Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Bloody Desperation 3x12 - 03/07/2015

Ultimo Aggiornamento: 03/07/2015 20:45
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Drago / Denny Leone
Over the God
03/07/2015 20:43
 
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Buio.
La luce irregolare di uno zippo illumina fiocamente le tenebre, baciando poi lo stoppino di una candela, sua fugace amante finché non si consumerà di un passionale fuoco che la renderà un moccolo.
Stessa sorte tocca ad altre sue nove simili. Ora nella penombra possiamo distinguere un camerino, sgombro di mobilio.
La luce dello zippo scompare, al centro della stanza si erge solenne la figura del Cacciatore.
Di fronte a lui, sorrette sul muro grazie all'utilizzo di appositi sostegni, ambedue le cinture di Tag Team Champion, chiuse dietro una teca di vetro.
Silenzio tombale, rotto dalla voce di Claudio, e dal sottile rumore delle suole delle sue scarpe, mentre si direzionano verso l'angolo in alto a sinistra della stanza.
-Bisognerà essere solidi ed uniti, come gli anelli di una catena- proferisce, raccogliendo da terra appunto una catena, dalla penombra -Non come Locker. La catena è il suo simbolo, ma non è in grado di essere nessuno dei suoi anelli. Non riesce a tenere legata la sua famiglia, figurarsi altre tre teste calde.
Cazador si lega la catena in vita, utilizzandola a mo' di cintura dei pantaloni. Prosegue per la stanza in senso antiorario, portandosi verso l'angolo in basso a sinistra.
-Bisognerà essere permanenti, come l'inchiostro di un tatuaggio- sentenzia, mentre da terra raccoglie un teschio umano, molto probabilmente una replica scena, ricoperto da tatuaggi tribali -Sheenan crede che esista un'anima, e crede che possa essere contenuta all'interno di un teschio. Il teschio contiene il cervello, in verità, la sala comandi del nostro corpo. Bella metafora, non c'è dubbio. Se di metafora si tratta. Ma per me, questo non è altro che un elmo.
Cazador con la mano sinistra sostiene il teschio per la calotta cranica, quindi con un rapido movimento frantuma la mandibola, l'arcata dentale e generalmente il volto contro il muro; quel che resta, lo pone sul suo capo, proprio come se si trattasse di un elmo.
Procede nella sua direzione, verso l'angolo in basso a destra.
-Bisognerà essere duttili, come il bamboo- e mentre lo dice, dall'angolo impugna un bastone in tale legno. Lo piega un po', ci giochicchia, eseguendo qualche rapido movimento stile kung-fu, spegnendo alcune delle candele nelle sue vicinanze.
Il Cacciatore si avvia perciò in una zona illuminata, mostrandosi di profilo. Spezza il bastone a metà, con l'utilizzo delle sole mani.
-No, non bisognerà essere duttili come il bamboo. Io non mi piego, e non mi spezzo, altrimenti contro Robert Dumas sarei spacciato.
Cazador inserisce i due bastoni all'interno delle fenditure della catena, come se fossero delle spade pronte ad essere estratte, quindi si avvia nell'ultimo angolo. Si china, raccoglie una chiave.
-Bisogna avere una soluzione. A prescindere.
Si muove verso la teca contenente i titoli.
-Non si vince sempre. Non si sopravvive sempre.
Apre la teca.
-Non a tutto c'è una risposta, non tutte le chiavi aprono tutte le porte.
Afferra con grazia il primo titolo e lo poggia sulla spalla destra.
-Ma per aprire questa, di stanza...
Afferra con grazia il secondo titolo e lo poggia sulla spalla sinistra.
-... La chiave è il mio scalpo.
Cazador si avvia verso l'uscita.
Sbatte la porta, le luci si spengono per la corrente.

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Chaotic Existence presents...
The Origin Anthology Vol 2: Black Violence


Il mio passato - circa 15 anni fa
Lavoravo per uno dei grandi padroni di 'merci illegali'. Io, uomo temuto da tutti, mi spostavo in paesi dell'est-europeo al servizio di Big Bad Vladimir. Un giorno mi venne detto che un piccolo villaggio serbo si era opposto alla distribuzione della merce. Quella sostanza bianca dava fastidio ai devoti religiosi.
Decisi di occuparmene in prima persona, avrebbero cambiato idea con il terrore sul volto.
Trovai il capo villaggio e gli puntai il fucile sulla fronte, minacciando di stare ai miei termini. Tuttavia, anche se timorose, le persone rimasero in silenzio, il prete cominciò a leggere passi dell'Antico Testamento. Ricordo ancora a memoria quelle parole.

Tu che abiti al riparo dell'Altissimo
e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
Di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido».
Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.


Liberarli dal laccio del cacciatore? Giammai, avevo il fucile puntato pronto a sparare. E non mi sarei fermato, non finché sarebbe rimasto qualcuno ad ostacolare i piani del mio signore, quello oscuro in Russia.

Mille cadranno al tuo fianco
e diecimila alla tua destra;
ma nulla ti potrà colpire.


Sì, mille cadranno come mosche. Non mi importava, ci può stare un calo di distribuzione se può riportare lo status quo. In che modo non avrei potuto colpirli? Cosa sarebbe rimasto di quel gruppo?

Camminerai su aspidi e vipere,
schiaccerai leoni e draghi.
Lo salverò, perché a me si è affidato;
lo esalterò, perché ha conosciuto il mio nome.


Silenzio! Come poteva quel prete parlare di salvezza? Come poteva credere che qualcuno sarebbe stato esaltato per aver conosciuto il nome di un altro signore che non era il mio?
Cambiai obiettivo, sparai al prete. Ma mancai il bersaglio.
Se non lo avete capito, non avevo mai sbagliato in una missione! Provai umiliazione e furia, gettai via il fucile e cominciai a pestare violentemente quell'uomo. Versava sangue ma sorrideva, con tutte le sue forze cercava di riprendere il salmo. Mi accorsi che fu la gente del villaggio a tenersi per mano e concluderlo.

Mi invocherà e gli darò risposta;
presso di lui sarò nella sventura,
lo salverò e lo renderò glorioso.
Lo sazierò di lunghi giorni
e gli mostrerò la mia salvezza.


Mi trovai con le lacrime agli occhi, avevo perso. Perso contro un uomo indifeso, un uomo di fede. Era un prete senza potere, ma allo stesso tempo non sarebbe servito a convincere quella folla. Mi voltai e crollai a terra.
Nel mondo del crimine, in QUEL mondo che conoscevo così bene, c'è una sola via d'uscita. Mi rivolsi al capovillaggio con una richiesta.

"Uccidimi."

Gli mostrai il fucile, volevo andarmene perché ero stato sconfitto da persone incapaci di difendersi. Vinto dalla forza della Fede, da parole profonde capaci di annullare la mia persona. L'uomo, però, chiamò il sarto, che mi diede una maschera.

"Se hai riconosciuto i tuoi errori sei già morto. Ed ora sei pronto a rinascere. Ma non dimenticherai nulla del tuo passato. Indosserai questa maschera nera e ricorderai la tua violenza. Il tuo modo di vivere di condizionerà per sempre. È tutto quello che posso fare per te."

Anche il capo villaggio era un uomo forte nella fede, accettai quella maschera e sparii per sempre. L'uomo che era venuto lì per portare ordine con la violenza sparì, ed al suo posto nacque Black Violence. Un uomo desideroso di conoscere il significato di quelle parole. Dovetti nascondermi da Vladimir, forse i suoi uomini credettero sul serio alla mia morte. Non sarei più tornato indietro, non avrei mai più mostrato il mio volto ad una di quelle persone.

Il presente
Ora sto bene, la Chaotic Existence non condivide le mie credenze, ma mi permette di poter credere in quello che voglio senza essere giudicato.

Malcolm: "Ehi, B.V., ma che dice la Bibbia dei dinosauri?"
BV: "I dinosauri non ci sono sulla Bibbia. Sono inventati da errori storici."
Malcolm: "Ma come, ed i fossili di T-Rex?"
BV: "Quelli erano demoni!"
Lamda: "Non parlarmi di demoni che voglio dimenticarmi di essere stato il corpo ospite di Iblis."
Malcolm: "Ed i demoni si sono estinti per una glaciazione?"
BV: "Ezechiele 25.17: E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te."
Malcolm: "Ah, laser dagli occhi, ora mi è più chiaro."

Forse a volte si prendono un po' gioco delle mie credenze, ma non importa. Il mondo si evolve verso una conoscenza che chiarirà le menti di tutti. Bisogna avere pazienza!

Wizard: "In quale salmo si parlava della telecinesi?"
BV: "Non c'è nulla del genere."
Wizard: "Ma come, è il mio punto di forza, allora è un pessimo manuale di poteri."

Uomini come "Wizard" Eddie Drywar mi infastidiscono. Ma mai e poi mai sporcherò le mie mani di sangue per una religione. Ho compreso che la fede significa sottomissione alla pace, Black Violence non è il vecchio-Io, quell'uomo è morto, e quando sarà sepolto preferisco che lo sia con una nuova identità.
Finalmente posso aprire il mio libro e leggere il Salmo 90 che mi ha trasformato da mostro a uomo.

Tu che abiti al riparo dell'Altissimo
e dimori all'ombra dell'Onnipotente,
Di' al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio, in cui confido».


La mia esistenza caotica giace nell'Ordine Cosmico.

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Malcolm Clark è uno sbaraffuto ignazzassi,
se lo pigli mentre gigiga lui ti sbarlaffa,
se lo pigli mentre si ignazza allora ti stollazza,
è istrio il suo miglio,
iruto, menezzuto,
quasi quasi pure berruto,
ma se lo pigli in cicca, lui lo sa,
e quindi, manuto e sbevato,
ti guarda,
ti ammira,
e se ne va.

La morale è che se trovi una persona disposta ad aiutarti devi farti qualche domanda. Potrebbe aiutarti perché vuole aiutarti davvero, il che è pericoloso. Assai pericoloso. Guardati bene da chi ti offre aiuto in maniera altruista e priva di doppio fine. Il suo sarà sì, un gesto nobile, ma probabilmente meno efficace di un aiuto carognoso.
La prossima volta che qualcuno ti offrirà un aiuto, datti un aiuto. Chiedigli di essere carognoso.

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toc toc!
Un pugno deciso bussa alla porta del camerino di Robert Dumas.
Toc Toc!
Nessuna risposta, i colpi aumentano d’intensità.
TOC TOC!
Nulla.

La telecamera allarga l’inquadratura mostrando un Felix Owens piuttosto contrariato, fra le mani un giornale.

FO: “Bob, che cazzo di storia è questa?”

Il Master of Chambers prova a far passare il giornale sotto la porta, non riuscendo nell’impresa essendo la carta - nel complesso - troppo spessa.

FO: “Bob, devi leggere assolutamente quest’articolo e soprattutto darmi una spiegazione a riguardo. E’ pure stampato su carta riciclata con inchiostro biocompatibile, paladino della natura!”

Il ragazzo del Nevada inizia a dividere i vari fogli di giornale, passando sotto la porta il paginone con i titoli principali e l’articolo che ha solleticato la sua attenzione.

FO: “Fammi il favore di leggere attentamente…”

??: “Leggere attentamente cosa?”

Robert Dumas appare dal corridoio alla sinistra di Felix Owens, che si riporta in posizione eretta e si spolvera le ginocchia dopo essersi chinato per far passare il giornale - inutilmente - sotto la porta del camerino di Mr Unhappy Ending.
Allarga le braccia con fare canzonatorio.

FO: “Fanculo, Bob. Eri in giro a firmare petizioni per salvaguardare qualche specie in via d’estinzione?
Claudio Cazador la scorsa settimana ha GIOCATO con noi, fra centosessantotto cazzo di ore dovremo fare in modo di RISCUOTERE il credito che il suo tentativo d’umiliazione ci ha fatto maturare: ho notato che è piaciuto poco il mio modo di chiederti di aiutarmi ad imparare finalmente a vincere, quindi quello che stai sentendo è un discorso dai toni vagamente modulati per farci apparire un pò più Bad Asses. Detto ciò. Era da tempo che non mi sentivo così maledettamente elettrizzato da un incontro - qui c’è qualcosa di concreto come non mai in palio. Però puoi farmi il favore di aprire la cazzo di porta che l’articolo ora è DENTRO il tuo spogliatoio mentre noi siamo FUORI?”

RD: ”Parli tanto di cos’ha fatto Claudio Cazador settimana scorsa, e nemmeno ricordi che prima di qualsivoglia chiacchierata pretendo di bere il mio caffè?”

Il Bastardo solleva il bicchierino di plastica contenente la calda bevanda, sorridendo leggermente al suo dirimpettaio prima di riprendere la parola.

RD: ”Sei davvero convinto di ciò che dici? Che il Cacciatore ci abbia messo i piedi in testa? Perchè mi pare che l’ultima parola l’abbia avuta tu. Come l’ho avuta io. Può averci sorpreso - per quanto si possa sorprendere un soggetto come te che si ritiene inattaccabile sotto l’aspetto mentale, e per quanto si possa sorprendere me, che maschere non ne indosso se non a detta di chi mi affronta e non mi comprende.”

Con un sorso termina il caffè e si volta alla ricerca del cestino dei rifiuti più vicino. Qualche passo, getta il bicchierino di plastica con relativa palettina di plastica nel contenitore - si volta per tornare da Owens solo dopo aver sentito il rumore del bicchiere che tocca il fondo del sacco di plastica nero.

RD: ”E come ti ho già detto, quello che per te rappresenta un traguardo per me rappresenta una trappola. E’ come se tu mi avessi condotto in una delle tue stanze e mi stessi tenendo prigioniero, pretendendo addirittura il mio aiuto per imparare a vincere. Volente o nolente quell’aiuto te lo darò perchè ormai la deviazione è stata fatta e Robert Dumas non è uno che si tira indietro, soprattutto quando fiuta la possibilità di un altro successo. Un successo che si distanzia da quello che avevo in mente una volta apposta la firma al mio nuovo contratto con la WBFF, settimane addietro. Ma come hai detto tu, pare che le nostre parole abbiano stancato in qualche modo chi ci ascolta, ed allora virerò su altro.”

Mentre Dumas cerca la chiave del suo camerino, Owens approfitta del momento per impadronirsi del capitolo.

FO: “Altro? Bob, tu stesso hai ammesso candidamente che l’unica cosa che ti contraddistingue dagli altri è il tuo assoluto, imperforabile, solidissimo ego. E’ quello che ti ha condotto al successo e proprio ora che ci sono io a proporti di mettere da parte il tuo astio nei confronti non tanto miei, quanto della mia decisione di prendermi il palcoscenico di Maniacs, tu adesso vuoi VIRARE SU ALTRO? Mr Unhappy Ending, così mi deludi. Sette giorni. E non è nemmeno stata inserita alcuna videocassetta nipponica. Non manca poi molto.”

RD: ”Ho dovuto guardare dal fondo di una scala il tuo successo al Scent of Glory che ti condurrà a Maniacs. Ho dovuto guardare dal fondo di una scala il successo di Jack Leone nel Ladder Match che conduce ad Extreme Desperation. Questa è l’unica collezione che ho intenzione di interrompere, non guarderò certo i Cazadores, che sia dal fondo di una scala o dall’apron ring, mentre strappano un’altra vittoria impedendo a Mr Unhappy Ending di impossessarsi dell’unico alloro WBFF che lo separa dalla Hall of Fame.”

FO: “...”

Fa cenno di continuare, il Master of Chambers pare gradire la rinnovata vena Dumas-iana del suo tag team partner - nella coppia più assurda che forse si sia mai trovata a dover collaborare nella storia della WBFF, specie riparametrando il filone positivo cui hanno dato vita.

RD:”Non dimenticare una cosa, Felix. Ora ci sono i Tag Team Titles, ma in futuro divideremo lo stesso ring per il WBFF Undisputed World Title. Perchè finito un percorso, ne inizia subito uno nuovo. E dopo le cinture di coppia, farò tutto quanto è in mio potere per raggiungere il titolo massimo. Prima di Maniacs.”

FO: “DOPO le cinture di coppia. Magnifico! Ambivo principalmente a questo, Felix Owens e Robert Dumas sulla stessa lunghezza d’onda: ciò che mi ha infastidito di tutta la situazione venutasi a creare attorno agli allori di Tag Team, è che l’unico ad averci degnato di ogni attenzione ed ogni cura è stato Claudio Cazador. Mentre colui con il quale ho incrociato le strade perfino in passato, quel Garet Jax osannato da tutti, non ha pensato ad altro che a sè stesso e ai suoi cazzo di soldi. E pensare che di fronte ha la dimostrazione assoluta che il denaro non conta un cazzo di niente, alla fine dei giochi.”

RD:”Eppure sai meglio di me che Jax non è un soggetto da sottovalutare. Sa vincere. Sa perdere. Lo ha dimostrato anche la settimana scorsa. Sa sacrificarsi per il bene suo e della sua squadra.”

Owens e Dumas si scrutano e simultaneamente…

“Pensi di poter fare lo stesso?”
”Pensi di poter fare lo stesso?”

...nessun sorriso. Sguardi decisi.

FO: ”Non sottovaluterò Garet Jax. Non sopravvaluterò Claudio Cazador. Ma soprattutto non sottovaluterò le tue capacità di giudizio e di intesa, Robert Dumas.”

RD:”E’ curioso sentirlo dire da un uomo sempre così pieno di sè.”

FO: “Se ci pensi, neanche tanto. Chi ha dimostrato più del sottoscritto una tale poliedricità negli ultimi mesi? Ho vinto ho perso ho distrutto sono stato distrutto ho chiacchierato pensato ragionato deriso tentato di umiliare, e in cambio ho ricevuto la medesima moneta. Ho imparato le regole del gioco e mi sono plasmato a seconda delle stesse, il Master of Chambers è anche questo: adattamento. Sono malleabile come metallo fuso, sono come il pongo con cui giochi quando sei piccolo e al quale puoi dare tutte le forme che preferisci - a seconda di quante facoltà artistiche disponi. Non resta che completare l’opera: la forma di un Campione già la possiedo, necessito solo dell’ultimo dettaglio per ultimare il capolavoro. Una cintura poggiata sulla spalla.”

RD:”...”

FO:”Non dimentichi nulla?”

RD:”Penso di essermi già espresso…”

FO:”La porta, Bob. La porta!”

RD:”Cos’avrai di così importante da farmi leggere?”

Pur essendo il suo camerino, Dumas pare reticente ad aprire la porta: infilata la chiave nella toppa, spalanca l’ingresso e raccoglie i due fogli di giornale fatti scivolare pochi minuti fa da Felix Owens.

RD:”Un articolo in primo piano sul King of the Mountain Match che si disputerà a WBFF Extreme Desperation? Spero davvero che tu stia…”

FO:”Ma no, Bob! Controlla più giù!”

RD:”Dovrei perdere tempo a leggere una disamina sul lavoro di Kobayashi, o peggio sugli sviluppi del Lord of Sorrow Castle?”

FO:”Bob, in basso a destra, come fosse dimenticato da tutti.”

RD:”La produzione di birra Guinness e la sua distribuzione fra Irlanda e resto del mondo?!”

FO:”Bingo! Questo per dirti che possiamo rilassarci e pensare anche ad argomenti che non tocchino necessariamente il Wrestling. La strada è già piastrellata, levigata e addobbata e dobbiamo solo percorrerla: nel frattempo godiamoci anche tutto il resto!”

RD:”...”

Felix Owens allunga la mano a Robert Dumas, che quasi con sdegno fa cadere i fogli di giornale al suolo e accetta la stretta del Master of Chambers - ormai un rito ogniqualvolta i due dopo un confronto verbale separano le loro strade.

Owens è animato da uno sguardo STRANO e determinato.
Dumas è animato da uno sguardo STRANITO e determinato.

Il Master of Chambers raccoglie il giornale, lo porge a Dumas e si allontana, uscendo dallo spogliatoio del Bastardo.
Che, mosso dalla curiosità, inizia a leggere.

CAMERA FADES

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Un cameraman decisamente indiscreto riprende la porta del camerino di Denny Leone, la quale risulta essere leggermente socchiusa. Le immagini che vengono proiettate dal titantron non nascondono il brusio del backstage e un leggero vociare che si percepisce dall'interno dello stanzino, facilmente identificabile nella voce di Denny. L'addetto WBFF decide di cercare lo scoop e apre la porta in maniera molto delicata, per osservare ciò che accade al suo interno ed evitare di essere scoperto da Denny, il quale tuttavia si accorge immediatamente del tentativo del cameraman e gli apre la porta.

Denny: "Entra pure, non ho nulla da nascondere. Anzi, avrei bisogno di un consiglio."

Denny invita il cameraman a riprendere la parete posta in posizione frontale rispetto all'ingresso del camerino. Sul lato sinistro della parete, numerosi ritagli di giornale riportano diciture delle quali ne citiamo un assaggio:

"Padre disperato uccide moglie e figlio."
"Tragedia familiare in Ohio: uomo di sessantadue anni uccide il figlio in una violenta lite."
"Travolto dai debiti, pensionato uccide i due figli e si suicida"
"Raptus omicida: padre scopre la figlia e il suo migliore amico a letto insieme, freddati sul momento."

Il cameraman indietreggia e cerca di uscire dal camerino, infastidito dalle scritte e dal lavoro certosino compiuto da Denny che ricorda per modalità di esecuzione il lavoro svolto da psicopatici e stalker in film drammatici. Tuttavia, Denny trattiene per un braccio l'addetto WBFF invitandolo ad inquadrare il lato destro della parete. Anch'essa, tappezzata da ritagli di giornale:

"Nega la paga settimanale: giovane ragazzo ferisce il padre con una coltellata."
"Lite scolastica, giovane universitario uccide padre e madre rei di averlo rimproverato."
"Colto sul fatto, quarantenne ubriaco colpisce a morte il padre ora in fin di vita."

I titoli passati in rassegna sono solo una piccola parte di ciò che la parete contiene, in quanto risulta essere completamente ricoperta da questi ritagli di giornale. Denny prende tra le sue mani l'obbiettivo della telecamera e pone una domanda al cameraman e, ipoteticamente, a tutti gli spettatori che osservano la scena.

Denny: "Voi, in quale lato della stanza vi siedereste?"

Il cameraman non risponde, mentre Denny rimane in silenzio con il suo sguardo che penetra nell'ideale collettivo dei fan che osservano la scena. Dopo qualche secondo, disgustato dalla mancata risposta, Denny spintona via l'addetto WBFF il quale cade a terra senza mollare la presa della telecamera.
Il cameraman riprende il minaccioso sguardo di Denny Leone.

Denny: "Sparisci immediatamente."

Il tono perentorio del figlio di Jack Leone spaventa il povero cameraman, il quale striscia fuori dalla stanza. I fan che osservano la scena si rendono conto di tutto, poichè le inquadrature sono sempre dall'alto verso il basso e poi direttamente a terra, segno che l'addetto non si sia ancora rialzato. La telecamera ora riprende nuovamente il corridoio centrale del backstage, mentre uno SLAM piuttosto violento ci indica che Denny ha chiuso la porta del suo camerino. Tuttavia, non ce ne possiamo sincerare, poichè il cameraman non si volta e procede speditamente lontano dal luogo incriminato, mentre le immagini lentamente sfumano.

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Stanza di Sheenan, o meglio, di John Sheenan: è cambiato tutto, gli spettatori della WBFF non riescono più a riconoscerla come tale. Non sono più presenti tutti quegli ornamenti macabri che ormai eravamo abituati a vedere settimana dopo settimana, nessun simbolo riconducibile al vodùn. Risulta abbastanza spoglia, risalta unicamente una statuetta con due atleti nudi che si misurano nel pancrazio ellenico e un tavolo di legno con il teschio Soul-stealer poggiato sulla superficie.

John Sheenan sta osservando proprio quel teschio.

Kratos poggia con forza una mano su quell'oggetto che ha rappresentato per Sheenan prima un punto di forza e poi la rovina, ostendandone la proprietà con possessività. Il former Voodoo Doll alza lo sguardo sull'uomo da cui presto dovrà difendere la sua cintura.

John Sheenan: "Un uomo e un altro uomo. Il primo è semplicemente un uomo, l'altro un uomo con un'arma in mano. So come la vedi tu, Kratos, credi che l'uomo armato sia più temibile, perchè vedi in quell'uomo dieci uomini messi insieme. Ma io no, vedo solo un uomo con un'arma, che senza quell'arma non sarebbe altro che un uomo come tutti gli altri"

L'ex Tribal Warrior si avvicina al mobiletto sul quale è poggiata la statua precedentemente descritta e inizia a sfiorare con le dita i corpi dei due atleti scolpiti, dando temporaneamente le spalle al Bald Basterd.

John Sheenan: "Che differenza c'è con l'altro uomo? L'altro uomo conosce il suo corpo e ne ha fatto la propria arma, non può essere disarmato. Tu, John Kratos, puoi essere disarmato, puoi diventare debole. Anzi, sei già debole in partenza perchè affidi il tuo destino ad uno strumento, ad un corpo esterno di cui sai che non potrai mai avere il totale controllo"

Il Bald Basterd risponde immediatamente al 'Pure Warrior' da lui forgiato.

John Kratos: "Bruce Lee è stato uno fra i più grandi delle arti marziali, non posso dire che fosse il più grande, tuttavia sono cresciuto con i suoi film. Se avessi avuto un altro fisico, avrei fatto delle arti marziali la mia virtù. Eppure, c'è qualcosa che mi colpì di Bruce Lee. Lui, un dragone quasi divino ai miei occhi, ricorse all'uso del Nunchaku e lo rese famoso nei film. Perché un uomo così virtuoso nel combattimento ha dovuto ricorrere all'uso di un'arma? Pensaci, John, rifletti sulle mie parole."

Il Greek Warrior continua il suo esempio dopo una breve pausa.

John Kratos: "Bruce Lee comprese che un uomo non può essere completo con il suo solo fisico. Perché ci vestiamo? Il nostro corpo non è forse sufficiente nella vita di tutti i giorni? È questo che intendo: il corpo umano non basta! Così come indossare una maglia e dei pantaloni ci permette di ridurre eventuali urti e riparare parti delicate dei nostri corpi, l'arma si aggiunge al corpo umano per portare verso la perfezione. Bruce Lee era un combattente perfetto, ed era un uomo capace di usare un'arma in modo eccellente. Non è mai stato un gesto scenico, i suoi film avevano forti rimarcazioni sociali e filosofiche. Lui usando quell'arma voleva dire a tutti noi di perfezionare il corpo ed accompagnarlo ad un'arma. Quella è la perfezione, l'uomo armato che ha preso cura del suo corpo è superiore a quello come lui che tuttavia non impugna un'arma, perché non conosce la varietà, non sa come uscire da una situazione impossibile."

The Spartan osserva il Desperation Iron Man Champion mentre impugna il Soul Stealer Skull, sempre alla sua portata come un diamante prezioso che non può essere abbandonato per un singolo istante.

John Kratos: "Ti faccio un esempio, se tu bloccassi le mie gambe a terra al centro del ring con una chiusura perfetta, come potrei uscire? Cercherei di resistere il più a lungo possibile, stoicamente da guerriero prode, ma dovrei cedere. Ma se ci fosse un'arma alla mia portata, un bastone, una sedia, o anche il mio sacchetto che contiene la sabbia spartana, credi che rimarrei in quella prigione? No, evaderei, cambiando le sorti della sfida. Ecco perché credo ciecamente nell'uso delle armi: sono una via d'uscita dalle situazioni impossibili.
Ho fatto di te il mio avversario peggiore, anzi, il mio migliore avversario, ma so che sarò in grado di sconfiggerti perché avrò sempre una via di fuga alla tua perfezione tecnica. Il guerriero impuro uscirà trionfante sul guerriero puro, perché la nube che ottura i sensi è caos nel mondo, ma è anche linfa vitale di cambiamento. Ed io vado in cerca del cambiamento, voglio quella cintura per impartirti una lezione di vita, una lezione da stratega a stratega di numerose battaglie."

John Sheenan: "Se, hai detto bene, SE. SE ci fosse un'arma alla tua portata. E se io bloccassi le tue gambe a terra, al centro del ring, con una chiusura perfetta... E tu non avessi armi a portata di mano, come potresti uscirne?"

La nuova Pure Wrestling Icon si volta nuovamente in direzione del #1 contender al Desperation Iron Man Title.

John Sheenan: "Le armi sono una via d'uscita dalle situazioni impossibili, come hai detto tu, ma se non ci sono armi... Rimangono solo le situazioni impossibili senza via d'uscita"

Il former Voodoo Doll torna a fissare il teschio Soul-stealer per la seconda volta.

John Sheenan: "So che John Sheenan non è il vero Sheenan, ma ormai non posso essere altro che John Sheenan, il John Sheenan che tu hai plasmato grazie a quel teschio. So che se quel teschio non esistesse il Voodoo Doll tornerebbe a far tremare questa federazione dalle viscere, come un terremoto di magnitudo 9,5. Ma ormai ho accettato di essere l'uomo che sono adesso, il lottatore che tu hai voluto che fossi. E anche lo stratega che tu non riesci ancora a vedere in me"

John Sheenan sorride.

John Sheenan: "E sai perchè non hai visto quello stratega? Perchè da quando hai messo le mani sul quel teschio sei sempre stato convinto che io fossi solo un oggetto da usare a tuo piacimento. Ti ho avvertito più volte, ti ho detto che sono ancora vivo. Non solo perchè hai lasciato in me quella cattiveria che mi contraddistingueva sul ring, ma perchè posso ancora compiere tutto ciò che rientra nelle possibilità dei vivi. I vivi, ad esempio, continuano ad apprendere senza sosta. Io ho appreso molte delle tue capacità strategiche, semplicemente stando al tuo fianco, senza che tu te ne rendessi conto. La mia vendetta non giungerà semplicemente quando John Sheenan batterà John Kratos, ma quando ti farò comprendere che il Greek Warrior è stato sconfitto dallo stesso Greek Warrior"

Il Desperation Iron Man Champion sbatte con forza i pugni sulla superficie del tavolo.

John Sheenan: "Voglio vedere come farai a dimostrare la supremazia dell'Hardcore nel momento in cui capirai che John Sheenan non ti permetterà di impugnare neppure un'arma. Stai combattendo una guerra che non puoi vincere, dimenticandoti di ciò che forse avresti potuto vincere davvero se non avessi posto tutto sul personale: il Desperation Iron Man Title"

La reazione del Greek Warrior è particolare, sembra felice e soddisfatto dall'aggressività del suo avversario.

John Kratos: "Mi piace questa tua determinazione, eri già un degno detentore per una cintura maledetta come lo è il Desperaiton Iron Man Championship, ma ora sei anche il campione ideale che io voglio battere. Conosci le arene come le conosco io. Se le tue doti da wrestler puro possono imprigionarmi all'interno di un quadrato, credi che riuscirai a contenermi per l'intera arena?"

Una risata meticolosa del Bald Basterd appare il perfetto accompagnamento alle sue parole di sfida.

John Kratos: "In quell'immenso campo di battaglia, non potrai contenermi. Perché io vedo armi ovunque, sì, ovunque, anche all'interno del mio stesso corpo. Mi infilerai un braccio in gola per esaminare che io non nasconda un rasoio sotto alla lingua? No, non lo farai perché sarebbe una mossa scorretta! Mi strapperai i vestiti per esaminare se tengo un tirapugni? Nemmeno quello. Se decidi di seguire le tue regole, devi accettare che io ho le mie personali, che sono meno restrittive e più divertenti."

Il Greek Warrior appoggia di nuovo il Soul-Stealer sul tavolo.

John Kratos: "Lo so che sei vivo. Lo so che dentro John Sheenan c'è il vero Sheenan, quel mostro violento che Riva mi ha chiesto di seppellire. Ma sai, in tutto questo l'uomo che ho forgiato sta combattendo la sua natura, il suo vero Io. Voi due siete in conflitto perché ritornare Sheenan significherebbe perdere questa etica, tutta la preparazione come wrestler puro sfumerebbe all'improvviso se tu toccassi un'arma. Il mio è un piano diabolico, perché vincerò sconfiggendoti, e vincerò perdendo contro il vecchio Sheenan. Hai un solo modo per vincere su ogni fronte, devi sconfiggermi come l'uomo che io ho forgiato. So quanto ambisci quel teschio, so che vuoi gettare via questa esperienza, ma tu sei John Sheenan, riesco a riconoscere in te il guerriero puro che ho forgiato."

Il Bald Basterd non dà tempo all'avversario di riflettere.

John Kratos: "A proposito, perché non mi dimostri la tua tenacia? Se tu mi aggredissi ora senza darmi alcuna via di fuga, mi debiliteresti e saresti in grado di riprenderti il teschio. Mark my words, John Sheenan, la via d'uscita esiste e potresti ottenerla. Non sto impugnando quel teschio, potresti aggredirmi da un momento all'altro. Ma io so perché non lo farai. Sai cosa succederà al momento in cui io sarò in grado di difendermi, tutta la tua teoria sull'uomo disarmato cadrebbe all'improvviso. L'intera stanza è una fabbrica di armi. Che dici, vuoi anticipare i tempi? No, non lo farai, hai imparato a domare la bestia dentro di te. Sheenan non esiste più, sei un nuovo uomo, un essere migliore di quel patetico religioso. Quale mostro rinnegherebbe l'umanità dopo averla trovata? Nessuno!"

All'improvviso, John Sheenan ha la sua reazione travolgente, arriva alle spalle di Kratos e lo proietta dietro di sé con un German Suplex che pare uscire da una sfida di lotta greco-romana. È una proiezione efficace che fa impattare Kratos sul pavimento duro dello spogliatoio.
Sheenan osserva il teschio, ma la sua reazione d'istinto è quella di applicare una OCTOPUS DEATHLOCK all'avversario. La morsa quasi tentacolare imprigiona il Greek Warrior in una prigione senza fuga. L'essenza del Purismo, una tecnica difficile da ammaestrare viene eseguita con successo. Kratos agonizza a voce bassa mentre la regia va in effetto a dissolvenza. Come può il Greek Warrior reagire da questa manovra? Si salverà o cederà?
Ormai non vediamo più nulla, rimangono solo i rumori di sottofondo.

"AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!"

Un urlo finale impressionante, ma la voce è diversa. È Sheenan ad urlare!
È suo l'urlo disperato nella notte.
Rabbioso a livelli estremi, addirittura collerico ed iracondo.
Non sappiamo cos'è successo, forse non lo sapremo mai, ma da quella morsa perfetta è emerso un dubbio fatale in un grido di dolore.

[IMG]http://i61.tinypic.com/10dv9rp.jpg[/IMG]

Taggart: Ora c'è il 4 vs 4!!!!!
Kokone: Ma dobbiamo mandare in onda la pubblicità!
Taggart: Si si ma intanto ci gustiamo l'ingresso di Claudio Cazador con entrambe le cinture di WBFF WORLD TAG TEAM CHAMPIONS!
Kokone: Era tutto un espediente per dire questa cosa e per farla notare a casa, vero?
Taggart: Ovvio! Pubblicità...

...

Con otto atleti già sul ring al ritorno dalla pubblicità, John Taggart ed El Kokone si apprestano ad annunciare il prossimo incontro!

Taggart: "Stiamo per assistere a..."
Kokone: "ELKOKONELKOKONELKOKONELKOKONELKOKONELKOKONE"
Taggart: "Non pure tu, ti prego!"
Kokone: "È perché non capisci il significato!"
Taggart: "Lasciami presentare l'incontro."
Kokone: "Ma tanto lo sai già che vincono Slythered e Artemis."
Taggart: "Ma quel match è avvenuto la settimana scorsa!"
Kokone: "Oops, sbagliato scaletta. Ah, ecco, ora vincono..."
I microfoni di El Kokone vengono spenti.

Claudio Cazador, Malcolm Clark, Black Violence & Jacob Lamda vs Felix Owens, Robert Dumas, Sheenan & Denny Leone

Sul ring abbiamo Robert Dumas e Black Violence, sull'apron, con Black Violence ci sono Claudio Cazador, Malcolm Clark e Jacob Lamda, mentre con The Bastard abbiamo Felix Owens, Sheenan e Denny Leone.
Black Violence e Bobby Dumas uno di fronte all'altro.

DIN DIN DIN!

Clothesline di Dumas! Black Violence scuote la testa e non va giù. Clothesline di Black Violence! Niente, Dumas resta in piedi! Mr. Unhappy Ending si batte una mano sul petto! Black Violence prende una rincorsa più ampia... altra Clothesline! Ma Dumas resta in piedi! Terza Clothesline! Quarta Clothesline! Dumas barcolla verso le corde! Ma prende spinta su di esse e RIFILA UN LARIAT PAZZESCO A BLACK VIOLENCE! The Shepherd crolla al tappeto e abbiamo il primo pin della contesa:

Ma Malcolm Clark non dà a Dumas neanche il tempo di portare a casa un "1" e interviene! Stomp diretto alla nuca del Bastardo, che si rialza e sorride osservando il notevolmente più piccolo Malcolm. Ma lo stronzo individuo indica Denny Leone a bordoring e si lascia trasportare dalla sua ammirazione per Caligola.

Malcolm: "Te futueo et caballum tuum"

Denny Leone lo guarda di traverso ed entra, Robert Dumas, si rivolge al figlio di Jack Leone dicendogli di avere la situazione sotto controllo. Malcolm Clark sviene. In realtà ha fatto palesemente finta, perché si rialza un secondo dopo, ma è abbastanza per interrompere la piccola diatriba tra Dumas e Leone. Nel frattempo. Back Violence ha avuto tutto il tempo di prendere il suo bastone da pastore. E DI TIRARE UNA BASTONATA SOTTO LA CINTURA A ROBERT DUMAS!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Mr. Unhappy Ending crolla in ginocchio, Denny Leone lo schernisce ripetendo "sotto controllo", e torna al suo posto sull'apron! Black Violence urla che ha appena menomato il frutto del peccato del Bastardo.Mentre Malcolm Clark strappa di mano dei pop-corn a un fan, rientra e si siede sul mat schiena contro l'angolo, Psalm 23 alza il bastone per finire the Bastard....
BASTONATA DRITTA IN TESTA!!!!!!!!! E tentativo di schienamento:

1...
2...
NO!!!

Black Violence prova a intrappolare Dumas in una One Leg Boston Crab, ma nulla da fare! Dumas scalcia via e si rialza! E abbiamo una doppia Clothesline! Nessuno dei due va al tappeto! Entrambi barcollano per un attimo, ma Dumas è il più veloce: ARN ANDERSON SPINEBUSTER!!! A SEGNO! Pin:

1...
2...
NO!!!

Dumas si dirige verso il suo angolo per dare il cambio a Sheenan! Voodoo Doll entra di corsa, manda di proposito Black Violence al suo angolo! Jacob Lamda si prende il cambio! Sheenan lo prende per i capelli e mette a segno una Lightning Spiral!!! Sheenan rialza subito The Hell Patrol e lo getta verso il suo angolo! E Claudio Cazador si prende il cambio! La folla si scalda, i due wrestler si fronteggiano, sono a pochissima distanza. La telecamera trova Malcolm Clark che si ficca in bocca una manciata di pop-corn e dice a un inesistente fan accanto a lui che stiamo per vederne delle belle.

Clinch! Claudio Cazador ha la meglio, Sheenan ribalta e lo porta verso le corde, Claudio Cazador ribalta ancora e porta Sheenan verso uno due due angoli liberi... ma Sheenan solleva Cazador da terra per caricarselo sulle spalle... no! Cazador fa leva sul proprio peso per tornare a terra e sollevare Sheenan a sua volta! E mette a segno una Front Powerslam!!!! Cazador si esalta per essere uscito vincitore dallo scontro iniziale! E prova subito un pin:

1...
NO!!!!

Cazador si gratta la testa, Sheenan è subito in piedi e colpisce il Bounty Hunter con una Queixada!!! Cazador crolla ed è il turno di Sheenan:

1...
2...
NO!!!

Sheenan prende Claudio Cazador per i capelli e gli rifila una serie di pugni per poi chiudere una Abdominal Stretch! Cazador è evidentemente in grande sofferenza, ma scuote il dito quando Jay Senton gli si avvicina, Sheenan continua a tirare! Finché Claudio Cazador, in una mossa di notevole ignoranza, non si lascia cadere di schiena per interrompere la morsa! E Sheenan finische spalle a terra!

1...
2...
NO!

E Voodoo Doll è costretto a interrompere la sottomissione! El Cazador si rialza con un po' di fatica, Sheenan è in leggero vantaggio e raccoglie il bastone da pastore di Black Violence! Gli corre incontro... E RICEVE UN BIG BOOT COME RISPOSTA! Denny Leone decide di interferire, forse perché si annoiava troppo lontano dall'azione, viene intercettato da Jacob Lamda ma RIFILA UNA DANGEROUS LIFE AL CANE DA GUARDIA INFERNALE!!! E si dirige verso Claudio Cazador... ma Malcolm Clark gli fa lo sgambetto! Denny Leone afferra lo stronzo individuo per i capelli forzandolo ad alzarsi, E LO METTE IN POSIZIONE DI ETERNAL PAIN!!! Ma Malcolm si divincola in aria e trascina Denny fuori dal ring!!! I due wrestler ruzzolano fuori! Claudio Cazador e Sheenan continuano la loro battaglia, Black Violence decide di intervenire preventivamente per scoraggiare Felix Owens! Ma ottiene l'effetto opposto! Felix Owens e Robert Dumas intervengono insieme! Jacob Lamda e Black Violence davanti a loro! Ma i due sono una macchina. RIEN NE VA PLUS PER JACOB LAMDA!!!! GOODNIGHT PER BLACK VIOLENCE!!! God's Hand agita la mani in cerca di una via d'uscita, ma finisce presto nel mondo dei sogni!!! Malcolm Clark e Denny Leone sono fuori dal ring, momentaneamente KO per la caduta subita. Claudio Cazador fa scrocchiare il collo e si prepara a combattere Sheenan, Robert Dumas e Claudio Cazador insieme.
Pugno per Dumas! Pugno per Sheenan! Pugno per Owens!
Ma non può durare.
Middle Kick di Sheenan, Robert Dumas raccoglie il bastone da pastore... E LO PIEGA ABBATTENDOLO SUL CRANIO DEL CACCIATORE DI TAGLIE!!!!

Fuori dal ring, Denny Leone manda Malcolm Clark contro una transenna, sembra ora totalmente disinteressato alla contesa sul ring.

Claudio Cazador finisce in ginocchio, Felix Owens gli si avvicina....
RIEN
NE
VA
PLUS.
Sheenan raccoglie quanto resta del Bounty Hunter Robert Dumas lo "aiuta" a restare in piedi.

SKULLSCRAPER!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Sheenan copre El Cazador!

1...
2...
3!!!

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui
[Modificato da wordlife85 05/07/2015 09:39]
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