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WBFF Maniacs VIII

Ultimo Aggiornamento: 27/12/2015 23:12
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Over the God
27/12/2015 23:07
 
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WBFF MANIACS REWIND (3 days ago)


WBFF WORLD TAG TEAM CHAMPIONSHIP TORNADO MATCH: Joseph Roux and Paul DeSade (c) vs Ilich Izturre and Elsa Este


DING DING

Presa di clinch a centro ring tra DeSade e Izturre, mentre Roux lancia già alle corde la Este e la schianta a terra con una FRENCHBUSTER, provando subito uno schienamento!

1....
2....

Kick Out della Este! DeSade intanto viene fatto vittima della INJURY di Izturre, il quale poi colpisce con uno SPINNING KICK Roux che si era appena rialzato dal tentativo di schienamento su Elsa Este! Ilich prova a connettere una SPINEBUSTER su Roux, e viene eseguita alla perfezione!

DeSade tuttavia è di nuovo in piedi e colpisce con una CLOTHESLINE Ilich Izturre, prima di lanciarlo all'angolo e connettere su di lui con una FALLAWAY SLAM!!!!
Ma arriva il ritorno di Elsa Este, che colpisce con un SUPERKICK OUTTANOWHERE PROPRIO DESADE CHE FINISCE A TERRA!!!!

Roux intanto si rimette in piedi...SUPERKICK DI ELSA ESTE ANCHE SU DI LUI!!!!! La Este sale sulla terza corda...E VOLA SU JOSEPH ROUX CON EL JILGUERO, UNA SHOOTING STAR PRESS STILISTICAMENTE PERFETTA!!!!! Elsa Este va per lo schienamento!

1....
2....

Kick out di Roux! Elsa Este lo rialza in piedi...SCOOP SLAM DI ELSA ESTE SU UN JOSEPH ROUX IN DIFFICOLTA'! Intanto Izturre con un BACK KICK colpisce DeSade e lo mette nuovamente a terra con la sua INJURY!!!

Kokone: Momento di difficoltà per i campioni!

Izturre e Elsa Este si scambiano un cenno di intesa, e Ilich tiene ferme le braccia di DeSade a terra mentre la Este sale sulla terza corda per provare nuovamente la sua EL JILGUERO...MA JOSEPH ROUX SI RIALZA REPENTINAMENTE E LANCIA ELSA ESTE OLTRE LA TERZA CORDA!!!!!!

Izturre molla la presa su DeSade e si scaglia contro Roux, il quale lo attende al varco e con un ulteriore FRENCHBUSTER lo schianta al tappeto!!!!!

DeSade intanto è in piedi...FIGHT OFF YOUR DEMONS SU ILICH IZTURRE E TENTATIVO DI PIN:

1....
2....

Kick out da parte di Izturre! DeSade si accanisce contro il rivale con una serie di pugni a terra mentre Roux osserva la scena...E NON SI AVVEDE DEL RITORNO DI ELSA ESTE CHE PROVA ALLE SUE SPALLE UN VICTORY ROLL!!!!!!

1....
2....

Roux riesce a salvarsi!

Kokone: Che rischio per il Lyon D'Or!!!!!

DeSade intanto rialza Izturre...IL QUALE REAGISCE CON UNA TKO, UNA RAFFICA DI PUGNI AL VOLTO CHE METTONO IN DIFFICOLTA' L'AVVERSARIO!!!! Roux si rimette in piedi...LARIAT TAKEDOWN SU ELSA ESTE, che poi viene gettata fuori dal ring dal francese! Izturre riesce a tenere testa a DeSade, ma Roux si unisce al party e colpisce con una gomitata alla nuca Izturre che nulla poteva in un due contro uno...

PAIN SACRIFICE PERFETTAMENTE ESEGUITA!!!!!!!

Elsa Este ritorna rapidamente sul quadrato...MA ANCORA UNA VOLTA ROUX LA SORPRENDE CON UNA FRENCHBUSTER ED ANCORA UNA VOLTA LA SCARAVENTA FUORI DAL RING!!!!!!

DeSade ha la strada spianata...

AFTER LIFE RESTRAINT A SEGNO SU ILICH IZTURRE!!!!

Kokone: E come sempre è Roux a "rubare" lo schienamento!

1....
2....
3!!!!!!!

DING DING

Kokone: Paul DeSade e Joseph Roux festeggiano l'ennesima vittoria in coppia, giustificando una volta di più il premio vinto questa sera!

VINCITORI




La targhetta d’oro sulla porta del camerino splende riflettendo in maniera distorta l’obiettivo della telecamera che la inquadra. Due parole campeggiano sulla placchetta dello spogliatoio.
Due parole che fanno rima con la cintura mondiale.
Due parole che abbiamo imparato ad associare al senso di successo.

Due parole che recitano più o meno così: Garet Jax.

Il sussulto del pubblico alla lettura della scritta accompagna la sofferta decisione di Robert Dumas. Il bastardo apre la porta senza bussare, consapevole del rischio a cui sta andando incontro. Consapevole del macello al quale sta per concedere le sue carni.
Quando la porta si apre lo sguardo del campione si volge immediatamente verso la sagoma del Mr.Unhappy Ending.
Sorride di gusto alla vista del suo capo chino.
All'interno della stanza, vediamo un'arredamento composto da una libreria con alcuni tomi dalle pregiate rilegature, un divanetto giallo senape da dentista, una scrivania notarile con sedia in legno di faggio, ma soprattutto, un angolo con mobile a specchio e sulla destra di questo, un tavolo da stiro con una cameriera intenta a stirare la giacca del Luckyman: un tessuto con trama di banconote di vario taglio, cucite l'una sopra l'altra, in abbinamento ai pantaloni del campione.
Jax ha la cintura legata in vita, si avvicina alla ragazza e prende con decisione la giacca, indossandola con naturalezza come se un abito di tale taglio sia la cosa pi˘ canonica del mondo.

Garet Jax: “Caterina, permettimi di presentarti: “Il mio terzo sfidante.”

“Ah, no. Sbagliavo. Perdonami, Robert.”

Dumas fa un paio di passi in avanti.

“Avanti, Garet. Velocizziamo questo supplizio.”

Jax fa finta di non capire.

Garet Jax: “Quale supplizio? Qual buon vento ti porta nell’umile camerino del tuo campione mondiale?”

Il Luckyman allarga le braccia mostrando lo sfarzo che lo circonda.
Dumas si guarda intorno, i suoi occhi convergono velocemente sull’oro della cintura, vi si soffermano per diversi secondi.
Attimi accompagnati da un silenzio faticoso.

“Sono qui per augurarti buona fortuna per il tuo match di stasera.”


"Oh, ma quanto sei carino Dummie, sei come la zia che al cenone di Natale ti tira le guanciotte chiedendoti sei hai la fidanzatina! davvero, Dummie, che pensiero gentile, davvero non dovevi... mi fai sentire in colpa, io, io... io non ho preparato nulla per ricambiare tale gentilezza!"


Jax trattiene a stento una risata, che interrompe il suo discorso, Dumas serra i pugni ma non accenna una reazione, perlomeno non ne accenna prima che Garet riprenda il suo discorso.

"Dummie, davvero, se solo io avessi avuto modo di saperlo, se solo avessi avuto modo di accendere il televisore la scorsa settimana per vedere la registrazione di Bloody Desperation, di un Bloody Desperation alla quale ho partecipato come assoluto protagonista, avrei preparato un presente, non so: una cravatta, un Cohiba, qualche buono benzina, in fondo è il pensiero che conta, no?"
Ancora una volta, Jax non riesce a trattenere una risata, più grossolana della precedente.
Il labbro superiore di Dumas, in un tic, si alza per mezzo secondo, le vene del collo si gonfiano, ma stoicamente il Bastardo si trattiene signorilmente.

"Dummie, se solo tu mi avessi avvisato, se solo tu mi avessi avvisato avrei preparato... mpfhhh... avrei preparato una bottiglia di... ihihih... una bottiglia di squirtante Crystal, in onore dei vecchi tempi in cui te la passavi bene ed avevi titolo e belle donne! AHAHAH!"

Il Luckyman davvero non riesce a trattenersi questa volta, scoppia in una violentissima risata, piegandosi su sË stesso, addirittura lacrimando, dopo una dozzina di secondi di sguaiate risa, lo vediamo riprendersi, asciugarsi le lacrime, a fatica regolarizzare la respirazione.
Il wrestler di Boston muove lentamente, molto lentamente, il capo, in segno di diniego, tre volte, prima di bloccarsi in un silenzio pesante.

Un pesante silenzio di pochi, lunghissimi, infiniti secondi.

"Seriamente, Robert"- riprende con tono decisamente più convincente e sincero l'Undisputed Champion- "Io spero che il guinzaglio con cui McFarry ti stringe al collo sia abbastanza stretto. Perchè è vero, l'ho dichiarato io stesso il 18 dicembre, ogni cane deve avere il diritto di sfidare una tigre e di poter sognare. Fa parte dell'American Dream, in cui crediamo sia io che te. Ma sai, mi girerebbero davvero molto i coglioni nel vedere il TUO brutto muso da Bastardo gironzolare attorno alla MIA cintura, dopo il MIO main event, quando avrò già steso due lottatori che si sono dimostrati molto più validi di TE, molto più validi dell'ombra di un ex campione; molto più validi di uno sciacallo che non avrebbe alcuna altra possibilità di trionfo se non quella di banchettare sulle membra di sfiancati rivali.
Silenzio.
Il Bastardo osserva Jax con sguardo algido adagiato su un volto torvo.
Volta le spalle.
A capo chino, esce dal locker room dell'Undisputed Champion.

CAMERA FADES



*Camera fades*

"L'ora sta arrivando...din don din don...le campane...stanno per suonare"

*Blackjack cammina avanti e indietro*

"Voi non potete capire...stasera al PPV...sarà game over...avete fatto all-in e avete perso tutto"

*The Doubleface ride*

"E tra poco perderete tutti...questo gioco della vita...non avrà vincitori...avrà solo vinti"

*Blackjack fissa la telecamera*

"Da una vita aspetto la mia vendetta...e dopo la vittoria in VDW...è giunto il momento...che questa mascherà...mieti altre vittime"

*Blackjack tira un pugno alla telecamera che cade a terra in pezzi*



Una porta si spalanca all’improvviso.

“Almeno mi hai risparmiato la scena di colui che umilmente viene ad augurarmi le migliori fortune, in vista di Maniacs.”

A parlare è Felix Owens.
Al suo cospetto, suo malgrado, Robert Dumas.

“Prima che tu possa dire qualsiasi cosa, Bob. Non lasciare che queste telecamere, che questa situazione, possano mitigare quello che pensi. Vorresti essere da questa parte della barricata, vorresti essere al mio posto, dentro di te sei convinto che meriteresti di essere al mio posto, quindi sfoga tutto quello che il tuo corpo da bastardo contiene. Non mi interessa il miele, nemmeno se te lo impone quella specie di teatrante Europeo.”

Il bastardo non alza lo sguardo nei confronti del Master of Chambers…
Tende la mano verso di lui; una mano che Owens osserva con disprezzo.

“Non potrà esserci la resa dei conti…”

La mano rimane lì, di fronte ad un nemico immobile.
Quanto è facile calpestarti in questo momento, Robert?

“Non può esserci perché ho fallito la mia personale rincorsa. Non sono riuscito a metterti i bastoni tra le ruote ed evidentemente la colpa è esclusivamente mia, Felix.
La verità è che, al momento, giochiamo due sport differenti.”




“Non c’è resa dei conti perché ho fallito ancora prima di trovarmi in quel match.”

Rimangono lì, immobili.

“Non c’è nemmeno la più piccola traccia di miele nelle mie parole. Puoi cercarla quanto vuoi ma non troverai altro che veleno.
Puoi accettare o rifiutare questa mano tesa, non mi interessa.
L’unica cosa che ti chiedo è di rispettare un cadavere quando lo riconosci.”



Nemmeno il tempo di finire la frase, che Owens replica, rendendo perfettamente coeso il flusso verbale.

“Non è ancora tempo di sedermi sulla riva del fiume. Continua a camminare sulla terraferma, per vedere il tuo cadavere scivolare sull’acqua avrò tempo in futuro.”

Owens si avvicina di un passo al Bastardo.

“Maniacs o no, inizieremo probabilmente il nuovo anno con la medesima polvere nei pugni. Non sei l’unico ad aver fallito. La sola differenza è che su quel palcoscenico non condividerai con me l’onta della sconfitta. E’ questo, che volevi sentirti dire, vero Bob? Che non ce la farò. Così, con questa stessa mano che ora mi tendi, potrai deliziarti autonomamente ripensando alla mia caduta. Ma per ora, nulla mi vieta di stringertela.”

Il Master of Chambers, in un’insolita veste aggressiva e velatamente volgare, stringe la mano a Robert Dumas - strattonandolo a sè per sussurrargli piano.

Owens: “Resta il fatto che mi sarebbe piaciuto incontrarti a Maniacs, Bob.”

Dumas si divincola dalla stretta di mano ed in un istante è già sull’uscio della porta, girato di spalle.

“In bocca al lupo...”

… Ne avrai bisogno.

CAMERA FADES



L’arena è carica per WBFF Maniacs VIII, non può mancare l’avvocato Daisuke Kobayashi, che entra su “Bartholomew” dei Silent Comedy, il tema di McFarry, che ormai è diventato pure consueto anche per lui.
Il General Manager giapponese di Bloody Desperation mantiene la sua espressione triste in volto mentre sta per augurare un buon evento a tutti.

“Lo stadio ha raggiunto livelli di occupazione che nemmeno la Rivoluzione d’ottobre può vantare. Perciò, proprio perché siete così tanti ho delle TRISTI notizie da darvi.”

L’avvocato abbassa la testa, poi riprende a parlare.

DK: “Per ragioni logistiche… WBFF Maniacs VIII è stato ANNULLATO.”
Fans: “Whaaaaaaaaaat?”
DK: “Dico seriamente. Non c’è un solo lottatore nell’arena a parte Oregon McClure. Purtroppo nemmeno lui può fare uno show da solo.”
Fans: “Whaaaaaaaaaat?”
DK: “Vi ringrazio a nome del Boss Michael McFarry per essere venuti qui, ma ora potete andarvene. È stato un piacere, ci rivediamo a Bloody Desperation dopo una settimana di pausa.”

Kokone: “#SadNewsKobayashi colpisce ancora. Niente WBFF Maniacs VIII.”
Taggart: “E tu gli credi?”
Kokone: “Guarda come è triste!”

L’avvocato sembra sul punto di scoppiare in lacrime, ma è talmente vuoto di empatia che non può nemmeno commuoversi.

DK: “Ho delle TRISTI notizie per voi. Stavo scherzando.”
Fans: “LOL OMG. LOL LOL LOL.”
Kokone: “Perché questi fans reagiscono come se fosse un evento da forum di Internet piuttosto che un evento live ultra prestigioso?”
Taggart: “Immagino perché Kobayashi ha un umorismo tremendo.”
DK: “WBFF Maniacs VIII si apre qui. Spero che i vostri lottatori preferiti perdano sempre e che l’evento vi lasci una sensazione di amarezza!”
Fans: “#SadNewsKobayashi.”

Detto questo, l’avvocato si allontana, soddisfatto di aver innescato un meccanismo di tristezza generale pronto a contagiare l’intero stadio.



L’arena e il pubblico festante alle sue spalle, un freddo corridoio davanti a lui. Skyblue percorre la distanza che separa successo e solitudine a passo spedito.

Apre la porta del suo spogliatoio. La luce spenta. Rimane spenta. Al buio, si avvicina alla panchina, sopra cui è appoggiato uno zaino. Pone le mani sulla maschera…

Per un attimo, ha l’impressione di non essere solo: rimane fermo, impassibile, come un semaforo sul rosso, per valutare l’eventuale pericolo. L’attesa dura pochi secondi, il tempo necessario per decidere che non c’è nulla da temere.

… Sfila la maschera e la ripone nello zaino. Lo mette sulle spalle e si avvia verso la porta.

Il corridoio, senza la maschera a coprirgli il volto, ha un altro aspetto. Il passo appesantito dalla paura di essere riconosciuto, la mano destra appoggiata alla parete che offre un conforto notevole. Sembra che stia per avere un mancamento. Infila la mano sinistra nella tasca ma non estrae nulla. Si accorge di essersi dimenticato qualcosa, inverte la direzione di marcia, torna nel suo spogliatoio, senza nascondere evidenti difficoltà motorie.

Avvicina la mano verso l’interruttore della luce, ma si ferma. Improvvisamente. Di nuovo quel rumore. Stavolta, non ha dubbi. Non è solo.

Sulla sua panchina, a giocherellare con il suo telefono, c’è Robert Dumas. La luce dello schermo deforma i suoi lineamenti contriti. I due restano per qualche secondo in un silenzio che è il naturale complemento del buio.
Skyblue resta con lo sguardo fisso sulla sagoma dell’inatteso ospite. Il bastardo non guarda direttamente l’ombra, non alza lo sguardo alla ricerca di una sagoma. I suoi occhi restano fissi sul piccolo schermo davanti a lui, ma è solo un pretesto.
Con le orecchie sente la consistenza di Sky. Con il tatto percepisce ogni movimento della stanza.

“Complimenti.”

Parla con una tonalità di voce decisamente più bassa del solito.

“Dico sul serio... - giocherellando con gli angoli del telefono, la voce si trascina sommessa sino alle orecchie del suo interlocutore - … Complimenti per tutto quello che hai fatto. Per ogni parola spesa, per ogni successo ottenuto, per la Rumble… Semplicemente: per tutto.

L’inizio del suo discorso coincide con l’inizio del disinteresse verso lo smartphone. La logica conseguenza di ciò è uno schermo che si spegne; una camera che rimane nel buio.

“Il fatto è che avrei voluto esserci. Non sai quanto... Ho passato l’ultimo anno della mia vita sbattendo su muri di acciaio che mi serravano il cammino. Muro dopo muro, rifiuto dopo rifiuto, Non mi sono mai arreso, a testa bassa come un ariete ho continuato a caricare quel cancello chiuso, sperando che prima o poi crollasse sotto i miei colpi. Mi sono illuso che quelle porte si aprissero.”



Ma sono crollato prima io.



”Non volevo crollare. Te lo giuro

Di Skyblue resta solo il respiro ed un paio d’orecchie.

”Ma tu cosa avresti fatto?”

… Non c’è grande lucidità nelle sue parole.

“Semplicemente non avevo scelta. So che non avrei dovuto, ma è così.”

Il ritmo del respiro di Dumas è rotto.

“... Ho tradito”.

“Chi?”, risponde Skyblue, con un filo di voce. “Chi hai tradito? Te stesso o il cancello che con tanta perseveranza hai tentato di distruggere?”

Skyblue allontana la mano dall’interruttore, non è intenzionato ad accendere la luce, preferisce che questa conversazione prosegua nell’oscurità.

“Io non conosco quelli come te, Dumas; sono loro a conoscere se stessi, davanti alla mia maschera”.

Skyblue si sfila lo zaino dalle spalle, lo pone ai suoi piedi. Infila una mano dentro, estrae la Maschera, la stringe nel pugno…

“Ma per ora non l’indosserò”.

La lascia cadere.

“Fino al match di stasera, la disprezzerò.”

Skyblue la calpesta, come per spegnere una sigaretta.

“E lo farò per te”.

L’attimo di silenzio che segue si fonde con il buio e diventa un tutt’uno che risucchia il rispetto che intercorre tra Skyblue e Dumas in una dimensione parallela, per ora inaccessibile.

“Perché, vedi, Dumas, non c’è bisogno di indossare una maschera per restituirti il tuo riflesso. Non ne avevo mai visto prima uno così, ed è bellissimo. Lo riesci a vedere? È lì, proprio davanti ai tuoi occhi. Tenebre. Oscurità. Buio. Comunque lo vuoi chiamare, in questo momento sei una lastra nera, sei un vuoto incolmabile, sei un’entità oscura”.

“Ma so” – prosegue Skyblue – “che non è il conforto che cerchi. Allora, che cosa vuoi veramente, ora che sai di essere di fronte non solo a me, ma anche a te stesso, rappresentato dal buio che ci divora?”

“Perdono?”

Ogni parola emerge da un ovattato muro di silenzio.
Il tono profondo di Skyblue si insinua come una lama nell’atmosfera.

“Ne sei sicuro?”



Silenzio.
Silenzio.
Silenzio.

... Forse solo un po’ di luce.

Click.
Il rumore secco dello scatto di un interruttore.
La luce.
Dumas rimane immobile ad osservare ciò che gli si para davanti. La sua mascella serrata si rilassa, spinta dalla forza di gravità e dallo stupore verso il basso.
Di fronte alla sua sagoma c’è Skyblue, senza maschera.
Il volto è celato al mondo soltanto dalla sua schiena, una porta socchiusa oltre il suo segreto…
Solo per pochissimi secondi.



Click.

La luce va via.

CAMERA FADES




Questo show è stato approvato dall'Over the God Champion D.B.Wordlife


WBFF WRESTLING PRESENTS...
WBFF MANIACS VIII
[@Michigan Stadium, Ann Harbor (Michigan)]


1- KoF Championship (??? Match): Oregon McClure (c) vs David Wolff vs Jumala

2- EMPRESS OF WBFF SEMIFINAL N°1: Artemis vs Liiva

3- EMPRESS OF WBFF SEMIFINAL N°2: Crystal Houghton vs Sophitia

4- TRIPLE THREAT MATCH: Psycho Roman vs Sheenan vs John Kratos

5- WBFF RULES MATCH: Aaron Kirk vs James McFist

6- SCENT OF GLORY MATCH ("The Nobleman" Daniel Stuart vs Claudio Cazador vs Drago vs Angel Obike Lowe vs KGS vs David Barriage vs Volkermord vs Bluebird vs Gaijin vs Paul DeSade vs Joseph Roux vs Malcolm Clark)

7- Desperation Iron Man Title Match I RESPECT YOU MATCH: Denny Leone (c) vs Jack Leone

8- MAIN EVENT: CAGE OF DEATH for Undisputed Title: Garet Jax (c) vs Skyblue vs Felix Owens




Kokone: La notte dove tutto ha inizio...
Taggart: O tutto ha una fine...
Kokone: Dove gente piangerà di gioia...
Taggart: Ed altri verseranno lacrime amare...
Taggart e Kokone: WBFF Maniacs VIII, ci siamo!!!!!



Siamo nel camerino di Oregon McClure.
The Non-remembering One è seduto sul pavimento, gambe incrociate, intento a guardare i cartoni animati, per la precisione una puntata di Dastardly & Muttley.
D'improvviso, la porta si spalanca, entra il misterioso uomo del mistero, l'araldo di Puccio!
Indossa uno spolverino nero, occhiali da sole neri, look nero, vento dietro di lui a sollevargli il soprabito, sembra un personaggio uscito da Matrix.
Oregon si volta, stupendosi di fronte tale entrata come se fosse un bambino, alle spalle del misterioso individuo esplodono anche dei mortaretti e vengono fatte lampeggiare delle luci attraverso la coltre plumbea generata da una macchina del fumo a buon mercato.
-OOOOOOOH!- esclama il wrestler di Jackson, Mississippi.
-Salve, Oregon, sicuramente ti ricorderai di me.
-Avoja, e te ti ricorderai di me, Oregon McClure, forse per avermi visto in "I quattro frutti virali dell'apocalisse: Staffilococco, Staffilolampone, Staffilomela e Stomango", o in "Le colline hanno i brocchi", o in "Un'amaca tra due abeti", il mio classico natalizio!
-No, Oregon, non sono questi i motivi per cui mi ricordo di te. Sono costretto a ricordarmi di te a causa di Puccio.
-Ahò, ancora co sto Puccio, ma che vole?!?
-Vuole che saldi il tuo debito Oregon... Tuttavia, dato che con le tue buffonate da King of... "Fire", ha guadagnato decisamente bene... ha deciso che parte del tuo debito è saldata.
-DAJEEEEE! EEEEEEEEEEEQUITALIAAAAA, VATTENE A +#@ç%&!
-Signor McClure, ho detto... parte.
-Ah... e quanto è rimasto?
Il misterioso uomo fa cenno ad Oregon di avvicinarsi, gli sussurra qualcosa all'orecchio, la faccia del King of Fire Champion viene sfregiata dal panico.
-MA SOSSOLDI!- esclama.
-E lei li deve a Puccio... tuttavia...
-MA CHI E' STO CAZZO DE PUCCIO?!?
-Ha già scartato due candidati, è sulla buona strada per scoprirlo... però, ora mi faccia parlare... dicevo...
-Ahò, aspè, fermate, c'ho n'idea pe fa i grossi rotoli de sordi!
-Ovvero?
-Dije a Puccio de vendese er mixtape mio!
-Il suo mixtape?
-Avoja, è il mio ottavo cd, se chiama "McClure-sione anale", è na bomba, nun poi capì quanto sta a foco! E' na vendita certa, i sordi è come se l'avessi già messi in banca, sicuro. Poi oh, se vole, je posso vende pure i diritti del mio prossimo mixtape, il nono, in lavorazione, sta tarmente tanto a foco che ho deciso che lo chiamerò "Arcanine"!
-Non credo che Puccio sia interessato a tutto ciò.
-Vabè, se cambia idea, basta un fischio.
-Non mancheremo di valutare l'ipotesi...- l'individuo misterioso inarca le sopracciglia, mostrando un chiaro sarcasmo, prima di continuare -tuttavia, le stavo dicendo, essendo Natale, Puccio ha deciso di essere magnanimo nei suoi confronti, perciò le permetterà di lasciare al caso se cancellare il suo debito o meno.
-Ah sì? E come?
Il mistero fatto uomo infila ambedue le mani nelle sue tasche, estraendole all'interno di ogni palmo c'è una pillola: nel destro, la blu, nel sinistro, la rossa.
-Se lei sceglierà la pillola giusta, allora Puccio considererà conclusa la sua questione.
Attimi di pausa.
-E sennò?- incalza McClure.
-Altrimenti, il suo debito resta.
-Allora visto che vado a foco, io vado coa pillola azzurra, come l'acqua!
McClure si allunga per afferrare la pillola blu e per ingoiarla, ma sul punto di inserirla nella cavità orale viene bloccato dal mistery man!
-ASPETTI!
-E... perché?- domanda stranito Oregon.
-Quella NON è esattamente una pillola.
-...Ah no?
-No. Quella è la risposta sbagliata. Il suo debito resta. Ed ora, può prenderla.
-Sì, ma se n'è na pillola, come la devo pià?
-E' una supposta.
L'uomo misterioso fissa un incerto McClure, indeciso sul da farsi. E la sua indecisione rimarrà sempre un mistero, in quanto la telecamera sfuma.



Backstage WBFF. Siamo in una zona adibita a sala da pesi, e Wolff viene interrotto mentre si prepara al suo match. Stasera è forse una delle sere più importanti della sua vita. Si gioca un’opportunità proprio qui, a WBFF Maniacs. Per volere del caso, il lupo teutonico decide di rilasciare le sue dichiarazioni.

Wolff: Erano mesi che aspettavo quest occasione. Possiam dire dal mio debutto nel wrestling professionistico. Ma siccome non voglio essere melodrammatico e lecchino come troppi che mi son visto in torno, lo desidero maggiormente da quando sono arrivato in WBFF e ho fallito la mia prima occasione a Gates Of Hell. Ma c’è una cosa che renderà questa serata unica e speciale. Non il fatto che diventerò campione. No. Ho già tenuto delle cinture attorno alla vita, anche se per ora nella sola tag team division. No, no. Parlo di quei bastardi che mi hanno aggredito nelle settimane precedenti, e che l’ultima volta hanno quasi avuto le palle di farsi vedere in faccia. Dico quasi perché da gran superiori come pensano di essere mi hanno cercato in una stanza buia, illuminato solo da una candela. Mi hanno proposto di entrare nella loro fazione, di diventare il loro cagnolino……

Wolff alza un pesante bilanciere, lo usa a mò di antistress per mantenere la calma e dopo qualche sollevamento lo lascia cadere a terra. L’oggetto fa un pesante tonfo.

Wolff: Dicono di conoscermi. Di aver capito la mia psicologia. Di avere il guinzaglio pronto per l’Ancient World Wolf. Ma non hanno capito nulla di me. Se pensano che io sia tipo da piegarmi alle intimidazioni, se pensano che i loro stupidi giochetti servano a qualcosa….sono in errore. Ho provato a “sopportare” delle alleanze in passato. Anche qua, in WBFF, con quel signorotto montato di David Barriage. E in ECF e RAVEN-PROJECT ai tempi dei German Wolves e quella primadonna del cazzo di Nandapal Klose. In tutte queste occasioni ho accettato di fare squadra per un bene comune, ma non accetterò MAI di piegare la testa. Nessuno dà ordini al sottoscritto. Né Lothar, né Barriage e di certo non mi metterò al soldo di quei 2 darkettoni ridicoli.

Wolff si asciuga il sudore con un panno e fissa il logo del PPV dipinto su alcuni punti della stanza.

Wolff: Ma ora parliamo di stasera. A quei 2 penserò più avanti. Stasera potrei diventare detentore del titolo King Of Fight. Un titolo che rende onore al proprio nome. Un titolo in palio 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Un titolo che contraddistingue un VERO campione da un buffone che ha solo avuto fortuna di detenere un alloro più grande di lui. Qua in WBFF nei match non ci sono regole, tutto è permesso. Proprio come in guerra. Ed io voglio quel titolo. Più di qualunque altra cosa e più di chiunque altro. Proprio per questo non c’è mezzo a cui non ricorrerei per alzare quella corona a fine serata. Ed è un avvertimento che chiunque nel backstage WBFF dovrebbe tenere ben presente. Il lupo vuole quella cintura. E la otterrà, in un modo o nell’altro. volete provare a fermarmi? Io ve lo sconsiglio.

LIVE AND FIGHT….OR LET YOUSELF DYIN’.



Stanza 33.....

No, stavolta no!

Jumala cammina nervosamente nel backstage, Sophitia passa accanto a lui, lo squadra, ma Jumala la allontana con un cenno della mano.

"Stasera l'Awakening farà la scelta giusta? Sono confuso...eppure il supremo non dovrebbe essere confuso, solo certezze dovrebbero fluire nella sua mente, non è così che le cose devono andare."

Silenzio da parte del pubblico, e Jumala scoppia a ridere all'improvviso senza un apparente motivo, prima di voltarsi verso la telecamera.

"Stolti? Credevate davvero che non avessi la situazione sotto controllo? E' facile giocare con le vostre deboli menti..."

Fischi per il Self-Proclamed God

"Il King Of Fight Championship sarà il primo mattone nella ricostruzione dell'Awakening. Il King of Fight Championship questa sera finirà nelle mani dell'Awakening...in un modo o nell'altro!"

Jumala pone la sua mano sull'obbiettivo della camera oscurando le immagini dopo aver pronunciato queste criptiche parole.



Taggart: “Il primo match della serata è valido per il King of Fire Championship, così rinominato da Oregon McClure per motivazioni… al quanto discutibili. Cosa ne pensi Kokone?”
Kokone: “Che in realtà l’ha chiamato così per via di qualche infiammazione…”
Taggart: “Sempre professionale tu..”
Kokone: “Oggi più che in altri casi!”

Il primo lottatore a far il suo ingresso è David Wolff. La sua entrata è preannunciata dalle note di “Shut your Mouth” dei Pain. Il Teutone avanza con sguardo truce lungo la rampa di ingresso per poi avviarsi sul ring, pronto a darsi battaglia con Jumala e Oregon.
Il secondo arrivo è proprio del leader della risorta Awakening. Con “Rainbow in the Dark” in sottofondo Jumala si dirige verso il quadrato a passo lento e sicuro di sé. I due non si sono riusciti ad affrontare per via di numerosi attacchi perpetrati da uomini incappucciati…
E con il Remix dei Simpson non può mancare … Oregon McClure! Forse vi ricorderete di lui per aver vinto il titolo ai danni di Jack Leone per intervento del figlio di quest’ultimo o per pellicole come “6 gimmick in cerca d’autore” o “altre 6 gimmick in cerca d’autore”, senza contare lo spin off “autore in cerca di gimmick”… consegna all’arbitro la cintura che viene mostrata al pubblico ricordando che questo match sarà valido per quella corona.

KoF Championship (triple threat Match): Oregon McClure (c) vs David Wolff vs Jumala

I tre sono sul ring e Shingi Kwahone è il direttore di gara, che fa suonare il gong dando il via al match. I tre atleti saltellano sul posto invitando gli altri a fare la prima mossa. Wolff pare voglia invitare a una Clinch uno dei rivali… ma il pubblico pare subito distratto.

Taggart: “L’UOMO INCAPPUCCIATO! STA ARRIVANDO DALLA RAMPA CON UNA MAZZA DA BASEBALL”
Kakone “Meno male dai: mi preoccupava il fatto che non fosse ancora arrivato qualcuno A ROVINARE IL MATCH!...”

L’Individuo incappucciato sale sull’apron ring subissato dai fischi della folla e mostra di avere con sé un altro cappuccio… e lo porge a Jumala!! Il misterioso individuo, armato, entra nel quadrato affiancandosi a un Jumala che si “incappuccia” anche lui e guardano in direzione di Wolff e Oregon. Il secondo resta all’angolo spaesato, il primo si avvicina loro in cagnesco. L’uomo misterioso si libera del proprio cappuccio svelandosi: E’ BLACKJACK!

Taggart: “Abbiamo finalmente scoperto l’identità dei due assalitori di Wolff” Sono sempre stati loro due! BlackJack si è affiliato immediatamente all’Awakening.

Wolff respira gonfiando il petto con rabbia nella loro direzione. Sono faccia a faccia e Blackjack pare pronto a colpire David a un solo segnale di Jumala… che però sorride verso il Germanico. E il sorriso viene ricambiato. Black Jack porge l’arma a Wolff che la accetta di buon grado, e si volta affiancandosi a loro!! Tutti e tre, schierati in fila orizzontale, guardano vero il campione!

Oregon: “Ho capito che sò forte: ma tutta sta alleanza un me pare mica equa eh!”

McClure prova a defilarsi per non essere circondato, ma Blackjack lo intercetta con un Pescado oltre la terza corda! Oregon viene immediatamente scagliato sul ring dove Wolff e Jumala lo assaliscono con degli stomp a ripetizione! Jumala gli si siede sopra e prende a colpirlo con pugni chiusi alla fronte…
Intanto David indietreggia, picchiettando la mazza da baseball sul tappeto di gara, e il leader dell’Awakening scaraventa Oregon con un Irish Whip tra le fauci del “lupo” che fa un fuori campo!! Oregon piomba al suolo perdendo sangue dal naso. E’ intontito e prova trascinarsi verso le corde per ritrovare equilibrio, ma così facendo di sporge verso l’esterno e un Blackjack che, dall’esterno, piomba sull’apron, lo purga con un running dropkick in velocità! Questo fa barcollare Oregon verso il centro del quadrato e Jumala lo attende già sulla terza corda: Jumala’s Way!!
Manovra utilizzata col contagocce, sfoderata oggi per il gusto di infierire su un McClure pestato brutalmente. Ma Jumala non schiena. Guarda verso Wolff, come a invitarlo a infliggere il colpo di grazia…
Blackjack entra anche lui e i tre circondano McClure guardandolo dall’alto in basso… questi si aggrappa al costume di Wolff cercando di mettersi disperatamente in piedi, e lo fissa con occhi quasi serrati, e gambe tremanti… gli mostra il medio sussurrando un facilmente interpretabile “annatevelo a pija ner culo” … Wolff risponde divertito alla provocazione… ma abbassa la guardia e becca un Uppercut di Oregon!! David viene allontanato! Blackjack prova a rimediare, ma calcio in mid section! Jumala lo abbranca alle spalle: gomitata in pieno volto!! Il pubblico è in delirio!
Oregon si volta e Wolff rabbioso gli corre contro, si scansa in tempo! Wolff finisce contro Blackjack che si ritira indietro e i due si stoppano in tempo: riescono ad evitar di travolgersi.
David si rivolge verso il campione… OREGON SCIENTIFIC OUTTANOWHERE!!
Jumala prova a fermarlo: OREGON SCIENTIFIC!! Blackjack va di leg lariat, passa sotto: OREGON SCIENTIFIC!!!
INCREDIBILE! McClure va allo schienamento di Wolff!
Uno….
…e Wolff rotola all’indietro mettendosi su! Bestiale: solo conto di uno e i sogni vanno in frantumi. David tiene il rivale in Fallwaya Slam ma lo fa impattare col fianco sul ginocchio, e a seguire lo mette coi piedi per terra: Howlin Wolff DDT!
Jumala e Blackjack sono di nuovo in piedi e il leader indica il rivale esanime a David ordinandogli di procedere con lo schienamento
Uno… Due… Tre…
Arriva il tre! Wolff è in nuovo campione: Oregon ci ha provato con uno slancio vitale finale che non è servito a nulla. Jumala porta nella sua scuderia presumibilmente due nuovi adepti, e concede a Wolff la gloria del titolo da tanto bramato. David ha venduto l’anima a Jumala per la corona e i tre si mettono in fila schierata alzando i pugni al cielo in segno di vittoria.
VINCITORE

[Modificato da wordlife85 27/12/2015 23:14]
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