofferenti al pubblico assiepato sugli spalti. Tutto ciò non passa ovviamente inosservato, e fa piovere i primi fischi sul Rising Star Champion.

RR: “Umpf… così questa è la WBFF?”

Roboanti fischi provengono dal pubblico, ma Reeves è un campione di impermeabilità.

RR: “E’ veramente triste lasciare la barbarica Larissa, attraversare l’oceano atlantico con la speranza di poter tornare a respirare aria di vero wrestling made in USA… e ritrovarmi in questa fogna a cielo aperto”

Ronald compie due rapide inspirazioni, assumendo un’espressione teatralmente disgustata.

RR: “Cosa potevo aspettarmi da ciò che si chiama “World Bloody Fight Federation”? E’ normale che assomigli più ad una macelleria, che non ad un tempio del pro-wrestling. Ed è altrettanto normale che il suo campione di casa sia un individuo del livello di James McFist…”

Una seconda salva di fischi investe il texano, autentico maestro nel guadagnarsi la disapprovazione di qualsiasi pubblico. Reeves inizia a misurare il ring a lunghi passi, prendendosi una lunga pausa.

RR: “James McFist, dicevamo. Voglio che questo mio ragionamento parta da un presupposto condiviso: James è un veterano che gode di stima universale per ciò che ha fatto nella sua lunga carriera da lottatore”

Annuisce convintamente. Non è usuale abbandonarsi a complimenti sugli imminenti avversari.

RR: “Io rispetto James McFist per quello che ha fatto, davvero. Otto anni in questo buisness non sono affatto pochi, ed il suo palmarès è stimabile. Ma il passato, ahimè, rimane passato, mentre è il presente a fare la differenza

L’espressione, inizialmente seriosa, muta lentamente in un sorriso di scherno.

RR: “Malgrado il mio volontario esilio a Larissa, non crediate che abbia smesso di seguire ciò che accade al di qua dell’oceano. E le voci che giungono sul conto dell’ultimo McFist sono tutt’altro che lusinghiere: gira voce che non vinca una rivalità da tempo immemore…”

Il sorriso di scherno diventa un autentico, sadico, ghigno. Se questo è rispetto, i parametri del texano sono alquanto sfasati.

RR: “… e che, per pietà, gli sia stato assegnato d’ufficio il Survival Championship, per meriti risalenti alle passate ere geologiche”

Il pubblico della WBFF fa quadrato attorno al campione di casa, e subissa di legittimi fischi lo strafottente Ronald Reeves. Questi attinge ad una manovra tipica del suo arsenale dialettico: si rivolge verso il backstage, dove presumibilmente si trova il suo rivale, ed inizia ad usarlo come metaforico interlocutore.

RR: “James, toc toc. E’ il presente che bussa alla tua porta”

Mima con sapiente teatralità l’atto di bussare.

RR: “Il presente, sotto le sembianze di Ronald Reeves. Uno dei più luminosi astri nascenti nel panorama del pro-wrestling mondiale, due volte WTF Tag Team Champions, due volte Rising Star Champion, vincitore della Royal Rumble e per due anni consecutivi nel main event dello show più importante della Wrestling Triumph Federation…”

Nell’elencare i propri meriti, il petto di Reeves si gonfia d’orgoglio ed il tono della sua voce si alza sensibilmente.

RR: “Rappresento quella generazione rampante, ambiziosa e senza scrupoli, che si fa strada nel mondo prendendo a calci nel culo quelli come te”

Sorride divertito. Riprende a camminare per il ring, allargando nuovamente il numero dei suoi interlocutori.

RR: “Di solito non ci provo particolare gusto, ma l’idea di farlo contro un rappresentante dell’Illinois aggiunge un nonsoché alla battaglia. E’ la prima volta che nel Two Worlds One Cup mi trovo ad affrontare il rappresentante di un altro Stato americano, e pensavo mi avrebbe fatto uno strano effetto”

Sospira.

RR: “Pensavo che l’idea di combattere contro un fratello, contro un compatriota, potesse manlevarmi di quella feroce determinazione fondamentale per prevalere all’interno di un ring di wrestling… ma il destino mi è stato favorevole, mettendomi contro il rappresentante di uno Stato che assomma in sé molti dei mali della mia amata America, e che non fatico a definire un autentico nemico”

Giova ricordare come la WBFF abbia sede nell’Illinois. Per questo (oltre che per la ridondante retorica del texano) i fischi all’insegna di Reeves sono copiosi e feroci.

RR: “James McFist è originario di Chicago. Quella Chicago che non elegge un sindaco Repubblicano dal 1927. Quella Chicago patria dell’America multietnica e sradicata. Quella Chicago dove i bianchi oramai sono una minoranza etnica, dove i bianchi sono in via di estinzione ed è tutto un grande sodalizio di neri, ispanici e musi gialli”

Nell’affrontare questi temi politici a lui tanto cari, Reeves si infervora, ritornando ad alzare la voce.

RR: “Dove sono i valori che hanno reso grande l’America, a Chicago? Dov’è Dio, nella città in cui la metà degli abitanti si professano atei? Dov’è la Patria, nella città in cui le etnie secondarie hanno ridotto gli WASP alla minoranza assoluta? Dov’è la Famiglia, nella città che per prima ha sostenuto l’abominevole parità di diritti agli omosessuali?”

Raramente Reeves affronta tematiche tanto mature, a Larissa. Il clima di libertinismo intellettuale della WBFF sembra averlo contagiato. Il suo è un autentico, infervorato, comizio politico, che, a dir la verità, nel Wyoming repubblicano potrebbe pure incontrare qualche consenso. Non la pensa ovviamente così l’arena hardcore di Cheyenne, che lo subissa di fischi

RR: “Il Texas e l’Illinois sono diversi tra loro come il sole e la luna. Rappresentano due concezioni antitetiche della vita, rappresentano i due schieramenti in perenne lotta all’interno degli Stati Uniti d’America”

Sospira, recuperando un po’ di lucidità.

RR: “Solo uno dei due rappresenta una strada percorribile per fare ritornare gli USA alla antica grandezza. E potete capire bene a quale mi riferisca”

Chiude gli occhi ed annuisce solennemente.

RR: “Sappiate solo una cosa…”
Chiosa, con crescente solennità.

RR: “Non ho viaggiato per 9000 chilometri a 3 giorni dal match più importante della mia carriera per venire sconfitto da un vecchio rottame dell’Illinois”

Reeves getta il microfono sul mat. I fischi ritornano a piovere a dirotto, e The Star Spangled Banner risuona nell’arena. Il suo messaggio è stato molto chiaro… adesso che sia il ring a parlare!

CAMERA FADES
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Scheda Utente
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Wrestler of the Year
Drago / Denny Leone
Over the God
08/04/2016 20:44
 
Quota

"Ok, ok...avete scoperto tutto.
E' inutile fingere che non sia successo nulla, nel wrestling solitamente accade che uno segmento al quale non abbia assistito nessuno passi in secondo piano, che non venga analizzato a fondo, che si giochi sul malinteso...ma cazzo, questa non sarebbe realtà, ed al sottoscritto non piace nascondere la realtà, come avrete capito nel corso di questi mesi!"

Drago, in arte Petr Vesely, si palesa sullo stage armato di microfono, senza alcuna theme song di accompagnamento.

"Ebbene si, Drago ha venduto la sua anima a Skyblue.
Intendiamoci, poteva andare peggio...potevo finire in mezzo alle beghe della famiglia Leone, e direi che non sarebbe stato il caso!
Potevo farmi soggiogare dalla voglia di vincere di Michael McFarry...e non pensiate che non mi sia stata fatta una proposta, gentilmente declinata dal sottoscritto in quanto non conforme alle richieste ed all'etica che mi è propria da sempre."

Drago sorride ed il pubblico incita comunque il fighter di Liberec, che ringrazia con un inchino.

"E così ci ritroviamo ad una settimana dai War Games in uno stato di non-confusione, una squadra pronta a vincere questi giochi ed a issarsi nell'olimpo di questa federazione.
Bella gente, io non sono qua per fare presenza, questo era Drago un anno fa, prima dell'incontro con Kirk in quel di Maniacs.
Ora il semplice far presenza non basta più. Non soddisfa più.
Skyblue, dall'alto del suo regno dei cieli...quantomai azzeccata come immagine eheh...dicevo, Sky mi ha chiesto di formare un team che possa mettere fine al terrore instaurato dalla cricca di McFarry!
Perchè, diciamocela tutta, in confidenza visto che questo promo è in toni estremamente confidenziali, l'Awakening in Chaos e l'UnStable non partono con i favori del pronostico! Poi, per carità, tutto è possibile...ma il nostro compito, anzi il MIO compito era quello di formare un team che partisse con i favori del pronostico, e mi sembra di aver ottenuto lo scopo, non trovate?"

Risposta positiva del pubblico.

"E' vero che vi è la regola che il possessore di una cintura che vinca i War Games è 'salvo' dall'assalto di uno dei suoi compari, ma con Skyblue abbiamo raggiunto questo accordo che sembra soddisfare entrambi.
Skyblue dominerà in maniera netta ancora per qualche mesetto in WBFF, Paul DeSade si metterà in mostra, Aaron Kirk tornerà in auge, Angel potrà dimostrare al suo ex mentore quanto vale ed io...tornerò in cima alla montagna!
Tutti felici e contenti!
Ora non ci resta che vincere!"

Drago si inchina un'ultima volta di fronte al pubblico che lo applaude prima di congedarsi definitivamente.

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Chaotic Existence vs la dipendenza insaziabile
Chaotic Existence School – York, Regno Unito.
Black Violence si presenta decisamente furioso nella casa base dell’istituto d’allenamento. È la solita Amanita Phalloides ad accoglierlo.

Black: “Stavo per recarmi a Cheyenne quando ho saputo dell’emergenza. Di cosa si tratta?”
Amanita: “Non si allenano più, non salgono nemmeno sul ring.”
Black: “Cos’è, una malattia di stagione?”
Amanita: “No, è Netflix.”
Black: “ANCORA?”
Amanita: “Credimi. Ho sempre detto che Tardzard non doveva diffondere la sua passione a quei giovani ragazzi, spingerli alla serialità televisiva e al binge watching… è tremendo, Anjeh, è la cosa più terribile che potesse capitare.”
Black: “Ma sto Netflix non si interrompe mai? Le fanno le pause pubblicitarie?”
Amanita: “No, puoi andare avanti a vederlo 24 ore su 24.”
Black: “Allora è un problema!”

All’interno del mega salotto “il Musclehead” Dominick McGuire e Drake Kratos lottano per il possesso del telecomando.

McGuire: “Dobbiamo vedere la seconda stagione di Daredevil!”
Kratos: “No, è il turno di Dexter.”
McGuire: “Ma basta con sto Dexter, fa caga…”

Il British Warrior si lancia su McGuire… Sparta Kick. Lo travolge in pieno facendolo volare a terra.

“Drake, Drake, Drake.”

Tutti gli allievi incoraggiano il giovane Kratos, che sale sul divano e si prepara a lanciarsi, ma Black Violence arriva a sollevarlo sulle spalle.

Drake: “Boss, cosa stai facendo?”
Black: “Ti pare il caso di combattere con un tuo compagno d’addestramento?”
Drake: “Sì, siamo qui apposta.”
Black: “NO! Non per il telecomando. Da questo momento vi sequestro Netflix.”

Tutti sembrano disperati, è Mask of Sorrow, l’attore mascherato, a presentarsi da Anjeh. Allo scatto del ciak del suo manager The Director lui comincia a parlare.

Mask: “No way, man, non puoi farci questo. Vedere serie tv ci permette di recuperare le forze, di renderci invincibili verso nuove battaglie, verso la gloria. Siamo qui per inseguire un sogno, possiamo essere chi vogliamo, irraggiungibili e dominanti.”
Black: “Facciamo una cosa, vi lascio vedere UNA serie tv, poi tornate ad allenarvi, okay?”
Tutti: “Okay, boss.”
Black: “Massimo 13 puntate, non di più. Ora scusate ma ho un aereo da prendere.”

Il giorno seguente.
Wizard si presenta decisamente furioso nella casa base dell’istituto d’allenamento. È la solita Amanita Phalloides ad accoglierlo.

Wizard: “Ehi, Anita, che succede? Avevi tutta questa voglia di vedermi che mi hai fatto perdere l’aereo? Anjeh è partito senza di me, per fortuna che deve combattere lui.”
Amanita: “Odio chiedere favori a te che sei la causa di tutti i mali qui dentro, ma abbiamo un problema.”
Wizard: “Non esiste problema che io non possa risolvere, baby.”
Amanita: “Credimi… vieni in palestra e te ne accorgerai da solo.”

Uncle Mukki appare triste davanti a un conto tremendo.

Mukki: “Ehi, bollicine, il sarto ci ha mandato una fattura tremenda.”
Wizard: “Cooooooosa? 30 tute da ninja?”
Mukki: “È tutta colpa di quella serie tv che hanno visto ieri, appena sono arrivati i ninja hanno deciso di diventare anche loro così, ma io non sono un allenatore di ninja, non sono nemmeno giapponese.”
Wizard: “Non ci voglio credere…”

Gli allievi della palestra sono tutti vestiti da ninja, tutti tranne uno, Drake Kratos.

Drake: “L’avevo detto che dovevamo vederci Dexter, ma non mi avete ascoltato!”
Wizard: “Cosa ce ne facciamo di 30 ninja nella Chaotic Existence School?”
Drake: “E non finisce qui, ora vogliono tutti imparare il giapponese.”
Wizard: “Ma ci vogliono 3000 ore a imparare quella lingua, è una follia!”
Drake: “Che ti devo dire, boss, qui dentro è il delirio.”
Wizard: “Be’, vorrà dire che ricorrerò alla mia dote segreta. Talvolta posso essere… un combattente giapponese.”

Wizard sale sul ring e si toglie la giacca, rimanendo a petto nudo con i suoi pantaloni bianchi.

Wizard: “IKKIMASEN!”

Tutti si voltano verso di lui per aggredirlo. Wizard comincia ad affrontare gli allievi ninja uno alla volta, stendendoli a suon di Back Body Drop.
Ne rimane uno solo…. Il ninja più pericoloso e forzuto, che si toglie la maschera, si tratta di Domick McGuire.

McGuire: “Cogito ninja, ergo sum ninja.”
Wizard: “Wakarimashita.”

Il forzuto muove i suoi bicipiti mentre si avvicina a Wizard, ma lui rimbalza alle corde e urla il nome della sua tecnica finale.

Wizard: “Reboundo Lariatooooooooooooooh.”

Il Rebound Lariat arriva a travolgere McGuire, facendolo roteare attorno a se stesso fino a cadere sul tappeto.

McGuire: “Mi ero dimenticato… quanto fosse efficace… la tecnica segreta della nostra scuola… ho perso!”

Wizard esce dal ring e tutti si chinano a lui.

Wizard: “Lo so anch’io, i ninja sono affascinanti e fanno parte della cultura popolare, ma voi siete il futuro del Wrestling, ho bisogno di voi. Perché se vi perderò allora non ci sarà nessuno in palestra e smetterò di pagare le mie rate. Credetemi, ho bisogno di voi!”
Amanita: “Wow, hai risolto la situazione, in ogni caso non è che ti stimo più di prima, sei sempre Tardzard, lo stregone stordito.”
Wizard: “Meglio essere uno stregone stordito che un ninja copia-incolla da una serie tv. O forse vorresti essere la mia Elektra?”
Amanita: “Nemmeno nei tuoi sogni, stronzetto.”

La lottatrice applica l’ANIMUS all’insegnante, la sua Anaconda Vise. Wizard batte ripetutamente la mano a terra.

Wizard: “Una volta tanto che ne stavo uscendo da eroe mi hai fatto cedere alla prima mossa. Sei malvagia!”

Un’altra minaccia in casa della Chaotic Existence School è stata sventata!

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QUALCHE GIORNO PRIMA DELLO SHOW

NELL'EAST-END, LONDRA

.... DI FRONTE ALL'EMPIRE WRESTLING ACADEMY, la scuola di David Barriage


Tre uomini sono sul ciglio della strada, di fronte all'insegna dell'accademia di wrestling gestita dal famoso wrestler sotto contratto con la 2FH e la WBFF.
Sono Daniel Stuart, Dylan McZax e Pedro Da Reis... la Legacy, anche se ad una prima occhiata sembra difficile riconoscerli. Siamo abituati a vederli con completi di tutto punto, stavolta invece tre sono vestiti in modo "casual", abbastanza da mimetizzarsi tra la folla.

Daniel e Dylan indossano jeans e giubbotti di pelle. Lo scozzese ha un maglioncino leggero, grigio chiaro sotto il giubbotto sbottonato. Dylan invece ha la zip del suo giubbotto quasi da biker, alzata fino al collo, indossa occhialoni scuri ed una fascia che gli tira i capelli all'indietro. Anche Pedro è vestito simile ai suoi compagni, la principale differenza è il colore del giubbotto, beige chiaro, e sotto indossa una camicia bianca.

Il portoghese è anche il più perplesso tra i tre. Getta lo sguardo sul Daytona Rolex che indossa al polso, poi si rivolge agli altri due.

PDR: "Non capisco la "deviazione" ragazzi. Avremmo trovato sicuramente un diretto per New York dall'Italia... che bisogno c'era di venire a Londra?"

DMZ: "Partendo da qui, atterreremo direttamente a Dallas. Da lì sarà più facile raggiungere il Wyoming con il charter che ci ha prenotato Anthony."

PDR: "Voglio sperare che abbia bloccato tutto l'aereo..."

DMZ: "Ovvio."

Stuart fa un passo avanti, ed alza lo sguardo verso l'insegna della palestra di David Barriage.

DS: "Ti secca così tanto questa deviazione, Pedro?"

Pedro abbassa lo sguardo. Il tono di Daniel, seppur calmo, è un tono di rimprovero. E Da Reis sembra pentirsi di aver dimostrato quella punta di insofferenza.

PDR: "Nessun fastidio Daniel... volevo solo capire."

Stuart gli va vicino e gli poggia una mano sulla spalla. Con l'altra, gli indica la palestra, di fronte a loro.

DS: "Questo è stato l'inizio, ricordi?"

Pedro annuisce ma Stuart, un po' retoricamente continua.

DS: "Nel momento in cui siamo venuti qui, la faccenda è evoluta dall'essere una questione personale, all'essere... una vicenda che riguarda tutta la Legacy. Voi vi siete mossi, al mio fianco... e da qui è partita la sfida di David a tutti noi."

DMZ: "Anche se sei stato tu poi a metterci un po' nella merda."

Stuart si volta verso l'Albionic Panther, facendo una smorfia. Dylan sorride, facendo spallucce.

DMZ: "Sorry Daniel, ma lo sai che te lo rinfaccerò a vita."

DS: "E sia... è vero, io ho "rischiato" di mandare all'aria tutto ciò che ho costruito ma... sapete bene che non avrei potuto rifiutare quella sfida. Chi di voi l'avrebbe fatto?"

Nè Dylan nè Pedro rispondo, ma entrambi annuiscono.

DS: "David Barriage è passato dall'essere una sciocca distrazione dai miei traguardi all'essere il folle che voleva assoggettare la Legacy. Io l'ho fermato. Ma adesso dobbiamo finire l'opera... e distruggerlo. Distruggere il suo passato, facendogli capire l'inutilità dei vecchi alleati. Distruggere il suo futuro, mostrandogli l'inaffidabilità delle reclute che sta allenando. In tutta onestà, mi aspettavo che David si presentasse coi Dishonored 2.0 ma il fatto che non si siano raccolti intorno a lui, è l'ampia dimostrazione di quanto quel gruppo sia solo una facciata. Hanno interessi in comune a Dublino e si proteggono a vicenda lì, ma non sono una squadra. Non sono una famiglia... non sono noi."

Stuart si volta verso i suoi due più fidati alleati.

DS: "Venerdì sera daremo a David Barriage l'ultima lezione della sua carriera. Gli faremo capire quanto, nonostante voglia pensare diversamente, lui sia profondamente e disperatamente... solo.
Barriage voleva essere colui che avrebbe detronizzato il Re... ma stasera capirà che un uomo solo non fa una rivoluzione. Ha voluto muoverci guerra... ma non ha un esercito.
A "Bloody Desperation" gli mostreremo cosa succede nel presentarsi sul ring per affrontare la Legacy quando si è accompagnati solo... da carne da macello."

Dylan sorride, mentre Da Reis sembra avere ancora una domanda per Stuart.

PDR: "Ultima lezione, Daniel? Credevo che la resa dei conti finale, tra voi due, sarebbe stata a THE LAST WAR..."

The Nobleman annuisce.

DS: "Non hai torto, Pedro. Ma quella non sarà l'ultima battaglia tra me e David Barriage. Il nostro Davey arriverà a THE LAST WAR consapevole di aver già perso la sua guerra. Quella sarà solo la sera... del colpo di grazia finale."

Dylan si volta verso la sua destra: accostata al marciapiede, una Bentley nera sta lampeggiando verso il trio.

DMZ: "Dobbiamo andare ragazzi, l'aereo non ci aspetterà se tardiamo."

DS: "Solo un istante."

Stuart attraversa la strada, si avvicina ad un treppiedi posizionato davanti all'entrata... quindi comincia a scriverci sopra con una Montblanc d'argento. Quando lo scozzese si allontana, vediamo che Stuart ha cancellato dal nome del "training staff" quello accanto alla dicitura "HEAD TRAINER"... ossia presumibilmente David Barriage. Resta in evidenza, appena sotto quello di David, il nome di Rachel Stowen.

The Nobleman torna dai suoi compari, che già sono entrati nel vano posteriore della Bentley.

DS: "Che Dio salvi la regina, perchè per il Prince of England non ci sono più speranze."

CAMERA FADES

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Ci troviamo nel backstage dell'arena, precisamente nel camerino di David Barriage che, questa sera, divide lo spogliatoio con Stuart MacBride e Slythered.

Il Giustiziere è in piedi con le spalle rivolte a Barriage e MacBride che, nel frattempo, parlottano tra di loro.

SM: "Sai David, nonostante i medici mi abbiano detto che potrei non camminare più se dovessi subire un colpo 'sbagliato' alle gambe, devo dirti che tutto questo mi mancava. Mi mancava sentire l'odore del ring e delle corde così come mi mancava sentire la gente fischiarci perchè invidiosa dei nostri successi. Mi mancava essere sul quadrato e, credimi, mi sono sentito nuovamente vivo quando settimana scorsa ho colpito Stuart e i suoi compari: più vivo che mai!"

Barriage va davanti all'amico, gli mette una mano sulla spalla e comincia a parlare.

DB: "Fratello, non ti ringrazieró mai abbastanza per quello che stai facendo. Stai mettendo a rischio la tua salute per me e so per certo che mai potró ripagarti per questo.
Anche a me manca essere sul ring assieme a te, abbiamo dominato la Fight For Honor assieme per un'anno! È anche grazie a noi se Daniel Stuart è scappato dalla 2FH. Da quando lo abbiamo cacciato dai Dishonored non è più stato lo stesso arrivando, addirittura, a perdere contro uno come Kenny Jones."

I due si scambiano un sorriso beffardo con Barriage che riprende subito a parlare.

DB: "In ogni caso stasera sarà l'inizio della fine per Daniel Stuart ed è curioso pensare che settimana prossima il Re cadrà proprio nella città dove tutto è iniziato: Dublino!"

Barriage fa un sorso dalla lattina di Coca-Cola che aveva in mano prima di volgere lo sguardo verso Slythered che continua a dare le spalle ai suoi compagni.

DB: "Ragazzo!"

Nessuna risposta.

DB: "Ehy giovane! Parlo con te! Ti vedo pensieroso, stasera ti voglio concentrato. Questa è una battaglia e noi non possiamo perderla!"

Dopo le ultime parole Sly si gira di scatto avvicinandosi al suo Maestro.

SLY: "Maestro, questa sarà l'ultima volta che combatteró una battaglia per te, soprattutto una battaglia in cui non credo minimamente! Non mi interessa chi dei due tra Lei e Daniel Stuart abbia l'ego più grosso ed il cervello più piccolo. Ci avete trascinati a forza in questa faccenda obbligandoci a combattere per voi. Avete talmente passato il limite che Daniel Stuart ha messo in palio la libertà dei suoi migliori amici... I SUOI MIGLIORI AMICI FOR FUCK SAKE! Mentre tu stai costringendo uno storpio a combattere e a rischiare la sua salute e per che cosa???

....

Capire chi tra te e Daniel Stuart ce l'ha più lungo?
Mi spiace essere arrivato a questo punto Maestro ma era ora che qualcuno ti aprisse gli occhi. Ti sono fedele e lo saró sempre ma dopo stasera non starò più al tuo fianco a farmi prendere a calci per te!"

Barriage non sembra aver preso bene le parole del suo allievo e va faccia a faccia con Sly.

DB: "Facciamo così... io farò finta di non aver sentito le tue parole e tu te potrai andartene sulle tue gambe stasera! Potrai esserti fatto un nome come Slythered ma solo perchè IO ti ho permesso di farlo! IO ti ho portato con me in R-Pro e ti ho fatto vincere il torneo. È grazie a me se il tuo nome è stato preso in considerazione per uno dei titoli di wrestling più importanti al mondo e, bada bene ragazzo, finchè avrai indosso quella maschera tu farai quello che io deciderò di farti fare come e quando vorrò!
Così come ti ho creato avrò bisogno solo di un secondo per distruggerti e ora ricompatta il cervello, sali su quel ring e fa di tutto per non farmi rimpiangere di averti dato quella maschera....
Andiamo Stuart.... stanotte gli Empire torneranno a fare quello che sanno fare meglio... dominare la scena!"

Barriage e MacBride escono dal camerino con Slythered che li osserva pensieroso prima di seguirli.

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Taggart: “El, spettatori di tutte le federazioni si stanno sintonizzando sul nostro canale per vedere la prossima sfida, quindi vedi di contenerti…”
Ma El Kokone non presta attenzione alle parole di Taggart, perché è intento a parlare con l’arbitro Eric Adams.
Kokone: “Certo, arbitro, Ronald Reeves ha ingerito una siringa di sostanze non meglio specificate appena un minuto fa! Non ci si può fidare di questa gentaglia, tutti raccomandati e papponi.”
Taggart: “El, per favore, lascia in pace l’arbitro.”
Kokone: “Ho visto cosa avete fatto voi imbroglioni della 2FH! Avete dopato il vostro cane! Vi ho studiato!”
Taggart: “Ma se Reeves è della WTF…”
Kokone: “In quella federazione sono tutti cani e dovrebbero baciarmi l’ano.”
Taggart: “El, ti rendi conto che potremmo avere problemi perché tu parli a caso?”
Kokone: “C’è un evidente complotto in atto!”

2W1C: James McFist (Illinois) vs Ronald Reeves (Texas)

Una versione mixata dell’inno nazionale degli Stati Uniti d’America introduce il primo dei due contendenti, l’ultraconservatore Ronald Reeves! Il pubblico del Wyoming tende a concordare con le ormai note vedute del wrestler di San Antonio, lo accoglie con un applauso! Reeves entra tenendo la mano destra sul cuore, segno di rispetto e patriottismo sulle note dell’inno, in questo gesto è imitato da gran parte della folla. Tutt’altra atmosfera regna ora nell’arena, poiché gli altoparlanti diffondono Hammer Smashed Face e James “Hammer” McFist fa il suo ingresso nell’arena! Il wrestler di Chicago entra sventolando una bandiera americana, tanto basta per portare il pubblico anche dalla sua parte! Hammer raggiunge il ring e il suo rivale. Reeves, osservando i capelli lunghi e l’abbigliamento “alternativo” del wrestler della WBFF, scuote la testa in segno di disapprovazione. McFist per tutta risposta LO COLPISCE ALLA BOCCA DELLO STOMACO CON L’ASTA DELLA BANDIERA! SI PARTE!

DIN DIN DIN!

Reeves arretra verso le corde, McFist incalza, Reeves afferra il Metalhead per i capelli e tira un Headbutt! McFist barcolla ma non lascia cadere la bandiera, Reeves gliela strappa di mano… ma Hammer mette a segno uno Shoulder Block che porta Reeves di nuovo alle corde! E poi… SPLASH!!!! McFist TRASCINA ENTRAMBI FUORI OLTRE LA TERZA CORDA!!! Il pubblico esulta per la partenza scoppiettante e notevolmente ignorante, McFist è in piedi ma barcolla ha subito la caduta quanto e forse anche di più dell’avversario. Reeves infatti riesce ad afferrarlo nuovamente per i capelli e MANDARLO CONTRO IL SOSTEGNO ESTERNO DELL’ANGOLO!!!! OUCH! McFIST LO PRENDE IN PIENO!
The American Pride raggiunge Hammer, lo tira su ancora afferrandolo per i capelli, McFist spintona via il nativo di San Antonio, ma questi torna alla carica con un Front Kick che prende McFist dritto alla base del collo! Hammer da seduto torna al tappeto, Reeves lo afferra per la gamba e lo trascina di fronte a uno dei lati del ring, sale sull’apron… e va per un Elbow Drop! NULLA DA FARE! McFist rotola via e si scansa! Reeves urla di dolore e si massaggia il gomito: il colpo contro l’esterno del ring si fa sentire. Hammer prova immediatamente a sfruttare il vantaggio che si è creato, porta il rappresentante del Texas sul quadrato e LO SOLLEVA PER LA HAMMERSLAM!!! NO! Si becca una gomitata sulla tempia! McFist è costretto a lasciar scendere The W.A.S.P. dalle sue spalle e osservarlo correre alle corde per mettere a segno uno Shoulder Block! SBAM! Andato! McFist però si rialza in fretta, Reeves corre ancora alle corde per un nuovo Shoulder Block… ma rapidamente McFist se lo carica sulle spalle… E METTE A SEGNO LA HAMMERSLAAAAM!!! Il wrestler di Chicago copre immediatamente l’avversario:

1…
2…
NO!

McFist si lamenta brevemente con l’arbitro, più frustrato per non essere subito riuscito a portare a casa la contesa che altro.
Ora Hammer infierisce con un Angry Stomp sul fianco di Reeves appena danneggiato dalla Samoan Drop, corre alle corde… E MOLLA UN CALCIO IN CORSA SUL FIANCO DEL TEXANO! Reeves rotola fuori dal ring, ottima fase di controllo per McFist che lo raggiunge… soltanto per beccarsi una gomitata in piena pancia. Ouch! McFist si piega portandosi le mani alla fonte del dolore, Reeves riesce a prendere una rincorsa e colpre McFist con un Knee Strike! McFist è al tappeto, Reeves si massaggia il fianco maledicendo il Metalhead e solleva la tendina dell’apron ring in cerca di un oggetto contundente! E ne tira fuori una sedia avvolta nel filo spinato!

Kokone: “Come quello che dovrebbero mettere al confine coi mangiafagioli!”
Taggart: “Ma non lo odiavi un secondo fa?”
Kokone: “Be’, su alcune cose ha ragione.”

McFist però ora è in piedi, osserva The American Pride… e lo invita a farsi sotto! Reeves non ci pensa due volte.
CHAIR SHOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOT!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
McFist cade come un sacco di patate, Reeves lo porta all’interno del quadrato e procede con lo schienamento!

1…
2…
NO!

McFist riesce a stento a rimettersi in ginocchio, striscia verso l’angolo, dove resta seduto contro il sostegno appoggiato alle corde, vediamo che gli si è prevedibilmente aperta una ferita sulla fronte. Reeves non mostra il minimo segno di compassione, posiziona la sedia sul volto di Hammer, prende la rincorsa.
FRONT KIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIICK!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! McFist finisce accasciato su un lato contro le corde, Reeves lo trascina per il piede al centro del quadrato e lo copre nuovamente.

1…
2…
NO!!!

Stoica resistenza per McFist, Hammer, riesce ancora a mettersi in piedi, Ronald Reeves lo anticipa e gli molla una Chop! Lo SLAAAAAAAAAAP fa fare qualche urletto ad alcuni nel pubblico, Reeves prende ancora McFist per i capelli, ma riceve uno spintone! McFist si rialza, afferra le orecchie di Reeves… HAMMERING RHYTHM!!!!! SERIE DI HEADBUTT CHE FA SCHIZZARE SANGUE PER TUTTO IL RING!!!! Altri “uuuh” del pubblico, McFist crolla in ginocchio per lo sforzo, ma con un’ultimo scatto di energia prova un Lariat… NO! Reeves, imbrattato di sangue, lo abbranca.
TEA PARTY!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Reverse STO a segno, la fronte di McFist impatta contro il tappeto.
Altro schienamento per Reeves:

1…
2...
3!!!
NOOOOOOOOOOOOOO!!!!

McFist riesce ad alzare la spalla! Reeves tira un pugno al mat, urla a McFist di rialzarsi in modo che può finirlo.

Kokone: “Certo, come no. Quasi mi immagino ‘ehi, Anna, entra in questo campo così ti fai una bella doccia’! Dovrai fare di meglio, Ronald!”

McFist prova a rialzarsi usando le braccia, Reeves lo prende per i capelli e lo “aiuta”. Irish Whip di Reeves… per una SPINEBUSTER sul ritorno! NO!!! Headbutt di McFist che va ancora ad infierire con estremo autolesionismo sulla sua fronte, Reeves barcolla, WHIPLASH DI HAMMER! E POI POWERSLAAAAM!!!! McFist riesce finalmente ad ottenre un momento di respiro, può provare a costruirsi un vantaggio! Hammer afferra la sedia avvolta nel filo spinato, sorride sadicamente. E TEMPESTA REEVES AL TAPPETO DI SEDIATE!!!! Non ancora pago, Hammer posiziona la sedia sulla faccia di Reeves, a contatto col filo spinato. E scala l’angolo fino a raggiungere la corda più alta. Il pubblico inizia a rumoreggiare, Hammer sta per compiere un’autentica follia. Quando il rappresentante dell’Illinois alza al cielo i Rock Fingers, la folla lo incoraggia.
HAMMER.
SMASHED.
FACEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E va a segno.
McFist non riesce subito a coprire Reeves, resta esanime a osservare il soffitto dell’arena. Si costringe a voltarsi, a colmare la distanza, a gettare via la sedia. E a mettere una mano sul petto dell’American Pride.

1…
2…
3!!!
3!!!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
REEVES ALZA LA SPALLA!!!!

McFist si mette le mani nei capelli, quello era quasi un tutto per tutto, ha pesantemente compromesso la sua fronte e la sua stessa lucidità. Eric Adams gli ripete che Reeves ha inequivocabilmente alzato la spalla sul conto di due. Ronald Reeves si solleva sulle braccia, ora anche la sua fronte è aperta, il sangue cola sul mat imbrattandolo. McFist striscia in ginocchio, Reeves lo raggiunge, sempre in ginocchio.
HEADBUTT DI McFIST!
HEABUTT DI REEVES!
HEADBUTT DI REEVES!
HEADBUTT DI REEVES!
McFist rotola all’indietro e si trascina in piedi aggrappandosi alle corde, Ronald Reeves riesce a mettersi in piedi giusto in tempo per osservare McFist franargli addosso. NO! Reeves evita…
E METTE A SEGNO UN’ALTRA TEA PARTY!!!!!
È finita? È finita.

1…
2…
2,99!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
McFIST È ANCORA CON NOI!!!!

Memorabile prova di resistenza del wrestler di Chicago, la sua fronte ha retto molto più di quanto avrebbe dovuto. La vista del metalhead è chiaramente annebbiata e fa fatica anche solo a muoversi. Reeves afferra la sua carcassa e la mette in posizione di Powerbomb. D-DAY IN ARRIVO.
NOOOOOO!!!!!!!! BACK BODY DROP! McFIST HA ANCORA UN COLPO IN CANNA!!!
Reeves prova a rialzarsi immediatamente ma chiede troppo al suo corpo e barcolla, McFist lo sorprende con un nuovo WHIPLASH! Reeves barcolla! È il momento.
ANVIL’S TREASON!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
No.
Ronald Reeves riesce a trattenere Hammer tenendolo per la gola e abbracciandolo.
E GLI MOLLA UN HEADBUTT!!!!
McFist strizza gli occhi, crolla in ginocchio.
Reeves sposta la sedia avvolta nel filo spinato con un piede, abbranca Hammer ancora una volta.
TEA PARTY SULLA SEDIA. È NOTTE FONDA.

1…
2…
3!!!

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui


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Oh, ma lo avete saputo? Denny è uscito dal 2W1C! L'ha sconfitto Nystrom, lo stesso che ha sconfitto Skyblue!
Deve essere un tipo tosto!
Senza dubbio!

"Coff...coff...scusate il disturbo..."

Sul volto degli addetti allo staff WBFF è palpabile il terrore, Denny Leone ha appena ascoltato le loro parole, eppure il figlio di Jack Leone sorride alla volta dei tre, i quali si rasserenano di colpo.

"Ebbene si, sono stato sconfitto in maniera pulita.
Nulla da dire, quando un rivale ti supera sul ring c'è solo da rimboccarsi le maniche e tirare avanti. Ci tenevo molto a passare il turno, è andata così..."

La tranquillità di Denny non convince del tutto i suoi 'interlocutori', i quali rimangono in silenzio.

"Però in R-Pro sono reduce da una fantastica vittoria con il Team Punishment, vittoria che porterà a non si sa cosa ma che dona lustro e visibilità a livello internazionale. E' il mio lavoro, sto guadagnando molti soldi, sto acquisendo popolarità ed una nomea che fino ad ora associava il mio cognome esclusivamente a quello di mio padre...ed ora non è più così! Sto divendando qualcuno in ognidove..."

Il sorriso di Denny ora è smorzato, ed osserva con interesse i tre malcapitati.

"Qui in WBFF la storia è diversa.
Qui io non sono un semplice numero che mira ad espandere la propria fama, voi conoscete il mio nome, tutti conoscono il mio nome. Quindi, limitiamoci a parlare di WBFF. Voi, in fondo, non siete altro che numeri all'interno di questa federazione, ed una volta licenziati da questa federazione cosa andreste a fare?"

Denny sorride, i tre sembrano spaventati.

"Sapete, conosco McFarry ed una mia semplice parola potrebbe..."

I tre si scusano sentitamente con Denny Leone e si allontanano dal wrestler di Portland il quale scoppia a ridere.

"Incuto timore persino con le parole.
Jack, devo dirti qualcosa?"

Altra risata isterica, e Denny Leone si allontana dall'inquadratura visibilmente provato per le recenti vicende che lo hanno visto impegnato su più fronti.

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Backstage dell'arena di Cheyenne. All'interno di un locker room ci sono Paul DeSade in compagnia di suo padre Morgan.

MDS: "Oramai i miei consigli non ti servono più, Paul, quindi è inutile che io rimarchi l'importanza del match che dovrai affrontare stasera... Conosci le insidie che dovrai affrontare, sai come fronteggiarle e sai ciò che dovrai evitare."

"E soprattutto conosci il premio che riceverai in caso di vittoria. Per questo sai che non dovrai lottare soltanto per te stesso ma anche per altri quattro uomini che ripongono le loro speranze in te: Drago, Angel Obike Lowe, Skyblue e persino Aaron Kirk stasera anelano che sia Paul DeSade a uscire vincitore dal Main Event. Dimostra di essere in grado di farti carico dei desideri e delle ambizioni di chi ti è vicino."

Paul risponde a suo padre.

PDS: "Nonostante tutto non avverto pressione per l'incontro che dovrò sostenere stasera, padre. Sono abituato a reggere un vessillo ben più importante di quello del nostro team... Sono abituato a difendere il nome della Scuola del Sapere Superiore ogni qual volta io venga chiamato in causa per gli incontri del Total War Project e finora non ho mai fallito e non ho mai gettato l'ombra del disonore sul nostro nome e su quello del Dolore... Almeno finché ho potuto fare affidamento solo ed esclusivamente sulle mie forze."

Frecciata di Paul alla sua attuale situazione in TWP in cui si trova a dover fare coppia con Louis Courtois con risultati decisamente poco convincenti [3 sconfitte su 3, ndFra].

PDS: "So bene quanto sia importante vincere questa sera. Soltanto se penso che persino il leader del team nostro diretto avversario si è scomodato per provare a ottenere la possibilità di entrare per ultimo ai War Games mi rendo conto di quanto sia fondamentale una mia vittoria stasera in modo da ottenere un vantaggio determinante su tutti i nostri nemici. Non tradirò le aspettative che Drago e gli altri nutrono nei miei confronti... Sono stato scelto da Petr Vesely che mi ha indicato un nuovo cammino da percorrere e ho intenzione di ripagare la sua fiducia a partire da questa sera."

PDS: "Se questa è la mia nuova ragione di vita, allora io la perseguirò fino in fondo con tutte le energie che ho a mia disposizione senza risparmiarmi, senza tirarmi indietro, senza avere paura. A The Last War noi saremo gli ultimi a prendere parte al match... E saremo anche gli ultimi a uscirne. Questa è più di una promessa."

Morgan si limita ad annuire di fronte alle parole di suo figlio che, senza aggiungere altro, si allontana dirigendosi verso l'uscita del locker room. Manca poco al suo match, riuscirà Paul DeSade a ottenere un prezioso vantaggio per il suo team?
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Drago / Denny Leone
Over the God
08/04/2016 20:44
 
Quota

L’immagine di un armadietto aperto in mezzo al silenzio.
Lì dove l’uomo comune ripone i vestiti, ci sono persone che custodiscono i propri tesori. Robert Dumas è uno di questi.
Non ci sono vestiti, non l’ombra di una gruccia o di una borsa nel ripiano inferiore del suo spazio personale, solo l’oro. Quello della cintura Desperation Iron Man Championship, appeso sulla sbarra di metallo anodizzato.
Il santino al centro di un tempio eretto al culto della personalità.
Robert Dumas è seduto sulla panchina posta a pochi passi dall’insolito altarino. Seduto con in mano il taccuino rosso che abbiamo già visto negli ultimi mesi.
Lo sfoglia assorto tenendolo in una sola mano, ne incrina la consistenza facendo scorrere velocemente le pagine: riproduce un amatoriale cartone animato composto dai nomi di tutte le persone che, per un motivo o per un altro, hanno scalfito la scorza dura delle sue certezze.
Nell’altra mano le dita distratte percorrono lo schermo di un cellulare.
Pochi secondi di incertezza ed equidistanza, poi le nuove tecnologie hanno la meglio. Smanetta rapidamente prima di portarsi lo smartphone vicino all’orecchio.
Mentre attende la risposta dall’altro capo della comunicazione gli occhi insistono sul taccuino. Il bagliore sinistro della cintura appesa nell’armadietto si insinua nell’occhio della telecamera proseguendo il suo andamento ondulatorio.
La voce del bastardo arriva come lo squarcio su una tela bianca.

Dobbiamo parlare.



Di cosa?!?

Il sorriso stanco di chi non crede alle proprie orecchie.

C’è davvero bisogno che ti spieghi di che cosa? Credi che tutto stia procedendo per il verso giusto?

Mantiene la calma con fatica, mentre scorre l’elenco dei nomi. Stavolta più lentamente.

Non erano questi i patti, non per questo ho accettato.

Si volta di riflesso verso l’oro della cintura e la osserva.

Io non ho avuto quella cintura in regalo. Io l’ho conquistata, o per meglio dire, lei ha scelto me, come fa da dieci anni a questa parte ogni volta che ne ha l’occasione.
Se il tutto si fosse racchiuso alla semplice vittoria di questo titolo avrei potuto benissimo proseguire la mia corsa da solo. Credi che non ne sarei stato capace?


L’occhio nervoso rimane fisso sull’agendina rossa.

La verità è che tutto va a rotoli. Non hai il controllo della situazione, l’unica cosa che rimane in piedi della tua precaria costruzione è il sottoscritto. L’unico che sopravvive allo sfacelo degli ultimi mesi sono io.



Sono l’ultima statua rimasta in piedi tra le rovine.



No, hai ragione. La resa dei conti non è ancora arrivata…

Guarda in lontananza.

... Ma è molto più vicina di quanto tu possa immaginare.
E per tua sfortuna, io non sono un monumento.
Non resterò in piedi ad osservare il tempo scorrere in preda al guano. Non sono fatto per essere guardato e per vendere qualche biglietto in più.
Hai poco tempo per fartelo entrare in testa.



Tronca la conversazione con gesto nervoso, senza lasciare il tempo ad una risposta.
Con entrambe le mani lascia scorrere i fogli del suo taccuino fino all’ultima pagina.
Rimane a guardarla per qualche secondo.
Poi con tutta la calma del mondo si mette in piedi, prende la sua cintura e se ne va.

CAMERA FADES

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Nel backstage vediamo Angel Obike Lowe davanti alla telecamera, è da solo, pare essere stato in grado di evitare il petulante intervistatore “Sir” Francis Lame.

“Mancano solo sette giorni alla resa dei conti, all’ultima guerra. E io ho scelto da che parte stare. È il mio dovere di Voice of the Voiceless proteggere coloro che vengono emarginati dalla dirigenza. Michael McFarry ha formato una gran bella squadra di top star, Robert Dumas, James McFist, Jack Leone e Völkermord, ma quello che non è stato in grado di fare è essere un leader presente. Dove lui ha fallito, Skyblue ha avuto successo, lui che è la presenza che dona motivazione e ispirazione all’intera squadra. Stando vicino a lui in queste settimane ho compreso che non getterà la spugna, che farà di tutto per ergersi non come singolo ma come uomo di squadra. Qui non si tratta di sognare, ma di riuscire a concretizzare questo tentativo.”

Il wrestler del Sud Africa osserva la telecamera e rimane in silenzio per un paio di secondi.

“L’operato dell’UnStable può solo portare danni alla federazione, hanno scelto di far entrare nella squadra Sheenan, un vero mostro, un uomo sadico che ha perso il controllo di se stesso, accettando la distruzione. Se Gaijin e Sophitia sono disposti a fare un patto con un demone del voodoo, allora l’UnStable va fermata e ridotta all’osso prima che possa attaccare ed avere efficacia. Non possiamo lasciare che persone come loro continuino ad agire senza controllo.”

Il Voice of The Voiceless si ferma ancora per qualche altro secondo e poi riprende a parlare.

“La Chaotic Existence e l’Awakening hanno formato un’alleanza pericolosa, cercano di venderci l’idea che siano uniti quando ognuno di loro ha modi di pensare differenti. Cos’hanno in comune Jumala ed Emyx Riddle? Nulla, Jumala è come un santone che cerca di vendere acqua santa recuperata dal pozzo sotto casa. E poi c’è la Chaotic Existence, il peggior…”

Angel interrompe il suo discorso quando una persona si posiziona davanti alla telecamera.

??: La Chaotic Existence il peggior gruppo su cui si possa puntare.

Le telecamere mostrano un inquadratura migliore, poco dopo notiamo che mel backstage ad interrompere Angel è il Mindnight Sailor: Zed

Zed: L'unico modo grazioso per accettare un insulto è ignorarlo; se non lo puoi ignorare, coprilo; se non riesci a coprirlo, ridici sopra; se non riesci a riderci sopra, probabilmente è meritato. Noi della Chaotic non meritiamo di essere definiti come i peggiori non credi? Suvvia, abbiamo uno stile bad-asser, siamo ribelli ma non siamo tutta questa incompetenza per essere chiamati peggiori.

Il nativo di Brooklyn si piazza vicino al sudafricano

Zed: Una lingua tagliente è l'unico strumento acuminato che migliora con l'uso costante. Risparmiati le parole, potranno servirti sul ring quando implorerai perdono

Il membro del Team Skyblue sembra impressionato dalle parole del bad-asser.

Angel: Hai carattere, ragazzo, indubbiamente sei uno fra i volti nuovi da tenere in considerazione. Puoi far breccia in questa federazione e probabilmente sei abbastanza fuori di testa da sentirti a casa nella Chaotic Existence. Però, una cosa devo dirtela, ai War Games saremo nemici, saremo ostili. Per una volta sarò colui che dovrà opporsi alla determinazione di un individuo per il bene di un gruppo che opera per il bene della federazione. Nulla di personale ma su quel ring non saremo solo rivali, ma anche nemici.

Angel e Zed si scambiano un ultimo sguardo di sfida silenzioso mentre sfumano le immagini.

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Kokone: SHOUT dei Tears for Fears risuona nell'arena, la Legacy si palesa sul ring ed è pronta ad affrontare l'Empire in questo particolare match che abbraccia diverse federazioni all'interno della WBFF.
Taggart: Ed infatti, sulle note molto rock di una GOD SAVE THE QUEEN rivisitata, l'Empire entra sul quadrato al gran completo.
Kokone: Il match di oggi è un canonico 3 vs 3, non tornado.

Match 4*: 3 vs 3 Legacy vs Empire (Daniel Stuart, Pedro Da Reis e Dylan McZax vs David Barriage/Slythered/MacBride)

DING DING

Sul ring partono Daniel Stuart e MacBride, il membro dell'Empire parte subito forte mettendo a terra Stuart con una CLOTHESLINE. Daniel resta a terra e MacBride prova ad imprigionarlo immediatamente in una sorta di SIDE HEADLOCK che mette in netta difficoltà Daniel.
Stuart tenta di divincolarsi dalla morsa del rivale, e riesce con non poche difficoltà a rimettersi in piedi...colpendo con delle gomitate al corpo il rivale che è costretto a mollare la presa...
Tuttavia MacBride reagisce con un PELE' KICK e Stuart va a terra!

Kokone: Grandissima manovra di Stuart!
Taggart: Guarda che è MacBride ad aver portato a segno il corpo!
Kokone: Ma sai quale è il nome di MacBride?
Taggart: No...
Kokone: Stuart!
Taggart: Occazzz...

MacBride si avvia verso il suo angolo...TAG ALL'INDIRIZZO DI BARRIAGE, il quale entra di gran carriera e comincia a colpire con una raffica di FOOT STOMP a terra Daniel Stuart, che sembra particolarmente dolorante. Barriage prova il pin:

1....

Subito kick out di Stuart, ma Barriage prova un'altra volta il pin!

1....

Altro Kick Out, e Stuart rotola verso il suo angolo, ma Barriage gli abbranca la gamba, vuole regolare sin da subito i conti...STUART TUTTAVIA SCALCIA VIA DAVID E DA' IL TOUCH A PEDRO DA REIS che si lancia a tutta velocità su Barriage e lo mette a terra con un TORNADO DDT!
DaReis prova immediatamente lo schienamento:

1...
2...

INSIDE CRADLE DI BARRIAGE!

1...
2...

Kick Out di DaReis, e Barriage rotola verso il suo angolo, dove Slythered si prende immediatamente il tag e si lancia con un RUNNING CROSSBODY sul rivale, il quale tuttavia riesce a rotolare in posizione dominante ed tenere per la cinta Sly, il quale viene fatto vittima di un TRIPLE NO RELEASE SUPLEX!
Ottima la manovra del wrestler portoghese, che si avvia verso il suo angolo e dà il cambio a McZax!

McZax sale sul ring ed anzi sale sulla terza corda, mentre Slythered si rimette in piedi...

DIVING CROSSBODY DI MCZAX SU SLYTHERED...IL QUALE VIENE CENTRATO IN PIENO DA DYLAN! Che prova immediatamente lo schienamento!

1....
2....

Kick Out di Sly, McZax rialza l'avversario...ENZEGURI KICK PERFETTAMENTE RIUSCITO DA PARTE DI SLYTHERED, CHE RIESCE FINALMENTE A PORTARE A SEGNO UNA MANOVRA DEGNA DI TALE NOME!
McZax è a terra e Slythered dà il cambio a MacBride, il quale entra sul ring e mentre McZax si rialza, mette subito a segno una SWINGING NECKBREAKER!

Kokone: Intanto all'angolo dell'Empire vediamo Barriage e Slythered discutere del touch "rubato" pochi istanti prima!
Taggart: Come sempre tra i due enormi incomprensioni!

MacBride prova uno schienamento:

1...
2...

INSIDE CRADLE DI MCZAX!

1...
2...

NIENTE! MacBride è in piedi...MA MCZAX LO SORPRENDE IMMEDIATAMENTE CON LA SUA THE SIGNATURE!!!!!!
REVERSE DOUBLE UNDERHOOK DDT!!!!!!

McZax ha subito qualche colpo e rotola verso l'angolo per dare il cambio a DaReis, mentre un dolorante MacBride prova a cercare da terra l'aiuto di Barriage e Slythered...I QUALI SONO TROPPO IMPEGNATI A DISCUTERE TRA LORO PER PRESTARE SOCCORSO AL COMPAGNO!!!!

E DANIEL STUART NE APPROFITTA...ENTRANDO SUL RING DA UOMO NON LEGALE E COLPENDO CON UNA CLOTHESLINE ALL'ANGOLO BARRIAGE, mandandolo fuori dal ring...e stessa sorte tocca a Slythered, che viene lanciato da Stuart direttamente addosso a Barriage fuori dal quadrato!

Kokone: meanwhile, sul ring...

Pedro DaReis intanto prende una breve rincorsa su un MacBride che ancora non si è ripreso dalla finisher di McZax...

BUYOUT CLAUSE!!!!!!
PUNT KICK PERFETTAMENTE ESEGUITO!!!!!!
E C'è IL PIN:

1....
2....
3!!!!!!!!

Taggart: Vittoria per la Legacy e punto importante messo a segno da Stuart a sette giorni da The Last War!
Kokone: Le incomprensioni tra Slythered e Barriage hanno portato a tutto questo!


VINCITORI


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Sotto le note di SHUT YOUR MOUTH dei Pain ecco arrivare l’AntiHero, David Wolff. Anche stasera in borghese, ma senza il suo avvocato, giacchè Mark McGregor stasera si trova a Londra, alla Cage Of Fight Arena. Percorre lentamente la rampa guardandosi intorno. Il suo look di stasera ricorda quello di Schwarzenegger nel film Terminator 3. Le luci si predispongono di colore blu elettrico come al solito e Wolff prende parola.

Wolff: Ormai ho perso il conto dei giorni del mio regno da King Of Fight Champion qua in WBFF. Da quella fatidica sera di Maniacs, quando le parole che andavo dicendo da settimane si sono concretizzate. Non fraintendetemi, me ne sbatte le palle di poter dire al primo stronzo che passa da quanti giorni, ore, minuti e secondi sono campione. Ma almeno con un titolo del genere in spalla gente come Jumala o Barriage inizieranno a tenermi in considerazione.
A proposito di Jumala, vedo bene che quel sacerdote da strapazzo ha smesso di rompermi le palle con le sue cazzate da cultista. Eh già ha smesso perché ha mandato avanti il suo araldo, il suo nuovo giocattolo Emyx Riddle. Il fottuto enigmista che solo due settimane fa è riuscito a sfiorarmi. Quel buffone in tutti i sensi settimana scorsa ha trovato pane per i suoi denti.

Wolff estrae un foglio ripiegato dalla tasca del giubbotto di pelle. Sorride sornione poi torna serio.

Wolff: Questo contratto. Un contratto che gli impedisce di causarmi danni fisici da qua alla disputa del PPV. Ora probabilmente vi starete chiedendo perché stasera ho chiesto uno spazio qui nel ring WBFF. Facile. Per fare dei chiarimenti. Non mi sono montato la testa. E non sono diventato nemmeno uno di quei campioni che appena vinta la cintura vogliono contratti onerosi e privilegi.
Fosse per me questo contratto finirebbe nel tritadocumenti più vicino. Questo contratto è pura merda. Un fighter come me reagisce con le mani alle mani. Non con stupide vie legali. Ma McGregor mi ha fatto riflettere. Quell’irlandese è un avvocato di gran fama e mi ha fatto capire che se volevo ancora i suoi servigi per evitare magagne legali con la WBFF dovevo stare alle sue indicazioni.
E cosi ho firmato. Mi son semplicemente detto che fino al PPV non ci sfioreremo, ma quella sera giuro che io metterò fine alla carriera di Emyx Riddle. Quel bastardo pagherà fino all’ultimo tutto ciò che mi ha fatto. Basta mind games, basta enigmi, basta attacchi nel backstage. Solo io e lui. Nessuna squalifica. E il titolo KOF in palio. Vuole la guerra? L’ha trovata.

Wolff appoggia a terra il microfono e s’allontana sotto le note della sua theme.

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Jack Leone è nel backstage con l’avvocato Kobayashi, i due sono davanti a una porta senza targa.

DK: “Jack, ho una notizia da darti.”
JL: “Fammi indovinare, è una notizia triste?”
DK: “No, è una buona notizia. Visto il tuo ritorno dalla parte del boss Michael McFarry, ti è stato consegnato un ufficio da diplomatico inter-promozionale dove puoi continuare a svolgere i tuoi incarichi di rappresentante del Khanato della Jack Leone Wrestling e del JLW Dojo. Così puoi mandare avanti i tuoi intrecci con la Valley Death Wrestling, il Total War Project in perfetta comodità.”
JL: “Wow, è fantastico, quindi quello è il mio ufficio?”
DK: “Il boss l’ha voluto preparato perché possa piacerti, ora scusami ma devo andare, troverai all’interno la tua segretaria e credimi, sono certo che la sorpresa ti piacerà da impazzire.”

Sad News Kobayashi attacca una placca dorata con la scritta Jack Leone alla porta della stanza e gli consegna le chiavi prima di assentarsi. Jack apre la porta usando la chiave.

JL: “Home sweet home, sono tornato ad avere potere.”

Tuttavia, la porta è già aperta e all’interno dell’ufficio, decorato in modo rustico, country, adatto alla personalità del Cowboy di New York, c’è una persona. Tuttavia, non può trattarsi della sua segretaria, sia perché siede sulla sedia del potere (fatta a immagine e somiglianza della storica ‘cadrega’ di Kobayashi), sia perché è un volto facilmente riconoscibile.

JL: “John Kratos?”
JK: “Esattamente, ‘Old Jack. Benvenuto nel tuo ufficio, sono un po’ impegnato quindi dai uno sguardo breve e poi lasciami qui a riflettere.”
JL: “Ma come… cosa ci fai tu qui dentro?”
JK: “Si dà il caso che sono un vecchio amico della tua segretaria e mi ha permesso lei di entrare, vero… Yvonne?”

Da sotto al tavolo spunta il volto della segretaria Yvonne, la storica segretaria di McFarry. La donna usa un fazzoletto bagnato sul viso per rendersi presentabile.

JL: “Cosa ci faceva Yvonne sotto al tavolo? Stava giocando a nascondino?”
JK: “Nascondino? Ci sei arrivato vicino, Jack, ma no, come già sai ho fatto breccia nel cuore della segretaria da diversi mesi. E l’ultima volta che ci siamo incontrati abbiamo reso l’ufficio di McFarry il luogo più caldo sul pianeta Terra.”

Yvonne fa una smorfia di soddisfazione.

Y: “Sai, Jack, sarà un piacere lavorare per te. Spero che tu sia professionale quanto lo è stato il Greek Warrior nei miei confronti.”
JL: “Hai ripreso a parlare? Ma non avevi perso il sorriso?”
Y: “Grazie al Bald Basterd ho ripreso il mio sorriso che McFarry mi aveva tolto. E ora sono una donna felice. Vi lascio ai vostri discorsi da uomini.”

La segretaria dà un bacio sulla guancia al suo nuovo boss ed esce dalla stanza mentre Kratos sorride con le braccia dietro alla testa.

JK: “Eh, già, McFarry non ha idea di cosa si è perso continuando a maltrattarla! Mi auguro che tu non ti comporterai allo stesso modo, tanto si tratta di una collocazione provvisoria. Sai benissimo che fra sette giorni quando la McFarry’s Crew perderà i War Games tu perderai tutto quello che ti è stato offerto. L’irlandese non perdona chi sbaglia.”
JL: “E scommetto che tu ne sai qualcosa visto che lo scorso anno ti ha licenziato per aver perso i War Games. Così come farai anche quest’anno, ti consideri il collante dell’Awakening in Chaos quando sei esattamente il suo punto debole.”
JK: “Mi sottovaluti, Jack. Lascia che io ti spieghi qualcosa. Nel 2015 ero un uomo alla ricerca di se stesso, il mio luogo d’appartenenza, la Playa Wrestling Stars, si è fermato a luglio proprio quando ho vinto una title shot. E per mesi e mesi ho aspettato di poterla incassare, quindi ero in WBFF Wrestling in modo provvisorio. Sai cosa vuol dire… ero pronto ad andarmene in qualsiasi momento.”
JL: “Se è per questo l’hai lasciata la settimana dopo WBFF Maniacs VIII ma sei ancora qui a cercare di intralciare i piani di gente che vive e combatte solo per questa federazione. Non capisco perché hai accettato di tornare con la Chaotic Existence, l’hai rifiutata tante volte, quando c’era Malcolm Clark con la sua combriccola di comici mancati non te ne fregava nulla di salvarle la reputazione, ma ora cerchi di far credere al mondo intero che la tua fazione di clown conti qualcosa? Sei ridicolo, così come la tua assenza di capigliatura per uno che non ha nemmeno 40 anni sulle spalle.”

Mr. Attitude cerca di deridere Kratos e lui si alza dalla sedia, arriva a muso duro con l’altro lottatore.

JK: “Credimi, Jack, le battute sulla mia capigliatura le sento da quando ho messo piede sul ring per la prima volta e non mi danno alcun fastidio. Ma se tocchi la Chaotic Existence e la nostra alleanza sempiterna con l’Awakening allora vuoi veramente metterti nei guai.”
JL: “Calmo, John, non c’è bisogno che ti scaldi. Permettimi di dirti una cosa. Sei capitato al momento sbagliato, perché non c’è mai stato un team forte come la McFarry’s Crew. Può il tuo Black Violence compararsi con Robert Dumas? Nah. Può Wizard compararsi con James McFist? Nah. Può il badass and ass kicker Zed compararsi con il mostro il cui nome significa genocidio, Völkermord? Nah. Altra domanda. Può Jumala compararsi con Michael McFarry? Per favore! E ultima domanda. Può John Kratos compararsi con Jack Leone?”

L’ultima domanda scatena ilarità nel Greek Warrior, che sorride per poi cambiare espressione e diventare serio, con le vene alla gola e lo sguardo truce.

JK: “No, Jack, io non posso compararmi con te perché a differenza tua io so essere un mostro. Non sono alla cerca della gloria perduta, non ho venduto me stesso per annusare il profumo del potere, io sono il Greek Warrior e quando ci troveremo sul ring durante i War Games sarò l’ultima persona che vorresti trovarti di fronte. Te lo assicuro, Jack… ti distruggerò, ti farò provare dolore, non ti tratterò come un cinquantenne ma ti renderò la permanenza su quel ring un autentico inferno, ti farò agonizzare, ti massacrerò, torcerò le tue ossa e contrarrò i tuoi muscoli con torture che nemmeno hai idea di come funzionano. Perciò, io ho una domanda per te… può Jack Leone sopravvivere a John Kratos?”

Mr. Attitude cerca di trovare le parole giuste, muove la testa nervosamente ma non esce nulla dalla sua bocca. Il wrestler si frega la barba, poi aggredisce a tradimento il Greek Warrior.
GLI FA SBATTERE LA TESTA SUL TAVOLO!
Kratos però reagisce e lo spintona, facendolo cadere a terra.
IL BALD BASTERD SI TOGLIE LA T-SHIRT!
Il Greek Warrior è pronto a scatenare l’inferno nel nuovo ufficio di Jack Leone.

JK: “Ora mi temi, Jack? Ti rendi conto di quanto sono temibile? Potrei distruggerti in qualsiasi momento, anche ora, ma la verità è che stasera mi sento misericordioso. Se dovessi farti fuori e distruggere l’ufficio, Yvonne non sarebbe affatto contenta, quindi ci rivediamo fra sette giorni ai War Games. Ho deciso di distruggerti per concederti il mio ultimo gesto di generosità.”
JL: “Cosa vuoi fare, raccogliere voti per farmi tornare il gestore della JLW?”
JK: “Oh, no, Jack, io ti ritirerò dal Wrestling. Ho deciso che sarai tu a gettare la spugna e abbandonare questa disciplina che ami tanto, e non avrai alcun posto in cui andare perché dentro il tuo cuore sai bene che la WBFF Wrestling è il tuo luogo d’appartenenza. Non è creando una federazione che puoi cancellare dove ti senti a casa. Goditi questi ultimi giorni perché non ti concederò alcuna gioia né gloria ai War Games. The Last War sarà la tua ultima guerra… e la perderai!”

Kratos abbandona la stanza mentre Jack Leone è ancora a terra, Mr. Attitude appare sconvolto da questo incontro che non si è concluso nel modo in cui si auspicava.

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Stanza 333.
Luce soffusa, non il solito buio.
Dal titantron si staglia il volto di Jumala.
Il Leader dell'Awakening in Chaos ha qualcosa da dire.

Jumala: "Il giorno del giudizio è sempre più vicino. Tra sette giorni, la WBFF così come voi la conoscevate cesserà di esistere."

Sorriso beffardo di Jumala, mentre il pubblico fischia l'ennesimo delirio di onnipotenza del Self-Proclamed God.

Jumala: "Quindi i futuri rivali della potenza che esploderà in tutto il suo fragore durante i War Games altri non sono che un team capeggiato dal padre/padrone della federazione, che sta esalando l'ultimo respiro prima di crollare dinnanzi ad un peso insostenibile, un peso dato da compagni estremamente validi, ma al tempo stesso ambiziosi. E l'ambizione personale porta all'inevitabile sfacelo..."

Altro sorriso.

Jumala: "Estrema incoerenza la mia? Come è possibile che la gente mi critichi per un qualcosa che è insito nel nostro essere. L'Awakening in Chaos poggia su basi particolari, completamente differenti rispetto alle canoniche stable che spopolano in questa disciplina. L'Awakening in Chaos è in continua mutazione, fa giri immensi che ritornano poi ad un punto di partenza unico ed insindacabile, che è l'assoluta convinzione di porre questa squadra e questa fazione al di sopra di ogni altro elemento umanamente concepibile.
Ogni tassello non si incastra perfettamente nè con quello precedente, nè con quello successivo. Ora, sarei stolto e bugiardo a negare di leggere i commenti riguardo a quanto accade in seno alla WBFF, con particolare attenzione e cipiglio su quelle che sono le mie parole e le mie gesta, tuttavia ciò che voi stupidi individui canonici ritenete poco professionale e soprattutto privo di senso, per l'Awakening in Chaos il nonsenso è il pane ed il succo del senso stesso. E posso continuare a dirvelo, e continuerete a non capire ed a criticare, magari esaltando l'UnStable che di fatto non professa un qualcosa di tanto dissimile dal nostro modo di essere...ma aihmè, questa è una battaglia che non posso vincere, le menti di chi ragiona solo sulle vittorie e sulla realtà verranno convinte tra sette giorni."

Altro sorriso.

Jumala: "Ed a proposito di UnStable, che annovera tra le sue fila la dolce Sophitia, della quale conosco vita morte e miracoli. Lei è donna da temere e rispettare, ma il resto del team...un totale disastro.
Kolme...un nome che racchiude in se stesso le reali chance di successo, prossime allo zero."

Ennesimo sorriso, attimi di silenzio.

Jumala: "Ed infine, il team del campione. Il grande Skyblue! Talmente preso da questo evento dal mandare avanti il fido scudiero di Liberec distaccandosi totalmente dal resto del team, come se per lui fosse tutto dovuto e tutto fondamentalmente inutile, finchè non si tratta di quel titolo. Un'accozzaglia di fenomeni senza nè capo nè coda."

Jumala scuote la testa in segno di disapprovazione.

Jumala: "Capirete bene che ciò che vado proclamando da settimane appare inevitabile. Tra sette giorni, anche coloro che non credevano saranno costretti a credere."

Buio.
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Over the God
08/04/2016 20:45
 
Quota

Taggart: "Ultimo match della serata, ultima sfida pre The Last War!"
Kokone: "Quattro lottatori appartenenti ad altrettanti team se le suoneranno di santa ragione per far ottenere alla propria squadra una preziosa opportunità."
Taggart: "L'ultimo ingresso ai War Games!"
Kokone: "I lottatori si trovano già sul quadrato, si attende solo il via dell'arbitro."

Main Event, Fatal 4 Way for Last Team Entrance (War Games): Michael McFarry vs Paul DeSade vs Black Violence vs Sophitia

McFarry è poggiato ad un angolo, guardingo, sembra studiare con attenzione i suoi tre avversari. Sophitia invece ha un atteggiamento totalmente diverso, si fa i propri comodi... La Mad Lilith's Daughter si controlla le unghie delle dita, ci manca solo che si metta a farsi la manicure! Black Violence e DeSade invece sembrano attendere solo il ring-bell, ansiosi di menar le mani. Il referee dell'incontro dice che si può partire!

DIN DIN DIN!

Violence e DeSade sfruttano la loro stazza per imporsi subito, Paul riesce a condurre Sophitia ad un angolo, Black Violence fa lo stesso con McFarry. I due infieriscono a pugni ed Headbutts, fino a quando non decidono di lanciare - contemporaneamente - i loro avversari verso il corner opposto con un'Irish Whip. McFarry e Sophitia vengono quindi scaraventati in corsa verso il centro del ring, dove rischiano di collidere l'uno contro l'altra! Sophitia però si distende a terra in orizzontale, permettendo al boss della WBFF di superarla. McFarry quindi continua la sua corsa verso DeSade, sorprendendolo con un Running Bycicle Kick! Paul finisce contro le protezioni e vi rimane poggiato! Black Violence intanto si fionda verso Sophitia, ma viene anticipato e atterrato con un Arm Drag! La ragazza riesce a mantenere a terra il wrestler di colore, con una chiave articolare. McFarry intanto continua ad infierire su DeSade, a suon di calci e pugni, poi lo afferra per la testa e lo conduce in prossimità del centro del ring. Uppercut, poi Toe Kick! DeSade rimane piegato in due! McFarry corre verso le corde, ottiene un ropes rebound e torna in direzione dell'avversario...

Spinebuster! DeSade schianta McFarry sul mat! Michael rotola fuori dal quadrato.

Sophitia, notando l'accaduto, molla la presa su Black Violence e scatta verso il lottatore del Maryland, provando a coglierlo alla sprovvista.

SPINEBUSTER! DeSade atterra anche la lottatrice dell'UnStable! Anche Sophitia rotola fuori dal ring.

Black Violence si rialza e giunge a tu per tu con DeSade! Scontro tra titani in vista! Elbow Smash di Violence! DeSade indietreggia, poi risponde con un pugno a mano chiusa che si infrange sul volto del wrestler di colore. Violence indietreggia volontariamente verso le corde, ottiene una spinta e parte in carica verso DeSade, pronto a travolgerlo...

E SPINEBUSTER ANCHE SU BLACK VIOLENCE! Pinfall!

1!

2!

Kick out!

DeSade si rialza, Black Violence però non ha neanche il tempo di tornare sulle sue gambe. Viene afferrato per le caviglie da McFarry - che si trovava fuori dal ring, e viene trascinato fuori con degli strattoni. McFarry filtra all'interno dello squared circle alla ricerca di un confronto con DeSade. Intanto Sophitia beffa Black Violence da dietro, colpendolo con una gomitata sulla nuca! La folle rialza il lottatore di colore, lo colpisce con un Dropkick che lo fa indietreggiare fino a costringerlo a poggiarsi contro una transenna.

Folle corsa di Sophitia!

SPEAR!

LA TRANSENNA VIENE ABBATTUTA! VIOLENCE E SOPHITIA FINISCONO IN MEZZO AL PUBBLICO!

Crowd: "This is awesome! This is awesome! This is awesome!"

Sul ring intanto McFarry corre in direzione di DeSade. Paul gli tende un braccio teso, ma Michael lo intercetta abilmente e gli si aggrappa addosso, invertendo con un Crucifix Pin!

1!

2!

Colpo di reni.

I due si rialzano, DeSade riesce ad anticipare McFarry nonostante la potenziale maggiore rapidità dell'avversario, e poi lo mette alle strette contro un Corner devastandolo a suon di pugni. Infine gli cinge il busto con le braccia e lo scaraventa verso il centro del ring con un Belly to Belly Suplex! La botta si fa sentire, ma incredibilmente McFarry si rialza subito e si spinge alle corde, poi torna in corsa verso DeSade! Running Big Boot! Il piede dell'irlandese però viene bloccato da DeSade, che poi inverte con un Capture Suplex! McFarry di nuovo a terra, schienamento!

1!

2!

Niente da fare.

Intanto Sophitia si è rialzata, la donna afferra Black Violence per la testa e lo induce a rialzarsi, poi lo colpisce in faccia con un Elbow Smash da ferma, facendolo indietreggiare in mezzo alla folla. Black Violence però reagisce, Back-Hand Chop che si fa sentire per tutta l'arena! Sophitia indietreggia fino a tornare nella combat zone, Violence le è alle calcagne... Il Numidian Hero la afferra da dietro...

E LA SCARAVENTA CONTRO I GRADONI D'ACCIAIO!

SBAAAAAAAAAAAAAAM!

DeSade intanto rialza McFarry, Irish Whip verso le corde. Michael trova le ropes e continua la sua corsa finendo nuovamente tra le grinfie del Pain Master from Maryland, il quale si inclina in avanti pronto per eseguire un Back Body Drop. Errore fatale, perchè concede a McFarry la posizione ideale per chiudere la sua temibile...

BUSINESS CLASS! DOUBLE UNDERHOOK SIT-OUT FACEBUSTER! ESECUZIONE PERFETTA E RAPIDISSIMA! DESADE AL TAPPETO! E LO COPRE! LO COPRE!

ONE!

TWO!

THREE!

NOOOOO! COLPO DI RENI! DESADE NEGA LA VITTORIA AL WBFF'S OWNER!

Michael non ci crede, pensava di avere la vittoria in pugno ma non ha fatto i conti con la grande resistenza del face-painted wrestler.

Intanto fuori dal ring Violence rialza Sophitia, poi se la carica su una spalla... E SI INDIRIZZA VERSO IL PALETTO DI SOSTEGNO! Ma la Lilith's Mad Daughter riesce a scivolare alle sue spalle, e poi A SPINGERLO CONTRO IL PALETTO!

SBAAAAAAAAAM! CHE CRANIATA!

Sophitia non gli concede neppure la possibilità di crollare a terra, lo trattiene da dietro sostenendo il suo peso, POI LO SPINGE DI NUOVO CONTRO IL PALETTO DI SOSTEGNO!

SBAAAAAAAAM! SECONDA CRANIATA!

Sophitia si sposta, indirizzandosi verso l'apron ring con l'intento di tornare sul quadrato.

McFarry si rialza, lascia DeSade a terra e corre verso le corde. Ropes rebound, torna spedito verso Paul... LO SUPERA...

AAAAAAAAAH! SUICIDE DIVE VERSO L'ESTERNO DEL RING!

MCFARRY TRAVOLGE SOPHITIA!

L'irlandese si rialza fin da subito, grande prestazione la sua! Michael rialza la sua avversaria, la spinge sull'apron e poi la fa rotolare verso l'interno del ring. Pinfall!

1!

2!

Niente da fare!

McFarry quindi fa per rialzare Sophitia da terra, POI LA METTE IN POSIZIONE DI BUSINESS CLASS!

Reversal, Sophitia inverte con un Back Body Drop, riuscendo a salvarsi!

Ma Michael le rimane aggrappato e a sua volta inverte con un Rolling Pinfall!

1!

Capriola all'indietro di Sophitia, che si libera subito dal tentativo di schienamento. La donna si rialza, spalle all'angolo.

McFarry prende una breve rincorsa e schiaccia Sophitia all'angolo con uno Splash...

A VUOTO! Sophitia si sposta e lascia impattare frontalmente McFarry contro le protezioni.

WHAT?!? REVERSE STO ON THE TOP TURNBUCKLE?!? OH MY GOD!

LILITH'S TRILL! LILITH'S TRILL A SEGNO! MCFARRY CROLLA AL TAPPETO!

Attenzione, abbiamo un ritorno di Black Violence sul ring! Che riesce a sorprendere Sophitia con un REBOUND LARIAT!

LORD-STRIKE A SEGNO SU SOPHITIA!

Paul DeSade finalmente si riprende e si rialza.

REBOUND LARIAT! LORD-STRIKE DI BLACK VIOLENCE ANCHE SU DESADE!

Black Violence torna su Sophitia, la rialza da terra, POI LA METTE IN POSIZIONE DI DEATH VALLEY DRIVER! DESTINY FULLFILLED IN ARRIVO!

Ma la donna riesce a dimenarsi e a scivolare alle sue spalle.

POI REVERSE STO DIRETTAMENTE SUL MAT!

LILITH'S TRILL SU BLACK VIOLENCE! A SEGNO!

La lottatrice dell'UnStable va per lo schienam... No, si accorge che DeSade è ancora in sensi e che potrebbe da un momento all'altro interrompere il suo pinfall. Quindi lo raggiunge...

E CHIUDE LA SUA LOTUS LOCK! ASTEROTH'S CALVARY! ASTEROTH'S CALVARY SU DESADE!

Paul però ha una pronta reazione, si inclina con forza all'indietro per costringere Sophitia con le spalle a terra, schienamento!

1!

2!

Sophitia evade, pertanto è costretta ad interrompere anche la sua finisher di sottomissione!

I due lottatori tornano in piedi, DeSade fa per stenderla con una Clothesline ma Sophitia si abbassa e schiva il braccio teso del wrestler del Maryland! La Lilith's Mad Daughter ottiene un ropes rebound, poi torna verso Paul.

Running Dropsault! Sophitia ricade addirittura in piedi in seguito al calcio con salto mortale all'indietro, ma DeSade non cade a terra... E' riuscito a parare abilmente il calcio con una mano! Gut Kick di DeSade!

E POSIZIONE DI BRAINBUSTER!

SNAP BRAINBUSTER! AFTER LIFE RESTRAINT! A SEGNOOOOOOO! DeSade copre l'avversaria!

ONE!

TWO!

THREE!

SI! E' UN CONTO DI TRE!

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui


DeSade è riuscito ad aggiudicarsi la vittoria, insieme all'ultimo ingresso del suo team ai WAR GAMES! Mentre risuona la sua theme song il lottatore del Maryland rotola fuori dal quadrato e, senza concedersi festeggiamenti di sorta, indirizza il passo verso il backstage. Un cameraman continua a seguirlo, quando Paul finisce dietro le quinte il titantron si accende e ci mostra i suoi compagni, Skyblue, Drago, Angel e Kirk che si congratulano con lui per il risultato ottenuto. Kirk lo fa in maniera più distante, come al suo solito, ma di fatto il clima rimane positivo e le aspettative del team piuttosto alte.

Taggart: "E con queste immagini vi salutiamo."
Kokone: "Rinnovando l'appuntamento per la prossima settimana."
Taggart: "The Last War, 15 Aprile 2016, a Dublino in Irlanda!"
Kokone: "L'ultimo PPV della stagione, la chiusura di un ciclo proprio a casa del boss? Vorrà dire qualcosa?"
Taggart: "Fottesega... Buona notte!"

WBFF...BLOOD IS THE KEY
CREDITS:
Wordlife85 (Assemblaggio + Opener and 3 vs 3)
Cith (Cray vs Sheri)
Hammer (Main Event)
Kirk (2W1C)
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