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"The Nobleman" Daniel Stuart

Ultimo Aggiornamento: 09/12/2015 21:20
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Daniel Stuart
WTF Boss
09/12/2015 21:20
 
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Nome: Daniel Stuart

Soprannome: "The Nobleman"

Altezza: 6'3" (190 cm)

Peso: 240 lbs (109 kg)

Data di nascita: 19/08/1980

Provenienza: Edimburgh/Scotland (UK)

Trademark moves:
Noblemission (Half Nelson Choke with Body Scissors)
Sold Out (Modified Sleeper Slam)
Noblesse Oblige (Diving Elbow Drop)
Nobleman style (Full Nelson Forward Leg Sweep)
Danieldrop (Springboard Reverse Elbow Smash)

Hardcore moves: Stay with Us (Drop Toehold on Foreign Objects - preferibilmente una sedia)

Finishers:
Deep Vanity (Jumping Cutter)

Stipulazioni preferite: quelle dove si può barare

Allineamento: Heel

Theme Music: The Rains of Castamere - Versione orchestrale

Wrestling Style: All-Arounder. Daniel è un wrestler estramemente old-style. Poco appariscente, ai limiti del noioso. Sa fare tutto, senza eccellere in nulla di particolare. E' un wrestler che gioca parecchio di rimessa, adattandosi all'avversario e cercando di giocare sui punti di debolezza della controparte. Combatte più con la testa che con i muscoli, non disdegna vittorie ottenute di rapina e/o barando. Se la situazione permette di vincere con un normale schienamento, allora cercherà di portare a casa il pin col minimo dispendio d'energie possibili, non è uno di quei lottatori che mirano alla "distruzione" dell'avversario, ma solo al conseguimento del risultato.

Caratteristiche fisiche: Capelli di colore castano chiaro, quasi sul biondo, occhi chiari azzurri-verdi. I tratti "nobili" del viso sono, rispetto al passato, meno accentuati e coperti da una lieve barba di qualche giorno, sempre però perfettamente curata.
Fisico asciutto, non troppo scolpito, ma nemmeno calante. Ha muscoli soprattutto sugli arti essende un wrestler tecnico usa soprattutto questi. Manca invece di potenza, e quindi è meno definito su spalle, dorso e pettorali.

Caratteristiche psicologiche: E' un Mastermind o quanto meno ci prova. Adatta la logica degli "affari" anche al "ring", quindi si fa beffe di concetti come sportività ed onore: lui lotta per vincere e fa quel che è necessario per farlo, anche se illegale. Amorale e cinico, ma anche sarcastico e sornione. Non si fa problemi a stringere alleanze e tradirle se questo conviene ai suoi piani. Le uniche lealtà inossidabili sono verso la sua famiglia e verso l'alleanza/stable nota come "Legacy", fondata circa dieci anni fa, e che lega (anche legalmente, come holding societaria) Daniel a Dylan McZax e Pedro Da Reis.


Titoli Vinti:
ASW King of The Ring Title (2 times),
ASW European Title (3 times - ultimo detentore),
ASW Intercontinental Title (1 time - ultimo detentore)
WFS Tag Team Title (1 time, con Damon Devlin)
2FH World Heavyweight Title (1 time - primo campione della Federazione)
R-Pro 6 Men Tag Team Title (1 time - "Legacy" con Dylan McZax e Pedro Da Reis)
FWF Tag Team Title (1 time - con Dylan McZax)
FWF World Heavyweight Title (1 time - vinto e perso nella stessa sera)

Storia:
Nato nell’alta borghesia scozzese, Daniel Stuart si affeziona sin dalla giovane età al wrestling, e anche se la famiglia gli si dimostra contraria nello sviluppare questa passione riesce lo stesso a divenire un bravo wrestler e arriva giovanissimo (21 anni) nell'ASW, in quegli anni una delle Federazioni più importanti del panorama europeo.

Il ragazzo promette abbastanza bene, e allora i dirigenti dell’alta sfera della federazioni, lo spediscono nel PowerPlant, centro di sviluppo di giovani molto promettenti. Al ragazzo viene affidata inizialmente la gimmick del “dandy”, a lui poco congeniale, e non riesce a sfondare visto che nel PowerPlant sono presenti dei bravi atleti come Trax o Dragonheart.

Le cose cambiano quando a Daniel viene affidata la gimmick del Nobleman, che interpreta a perfezione, il ricco con la puzza sotto il naso, l’arroganza fatta persona, insomma un Blue Chipper Doc. Il ragazzo pian piano arriva ai piani alti della fed satellite, fino a combattere un match per la promozione contro Trax l’altro gioiellino (colui che in seguito diventerà Nathan Storm, icona della WFS).

Lo scozzese vince il match e guadagna la sua promozione nel main roster. Il ragazzo debutta così a Revenge! Dopo essere stato promosso.
Dopo un lungo periodo di gavetta con match a Revenge! ed a Rockin Time, finalmente arriva per lui un occasione impedibile, infatti viene affiancato a due dei più quotati atleti della federazione, Damon Devlin, e Dylan McZax, insieme formano la Legacy, una stable machiavellica, maligna, e potente, e comincia a dominare le scene della fed, e i tre atleti si impongono su tutti gli altri, così Daniel riesce a conquistare visibilità, e a farsi dare una chance per il titolo King of the Ring!

E già alla fine del 2004, Stuart si impone su Hartman e Trax nel PPV “Storm Over Europe” e conquista il titolo King of the Rincg, che mantiene anche grazie alla Legacy per ben 5 mesi, ma poi lo perde contro Vega. Solo una settimana dopo, rialza per la seconda volta consecutiva l’alloro, strappandolo di nuovo a Vega, e comincia a ritagliarsi un posticino in fed.

Ora la Legacy va un po’ a sciogliendosi, visto che i maggiori rappresentanti (Dylan e Damon) escono dalle scene, e come unico rappresentante rimane solo Stuart, che però si fa valere e comincia a calcare palcosemici ben più ampi della KOTR Title che intanto perde a favore di Mad Jack a fine Maggio. A giugno riceve una shot per il titolo Europeo, che però fallisce, ma non demorde, e qualche mese dopo durante Shock to the System V, lo conquista battendo proprio Stanton e The Clasher! Per lui comincia un 2006 pieno di assalti al suo alloro, ma li riesce a neutralizzare quasi tutti, come quello contro di Black Reaper.

Ad inizio 2006 però torna sulle scene Damon Devlin, cambiato, e più che mai arrabbiato contro il suo pupillo Stuart. I due si scontrano molte volte e in mezzo alla loro faida va a finire anche Mad Dog. A Warriors in Valalla, Stuart deve affrontare Devlin, ma Stuart lo fa attaccare da due scagnozzi, e così, viene rimpiazzato da mad Dog, ma tutto è un trabocchetto, visto che si riforma la Legacy, con un alleanza beffarda tra i due! I due arrivanpo in pompa magna a Euromania, ma Stuart perde la sua cintura Europea con Stuart, mentre Devlin riesce a vincere, seppur per un infortunio di Mad Dog.

A causa di una poco definita situazione contrattuale, Stuart esce dalle scene per un mese, al suo ritorno è in card nel PPV americano per il titolo intercontinentale, ma fallisce l'obiettivo. A Revenge! 100 ha l’occasione della vita, ha di fronte il penultimo campione ASW, Harley Davidson, lo mette in difficoltà, ma si fa sconfiggere proprio mentre sembrava di poter chiudere il match a suo favore.
Durante questo Revenge! torna anche Dylan e la Legacy si riforma appieno, pronta a guadagnarsi il diritto di comandare la fed, con Dylan come commissioner.
Il chairman Arles però indice per Broken Dreams, una sfida tra i tre fratelli McZax (Rex, Dylan, Barry), e tra le loro fazioni, chi avrebbe vinto più match avrebbe conquistato il diritto di comandare la fed, purtroppo la Legacy non riesce nel suo intento, e così tenta di conquistare quel titolo Europeo, che pochi mesi prima gli era stato soffiato. Dopo svariate lotte con The Phantom e Xomb, riesce a prendersi il titolo proprio contro quest’ultimo, dopo aver abilmente messo fuori gioco Phantom prima del match.

Da lì in poi lo scozzese rinasce dopo un periodo di sconfitte, ha un lungo regno di campione europeo, e intraprende un bel feud con Phantom, che durante “No Surrenders Allowed” lo batte. Stuart perde il titolo, ma questo paradossalmente è l’inizio dell’ascesa dello scozzese. Infatti viene catapultato nella lotta al titolo Intercontinentale (il secondo per importanza nella federazione). Il suo avversario è Justin Van Drake, insieme mettono in scena un feud davvero straordinario, che si conclude ad Euromania dopo una lotta di quasi tre mesi. Stuart vince il titolo, battendo JVD e si laurea per la prima volta Intercontinentale Champions. Da lì a qualche mese però la federazione decide di chiudere i battenti, e mette in mostra il suo ultimo show “When Legends Collide”. Stuart è chiamato ad affrontare il suo vecchio amico e maestro Damon Devlin in un match valido per l’IC Title. Lo scozzese vince e così mantiene per sempre quel titolo, insieme all’European Title che aveva riconquistato qualche mese prima.

Dopo mesi di pausa passati a godersi gli ultimi trionfi, lo scozzese viene chiamato dal Chairman della WFS John Tee ad Ottobre (qualche mese dopo la chiusura della ASW), Stuart accetta di tornare a combattere ma la sua prima apparizione c’è solo a Gennaio, dove viene battuto da Alejandro Hernandez, per quell’occasione Stuart impersona la “maschera” di Guerriero Rojo.

Solo una settimana dopo si riscatta battendo la sua bestia nera Max Cougar. La sua carriera in WFS si suddivide in un primo stint, generalmente buono, durante il quale arriverà a vincere, insieme a Damon Devlin, anche i WFS Tag Team Titles, ed un secondo periodo, nella cosiddetta "WFS 2.0" che definire pessimo è un eufemismo.

Stuart deciderà di approdare quindi alla PWE, dove formerà con la leggenda iberica Hernan Iglesias, il tag-team dei "Pride & Prejudice". Anche in questo caso, gli esiti saranno nefasti, non solo non arriveranno risultati, ma il teag-team assumerà quasi una connotazione comedy.

Profondamente deluso dalla piega presa dalla sua carriera, Stuart decide di abbandonare il vecchio continente per affrontare un periodo di "esilio" in Giappone, dove tenterà di affinare il suo stile ma anche acquisire una mentalità diversa riguardo al wrestling e la "sfida" che rappresenta. Combatterà in diverse federazioni nipponiche, con la gimmick di "Lord Satori" prima di tornare, profondamente rinnovato, ma anche incupito, nell'animo, nel circuito occidentale per testarsi nella TPPW.

Nel breve periodo di vita della Federazione americana, Stuart si fa notare per i feud con Aenigma ed Henry Leon White (il secondo, purtroppo, rimasto senza una conclusione), assumendo quasi la gimmick del "Newbie Killer". Vedendo nella 2FH la Federazione ideale (una realtà piccola, con pochi fronzoli, e puramente dedita al wrestling), Stuart accetta di buon grado l'ingaggio propostogli dalla Federazione irlandese e torna così a casa.

2FH

Stuart esordisce nella nuova Federazione con una sconfitta contro il giapponese Issei Fujiwara. Riesce a riscattarsi e proseguire al meglio nel torneo per l'assegnazione del titolo massimo, ma durante il cammino si comincia a denotare la sua insofferenza verso il caratteristico Code of Honor della Federazione.

Stuart infrange il Code platealmente nel Main Event del primo PPV della Federazione, dove si laurea Campione, con l'inganno. Al suo sfidante, Puzzle, viene concessa una rivincita, ma Stuart difende la sua cintura, continuando a calpestare idealmente gli ideali della Federazione, affiancato stavolta anche da due nuovi alleati, gli Empire (David Barriage e Stuart McBride).

Nello stesso periodo, riforma la Legacy, con Dylan McZax (WFS) e Pedro DaReis (ECF) con il quale arriverà a vincere i 6-Men Tag Team Titles nella promotion italiana R-Pro.

Intanto, nella federazione irlandese, il gruppo composto da Stuart e dagli Empire si allarga con l'arrivo di Jared Taylor e del promoter americano Scott Erikssen, desideroso di effettuare un take-over nella Federazione. Il gruppo, che si fa chiamare "Dishonored" sembra avere pieno controllo sulla Federazione ma le crescenti tensioni interne portano i Dishonored a scaricare il loro leader sul campo, Daniel Stuart, che viene tradito da Jared Taylor e sconfitto da Puzzle in un match valevole per il titolo.

A questo punto avviene un parziale turn con Stuart che inizia a combattere per liberare la Federazione dai Dishonored stessi ed il pubblico comincia ad apprezzare l'operato dello scozzese. La missione riesce con i Dishonored che si sfaldano dimostrando di essere persi senza la guida di Stuart, ma contestualmente, comincia ad emergere una nuova minaccia in 2FH: Charles Casey.

Contrapposto a Casey ed ai suoi Disciples, e complice anche una certa "non belligeranza" con l'ex-rivale Puzzle, Stuart sembra quasi effettuare un turn-face. Effettivamente si ritrova tifato nella sua crociata contro il New Millenium God, tuttavia i risultati non gli arridono: Stuart riesce ad avere la meglio, anche in condizioni critiche, contro i diversi alleati e Discepoli di Casey ma non batterà mai lo stesso Charles.

Sconfitto in questa faida, Stuart tornerà ai suoi consueti modi, attaccando Kenny Jones dopo la vittoria di quest'ultimo in un torneo interno della Federazione. La faida con l'afro-americano sarà particolarmente aspra, vedendo una netta contrapposizione dei due avversari su ogni livello (un europeo, bianco, razzista, ricco, wrestler esperto ed odiato dal pubblico contro un afro-americano, con uno stile da "ghetto" e senza un'ampia esperienza alle spalle). Anche in quest'occasione, Stuart non conquisterà la vittoria ed è il suo ultimo feud in Federazione.

WTF
Pur senza lasciare il wrestling attivo, Stuart si orienta a quelli che per lui sono nuovi ruoli e mansioni. E' infatti il principale Mastermind che si è celato dietro il takeover azionario messo in atto dalla Legacy ai danni di Seifer Almasy, owner della WTF. Subdolamente, Daniel Stuart conquista il potere ad ogni livello, e promuovendo un nuovo Consiglio d'Amministrazione a lui favorevole si fa eleggere CEO della compagnia.
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