Nello spogliatoio di Robert Dumas si respira un’aria più densa e rarefatta. Il bastardo in compagnia dell’owner della WBFF, Michael McFarry sta trascorrendo il tempo nella pura contemplazione del suo Desperation Iron Man Championship.
Il bastardo si specchia nell’oro della cintura.
McFarry: “Quindi Drago…”
Dumas sorride nel suo riflesso dorato.
“Non vedevo l’ora.
McFarry: “Immagino anche lui faccia parte di quella lista, no?”
Il Mr. Unhappy Ending si volta verso l’irlandese con sguardo severo.
“Domanda stupida, Michael.
Il breve respiro che il bostoniano trae serve ad aumentare il momento drammatico.
“Petr Vesely non fa parte di quella lista. Petr Vesely è la lista stessa. Molti credono che il mio percorso di declino sia iniziato la notte di Maniacs VII. Quando mi sono classificato secondo nella Scent of Glory osservando in prima fila la vittoria di Pirro di Owens.
Ma la verità è che dopo quella notte io sono stato capace di rialzarmi. Nonostante una sconfitta tanto beffarda, sono stato capace di ritornare sulla cresta dell’onda.
McFarry ascolta con estrema attenzione.
“Solo quattro mesi dopo la sconfitta di Maniacs io sono arrivato a giocarmi il titolo mondiale, a Last War contro l’allora campione indiscusso.
…
Petr Vesely
Dumas osserva McFarry, lo sguardo diventa penetrante e non riesce a celare l’ira, ancora viva nelle sue viscere.
“Quella notte io avrei vinto quel titolo, lo sai. Avrei vinto se solo mi avessi concesso di combattere ad armi pari.
Se intorno a quel ring non ci fossero stati 10 atleti disposti a tutto pur di mettermi KO per il War Games.
McFarry: “E’ inutile rimuginare sul passato. L’importante è oggi. La possibilità che ti viene concessa di ottenere la tua rivincita.
Oggi hai l’opportunità di vedere i frutti di ciò che hai seminato. Non ti serve ricordare, solo goderti il presente.”
“Ti sbagli. La memoria è fondamentale.
Il ricordo vivo e bruciante di quella sconfitta, il sapore amaro del sangue nella bocca ed i colpi di tutti i Lumberjacks che mi allontanavano in maniera lenta da quel titolo.
Io DEVO ricordare.
Devo avere ben presente e vive quelle sensazioni per ripagarle con la stessa moneta.
McFarry non infila il dito nella piaga. Lascia che l’ossessione di Dumas si richiuda nella bolla ermetica del bastardo.
McFarry: “Tra una settimana avrai finalmente l’occasione di cancellare un altro nome da quella lista.”
Dumas è nel suo mondo.
McFarry: “A proposito di questo. Un giorno mi mostrerai quel dannato taccuino.
Immagino tu capisca che, se vogliamo fare le cose per bene, è fondamentale che io abbia ben chiaro il quadro generale.”
“A tempo debito.
Ora è troppo presto, la lista è ancora lunghissima.
L’Irish Millionaire si chiude per qualche secondo nel silenzio. Poi guardando il suo interlocutore.
McFarry: “Riguardo a stasera, invece?”
…
McFarry: “Tutto chiaro?”
Il bastardo osserva la cintura d’oro, poi visualizza mentalmente il suo taccuino riposto nel taschino interno del gessato.
Non c’è esitazione nella voce.
“Cristallino”.
CAMERA FADES
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“Black Angel” suona a pieno volume. Angel Obike Lowe fa il suo ingresso sulla rampa, privo della maschera di Time. Il lottatore è vestito con eleganza, divisa nera invece che il solito look da cavaliere in bianco. Angel saluta i fans scambiando dei cinque con loro prima di afferrare un microfono e raggiungere il ring.
L’accoglienza per il wrestler del Sud Africa è piuttosto buona.
“Sapete… siamo tanti nel roster della WBFF Wrestling, così tanti che alcuni di noi hanno minore presenza di altri. Io non posso lamentarmi perché nel giro di due settimane ho avuto l’occasione di giocarmi due cinture. Insieme a Drago ho affrontato DeSade e Roux in un Ladder match e non ci è andata bene, abbiamo perso. La scorsa settimana ho affrontato Drago nel torneo per l’assegnazione del #1 contender al Desperation Iron Man Championship detenuto da Robert Dumas. Ho fallito anche questa occasione, ma la verità è che non mi interessava.”
Il pubblico appare sorpreso da questa affermazione di Lowe.
“A un certo punto ti rendi conto che se non emergi finisci per essere uno dei tanti, fai parte di quel gruppo di lottatori che si ritrovano a reggere la candela e a lustrare le scarpe dei loro avversari. Posso dirvi che questo NON è il mio ruolo, non è il mio futuro e non ho intenzione di vivere la mia vita in un limbo perché Michael McFarry è troppo impegnato a leccare il sedere dei suoi tanto amati campioni.”
A sentire queste parole l’interesse si risveglia, perfino chi giochicchiava con lo smartphone ora rivolge lo sguardo verso Lowe.
“Se l’avvocato Kobayashi e l’Irish Multimillionaire sono interessati solo a una piccola fetta di questa federazione, ci vuole qualcuno che abbia a cuore quelle persone che rischiano di essere offuscate. E si dà il caso che ho guadagnato a Maniacs l’opportunità di decidere una card. Non potrò decidere sfide titolate, non potrò sancire title shot, ma farò il possibile perché nessuno venga messo in secondo piano. Le grandi star saranno piccole, le piccole star saranno in alto nel cielo per una notte, una singola notte dove finalmente ci sarà il giusto equilibrio. Perciò…
FUCK YOU MCFARRY!”
Boato del pubblico, l’espressione di Lowe pare decisamente la stessa di sempre, ma non è colpa sua.
“
FUCK YOU KOBAYASHI! Se voi politicanti ve ne fregate dei vostri lottatori, allora una notte come tante dovrete finalmente prestare attenzione ed aprire gli occhi. Ci sono wrestler che fremono dalla possibilità di diventare delle star della WBFF Wrestling, che ambiscono al main event, ma non hanno mai avuto un’opportunità. Stasera ci sono OTTO lottatori in lotta per quella title shot, solo otto persone. Vediamo un po’ i loro nomi.”
Lowe finge di leggere un documento ma ha tutto impresso nella mente.
“Denny Leone… ex campione del mondo.
Claudio Cazador, ex Desperation Iron Man Champion e lacché di Garet Jax durante il suo regno.
Garet Jax, ex campione del mondo proprio fino a poche settimane fa.
Jack Leone… please, di nuovo lui?
Michael McFarry, la belva umana, anzi, la merda umana, un lottatore che ha vinto la cintura mondiale dopo aver affrontato il campione già sfinito dalla sua sfida.
Sheenan, ex Desperation Iron Man Champion, forse il più meritevole fra tutti di far parte di questo torneo perché a lui non è mai stata concessa una vera opportunità, come me si è trovato nelle retrovie a raccogliere gli avanzi degli altri.
Bluebird, che ha già una title shot!
Malcolm Clark, l’ultima volta che l’ho visto in WBFF c’era ancora Felix Owens in lotta per la cintura mondiale.”
Angel esce dal ring e si avvicina al pubblico con il microfono ancora alla sua portata.
“Vi sembrano gli OTTO che dovrebbero giocarsi questo sogno? Ma no, Daniel Stuart, David Barriage, Völkermord, Jumala, Sophitia, Gaijin e tutti gli altri lottatori sono stati dirottati in tornei minori, perché loro il main event possono solo continuare a sognarlo senza che abbiano una vera opportunità.
Ma a tutto questo io porrò fine quando incasserò lo SCENT OF CHANGE CONTRACT. In quel momento porrò fine alla tirannia dei potenti e sveglierò la coscienza dell’intero roster della federazione.
Mai più Big names.
Mai più Status.
Semplicemente la WBFF Wrestling delle opportunità, quella che McFarry e Kobayashi non sono mai stati in grado di mantenere. Vi do la mia parola che con una sola sera a mia disposizione cambierò la federazione alle radici e rimuoverò i frutti marci che rischiano di renderla nociva!”
I fans sono dalla parte di Angel Obike Lowe, il lottatore solleva un braccio al cielo e si prepara ad andarsene.
Taggart: “Chi si sarebbe aspettato una carica espressiva così devastante da Angel Obike Lowe?”
Kokone: “È parte di quella grossa fetta di lottatori che allo stato attuale non hanno un’opportunità di competere per la gloria. Immagino che abbia fatto suoi quei sentimenti comuni di chi ‘non può ancora farcela’.”
Taggart: “Non ti credevo in grado di comprendere il pensiero di Angel.”
Kokone: “Lo comprendo, ma non lo apprezzo, McFarry ci dà il chiaro segnale che solo un vero campione può affrontare un altro campione, fa parte della logica del ring ed è giusto così.”
Taggart: “Per come l’ha posta Angel, è una battaglia fra status e opportunità, e lui si schiera decisamente a favore della seconda. Tempus Fugit, cogli il momento!”
Born-a high forever to fly
A-wind-a velocity nil
Born-a high forever to fly
If you want, your cup I will fill
They call me mellow yellow (Quite rightly)
They call me mellow yellow (Quite rightly)
They call me mellow yellow
Parte “Mellow Yellow”, è la theme song del former JLW Dojo Black Belt Champion… XIPER.
Il lottatore All Yellow, Mellow Yellow si affretta a raggiungere Angel a bordo ring, sembra chiedergli il microfono. Lowe non sembra felice di vederlo lì al termine del suo discorso, ma gli passa il microfono come da lui richiesto.
“Woah, woah, woah, Angel. Com’è che stavamo parlando nel backstage, passo dal bagno per una ‘pausa necessaria’ e dopo due minuti ti trovo sul ring a fare il populista scagliando anatemi contro la dirigenza? Prendila con calma, pensa che questi fans hanno votato lottatori come noi per il Two Worlds One Cup, ci hanno scelto a rappresentare i nostri luoghi di provenienza. Potevano scegliere veterani con la barba bianca, ma no, hanno scelto Angel f’n Obike Lowe e la vipera che ha posto la X all’inizio del nome. Xiper, un nome che attira la curiosità di tutti coloro che hanno voluto credere nella vipera!”
Una fetta del pubblico pare dalla parte di Xiper, il suo discorso è logico, la partecipazione dei due lottatori nel Two Worlds One Cup riflette che l’opportunità può arrivare con tutti, anche senza il bisogno di un palmares da sogno.
“Te lo dico qui e te lo dico ora. Comprendo il tuo discorso e la tua speranza di cambiare le cose, ma supponiamo che tu riesci ad organizzare una puntata orgasmica di Bloody Desperation, pubblico in visibilio e cori This is Awesome perfino quando Kolme apre la bocca.
Cosa cambia? Cosa pensi che cambierebbe da una sera all’altra un grandissimo show?
La settimana dopo Kobayashi tornerebbe a gestire lo show, ognuno sarebbe di nuovo al suo posto perché non puoi dare title shot, non puoi cambiare nulla.
Perciò, amico mio, odio ammetterlo ma la tua è un battaglia persa in partenza. Parole, parole, parole, non puoi cambiare come funziona uno sport in una notte. Puoi solo renderla una sera speciale, ma da qui a rivoluzionare la WBFF Wrestling è come credere di aver fatto passare un treno ad alta velocità da una galleria dopo aver infilato un dito nella…”
Angel strappa il microfono dalle mani di Xiper e lo osserva da vicino, visibilmente contrariato.
“Ti proclami uno dalla parte della giustizia, poi vieni qui nel MIO show, con la MIA gente, a dire che nulla cambia. Questa è la World Bloody Fight Federation Wrestling, la terra delle opportunità! E te lo dico perché McFarry e Kobayashi sono scribacchini, ma i sogni dei lottatori sono eterni, sia di quelli attuali che di coloro che saranno parte della federazione in futuro. E io, Xander, porrò fine a ogni ingiustizia! Quella notte da me scelta cambierà la storia, ci puoi scommettere, fratello.”
I fans fanno partire un coro a favore del lottatore del Sud Africa, l’atmosfera tuttavia rimane tesa. Xiper si riprende anche lui bruscamente il microfono e mantiene lo sguardo fisso su quello del futuro avversario del torneo mondiale organizzato da E-Wrestling Press.
“Più è grande la speranza, maggiore è la disperazione che si accumula quando i propri sforzi vengono vanificati dall’ineluttabilità della vita. Angel, mi dispiace, ma…”
SBAM!
INCREDIBILE!!!
LOWE SPINGE IL MICROFONO DIRETTAMENTE SUL VOLTO DI XIPER.
I fans sembrano non credere a quello che hanno appena visto, Angel afferra l’avversario per la maschera e lo getta contro la transenna.
Sdeeeeeeeeeeeng.
Tutto trema, l’intera arena sembra esplodere dall’eccitazione.
Angel osserva Xiper a terra sofferente e gli appoggia un piede sulla schiena, facendo pressione.
“Vuoi davvero che si continui a dare più spazio a chi è più importante? Vuoi sentire il peso della tua inferiorità? Tu sei nessuno, Xander, goditi questi giorni qui dentro perché io ti farò sparire per sempre dopo averti buttato fuori dal Two Worlds One Cup. E nessuno si ricorderà del tuo nome. Nessuno, rimarrai uno fra i 64 nomi della lista, ma nessuno si ricorderà della vipera del New Hampshire. Goditi questa popolarità, ‘amico’, perché il 14 febbraio ti distruggerò. E poi potrò finalmente compiere il mio progetto e fare in modo che piccoli microbi come te abbiano l’opportunità per continuare a sognare. Un giorno mi ringrazierai, ingrato!”
Angel preme con il piede sulla schiena di Xiper e poi si allontana. Alcuni lo fischiano, altri lo acclamano, di certo che è stato un MESSAGGIO FORTE, di quelli che lasciano il segno.
Kokone: “Non so cosa dire, John, penso che Angel abbia superato la linea.”
Taggart: “Forse l’ha fatto, ma la sua è una missione e se per portarla avanti deve sacrificare il rapporto d’amicizia che si è venuto a creare con Xiper, allora continuerà. Di certo, questo è un Angel Obike Lowe che ha saputo fare la differenza!”
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Un carlino annusa un calzino sul pavimento, prima di afferrarlo fra le fauci e scuotere la testa per lanciarlo lontano. Abbaia al nulla, e corre via verso il luogo dove ha lanciato il calzino. Nella corsa, inavvertitamente sbatte contro due gambe pallide che portano dei pantaloncini da basket, quelli argento della terza divisa.
Siamo nella piccola, spoglia e mal curata casa di Brooklyn di Aaron Kirk.
Kirk abbassa pigramente lo sguardo verso il cane.
AK: “Ogni giorno mi fai capire perché quella cagna di tua madre ti ha rifiutato.”
Kirk afferra il calzino da terra e lo lancia via, facendo scattare il cane.
Alle sue spalle, occhiali inforcati, il suo pubblicitario Micah Tremblay.
MT: “Allora... hai intenzione di dirmi cosa stai facendo o no?”
Kirk si stringe nelle spalle.
AK: “Giocando col mio cane?”
MT: “Aaron, che cazzo hai in mente con quella storia di Crystal? I prodotti di un tizio che va in giro a sparare frasi da anni cinquanta sulle donne, indovina un po’... si vendono meno. Qual è il punto? Abbiamo concordato a settembre che c’erano linee che non potevi più superare.”
Kirk però tace, prende un biscottino per cani a forma di osso e si accovaccia per chiamare il cane, che prontamente lo raggiunge e mangia il biscotto. Micah, infastidito, allarga le braccia.
MT: “Cos’è accaduto alla ricostruzione? E tutte quelle stronzate sulla fase due e...”
AK: “La fase due è finita, Micah. Un grande successo.”
MT: “Non è una risposta alle mie domande!”
AK: “Ti devo una risposta? Ti devo qualcosa, ora che ci penso?”
Kirk sovrasta Micah in altezza e gli si avvicina minacciosamente. Micah prova a mantenere un abbozzo di poker face, ma è visibilmente preoccupato. Kirk si volta e si avvia verso la cucina, dove apre il frigo, prende un peperoncino piccante e lo addenta. Masticando, riprende a parlare.
AK: “C’è gente che vuole che Crystal mi faccia il culo, ci credi? È come se avessi i Toys sul palmo della mano e potessi farli girare, girare, girare...”
Kirk alza lo sguardo per incontrare quello del pubblicitario.
“Non mi piace picchiare le donne. Neanche quando lo chiedono loro, mi piange il cuore. Sentivo un blocco contro Crystal, perché non può essere un avversario come gli altri? Ho affrontato e sconfitto stormi di wrestler che possono al massimo allacciarle gli stivali. Si è presa una vittoria da fottuto coniglio, mi ha insultato, e non riesco a volerle tirare un pugno in faccia. Non riesco a vederla come un avversario, non riesco a vederla come un nemico. Ha le capacità per diventare il volto di una federazione, non è triste? Cazzo. Sto provando a figurarmi il suo bel faccino imbrattato di sangue, sai cosa provo? Repulsione.”
Micah aggrotta le sopracciglia, Kirk continua.
“E si trova a dover combattere in una fottuta lega a parte, è troppo grossa per restare impantanata nel wrestling femminile per sempre, ma ha un paio di tette e un bel faccino che io non voglio colpire, che la faranno sempre essere qualcos’altro. E questa è l’ultima barriera che ci è rimasta. Crystal stessa sa di essere a parte, lo sa, ed è esattamente su questo che spinge l’acceleratore, la puttanella. L’ultima barriera, Micah, l’ultima cazzo di barriera... e vedremo se riuscirà a tenermi testa.”
Con un ultimo morso, Kirk ingurgita tutto il peperoncino piccante, la faccia non sembra neanche arrossarsi, ormai, vista la grande quantità quotidiana che ingoia è ormai assuefatto.
CAMERA FADES
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Parte War Machine dei Six Feet Under, Völkermord appare sullo stage di Bloody Desperation e vi sofferma per qualche istante, guardandosi intorno e contraendo molti dei muscoli del suo corpo. Il Berliner Annihilator quindi inizia ad avanzare in direzione del ring, attraversando la rampa con una classica camminata da powerman in cui sembra che ogni suo passo scandisca il ritmo stesso della sua entrance music. Il tedesco infine si porta all'interno dello squared circle e, proprio mentre si fa passare un microfono, la sua theme song viene interrotta.
"Sette giorni, 168 ore... 10080 minuti all'esplosione. Countdown avviato, processo irreversibile. Run faster or DIE!"
Crowd: "WAR MACHINE! WAR MACHINE! WAR MACHINE! WAR MACHINE! WAR MACHINE!"
Com'è già accaduto in una sola altra occasione, il pubblico sembra manifestare entusiasmo per le parole dell'Unsterblich. Non si tratta di un apprezzamento a 360 gradi, piuttosto di adrenalina in previsione dell'inferno che scoppierà sul ring di Freezing Evolution. Il teutonico può piacere o meno, ma di fatto è innegabile quanto nel corso degli ultimi mesi sia stato capace di guadagnarsi del rispetto sia da parte dei suoi avversari che dagli spettatori delle arene.
"Questa volta, per di più, avrò l'onore di affrontare un uomo che crede nello stesso wrestling che io - da sempre - sono stato abituato a concepire e a rappresentare. Un guerriero, un lottatore vero, cresciuto nella mia stessa terra e con i miei stessi ideali."
Völkermord inizia a passeggiare sulla superficie del mat.
"Molti di voi hanno seguito di recente quanto avvenuto in JLW, mi riferisco soprattutto alle Pro Wrestling Wars. Sapete dunque che il mio team è riuscito a prevalere sugli altri, guadagnandosi la vittoria finale, la vittoria suprema... La vittoria della guerra. Avete visto me e i miei compagni combattere fino all'ultimo, senza risparmiare nessuna risorsa del nostro arsenale. Abbiamo vinto una delle guerre più dure che il wrestling abbia conosciuto da molti anni a questa parte. La domanda, dunque, è... Perchè Völkermord vuole salire sul ring di Freezing Evolution per privare David Wolff del suo King of Fight Title?"
Il tedesco torna a guardarsi intorno, concedendosi una pausa retorica.
"Perchè io, visto che da leader del mio team alle Pro Wrestling Wars ho già dimostrato di essere un Signore della Guerra? A che pro? Solo per il gusto di vincere una cintura?"
L'Unsterblich inizia ad annuire ripetutamente, sorridendo.
"No... C'è in gioco molto più di una cintura. In JLW mi sono affermato come stratega, combattendo al fianco dei miei soldati fino all'ultimo. E' stata una grande vittoria, ma non una MIA vittoria individuale, piuttosto una NOSTRA vittoria. E' stata vincente la nostra squadra. So per certo che in mezzo a tutti voi e nel backstage di questa arena c'è ancora qualcuno convinto di vedere in me soltanto un grosso atleta un po' sfondato di culo e agevolato dagli interessi di Michael McFarry e Jack Leone, un lottatore vincente solo perchè spinto verso la vittoria dalle ombre del potere..."
...
"Io voglio mettere a tacere ognuno di questi miscredenti, una volta per tutte, consacrandomi come Re indiscusso dell'arte del combattimento. Se c'è qualcuno degno di essere il King of Fight della WBFF, quel qualcuno è proprio la War Machine. Andrò a prendermi quella cintura, contateci, dopo di che farò la stessa cosa che ho fatto con la mia Berlin Wall Championship in JLW... Difenderla con successo senza mai perdere, fino al giorno in cui la dirigenza non si vedrà costretta ad inventarsi uno stratagemma burocratico per togliermela senza attendere che io mi ritiri dal wrestling. David Wolff, tra 168 ore ti troverai nel pieno epicentro di un sisma dalla portata inaudita, e..."
Völkermord vira in direzione dello stage come se si stesse rivolgendo direttamente al campione in carica.
"Se rimarrai fermo nelle tue convinzioni pensando che più sono grossi e più fanno rumore quando cadono... Ti dimostrerò che quando sono ancora più grossi non cadono affatto, e che l'unico rumore che producono proviene dalle ossa dei loro avversari."
*STUD*
Il tedesco getta il mic a terra e si porta fuori dal ring, nel frattempo parte nuovamente la sua theme song. Völkermord torna in direzione del backstage, ma prima di sparire dietro le quinte torna a rivolgersi un'ultima volta verso gli spettatori e si sfiora più volte la vita con le mani, sottolineando il suo proposito di voler indossare al più presto la King of Fight Title Belt.
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Kokone: Secondo scontro delle semifinali, il Kingdom, o forse ciò che fu il Kingdom, si affronta nuovamente.
Taggart: Per il Luckyman ci sono solo fischi, ma non sembra curarsene particolarmente.
Kokone: Jack Leone invece viene accolto calorosamente dal pubblico, il quale...
....
MICHAEL MCFARRY!!!
MICHAEL MCFARRY ATTACCA JACK LEONE ALLE SPALLE CON UNA KENDO STICK DURANTE IL SUO INGRESSO SUL RING!!!!!
Fischi assordanti per l'Owner della WBFF, il quale viene raggiunto da Volkermord...
VOLKERSTRASSE DI VOLKERMORD AI DANNI DI JACK LEONE!!!!!
Jack rimane a terra e continua l'assalto di McFarry e Volkermord ai danni di Jack Leone! McFarry sembra non aver affatto seppellito l'ascia di guerra nei confronti di Jack, il quale viene scagliato sul ring dopo un assalto durato circa cinque minuti. Il pubblico fischia in maniera copiosa l'accaduto, mentre l'arbitro attende che Jack Leone si rimetta in piedi.
Kokone: Un colpo di fortuna mica da ridere per Garet Jax!
Taggart: Il luckyman infatti sembra sorridere!
Jack Leone è in piedi, anche se barcollante. L'arbitro è costretto a chiamare l'inizio della contesa.
* Match #2 (SEMIFINALE 2 TORNEO Undisputed N°1 Contendership): Garet Jax vs Jack Leone
DING DING
Jax si avvicina con molta tranquillità ad un doloran...
SPEAR OF THE FEAR!!!!!!
SPEAR OF THE FEAR A SEGNO!!!!!!
Jax non si aspettava assolutamente una manovra del genere e si è lasciato cogliere di sorpresa!!!!
DELIRIO DEL PUBBLICO! Jack Leone, esausto e segnato dai colpi ricevuti nel pre-match, copre il Luckyman!
1....
2....
3noooooooooooooooooooo
NOOOOOOOOOOOOOOOO! Non è stata sufficiente la SPEAR OF THE FEAR per aver ragione del Luckyman! Jax si rimette in piedi, stordito, con l'ausilio delle corde e comincia a colpire con una serie di calci a terra Jack Leone che stavolta sembra incapace di reagire! Jax applica la sua LUCKYMISSION a Jack Leone, vuole chiudere subito la contesa, non vuole rischiare di correre altri rischi!!!!
MA JACK LEONE EVITA CHE LA MORSA VENGA CHIUSA!
IL PUBBLICO E' TUTTO DALLA SUA PARTE!
Jack Leone si divincola e si rimette in piedi...
Jax prova un LUCKY KICK...CHE VA A VUOTO!!!!!
Jack si dà slancio alle corde...
SPEAR OF THE FEAR!!!!!!
ANCORA UNA VOLTA, CON LE FORZE RESIDUE!!!!
MA QUESTA VOLTA NON VA A SEGNO!!!!!!
Garet Jax si sposta, abbranca Jack Leone...
THE LAST LUCK!
UNA SENTENZA!
FISCHI COPIOSI PER JAX E PER L'ORMAI SCONTATO EPILOGO DI UN MATCH FARSA, CON JACK LEONE AL TAPPETO!
1....
2....
....
ED INVECE JACK LEONE SI RIBELLA AD UN FATO CRUDELE ALZANDO LA SPALLA!!!!!!
CROWD: "Yeahhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh!"
Jax è incredulo, si lamenta con il referee per il conteggio di due, ma l'arbitro indica chiaramente che è solo conto di due....
....INSIDE CRADLE DI JACK CHE SI AGGRAPPA AL COSTUME DEL LUCKYMAN!!!!!
1.....
IL PUBBLICO CI CREDE!!!!!!
2.....
POTREBBE ESSERCI IL MIRACOLO!!!!!!
3!!!!!!!!!!
MAGARI!!!!!!!!
JAX CON UN COLPO DI RENI ESCE DAL CANTO DEL CIGNO DI JACK, IL QUALE VIENE NUOVAMENTE ABBRANCATO DA JAX...
THE
LAST
LUCK!!!!!
LA SECONDA!!!!!!
1....
2....
3!!!!!!!!
VINCITORE
Vincitore e secondo finalista: Garet Jax
Kokone: Garet Jax, subissato dai fischi, torna nel backstage in vista della finale. Jack Leone si rialza a fatica ma viene applaudito dal pubblico!
Taggart: Nonostante l'attacco alle spalle di McFarry e Volkermord è andato vicino a compiere un'impresa, ma il pubblico dalla sua parte è comunque una vittoria per il buon Jack!
Kokone: Andiamo in onda con la pubblicità!
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Chaotic Existence vs “Conosci Jumala?”
È una giornata come tante altre. Mi sto occupando di pulire lo spogliatoio della Chaotic Existence. No, non sono un inserviente, sono “Wizard” Eddie Drywar. Il problema è che la Chaotic Existence non ha servizi di favore, dobbiamo pulirci noi lo spogliatoio, è già tanto che ci danno uno stipendio mensile, quindi ci diamo da fare per non vivere nel pattume.
Mentre sto pulendo, sta succedendo qualcosa che non avrei mai potuto immaginare.
BLIIIIIIIIIP.
Il citofono… sì, abbiamo installato un citofono sulla porta dello spogliatoio!
E io vado a rispondere.
Trovo davanti a me un uomo di giovane età dallo sguardo perso nel vuoto, due occhi grandi come quelli di un pesce.
“Conosci Jumala?”
Che domanda è? Certo che so chi è Jumala. È il leader dell’Awakening, è un lottatore che sta riscuotendo un buon successo in federazione, un former King of Fight come lo sono stato anch’io.
“Jumala? Mai sentito nominare!”
Cerco di tagliare corto e mi appresto a chiudere la porta, ma l’uomo con gli occhi da pesce mi mostra una Bibbia con la copertina tutta bianca e la scritta Rainbow in the Dark.
“Permettimi di presentarti il Jumalesimo.”
Detto questo, l’uomo è già sulla mia poltrona preferita. Essendo un uomo con disturbo della personalità ossessivo-compulsiva inizio a dare di matto dentro di me, non posso permettermi di vedere la ritualità della MIA sedia violata da un perfetto sconosciuto.
“Mi chiamo John e sono un seguace di Jumala. Non faccio il lottatore perciò ti prego di non picchiarmi.”
Oh, già, un tizio di nome John e non fa il lottatore. Mi viene voglia di picchiarlo!
“Il ventisettesimo precetto del Jumalesimo dice che non si può mettere le mani addosso a chi non può difendersi.”
“Altrimenti?”
“Altrimenti è bullismo.”
“Okay, e quindi?”
“E quindi non è un’azione positiva.”
“Cosa mi capita, vengo punito dal karma?”
“Nel Jumalesimo non abbiamo concetti come karma e cose simili.”
“Sì, ma se io ora ti picchio per violazione della mia proprietà, mi succede qualcosa di spiacevole?”
“Certo, molto spiacevole.”
“Cosa mi succede?”
“Non è un’azione positiva!”
Ed è in situazioni come queste che se avessi delle corde a disposizione connetterei con un Rebound Lariat senza pensarci due volte.
“Cosa mi succede di negativo se inizio a spiatterellarti da una parte all’altra della stanza? Ci sarà una vendetta nei miei confronti? Farò arrabbiare Jumala e l’Awakening?”
“Il settantatreesimo precetto del Jumalesimo dice che non si può infastidire un seguace di Jumala.”
“E quindi… cosa mi capita?”
“È un Grande Mistero, bisogna avere fede!”
“Quindi non mi capita niente?”
“Sarà spiacevole.”
Afferro John per la gola e lo fisso con falsa collera. Non sono infastidito, ormai trovo la situazione divertente. Vedo di citare la prima battuta cinematografica che mi passa per la mente.
“Questa è una .44 Magnum, una delle pistole più potenti del mondo. Capace di far saltare la testa ad un toro. Che effetto fa vista dalla vostra parte?”
L’uomo appare confuso, cerca di vedere una pistola ma io non ho nulla fra le mani. A questo punto mi sento come se avessi appena rubato la palla a un avversario.
“Ah, ah, ah, non riesci a vederla, John? Non ti sei accorto di questa pistola perché i precetti del Jumalesimo offuscano la tua visione! Sai che ti dico? Io sto bene senza Jumala nella mia vita, so quello che voglio e non mi nascondo dietro a frasi di circostanza. Perciò, se vuoi sprecare tempo per dedicarti alla fede verso un divino che non riesce nemmeno a forgiare delle regole stabili per tre settimane di fila, allora sentiti libero di farlo. Ma ora alza quel culo largo dalla mia poltrona prima di trovarti a subire Suplex contro ogni parete della stanza!”
“Che tipo di Suplex? German, Exploder, Northern Lights?”
“Quello che fa male, non è il report di un match di Wrestling!”
John si alza e tiene in mano la specie di Bibbia personalizzata con la cover Rainbow in the Dark. Prima di uscire si rivolge verso di me.
“A questo punto mi viene spontaneo citare il centesimo precetto del Jumalesimo prima di andarmene.”
“Ossia?”
“Se tratti male un seguace di Jumala che cerca di predicare i suoi precetti, ti aspetta la Punizione Esemplare.”
“Siamo di nuovo al punto d’inizio!”
“No, no, questa esiste sul serio.”
Dal libro, il seguace estrae una piccola penna, preme su di essa e mi spruzza dell’inchiostro negli occhi.
“Bruciaaaaaaaaaaa!”
“Esatto, senza la Sua luce divina, tutto brucia.”
“John, ti troverò e te la farò pagare!”
Ma il fanatico con gli occhi da pesce ormai è già sparito dalla mia vista.
Uff, a quanto pare la Chaotic Existence continua ad essere perseguitata da questi seguaci di Jumala!
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Stanza 999
Jumala è sconsolato di fronte ai suoi fratelli.
Jumala: "Nessuno ci prende sul serio, il gregge non segue più il proprio pastore. Sapete cosa vi dico?"
I quattro membri dell'Awakening attendono la risposta di Jumala...che non è quella che loro si aspettavano.
Jumala: "Come biasimarli?"
Silenzio. Sophitia osserva stranita il leader dell'Awakening e gli chiede con un filo di voce di ripetere quanto appena detto. Wolff rimane impassibile ed osserva la sua cintura mentre Blackjack e Black Demon non reagiscono.
Jumala: "Io sono il leader della fazione, è bene ricordarlo. Voi vi siete uniti a me in cerca di gloria, e questo è un motivo più che sufficiente, per me, per rendervi adepti prediletti. Ma il vostro atteggiamento irrispettoso nei confronti dell'Awakening, atto semplicemente a portare gloria a voi stessi e non alla stable, è vergognoso! Assolutamente vergognoso!"
Jumala è una furia e Sophitia cerca di calmarlo, ma non vi è verso.
Jumala: "L'Awakening sta sopra di voi. Non bisogna curarsi di chi non dà credibilità alla nostra fazione, ma quando io stesso dubito delle mie creature significa che molto deve cambiare."
Jumala osserva Sophitia e le sorride, rasserenandola.
Jumala: "Tu sei una luce tra le tenebre. Tu sei la mia discepola prediletta. A te nulla ho da rimproverare. Ti affido un compito, un compito di importanza vitale...motiva la squadra, rendila coesa, fai capire chi comanda e cosa conta veramente. A te l'onore...non fallire, regina della verità."
Jumala accarezza Sophitia e per la prima volta abbandona a loro stessi i quattro restanti elementi dell'Awakening. L’Apostola del Chaos numero due ridacchia tra sé e porta indice e medio alla fronte come a simulare un saluto militare e si mette sull’attenti.
Sophitia << Ningun problema maestro! Già m’ero organizzata: ho il microfono >>
La ragazza mostra effettivamente di essersi già munita dello strumento atto a una buona intervista
Sophitia << E anche … l’intervistatore…>>
La New Age Eris si allontana qualche istante recuperando dal fondo della stanza buia qualcosa…. O qualcuno. Jumala osserva la scena leggermente accigliato ma comunque fiducioso della sua allieva prediletta mentre questa porta con sé, bello imbavagliato e privo di sensi, Cactus Mike, a cui Sophy mette in mano il microfono tendendogli il braccio verso i first contender ai titoli di coppia; con la mano libera, invece, muove la mascella di un tramortito Mike prestandogli la voce in un grottesco teatrino sopra le righe
Mike << Salve! Salve universo WBFF! Io sono Cactus Mike: Bang Bang! Non ho mai detto “Bang Bang”, ma c’è sempre una seconda volta. Qui con me ho il piacere di avere come miei ospiti niente meno che i nostri primi sfidanti al titolo di coppia: parlo ovviamente dei due nuovi adepti dell’Awakening! Diteci un po’ ragazzi, credete di essere pronti? De Sade e Roux sono due veterani… e voi… bhe… due novellini, no? Come pensate di tenere loro testa? >>
*Blackjack si batte le mani sul viso quasi per caricarsi*
"Ora...ho...capito"
*Il Doubleface si avvicina a Sophita fissando Jumala*
"Ora tutto è chiaro! Jumala...perdona il mio animo...la voglia di vendetta mi aveva allontanato dalla retta via, quella segnata dal tuo verbo"
*Blackjack fissa Black Demon e i dui si danno la carica*
"Fratello, al PPV non possiamo fallire! Non per noi, ma per il nostro guru, il nostro salvatore, colui che tutto vede e tutto sa! Jumala, o mio santone, avrai un premio da parte nostra dopo il match titolato"
*Blackjack sringe forte il pugno fissando Jumala*
"Sai bene quanto il mio passato abbia rotto la mia sanità mentale, sai bene quanto la mia rabbia prenda il sopravvento; eppure...eppure tu sai domare il mio spirito con le tue parole! Al PPV otterrai un qualcosa che ti dimostrerà la nostra fedeltà...e non intendo le cinture, a te non servono, tu sei un ente superiore! Otterrai in dono le grida di Roux e DeSade, il loro sangue, le loro urla strazianti, potrai vedere con i tuoi occhi il dolore che proveranno...e confido che ciò possa mutare in meglio le tue speranze in noi due, i signori della notte renderanno onore al capo e a tutta l'Awakening!"
*Blackjack fissa Jumala genuflettendosi davanti a lui*
*Ora è Demon a prendere la parola.*
BD: Ormai mi sono stancato di parlare e penso che i miei compagni la pensino come me, è ora che l'Awakening faccia vedere finalmente i fatti. Questo è l'incommensurabile destino che attende la multidimensionalità dell'essere umano. Prendiamo il primo uomo... era forse come noi? No, non lo era. C'erano profeti, c'erano messia. E noi ne abbiamo uno che rasenta la perfezione perché è la perfezione stessa fatta a immagine d'uomo.
*Demon fissa Jumala.*
BD: Jumala presto anche lei avrà una grosso regalo al PPV, quel regalo penso proprio che le piacerà.
Grazie a lei finalmente posso sfogare la mia rabbia su qualcuno, grazie a lei finalmente posso far ammirare a tutti il mio splendido talento, qui davanti a voi c'è il futuro del wrestling, sono sicuro che sarà fiero di me.
*Demon sposta il suo sguardo verso BJ.*
BD: Black al PPV andremo a prendere quello che ci spetta, sai benissimo che non possiamo sbagliare, stavolta niente distrazione, il nostro mentore dovrà vedere soddisfatto i corpi distrutti di Roux e DeSade, dovrà osservare soddisfatto la loro anima in pena, perché quel giorno per loro arriverà finalmente la morte.
*Demon da una pacca sulla spalla a BJ*
BD: Fratello di fede, andiamo e portiamo a Jumala l'oro richiesto!! Diverremo dei in un mondo di uomini, i nuovi Re Mida ricoperti dall'oro che noi stessi avremo tramutato dalla cenere.
Sophitia si sporge da dietro l'intervistatore fantoccio e si mette una mano ai fianchi.
Sophitia << Bene bene bene ragazzi. Ma non c'è solo Jumala qui eh! Chi... chi vi ha aiutato a qualificarvi in finale? Anzi, anzi... aspettate....>>
Sophitia si "nasconde" di nuovo dietro Cactus Mike ancora privo di sensi e gli muove nuovamente le labbra
Mike << Già... chi vi ha supportato anche con qualche intervento e meriterebbe gratitudine?>>
La Little Piece of Chaos solleva il braccio entusiasta saltellando
Sophitia << Uh! Questa la so! Questa la so! Sono io! Sono io!>> si rivolge con uno scatto ai due acquisti recenti della compagine << QUINDI VEDETE DI RISPETTARMI! ...e possibilmente mandarmi una torta alla panna come compenso.... eheh>>
Sophitia accarezza con scherno la testolina di Black Demon per poi rivolgersi a Wolff che se ne stava per i fatti suoi in disparte.
Sempre munita di "Cactus Mike" allunga il microfono verso David.
Wolff: Sophitia vuoi davvero interpellarmi? Ascoltami bene ragazzina. Non so se Jumala te l’ha detto ma mi sono unito all’Awakening principalmente per i MIEI scopi. Non per i vostri. O quelli di Jumala. Non mi avete COSTRETTO a entrare, l’ho fatto di mia spontanea volontà. Attualmente sono il campione King Of Fight e tra qualche giorno in PPV difenderò la corona contro Volkemord che, ammettiamolo, non è proprio il primo rivale facile da battere.
Attualmente a me importa rimanere campione. Ma dovremo fare team qualche volta? Ben venga. Non sono uno che tradisce. Non ho tradito una faccia da culo come Nandapal Klose o un perbenista del cazzo come Steppenwulf e dovrei farlo con voi? Non direi.
Quanto al vostro operato….diciamo che ultimamente lascia un po’ a desiderare. 2 settimane fa Black Demon e Blackjack stavate per perdere contro quei 2 italianotti della FFBI. Se Sophitia non fosse intervenuta probabilmente vi sareste beccati il pin 1-2-3 decisivo. Contro due non wrestlers come Mimmo e Tonino. Bella roba. Nella VDW. La federazione che io ho aiutato a ripartire e che ora sta nelle mani di Evil Dragon.
Wolff passa in rassegna le truppe. Non possiamo certo dire che il volto dell’Ancient World Wolf sia soddisfatto.
Wolff: Vogliamo per cortesia mantenere coesione di squadra e portare oro nella bacheca dell’Awakening? L’altare del culto di Jumala deve brillare delle cinture della WBFF, non piangere miseria avvolto dal suono del silenzio. Ho sempre voluto mettere le cose in chiaro. Pensate alle vostre ideologie, io ho i miei affari e cerco di fare la parte del braccio armato del gruppo.
Avete capito o ve lo devo spiegare con le cattive?
A Sophitia tremano le mani e serra i denti in un moto di fastidio per poi deflagrare in tempesta puntando il dito contro Wolff
Sophitia <<
MA COME CAZZO TI PERMETTI DI MANCARCI DI RISPETTO IN QUESTO MODO? SE NON FOSSE STATO PER QUELLI CHE TU RITIENI DUE "QUASI SCONFITTI DA MIMMO E TONINO", TU FORSE ORA NON AVRESTI NEMMENO IL TITOLO, SIGNORINO! QUINDI, IMPARA A DIRE... grazie
>>
Quest'ultima parola la pronuncia con estrema calma, e quasi ridacchiando teneramente.
Incrocia poi le braccia per darsi un tono e prosegue.
Sophitia << Quindi ora ripeti con me.. coff coff... "Io seguo e credo nell'awakening Onnipotente, e nel Sacro Ordine di Jumala, mio Dio, Voce di Saggezza e.... ehy! Non stai ripetendo?>>
Wolff ride letteralmente in faccia alla giovane adepta della sua stessa fazione.
Wolff: Ascoltami bene, Sophitia. Non mi importa del passato. Fatto sta che ora sono campione King Of Fight. Avrei vinto il titolo senza Black 1 e Black 2? Non lo so. Probabilmente si. Avrei vinto il titolo anche se Jumala non si fosse intromesso? Ovviamente si. Mi importa qualcosa di te e delle tue parole, o delle << litanie >> del culto dell’Awakening? Ovviamente no. Dobbiamo fare squadra in WBFF per vincere, non prenderci un thè con le bambole come delle signorine delle scuole medie. Intesi? Siamo lottatori, non amici d’infanzia. L’ho sempre fatto presente.
Dobbiamo pensare come una mente sola, ma ognuno rimanendo concentrato sui propri obiettivi. Mi capiteh? Io ora devo pensare a Volkemord, e voi alle cinture tag team. Vedete solo di non starmi troppo tra i piedi.
Quanto a te….rivolgiti ancora cosi al lupo tedesco e darò a Jumala una buona ragione per volermi sbattere fuori dall’Awakening.
Sophitia accenna un sorriso parzialmente soddisfatto e fa un occhiolino a Wolff
Sophitia << Sissignore! E tu... bhee... ehehe... rivolgiti a me così quanto vuoi... mi piace ahahahha...
...fa come preferisci Wolff: fai pure il lupacchiotto solitario... quanto a noi... ricordate: l'Awakening è morta.
L'Awakening è risorta.
Noi siamo l'Awakening....
...e tutti quanti, che a loro piaccia o meno, faranno parte della nostra crociata!!!>>
Sophitia sembra esaltata e Jumala soddisfatto.. almeno in parte.
Nel silenzio della stanza... il povero Cactus Mike pare si stia riprendendo ma Sophitia gli assesta un altro calcio con nonchalance tramortendolo di nuovo.
Mike: "One does not simply enters Awakening's Locker Room."
Il messicano distende le braccia a terra e si appoggia sul pavimento gelido.
Mike: "È tempo della siesta, se soltanto qui avessi un Estathè..."
Poi, il silenzio.