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Extreme Rumble 2015 Second Chapter

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2015 20:53
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Drago / Denny Leone
Over the God
27/11/2015 20:52
 
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Nel backstage troviamo James McFist in tenuta da combattimento. Siamo ancora a metà ppv, tuttavia il lottatore di Chicago sta effettuando degli esercizi di riscaldamento e, per di più, sembra molto teso. Gli si avvicina uno dei tanti operatori dello staff WBFF.

Staffer: "Non è ancora ora James, lo sai no?"

Hammer: "Lo so, lo so."

McFist si ferma un attimo e si rivolge verso l'uomo che gli si è avvicinato.

Hammer: "Veterani un corno. Dicono che con gli anni e con l'esperienza puoi abituarti sempre meglio a reggere pressioni di questo genere. A lenire la tensione, a non farti assalire dalle ansie dell'ultimo minuto. Ma sono tutte puttanate, te lo dico io. Ogni Rumble, cazzo, è come se fosse sempre la prima. Sul serio."

Staffer: "Posso immaginarlo."

Hammer: "Su una cosa aveva ragione Kirk, questo posso dirtelo. Spesso arrivano dei momenti, per tutti i noi, in cui assisti ad un reset totale del tuo livello, in cui ti senti come se fossi ripartito da zero. Puoi vincere, diventare un campione, abituarti al tuo regno. Ma quando lo perdi, quando devi tornare in corsa, vivi di nuovo quelle sensazioni che ti fanno sentire minuto in confronto a tutto il resto. In questo business ci sono un'infinità di uomini fatti di durissimo acciaio, ma di fronte a tutto questo i loro occhi tornano ad essere quelli di un ragazzino sognante reduce da un'eccesso di seghe davanti al pc. Ti spiazza Dave."

Staffer: "Ti prendo una birra."

Hammer: "Si grazie."

L'operatore WBFF va a prendere due birre, nel frattempo James continua a scacciare la tensione con degli esercizi molto precisi e ponderati, a ripetizione.

Staffer: "Ecco qui."

McFist afferra la propria bottiglia ed inizia a sorseggiare.

Staffer: "Come mai chiami Dave tutti quelli di cui non conosci il nome? Semplice curiosità."

Hammer: "Che vuoi che ti dica, non lo so neanch'io. Per dire, non ti è mai capitato di esclamare - Cazzo! - nel vedere una donna dalle forme generose? Eppure lì davanti c'è tutt'altro che un cazzo, no?"

Staffer: "Ok."

L'operatore si unisce alla bevuta facendo spallucce.

Hammer: "Vedi, non sempre è necessario trovare un senso a tutto quanto. Nonostante negli ultimi tempi io possa essermi un po' rammollito, mostrando più maturità destata dall'esperienza e apparendo meno grezzo che in passato, sono rimasto molto istintivo. Oggi in WBFF ci sono molti lottatori che si fanno il culo per costruirsi un'immagine che, molte volte, non trova corrispondenze effettive con la loro reale personalità. Se c'è qualcosa che ho imparato in tutto questo tempo, Dave, è che avere il coraggio di essere sè stessi a 360 gradi è una delle chiavi che entra in quella serratura che apre la porta del successo. Non lo condividono in molti, questo è certo, ma è quello che ho sempre fatto e che continuerò a fare. Mi ha già portato una volta verso quel successo, chissà che non lo faccia ancora."

I due sorseggiano ancora un altro po' di birra dalle loro rispettive bottiglie.

Hammer: "Oggi sul ring di Extreme Rumble non porterò altro che James McFist. Quel James McFist che quella Rumble l'ha già vinta una volta e che vuole tornare a vincerla ancora."

Le immagini vengono interrotte e la linea passa nuovamente alla regia.



Siamo nella zona interviste, e con Cactus Mike c’è... Aaron Kirk! The Humbler sembra piuttosto nervoso, da ieri non c’è più l’EWW Championship ad adornargli la spalla.
CM: “Bang bang amici, qui con noi c’è ‘The Humbler’ Aaron Kirk! Aaron, ieri hai perso anche il tuo secondo titolo, dopo un 2015 sulla cresta dell’onda, nonostante continui a dire di no, è finalmente arrivato il momento di tornare coi piedi per terra? Un’intera nuova classe di main eventers è qui per affermarsi.”

Kirk ride. E continua a ridere. Dopo venti secondi di risate, la sue espressione è totalmente seria. Kirk prende il microfono e il suo sguardo promette fuoco e fiamme. Mike capisce che forse è meglio battere in ritirata.

AK: “Io... amo la WBFF. Milioni... milioni di fottutissimi difetti. Li conosco tutti, come le rughe sulle mie mani. Ho costruito io questo posto. Lo dico, lo ripeto, lo dimostro. Io ho costruito questo posto. Le vostre carriere di merda, il fatto che siete liberi di fare segmenti dal cesso di casa vostra parlando di sentimenti e stronzate e non essere licenziati in tronco, il fatto che un intervistatore di merda continui ad autopubblicizzarsi usando i vostri nomi, il fatto che andate in onda nei fottuti Stati Uniti d’America davanti a milioni di persone, il fatto che vi permettano di mandare in onda fottutissimi spot durante i pay-per-view. Lo. Dovete. A. Me. Non ho mai chiesto un ‘grazie’, cazzo, ma l’unica cosa che ha impedito a questa federazione di diventare il cazzo di teatrino di Jack Leone e Michael McFarry per i loro segmenti comici di merda sono io. L’unica ragione per cui oggi Red Revolution Raven è qui e tutti possono andare pazzi per la sua faccia dipinta del cazzo sono io. L’unico motivo per cui James McFist non è sul divano a diventare obeso a furia di birre sono io. Cactus Mike pensa che il fottuto Skyblue o quel pomposo radicale dei miei coglioni di Felix Owens possano vendere anche solo mezzo biglietto? Pensa che qualcuno voglia vedere una fottuta donna combattere nel main event di WBFF Maniacs VIII?”

Gran parte del pubblico sarebbe con Kirk anche se stuprasse una bambina in diretta, ma si sentono dei fischi provenire dagli spalti.

AK: “E tutte queste persone che devono a me ogni singolo cazzo di centesimo che guadagnano qui, da Michael McFarry a Bluebird a David Fottuto Barriage non aspettano altro che cada. Posso quasi sentire il loro fiato sul collo, cazzo. Ma sono dietro di me. Dietro. Di. Me. Ognuna delle loro teste di cazzo deve inseguirmi, oggi come trecentosessantacinque giorni fa come ogni singolo secondo dalla riapertura di questa federazione. Non sono finito davanti a loro per caso, io sono qui, cazzo, io sono qui. Se chiunque di loro vuole farmi cadere è il fottuto benvenuto, sarò su quel ring e ci resterò fino alla fine!”

Kirk ora si avvicina alla telecamera.

AK: “Anzi, vi sfido. Specialmente tu, James McFist, sappi che ‘uno dei tanti ostacoli’ ti farà ruzzolare sopra la terza corda, il tuo ‘vero’ ritorno è una stronzata, sei qui esattamente come me, dietro di me a odorare le mie scorregge con tutto il resto del roster, io non sono un ostacolo al tuo ritorno, IO SONO IL TUO RITORNO. Da quando ho messo piede qui tutti, compreso il nostro caro Catcus Mike, non hanno fatto altro che mettermi a paragone col tuo culo peloso. Ecco il tuo fottuto paragone, James, io sono il cazzo di ingranaggio che fa girare la ruota e nessuno può schiodarmi da lì, perché io sono il carburante che manda avanti le vostre merdose giornate. Ciro ha il titolo, bene, sfido Ciro a dimostrare la metà della metà della metà delle mie qualità, ma indovinate, fallirà miseramente, perché Ciro è la fottuta merda sotto i miei stivali. Io sono il vostro carburante e anche quando sarò ad aprire un house show in culo al mondo e voi sulla cima della Cage of Death non smetterò mai di cagarvi in testa, a ognuno di voi.”

Kirk si avvicina ancora alla telecamera.

AK: “I Toys di Portland oggi lo vedranno con i loro occhi, vedranno The Humbler dimostrare la sua superiorità ancora una volta, e conquistarsi il suo secondo MAAAAAIN EVEEEENT!!! Because...”

Kirk la sussurra, molti spettatori ripetono la catchphrase.

AK: “This is the Humbler’s way.”

La folla rumoreggia, molti non sanno cosa pensare di questo promo. Ha ancora una volta ribadito la sua lealtà al pubblico, ma nei confronti del resto del roster ha assunto chiaramente un pessimo comportamento. Kirk lascia la zona interviste, orfano dell’EWW Championship, ma con una possibilità irripetibile: due Maniacs in un solo anno, per rendere definitivamente il 2015 il SUO anno.

CAMERA FADES



Taggart: Felix Owens, signore e signori! Il futuro Main Eventer di WBFF Maniacs si palesa sullo stage!
Kokone: Giocare a Portland non giova al Master of Chambers, fischiato dai più!
Taggart: Le reazioni per Denny Leone sono invece molto più positive, forse come non lo sono state mai negli ultimi tempi!
Kokone: Checchè la gente ne dica, Portland è il tempio di Denny!

I RESPECT YOU MATCH Desperation Iron Man Championship: Denny Leone (c) vs Felix Owens

[IMG]http://i61.tinypic.com/29zc4fm.gif[/IMG]


DING DING

Ha inizio la contesa, i due wrestlers sono a centro ring. Un buon 70x100 del pubblico sembra essere dalla parte di Denny Leone, il quale sembra noncurante del supporto del pubblico di casa e i due cominciano a colpirsi a centro ring con una serie di pugni e calci che ricordano molto più una rissa da strada che un incontro di wrestling!

Felix Owens sembra prendere un certo vantaggio e comincia a colpire alla gamba Denny, il quale si inginocchia dolorante di fronte al suo rivale che lo sovrasta, fisicamente e psicolo...

DENNY COLPISCE CON UN COLPO DI CATENA IL GINOCCHIO DEL MASTER OF CHAMBERS!!!!!!! Owens crolla in ginocchio, e stavolta è Denny a porsi di fronte a Felix con fare trionfale. Il pubblico inneggia al beniamino di casa, ma in molti fischiano Denny il quale...
...COMINCIA A COLPIRE FELIX OWENS CON IL PUGNO AVVOLTO DALLA CATENA!!!!! Non ci sono regole in questa battaglia!!!!!! L'arbitro si avvicina a Felix Owens, che già SANGUINA VISTOSAMENTE DALLA FRONTE, e gli chiede se per caso ha qualcosa da dire a Denny Leone...

Owens: "No!!!!!"

Denny rialza il rivale prendendolo per la gola e lo lancia all'angolo!!! Prende la rincorsa con la catena avvolta costantemente nel suo pugno destro, e prova a colpire Owens il quale si sposta all'ultimo momento! Denny va a vuoto e rimbalza all'indietro, Owens comincia a colpirlo con una serie di LOW KICK STIFFS che fanno inginocchiare il fu rapper di Portland!
Leone è in seria difficoltà e molla la catena, la quale finisce a terra. Owens osserva il tutto e decide di sfruttare la situazione a suo vantaggio...SNAP BUTTERFLY SUPLEX E DENNY LEONE IMPATTA CONTRO LA CATENA!!!!!!

Denny grida per il dolore ma intima IMMEDIATAMENTE all'arbitro di allontanarsi, Owens per tutta risposta applica su Denny la sua THE CHAMBER #26!!!!! SHARPSHOOTER DI FELIX OWENS SU DENNY LEONE!!!!! L'arbitro pone il microfono vicino a Denny, ma questi grida...

Denny: "I HATE YOU, FELIX! I LOVE YOU, FELIX! AHAHAHAAHHA"

La risata di Denny ghiaccia il sangue nelle vene del pubblico mentre questi ribalta la manovra di Felix scalciandolo lontano da se...Owens si rialza in piedi e Denny estrae dal taschino...

IL TIRAPUGNI DI FERRO!!!!!!
IL VECCHIO AMICO DI TANTE BATTAGLIE CON IL LOGO DEI PORTLAND TRAIL BLAZERS!!!!!!
IL COLPO ARRIVA DRITTO IN FRONTE AL MASTER OF CHAMBERS CHE CROLLA AL SUOLO!!!!!

Denny: "Ora mi rispetti, Felix? Gridalo, gridalo al mondo intero!"

Felix Owens rimane a terra mentre Denny si abbassa verso di lui...OWENS SPUTA IN FACCIA A DENNY LEONE!!!!!! Denny schiva lo sputo di Felix, e SPUTA IN FACCIA A SUA VOLTA A OWENS, PRIMA DI RIALZARLO E DI SCHIANTARLO A TERRA CON LA SUA...

ETERNAL PAIN!!!!!!!
ETERNAL PAIN DI DENNY LEONE!!!!!!

Owens è a terra...Denny raccoglie la sua catena...E STROZZA FELIX OWENS!!!!!! Owens cerca di divincolarsi e l'arbitro gli pone il microfono vicino alla bocca...

Denny: "Dillo Felix, dillo che mi rispetti!!!!"

Owens sta letteralmente soffocando...MA RIESCE A GIRARSI E ALLENTARE LA PRESA DI DENNY, PRIMA DI SCALCIARLO VIA CON ENTRAMBE LE GAMBE!

Owens: "Fottiti!"

Denny si rialza, furioso, e si avvia verso Owens il quale sembra particolarmente dolorante e prova a colpirlo con una CLOTHESLINE, ma Owens evita la manovra del giovane Leone abbassandosi e riesce a sorprendere Denny con la sua

THE
KEY
O!!!!!!!!

FELIX OWENS METTE A SEGNO LA SUA FINISHER SU DENNY LEONE!!!!! Il pubblico è equamente diviso!!!!! Owens raccoglie il tirapugni e sorride sornione, osserva il volto di Denny Leone...

E COMINCIA A COLPIRE CON IL TIRAPUGNI L'ADDOME DI DENNY CHE RIMANE A TERRA! Denny grida per il dolore, mentre Owens continua nel suo assalto...UNA RAFFICA DI PUGNI TERRIBILE! Denny grida come non ha mai gridato fino ad ora!

Kokone: Da quanto procede questo massacro???
Taggart: Saranno almeno quaranta secondi!

Owens finalmente molla la presa...Denny rimane a terra, ed è Owens che sussurra (in maniera nitida) a Denny...

Owens: "Mi rispetti?"
Denny: "Fancul...ahahahah....coff coff...fanculo, no!"

Owens scoppia a ridere e attende che Denny, martoriato allo stomaco e visibilmente ferito, si rialzi a sua volta! Denny è in piedi e anche lui si mette a ridere! Scena fuori dai canoni, entrambi sono in totale trance agonistica!

Owens sanguina copiosamente dal volto, Denny ha lo stomaco praticamente aperto, la ferita è poco invidiabile... E I DUE COMINCIANO A COLPIRSI RECIPROCAMENTE CON UNA SERIE DI PUGNI!
PUGNO DI DENNY, ALTRO PUGNO!!!!! CALCIO DI DENNY ALLO STOMACO DI FELIX OWENS, CHE SI PIEGA IN AVANTI...DENNY PROVA LA ETERNAL PAIN MA OWENS SCIVOLA ALLE SPALLE DI DENNY!!!!

THE KEY O!!!!!!

NO!!!!!!! Anche Denny evita la manovra!!!! ENTRAMBI SI LANCIANO ALLE CORDE...DOUBLE CLOTHESLINE!!!!!! E ORA ENTRAMBI SONO AL TAPPETO!!!!!

La telecamera indugia sul volto dei due contendenti, ed entrambi sembrano sorridenti e soddisfatti. Il pubblico incita entrambi a rimettersi in piedi ed a riprendere il combattimento, una vera carneficina a mani semi-nude! Denny si rimette in piedi per primo e raccoglie la catena...Owens fa lo stesso con il tirapugni...

E I DUE COMINCIANO A COLPIRSI!!!!
DENNY COLPISCE AL VOLTO FELIX CON LA CATENA, CHE INDIETREGGIA...MA NON CADE, ANZI RILANCIA COLPENDO DENNY CON IL TIRAPUGNI!!!!!

Denny barcolla all'indietro e Felix lo colpisce ancora con il tirapugni, venendo meno a quelle che sono le sue caratteristiche! Owens sta giocando nel campo di Denny, che crolla a terra, distrutto! Owens osserva il tirapugni e lo getta via, e grida a Denny...

Owens: "Ora puoi dirlo!!!!!!!"

Denny ride, in maniera meno convinta, stanco...distrutto...si rialza con l'ausilio delle corde...

Denny: "Io, Denny Leone...rispetto..."

Kokone: Il pubblico trattiene il fiato!
Taggart: Potrebbe essere la fine...

Denny: "...Solo me stesso!!!!!!"

Boato della folla, che non voleva saperne di vedere finire un match di siffatta violenza! Owens sembra gradire la risposta di Denny e comincia a colpirlo a mani nude, mettendolo all'angolo! Denny sembra completamente privo di difese, alla mercè del rivale...MA REAGISCE COLPENDO CON UN LOW-BLOW OWENS!!!!!!

CROWD: "Boooooooooooooooooooo"

Manovra scorretta di Denny, ma tutto è concesso in questo match...ETERNAL PAIN A SEGNO!!!!!!! CONNESSA!!!!!!! Owens è a terra, gli occhi sbarrati, il sangue cola dalla sua fronte...ma sorride, e grida "IO NON RISPETTO NESSUNO!"

Denny scuote la testa, sempre sorridendo, e sale sulla terza corda...

LEGDROP
FROM
ATMOSPHERE!!!!!!!!!!

NO!!!!!!!! Felix Owens si scansa ed evita il colpo di Denny, che finisce con l'impattare contro il Mat!!!!!! I due rimangono a terra per diversi secondi, mentre nuovamente il pubblico inneggia al suo preferito, sia esso Denny, sia esso Felix! I due, molto lentamente, si rimettono in piedi, barcollanti...

PUGNO DI FELIX OWENS!
PUGNO DI DENNY LEONE!
PUGNO DI FELIX OWENS!
PUGNO DI DENNY LEONE!

Owens barcolla...è visibilmente stanco...Denny trova accanto a se la catena...E COLPISCE OWENS CON UNA FRUSTATA AL PETTO CON L'AUSILIO DELLA CATENA!!!!! Owens grida per il dolore, Denny rialza l'avversario, che ormai non ne ha più....

ETERNAL PA...

..........NO!!!!!! OWENS RIBALTA!!!!!

THE KEY-O!!!!!!! A SEGNO!!!!!!!!!!
OWENS CROLLA A TERRA NONOSTANTE SIA SUA LA MOSSA CONCLUSIVA!!!!! DENNY E' A TERRA A SUA VOLTA!!!!!! La telecamera inquadra entrambi dell'alto, occhi chiusi, zero voglia di rialzarsi...e anche il sorriso sembra sparito dai loro volti, il dolore è troppo!

CROWD: "This is awesome! CLAP CLAP CLAP CLAP CLAP!"

Denny è il primo a rimettersi in piedi...ma Owens lo segue di li a poco...entrambi sono stremati, il match è iniziato da circa quindici minuti o poco più, ma è stata una vera e propria guerra. I due hanno a malapena la forza di rimettersi in piedi...

E DENNY CHIAMA L'ARBITRO, CHIEDENDO DI FARSI PASSARE IL MICROFONO!!!!!!!

Denny prende il microfono e tra il silenzio generale della folla, sta per pronunciare qualcosa...

Denny: "Io......Denny Leone.......rispetto............."

Crowd: ".........."
Kokone: ".........."
Taggart: ".........."
Owens: "IO TI RISPETTO!"

CROWD: "What!"

Kokone: "Cosa????"

Owens: "Si, Denny...io ti rispetto. Sono queste le parole che devo dire per concludere la contesa vero? Sai che non avrei mai ceduto così di schianto, e so che anche tu non stavi per dire quelle parole, vero?"
Denny: "Io non stavo per dire che ti rispetto. Era una finta...lo sai perfettamente, sei entrato nel mio cervello, manipoli la realtà, mi confondi...ero disposto ad andare avanti ancora...e ancora...e ancora..."
Owens: "Anche io. Questa non è una resa. Questo è un atto di intelligenza. Io tra un mese dovrò lottare nel Main Event di WBFF Maniacs, volevo semplicemente testare il mio livello attuale contro colui che non ha mai perso pulito dal suo ritorno in federazione. Il risultato è soddisfacente...ma procedere ulteriormente, risulterebbe controproducente per il mio futuro, un futuro chiamato Undisputed Heavyweight Champion. Quindi, ti rispetto."
Denny: "Bastardo..."

Kokone: Quindi è finita???
Taggart: Eh si...è finita...

DING DING

VINCITORE


Denny crolla al suolo ma non ride, rimane immobile ad osservare il soffitto mentre l'arbitro poggia sopra di lui il titolo di Desperation Iron Man Champion.
Felix Owens, salutato dall'ovazione della folla, abbandona il ring dimostrando di essere, probabilmente, l'uomo da battere in vista del Main Event di WBFF Maniacs.

Kokone: Una battaglia epica con un finale particolare.
Taggart: Denny mantiene il titolo, ma Owens non si è dimostrato a lui inferiore, tutt'altro.
Kokone: Forse, per la prima volta, Denny Leone ha avuto paura di perdere...
Taggart: ...ma ha vinto comunque. Chi riuscirà ad interrompere il suo regno?



“Niente sarà fatto a quest’uomo”
“Ma, Anziano!”
All’interno di una tenda un pugno di nativi americani dibatte, tra questi spicca la figura più autorevole, che per un buffo caso del destino è la figura di corporatura più bassa.
“Niente ma. Uno dei vostri fratelli se ne è già andato per una linea di pensiero come la vostra. Volete seguirlo?”
“Ma…loro hanno ucciso uno dei nostri!”
“Esatto, parlava così colui che se ne è andato e adesso va per la sua strada, lontano da qui. La vendetta non è una freccia nella faretra di questa tribù, vogliate capirlo”
“Potremmo almeno usarlo come ostaggio!”
“Ostaggio? Parli come un viso pallido? Vuoi forse abbracciare la loro tanto decantata civiltà?”
“Anziano, intendevo tenerlo come prigioniero e chiedere loro di…”
“So che significa quella parola, figliolo. Non a caso mi chiamo Anziano e ho avuto a che fare con gli stranieri. Sono contrario alla violenza cieca, tuttavia la tua proposta è forse la più assennata…di sicuro non lo liberemo”
“Saggia decisione”
“Non a caso sono l’Anziano”
“Ma dove mettiamo l’idiota?”
Dal retro di un telo si ode una voce:
“Io ero l’oscurità, ora sono senza nome e senza passato”
“Non insultiamo. Un minimo di rispetto per un tapino fatto prigioniero”
L’anziano sposta il telo rivelando Kolme legato come un salame.
“Falso Straniero, placa il tuo animo inquieto. Non ti sarà fatto alcun male, per ora”
“Non ho paura di voi. L’Ombra mi protegge”
“Dove ti porteremo adesso l’Ombra non può giungere, lì vi è solo buio”
“Allora lì ci sarò io, perché IO SONO IL BUIO! Anzi no, lo ero. Cosa sono adesso?”
“Forse lì troverai la risposta…”
“A quale domanda?”
“Quanto sei idiota…”
“Anziano! Avevate detto…”
“Quando ci vuole ci vuole…”

Ore più tardi…

Un luogo buio, ma una torcia vi proietta luce e di conseguenza...
“Ah-ah! Visto che c’è l’ombra?”
“Ancora per poco, Falso Straniero. Noi stiamo per andarcene assieme a questo lume. Non avrai certo paura del buio?”
“No, no, lo ero”
“Mmmmh….sì. Ad ogni modo, rimarrai qui a lungo e senza cibo. Mi spiace per questo, ma sebbene tu sia prigioniero, prendilo come un dono. Devi sapere che in questo luogo speciale dove il tempo non scorre, spesso si è fermato lo Straniero che tu vai cercando”
“Gaijin è qui?”
“No, ti ho detto che ci è già passato…”
“E tornerà per salvarmi!”
“No, idiota! Ma forse stare qui ti darà l’illuminazione”
“Niente illumina il buio”
“Uff…insomma, ti aiuterà a capire che Colui che cerchi è ciò da cui un uomo come te deve stare il più lontano possibile”
“Tsk…stupido indiano. Lasciami qui al buio e quando mi ritroverai ti farò pentire di avermi chiamato idiota”
“Perfetto. Allora addio, idiota”

Ore più tardi…

“Ho fame…”
Plin.
“Ho sete…”
Plin.
“E queste gocce mi stanno martellando la testa”
Plin.
“Voglio andarmene di qui! NON SONO IL BUIO! IO NON SONO NIENTE! NIENTE!”
Plin.
“Finalmente lo hai capito, Derrick Mortimer?”
“Io non sono niente?”
“No?”
Plin.
“Io non sono niente?”
“No?”
Plin.
“Io non sono niente?”
“Plin”
No?
“No?”
Niente.
“Plin?”
Una minuta faccia bianca traspare dalle tenebre.
“Derrick Mortimer”
“Niente”
“No?”
“No”
“Plin”
“Io sento di aver già vissuto tutto questo”
“Quando?”
“Mai. Sono niente adesso”
“Bravo”
La faccia bianca del nano scompare, si ode un sonaglio.
“Cos’è questa cosa che sento scorrere sulla mia spalla. S-s-sembra la coda di un enorme scorpione”
“Che importa? Non sei niente?”
“Plin”
***********
< Sveglia, giovane >
< Mh? Che? >
Un giovane pellerossa viene svegliato all’interno dello spogliatoio di un palasport.
< Dannazione, devo essermi addormentato. C’è già stato il primo match? >
< Ragazzo, lo show è finito stanotte. Qua ci sono solo io a pulire >
< Ma… >
< Mi spiace, ragazzo. Ma ora devi sloggiare. Non è concesso restare nel palasport una volta finito il disallestimento dell’evento >
< Ma…dannazione! >

Dieci minuti più tardi…

“Dannazione! DANNAZIONE! Sono venuto fin qui apposta per incontrare lo Straniero! Avrei partecipato a quello spettacolo assurdo come suo manager apposta per prenderlo da parte e ordinargli di fermare quest’assurda guerra! Come diavolo è successo? Come ho potuto addormentarmi? No, deve essere successo qualcosa di sovrannaturale, non è possibile…non posso aver fatto tanta strada per dormire e farmi svegliare da un custode nano!”
Il ragazzo ha un improvviso sussulto, si volta verso il palasport ma ormai tutto è chiuso alle sue spalle. Con un gesto di stizza sbatte le mani sulle anche e nota un rigonfiamento in una delle sue tasche, ne estrae il contenuto: un dado da gioco.



Casa di Lena Habermann. C’è un silenzio assoluto, le luci sono spente, la luce della luna disegna la sagoma della finestra sul corpo dell’avvocatessa, che, per la prima volta da quando appare in televisione, è truccata decentemente, agghindata di un abito da sera nero e ingioiellata. La maggiore dei fratelli Habermann percorre con flemma il salotto, passando, senza degnarlo di uno sguardo, il suo fratellino Rainer, disteso sul divano con un buco in mezzo agli occhi, un fiumiciattolo di sangue secco gli accarezza il naso. Poco distante il consorte di lei, Lawrence, abbandonato al muro in una pozza di vomito e sangue, un barattolo vuoto di barbiturici ancora gli sfiora le dita. Lei giunge ad una porta bianca lasciata socchiusa, afferra il pomello e la apre. È un garage, vuoto e polveroso, illuminato soltanto dalla luna. La fioca luce che trapassa i vetri della finestra punta sull’unico pezzo d’arredamento che spezza la desolazione di quell’ampio garage, ossia uno sgabello. Lei con un filo di voce, canta:

“Late at night, when the wind is still, I’ll come flying through your door, and you’ll know what love is for. I’m a bluebird, I’m a bluebird, I’m a bluebird, I’m a bluebird...”
Al contrario del fratello, lei è piuttosto intonata.

Si siede sullo sgabello accavallando le gambe, è tanto bassa che i suoi piedi non toccano terra.

“Avevo dieci anni e tu uno soltanto, mio piccolo corpo esanime, quando ti cantavo questa bella canzone, ed eri tanto piccolo da riuscire a sorridere senza capir nulla. Credevamo entrambi parlasse della felicità, e invece era di noi che parlava.”

Un sorriso.

“Una bella storia è una bella storia, cos’altro? È il massimo a cui l’essere umano tende, abbracciare con le parole cose che le sue braccia non riescono a circondare, mettersi ai piedi di una cascata e pensare di poterla bloccare con l’opposizione del proprio corpo. Noi siamo i distaccati cantori del nostro poetico, tragico, autocompiacente declino, proviamo ad applicarvi le leggi del raziocinio, della giustizia, tentiamo di far sì che le persone si commuovano davanti alla merda che diventa un fiore, ad un ragazzo che diventa uomo, ad una ferita che si rimargina. Mi chiedo solo se la vita di un uomo è in grado di dar valore a ciò che inesorabilmente gliene toglie. Quando due vite spese a lottare per la giustizia renderanno questo scorrere più giusto, almeno di un’inezia?”

L’avvocato si alza e si dirige nuovamente verso il salotto.

“E Quanto varrebbe la vita di un uomo, senza questo piccolo miracolo?”

Lena giunge al divano che ospita la carcassa di Bluccello, e vi si siede accanto. Gli accarezza il volto, gli chiude gli occhi ancora spalancati dal terrore, passa le sue unghie affilate nella matassa di ciocche rosse.

“Ti hanno ucciso, fratello mio, perché i tuoi abbracci mi spezzavano le costole.
Ti hanno già ucciso, fratello mio, perché non ti uccidessi tu.”

Una lacrima nera d’ombretto riga la guancia di lei.

“Late at night, when the wind is still, I’ll come flying through your door, and you’ll know what love is for. I’m a bluebird, I’m a bluebird, I’m a bluebird, I’m a bluebird...”

Rainer apre gli occhi.

“Ti hanno ucciso, fratello mio, un uomo in maschera e le sue facce, per una bella storia t’hanno ucciso...”
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