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La Gazzetta del Wrestling #1: Malcolm Clark

Ultimo Aggiornamento: 25/09/2015 10:49
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Rispondete qui sotto. Qui c'è l'editoriale seguito dai commenti.
LA GAZZETTA DEL WRESTLING #1


Un saluto a tutti. Io sono Leon Jackson, mi avete già visto alla presa con diversi report in passato, ma oggi vi parlo di un argomento a mio parere interessante sia per i veterani che per chi è in federazione da pochi mesi: il ritiro di Malcolm Clark.

Vorrei dunque analizzare la breve carriera di un lottatore che sembrava potesse toccare la luna per quanto era lanciato al termine di WBFF Maniacs VII.

Partendo dalle origini, il debutto di Malcolm è avvenuto ad agosto 2014, piuttosto in sordina. Ha collezionato una discreta serie di sconfitte, in particolar modo quando si è trovato coinvolto nella faida fra Stivi e Michael McFarry. Il problema era dunque la mancata personalità di un giovane di talento, sì, ma piuttosto scialbo al microfono.
Quando le tante sconfitte sembravano averlo messo fuori gioco, avvenne l'impensabile: si sfigurò davanti allo specchio (fun question #1: chi è il secondo wrestler che imitò quel gesto qualche settimana dopo? Rispondete nei commenti!)

Fu un gesto che ebbe delle conseguenze devastanti sulla sanità mentale dell'uomo che odiava il suo cognome, Clark, poiché voleva semplicemente essere chiamato Malcolm.
Una nuova caratterizzazione simil Arancia Meccanica (fun question #2: come si chiama l'attore ed interprete di Alex DeLarge?), bastone alla mano, poi le luci si affievoliscono durante un match e lui comincia a bastonare sotto la Nona di Beethoven, anzi, per essere precisi l'Ode to Joy/Inno alla Gioia.
La perfezione!

Non poteva rimanere nelle retrovie a lungo. Arrivò il feud capace di segnare definitivamente Malcolm, la rivalità con John Kratos. Il Greek Warrior cercò di 'riparare' la sua insanità, specialmente quando Malcolm credette di essere un personaggio di finzione, le cui gesta erano dettate da 'creature superiori', più o meno come ogni fanatico religioso al mondo (no, qui non vi faccio nemmeno la domanda sulle loro identità).
Kratos dovette spingersi nei meandri della follia mentale di Malcolm, attraversando gli stessi tunnel, incontrando questi 'creatori' e trovandosi a chiedersi cosa fosse reale e cosa fittizio. Alla fine, era tutta una montatura (guess so!)
Malcolm fece team con Kratos a Bloody Desperation @Tokyo contro i suoi 'creatori', trionfando e liberandosi di questo possesso fittizio. Tuttavia, la sua sanità peggiorò per via delle incertezze, perciò a WBFF Maniacs VII divenne inevitabile la sfida finale contro Kratos.
Vinse il Greek Warrior, ma Malcolm divenne Deadly Shiver Champion grazie ad un piano congeniato da Kratos, che ripristinò la Chaotic Existence per dare un possesso a quel lottatore che lo tenesse legato alla realtà.

Da quel momento, Malcolm divenne uno fra i nomi più interessanti della federazione di Chicago, imperfetto sul ring e quindi nei risultati, ma capace di creare situazioni caotiche al limite della comprensione. Dall'eroico flusso di pensieri a tematiche sociali e spunti di riflessione per i fans.

Purtroppo, non è una storia a lieto fine, Malcolm si è eclissato gradualmente, il feud con l'Awakening ha portato ad un'enfasi sulla Chaotic Existence ma l'annullamento individuale del lottatore.

Infine, l'ultima tappa al Survivor of the Ring, il leader è stato subito eliminato dal torneo e quindi ha mantenuto la promessa di lasciare la federazione.

Pensate che Malcolm avrebbe potuto fare di più? Il potenziale c'era e la sua leadership è stata impressionante nei primi mesi.


Questa non vuol essere una celebrazione, un tributo o un'accusa, è una semplice analisi di un lottatore che è stato in grado di trovarsi al centro dell'attenzione per tanti motivi diversi fino a diventare 'Malcolm Who?'
Niente, è andata male.
A voi la scelta dell'argomento del secondo editoriale nei commenti:
A) PIACNZ! La storia del gigante italiano.
B) Chi è D.B. Wordlife e qual è il suo ruolo nella dirigenza?
C) 2012, l'Apocalisse WBFF, i postumi di The Last War 2012.

Dream On,
Leon Jackson.
[Modificato da cell in the hell 24/09/2015 13:56]
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25/09/2015 00:30
 
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Valutiamo Clark dall'esterno, e diciamo che è un grosso peccato che questo personaggio si sia arenato di fronte allo scoglio della continuità, scoglio che risulta fatare e difficile da superare per moltissimi wrestlers reali, figuriamoci in una E-Fed dove la partecipazione e la continuità sono estremamente fondamentali!

Dove poteva arrivare è una domanda difficile, sinceramente non ho amato il periodo di Malcolm attorno al KoF (non ne ho mai fatto mistero, promo troppo fuori da ogni logica, eppure venivano parecchio apprezzati) mentre il personaggio in se a me piaceva da morire, soprattutto in quanto leader della Chaotic Existence. Era li, in mezzo ai suoi simili, che la sua follia diveniva logicità (in un certo senso) e assumeva le sembianze di un qualcosa che piaceva a me, al pubblico, a tutti. Era qualcuno di diverso, ma un Qualcuno con la Q maiuscola. Non necessitava di titoli per ottenere visibilità, il che è una dote che in pochi possono permettersi, forse solo Gaijin allo stato attuale ha questo privilegio, in parte Skyblue anche se ha dimostrato di volere il bersaglio grosso quindi lo toglierei da questa lista.

Eppure, ha poco senso chiedersi cosa poteva essere visto che ciò che sarà è il nulla. Spiace, perchè spiace. Ma è così.

Per la prossima puntata, ovviamente voto la numero 2 per vedere cosa tirerai fuori, sono parecchio curioso!
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25/09/2015 00:32
 
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Vorrei aggiungere una cosa: nella sua grezzosità più totale la copertina è veramente epica [SM=g27828]
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25/09/2015 07:55
 
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La copertina era un tentativo, la seconda sarà ancora più epica e trash. Ho piazzato un mezzo busto di Catone dove non potete immaginare, ma non voglio fare spoiler.


Per ora ho ricevuto un voto per l'opzione 3 in privato da Kirk e per la 2 da D.B. Wordlife. Sentitevi liberi di votare finché non mi decido a scrivere il secondo articolo. Di certo in questi giorni non ne avrò tempo.

Qualcuno conosce le risposte alle fun questions? Penso che Davide dovrebbe conoscere molto bene la risposta alla prima domanda.
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25/09/2015 10:39
 
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Io rispondo alla domanda numero 2: Malcolm McDowell!

Comunque per me Clark è stato un pg veramente interessante e lo dico pur non essendo un amante dei pg sopra le righe che giocano costantemente tra l'on e l'off work.
Avevo letto dello scontro tra lui e Kratos contro CITH e Vale e quella cosa veramente non ero riuscito a mandarla giù (e mi aveva reso piuttosto scettico sulla qualità della fed, poi ovviamente leggendo gli altri show e partecipandovi in prima persona mi sono ricreduto), anyway il suo addio sarà sicuramente una mancanza quantomeno per il low-midcard ma penso anche per la federazione in toto.

Per il prossimo editoriale, voto C.
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Ho volutamente evitato di menzionare il metafeud, nel senso che è stato quello che è stato, personalmente un immenso stimolo a trattare idee esistenziali che poi ho applicato anche in chiave mark a Kratos (contro Sheenan, zero metafeud in quel caso ma è tutto nato da lì).
Per quanto controverso, non lo vedo così diverso da "Deadpool sa di essere un pg dei fumetti e rompe la quarta parete". Volevamo quell'esperimento, vedere se potesse funzionare nell'ottica Wrestling. Purtroppo la risposta è un 'no' di quelli secchi, mi ha sorpreso perché da lettore di fumetti ho sempre trovato ironico e piacevole vedere la quarta parete spezzata con la consapevolezza che chi legge sa di essere il destinatario di quelle battute.

Poi ovviamente c'è stato qualche problema, dove Vale voleva osare e portare la storia oltre ogni limite dell'immaginazione io ho rallentato l'impatto, potrei anche averla rovinata tenendola ancorata alla realtà. Alla fine di tutto, Cith & Vale cercavano soltanto di tornare in auge, avendo perso i loro poteri dirigenziali che avevano in passato. È stato spiegato tutto (o quasi) sul piano psicologico, cioè con la tendenza di Malcolm di fare affidamento sugli altri.
Però alcuni segmenti sono fra i miei preferiti di sempre, mi sono divertito a prenderne parte, non lo posso negare, era da anni che volevo vedere un pg capace di rompere la quarta parete con consapevolezza e Malcolm è stato perfetto per soddisfare quell'esperimento a cui tenevo molto.
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