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WBFF Maniacs VIII

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2015 23:12
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Drago / Denny Leone
Over the God
27/12/2015 23:08
 
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Nell'arena risuona Little Monster e Crystal Houghton compare da sotto il titantron: La rossa scambia una serie di cinque con i tifosi e raggiunge velocemente il centro del quadrato.
Sul ring troviamo una sagoma inanimata coperta da pesanti drappi scuri, si può solo intravedere un oggetto panciuto che troneggia al centro dell'improvvisato palcoscenico ad uso della ragazza.

Cray:" Buonasera a tutti!"

Cray sale sul paletto per interagire ancora con il pubblico del palazzetto che rumoreggia, la lottatrice sorride divertita e torna lentamente nella posizione originale.

Cray:" Immagino che siate tutti curiosi di sapere cosa si nasconde qui sotto... Bhè mi sembrava giusto regalare un pò di spettacolo durante l'evento più importante dell'anno!Volevo proprio lanciare un messaggio chiaro in vista del mio incontro e così ho avuto l'illuminazione."

Crystal tira via con forza la copertura svelando un grosso bidone di latta rosso, la ragazza solleva dal suo interno un voluminoso sacco nero e comincia a svuotarlo di fronte agli occhi del pubblico: Sembra trattarsi principalmente di pezzi di carta e buste, si direbbe ciò che resta di una fitta corrispondenza.

Cray:" Questo, tutto questo, è quello che ho raccolto in settimane di follia. Dal suo arrivo Sophitia mi ha fatto trovare lettere, disegni, collage e cose piuttosto raccapriccianti e ora è il momento di interrompere definitivamente questa cosa. La settimana scorsa sono stata molto chiara ma evidentemente non è bastato! La sera stessa ho ritrovato uno dei suoi pasticci infantili sul vetro della mia auto e qualche giorno dopo delle foto nel mio camerino."

Miss Congeniality scuote la testa vigorosamente ed estrae qualcosa dalle tasche: passaggia attorno al bidone un paio di volte e si stringe nelle spalle con noncuranza.

Cray:" Onestamente ho avuto a che fare con ogni tipo di stranezza ma questo è davvero troppo. Pensavo che la sua ossessione fosse passeggera e che presto si sarebbe stancata di me, ma a questo punto non vedo altra soluzione. Se avessi voluto un fidanzato geloso sarei rimasta con BJ!"

La lottatrice della Carolina fà l'occhiolino in direzione della lente e mostra l'accendino che ha in mano: bastano pochi secondi e il contenuto della latta prende fuoco velocemente.

Cray:" Vedi Sophy, non era il caso di esagerare, non avresti assolutamente dovuto farmi incazzare. Pensavo che la nostra sfida sarebbe potuta essere costruttiva per te, provavo simpatia nei tuoi confronti ma ora... Ora, tutto è cambiato nel momento esatto in cui ti mi ha sfidata in quella stanza. Tu sarai anche una curiosa novità ma io sono Crystal Houghton! Combattevo su questo ring quando tu muovevi i tuoi primi passi e credo di avere ancora parecchie freccie al mio arco. Vincerò questo incontro e vincerò questo torneo perché sono la legittima imperatrice di questa federazione."

La rossa sorride estremamente sicura di sé e facendo schioccare la lingua sulle labbra riprende a parlare illuminata dalle fiamme che si alzano crepitando.

Cray:" Battero' te e sconfiggero' Liiva o Artemis, per me non fa nessuna differenza. Sarete solo le prime a cadere... Sarà l'anno della mia definiva affermazione e questo è solo il primo passo."

La theme song risuona a tutto volume e Crystal scende dal ring tornando verso lo stage.



25-12-15 22:30


Un baccano ovattato, di cui è possibile percepire qualche rara nota di canti natalizi, adorna il seminterrato finalmente dotato di impianto elettrico funzionante.
Un lungo tavolo di legno e un telo bianco adagiato sopra di esso. Piatti di pasta.
Bicchieri.
Del vino.
Qualche sedia.
Una è occupata.
Una sola.
Sophitia siede a capotavola con un non meglio distinto “God Bless Ye Merry Gentleman” che può essere udito in lontananza da chi si sforzi di ascoltare con orecchie ben tese… cosa che lei non sta facendo. E’ distratta, presa da altro.
Dal ghigno sembra felice, dall’agitarsi ritmico delle gambe pare entusiasta.

<< Oh, oh… perché non ci racconti quella dell’impiegato e del capufficio? ahahaha >>

L’ “Aralda del Chaos numero due” ridacchia di gusto fissando un commensale.
E’ un manichino. Uno dei tanti. L’intera tavolata ne è percorsa: ognuno siede ad un posto.
Manichini bianchi, senza vita, imbottiti. Alcuni abbigliati, altri meno. Alcuni maschili, molti femminili. Tutti quelli femminili indossano parrucche rosse e hanno dipinto un espressione felice con un pennarello nero.
Con occhi interessati e udito in allerta non stacca lo sguardo da quello alla sua destra, mentre affonda la forchetta nel piatto, arrotolandovi degli spaghetti al sugo fino a prenderne una quantità soddisfacente e portarla alla bocca. Prova a mandar giù il boccone rapidamente quasi strozzandosi, perché non riesce a trattenersi. Scoppia a ridere: << Aahahah è sempre bellissima questa battuta! Poi… come la racconti tu!! Ahahah… >>
Dà quindi una energica pacca sulla spalla al pupazzo che, per l’urto, affonda con la testa nel piatto, imbrattandosi di salsa << Ma che fai ? Giochi a fare il morto? Ahaha. Sei proprio un burlone: proprio lo sei! >> rimprovera con scherno “l’amico” rimettendolo composto a sedere.
<< Non si mangia mica così, stupidone… e tutti voi altri non ridete su: lo mettete in imbarazzo…>> puntella, quindi, col gomito quello, con tono complice << Pensiamo a qualcos’altro per distrarci, su… tipo i regali!!>>
Sophitia scatta in piedi entusiasta, agitando in un moto di eccitazione le braccia serrate al petto, e, subitanea, scapicolla sotto la mensa sparendo alla vista, per sbucare di nuovo fuori con un energico balzo, ma in compagnia di un pacco rivestito da carta regalo rossa e nastri verdi.
Avidamente lo scarta con non curante foga, singhiozzando galvanizzata dei “non dovevate…”.
Dinnanzi al coperchio però decelera… quasi assaporando la sacralità del momento: scorre le dita trepidanti lungo lo scatolo per poi poggiarne il coperchio con materna cura sul tavolo.
Gli occhi le si illuminano. Abbraccia il suo regalo con l’affetto che di norma si riserva all’artefice del dono stesso. E’ un pupazzo di pezza, cucito a mano, in tutto e per tutto somigliante a Crystal Hougton. Tranne per gli occhi, realizzati con bottoni scuri di grandi dimensioni.
<< WOW! Grazie! Grazie! Grazie! Non dovevate...>> ripete.
Sophitia scosta con uno scatto il capo di lato assumendo un tono aggressivo: è da un po’ che non le capitava…
(Nemesis) << Infatti non hanno fatto un cazzo di niente: l’hai fatto tu questo pupazzo, genio!…>>
(Bonnie) << Ma che dici Nemesis? Ahaah E’ ovvio che siano stati i commensali… sono bravi coi lavori a MANO-chini ahaha >>
(Nemesis) << Ah. Ah. Ah. Idiota…>>

“ Ehy, non ti va proprio di salire?”

(Beth) << Sa-sa-salire? Sniff… sniff… no, per favore… non mi piace….>>
(Grace) << No, non mi va. Chi l’ha mai chiesto? Tu, Nemesis? >>
(Nemesis) << IO? Idiota, veniva dall’esterno la voce! Basta che ti giri…>>
(Bonnie) << Ehy Ehy non trattar male Grace…>>
(Beth) << Su ragazzi, non litigate… mi viene da piangere se vi vedo litigare…>>

“Ehmm… Sophitia?? Nemesis credo abbia ragione… sono qui dietro…”

La ragazza, confusa, volge lentamente lo sguardo dietro di sé. Il viso le si illumina e le labbra le tremano << Ch-Ch-Christine? S-sei tu?>>
Una ragazza alta quasi quanto Sophitia, caucasica, magra, capelli castani, viso sorridente, con sciarpa e cappotto sorride alla Discepola del Caos agitando una mano in saluto, mentre l’altra è nascosta dietro la schiena.
Sophitia le salta letteralmente addosso stritolandola in un caldo abbraccio, senza mollare il peluche con le sembianze di Hougton, e la giovane, divertita, commenta << Su, Sophy, ci siamo viste tre ore fa: calmati ahaha…>>

Sophitia la lascia andare cercando di ricomporsi e darsi un contengo, ma le è proprio impossibile e prende a deambulare a passi ampi per la stanza << Scusa, scusa: lo so che ci siamo viste poco fa, ma ogni volta è così emozionante. Sai quanto ti voglia bene: sei la mia amica più più più! Ahah>>

Christine, con sguardo sincero risponde solare << Ovvio che lo so! Ed è per questo che mi chiedevo… “perché la mia amica più più più… anche il giorno di Natale, deve passare la sera qui da sola… isolandosi… mentre tutti noi altri siamo sopra, nel monastero, a divertirci e a banchettare”?? … A questo proposito eheh.. >> si avvicina come se non volesse essere udita da orecchie indiscrete e sussurra << Non sai quanto mi faccia piacere che il Maestro Virgil abbia abbandonato quegli scritti demoniaci e satanici… si è convinto che non sono la via della Verità: abbiamo iniziato altri tipi di ricerche e, in compenso, finalmente possiamo goderci questo “Natale” anche noi… anche se non so quanto sarebbe felice dei bagordi che stiamo facendo ahaha… Dovresti vedere Petre che sta combinando: fortuna che il Maestro ancora non è tornato dal suo viaggio…>>

Sophitia nell’udire queste parole si rabbuia, ma subito quella si affretta a correggersi accarezzandole il volto << Su, su, calma Sophitia. Non volevo… Sono certa tornerà a breve. Questione di mesi, forse di settimane… so che ti manca tanto… ma ehy! Hai noi… i tuoi confratelli e le tue consorelle che ti vogliono bene così come sei. Allora? Vuoi salire sopra con noi… ?>> la incalza sorridente.

Sophitia gesticola imbarazzata con una lacrimuccia all’occhio, ma scuote il capo… << ..Sei, come sempre gentilissima, ma la risposta la sai, ed è “no”. Odio il Natale. E il Natale odia me. Io sono lo Spirito dei Natali che non avrebbero dovuto essere ma sono stati, e quello dei Natali che mai saranno ma che avrebbero potuto essere>>.

C << Ancora con questa storia? Su Sophy, dovresti averla superata oramai… devi sconfiggere questa tua paura: sali con me e vedrai che…>>

Lo scuotere la testa di Sophitia si fa lentamente più deciso.. fino a divenire collerico: in un attimo porta al collo di Christine la mano sospingendola contro il muro con rabbia come per strangolarla, e digrigna i denti con le pupille che tremano agitate per il nervoso… prive di barlumi di raziocinio.

S << NO!! NON E’ PAURA! E TU LO SAI! LO SAI BENISSIMO CHRISTINE! NON E’ FOBIA MA UNA MALEDIZIONE CHE ALEGGIA SULLA MIA TESTA! Una persona che mi vuole bene come te dovrebbe sapere! Sapere cosa succede ogni volta che vedo un albero addobbato! Ogni volta che vedo festoni! Per questo mi confino in questo seminterrato in questo periodo! Per non rischiare di vedere attraverso le vetrate… luci!! Bancarelle! Negozi! Babbi Natale!! Ti ricordi cosa è successo l’ultima volta?? TE LO RICORDI?!!>>

Sophitia molla la presa e scoppia a piangere urlando in panico, con l’amica che tossisce cercando ossigeno… << Non rispondevo più di me! Ero colta dai miei demoni! DAI RICORDI DA NON RICORDARE! DA NON RICORDARE PER AVERE UNA VITA VAGAMENTE NORMALE! IO NON VOLEVO… Lo giuro che non volevo … quelle fiamme… la candela… mia sorella… era tutto così veloce, io.. io… io NON L’HO FATTO APPOSTA!! COME SI PUO’ ACCUSARE CHI NON L’HA FATTO APPOSTA!!!? MA TUTTI MI ODIANO!! TUTTI!!!>>

Posa lo sguardo febbrile sul pupazzo e lo sbatte per terra: << BELLA PRESA PER IL CULO! REGALARMI UN PUPAZZO DI CRYSTAL! ANCHE LEI MI ODIAA!! DICE CHE SONO PAZZA!! PAZZA: SOLO PERCHE’ LE VOLEVO BENE! Che ci posso fare se non so controllarmi!? E’chiedere troppo un po’ di pazienza?! Un attimo in più per imparare a relazionarsi con me??? E’ UNA TROIA EGOISTA!! QUESTO E’!! E VOI LO SAPETE!! >>

Sophitia rovescia con furia il tavolo mandando in pezzi piatti, bicchieri e bottiglie, che si infrangono al suolo imbrattando il pavimento e facendo saltare anche gli arti e le teste di molti manichini, sui quali si avventa con collera scagliandoli a destra e manca o calpestandoli.
Ne afferra una delle teste con parrucca rossa su cui è disegnato un viso sorridente.

<< STAVATE RIDENDO ALLE MIE SPALLE VERO!? CON QUESTE ESPRESSIONI FELICI DA DOPPIOGIOCHISTI!?! VI ODIO!!! >>

Calcia via la testa e cade in ginocchio. In lacrime. Priva di fiato.
Christine, per nulla titubante, le si riavvicina, sedendosi dietro di lei e abbracciandola col capo poggiato sulle sue spalle << Calma Sophy… va tutto bene… sono qui… >>
Le porge quindi una scatola regalo e con voce dolce le sussurra << Questo… è per te…>>.
L’ “Aralda del Chaos numero due” si placa… il battito si regolarizza. Il respiro anche. Con una mano stringe quella di Christine. Con l’altra scarta il pacco e lo scoperchia cavandone… un altro peluche umanoide…
Questo… rappresenta lei: Sophitia. Anche questo con bottoni in luogo degli occhi.

C << Ti piace? L’ho cucito con le mie mani… >>

Sophitia non risponde. Lascia che il suo silenzio e la sua calma facciano da “si”, e, muovendosi a rallentatore, e leccandosi le lebbra, afferra l’altra bambola…
Sophita… e Crystal. Entrambe nelle sue mani.
Le fissa pensierosa sul da farsi…
Le fa abbracciare.

S << A te, Crystal, sembra stiano bene insieme… così?>>

Crystal si sporge dalla spalla di Sophitia << ..Bhe, questo devi essere tu a deciderlo Sophy: è dunque questo quello che vuoi?>>

Le mani vengono lentamente abbassate, con sconsolata delusione << …. Mhh… no. Credo di no. Lei non mi vuole bene. Lei mi ha detto che sono fuori di testa…>> con occhi grandi alza la sola bambola di Crystal fissandola qualche attimo ancora… poi prende la sua decisione.
Un morso. Affonda i denti nel tessuto.
E le stacca la testa di netto sputandola via.
I denti si serrano in un ghigno e tra di essi emette un gemito elettrizzato e aggiunge <<… ora chi è che ha la testa che non funziona? Ahahah>> si gratta il capo e accarezza quel che resta della bambola << Non devi temermi, Cray… A Maniacs non dovrai avere paura. Nulla è la morte per i vivi, nulla è per i morti, perché negli uni essa non è, con gli altri sono loro che non sono più….
…A questo proposito… Chrisitne.. la conosci quella dell’impiegato e del capufficio?>>

C << Raccontamela…>>

S << Un impiegato al capufficio: "Scusate, so che il vostro vice è morto...mi dispiace per lui, ma potrei prendere il suo posto ?".
"E lo chiedete a me ? Ditelo al becchino !"… ahahah…
…simpatica, ma ammetto che il mio ospite la sapeva raccontare meglio…>>

C << A me è piaciuta… e riguardo al “salire”… tranquilla: restiamo qui>>

Sophitia replica incredula e commossa << R-r-restIAMO? Anche tu? >>

Christine fa spallucce << Certo. Siamo amiche più più più, no?>>



Zoom sul Michigan Stadium e sugli spettatori presenti nell’arena.
“Black Angel” suona a pieno volume e dalla rampa d’ingresso arriva “Time” Angel Obike Lowe. Il lottatore mascherato sale sul ring con il microfono già in suo possesso e si rivolge ai fans appena la sua musica termina.

“Lo scorso anno ho preso parte al primo Maniacs della mia carriera nei panni del cavaliere mascherato, ripenso all’uomo che ero a quei tempi, una figura avvolta dal mistero, la cui maschera serviva a proteggermi dall’esterno. Ero all’interno di un guscio, in possesso di belle parole e argomentazioni affascinanti, capace di proiettare miraggi sensazionali. Io ero Time.”

Il ricordo del lottatore si interrompe, Angel Obike Lowe porta la mano sulla sua maschera e se la toglie, appoggiandola al centro del ring.

“L’uomo che sono oggi non ha bisogno di nascondere la sua identità, sono qui per un discorso a cuore aperto con gli appassionati della WBFF Wrestling. Tanto è cambiato dentro di me nel corso del 2015, ci sono stati momenti in cui mi sentivo intoccabile, ho vinto per due volte la cintura di Desperation Iron Man Champion, ma per la maggior parte del tempo sentivo il peso dell’inganno sulle mie spalle. Vivevo una vita che non era la mia, con regole che avevo accettato ma con cui non riuscivo più a convivere.”

Il wrestler continua a osservare gli spalti, sembra godersi questo momento, far parte di un evento fondamentale nella storia della federazione come lo è WBFF Maniacs VIII.

“Più volte mi sono chiesto se è meglio essere un campione misterioso oppure un uomo vero, e la risposta l’ho finalmente trovata nella vita di tutti i giorni. Ho scelto l’uomo, ho scelto Angel Obike Lowe rispetto alla maschera, che indosserò stasera nel 12 men Elimination Chamber match, ma non mi porterà via nulla, non mi priverà dell’appagamento di poter lottare con la libertà che mi sono concesso. Libero da dover nascondere il mio volto o il mio vero nome. Lo sapete, non ho più problemi ad accettare il mio passato, i tanti momenti divertenti che abbiamo trascorso insieme fino al 2012. Voglio proprio darvi la giusta dimostrazione che so ancora come intrattenervi, che la mia inesauribile fonte di imitazioni non avrà mai fine finché voi lo desidererete.”

Lowe scende dal ring e afferra una sedia, non sembra avere cattive intenzioni.

Kokone: “Non colpirmi, ho moglie e figli.”
Taggart: “Non è vero, è ancora scapolo, colpiscilo a piacimento!”

Angel sorride ai commentatori e sale sul ring, poi appoggia la sedia e si siede su di essa. Sembra concentrarsi, ha uno sguardo cupo, viso basso, dopo pare esprimere rabbia da sé, sembra ubriaco, si muove barcollando.

Lowe: “Io dico sempre la verità, anche quando dico le bugie.”
Kokone: “Ho già sentito questa frase, ma dove… dove?”
Taggart: “Al Pacino in Scarface!”
Lowe: “Coraggio, augurate la buona notte al cattivo, coraggio, è l’ultima volta che lo vedete un cattivo come me, ve lo dico io. Forza, fate passare l’uomo cattivo!”

L’imitazione di Tony Montana strappa parecchie risate al pubblico, una fan vede Angel barcollare davanti a lei con aria furiosa ma il viso inespressivo e non riesce a smettere di ridere per via del contrasto, poi Lowe interrompe la sua imitazione e cerca di sorridere, ovviamente senza riuscirci.

“Vi ho mostrato di essere ancora l’Emotionless Pleasure e se la maschera mi permette di esprimere meglio le mie emozioni fingendo, allora non posso accettare questo compromesso. È giusto che voi conosciate il mio volto, siccome sono abile a ingannare me stesso, ma non cercherò mai di prendermi gioco di voi. La WBFF Wrestling mette i fans al primo posto, voi siete lo spirito di questa federazione e se io posso intrattenervi lo farò con o senza la maschera.”

Il lottatore torna sul ring e si accomoda sulla sedia.

“Mi attende la sfida più folle della mia carriera. Non sono mai stato in un evento del genere. C’è chi stasera lotta per una cintura, chi per il predominio sui rivali storici, invece io mi batto per inseguire il mio sogno. Quella Scent of Glory si concretizzerà per uno di noi dodici, tutti a cercare di agguantarla sopravvivendo fino alla fine. Non provo astio verso nessuno dei partecipanti, non sento il bisogno di mostrarmi migliore di loro. Non cercherò di convincervi che sono colui che deve vincere perché è il suo destino, o per qualità da lottatore che altri non hanno. No, sarebbe una menzogna.”

Lowe si rialza e spalanca le braccia.

“Io sono qui per acchiappare il mio sogno, ma so di averlo già realizzato in parte. Mi sono tolto la maschera e voi con il tempo mi avete accettato come Angel Obike Lowe. Sono la persona che desidero essere, un uomo felice e fiero della sfida che lo attende. Perciò, tutto quello che posso dirvi è che vi ringrazio per avermi aiutato ad accettare me stesso. Ho sconfitto i miei demoni personali, quell’assenza di un’identità dovuta al voler essere come i miei beniamini.
Non sarò mai Al Pacino.
Non sarò mai Robert De Niro.
Non sarò mai Fonzie.
E certamente non sarò mai Muhammad Alì.”

“Io sono Alfonso Balwase, un fan di Wrestling che un giorno come tanti si è trovato a poter lavorare in questo ambiente facendo da guardia del corpo a un milionario ambizioso. Avrei potuto sparire nel nulla come tante guardie del corpo destinate all’oblio, ma no, ho scelto di farmi conoscere nel modo più folle fra tutti. Mi sono strappato via i vestiti e tuffato nella vasca a idromassaggio dell’uomo più austero del Wrestling Business, Michael McFarry. Ho iniziato a danzare, a imitare tutti i miei beniamini e non mi pento di nulla, perché questa parte della mia vita mi ha fatto realizzare quanto amo il Wrestling. C’è chi non lo considera nemmeno uno sport, ma è tutta la mia vita. Ho scelto di rischiare la mia reputazione per continuare a esistere, per sopravvivere giorno dopo giorno.”

“Io sono Angel Obike Lowe, il wrestler che si è formato in scuole in giro per il mondo, che ha preso il suo cognome in Germania, il nome di mezzo in Giappone e il primo nome dalla sua origine sudafricana. Sono l’allievo di Jack Leone che per due anni si è allenato nel suo dojo, con Mr. Attitude ci siamo curati le ferite a vicenda, quel vuoto che provavamo entrambi è stato colmato quando siamo diventati una famiglia. Padre e figlio senza linee di sangue, un italo-americano e un sudafricano che avevano perso tutto ma non si sono mai arresi. Stasera siamo entrambi qui a far parte di un evento memorabile.”

Il wrestler afferra la maschera a terra e la indossa, riprendendo la parola.

“Io sono Time, il cavaliere che riconosce nella riflessione sul tempo e sull’eternità una virtù, un potente strumento di meditazione. Il mio simbolo è quello della clessidra per ricordare a tutti che ogni istante della nostra vita è prezioso. Questa notte si scrive la storia e io sono parte di essa. WBFF Maniacs VIII sopravvivrà alla prova del tempo, ma solo uno di noi potrà lasciare il suo nome nella conquista della Scent of Glory.”

Il cavaliere scende dal ring, ma non rientra ancora nel backstage, osserva ancora da vicino i fans.

“Io sono ‘Time’ Angel Obike Lowe e competerò per non essere un granello di sabbia in una clessidra. Voglio fondermi con il tempo stesso poiché ogni volta che pensiate a WBFF Maniacs VIII vi torni in mente il mio nome. Questo è il nome che voglio incidere nella storia.”

Detto ciò, il lottatore posa il microfono e si allontana mentre suona ancora “Black Angel.” Il suo saluto ai fans è passionale e sincero, il primo dei suoi sogni è giunto a compimento, gli rimane ancora quello più grande.



Siamo in una camera d'albergo di Detroit, probabilmente in mattinata inoltrata.
Il Cacciatore è sdraiato sul letto, intento a fumare.
Il televisore è acceso, trasmette un vecchio film western con John Wayne intento a lanciare in acqua un bambino così da insegnargli a nuotare, tuttavia il volume è muto.
In un angolo del soffitto, un moscerino tenta di liberarsi da una ragnatela; tale scena cattura la curiosità di Claudio.
Ma si sa, la volubilità e la noia sono le peggiori nemiche di un consumatore di marijuana, tanto che ben presto il wrestler di Sparks, Nevada, a tentoni con la mano va alla ricerca del telecomando per andare alla ricerca di qualcosa di maggiormente edificante.
Si imbatte in una replica di Mr Bean.
-Inglesi del cazzo...- commenta lapidario.
Sul canale successivo, invece, trasmettono il film “Il discorso del Re”.
-Nobili inglesi del cazzo...- sottolinea.
Altro canale, altro show, stavolta si tratta di una televendita di macchinari per far palestra a casa, qualcuno sembra un bilanciere, altri delle ciclette modificate.
-Roba da frocetti...
Continua a girare zigzagando tra alcuni spot pubblicitari, tra cui uno su di una marca di orologi, uno sul nuovo disco di platino indie rock ed uno relativo all'apertura di sei nuovi Taco Bell in Michigan.
Si imbatte quindi in “Arancia meccanica”.
-Uff...- si limita a sbuffare, annoiato.
Su un altro canale, trasmettono “Il cielo sopra Berlino”, il Cacciatore si ferma ad ascoltare uno dei dialoghi tra i personaggi:
“Cassiel: Alla fermata Zoo del metrò, un impiegato, invece di dire il nome della stazione, improvvisamente ha gridato: "Terra del Fuoco".
Damiel: Bello.
Cassiel: Sulle colline, un vecchio leggeva l'Odissea a un bambino, e il piccolo uditore smise di socchiudere gli occhi. E tu cos'hai da raccontare?
Damiel: Una passante, che sotto la pioggia chiuse di colpo l'ombrello, lasciandosi bagnare tutta. Ah, ecco: uno scolaro, che descriveva al suo maestro come una felce nasce dalla terra. Ha fatto stupire il maestro. Una cieca, che quando si accorse di me si mise a tastare l'orologio. Sì, è magnifico vivere di solo spirito e giorno dopo giorno testimoniare alla gente, per l'eternità, soltato ciò che è spirituale. Ma a volte la mia eterna esistenza spirituale mi pesa, e allora non vorrei più fluttuare così in eterno, vorrei sentire un peso dentro di me, che mi levi quest'infinitezza, legandomi in qualche modo alla terra. A ogni passo, a ogni colpo di vento, vorrei poter dire: "ora", "ora" e "ora". E non più: "da sempre", "in eterno". Per esempio, non so: sedersi al tavolo da gioco ed essere salutato, anche solo con un cenno. Ogni volta che noi abbiamo fatto qualcosa, era solo per finta.”
-Tedeschi del cazzo, sanno solo fartela prendere a male...- e cambia canale.
Si imbatte in un episodio di “Inuyasha”, ma non dà neanche il tempo di ragionare al cervello quanto basta per focalizzare l'immagine, che subito cambia canale scocciato.
Si sofferma su un incontro di wrestling di una federazione giapponese, sebbene lo stile dei due atleti sul ring abbia ben poco a che vedere con il puroresu, infatti sembra si stiano affrontando un fighter piuttosto cocciuto ed un brawler decisamente imponente.
-Pippe...- commenta.
TOC TOC
-Signor Cazador, dobbiamo pulire la stanza!- esclama da fuori una voce femminile, probabilmente di una signora che ha superato la mezza età.
Il Cacciatore si alza dal letto, spegne la tv, spegne il joint nel posacenere e va ad aprire la porta, gli si para davanti una signora sudamericana che ha superato di gran lunga i 50 anni, 150 centimetri di altezza per 70 chilogrammi di peso, i capelli neri accomodati in uno chignon, con un cenno della mano sembra scacciare di fronte al suo volto i cattivi odori del fumo passivo di cannabis.
-Ma cos'è questo odore?
-Profumo di gloria.- risponde serafico Cazador, prima di prendere il suo giacchetto di pelle ed uscire dalla stanza, lasciando l'inserviente alle sue pulizie mentre la telecamera sfuma.



Il Michigan Stadium, in lontananza, viene racchiuso fra due dita tozze. Le due dita, poco a poco, si avvicinano, fino a oscurare lo stadio.
La persona viene ora inquadrata alle spalle, un poncho di lana svolazza al vento, e l’uomo regge il suo sombrero con una mano per evitare che voli via. Keith Gutierrez Sanchez, ancora di spalle, prende a parlare.

KGS: “Isaia scrisse: il Signore è una roccia perpetua, perché ha abbattuto quanti abitavano in alto; la città elevata l'ha umiliata fino a terra, l'ha gettata nella polvere. I piedi la calpestano, i piedi del misero, i passi dei poveri.”

Keith viene ora inquadrato di fronte, stringe il suo crocifisso dorato e rivolge alla telecamera uno sguardo attento.

KGS: “Per questo io confido nel Signore, gringos. Un guero un anno fa disse che Maniacs era la casa dei sogni... non lo è. WBFF Maniacs è el templo in cui l’arroganza diventa fiducia, la cieca ambizione diventa determinazione e la pomposa pretenziosità diventa addirittura arte. Alla riapertura di questa federazione non sono stato chiamato, nonostante portassi una delle vostre inutili cinture fino all’ultima pietosa dimostrazione di incapacità che voi gringos chiamate The Last War 2012. Avevo un contratto che stavo onorando con rispetto, ho una familia da sfamare, ma alla fine sono stato simplemente dimenticato.”

Keith ora sorride.

KGS: “Ma voi serpientes non siete mai stati abbastanza hombres da restare fedeli a voi stessi. Ho tollerato molte mancanze di rispetto, ho lasciato scorrere degli affronti inaccettabili. La mia pazienza è stata scambiata per debilidad... debolezza, oggi dimostrerò che non potevate commettere un errore mas grande. Non solo il luchador più abile del mondo, né il più potente. Ma la mia forza, gringos... la mia forza è quello che mi ha tenuto a galla per tutti questi anni, a sopportare le vostre scimmie blaterare di arte e di historia per delle estupide dimostrazioni di forza animalesca, sono più simili a un branco di alci che si prendono a testate che all’uomo creato a immagine e somiglianza del Signore. Al mio posto Drago si sarebbe appeso per il collo al balcone e avrebbe liberato el mundo dalla sua inutile presenza, David Barriage si sarebbe messo una maschera e avrebbe dato la colpa dei suoi fallimenti a qualcun altro, Volkermord sarebbe troppo stupido perfino per iniziare a capire cosa fare. Io mi sono rimboccato le maniche, ho accettato per anni contratti davanti a cui un luchador del mio calibro dovrebbe scoppiare a ridere, e tutto questo è per colpa di due hombres: Jack Leone e Michael McFarry.”

Keith ora assume un’espressione di disprezzo.

KGS: “Esta noche non potrò affrontarli, ma non sono un perro, la mia vendetta è più sottile, e più devastante. Non solo vincerò il loro Undisputed Championship, io mi prenderò questo consejo e chi lo sa, magari il prossimo main event di Maniacs sarà Keith Gutierrez Sanchez contra Cactus Mike, due hermanos a cui non è mai stata data l’opportunità che meritavano. Voi gringos lo odiereste... bien! Vorrei poter sentire la vostra disapprovazione da qui e dire davanti alle vostre caras – alle vostre facce – che stasera sconfiggerò ognuno di voi, uno per uno, voi schifosi perros chiusi nella vostra ciudad elevata, umilierò voi e Jack e Micheal e Drago e chiunque altro mi troverò davanti, ai vostri occhi sono siempre stato un misero, ma dopo stanotte l’opera del Signore sarà compiuta e sulle vostre teste camminerà il misero!”

Gutierrez si volta ancora verso il Michigan Stadium.

KGS: “E la città elevata sarà sepolta per sempre. Sotto i miei colpi, gringos.”

La Voz si volta un’ultima volta verso la telecamera.

KGS: “Adios.”

CAMERA FADES



Taggart: “Siamo al secondo match tutto al femminile della serata!”
Kokone: “Noooo e tu ora me lo dici?”
Taggart: “Ma si sa già da...” Taggart scuote la testa “perché questa affermazione?”
Kokone: “Hanno comodamente messo tutte le donnacce di seguito in modo che io potessi dormire, andare in bagno o mangiare... e io non lo sapevo! Ora mi toccherà sorbirmi ‘sta porcata.”
Taggart: “Ma sono due ottime lottatrici! Di certo sapranno mettere su una contesa spettacolare.”
Kokone: “John, io già non ho interesse a vedere donne vestite, ora dovrei vedere donne vestite che fanno finta di combattere come i wrestler veri per qualcosa come dieci minuti?”
Taggart: “Sarebbe anche il tuo lavoro...”
Kokone: “Il mio lavoro è commentare, non vedere quello che commento.”

Empress of WBFF Semifinal #2: Crystal Houghton vs Sophitia

Little Monster risuona nell’arena! Applausi e un timido coro “marry me” accolgono “Miss Congeniality” Crystal Houghton! La rossa del North Carolina raggiunge il ring, sicura di sé e a passo svelto.



Ed ecco Sophitia! Luci rosse e fumogeni, la ragazza inizia a saltellare e fare piroette, ma... incontra lo sguardo di Cray. E si ferma... PER CORRERE DA LEI! Scambio di pugni! Eric Adams si scansa per non essere travolto da Sophy, la contesa ha inizio!

DIN DIN DIN!

Sophitia ha la meglio nello scontro ravvicinato, sovrasta Crystal in altezza, la prende per i capelli per sbatacchiarla contro l’angolo! Imprigiona un braccio della lottatrice del North Carolina usando la terza corda e LO PRENDE A CALCI! OUCH! Crystal prova a liberarsi con un Elbow Smash, Sophitia arretra, vede Crystal imprigionata all’angolo, inclina la testa per osservarla. Crystal è ora libera, ma Sophitia non attacca, resta lì a fissarla con la testa inclinata. Poi si volta, gesticola come se stesse parlando. Crystal, timidamente, prova a raggiungerla... Sophitia la chiude in una Headlock! Crystal riesce, chiusa nella Headlock, a correre verso le corde per prendere la spinta, usando le corde come “scalini”... e mettere a segno un Bulldog! Ottimo break di Miss Congeniality che prova ora lo schienamento:

1...
2...
NO!

Sophitia da terra chiude le gambe intorno alla testa di Cray: Headscissors! Da quella posizione porta Crystal a terra, la rossa si libera con un colpo di reni e torna in piedi, e con lei Sophitia; serie di pugni di Crystal, Irish Whip... rovesciata da Sophitia, Cray però prende la spinta con uno Springboard! E SOPHITIA LA ACCOGLIE AL VOLO CON UNA ONE HAND SPINEBUSTER!!!! Pin:

1...
2...
NO!

Crystal si rigira, con le mani sulla schiena, Sophitia la prende per i capelli e la rialza per poi portarla alle corde, prende la rincorsa... OH MY! LUCIFER CURSE!!! Entrambe le wrestler finiscono fuori dal ring! Paradossalmente è Sophitia ad avere la peggio nella caduta, ma entrambe sono al tappeto fuori dal quadrato. Crystal si rigira e prova ad aggrapparsi alla tendina del ring, che però – chiaramente – non è un supporto adeguato per alzarsi. Sophitia è la prima a rialzarsi e torna alla carica, solleva Crystal per farla “accomodare” sulla transenna con un Atomic Drop supportato dal metallo... ma Crystal sgomita! E atterra in piedi sulla transenna! Sophitia è costretta ad arretrare dalla gomitata, Crystal trova il suo equilibrio sulla sommità della transenna e punta l’avversaria. FAAAAAAAAAAAITH!!!! A SEGNO!!!!! Crystal ora alza la tendina dell’apron per trovare un alleato nella contesa... e lo trova in una splendida mazza da baseball avvolta nel filo spinato! Crystal aspetta Sophitia al varco... SBAAAAAAAAAAAAM! NO! Sophitia si abbassa! E carica Crystal contro il paletto esterno... ma Crystal riesce a scivolare verso il basso e sgambettare Sophitia... PER MANDARLA CON LA FACCIA CONTRO IL SOSTEGNO!!! Ferita aperta sulla fronte di Sophitia! Crystal porta mazza e ragazza sul ring e procede con lo schienamento:

1...
2...
NO!

Buona prova di resistenza per Sophitia! Ora Crystal afferra la mazza da baseball.
SBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mazzata micidiale per Sophita, Crystal sale sull’angolo. È finita? Crystal chiama la Last Kiss....
LAST KISS A SE... NOPE!!! Sophitia si sposta! Crystal impatta col grugno sul mat, sobbalza e finisce in ginocchio, una mano sulla faccia e una sulla pancia. Sophitia si muove per sfruttare il vantaggio, ma i colpi subiti la rendono più lenta di quando vorrebbe. Afferra Crystal per i capelli, ma la rossa è pronta: ne segue una colluttazione in cui è ancora Sophitia, ancora in virtù della stazza nettamente superiore, ad averla vinta. La ragazza porta Crystal alle corde con una serie di pugni pesanti come macigni, Crystal evita l’ultimo e prova un accenno di comeback, interrotto da Sophitia con un BIG BOOOOT! Crystal crolla contro le corde, e questo dà a Sophitia un’idea. Mazza da baseball in pugno, la ragazza PRENDE A MAZZULARE CRAY! SBAM! SBAM! SBAM! SBAAAAAAM!!! Sophitia poggia un dito su una delle ferita appena aperte sul corpo di Miss Congeniality, e lo porta alle labbra... per poi saltellare di gioia. Crystal urla per il disgusto, ma è abbattuta contro le corde, graffiata dal filo spinato e devastata dai colpi di mazza. La Disciple of Darkness intrappola Cray a penzoloni fra le corde, fronte al ring, a testa in giù. Appoggia la mazza sul volto della rivale. HANGMAN’S HAMMER A SEGNO!!!!!!!!!! Crystal crolla sul ring, Sophitia le solleva una gamba per schienare.

1...
2...
3!!!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!

Sophitia scatta in piedi e si strappa qualche capello per la disperazione. Crystal è a carponi, Sophitia si avventa sulle sue braccia: ZOATHA ‘N’ CAMMA!!! Crystal viene ribaltata dalla sottomissione, lo stretch allarga le ferite appena aperte dal filo spinato, Cray sembra essere sull’orlo del pianto. Sophitia continua a tirare, ma nel mentre mormora “mi dispiace” ogni volta che tira. Crystal stringe le mani in pugno, prova a divincolarsi, Sophitia inizia a guardare una mano di Crystal in modo strano. La telecamera stessa indugia sul suo sguardo... Sophitia avvicina la faccia alla mano di Cray, la annusa per qualche secondo. Chiude gli occhi. E LA AZZANNA.

Taggart: “Ma... Che...?”

Crystal ha uno scatto, ora si divincola come una forsennata, Sophita sembra per un secondo sinceramente dispiaciuta, ma un’altra “parte” di lei prende ancora il sopravvento e Mrs Fortune riprende a tirare! Crystal urla per lo sforzo... ma inarca la schiena... E PORTA SOPHITIA CON LE SPALLE A TERRA!

1...
2...
3!!!
NO!!! ANCORA NO!

Sophy è costretta a mollare la presa per non essere schienata, Crystal è di nuovo in piedi, ma si regge a malapena per via della violenza dei colpi subiti. Sophia allora passa ancora all’attacco: spinge Cray contro un angolo, e va per un JAPANESE OCEAN SUPLEX! Ma Crystal dà una testata all’indietro proprio sul naso di Sophy! Sophitia si porta le mani al naso e pertanto molla la presa, si avventa su Crystal... HEADSCISSORS TAKEDOWN DRITTO VERSO L’ANGOLO!!! Sophita sbatte e prende a barcollare, Crystal va verso le corde, prende spinta con uno Springboard... Hurricanrana! DELICIOUS C!!! Cray urla per il sollievo, e si inerpica sul paletto. La chiama, la invoca....
LAST.
KISS.
A SEGNOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

1...
2...
3!!!

DIN DIN DIN!

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