WBFF Wrestling Presents...
Bloody Desperation 2x01
05/12/2014
@Des Moines (Iowa)
Taggart: Finalmente siamo tornati negli States!
Kokone: Era anche ora!
Taggart: Cosa ne pensi del nostro viaggio in Europa?
Kokone: Tanta, tantissima figa, ma non vedevo l'ora di tornare a casa!
Taggart: Ecco la card di oggi:
TAG TEAM MATCH: PARNASO (Alex l'Artista and Domenico Carafa) vs SoC (William and Esmeralda)
SINGLE MATCH: DRAGO vs BOHEMIEN
SINGLE MATCH: ZACK HOUSTON vs KLAUS WOJTYLA
MAIN EVENT: AARON KIRK and CPT.MARK vs MALCOLM CLARK and CRASHINDENTON
Kokone: Wowowowowowowo Crashindenton nel main event!!!!!
Taggart: Come cambiano i tempi!!!!!!
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Backstage della WBFF.
Il faccione di Bohèmien viene accolto dai fischi dell'arena.
Non sono pochi i cori che ricordano la sua recente sconfitta contro Time.
Ma lui se ne disinteressa.
B: "Voi, popolo, usate il tempo in modo non adeguato, perchè guardate nel breve periodo e non nel lungo... Il Parnaso ha dominato il mondo del wrestling perchè ha sempre avuto padronanza del tempo! Noi abbiamo programmato il nostro avvenire sin dal primo istante... Chi di voi riesce a ricordare l'obiettivo ultimo del Parnaso, di Bohèmien? La memoria vi manca?"
A molti sì, evidentemente.
B: "Nietzsche ha detto che tutti noi abbiamo bisogno di oblio, ma in questo caso qualcuno deve spremere le meningi... Il Parnaso ha ottenuto tutto qui in WBFF, potere e gloria! Perchè tornarvi? Solo in ossequio alla massima dell'eterno ritorno dell'uguale? Oh, no, miei cari, c'è un conto in sospeso da sistemare..."
Sempre più enigmatico Bohèmien.
B: "Il Parnaso non ha ottenuto tutto. Il suo obiettivo primigenio, il suo nemico principale, è ancora qui, in piedi, a sindacare, nonostante tutto... Noi volevamo distruggerlo e ancora no ci siamo riusciti. Ma il tempo ci è amico, e ci condurrà da lui..."
Sicuramente c'è un sottotesto, ma quale?
B: "Tic, tac, tic, tac... Time è solo uno strumento. Ha compiuto in modo egregio il suo lavoro. Ma ora... Ora è tempo che il destino del Parnaso si compi e porti a termine la sua missione. La fine del tempo, la fine dell'essenza della WBFF... Sta giungendo. Così... Parlò... Bohèmien! Tic, tac, tic, tac..."
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Sad News Kobayashi fa il suo ingresso nell'arena, accolto da una bordata di fischi! Kobayashi avanza lentamente, noncurante della reazione del pubblico, sale sul ring e prende la parola.
Kobayashi: Quanto successo a Unleash The Fire è inaccettabile, inammissibile per una federazione del nostro calibro. Abbiamo portato la Wbff in giro per l'Europa, abbiamo dato visibilità a tutti i wrestler del roster, e in cambio cosa abbiamo ricevuto? Disprezzo e mancanza di rispetto.
Il pubblico improvvisamente si ammutolisce e ascolta in silenzio ciò che l'avvocato ha da dire.
Kobayashi: Sto parlando del signor Claudio Cazador. Il signor Claudio Cazador ha dato vita ad un grandissimo spettacolo sul ring sconfiggendo Drago a casa sua, e noi tutti eravamo soddisfatti ed orgogliosi della sua performance, tanto da chiederci quali traguardi questo ragazzo potrebbe raggiungere nel breve periodo qui in Wbff.
PUBBLICO: Cazador sucks! Cazador sucks!
Taggart: Una delle rare volte in cui il pubblico concorda con quanto detto da Kobayashi!
Kokone: Silenzio, fammi ascoltare cosa ha da dire!
Kobayashi: Cazador, ho delle tristi notizie per te! Il tuo insano gesto di gettare nei rifiuti il titolo appena conquistato di Desperation Iron Man, ti costerà molto caro. Questa settimana prenditela pure di riposo, non ti preoccupare, ma dalla prossima settimana si cambia registro. Affronterai una serie di sfide difficilissime e impegnative, e a No Way To Escape, che ti piaccia o no, dovrai affrontare un duro Iron Man Match da 45 minuti per difendere il tuo titolo! Il tuo avversario? Beh, verrà deciso dall'opener di No Way To Escape, un CONTRACT ON A POLE MATCH tra cinque dei migliori elementi del nostro roster: il cavaliere del tempo, TIME!!!!!! (
Boato del pubblico)! Il giustiziere, Slythered (
Reazione mista)!! La leggenda, Felix Owens
(boato del pubblico, nonostante sia un personaggio ambiguo è molto amato)!!! Il misterioso Skyblue (
timida reazione dei fan, che ancora non hanno ben inquadrato il wrestler mascherato) e......e......GARET JAX (
il pubblico esplode in un boato assordante, l'idea di un Garet Jax - Cazador per il Desperation Iron Man Title stuzzica moltissimo).
Kobayashi fa ritorno nel backstage, e il prossimo pay per view comincia già da oggi a prendere vita!!!!
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Nel corridoio, due figure sono l'una di fronte all'altra come in una scena da far west, con la differenza che il corridoio metallico ci riporta immediatamente nel presente.
Alla sinistra della telecamera Time, alla destra Jack Leone. Faccia a faccia, i due sembrano guardarsi come rivali giunti al duello decisivo. Ma fra loro c'è un rapporto di padre e figlio, semplicemente platonico e non di sangue, tuttavia in questi mesi i due lottatori si sono supportati a vicenda.
Leone: "Così hai vinto contro Bohèmien..."
Time: "Così tu non dovrai ritirarti."
Leone: "Sei soddisfatto?"
Time: "Sì, ho vinto con le mie sole forze, senza alcun aiuto da parte tua. Ho vinto perché ho trovato la mia identità come Cavaliere del Tempo."
Mr. Attitude applaude il lottatore, è talmente serio che si capisce che lo fa in maniera ironica, quasi per ironizzare.
Leone: "Fantastico! Brillante! Ti sei evoluto in un lottatore completo. Sapevo che quel giorno sarebbe giunto, ma mai avrei pensato che la data fosse fine novembre 2014. Hai superato ogni mia più rosea aspettativa, questo fa di te uno fra i lottatori principali della WBFF Wrestling. A questo punto, immagino che tu non abbia più bisogno della mia presenza a bordoring o nello spogliatoio."
Il cowboy di New York sa già cosa aspettarsi da Time, lo conosce bene e ne può prevedere le mosse.
Time: "Già, non ho più bisogno di te. Non ho nemmeno più bisogno di sentirmi chiamare Angel Leone. Io sono Time, il Cavaliere del Tempo. Ma la ragione per cui ti chiedo di non essere più il mio manager è un'altra, non si tratta di una vittoria o di una sconfitta, piuttosto di quello che hai fatto a Kratos: un tradimento marchiato dalla Spear of the Fear. Quando ti ho visto ho pensato 'quando stenderà anche me con quella mossa? Quando mi lascerà nella disperazione assoluta perché mi sono fidato di lui?' È questo che ti chiedo: quando mi avresti tradito?"
Leone scuote la testa, poi scrolla le spalle.
Leone: "Non ho mai avuto intenzione di tradirti. Manipolarti ed usarti per i miei scopi ambiziosì sì, quello posso dirlo apertamente e credo di averlo già fatto. Ma addirittura tradirti e mettere a rischio la tua carriera? Quello non potrei mai permettermelo. Anche se non vuoi più la mia presenza nei tuoi match, devi ricordarti che io sono tuo padre... perché sono stato io a crearti."
Time sferra un pugno sul muro accanto a lui.
Time: "Sapevo che l'avresti detto. Tu mi hai creato, tu mi hai reso un lottatore di successo, prima o poi avresti dovuto sbattermi in faccia questa realtà, vuoi gratitudine, ma dovresti conoscermi. Io ti sono grato, però è giunto il momento di voltare pagina. Trovati un altro assistito, non importa se si tratta di un mio avversario, voglio essere lasciato in pace."
Leone: "Aspetta, non credo che tu abbia cap..."
Time: "Voglio essere chiaro una volta per tutte: io e te abbiamo chiuso. Sei un manager, reinventa la tua carriera."
Il giovane wrestler mascherato volta le spalle a Leone e si allontana, ormai abbiamo una sola figura inquadrata e si tratta del vecchio cowboy, che si toglie il cappello dalla testa, ponendolo vicino al cuore.
Leone: "Questa ferita brucia, non puoi immaginare quanto! Mi hai tradito per non essere tradito, quando all'orizzonte non vi era alcuna traccia di tradimenti. Dimmi tu dove ho sbagliato con te, non sai a cosa vai incontro. Vinci una volta e gioisci, vinci due volte e rischi di montarti la testa. Time, stai andando incontro ad un disastro, non voglio che succeda."
Leone smette di parlare, non ha più forze per supplicare Time, il suo rapporto paterno è cessato in pochi minuti di dialogo. Forse, per un'incomprensione.
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I want it all
I want it all
I want it all
And I want it now!
BOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOM!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Aaron Kirk è qui! Lo scozzese si porta il suo titolo in spalla e sorride ai Toys in prima fila che provano a dargli pacche sulle spalle. Kirk sale sul ring, microfono alla mano, maglietta con su scritto I QUIT a caratteri cubitali. A Kind of Magic rovescia la testa all’indietro per salutare il pubblico.
“DEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEES MO.... MUA... MIIIII....”
Kirk scuote la testa.
“Merda, sono anglofono da tutta la vita e Drago parla meglio di me...”
Risate fra il pubblico.
“My Toys... dalla regia mi informano che in questo momento dovrebbe iniziare l’incontro fra la manica di radical fags di Boe e non ricordo chi altro. Sapete che dico alla regia? SI FOTTANO. Adesso ho deciso che voglio scambiare quattro parole col mio pubblico. Volete mandarmi contro altre guardie? Ahahah! Perfino il buon Mac dovrebbe sapere che non è buon costume mandare le tue guardie contro il tuo campione. Improvvisamente qualcuno inizia a rendersi conto che dare a un leone allo zoo le chiavi della gabbia... non è esattamente una grande idea, eh? E ora i nodi iniziano ad arrivare al pettine. Sapete, my Toys, nel backstage è pieno di figli di puttana che non vedono l’ora di ballare sulla mia tomba. “Non dormo sapendo che Aaron Kirk è il campione”... consiglio una buona camomilla per Jack... perché temo che ne avrò ancora per un bel po’. Perché sapete, quando vedete un tipo come me, un metro e novantatré per centoquattro fottutissimi chili di muscoli, allenatosi per tutta la vita fino a diventare il fottuto Michelangelo del ring, vincere semplicemente usando la testa... ti fotte tutti i piani, my Toys. Vedere un uomo che si esclude da solo dal main event, accetta di precludersi la possibilità di usare la sua mossa più letale per vincere e alla fine della fiera è sempre il fottuto campione, questo fotte tutti i tuoi maledetti piani.”
Kirk è un fiume in piena, il pubblico è in silenzio ad ascoltare.
“Forse potresti pensare che è un dannato pazzo. Hah, palle, my Toys, sapete per me che cosa è veramente pazzo? Restare fermi ad aspettare e pregare che le cose cambino. E questo è quello che vedo ogni fottuto giorno della mia vita! Se Jack Leone non riesce a dormire la notte sapendo che io sono la dannata stella di questa topaia... può venire a spodestarmi... o essere preso a calci in culo nel tentativo. “Oh Kirk, sei un grande wrestler, le tue battute sono così divertenti!”, ridono e applaudono il loro campione... e provano a pugnalarmi alle spalle quando non guardo. Io dico che è ora di finirla. È ora di dare una mossa a questa compagnia!”
Kirk continua la sua arringa mentre qualche uomo della sicurezza circonda il ring. Kirk sorride.
“Ecco i miei amichetti. Agente... Willis McEachran, il tuo frugoletto come la prenderà, quando si troverà un papino con la faccia spaccata? Non piacerai più alla tua mogliettina... ma non preoccuparti, a lei pensa Kirk!”
McEachran sale di scatto sul ring, Kirk lo atterra con un Hip Toss E GLI MOLLA UN CALCIO IN FACCIA!!!
Ora lo scozzese alza le mani.
“Tutto a posto... tutto a posto. Qualcun altro? Ecco a voi Michael McFarry, my Toys, non ha abbastanza palle da presentarsi di persona per farmi abbandonare il ring?”
Kirk sorride e si prepara a fronteggiare nuovamente le guardie... ma attenzione! Le telecamere inquadrano l’avvocato Kobayashi!
Avv: “Aaron Kirk, ho delle tristi notizie per te: devi lasciare immediatamente questo ring per lasciar proseguire la puntata. Il tuo spazio on-screen previsto per lo slot appena prima del main event è stato cancellato, destinato ad altri e alla pubblicità della McFarry’s Irish Beer.”
Crowd: “#sadnewskobayashi”
Aaron Kirk esplode in una risata.
AK: “Una pubblicità della McFarry’s Beer? Posso farvela io una pubblicità della McFarry’s Beer!”
Kirk beatboxa, o almeno tenta di beatboxare, una musichetta.
AK: “McFarry’s Irish Beer, prodotta col peggior luppolo innaffiato da sperma di canide, l’unica birra che ti lascia quel retrogusto di piscio marcio tipico della gloriosa terra d’Irlanda! Abbiamo tappi fatti di...”
Il microfono di Kirk viene spento, Kirk si stringe nelle spalle e lo getta via.
Avv: “Signor McGunner, mi dispiace annunciarle che siamo ora costretti a prelevarla con la forza, tutto questo per evitare di essere costretti a rendere vacante la sua cintura.”
Kirk sorride e invita i membri della sicurezza a farsi sotto, sembra di rivedere la scena di qualche puntata fa.
MA VIENE MANDATA LA PUBBLICITÀ! Non possiamo vedere cosa succede, è tutto lasciato all’immaginazione!
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TAG TEAM MATCH: Alex l'Artista and Domenico Carafa vs William and Esmeralda
I nuovi membri del Parnaso sono i primi a fare il loro ingresso sul ring, accolti dal silenzio del pubblico che ancora non li conosce bene. L'impatto visivo avuto a Unleash The Fire è stato ottimo, vedremo sul ring se sarà altrettanto nel match che stasera li vede contrapposti ai membri del SoC, William e Esmeralda, che entrano con la loro tipica theme song e si avviano verso il ring.
DING DING
L'arbitro dà il via alla contesa, e sul ring troviamo Esmeralda e Domenico Carafa...la piratessa sembra concentratissima e pronta ad attaccare, mentre Carafa sembra decisamente più compassato e distaccato, quasi come se non si trovasse sul ring e non fosse pronto a combattere.
DROPKICK di Esmeralda che manda Carafa all'angolo, e poi la piratessa si lancia contro di lui con una CLOTHESLINE, ma Carafa con enorme naturalezza si sposta e manda Esmeralda a impattare contro l'angolo...che Alex l'Artista aveva privato della protezione! Impatto violento di Esmeralda con l'angolo scoperto e la bella piratessa sembra abbastanza intontita...ROLL-UP di Carafa che va per lo schienamento:
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Esmeralda esce dal pin. Carafa con fare disinvolto si avvia verso il suo angolo e dà il cambio ad Alex l'Artista, il quale entra di gran carriera sul ring e mette a segno la DEATH OF APOLLO su Esmeralda! Anche Alex va per la chiusura:
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Interviene William ad interrompere il conteggio! Ma Carafa entra sul ring e scaraventa con una IRISH WHIP William fuori dal ring! I Sons of Caribbeans sono nettamente in difficoltà, ma Esmeralda riesce con uno SNAP SUPLEX a ribaltare la situazione a suo favore! Nel frattempo Carafa è tornato tranquillamente al suo posto e osserva il match con aria di superiorità. Alex l'Artista dal canto suo torna nettamente in vantaggio e mette a segno una OVER THE HEAD BELLY TO BELLY SUPLEX!!!!! Esmeralda però finisce vicino a William che nel frattempo era tornato nel suo angolo, e riesce a dargli il cambio! William entra e subito mette a segno un BIG BOOT che manda a terra Alex vicino a Domenico, il quale non fa una piega. William rialza l'avversario, CHOKESLAM SU ALEX L'ARTISTA! TENTATIVO DI PIN:
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Alex alza una spalla! William rialza il rivale il quale però reagisce con una STURM UND DRANG, DRAGON SUPLEX A SEGNO!!!!!! Esmeralda sembra voler intervenire ma vediamo che fuori dal ring qualcuno la sta trascinando giù...è BOHEMIEN!!!!! IL LEADER DEL PARNASO DICE A ESMERALDA CHE NON E' IL CASO DI INTERVENIRE E CONNETTE SU DI LEI LA DIONISIAC DREAM FUORI DAL RING!!!!!
Esmeralda è fuori gioco, Alex l'Artista ha la strada spianata e mette a segno la SOLEIL LEVANT, LA SUA FINISHER!!!! Alex va per la chiusura:
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3!!!!!!!
Grandissimo impatto del nuovo Parnaso in Wbff!!
Vincitori: Alex l'Artista e Domenico Carafa
Esultano (ma neanche troppo) i vincitori, che si allontanano nel backstage...nel frattempo, Esmeralda si è ripresa e osserva William rialzarsi a centro ring...Esmeralda scuote la testa e SE NE VA VIA DA SOLA!!!!!
William fissa incredulo la bellezza dei SoC abbandonare il quadrato e avviarsi senza proferire parola nel backstage, e la telecamera ci manda in pubblicità.
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Il "Greek Warrior" John Kratos è seduto nel suo spogliatoio, davanti a sé ha una foto dell'attrice italiana Valentina Nappi. Il lottatore sembra fissare la foto intensamente.
"Finalmente... presto farò di te quello che desidero. Ogni mia fantasia si realizzerà."
Il lottatore allunga delicatamente la sua mano verso la foto.
No, passa oltre quella foto e ne prende una leggermente più distante che viene inquadrata solo ora dalla telecamera.
SI TRATTA DI UNA FOTO DI MALCOLM CLARK!
Kratos continua a fantasticare sulla foto di Malcolm.
"Joe Baxter non era all'altezza delle mie aspettative. Ma tu sì, tu mi darai la felicità insita nella deviata legge del Caos. Voglio vederti soffrire, voglio che tu provi dolore e disperazione. È così che farò di te un uomo. È finito il tempo degli eterni Peter Pan, Malcolm!"
Il Bald Basterd infine ha una smorfia sul suo volto, sembra accarezzare la foto, premendo il pollice sulla gola di Malcolm.
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Onorevole apoteosi negativa
Non è contraddizione, non è utopia, è la rappresentazione dell'European Drago post Unleash The Fire.
Onorevole, perchè ho dato tutto, e la gente lo ha capito. Ha capito che ho superato ancora una volta quelli che erano i miei limiti, ho quasi messo in gioco la mia vita, non mi sono risparmiato e le ho provate davvero tutte per vincere, anche se ci sono andato realmente vicino soltanto nel finale. Non volevo dire I Quit, ho vissuto il film dell'incontro nella mia mente numerose volte prima di venerdì sera, ho scandagliato le diverse situazioni nelle quali si sarebbe potuto incanalare il match, ed ero sicuro di pronunciare quelle parole solo in caso di estrema necessità, solo se mi fossi reso conto di non avere più alcuna possibilità di vittoria poichè privo di energie. Questo era lo scenario più disfattista e triste che mi ero immaginato, purtroppo divenuto realtà. Non ne avevo più, non potevo andare oltre, avrei solo rischiato di mettere a repentaglio la mia carriera, e dopo pochi mesi in Wbff la cosa non mi entusiasmava, ho ancora molto da dire.
Apoteosi, il culmine della gioia, l'arrivo a Liberec, la reazione dei tifosi, il sostegno prima, durante e dopo il match. Ho sognato di lottare davanti ai miei fan per una vita, ho desiderato ascoltare migliaia di persone inneggiare al mio nome da sempre. Ad Unleash The Fire la realtà ha superato di gran lunga il sogno, tutto ciò che ho sempre voluto l'ho ottenuto, nell'incontro principale di un evento così importante. La gente di Liberec ha capito, ha compreso che avevo dato tutto ciò che potevo e che non c'era disonore nella sconfitta. Bisogna avere rimpianti solo se ci si rende conto di aver dimenticato qualcosa, di aver lasciato qualcosa di intentato nel conseguimento dell'obbiettivo che ci si era posti, ma non è questo il caso...le ho tentate tutte, dall'inizio alla fine, ma nessun tentativo è andato a segno. Significa che l'avversario mi è stato superiore.
Negativo, certo, il risultato. Non c'è molto altro da aggiungere, giocavo in casa, ero il legittimo possessore della cintura, lottavo contro una persona che disprezzavo, dovevo vincere. Ed invece ho perso. Ma è una sconfitta che lascia il segno in maniera giusta, è una sconfitta che mi permette di riconsiderare il mio rapporto con i successi e le disfatte, che mi consente di vivere in modo meno agitato le vigilie di un incontro importante. Quando ti rendi conto che perdi lo scontro più importante della tua carriera, l'esperienza ti tempra, sai che potrà succedere di nuovo e hai già sfiorato con le dita l'apice della tristezza. Un'ulteriore eventuale sconfitta non sarebbe poi così dolorosa, la gioia di una possibile vittoria sarebbe fantastica ma non tale da privarmi del sonno le notti che precedono il match, così come è successo questa volta. Ciò che non ti uccide, ti fortifica...banalità quanto mai azzeccata.
E ora, cosa fare? Con che occhi guardare al futuro? Giorno per giorno, io, Petr Vesely, continuerò a dare il massimo per divertirmi e per divertirvi, a partire da oggi. Un capitolo della mia carriera si è chiuso, e la gente leggendolo potrebbe pensare ad un finale triste, ma è solo il primo capitolo, il libro di Drago è ancora ben lungi dall'essere terminato. Pagine bianche verranno riempite con l'inchiostro delle mie gesta, e il tutto si concluderà in gloria.
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*Un video con sfumature seppiate viene mostrato*
Las Vegas, Nevada. Stati Uniti d’America.
E’ il Giugno del 2011.
E’ il Giugno della disfatta.
Non v’è più nulla, della dinastia gloriosa degli Owens.
Solo edifici vuoti, vuoti al pari della vita di Felix Owens - rampollo della famiglia caduto in disgrazia con la stessa, a causa della stessa, per merito della stessa.
Felix Owens non vede Las Vegas. Non vede gli Stati Uniti d’America.
Felix Owens vede un solo edificio, immenso, smisurato, non sa dove collocarlo, non sa come vi è entrato né tantomeno sa come uscirne. E’ nella sua mente, non può essere altrimenti.
Riflessioni che arrivano dall’interno di una struttura che era sua, una struttura chiusa, diroccata, sgretolata dal peso del fallimento.
Seduto, su una sedia di metallo con una gamba leggermente piegata, si osserva le mani, sono umide di lacrime, il volto impolverato rigato da piccole cascate che scendono lente ed inesorabili dai suoi occhi, andando a depositarsi come una interminabile tortura sul palmo delle sue mani.
E’ su una sedia ridotte nelle sue stesse condizioni: equilibrio precario, qualcosa di danneggiato che non può essere completamente riparato ma necessita di qualche accorgimento al fine di essere comunque utile - a prescindere dai danni, quelli rimarranno, ma potranno rappresentare un nuovo punto di partenza.
Felix Owens non ha intenzione di alzarsi da quella sedia. La sua battaglia non comincia sotto il punto di vista fisico.
*Le immagini sappiate diventano ora nitidissime e attuali, ma Owens è sempre nella stessa posizione, nello stesso preciso luogo*
E’ il Giugno del 2011.
Mani a raccogliere lacrime, polvere a fare da spettatrice volteggiando inesorabile attorno a Felix Owens, al suo completo nero irrimediabilmente sporcato, accanto ai suoi capelli scompigliati, disordinati, ad infrangersi contro le porte chiuse, porte di legno, porte a vetri, porte scorrevoli.
Porte.
Quante ce ne saranno da aprire?
Quante chiavi?
Quanta polvere?
Felix Owens non si sposta, le mani ora rivolte verso il pavimento, i palmi a disperdere le lacrime che intaccano lo strato di pulviscolo che rappresenta un tappeto decisamente inopportuno. Mani unite. Mani poggiate sulle ginocchia. I pantaloni inumiditi, le gambe che danno la spinta per sollevarsi da quella posizione ed avviarsi verso la porta d’uscita.
Quella struttura adesso è inutile.
Felix Owens smuove le mani mentre cammina verso l’uscita, fa sì che la polvere che danza nell’aria si attacchi alle sue mani fradicie, si porta dietro qualcosa da quel luogo, si porta dietro la polvere che dovrà togliersi di dosso una volta fuori da lì - gli piace vivere di simbolismi adesso, non trova carburante migliore che quello per dare una svolta decisa.
La mano sinistra sulla maniglia, nessuno sguardo lanciato indietro, la porta aperta, i piedi che in successione varcano la soglia.
*Il video torna seppiato per un istante, poi riprende i colori naturali mentre la porta spalancata dà sull’esterno, mostrando un Felix Owens che cammina a testa alta verso l’orizzonte*
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SINGLE MATCH: ZACK HOUSTON vs KLAUS WOJTYLA
Mentre era in onda la pubblicità, è iniziato il match tra Houston e Wojtyla, un match tra lowcarder che viene combattuto nel disinteresse generale del pubblico, nonostante i due fossero ex compagni di tag.
WOJTYLA COMUNQUE STA DOMINANDO LA CONTESA E METTE A SEGNO UN BIG BOOT!!!!!!!!!!!
MA ATTENZIONE, COSA SUCCEDE????
THE B INTERVIENE NEL MATCH E COLPISCE WOJTYLA CON UNA SEDIA!!!!!!! NON SI ACCONTENTA DI UN SINGOLO COLPO, LO COLPISCE PIU' VOLTE MANDANDOLO KO!!!!!!!!!!
Houston si rialza...THE B COLPISCE ANCHE HOUSTON AL VOLTO!!!!!! ALTRO COLPO CON LA SEDIA!!!!!!!! ANCORA UN ALTRO COLPO!!!!!!! Houston e Wojtyla sono fuori combattimento, l'arbitro chiama il NO CONTEST
vincitore: NO CONTEST
THE B: "Avete visto? Ora loro due mi temono! Questa è la semplicità della paura, non c'è bisogno di chissà cosa per incutere timore. Vi assicuro che tutti quanti avranno paura di me, ed è proprio per questo che dalla prossima settimana vi sarà il mio personale "Challenge of Scare", dove chiunque potrà rispondere alla mia sfida ma alla fine la conclusione sarà sempre e solo una! Il poveraccio che mi sfiderà, ne uscirà distrutto e terrorizzato. Il regno del terrore è appena iniziato! Lunga vita a Boogeyman!".
[Modificato da cell in the hell 05/12/2014 22:04]