Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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Bloody Desperation 3x03 (Bravely Meditation) - 17/04/2015

Ultimo Aggiornamento: 17/04/2015 20:58
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17/04/2015 20:58
 
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ATTENZIONE!!! NON risuona On The Offensive dei From Autumn To Ashes.

Taggart: “Stiamo per assistere a un grande match, chi abbiamo coinvolti?”
El Kokone: “Barcellona e Olympiacos!”
Taggart: “El, posa quell’ipad!”
El Kokone: “Noooooooh”

John Kratos (w/Michael McFarry) vs Skyblue (w/James McFist)

Mentre una parte dei telespettatori cambia canale per vedere l’Eurolega, raccogliete i vostri figli accanto a voi al sole, perché Skyblue fa il suo ingresso nell’arena! Accanto al wrestler originario del Minnesota abbiamo James McFist, che incita la folla a farsi sentire! Hammer rimane fuori, passeggia nella zona dell’angolo di Skyblue. Skyblue stesso, sul paletto, si prende un ottimo pop! Il wrestler mascherato scende e aspetta il suo avversario... che viene introdotto da Serenata Immortale della Immediate Music!

Crowd: “JAM! JAM! JAM!”

La strana coppia messa insieme dal pubblico, la J@M, John Kratos e Michael McFarry! I due prendono le loro posizioni, John Kratos si para davanti a Skyblue, dimostrando la grossa differenza di stazza. Skyblue annuisce... e la contesa può avere inizio!

DIN DIN DIN!

Clinch! Headlock di John Kratos, Skyblue riesce ad evadere, Waist Lock, John Kratos se ne libera afferrando i polsi del wrestler mascherato e tirandoli via! Low Kick di Skyblue, ma Kratos lo spintona via! Skyblue rotola sul mat, si rialza velocemente, corre alle corde... TILT-A-WHIRL BACKBREAKER DI JOHN KRATOS! SBAAAM! E tentativo di schienamento:

1...
2...
NO!

Kratos aspetta Skyblue al varco... calcione al fianco! E Skyblue ruzzola giù sotto la prima corda! John Kratos lo segue... DOUBLE KNEE FACEBUSTER IMPROVVISO DI SKYBLUE! Ora Sky va a prendere il Greek Warrior... E McFARRY GLI SI PARA DAVANTI. Skyblue si prepara ad affrontarlo! E dietro di lui, James Hammer McFist! McFarry sorride... e si toglie di mezzo, è in inferiorità numerica. Ma John Kratos ha avuto il tempo di riprendersi! LARIATOOOOH!!!!! NO! Skyblue si abbassa! E sgambetta John Kratos verso le transenne! OUCH! Il Bald Basterd barcolla... CASTLE OF LIES!!! Bella prova di forza di Skyblue! Che ora spinge John Kratos sul ring e prova il pin:

1...
2...
NO!

Skyblue prova a immobilizzare il Greek Warrior con una Ground Headlock... MA KRATOS RIESCE AD ALZARSI! Solleva Skyblue che continua a tenere la Headlock... e lo va a schiantare contro l’angol!!! SBAM! Skyblue è appeso a testa in giù! John Kratos prende la rincorsa... Shoulder Blo... NO! SKYBLUE SI SOLLEVA CON UNO SFORZO ADDOMINALE! Il Bald Basterd si scontra col paletto! Skyblue è ora sulla terza corda... Flying Crossbody! A segno! Con schienamento:

1...
2...
NO!

Kratos rotola e ribalta tutto!!!!!

1...
2...
NO!

Ma il Greek Warrior mantiene la presa e si rialza... FALLAWAY SLAM CONTRO UN ANGOLO!!!!!!!! Questa fa davvero male. E John prova di nuovo a schienare l’avversario:

1...
2...
NOOO!!!

Ma il lottatore originario di Sparta urla alla folla che è pronto per la Feel the Pain! E SI METTE SKYBLUE SULLE SPALLE... FEEL THE... TORNADO DDT DI SKYBLUE! Ora entrambi i lottatori sono a terra! Dopo un breve lasso di tempo, è ancora John Kratos il primo a rialzarsi, va a predere Skyblue... che però reagisce! Gut Kick! E poi CHOP! SLAAAAAP! John si porta le mani al petto e barcolla verso un angolo, Skyblue ha la rincorsa necessaria... Never See It Coming!!! A SEGNO! E John barcolla in avanti... TUTTO PRONTO PER LA BLACK MIRROR!
A SE.... NOOOO! John Kratos afferra le braccia di Skyblue per chiudere un Full Nelson! CREEPING CHAOS! E tentativo di schienamento!

1...
2...
NOOO!!!

Kratos non perde tempo e rialza Skyblue per la maschera, lo sbatacchia contro un angolo, gli rifila due Shoulder Block... E VA ANCORA PER LA FEEL THE PAIN! MA SKYBLUE SCENDE!
LAST BREATH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Il Superkick improvviso di John Kratos impatta perfettamente sul pomo d’adamo di Skyblue. Manovra totalmente improvvisa.
Ed è il colpo del KO.

1...
2...
3!!!
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!
SKYBLUE ALZA LA SPALLA!!!

E John Kratos ha perso la pazienza, afferra le braccia di Skyblue... WAIT AND TAP! WAIT AND TAP!!!!!!! Cattle Mutilation chiusa!!!!! MA SKYBLUE RIESCE A GIRARSI... KRATOS POGGIA CON LE SPALLE SUL MAT!

1...
2...
3!!!
NOOOOOOOOO!!!!!
JOHN KRATOS MOLLA LA PRESA!

Entrambi i wrestler si rialzano in sincronia! LARIAT DI JOHN KRATOS! NOOOO!!! EVITATO!!!!!
BLACK MIRROR A SEGNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
UN FULMINE!

1...
2...
3!!!

DIN DIN DIN!

Testo nascosto - clicca qui


Kokone: “UNA FOTTUTA DOPPIA QUADRUPLA, JOHN!”
Taggart: “ATTENZIONE!!!”

...Perché James McFist e Michael McFarry sono arrivati contemporaneamente sul ring per ricongiungersi ai rispettivi assistiti. E l’elettricità nell’aria sta facendo esplodere le lampadine! McFist afferra il braccio di Skyblue e fa per uscire, ma McFarry gli si para davanti. McFist alza la guardia... ma l’Irish Multimillionaire si fa da parte! McFist continua ad avanzare parzialmente voltato per non dargli le spalle. Skyblue sembra leggermente rintronato, John Kratos è uno degli avversari più tosti possibili. Ma Sky ce l’ha fatta!

[IMG]http://i62.tinypic.com/2w2hu1s.jpg[/IMG]

Ci troviamo al Gautam Buddha Park di Lucknow, una città poco distante da Kanpur: si tratta di un parco all'aperto con giardini e varie sculture di elefanti e divinità induiste. Sylvia Madison è in piedi davanti alla telecamera, indossa un foulard rosso sul capo e un paio di occhiali da sole. La donna inizia a rovistare all'interno della sua borsa in cerca di qualcosa, poi ad un tratto risolleva lo sguardo come se avesse appena visto giungere qualcuno.

Sylvia: "Valechka"

Il cameraman sposta l'obiettivo della telecamera inquadrando Neith. La Valchiria è vestita con un paio di jeans aderenti, ed una camicia con decorazioni dorate. I capelli biondi ricadono sulle spalle, anche lei come la Madison porta un paio di occhiali da sole. La fissa, e quando il cameraman va ad inquadrarla dopo che viene fatto il suo nome dalla "Donna in Rosso", lei piega il capo di lato.

Neith: "Cos'è?"

La Madison abbassa lo sguardo verso un mucchio di documenti che ha appena estratto dalla borsa, che a quanto pare ha attirato l'attenzione della bionda ucraina.

Sylvia: "No so se Lena accetterà la proposta che le ho fatto la scorsa settimana, ma nel frattempo sono diventata un bersaglio da colpire a vista, a prescindere da come finirà questa storia. Non potevamo incontrarci negli USA perchè saremmo state facilmente braccabili da qualsiasi tirapiedi, ma qui è diverso. Almeno credo"

Un sospiro separa le ultime parole da quelle che sta per pronunciare.

Sylvia: "Dai un'occhiata"

La Madison le porge la pila di documenti, presumibilmente le prove di cui ha parlato lo scorso venerdì. Neith li sfoglia velocemente come si si trattasse di una rivista da leggere distrattamente aspettando il proprio turno in un salone di bellezza.

Neith: "Ok"

Sylvia: "Ok?!?"

Neith: "Ok..."

Sylvia: "Ti rendi conto vero? Mi prendi in giro? Sto rischiando grosso solo per aiutarvi, e tu rispondi con un ok?!?"

Neith viene ripresa dal cameraman, ha lo sguardo che si alterna tra i documenti e la Madison, ed infine rimane sulla Madison. E' indifferente.

Neith: "La cosa non mi riguarda più di tanto, nel senso che.. anche se è stato fatto qualcosa di brutto a me non frega nulla delle altre lottatrici wbff, anche se sarò costretta a collaborare con loro per convenienza. A me importa solo di me stessa Sylvia, così come è sempre stato. Chi di loro in un momento diverso da questo mi parerebbe il culo se fosse necessario? Nessuna, a parte te, ogni tanto.."

Chiude i documenti, con forza, fissando poi la Madison; un sorriso enorme si fa spazio sulle sue labbra carnose, ed è tutto per Sylvia.

Neith: "Spero davvero che questa storia finisca presto, perché voglio puntare in alto come sai già.. Perché è quello il mio posto, la vetta. Ma prima di farlo darò una bella lezione a Crashindenton per ciò che mi ha rubato. E poi.. parliamoci chiaro Sylvia, dopo questo periodo in cui mi sei stata affianco ho imparato a conoscerti.. So benissimo che in realtà, anche se adesso vesti i panni della paladina del gentil sesso.. Non sei realmente ciò che vuoi far credere di essere. Fin dal momento in cui hai appoggiato questa causa hai sempre saputo come sarebbe andata a finire.. Non è stato un favore a quelle povere sfigate. No, cara."

Sorride ancora, a trentadue denti, e riprende poi a parlare.

Neith: "Hai sempre cercato delle collaborazioni dalle quali poter ottenere qualcosa.. Ma credimi: anche io. E' ovvio, certo. Non siamo poi così diverse io e te.. A differenza mia però tu sei solo un po' più.. Come dire, ecco.. Troia?"

E le ridà i fascicoli, cercando infine di cingerle i fianchi con il braccio e la mano destra.

Neith: "Non te la prendere, è la verità, e lo sai anche tu."

La Madison punta il suo sguardo da pantera sul viso di Neith, sorridendole con naturalezza.

Sylvia: "E' proprio per questo che ho deciso di appoggiarti qualche tempo fa, perchè sei tremenda"

Poi torna seria, estremamente seria.

Sylvia: "Arriverai dov'è che vuoi arrivare, ci arriveremo"

Le immagini si interrompono.

[IMG]http://i62.tinypic.com/2w2hu1s.jpg[/IMG]

Il passato è un’arma imponente.
Da qualche giorno a questa parte, mi sento disarmato.
Mi correggo.
Il passato è un’arma imponente se gestito nel migliore dei modi.
C’è chi lo glorifica traendone carburante per una continuazione vincente dello stesso.
E chi lo mercifica, vivacchiando su quanto ottenuto in tempi ormai archiviati.
Sulla mia strada, un virtuoso.
Ed io, indifeso di fronte a lui.

Le mani fra i capelli, non v’è ubicazione, solo primi piani.
L’intensità di uno sguardo.
L’amarezza di un sorriso.

Non c’è traccia di me, negli ultimi anni.
Prima di questa sparizione prolungata, difficilmente qualcuno poteva ricondurre la mia immagine a quella di un gladiatore immune alla sconfitta.
Una figura dipinta con il pennello del carisma, eppure da sempre parsa priva di una tavolozza da cui intingere i colori capaci di tinteggiare efficacemente una tela bianca.
Sono pennello ma non ho mai avuto i colori ove immergermi.
La mia tela è bianca.
Forse imbrattata in maniera appena visibile e percettibile.
Sulla mia strada, artisti impeccabili che hanno estratto il meglio da me, capace a mia volta di estrarre il meglio da loro, ma il risultato ha seguito un filo conduttore negativo - loro dipingevano, io assistevo e imparavo.

Sogghigno beffardo.
Capelli ingestibili scostati dal viso.
Occhi lucidi nella loro determinazione.

Sono intrappolato nelle aspettative degli altri, ancor prima che nelle mie.
Fondamentalmente, l’idea di una struttura che si stringe, mi soffoca, mi obbliga a scavare dentro di me per cercare soluzioni, mi intriga in maniera incontrollabile.
Eppure, nei recessi della mia mente, qualcosa sembra trattenermi per impedirmi di raggiungere quella soluzione.
Qualcosa che posso con facilità attribuire all’assenza di una storia in grado di sospingermi.
E’ la lotta fra un uomo che attinge energia da un meritevole passato di cemento,
contro un uomo che attinge energia dall’ambizione di un futuro di granito.
Aggressivi come il mare in tempesta.
Erosi come le rocce contro le quali esso si schianta.
Esco dall’onda.
Guardo dall’alto.
Comprendo la natura.
La natura della conquista.
Rientro nell’onda.
Ci sono rocce su cui infrangersi.
Rocce da sbriciolare.

Una foto volteggia nell’aria.
Afferrata da una mano, fra indice e medio.
Ad onore di obiettivo, si può vedere uno scatto di un giovane Felix Owens agli esordi.
Una fiamma si accende sotto la foto, divorando dalla base il Master of Chambers ivi immortalato.
Mentre dissipano le fiamme,
un paio d’occhi fissa il mondo con ardore.
Brucia le pecche del tuo passato,
per accendere una fiamma sul tuo futuro.

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Backstage, ore 19.21. Stanza 2211.

Le telecamere inquadrano un uomo seduto su una sedia.
Non si riesce a distinguere chiaramente il volto dell'uomo, in quanto egli ha le mani congiunte appoggiate sulle ginocchia e la faccia appoggiata ad esse, mentre le gambe tremano vistosamente, a segnalare uno stato emotivo non proprio stabile.

???: "Oddio, non ce la posso fare. Non sono pronto. E' vero, non sarò il miglior wrestler della storia, ma possibile che l'unica mia possibilità di riscatto e di salvare la faccia sia questa? Non sarebbe meglio smettere qui?"

L'uomo alza lo sguardo di scatto. E' Sean X.

Sean: "Dov'è finito Mortimer? Dovrebbe aver finito a quest'ora. Potrebbe essersela data a gambe. Neanche lui sembrava molto sicuro di questa storia. Magari ha..."

Improvvisamente la porta del camerino viene aperta da un calcio fragoroso. E' proprio l'ex boogeyman Derrick Mortimer, il quale sembra essere leggermente diverso dal solito. Il suo sguardo appare meno lugubre e tetro del solito, ma decisamente più inquietante. La bocca è impregnata di sangue, gli occhi sembrano schizzare fuori dalle orbite, e sul volto è stampato un ghigno sadico e ripugnante.

Sean X: "Derrick...?"
Mortimer: "Non...ti azzardare mai più...a chiamarmi in quel modo!"

L'uomo nero afferra di scatto per la gola il compagno.

Mortimer: "Derrick Mortimer è morto! Non esiste più! E con lui tutta la vergogna che lo accompagnava! Bwah ahah ahah ahah! E presto... lo sarai anche tu!"

Detto questo il fu Mortimer stordisce Sean X al punto di farlo svenire, per poi trascinarlo fino alla stanza numero 333, quella del loro mentore Jumala.

***

Backstage, stanza 333. Ore 19.31.

Sean X: "Dove mi trovo...?

Il malcapitato è legato a testa in giù sopra una vasca piena d'acqua. Davanti a lui si presenta il mentore Jumala, seguito da Yksi, Kaksi e Mortimer.

Jumala: "Sean, l'ora è giunta. è giunto anche per te il momento di morire...e di rinascere.
E' ora di unirti ai tuoi fratelli nel mondo giusto e corretto di Jumala, come è successo a Kolme, nato dalla morte di Derrick Mortimer poco fa, e di ascendere alla verità assoluta. Non temere, presto sarà tutto finito. Presto sarai LIBERO! Signori, iniziamo."

Al comando di Jumala, Kaksi aziona una leva, e il corpo di Sean X viene immerso nell'acqua per dieci secondi prima di farlo riemergere. E cosi' per altre dodici volte. Nella stanza si possono sentire ad ogni pausa i lamenti soffocati di Sean x, ma alla tredicesima immersione, Sean X cessa di gemere.

Jumala: "Tiratelo Giù!"

Detto fatto, X viene slegato e disteso per terra.

Jumala: "Molto bene, anche Sean X è morto. Yksi, Kaksi, Kolme, date il benvenuto al quarto membro della nostra società: Nelja.
Con lui, ora vi siete tutti finalmente risvegliati. Ora potete diffondere il credo liberi da ogni dubbio, come vi ho insegnato. D'ora in avanti sarete un team, il team di coloro che si sono risvegliati sotto l'egida di Jumala.
Voi siete The Awakening."

Mentre Jumala comunica ai suoi sottoposti la loro nuova funzione, il neonato Nelja riprende conoscenza, e Yksi, preoccupato per lui gli rivolge la parola.

Yksi: "X...Nelja. Come stai?"

Nelja: "Sean X non esiste più. Io sono il quarto profeta del mentore Jumala, difensore della verità. Io sono Nelja."

Jumala: "Bene, figli miei. Da oggi, voi siete ufficialmente vivi. Adesso potete andare."

The Awakening: "Si, padre."

E buio fu.

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"The Enemy Inside" risuona nell'arena di Kanpur e ci annuncia che è il momento di Slythered!!

Il giustiziere mascherato si presenta sullo stage accolto da un'ottima ovazione del pubblico. Sly percorre velocemente la rampa e si porta sul ring facendosi passare un microfono.

La folla incita a gran voce il mascherato mentre la regia ci propone un mash-up di alcuni tweet pubblicati questa settimana da Slythered.


Testo nascosto - clicca qui


Tornati in arena vediamo Sly ancora con il microfono in mano, il mascherato rimane qualche secondo in silenzio salvo poi scendere dal ring.
La folla mugugna a vedere Slythered andarsene ma l'inglese non abbandona lo stage, bensì, prende dei fogli che nascondeva nella gomitiera e li passa ad un fan delle prime file.
Il ragazzo legge in silenzio, fa un gesto d'intesa a Slythered e, aiutato da quest'ultimo, scavalca le barriere e sale sul ring!

La folla sembra spiazzata dal gesto e rimane in silenzio mentre il fan, con Slythered sempre al suo fianco, porta il microfono alla bocca.

FAN: "Il mio nome è Narendra Singh e stasera saró la Voce della Giustizia per voi!"

Boato d'approvazione dell'arena con Singh che riprende subito a parlare leggendo dai fogli consegnatigli un'attimo fa da Slythered.

Singh: "Stasera le mie parole saranno la voce di Slythered che si rivolge a voi...

Da ormai tre settimane sono vittima di un'azione di disturbo da parte della dirigenza della WBFF, soprattutto nella persona dell'Avvocato Kobayashi"

Bordata di fischi da tutta l'arena.

FAN: "Quella che era nata come una contestazione spontanea si è trasformata in una guerra tra me e la WBFF.
Sono stato punito solamente per aver chiesto un'occasione, mi è stato impedito di parlare, di rivolgermi a voi e di avere un qualunque contatto con persone esterne alla WBFF.
Ma questo non mi ha fermato, settimana scorsa fu Twitter la mia valvola di sfogo mentre questa settimana ho scelto un fan per essere la Voce della Giustizia!"

Nuovo face-pop da parte della folla con Slythered che si limita ad osservare ed annuire.

FAN: "Punendomi la WBFF aveva pensato di zittirmi, mandandomi contro esseri come Jumala e la sua banda di disadattati aveva pensato di zittirmi, ma tutto questo si è rivelato vano perchè io sono qui, NOI siamo qui e non ce ne andremo finchè questo cancro non sarà estirpato!"

Ennesimo face pop. Le parole scritte da Slythered e pronunciate da Singh sembrano aver fatto breccia nei fans.

FAN: "Ovunque la WBFF andrà Slythered avrà i suoi seguaci, non ci sono punizioni, avvers..."

CROWD: "BUUUUUUUUU!!!"

Il microfono viene chiuso dalla regia e la folla fischia sonoramente mentre Slythered non si perde d'animo e scende dal ring avvicinandosi ad un altro fan. Senza che i due si scambino la minima parola il fan estrae dallo zaino un megafono e lo porge a Slythered che sorride divertito.

CROWD: "Yeah!!!!!"

Slythered risale sul ring e consegna il megafono a Singh.

FAN: "COME POTETE VEDERE NON C'È NULLA CHE VOI POSSIATE FARE E CHE IO NON ABBIA GIÀ PREVISTO. RISPARMIATEVI LA FATICA E PONETE FINE A QUESTA BUFFONATA! POTETE MANDARMI CONTRO ANCHE CENTO JUMALA MA SARÓ IO A VINCERE, POTETE SOSPENDERMI, IMPEDIRMI DI PARLARE MA TROVERÓ OGNI VOLTA IL MODO DI FAR ARRIVARE LE MIE PAROLE ALLE ORECCHIE GIUSTE!
QUALUNQUE COSA VI INVENTERETE DA STASERA IN AVANTI SARÀ INUTILE, NON C'È MODO DI FERMARE SLYTHERED, NON C'È MODO DI FERMARE LA
VOCE DEL POPOLO E NON C'È MODO CHE POSSIATE FERMARE LA MANO DELLA GIUSTIZIA!!"

"The Enemy Inside" risuona nell'arena e la folla esplode in un boato fragoroso con Sing che, addirittura, sale su uno dei paletti

[IMG]http://i62.tinypic.com/2w2hu1s.jpg[/IMG]

Le immagini ci portano in un angolo dell'arena silenzioso. La telecamera inquadra un breve scorcio di quello che sembra, a tutti gli effetti, un set per un'intervista. Sullo sfondo, al posto del consueto intonaco, vediamo un cartellone con il logo WBFF e tutti gli sponsor collegati ad essa.
Poco più di un metro avanti, due sgabelli con delle sagome ben riconoscibili.
Quella di Cactus Mike e quella del bastardo, Robert Dumas.
Più che seduti, sono entrambi appoggiati alla loro postazione, con il piede destro al suolo e quello sinistro, leggermente piegato, a riscuotere l'equilibrio dal poggiapiedi in ferro.

CM: Signore e signori. My guest at this time...

...

Robert Dumas.”

Il Mr. Unhappy Ending acconsente alla presentazione con un quasi impercettibile segno del capo.
Una forma rituale, le chiamano formalità.
A Mike il compito di spezzare nuovamente l'indugio.

CM: “Allora Robert, sono passati diversi mesi dal tuo ritorno in WBFF; ma siamo nuovamente al punto di partenza. In fondo sin dal tuo ritorno in federazione, dalla Extreme Rumble ad oggi, il tutto si può racchiudere in due semplici parole. In quel passato.
Semplicemente Felix Owens.”


Il bastardo sorride per l'affermazione.

“Vedi Mike, non so dirti se erano già queste le mie intenzioni. In tutta onestà non so dirti se, effettivamente, al momento di firmare il mio nuovo contratto stessi già pensando a questa sfida. Se Felix Owens era già il mio rivale designato, il bersaglio sul quale avrei puntato il mio obiettivo, ancor prima di rimettere piede tra queste quattro mura.
La verità è che certe cose non possono essere previste, nè rimandate. Certe cose succedono e devono succedere. Indipendentemente dalla nostra volontà e dai nostri desideri.
Quel sentimento di rabbia e vendetta di cui ho parlato nelle ultime settimane in fondo era stato sempre presente, latente nel mio subconscio.
Probabilmente non ho mai ascoltato la sua voce che sussurrava al mio orecchio, l'ho ignorato a lungo, eppure è bastato incontrare il Master of Chambers e quella porta si è effettivamente riaperta.”


...

“Tutte quelle sensazioni, quella rabbia, sono risorte. Da una profondo che non credevo esistesse.”
...
“Felix Owens ha ragione, era la chiave del mio personale labirinto. Per questo se oggi ripenso a ciò che è successo, sono convinto che non potesse andare diversamente. Se mi focalizzo sul mio rivale credo che sin dal principio non ci fosse alternativa.
Eppure non so dirti quanto sia stato io a scegliere Owens, quanto lui a scegliere me, o quanto invece l'incrociarsi delle nostre strade fosse semplicemente iscritto nel destino.
Quando me ne scappai da questa federazione nel lontano 2007, nel mio bagaglio personale ho portato un bel po' di risentimento. Un risentimento che ho poi scatenato in altre federazioni, una fame ed una brama di gloria che mi hanno spinto in ogni battaglia. Dietro tutti i successi c'erano quegli avvenimenti, anche se mitigati e sommersi. Dietro il volto di ogni mio rivale, scorgevo i lineamenti di Felix Owens.”


Il bastardo ci pensa su.

“In un certo senso sono ormai dieci anni che combatto contro Felix Owens.”

Mike ascolta in silenzio. È una prerogativa del bastardo, del resto. Dagli un microfono e trasforma il dialogo in un monologo; l'intervista in un confessionale.
La voce dell'interlocutore diventa, come di consueto, un plus non richiesto.
Quando un intervistatore lo incontra deve accettare il suo ruolo, deve perdere la sua fisionomia personale, abbandonare l'identità individuale per confluire in un'ideale massa.
Quando Dumas parla il mondo si divide in sé stesso e ciò che non è sé stesso.
Cactus Mike non è tale, in questo momento è semplcimente un non-Dumas.

“In fondo, quello che vado a fare a The People's Choice, non è diverso da ciò che sto facendo mese dopo mese.”

CM: Adesso però avrai di fronte Felix Owens in persona, non un suo surrogato.
Dopo nove anni, dopo tutte le sfide che hai compiuto, vai finalmente ad affrontare il tuo destino. Una volta e per tutte.


E Mike, in fondo, sa svolgere bene questo suo ruolo.
Accetta di interpretare tutti noi.

“Vedi, quello che sino a poco tempo fa non mi era chiaro; quello che quel giovane Dumas non avrebbe mai potuto concepire al momento di lasciare questa federazione, è che il tempo non è una semplice linea retta.
Ho creduto a lungo che tutti i trionfi ottenuti in altri luoghi avessero cancellato questa macchia. Ho pensato che, unendo punto dopo punto ogni giorno della mia vita, lottando centimetro dopo centimetro lungo questa linea retta il passato sarebbe scomparso. La lunga strada percorsa l'avrebbe cancellato.
Ma mi sbagliavo.”


Dumas afferra una bottiglietta appoggiata al tavolino, con estrema calma ne svita il tappo e la sorseggia.

“Il tempo non è lineare, non il mio quanto meno. Perché oggi, mentre cammino nei corridoi di questa federazione, osservando questo logo – ndr, indica lo stemma WBFF posto alle sue spalle - non posso non tornare indietro nella mia memoria storica. Il Dumas che hai qui davanti non può parlarti senza fare riferimento a quel prima. Ed è un discorso estremamente personale.
Il tempo è un qualcosa che assume un valore nella soggettività di ognuno di noi, il tuo sarà diverso dal mio. Per te, Mike, probabilmente, ogni istante si disporrà su un'ipotetica linea retta che dalla nascita ti ha portato sin qui, ad intervistarmi in questo documentario. Per me non è così. Il mio tempo è una catena. E come ogni catena che si rispetti è composta da anelli, uniti tra di loro, ma allo stesso tempo dotati di una loro singola autonomia.
Un anello di questa catena va da quella notte del 29 Aprile 2007 ed ancora deve chiudersi, ma confido di farlo presto.
Il fatto è che questa catena si interseca con altri anelli che possono essere iniziati prima e finiti dopo; non è una questione meramente cronologica. Ogni anello è un cassetto della mia vita. Al momento quest'anello è il più importante.”


Il bastardo si concede un altro sorso d'acqua.

“Ora tutta la rabbia, tutto il motore propulsivo di questi otto anni di carriera è racchiuso dentro quest'ipotetica ellisse. Ed a The People's Choice credo sia arrivato il momento di chiudere la questione. Una volta e per tutte.
Perché battere Felix Owens è l'ultimo passo. Perché ogni vittoria ottenuta sino ad oggi ha avuto questo grande ma alle spalle.
Non c'è stato successo, cintura e premio che non abbia avuto il retrogusto amaro di questi ricordi.
Per quanto nascosto e sotto traccia, il veleno di questo passato ha continuato a scorrere nelle mie vene.”


CM: Però Robert, il Felix Owens che vai ad affrontare è completamente diverso rispetto a quello del passato. Non trovi?

“E' tanto diverso quanto lo è il Dumas di oggi rispetto a quello di allora.
È una cosa assolutamente naturale, Mike. Fa parte del corso degli eventi. Mi preoccuperei del contrario; sarei decisamente più spaventato all'idea di reincontrare quell'Owens ed affrontare il monolite che era un tempo.
Poco importa se la sua versione attuale è più convincente e di successo; poco importa se è una sfida estremamente più impegnativa di quanto lo fosse un tempo. Preferisco affrontare un fenomeno in carne ed ossa rispetto ad un fantasma del passato.
Lo preferisco perché anche il Dumas odierno è infinitamente più pericoloso di quello di otto anni fa. Lo preferisco perché la redenzione deve passare inevitabilmente dalla sfida più ardua possibile.”


CM: La tua convinzione deve però scontrarsi con la realtà dei fatti. Felix Owens è la tua bestia nera, in un modo o nell'altro. È stato lui a subire lo schienamento decisivo che ti fece perdere la cintura mondiale.
È stato lui, l'unico membro del New Doom Syndacate a vincere a Symphony of Darkness 2007, ed a mandarti via con una frase irriguardosa.


Il bastardo annuisce.

CM: Ed anche andando ai tempi più recenti.
Ti ha eliminato alla Extreme Rumble. Ed a Maniacs ha vinto la Scent of Glory lasciandoti le briciole.
La verità è che in ogni vostro scontro, in un modo o nell'altro, ne sei uscito sempre con le ossa rotte.
Ed è paradossale dirlo ad un 7 volte campione del mondo, ma contro Felix Owens sembreresti partire sfavorito. Non trovi?


Mike osa. E probabilmente in un altro periodo storico un affronto del genere avrebbe avuto conseguenze fisiche, ma oggi Dumas è un uomo diverso. È un uomo devoto ad un ideale irremovibile: la vendetta.

“È vero. Ed è il motivo preciso per cui scommetterei su me stesso. Recitare il ruolo dell'Underdog è un'umiliazione che si aggiunge a tutte le altre. Ma è un ruolo che non mi appartiene e che nasce da una lunga scia di contingenze.
Tutta questa lunga serie di umiliazioni e di insuccessi possono essere cancellati solo sconfiggendo Felix Owens in uno scontro ad armi pari. In quello che sarà primo vero match, uno contro l'altro, della nostra lunga carriera.
Perché mai, io e Felix Owens abbiamo avuto un confronto sul ring.

Non a People's Choice del 2007, dove ebbe l'unica colpa di farmi perdere il titolo.
Non a Symphony of Darkness del 2007.
Non alla Extreme Rumble e non alla Scent of Glory.

Ogni mia sconfitta, ogni passo falso compiuto quando le nostre strade si sono incrociate. Non è mai stato il frutto di uno scontro diretto tra noi due; mai mi ha messo al tappeto.
Così come mai l'ho fatto io.
È arrivato il momento di prendermi questa soddisfazione.
"

Dumas sembra intenzionato a chiudere, ma Mike è abbastanza lesto da anticipare i suoi movimenti.

CM: Un'ultima cosa Robert.
Molte persone non hanno ben chiaro il rapporto che vi lega. Questo continuo oscillare tra profondo rispetto, odio, voglia di vendetta e rabbia.
Qualcuno ha addirittura ipotizzato un futuro tag team.
Qual è la tua posizione a riguardo?


Il bastardo osserva Mike.
Rimane qualche secondo in silenzio.

“Bisogna distruggere per ricostruire.”

CAMERA FADES
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