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Survivor of the Ring 2015

Ultimo Aggiornamento: 18/09/2015 20:27
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Drago / Denny Leone
Over the God
18/09/2015 20:26
 
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Siamo nel backstage e le telecamere ci portano all’interno del camerino di Crystal Houghton.
La rossa siede scompostamente sul piccolo divanetto al centro della stanza e rivolge un sorriso in direzione della lente, con un cenno della mano invita gli operatori ad avvicinarsi mentre si stiracchia.

Cray: “Lo sò, Lo sò… Non è qui che dovrei essere e tutti i miei avversari si stanno già preparando. Onestamente non vedo il motivo di tanta agitazione e posso spiegarvi anche il perchè: Ho tre buone ragioni per potermela prendere comoda e sono Artemis, Barriage e Skyblue. Parliamo dei miei avversari… Anzi, su Artemis non ho più voglia di dire nulla! Mi chiedo solo come e perchè finisco sempre per ritrovarmela tra i piedi.”

La lottatrice sbuffa e si stringe nelle spalle ostentando una certa sufficienza, si prende qualche secondo di pausa per poi riprendere a parlare.

Cray: “Barriage è troppo impegnato a lamentarsi di quanto sia ingiusto il mondo per vedere al di là del suo naso, qualcuno dovrebbe dirgli che non ce ne frega un cazzo di vederlo battere a terra i piedini come un bamboccio capriccioso! Perderà il suo preziosissimo titolo? E allora? Porterò sicuramente il lutto al braccio la prossima settimana in segno di riverenza… Poi, poi c’è Skyblue. Vi giuro che la mia mente semplice proprio non riesce a concepire un personaggio come lui, a quanto pare la federazione pullula di elementi complessati che muoiono dalla voglia di fare outing maschera alla mano. Probabilmente una bella seduta di gruppo da un bravo terapista risolverebbe un sacco di problemi.”

Cray si rigira una ciocca di capelli tra le dita e con aria pensierosa sposta lo sguardo verso la porta d’ingresso.

Cray: “Adesso però parliamo di cose interessanti: Come saprete mi sono aggiudicata la possibilità di concorrere per i titoli di coppia con un partner a mia scelta e… Ho scelto. La decisione non è stata nemmeno troppo difficile a dire il vero e mi ha portata verso un nome illustre! Sicuramente costei o costui non farà i salti di gioia all’idea ma poco importa, se avessi scelto qualcuno che ambiva a queste cinture non ci sarebbe stato nessun divertimento, nessuna sfida, nessuno stimolo! In ogni caso starà alla persona in questione decidere il da farsi: Può collaborare o combattermi.”

La ragazza si alza di scatto e con una vigorosa pacca sulla spalla del cameraman lo sprona a seguirla: Si dirige a passo svelto verso il corridoio e con espressione divertita indica tutte le porte delle stanze dedicate ai suoi colleghi.

Cray: “Con così tante opzioni è come essere un bambino in un negozio di caramelle!”

Muove lentamente il dito indice e scuotendo la testa agita vigorosamente la cascata di lunghi capelli vermigli che ricadono disordinati lungo la schiena, per un istante sembra rallentare decisa a fermarsi di fronte ad un camerino di cui non leggiamo la targa ma improvvisamente cambia direzione e si avvia verso la palestra.
La stanza è aperta ma scarsamente illuminata: Solo un piccolo spazio sembra essere attualmente utilizzato e il rumore di colpi al sacco si distingue chiaramente ad intervalli regolari.

Cray: “Hey!!”

L’inquadratura lascia l’espressione compiaciuta della Houghton per una sagoma maschile al sacco.
E’ Robert Dumas.
Ha smesso di colpire ed ha semplicemente voltato lo sguardo.

“Non ricordo da quanto tempo non riesco a colpire questo sacco senza disturbo”.

Forse un leggerissimo sorriso gli spunta sull’angolo della bocca. Siamo troppo lontani per vederlo, forse è la stessa cosa che pensa Crystal, per questo fa qualche passo in avanti.

Cray: “Immagino tu possa comprendere il perché sia qui.”

Dumas la guarda.

“Perché proprio non riesci a fare a meno di me?”

Miss Congeniality non ride. Ha smesso di farlo alle sue provocazioni molti anni fa.

Cray: “Non manchi occasione per farmi rimpiangere di averti incontrato.”


“Molti bambini sono nati da un rimpianto”.

Cray si avvicina al bastardo. Si porta a pochi passi da lui…
Sferra un pugno che sfiora la sua guancia e scarica l’energia sul sacco da boxe.

Cray: “Ho bisogno di un tag team partner. Questo e nient’altro. Se puoi evitare di parlare è anche meglio, posso fare tranquillamente a meno della tua fastidiosa retorica."

Solite frecciatine.

Cray: “Sappiamo benissimo che non sei soddisfatto di come sono andate le cose e io ti sto' offrendo una possibilità. So che vuoi quella cintura, vuoi quel riscatto che sai di meritare."

“... E tu vuoi me almeno quanto quel titolo.”



“Ammettilo...”

Cray: "Certo che hai un sacco di fantasia, la sfrutti per tenere a bada la frustrazione? Sono settimane che ti guardo annaspare e hai ancora voglia di dire cazzate."

Miss Congeniality fa per andarsene. Dumas le blocca il braccio.

“Va bene.”

La Houghton annuisce, solo quando volta le spalle a Dumas vediamo chiaramente un sorriso dipingersi sul suo volto mentre si allontana nel backstage.

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James McFist si trova all'esterno della Locker Room dell'arena, a pochi passi dalla porta. Sembra pronto per affrontare il primo round di questo Survivor of the Ring Tournament, indossa già il suo ring attire e sta compiendo qualche esercizio di riscaldamento.

Quando ad un tratto lo raggiunge una pacca molto violenta sulla spalla destra, così forte da spingerlo in avanti. Una cosa è certa, la firma del colpo è sicuramente quella di un Big Man.

E invece no, davanti all'obiettivo della telecamera compare la Huntess Queen, Artemis.

§Artemis§ Ooohi James!!

Hammer rimane abbastanza stupito nel vedere la donna atteggiarsi in quel modo.

Hammer: "Un'altra botta come quella e rischio di infortunarmi la spalla."

Lady Dizziness sembra euforica come se avesse vinto una grossa cifra alla lotteria.. Si mette a braccia conserte e ammicca con lo sguardo verso James, concedendosi un po' di sana spavalderia..

§Artemis§ Allora dimmi James, cosa si prova??

McFist adesso capisce l'andazzo e scuote il capo, rimanendo serio.

Hammer: "Dovevo aspettarmelo da te."

§Artemis§ Hai capito cosa ti ho chiesto?? Come ci si sente a sapere di essere tagliati fuori per mesi e mesi dai giri titolati?? Dai sono curiosa.. Ah no, lo so bene cosa si prova, e adesso lo sai anche TU..

Hammer: "Sei venuta qui solo per fare la ragazzina capricciosa? Povero Drago, al posto suo io ti avrei già uccisa."

§Artemis§ E come?? Nello stesso modo in cui hai disintegrato il tuo sogno di tornare ad essere il wrestler che sei stato cinque, dieci, vent'anni fa?? Eppure sai che non te l'ho mai chiesto, quanti anni hai James?? Beh, che sono troppi si vede, magari questa era la tua ultima possibilità perchè quando potrai tornare in competizione dovrai rifare tutto da capo, ricostruire il tuo nome, la tua credibilità.. E il tempo di certo non sarà dalla tua parte.. Mentre io posso concedermi tutta la pazienza del mondo, sapendo che il mio trionfo è lì che mi sta aspettando..

McFist si poggia ad una parete e si gratta il mento con una mano.

Hammer: "E' strano detto da te, visto che tutti i miei tormenti finiranno ad Extreme Rumble e che avrò la possibilità di puntare dritto a WBFF Maniacs VIII senza ulteriori grattacapi. Qualcosa che invece una certa signorina, Jana Mirjakova in arte Artemis, non potrà fare."

§Artemis§ La mia penalità è più lunga della tua James, ma meno asfissiante.. Io non posso competere per il Desperation iron man e per l'Undisputed title, ma esistono pur sempre il Queen of fight e i titoli di coppia.. Tu invece non puoi più lottare per NESSUNA delle cinture attive in Wbff!!

Hammer: "Si può sapere di cosa cazzo stiamo parlando?!?"

Artemis sbuffa con aria boriosa

§Artemis§ Ok martelluccio, ora ti dirò perchè sono venuta qui.. Volevo chiederti se avessi voglia di combattere insieme a me, come tag team partner, per lanciarci verso i World tag team titles..

Hammer: "Ma che... Lo sai benissimo che non posso."

§Artemis§ Appunto.. AHAHAH!!!!

Hammer: "Hai finito? O ne hai ancora per molto?"

La Huntress Queen si avvicina a McFist mantenendo vivo il sarcasmo che aleggia nell'aria, probabilmente è sul punto di cimentarsi in un'altra battuta di scherno. Ma questa volta James non le concede la possibilità di parlare, interrompe il suo gioco.

Hammer: "No, adesso tu chiudi il becco e lasci parlare me."

§Artemis§ E chi sei tu per impedirmi di dire ciò che voglio??

Hammer: "James Hammer McFist, l'uomo che un tempo è stato l'Undisputed Champion più longevo nella storia della WBFF, l'uomo che ti ha insegnato a conoscere molti aspetti del ring che ancora non conoscevi e, soprattutto, l'artefice della tua esclusione dalle competizioni più prestigiose del business, a The Last War. Ti diverte così tanto mancare di rispetto a chi ha già dimostrato di poterti rendere il culo simile a quello di una negra obesa, gravida e in disfuzione ormonale?!?"

Questa volta Lady Dizziness rimane in silezio, lasciando McFist libero di sfogarsi e soprattutto tornando seria.

Hammer: "Ora stammi bene a sentire. Io e te questa sera non abbiamo un cazzo da guadagnare dal torneo, questo lo sai no? Allora proviamo a sfruttare l'occasione in nostro favore, combattiamo senza pressioni, senza ansie. Combattiamo come meglio sappiamo fare. E lo faremo con serenità, ma con l'audacia di chi ha ancora tutto da perdere, right?"

§Artemis§ Sei una gran testa di cazzo James....

La frase è sicuramente offensiva, ma fuoriesce dalle labbra della donna con tono flebile e melodioso, apparendo più come un ringraziamento.

Hammer: "Sempre saputo. Mi piace questo atteggiamento baby, la spavalderia può andar bene e rivelarsi utile, l'importante è non lasciare che prenda una piega errata e che si trasformi in una pecca di presunzione. Altrimenti rimarrai fottuta, di nuovo."

§Artemis§ Resta il fatto che non vedo l'ora di guardare il tuo match, chissà magari sarai proprio tu a chiudere il match più breve e ad aggiudicarti il King of fight...

Hammer: "Non pos... Fanculo Jana!"

§Artemis§ Ciao ciao James!!

Artemis si allontana con un'espressione furbesca stampata in faccia, McFist la segue con lo sguardo e la indica.

Hammer: "Spera di non beccarmi in finale."

McFist si concede un sorriso appena accennato, poi le immagini tornano alla regia.

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Cactus Mike, armato di microfono, di fronte ad una telecamera.

CM: “Signore e signori, il mio ospite per l'occasione...”

La telecamera inizia lentamente ad allargarsi.

CM: “... Robert Dumas”

Il volto del Mr.Unhappy Ending fa capolino sul titantron dell'arena e negli schermi del WBFF Universe. Ricambia lo sguardo dei milioni di spettatori con un impercettibile cenno del capo.

CM: “Pronto per il torneo?”

Il bastardo si prende un attimo di tempo per pensare.

“Credi che possa mai partorire una risposta diversa da un banale sì?
Vengo da un mese estremamente difficile a livello fisico, a Last War ho perso in una sola serata il titolo mondiale ed i War Games. Sono uscito malconcio subendo l'attacco di ben 11 atleti.
E nonostante i medici mi avessero a più riprese sconsigliato di ritornare sul quadrato nel main event, io l'ho fatto. E non c'è stato nulla di eroico nella mia decisione, nulla di giusto. Ne sono uscito con le ossa ancora più rotte.
Come spesso succede poi, quando si inizia a cadere arriva il momento di scavare.”

...

“Dopo una sola settimana sono stato costretto a difendere un titolo di coppia da solo, non potendo contare nemmeno sulle mie stesse forze.”

Dumas si volta verso il suo interlocutore.

“Si potrebbe tranquillamente dire che in due sole settimane ho perso tutto quello che avevo conquistato dal mio rientro in WBFF.
Ma, tornando alla tua prima domanda, la risposta è sì.
Sarebbe sì anche se non fosse vero, anche se quelle ferite non si fossero rimarginate.”

CM: “Per quanto riguarda la questione con Felix Owens, invece, la scorsa settimana vi siete scambiati parole molto dure...”

“Settimana scorsa ho semplicemente detto ciò che dovrebbe essere chiaro a tutti. Benché Felix Owens si ostini a non ammetterlo; benché la sua strategia difensiva sia tutta basata sul rigettare su di me ogni mia affermazione, quello che faccio è esclusivamente esporre in modo più chiaro possibile la verità.
Felix Owens è impaziente. Sta fremendo perché è convinto che ogni cosa gli sia dovuta, adesso.
Non c'è più alcuna ermeticità nel modo di affrontare le questioni di questa federazione. Felix ha aperto le camere della sua mente ed ha svelato la sua più intima natura...”

CM: “Quella del Money Made Man?”

“Sì. E lo dico con cognizione di causa, perché nessuno meglio di me conosce quei meccanismi, nessuno meglio di me riconosce quell'ossessione. Oggi ho imparato a conviverci e fa parte del mio carattere, è parte integrante del mio modo di vivere la carriera da pro-wrestler. Ma non è sempre stato così.”

Dumas scuote il capo.

“Sulla mia pelle ho sperimentato quale sia il prezzo di quella convinzione. L'ho conosciuta tra queste quattro mura, nel 2007, dopo un anno da Desperation Iron Man Champ, reduce da dodici mesi di imbattibilità in pay per view, sentivo che era giunto il mio momento. Sapevo che ero pronto per quella cintura mondiale e per quel main event. Ho contato i giorni che mi separavano dall'incoronazione, avvenuta a The People's Choice.
Pensavo fosse l'inizio di una dinastia... In realtà il tutto si risolse in un regno di un solo mese. E la vera ragione di quell'esito era che la rincorsa mi aveva consumato. Non ero pronto a sopportare quell'ossessione. Non avevo l'esperienza, non avevo le cinture. A conti fatti non ero pronto...”

Dumas guarda lo schermo.

“Esattamente come Felix Owens.”

CM: “E ora sei pronto per vincere il Survivor of the Ring?”

“Sono pronto per salire sul ring e guadagnarmi il main event di Maniacs.
In un modo o nell'altro...”

CAMERA FADES

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Siamo nella stanza dei promo (cit.), la prima cosa ad essere inquadrata è una t-shirt con Kevin Spacey/Keyser Soze che si toglie la maschera rivelando di essere Alfonso, con la scritta "The greatest trick the devil ever pulled was this fucking dude". Lentamente, l’inquadratura si allarga, e l’EWW Champion Aaron “The Humbler” Kirk, volto disteso e sorridente e microfono stretto nella mano, si prepara a parlare.

AK: “Sapete, my Toys, nella carriera di ogni wrestler arriva il momento in cui voi non siete più disposti a sentire le sue stronzate. È... fisiologico, no? E, mi conoscete, per natura provo sempre a capire qual è il limite. Di ogni singola cosa. Cazzo, non sono di certo uno che combatte per famiglie e marmocchi. La scorsa settimana ho sentito che questo potrebbe essere quel momento. E io devo rispondere. Come avrete capito, ho piena fiducia nella mia... eloquenza, ma le parole volano, cazzo, ho parlato e parlato questo mese. Oggi, my Toys, adesso... è il momento di combattere. Non contro Crystal e le sue tenere unghie da manicure, non contro Morgan-è-diventato-troppo-vecchio DeSade. Esistono due uomini e due uomini soltanto in questa federazione che possono guardarmi negli occhi senza abbassare la testa, che possono dire di aver dato un contributo paragonabile al mio. E quegli uomini saranno entrambi sul ring insieme a me, stasera.”

Aaron si prende una pausa, il suo sguardo sottolinea l’epicità del prossimo incontro.

AK: “E oltre a questo, una sola cosa accomuna Robert Dumas e James McFist. Ed è uno sconcertante senso di inferiorità nei miei confronti.”

E Kirk ha tirato la “bomba”. Ancora, lascia qualche momento al pubblico per entrare nel giusto stato mentale.

AK: “Prima che diventassi il fottutissimo Gesù Cristo della WBFF e le urlassi ‘alzati e cammina’ il nostro amico James non aveva mai neanche pensato a me. Anzi, a dirla tutta, il nostro caro James McFist ha abbandonato tutti voi e la federazione per pulire le scarpe di Barbaro e poi semplicemente per starsene spaparanzato sul suo cazzo di divano a guardare la nave affondare. Neanche un cazzo di ‘arrivederci’ da parte sua! Ma, ehi, tutto a posto, Jim, io non la prendo sul personale. Ma... poi? Aaron Kirk fa vedere a tutti di che pasta è fatto, resuscita la WBFF come se fosse la cosa più semplice del mondo, ma non lo è. Ed ecco Jim a ricordare a tutti dei suoi dieci mesi a passeggiare fra i morti e la merda morta dei morti, a spompinare in diretta il mio rivale con la dignità sotto le cazzo di scarpe, e mi accusa di prendermi i suoi Toys? I Toys non sono di nessuno, James, non puoi perdere qualcosa che non possiedi, l’unica cosa che hai perso è un’opportunità per stare zitto.”

Kirk apre una mano e la allarga, facendo cenno che cambierà argomento.

AK: “E dall’altra parte abbiamo Bobby Fottuto Dumas, credo di averlo visto dieci minuti fa entrare nel bagno con una foto di Crystal. Tenero. Di certo, è meno tenero vederlo ripetere i miei promo. Qualcuno mi ha detto di prenderla con orgoglio. Dopotutto, com’è che diceva? ‘Ogni cosa che dico, che penso, che faccio, lo faccio da due volte campione del mondo’. Ci sono due titoli ambulanti che non hanno niente di meglio da dire di cose che ho già detto, che non hanno altra ambizione, parole sue, cazzo, di essere ‘l’alternativa ad Aaron Kirk’. Sapete cosa penso dei titoli, my Toys, e ora sapete che potrei avere ragione. Oggi avranno finalmente l’opportunità di sfidare il wrestler che hanno rincorso per mesi e mesi. E capire che i loro sensi avevano ragione. Sono fottutamente inferiori a me.”

Kirk sorride.

AK: “Ma queste sono parole, no? E oggi è il giorno dei fatti. E lascerò che siano loro a parlare per me. Oggi è il giorno in cui sconfiggerò tutto il resto del roster e dimosterò che nella WBFF, come nell'intero circuito EWW, esiste un solo campione, ed è il dannato bastardo che avete davanti agli occhi. Because...”

Kirk, al solito, rovescia la testa all’indietro.

AK: “This is the Humbler’s way.”

CAMERA FADES

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Siamo nel backstage in compagnia di un cupissimo David Barriage. Il KoF Champ è in piedi, davanti alla telecamera, con la cintura sulla spalla.

"Quella che dalla storia verrà ricordata come la più grande pagliacciata della storia del pro-wrestling ha già avuto inizio, due match sono già stati combattuti e abbiamo già un tempo da battere per essere nominati KoF Champ."

Barriage fa una smorfia di disgusto rivolta alla telecamera e riprende a parlare.

"Chiunque uscirà vincitore dal Survivor of The Ring verrà oscurato, domani mattina tutti parleranno di come David Barriage sia stato privato ingiustamente del suo posto nella storia ad un passo dal raggiungere quella vetta che mai nessuno ha raggiunto prima d'ora.
C'è solo un modo per evitare una figuraccia colossale alla WBFF e a chi vincerà il Survivor of The Ring..."

L'espressione di Barriage, da incazzata, si trasforma in un sorriso beffardo.

"... e quel modo è di vedere David Barriage, a fine serata, in piedi al centro del ring come vincitore del Survivor of The Ring 2015!
In queste settimane ho parlato solo ed esclusivamente del King of Fight senza mai menzionare il torneo e, mentre tutti voi stupidi pensavate che mi sarei limitato solamente a cercare di rimanere campione, ho studiato ad uno ad uno i miei avversari, ho scoperto i loro punti di forza ed i loro talloni d'achille ma, soprattutto, ho fatto in modo che NESSUNO prendesse sul serio una mia possibile vittoria sviando sempre ogni discorso sul Survivor of The Ring.
Perchè, nonostante le mie parole ed il mio andare contro le decisioni del Board della WBFF, fin dall'inizio il mio solo ed unico obbiettivo era quello di vincere questo torneo e sedermi sul trono della WBFF quale unico sopravvissuto."

Nuova risata, sempre più convinta, dell'atleta inglese.

"Ancora una volta, l'ennesima, vi ho giocato e rigirato a mio favore dimostrando al mondo intero come il vostro sia, una volta di più, un popolo di zoticoni grassi ed ignoranti.
Stanotte il nome di David Barriage rieccheggierà più volte nella Città dell'Amore Fraterno e, proprio nella città in cui i vostri padri fondatori rinnegarono le loro origini e decisero di non riconoscersi più nel glorioso Impero Britannico, io rimarrò in piedi a godermi ogni momento del vostro odio e della vostra frustrazione.
Domani mattina tutti voi e tutta la WBFF si sveglierà in una nuova era. L'era del King of Fight Champion e Survivor of The Ring più dominante della storia: la David Barriage's Era!!"

*CAMERA FADES*

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Siamo all’interno di un lunch-bar posizionato in un quartiere residenziale.
Dalla porta entra Keanu Reeves, solita espressione da cane bastonato, va al bancone ed ordina una nocciolina, la mangia, lascia 100 dollari di mancia al cameriere.
Girandosi, vede seduto al bancone nientemeno che Oregon McClure.
-Io… io ti conosco!- esordisce Keanu.
-Disce?- replica cortesemente Oregon.
-Ma sì, tu sei Oregon McClure! Mi ricordo di te per film come “Bruto senza Cassio oggi non pissia”, o per “La pupiattola, l’infante scarafaggio”!
-Grazie, se è per questo ho fatto pure “L’importanza di trovarsi al cesso”, tratto dall’omonimo best-seller di Oscar Joe Selvajjoe.
-Molto piacere, io sono Keanu Reeves e sono un tuo grande fan!
-Daje Keanu! E te che fai de bello nea vita?
-Ma… ma io sono un tuo collega!
-Ah, stai facendo un video? BRAVOH!
-Ma no, io sono un attore, ho girato molti film, ma i miei guadagni li do quasi tutti via perché ho già tutto quello che voglio!
-Sei er più gaggio zì. Che staiaffà de bello stasera?
-Guarda, vado a cena da Papa Francesco, è invitato anche Josè Mujica, mangeremo un cracker in tre. È una cosa molto umile.
-Ahò manco ner firm de Verdone e Pozzetto mettevano così a stecchetto li cristiani! Mo ho capito perché c’hai sta faccia scesa!
-Sì, ma dopo però compenseremo, ci divertiremo a guardare tutte le repliche dei film natalizi mediaset, da “Una poltrona per due” a “Il principe cerca moglie”.
-A settembre?
-Eh.
-Sei ‘ncane, Kanu.
-Keanu.
-Vabè, come cazzo te chiami. Ahò, si te pia potemo mette su un tag timme, se potremmo da chiamà “Li McCluReeves”, ma come nome fa un po’ cagà, quindi penso che ce chiameremo “Li più mejo”. Sei d’accordo?
-Solo se poi doniamo i titoli in beneficienza.
-Vabè, ho capito, sei ‘ncaso perso. Ahò, io me ne vado!
Keanu rimane al bancone con la sua solita faccia sconsolata, quindi lo vediamo uscire e mettersi a parlare con un barbone. McClure, nel frattempo, è andato a sedersi ad un tavolo semilibero e si è affiancato ad una ragazza bionda dalle fattezze tipiche della stereotipatissima cheerleader bionda .
-Ahò, bella! Te ce credi ar destino?
-Mmm… può darsi.
-Secondo me, il nostro incontro è stato dettato dalla serendipità.
-OOOHHH… E che cos’è la serendipità?
-Ma che cazzo ne so, è na parola tedesca.
La bionda sorride languidamente ad Oregon, la telecamera sfuma lasciandoci incerti su cosa accadrà poi.

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Ufficio della Sniper Scope Company, Sparks, Nevada.
Ad un tavolo sono seduti Eliza Cazador, sul lato sinistro, Marcelo Cazador, a capotavola, Claudio Cazador, sul lato destro.
Al centro della mobilia, un contratto.
-Quindi è per questo che non ti si sentiva più…- esordisce sarcastico e piccato Marcelo; Eliza resta corrucciata in disparte, Claudio non risponde ma si limita a fissare negli occhi suo padre.
-Claudio, sei molto cambiato negli ultimi mesi. Ma non prendere il mio come un rimprovero.- prosegue il genitore –Infatti, sei diventato molto più indipendente, nel vero senso della parola. Ti stai realizzando pian piano in quello che ti piace fare, e so che ti sorprende sentire tale frase da me, che ho sempre osteggiato il mio diniego nei confronti della tua scelta.
Eliza Cazador balza sulla sedia alle parole del padre, le pupille fuori dalle orbite, un’espressione di incredulità verso ciò che sta sentendo fuoriuscire dalla sua bocca. Claudio, invece, non tradisce emozioni.
-Stai seguendo la tua strada, figliolo, e la stai seguendo alla grande. Ma… questa volta si tratta dell’attività di famiglia. Non navighiamo in così cattive acque tali da doverci ridurre a questo. Ma fosse davvero solo questo il motivo, non saremmo qui a discutere. Siamo qui perché una mia scelta potrebbe condizionare in positivo o in negativo la carriera di mio figlio. Hai già capito dove voglio arrivare?
-PAPA’!- sbotta improvvisamente Eliza, sbattendo i palmi sul tavolo.
-Eliza, per favore. Il nostro è prima di tutto un business- prosegue Marcelo –ed in quanto tale, dobbiamo saperci adattare alle richieste del mercato.
-Papà, io non…- borbotta un titubante Claudio Cazador, prima di venir interrotto dal genitore.
-Quante puntate hai detto che sono?- chiede incuriosito Marcelo.
-Quattro.- replica lapidario Cazador.
-Ed allora, vediamo di prendere a calci in culo quattro di quei ricercati. Senti, credi si potrebbe chiedere alla produzione un Range Rover rosso come il tuo della scorsa settimana, con i comandi al volante? Eh?
La domanda allegra ed inappropriata di Marcelo, lo sguardo timidamente felice di Claudio, il disappunto di chi è stata tagliata fuori da parte di Eliza, che pure non avrebbe potuto opporsi di fronti a simili ragioni, sono l’ultima immagine del quadretto famigliare di casa Cazador, prima che la telecamera sfumi tra suoni soffusi di accennate risate.

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Parte Rise of the Voodoo Ostinati, calano le luci dei riflettori e sullo stage inizia a propagarsi del fumo molto denso, attraversato da fasci di luci verdi ad intermittenza. Il Voodoo Doll è pronto a fare il suo ingresso sul palcoscenico di Survivor of the Ring 2015: in mezzo alla nube compare proprio la sua sagoma.

No, non è affatto la sagoma di Sheenan, l'uomo che oltrepassa la fitta nube è LUIS RIVA! La theme music del Tribal Warrior viene interrotta e viene ripristinata anche l'illuminazione standard. Il manager brasiliano ha un microfono in mano e si dirige con passo svelto in direzione del ring. Sale sui gradoni d'acciaio, poi passa in mezzo alle corde e va a conquistarsi il centro del quadrato.

Crowd: "Riiva! Riiva! Riiva! Riiva! Riiva!"

L'errore di pronuncia di Viisi a quanto pare è rimasto nella memoria dei WBFF fans, qualche spettatore ha addirittura dei banner con il nome storpiato del brasiliano. Luis attende che gli animi si plachino, poi inizia a parlare.

Riva: "Buona sera gente, come ricorderete la scorsa settimana ho detto a Sheenan che oggi io e lui, finalmente, saremmo riusciti a parlare. Questa sera, a Philadelphia, davanti a tutti voi, proprio all'interno di questo ring."

Il manager si concede una breve pausa.

Riva: "So bene che voi e i lottatori della WBFF al momento potreste avere qualcos'altro per la testa, questa è una grande serata dedicata all'hardcore, una serata viva di competizione, d'ambizione. Ma ho scelto questa data, questo evento, quest'arena e questo ring... Perchè questa è l'occasione in cui Sheenan, prima o poi, sarà obbligato a salire su questo quadrato. Nelle ultime settimane non ha combattuto nessun match e la sua presenza all'interno degli show non era data per certa, sono stato costretto ad improvvisare, ad ipotizzare e poi agire. Ma oggi ho la certezza assoluta che lui, prima o poi, calcherà questo tappeto. Non una stanza con una porta da chiudere a chiave o da sbattermi in faccia, ma un ring a quattro lati e con tre corde, posto al centro di un pubblico numeroso. Che sia adesso o nel momento del suo match poco importa, rimarrò qui ad aspettarlo e non me ne andrò fino a quando non avrò scambiato quattro chiacchiere con lui."

Riva annuisce con convinzione.

Riva: "Vi chiederete... Perchè Riva è tornato? Perchè non teme di essere massacrato dal Tribal Warrior? Come mai vuole riavvicinarsi nonostante qualche tempo fa abbia giocato, proprio al Voodoo Doll, uno scherzo di cattivo gusto? E' forse pazzo?"

Luis sorride, rivolgedosi verso lo stage, come se in qualche modo stesse indirizzando le sue parole direttamente a Sheenan.

Riva: "Prima di ciò, tuttavia, dovreste chiedervi... Come mai Sheenan non ha ancora ucciso Luis Riva? Oppure, come mai rifiuta il dialogo come se fosse una frigidella stizzita tradita dal marito davanti ai suoi occhi? Ve lo dico io il perchè, adesso! Si tratta di consapevolezza, è la voce della coscienza."

Il manager passeggia in lungo e in largo, certo di avere la completa attenzione sia da parte del pubblico che dallo stesso Sheenan nel backstage.

Riva: "Perchè l'uomo che oggi chiamate Sheenan, il lottatore che in molti temono, è il risultato del connubio tra due personalità distinte. Justin Delaware e Luis Riva! Potreste pensare che io in passato abbia tradito Sheenan, ma la verità è che ho sempre fatto tutto ciò che era in mio potere per costruire il Voodoo Doll che oggi conoscete. Non potevo tradire Sheenan, perchè Sheenan è anche LUIS RIVA! Oggi Sheenan è uno dei favoriti per la vittoria finale del Survivor of the Ring, ma sappiate che... Se oggi Sheenan sarà in grado di risultare vincente, se riuscirà ad essere l'unico e solo Survivor of the Ring, è solo perchè molto prima è stato un Survivor of the RIVA!"

Taggart: "What? Ma che sta dicendo?"

Kokone: "Aspetta a giudicare, c'è una logica di fondo in tutto questo."

Riva: "Lo so, una frase dalla pessima resa, ma rende l'idea. Oggi sono qui perchè voglio portare lui e tutti voi a fare un passo indietro e...!?!"

Riva viene interrotto, dalle note di Rise of the Voodoo Ostinati! Sheenan ha deciso di accettare il confronto verbale, appare sullo stage... IN COMPAGNIA DI SEAN X! Lo zombie viene tenuto come sempre a bada tramite collare e catena, mentre i due attraversano la rampa Sheenan è costretto a strattonare Sean più e più volte a sè per evitare che si avvicini troppo agli spettatori più vicini alle transenne. Luis Riva sembra soddisfatto di vedere il Tribal Warrior camminare verso il ring, finalmente riusciranno a scambiare quattro chiacchiere. Sheenan sale sull'apron e poi si porta all'interno del ring, trascinandosi dietro Sean X e facendo in modo che non si impigli tra le corde. La theme music viene interrotta.

Riva: "Finalmente..."

Sheenan fissa Luis per svariati istanti, secondi lunghi e interminabili, senza aprir bocca. Sean ringhia e protende le mani verso Riva ma viene bloccato dalla catena, il Voodoo Doll fa per legarne l'estremità alla terza corda in modo da assicurarsi che Sean X se ne stia buono per un po'.

Sheenan: "Ops."

Stronzate, ha solo fatto finta di legare la catena alle corde, all'improvviso LA LASCIA ANDARE, FINGENDO DI AVERNE PERSO IL CONTROLLO! SEAN IS UNLEASHED! SI FIONDA ADDOSSO A RIVA! Il pubblico è incredulo!

Riva rimane sorpreso ma riesce ugualmente a mantenere la calma. Sean X sta per travolgerlo con tutta la sua ferocia, ma Luis riesce a spingerlo via ponendo le mani sul suo petto. Lo zombie però ritorna subito all'attacco! Stavolta Riva opta per una soluzione più efficace: GANCIO DESTRO! Sean rovina a terra, l'efficacia del pugno di Riva è degna di nota. Non tutti lo sanno, ma in passato il brasiliano è stato un ottimo pugile, prima di cimentarsi nella sua carriera manageriale.

Sean X però si rialza e si lancia nuovamente addosso a Riva!

MONTANTE DI RIVA! Dritto sul mento di Sean! Stavolta sembra un colpo decisivo, lo zombie crolla al tappeto. Poi Riva afferra l'estremità della catena a va a compiere il lavoro che avrebbe dovuto eseguire Sheenan: la lega alla terza corda in modo che, anche nel caso in cui Sean dovesse riprendersi, risulterebbe vincolato e incapace di tornare a nuocere.

Sheenan: "Non male, Luis."

Riva: "Grazie."

Il Tribal Warrior compie qualche passo in avanti, accorciando le distanze dal manager.

Sheenan: "Sai, credo che mi sia sfuggito qualche passaggio. Ad esempio quello che ti vede parte integrante di me, della mia personalità, dei miei successi. Scommetto che... Se non fossi mai riuscito a distruggere il teschio Soul Stealer oggi non saresti qui, non è vero Luis?"

Riva: "E' qui che ti sbagli. Tu in fondo lo sai, sai perchè ho intrappolato la tua anima. Perchè sono ancora vivo, ragazzo? Me lo spieghi? Anzi no, non dirmelo, piuttosto perchè non mi dici come mai hai rifiutato di parlare con me fino ad oggi? O forse non è necessario rispondere? Magari hai capito che in questi mesi nessuno di noi due è cambiato, che sono rimasti validi i nostri vecchi metodi, i nostri obiettivi. Forse sai, nel profondo di quel cuore di nera pietra lavica, che Luis Riva è l'unica persona di cui puoi fidarti, l'unico che sa come prenderti e come spingerti a migliorare sempre di più, ad oltrepassare i tuoi LIMITI."

Il Tribal Warrior non risponde.

Riva: "Hai manipolato mio figlio, minacciato me e la mia famiglia, forse se tra noi c'è qualcuno che deve delle scuse... quello sei proprio tu, Justin. Ma non sono qui per questo, nè voglio farti una simile richiesta, so che non mi asseconderesti mai. Sono qui per un motivo del tutto diverso, aprire gli occhi a te e alla gente che ci sta guardando e ascoltando. Con una semplice domanda... Qual è il più discutibile quanto efficace metodo che conosci per fortificare il tuo spirito da guerriero, per eliminare qualsiasi difetto o punto debole rimasto? Qual è quella soluzione che io e te abbiamo spesso adottato per rendere Sheenan sempre meno umano e sempre più mostruoso e terrificante?"

Stavolta è Riva ad avvicinarsi al Voodoo Doll, fino a rendere la distanza che li separa pressochè irrisoria. Luis punta Sheenan dritto negli occhi.

Riva: "Sottoporre a prove estreme il tuo corpo e la tua mente. Provare sofferenza, elaborare il tormento, poi superarlo scaricandolo sui tuoi avversari con i medesimi mezzi. La tortura ha incrementato a dismisura la resistenza del tuo fisico al dolore. Sei stato martoriato da scariche elettriche ad alto voltaggio, hai resistito, poi hai elaborato quella sofferenza e tutta quella negatività e hai fatto ciò che in genere, ad altri, risulta piuttosto difficile. Hai annullato i traumi sperimentando sui tuoi nemici, procurandogli le stesse sofferenze e gli stessi traumi. Hai sempre fatto tesoro del male che ti ha afflitto per uscirne più forte, fino ad infliggere quello stesso male a chi hai incrociato sul tuo cammino. Ma ti mancava qualcosa, la peggiore tortura psicologica alla quale potessi essere sottoposto, terribile perchè influenzata dalle tue credenze mistiche. Nessuno aveva ancora profanato la tua mente e la tua identità, non sapevi cosa significasse. Non catturi più anime di lottatori da anni, più precisamente dal 2011, ti sei mai chiesto il perchè? Forse perchè non avevi mai provato cosa significasse sentirsi vuoti, senz'anima. Io ti ho fatto conoscere la pericolosità delle armi che utilizzi, adesso puoi usare quelle armi con maggiore efficacia. Adesso non sei solo più forte perchè il tuo corpo è abituato ad essere martoriato, ma anche perchè i tuoi occhi sono capaci di scrutare in ogni dove e la tua mente abbastanza aperta da prevedere e percepire il pericolo imminente."

Riva poggia la mano sinistra sulla spalla destra del Tribal Warrior.

Riva: "Quel mese in cui la tua anima era imprigionata deve essere stato terribile, ma guarda cos'ha fatto fruttare. Sarebbe stato meglio se fosse stato qualcun altro al posto mio ad intrappolare la tua anima nel teschio? Immagina tutto ciò come la somministrazione di un vaccino, un po' di male in anticipo per divenirne immune. Non è forse quello che abbiamo sempre fatto? Nessuno potrà mai capire, ogni singolo spettatore di quest'arena potrà pensare che io e te siamo pazzi, deviati. Ma io ho sempre saputo che il tuo bene non coincide mai con il bene nella sua più comune concezione, e ti assicuro che ho sempre fatto il possibile per aiutarti e renderti invicibile. Sarei potuto andare in qualche altra fottuta federazione di wrestling e seguire un altro lottatore, eppure sono tornato da te. Ho rischiato, anzi, sto rischiando tuttora che tu mi faccia del male, per ottenere cosa? In questo business non esistono buoni e cattivi, perchè il meglio per ogni atleta coincide con il peggio da infliggere agli avversari, è una questione di punti di vista. E dal mio, di punto di vista... Noi possiamo essere di nuovo una squadra, che ne dici Sheenan?"

Il Voodoo Doll rimane immobile, con lo sguardo fisso negli occhi di Luis Riva. Il manager brasiliano gli tende una mano, sperando che il wrestler accetti la sua proposta. Sheenan non si muove, nè risponde, chiunque sa bene che tale stasi non può che essere interpretata come preoccupante. Ma qualche secondo più tardi il Tribal Warrior stupisce tutti, annuisce e poi STRINGE LA MANO DI RIVA!

Dopo la stretta Sheenan da le spalle a Riva rivolgendosi verso il pubblico: mostra un sorriso a denti stretti e mette in tensione i muscoli. Riva lo indica con soddisfazione e gratificazione paterna, sfoggiando con orgoglio agli spettatori quel mostro che, in parte, è anche opera sua.

SKULLSCRAPER OUTTA NOWHERE! SHEENAN ASFALTA RIVA CON LA SUA FINISHER!

Crowd: "Ooooooooooooooooooh..."

Un guizzo celere, improvviso, che non ha lasciato alcuno scampo al manager brasiliano! Sheenan si mette in ginocchio a poca distanza dal volto di Riva e recupera il microfono da terra.

Sheenan: "Mettere il Voodoo Doll in prigionia una volta, spingerà il Voodoo Doll a farti del male. Farlo una seconda, Luis, invoglierà il Voodoo Doll ad eliminarti, a farti sparire e a lasciare che di te non rimanga più alcuna traccia."

Il Tribal Warrior si rialza in piedi, con movimenti molto lenti, fluidi, viscidi. E uno sguardo agghiacciante.

Sheenan: "Lo percepisci, Luis? La sensazione del buio, l'immensa profondità del vuoto? E' il vuoto del dimenticatoio in cui cadrai, il buio che cala sulla tua immagine, un'immagine che non verrà mai più investita dalle luci dei riflettori delle arene. Hai sempre creduto di essere nel giusto e per questo hai sempre agito di testa tua, ma hai compiuto un grande errore, uno primordiale e madornale sbaglio. Quello di appoggiare ed usare Sheenan per soddisfare le tue manie di protagonismo. Quello di sperare, fin dal giorno in cui mi hai conosciuto, che io ti avrei portato a quella fama che non hai mai ottenuto con la tua fallimentare carriera da pugile."

Voodoo Doll si concede una pausa, e anche un sorriso indirizzato all'esanime Riva. Un sorriso apparentemente innocuo, quasi affettuoso. Ma tutti sanno che si tratta di un segnale di imminente tragedia.

Sheenan: "Ti sono riconoscente, sai? Non te l'ho mai detto. Nonostante i tuoi REALI propositi, nonostante il tuo fastidioso, ridicolo e nauseante atteggiamento, i metodi brutali che hai utilizzato su di me sono serviti davvero, più di quanto tu possa immaginare. Però, Luis, hai creduto fermamente che Sheenan potesse essere il tuo giocattolo, il tuo nuovo inizio, senza immaginare neanche lontanamente che invece... Sarebbe stato la fine di tutto, la TUA fine."

Sheenan si avvicina pericolosamente alle gambe di Riva!

Sheenan: "Lo hai detto anche tu, ormai sono quasi un main eventer. Non ho più nulla da costruire, solo da guadagnare. Devo solo andare a mettere le mani su ciò che voglio, ho i requisiti e le abilità adatte per farlo. Un manager come te promuove, facilita il cammino, crea preziose opportunità. Ma adesso che sono quasi giunto in vetta, Luis, la tua utilità è venuta meno. Hai sentito Luis? Da oggi tu NON MI SERVI PIU'! Adesso ti offrirò un assaggio del dolore che prova chi raggiunge le viscere dell'inferno, cosicchè tu sappia cosa ti aspetterebbe se mai decidessi, un giorno, di tornare di nuovo dal Voodoo Doll."

*STUD*

DEATHLOCK OCTOPUS! LOA'S CLASP CHIUSA SU LUIS RIVA!

Il manager brasiliano urla di dolore! Neanche una dozzina di secondi più tardi il suo corpo perde rigidità, Riva ha perso i sensi. Sheenan quindi interrompe la sua manovra finale di sottomissione e si rialza in piedi.

E quando tutti credevano che il peggio fosse già passato per Riva, Sheenan se ne inventa un'altra delle sue: raggiunge Sean X e... Divincola la catena dalle corde! Sean è ancora a terra, dormiente, ma qualora si rianimasse avrebbe la possibilità di avventarsi su Luis Riva senza che questi possa opporre resistenza! Il pubblico è ammutolito, alcuni spettatori si mettono le mani in testa. Sheenan abbandona il ring con disinvoltura, indirizzando il passo verso il backstage.

Intanto sopraggiungono diversi uomini della security, che passano davanti a Sheenan e si precipitano sul ring per neutralizzare Sean prima che si svegli.
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