~14 Novembre 2017, Ore 18:27~
Ci troviamo all'interno di una vecchia abitazione in legno, una comodino in legno, un legno rovinato e mangiato dalle tarle e dall'umidità, ricoperto di polvere e muschi.
Una mano vi passa sopra, tre dita che prendono con delicatezza la polvere su di esso.
La mano procede oltre fino a una bacinella in acciaio, completamente arrugginita.
Al suo interno, ossicini, muffa e pelli.
Il cranio di un gatto ormai completamente decomposto.
"La ricordi?" una voce femminile rompe il silenzio, la mano afferra il cranio e lo solleva con delicatezza fino ad averlo di fronte, i due volti martoriati si osservano, virtualmente.
"No? Non lo ricordi?" Sheri sembra rattristata, ma ben presto torna a sorridere.
"Era il marzo dell'anno scorso. Micino. Otis ti investì e poi ti cucinò ... fu prima del nostro primo incontro." sorrise prima di avere un tremito che le attraversò la spina dorsale per intero.
"Troia. Fu l'inizio in cui presi a prostituirti???" replicò a se stessa con un tono più rude e rauco.
"Che ci fai qua?? Rimembri i bei vecchi tempi in cui lo prendevi in culo da Harold mentre suo fratello vi guardava??? EH!?!?"
Sheri si volta, cercando di evitare lo sguardo inquisitorio del teschio, per poi rispondere con la sua solita voce.
"Nnno, non mi mancano quei giorni. Voglio solo riposare"
"E pretendi di andare nell'ultima casa dove ti sei fatta fottere a sangue? EH? Perché non te ne torni dai tuoi genitori??" il gatto è iracondo e Sheri vorrebbe lanciarlo via, ma non può, perché è lei che parla, non lui.
"Io ... vorrei solo. Dormire."
"Dormirai quanto vuoi, una volta che Harold sarà morto."
Sheri sbarra gli occhi, con la mano libera allontana quel cranio di gatto, cercando di staccarlo dall'altra mano
"No. Jed lo catturerà. Io ... non voglio più uccidere."
"E che mi dici di Eugene? Due settimane fa lo abbiamo investito con la nostra macchina."
La bionda molla in fine la presa, quel piccolo e delicato cranio cade al suolo, frantumandosi mentre lei torna a piangere, rannicchiata in posizione fetale.
* * *
~17 Novembre 2017, Ore 19:01~
Il camper della Hog Family si è appena fermato in un area per i camper, non si capisce bene in che parte degli stateci ci troviamo, sappiamo solo che fa freddo, probabilmente siamo negli stati della east coast.
Harold esce dal camper, indossa Bomber e pantaloni in tela marroni con aggiunta di scarponi.
"La WBFF è in europa e noi non possiamo viaggiare ... poco male. Ci godremo del meritato riposo.
Il riposo dei campioni." Aggiunse mostrando i denti giallastri.
In lontananza, qualcosa li osserva e nessuno dei due Hog sembra rendersi conto di nulla.
Jed, l'agente FBI è nascosto a pochi metri dal parcheggio, all'interno di un'autovettura blu con vetri oscurati.
Jed osserva Harold con un binocolo, l'immagine è distorta ... l'Hog è avvicinato da un ragazzo sulla ventina o forse neanche maggiorenne,
un ragazzo carino, sai lineamenti molto puliti, quasi femminili con dei lunghi capelli biondi che arrivavano giusto sulle spalle.
"Scusi ma, ha una faccia conosciuta." Harold alzò lo sguardo, quello che vide fu un "ricchioncello" pensò, un ragazzino molto avvenente che per certi versi gli ricordava Sheri.
"Ti sbagli. Io non sono mai andato in televisione." rispose rudemente, cercando di allontanare il ragazzo, ma lui insisteva
"No ma sono sicuro. Forse su qualche documentario. Non ricordo.
Io sono Samuel, abito qua vicino, sono il figlio del custode."
"Vai via, ragazzo. Vai via." commentava tra sé e sé Jed mentre osservava tutto dal suo binocolo.
Sapeva che quel ragazzo era in pericolo, sapeva che poteva rischiare la vita ... eppure, non interveniva.
Catturare vivo Harold era più importante, più importante anche di una vita.
"Ti sto dicendo che ti sbagli" rispose ancor più rudemente l'Hog mentre prendeva qualcosa da terra.
"Io sono sicuro, forse in qualche telefilm o ..."
Una botta netta, una pietra grossa quanto un pugno colpì la testa del giovane che cadde a terra.
All'interno dell'autovettura, Jed osservava tutta la scena,
si leccò le labbra
"Dai, portalo dentro. Sì."
Harold sollevò il ragazzo mettendogli le mani sotto le braccia, lo trascinò all'interno del camper e chiuse la porta, non prima di aver osservato che non ci fosse nessuno nelle vicinanze.
* * *
~17 Novembre 2017, Ore 22:49~
Il giovane è legato, mani e piedi, completamente nudo sul letto dell'Hog che lo osserva passandosi la lingua sui denti.
Il corpo del giovane era bianco e completamente depilato.
Sulle testa, una macchia rossa, segno del colpo ricevuto.
La testa gli gira ma, gli pulsa e gli fa male, apre gli occhi e quello che vede, quello che sente lo mettono subito in ansia
"Ridammi i vestit. Non scherzare. Fammi uscire e non dirò niente."
"Oh, tu non dirai niente comunque." lo rimbeccò la iena del sonora.
"Ti domandi chi sono io? Arnold Haig, la iena del Sonora. Mai sentito?"
Gli occhi del ragazzo si spalancano e il terrore prende il sopravvento, inizia a farsela addosso, provocando una risata di Harold.
"Sai, io sono un tipo da donne. Ma è da un po' che non ne trovo e tu, tu sei un degno sostituto per i mesi a venire."
Iniziò quindi a sbottonarsi la camicia e la cintura.
Intanto, da lontano, qualcuno osservava quella scena,
forse dimenticando che il suo dovere era proteggere e servire.
Harold tirò il ragazzo scalciante a sé mentre Jed osservava la scena con il binocolo, la sua mano destra andava giù, un suono netto di una zip che viene abbassata.
Proteggere e Servire ...
Il camper ballava, Harold per ammutolire il ragazzo gli mise un calzino in bocca mentre continuava il suo lavoro.
E anche Jed, da solo.
Proteggere e Servire.
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-Domanda ipotetica. Diciamo… se io fossi una bambina di un’età compresa tra i sei e i nove anni e volessi nascondermi in un aeroporto, dove andrei? Rain… Pronto? Rainer?
Ma dall'altra parte del telefono non proviene alcun suono?
-Uccellino, mi ascolti? Dai che è urgente. Non per niente, la bimba è ancora con me, sta mangiando un gelato, ma dato che viaggiamo molto, putacaso mi capitasse di smarrirla, come potrei pensare di...
“Papà, dov'è Freda?”
Alla domanda a bruciapelo di Alma, apparsa improvvisamente alle spalle di Jax, il Luckyman chiude immediatamente la chiamata.
-Eh? Chi? Ah, sì, tua sorella, ecco, è andata a prendere il gelato.
“Tu hai mandato mia sorella, una bambina di 8 anni, da sola a prendere il gelato?!?”- replica con tono arrabbiatissimo la più grande delle due bambine.
-Allora, fermiamoci un attimo e calmiamoci, in realtà sono io che sono andato a prendere il gelato e quando sono tornato lei...
“HAI LASCIATO UNA BAMBINA DI 8 ANNI DA SOLA ALL'AEROPORTO?!?”
-Se la metti così sembro un padre orribile...
Alla replica del padre, Alma si lascia andare ad uno sguardo ancora più incollerito, il corpo le si irrigidisce al punto che i due bustoni pieni di vestiti le cadono a terra dalle mani, ma prima di esplodere viene interrotta dal suo patrigno.
-Amore, tutti quei vestiti non ce li faranno portare come bagaglio a meno, ecco, prendi 200...300.... oh, facciamo altri 1000 dollari, vai a comprare due valigie, in una ci metti tutto quello che hai comprato, e nell'altra, tutto quello che riesci ancora a farci entrare...- fa Jax, ammiccando sornione con un ventaglio di banconote fruscianti.
Alma resta imbambolata, tra l'arrabbiato e lo sbavante, prima di prendere le banconote e minacciare il patrigno.
“Ti do 20 minuti. Anzi, mezz'ora, perché quelle scarpe rosse lì, mi piacciono tanto, come quel wonderbra che...”
-OHHHHH MA QUALE WONDERBRA, HAI 12 ANNI!!!
“NE HO 13!!!”
-Oh, beh, te li porti bene...
“Prima che faccia la spia a mamma, hai 20 minuti per...”
-Ma avevi detto mezz'ora!
“Hai detto che ho 12 anni...”
-Ma tu vuoi comprarti un wonderbra, quindi o mi dai 40 minuti, o ti tolgo 500 dollari!
“Ma...”
-Niente ma, signorina! Perché non ti compri quel bel paio di pantaloni bianchi?
“Perché questi giorni non posso indossarli...”
-Perché? Eppure mi sembrano della tua taglia, si abbinano a quella chemise floreale che hai preso prima e ti donerebbero tant...
“NON POSSO PERCHE' SONO IN QUEI GIORNI, STUPIDO COGLIONE!”
Nella salsa d'attesa dell'aeroporto cala il gelo, tutti si girano a guardare la coppia, visibilmente imbarazzata dalla scenata in tutti quei 6 secondi in cui hanno la totale attenzione dei presenti, prima che questi ultimi tornino a farsi i beati cazzi loro.
“Hai mezz'ora, Garet.”
-Bacino a papino?- chiede Jax, abbassandosi con la guancia verso la figlia per cercare un gesto di riconciliazione; Alma quindi acconsente e, sbuffando, dimostra il suo affetto prima di dedicarsi alla seconda ondata di shopping sfrenato.
-Ehm... Frid... volevo dire, FREDAAAA? DOVE SEI?
Garet cammina con fare incerto nei corridoi dell'aeroporto, comincia a cercare nei più svariati duty free cercando la figlia piccola dietro scaffali di libri, sotto bottiglie di liquori, tra le parole crociate, fin quando non si distrae e la sua attenzione viene catturata da un televisore acceso su una puntata live del Jimmy Kimmel Live Show, ospite: David Stuart.
JK: "E quindi Daniel... stasera sei a New York, domani torni a Londra, per lottare a Bloody Desperation..."
DS: "Devo lottare?"
JK: "Stando alla schedule... si!"
DS: "Credevo che Garet Jax avesse annullato il mio contro. Darò un'occhiata al programma, quando finirò qui."
JK: "A proposito... cosa ne pensi di quello che ha fatto Garet Jax? Pensi ti abbia fatto un favore o ci sei rimasto male di non poter difendere il titolo nella puntata di Londra?"
DS: "Ho trovato la cosa assolutamente esilarante. Sai, sono sincero: non capisco come abbia fatto Jax a costruirsi il palmares che ha. Certo, ha vinto il grosso di quello che ha vinto, nella WBFF precedente al mio Avvento e... beh, il livello, la competizione, era quel che era. Insomma... non è un gran wrestler, è assodato. Ma come giullare, credo che sia il numero uno di tutta la Federazione."
JK: "Uh-uh... una stilettata bella e buona, chissà se avremo mai Garet come ospite per sentire una sua replica. Però Daniel, ne abbiamo una anche per te. Regia, via con la clip."
-Brutto figlio di puttana...- sussurra Garet Jax, togliendosi dalla testa un cappello di Panama, in tinta col suo vestito a fantasia di nuvole, e cominciando a masticarlo come il miglior Rockerduck.
“Oh”- una mano bussa dietro Jax sulla sua spalla, dalle telecamere vediamo che si tratta di suo cognato, Rainer Habermann, meglio conosciuto come Bluebird.
-Questo finocchio scozzese che usa la sua cintura per specchiarsi quando si deve far fare le sopracciglia dal suo ragazzo...
“Garet?”
-Il mio palmares è pompato, e lui alla prima difesa già va avanti con un errore arbitrale, ha un modo di fare peggiore di Russel Westbrook e di tutti i falli di passi che non gli fischiano...
“Oh Garet?!?”
-'Il buffone migliore', detto da uno che sfrutta tre ragazzini per riempire di spam e phishing le email altrui, grazie al cazzo che ha tutti quei soldi, quel pezzente ripulito...
“DOVE CAZZO è FREDA JAX?!?”
-NON LO SO, SO CHE IN TV C'E' UN IDIOTA CHE SI E' MESSO CONTRO IL RICCO SFONDATO SBAGLIATO! APPENA FINISCO DI PULIRMI IL CULO COI PANNOLONI DI BARRIAGE, GIURO SUL SUO DIO CHE GLI ANNACQUO I COCKTAIL CON L'ACQUARAGGIA!
Attimi di silenzio tra i due.
“Sì, ma stai calmo...”
-Non sto calmo!- Jax si osserva il cappello di Panama, ormai sfilacciato -Ho anche bisogno di un cappello nuovo!
Il Luckyman si guarda un po' intorno, quindi da uno scaffale prende una bombetta e la indossa, noncurante del cartellino del prezzo ancora attaccato sopra.
-Adesso va un po' megl...
“DOVE DIAVOLO SONO ALMA E FREDA?!?”.
È la voce urlante ed acuta di Lena Habermann a far ghiacciare il sangue sia di Garet che di Rainer.
-"NON È COME SEMBRA!"- urlano in coro Garet e Rainer.
-Freda è... uhm... all'outlet.- inventa Garet, incrociando i piedi come un bimbo in punizione.
"All'outlet?" Investiga lei.
"All'outlet." Conferma Rainer.
-Stava... comprando un wonderbra...
"UN WONDERBRA?" sembra che da un momento all'altro le narici di Lena possano cominciare ad espellere fumo.
"Un wonderbra PER TE!" aggiusta il tiro Rainer, che poi afferra Garet per la manica della giacca. "Ma è una sorpresa, la... lascia fare, ok?"
"Perché credete che io abbia bisogno di un... EHI, DOVE ANDATE?! Sarà meglio che abbiate detto la verità."
Rainer trascina Garet Jax lontano da Lena, che rimane a fissarli con le braccia conserte.
-Ok, da dove cominciamo le ricerche?- Garet si libera della presa di Rainer con uno strappo, poi pulisce la manica dell'abito.
"Dove l'hai lasciata?"
-Se fosse dove l'ho lasciata pensi che ti avrei chiamato?
"No, è che non può essere andata tanto..."
-ECCOLA!!- Garet si precipita verso una bambina tenuta per mano da un omaccione di mezza età, strappa la piccola dalle mani del padre, mentre questi urla il suo disappunto e prova a trascinarla a sé.
-Ah, no. Certo che le fanno tutte uguali queste bambine...
Garet abbandona la piccola e si guarda intorno sconsolato.
-Dove, DOVE potrebbe essere?!
Il cellulare di Garet squilla. Quando il Luckyman lo estrae, sullo schermo appare il seguente messaggio, mandato da un numero sconosciuto, che anche Rainer si precipita a leggere:
“Hey mate!
BOLLOCKS, gotcha daughta here ya wanker, brilliant!
I want one million pounds and a bloody cup of tea and no worry I did not shag her!
Arse!
Cock up!
Rubbish!
- David Barriage”
“Credi che sia proprio lui?” Domanda Rainer grattandosi la tempia col dito indice.
-Con tutte quelle stronzate britanniche è per forza lui.
Rainer si siede per terra, raccoglie le ginocchia al petto. “Che facciamo?”
-Dammi quel milione.
“Come dammi quel milione? Perché credi…”
-Ti ho tirato fuori di prigione, mi devi ancora quei soldi.
“NON HO quei soldi, ma stai scherzando? Come… come…”
“Signori.”
Le elucubrazioni di Rainer vengono interrotte da un uomo misterioso. Costui è vestito di tutto punto, un abito bianco gessato nero abbinato ad un paio di mocassini neri talmente lucidi da essere specchiati. I capelli brizzolati dell’uomo sono tirati indietro con un quintale di gel.
“Il grande Garet Jax” prosegue l’uomo “e la sua fida spalla…”
“Veramente io…” contesta Rainer, prima di essere zittito dall’uomo.
“Alla ricerca di soldi facili nella grande Vegas! Io sono Lorenzo.”
-LORENZO?!- fa Garet –Mai sentito.
Lorenzo se la ride.
“Si dà il caso che io organizzi partite di poker, mon ami. Partite di poker dal montepremi… interessante. Posso prendermi ciò che hai vinto alle slot come quota di iscrizione…”
-Ehi, come sai che…
“Non fare domande.” Lo interrompe Rainer. “Non possiamo permetterci domande a questo punto.”
Rainer si rialza, tende la mano a Lorenzo.
“ACCETTO.”
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Il BMW X5 di Aaron Kirk è parcheggiato su un lato della strada.
The Humbler, al suo interno, cerca per qualche secondo all’interno della macchina qualcosa, stando ben attento a non coprire il logo della BMW mentre lo fa.
Non trovando quello che cercava, chiude sbattendo l’anta del portaoggetti ed esce dall’auto, davanti a lui vediamo ora campeggiare la scritta “Alcoholics Anonymous).
Uno stacco ci porta già all’interno della stanza, Kirk è seduto nel canonico cerchio, un uomo in camicia con un paio di occhiali a fondo di bottiglia è in piedi vicino a una lavagna, ha scritto con un pennarello rosso “YOU’RE NOT YOUR ENEMY”.
AK: “Yo. Sono Aaron.”
Qualcuno mormora “ciao, Aaron”, la maggior parte resta in silenzio. L’uomo con gli occhiali si avvicina all’Humbler.
“Non ti vediamo da più di anno. Come ti è andata?”
AK: “Ce l’hai la televisione?”
“Quella non era una risposta, Aaron, era un’altra domanda.”
Kirk sorride.
AK: “Quindi ce l’hai la televisione.” Ora the Humbler sospira “Ho ripreso. Ho cercato la monetina ma mi sa di averla buttata da qualche parte.”
“Vuoi parlarci di come hai ripreso? Devi essere forte.”
Kirk si fa avanti con la sedia.
AK: “C’è questa ragazza. Chiamiamola Chris.”
Un tizio fa una smorfia. “È un nome da uomo.”
AK: “La neve è bianca. È il tuo turno.”
Il tizio scuote la testa e si stringe nelle spalle.
AK: “A ripensarci era un buon periodo. Avevo smesso di bere, avevo riallacciato un minimo i rapporti con la mia famiglia. Ma, adesso vi dico un trucchetto da oratore. Vuoi che una persona che non ti conosca ti veda in uno fra due modi: gli piaci o ti rispetta. Non li puoi avere entrambi insieme, non subito. Alla gente piace chi non vede come una minaccia, e la gente rispetta che vede come migliore. E tu cammini un po’ su quella linea. Prendete i negri.”
“Ehi, WOOO, cosa hai detto?” un uomo di colore si alza, Kirk lo fulmina con lo sguardo e continua.
AK: “Quando fanno belle canzoni e fanno battute sugli Oscar razzisti, ci piacciono, ma non li rispettiamo. Quando fanno marce e rivolte per reclamare i loro diritti, li rispettiamo, ma non ci piacciono. Vedete, io vedo questa Chris come molto simile a me, per questo non riusciamo proprio ad andare d’accordo. E siamo dalla parte opposta della linea. Il resto del roster mi odia ma mi rispetta, mentre ama lei ma non la rispetta. Riuscite a capire perché? Perché è una minaccia. Non solo perché è brava. Ma perché pesa trenta chili in meno di noi, è venti centimetri più bassa, solleva cinquanta chili in meno. Pensi di poterla distruggere con un solo cazzo di pugno, ma invece…”
Kirk si alza.
AK: “Grazie a lei, un po’ di tempo fa, ho imparato che la linea è tutta immaginazione, che mi sono fatto nella testa e che mi autorizzava ad ammazzarmi di alcol. E quando ho smesso di prendere alcol, non ho davvero smesso: ero alcolizzato di allenamento, di vittorie, di lavoro, ho iniziato a sognare le botte che prendo in testa, come un cazzo di veterano dell’Afghanistan. Ho ripreso per dormire. O per tornare a prima di quello, non lo so.”
“E quando è stata l’ultima volta che hai bevuto?”
Kirk alza teatralmente il braccio, osserva l’orologio.
AK: “Fra cinque minuti. Ci vediamo fra un altro anno!”
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Siamo in un ufficio dall'arredamento piuttosto austero: Delle grandi vetrate illuminano la stanza che profuma di fiori freschi.
Erica e Crystal sono sedute allo stesso capo della scrivania su due grosse poltrone di pelle scura: La bionda sospira sfilandosi gli occhiali.
Erica: "A quanto pare è tutto in ordine, ho chiesto anche a Lena che ha confermato la mia tesi."
Cray: "Fanculo. Andiamocene, non so' nemmeno perché ti ho dato ascolto!"
Erica: "Io... Io non lo trovavo giusto."
La rossa sbuffa rumorosamente.
Cray: "Sono abituata a questa merda. Alla fine lui è stato costretto a salire sul ring e questo è il massimo che potessimo aspettarci."
Abbandona la testa all'indietro e una cascata di capelli rossi scivola sullo schienale.
Cray: "Credevi davvero che sarebbe bastato battere i piedi e minacciarli?"
Miss Congeniality alza gli occhi al cielo senza nascondere l'evidente fastidio, si punta con i piedi dondolando leggermente sulla sua seduta.
Cray: "Stuart è un povero coglione, gli piace pensare di darsi un tono con cose di questo tipo."
Erica: "Ma il suo contratto è..."
Crystal la interrompe alzando la voce.
Cray: "Potrei anche prendere un maledetto pezzo di carta e scrivere che non intendo salire sul ring in compagnia di teste di cazzo, avrebbe lo stesso valore.
Le sue clausole può infilarsele su per il culo e la scorsa settimana ne ha avuto la dimostrazione lampante."
La bionda non sembra particolarmente convinta e si rigira tra le mani una cartellina trasparente.
Cray: "Ho avuto a che fare con queste cose dal primo passo che ho mosso in questa federazione: Ero la manager di Brock Johnson, sono stata assunta per sorridere mentre lui mostrava i muscoli.
Sai come mi ha trovata?!"
La lottatrice accenna un sorriso.
Cray: "Aspettavo il pullman per tornare a casa dopo aver fallito un provino, lui mi ha vista nel backstage ed io ero il suo capriccio.
Sono entrata in WBFF per questo motivo, mi hanno messa sotto contratto immediatamente perché la 360 Star mi voleva come manager."
Erica: "Ma questo non ha nessuna importanza! Tu hai sempre fatto il tuo lavoro, non sei mai stata la sua valletta."
Cray: "Già.
Eppure immagina come mi guardavano... Non avevo la stessa credibilità dei colleghi uomini nonostante mi fossi impegnata con tutta me stessa per dimostrare che quel posto lo meritavo tanto quanto loro.
Desideravo disperatamente essere parte di quel mondo che mi considerava la manager di BJ, io sapevo di meritare il loro rispetto."
Un giovane avvocato entra nella stanza facendo cenno di aspettare, parlotta al cellulare mentre rivolge uno sguardo distratto alle due donne.
Cray storce il naso mostrandogli il dito medio prima di riprendere a parlare.
Cray: "Poi ho iniziato a vincere, Bobby mi ha insegnato ad essere migliore di tutti loro: Non cercavo più l'approvazione della gente.
Quel rispetto me lo dovevano in nome di ogni titolo che strappavo dalle loro mani! Non volevo più piacergli, dovevo essere un pericolo.
Stuart ha messo quella clausola nel suo contatto perché ha paura di essere lasciato con il culo per terra da una donna."
Erica: "Questo, tutto questo... Io non avrei potuto farcela."
Cray: "Sai perché Kirk mi manda fuori di testa?"
La sua assistente sgrana gli occhi evidentemente sorpresa.
Erica: "Perché?"
Cray: "Perché non intende lasciarmi ignorare tutta questa merda.
Vuole farmi fare, di nuovo, i conti con qualcosa dal quale avevo preso le distanze... Non è solo Kirk ma tutto ciò che rappresenta."
Le due restano in silenzio per qualche minuto.
Cray: "Andiamocene, non ha senso perdere tempo con questa testa di cazzo."
La rossa della Carolina si alza di scatto avviandosi verso la porta.
Cray: "Ho fame, andiamo a mangiare qualcosa."
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Note ormai inconfondibili, quelle che accompagnano l'entrata in scena del WBFF Undisputed Champion.
Berlino, come il resto del mondo, non fa sconti, e non appena The Nobleman fa capolino sullo stage d'ingresso, la sua theme-song viene quasi del tutto sovrastata dai fischi dei tedeschi. Lo scozzese è in look total-black con giacca a due bottoni e pantalone grigio antracite, mocassini neri e camicia della stessa tinta, senza cravatta. L'unica nota di colore è l'oro della cintura che, con innata eleganza, porta su una spalla.
Stuart sfila lungo la rampa d'accesso, come al solito ignorando i fischi della folla che, per una volta, si spengono prima che lo scozzese raggiunga il ring. Prima di entrare sul quadrato, un "roadie" gli porge un microfono. Stuart sale sugli steel-steps, e da lì conquista il centro del ring. Comincia a parlare, ed il suo tono è serio.
"Non ho visto quanto è successo finora, ma voglio tranquillizzarvi: nessuna battuta su quanto sia patetica la nazione che ci ospita, sul nazismo ed altre amenità simili. E non sono neanche qui per rinnegare quanto successo una settimana fa. Forse siete abituati ad altri tipi di campioni, ma io ho il pregio di essere onesto e riconosco la vittoria di Barriage. Complimenti David."
Stuart si aggiusta meglio la cintura sulla spalla e fa un breve applauso per "onorare" l'avversario che ha conquistato la vittoria nel Main Event della scorsa puntata londinese.
"Ovvio, non è un caso che la cintura poggi ancora sulla MIA spalla e non sulla SUA. Davide Barriage ha sempre avuto la particolare abilità di conquistare vittorie che ottenevano una importante risonanza mediatica, per poi fallire le vere, importanti, occasioni che seguivano queste vittorie. Non credo sia un caso, infatti che il suo palmares in WBFF, pur contando quasi tutti i titoli di questa Federazione, si interrompa prima di raggiungere QUESTO [pacca sulla placca centrale del WBFF Undisputed Championship]."
Lo scozzese si ferma, qualcuno lo fischia... pochi in realtà perchè, mi pare di averlo già scritto un'altra volta: sticazzi di Barriage.
"Sono qui però per parlare di quanto accaduto una settimana fa."
Il volto di Daniel si fa più corrucciato.
"Intendiamoci... so che sul mio conto se ne sono sempre dette parecchie. E non mi interessa: so che il "volgo", non avendo occasione di dare importanza alle proprie vite, preferisce scrutare e, laddove possibile, sparlare, su quelle di chi conta davvero. Lo stare in cima mi mette automaticamente sotto i riflettori e quando sei sotto i riflettori, tutti si sentono in diritto di dire la propria. Ancor più giusto quindi, che per una volta sia fatta chiarezza: ho firmato un contratto con la WBFF quando, a capo della dirigenza, c'era Denny Leone. Nel contratto, che il signor Leone ha firmato senza avere alcuna pistola puntata alla testa, era specificato che sarei stato obbligato a disputare contese "intergender" solo laddove rappresentassero "difese" di cinture in mio possesso.
Sono un uomo democratico: non priverei mai un qualsiasi wrestler del roster WBFF di essere discriminato in base al sesso, rifiutandogli la possibilità di competere per una cintura che detengo. Pensateci: è stato il caso di ROYAL PORNOCRACY e si ripeterà anche ad INTERIM PLAGUE, eppure non ho battuto ciglio."
Aggiunge l'ultima frase con un sorriso sulle labbra e, al pubblico, non scappa la neanche tanto velata offesa diretta a Paul DeSade, praticamente definito una "femminuccia", anche se non apertamente. I fischi riprendono, con più insistenza rispetto a quelli sorti in difesa di Barriage. Stuart però continua.
"Sono però anche un gentiluomo... e non mi trovo a mio agio nel dovermi confrontare, sul ring, con un esponente del sesso debole. Perchè, diciamolo una volta per tutte, stracciando l'assurdo velo di ipocrisia imperante in questi show: una donna, generalmente, è FISICAMENTE INFERIORE ad un uomo. E fate attenzione che parlo di uomini, non di amebe come Derrick Mortimer. Avete visto Aaron Kirk, Bluebird... li avete visti soffrire contro Crystal Houghton o Sophitia. Eppure, alla fine, hanno SEMPRE. VINTO. LORO. Perchè è la Natura, e l'ordine naturale non si combatte, si accetta e basta."
Adesso i fischi si fanno molto più intensi: Stuart si è definito un "gentleman", ma la sua linea di pensiero è, nè più nè meno, la più apertamente maschilista tesi che possa esistere. Stavolta, The Nobleman, reagisce con una smorfia ai fischi della folla.
"Come sempre, vi dimostrate incapace di accettare la verità. Ma non importa. Ciò che differenzia ME da VOI è che mentre VOI vendereste anche vostra madre per avere, da me, un cenno d'approvazione; a me di quello che pensate non frega assolutamente nulla. Se sono qui stasera non è per illustrare, o tanto meno imporre, il mio modo di pensare. Molto più pragmaticamente, sono venuto qui per ricordare alla persona attualmente in capo alla federazione, Daisuke Kobayashi, una nozione normativa molto semplice: i contratti si rispettano. Da ambo le parti. E quando non si rispettano, scattano delle penali."
Stuart sospira, pesantemente.
"Hai tentato di fottermi, ed hai commesso il più grave errore della tua carriera, Kobayashi."
Lo scozzese lancia il microfono alle sue spalle e, con stizza, lascia il ring, mentre riparte la sua theme-song... e gli onnipresenti fischi della folla.
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Momento di pausa in questa puntata di Bloody Desperation interrotto da una theme song…
I STAND ALONE!!!!
David Barriage is in da house! Fischi, fischi e ancora fischi piovono all’indirizzo dell’inglese che si presenta sullo stage con un lungo cappotto nero che gli copre praticamente tutta la figura. Barriage si ferma qualche secondo sulla rampa osservando il pubblico che rumoreggia contro di lui e si volta di spalle mostrando una vistosa scritta sulla parte posteriore del cappotto.
WIR HABEN DICH
IMMER BESIEGT
E una grafica che raffigura un soldato inglese in piedi con il piede sul petto di un soldato tedesco a terra.
Alla vista di ciò i tifosi sembrano letteralmente esplodere. Bottigliette, lattine, palline di carta e vari altri oggetti vengono lanciati all’indirizzo dell’inglese che, come se niente potesse scalfirlo, si limita a mettersi il cappuccio del cappotto in testa e a raggiungere il ring.
La folla continua a fischiare per qualche minuto con i fischi che, alla fine, scemano consentendo a Barriage di riprendere parola.
“Era da tantissimo tempo che non venivo in Germania e devo dire una cosa… il tanfo che vi contraddistingue non è cambiato per niente!”
Nuovi fischi all’indirizzo di Barriage che sorride divertito e riprende a parlare.
“Qualcuno di voi, sempre che in questo paese sia rimasto qualcuno non ubriaco e in grado di esprimere un concetto, si starà chiedendo il perché di questo abbigliamento che, di certo, non si addice ad uno come me… il motivo è presto detto e voi, cari i miei mangiapatate, sarete in prima fila ad assistere, per la prima volta, alla celebrazione dell’UNICO, VERO, INDISCUSSO…
WBFF Undisputed Heavyweight Champion!!”
Barriage apre il cappotto e mostra a tutti la cintura di campione del mondo WBFF che gli cinge la vita.
Taggart: “Ma che diavolo…?!? Che ci fa Barriage con la cintura di Daniel Stuart?!”
Kokone: “… GENIO …”
Il pubblico sembra sorpreso per quanto appena successo e fatica a capire cosa stia accadendo mentre la camera ci regala un primo piano di quello che, a tutti gli effetti, sembra il titolo che dovrebbe stare alla vita di Daniel Stuart.
“Bella eh?! Pensate che anche voi zoticoni con soli 30 euro potete comprarvela al baracchino qui fuori e fingervi campioni e rendere così, anche solo per cinque minuti, le vostre inutili esistenze degne di nota…
…la differenza, però, che c’è tra me e voi è che io non ho preso questa cintura per fingermi ciò che non sono… nah…. Questa cintura rappresenta quello che sarebbe successo se io e Daniel Stuart ci fossimo affrontati settimana scorsa a Londra. Questa cintura rappresenta quello che sarebbe successo se Garet Jax non si fosse intromesso. Questa cintura rappresenta quello che sarebbe successo se Jax fosse rimasto nel limbo in cui latita da anni e si fosse limitato a girare con quell’inutile titolo che porta alla vita.
Se tutto questo non fosse accaduto ora sarei su questo ring a sbattervi in faccia la VERA cintura di campione Undisputed ma, a causa di una persona, questo non è accaduto.”
Qualcuno dagli spalti inizia ad intonare il nome di Jax che, nonostante non sia proprio la persona più amata in WBFF, almeno stasera non sembra possa competere in quanto ad odio con quello generato dalla sola presenza di Barriage.
L’inglese, dopo una pausa di qualche secondo, si slaccia la cintura e la prende in mano per poi ricominciare a parlare.
“Il fatto che qui fuori vendano cose come questa mi fa capire quale sia la vera differenza tra me e voi. Io ho avuto bisogno di questa cintura solo per ricordarvi di come le cose sarebbe state al loro posto se tutto fosse andato come sarebbe dovuto andare e per anticiparvi quello che succederà a Freezing Evolution quando, privo di fastidi dal nome Garet Jax, incasserò finalmente lo Scent of Glory e diventerò campione WBFF!”
Barriage solleva la cintura, la guarda per qualche momento e poi cambia espressione come a mostrare ribrezzo.
“Questa, però, è solo una stupida replica che può far felici solo bambini e gente come voi e di cui io non ho nessun bisogno!”
Con uno scatto d’ira Barriage getta via la cintura che finisce tra il pubblico, raccolta da un ragazzino delle prime file. La telecamera ci mostra il ragazzino felice come una pasqua che solleva al cielo la cintura con Barriage che, dal ring, si limita ad osservare la scena prima di riprendere parola.
“Questo è proprio quello che intendevo! Quel ragazzino, che probabilmente non capisce nemmeno la lingua che sto parlando, è qui che festeggia contento. Ora la sua vita, anche se per qualche secondo, ha un senso ed un importanza! A differenza vostra, però, io non sarò sazio e appagato fino a che la vera cintura di campione WBFF, e non una stupida replica da perdenti, non sarà qui sulla mia spalla. Quindi, iniziando dal più inutile di tutti, Garet Jax se pensi di aver in qualche modo aperto la mia guardia con la tua sfida a sorpresa o con uno stupido completo con disegnata sopra la Union Jack… well mate… ti sbagli di grosso!
L’avermi fregato in quel modo, l’aver insultato il mio paese e la mia bandiera non ha fatto altro che farmi incazzare ancora di più. Te l’ho detto e te lo ripeto, non sarai tu a fermarmi sulla strada che mi porterà al titolo Undisputed e, se deciderai di presentarti sul ring ad Interim Plague, non solo subirai la più grande sconfitta della tua carriera, subirai un massacro tale da renderti impossibile anche il solo camminare. Si dice non svegliare il can che dorme… tu Jax quel cane lo hai svegliato a calci e ora non sta solo abbaiando…nah… quel cane di nome David Barriage ora ringhia rabbioso!”
I STAND ALONE risuona nell’arena con Barriage che lascia il ring accompagnato dai fischi del pubblico. Fischi, però, molto meno forti dei precedenti. Il fatto che nell’ultima parte del discorso Barriage abbia parlato solo di Jax ha fatto “ammansire” leggermente il pubblico.
L’inglese arriva a metà della rampa, si ferma e si guarda attorno decidendo di tornare su sui passi e avvicinandosi al ragazzino che, qualche minuto fa, ha raccolto la cintura lanciata proprio da Barriage.
Il ragazzo è di spalle e sta facendo un selfie proprio con la cintura “ricevuta” da Barriage quando l’inglese gli si palesa alle spalle strappandogli il titolo dalle mani e ridendo divertito.
La folla, che ha visto tutto dal maxischermo, si riaccende iniziando a fischiare Barriage mentre il ragazzo, ovviamente sorpreso dell’accaduto si volta verso l’inglese e sembra sul punto di scoppiare a piangere. Barriage gli si avvicina tenendo saldamente in mano la cintura giocattolo e poi inizia ad urlare.
“LA VUOI UH?! LA VUOI INDIETRO!?!”
Con un’espressione carica d’odio che non smette di fissare il ragazzo Barriage prende la cintura con entrambe le mani e inizia a distruggerla rimuovendo le placche di plastica attaccate e rendendola, di fatto, un’accozzaglia di plastica e pelle.
Alla vista di tutto ciò il ragazzino scoppia a piangere mentre il padre, che stava al suo fianco e non aveva mai smesso di imprecare contro Barriage, inizia ad urlare insulti a Barriage che fa segno all’uomo di non capire prima di urlargli…
“YOU CAN WANK ME OFF…STUPID DEUTSCH!”
I STAND ALONE risuona nuovamente in arena coperta, però, dai fischi assordanti del pubblico di Berlino che “accompagna” David Barriage che, sorridente e soddisfatto, si avvia verso lo stage con in mano quello che resta della cintura giocattolo.
CAMERA FADES
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Backstage dell'arena di Berlino. Siamo nel locker room dei DeSade ma al suo interno c'è il solo Paul che, seduto di fronte ad un computer portatile, sta consultando qualcosa con estrema impazienza. Tutto ad un tratto però la frustrazione prende il sopravvento e il giovane lottatore chiude lo schermo bruscamente.
"Maledizione! Possibile che io non riesca a trovare più dettagli di quelli già in mio possesso?"
Non è ben chiaro a cosa si stia riferendo Paul che continua il suo discorso tra sé e sé.
"E' tutto assurdamente poco chiaro, capisco che all'epoca le informazioni non fossero facilmente reperibili come al giorno d'oggi eppure non riesco a credere che la scomparsa di una giovane donna non abbia lasciato nulla se non qualche vaga traccia..."
E' evidente che Paul sta cercando le informazioni su sua madre che Morgan sembra restio a fornirgli. Improvvisamente il giovane sembra avere un'illuminazione.
"E se fosse...? Non è possibile... Non posso credere che mio padre possa aver insabbiato tutto e fatto sparire ogni dettaglio e ogni particolare..."
Paul si mette la testa tra le mani.
"Non riesco a capire... Non so più dov'è la verità, non so più di chi posso fidarmi. Prima quegli strani messaggi, poi l'evasività di mio padre, ora questa misteriosa impossibilità di reperire notizie..."
Paul si alza in piedi e cammina nervosamente per la stanza, parlando a mezza bocca tra sé e sé, il che ci rende impossibile capire cosa stia dicendo, poi però si blocca.
"Basta. Di questo passo perderò il lume della ragione, non posso andare avanti così."
"Forse... Forse ha ragione mio padre. Devo solo pazientare e attendere, compiere il mio dovere nella consapevolezza che solo così otterrò le risposte di cui avverto l'impellente necessità. Io... Non devo dubitare. Il Dolore ha deciso così per me e così sarà."
Paul sembra aver recuperato la calma e con essa la tipica freddezza di sempre.
"A partire da stasera."
"E' stato deciso che io, il legittimo sfidante dell'Undisputed WBFF Heavyweight Champion, debba scontrarmi con coloro che invece saranno deputati a sfidare la campionessa Desperation Iron Woman e il Survival Champion. E' stato deciso che coloro che desiderano ottenere maggiori glorie e onori su questa terra si scontrino... A quale scopo? Per dimostrare chi tra Paul DeSade, Aaron Kirk e Sheenan, ha maggiormente fame? Per dimostrare chi possiede le ambizioni più solide e incrollabili? Per il bieco diletto di un pubblico corrotto e privo di valori che trova sollazzo solamente nell'insensato scontro tra feticci come fossero cani da combattimento?"
"Ciò non è di mio interesse. La mia unica preoccupazione e il mio unico obiettivo sono vincere questa sera... Prevalere senza pietà sui miei avversari. Cosicché Daniel Stuart sappia che nessuna minaccia sarà mai temibile come quella di Paul DeSade."
"Una minaccia dalla quale non potrà mai trovare scampo. Una minaccia che lo perseguiterà per sempre, fino a che non avrò il suo sangue... E il suo oro."
Paul inizia sommessamente a ridere mentre le immagini vanno lentamente in dissolvenza.
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Aaron Kirk, Paul DeSade e Sheenan sul ring! Il pubblico si scalda perché il main event sta per cominciare.
Taggart: “Oggi assistiamo a una riedizione della finale del Survivor of the Ring 2015! In quell’occasione Aaron Kirk riuscì ad aggiu… El, chi ha scritto queste indicazioni? In quella finale c’era Skyblue.”
Kokone: “Non lo so, ma a me hanno dato le battute di Lover, senti qua: El Kokone sbadiglia e si chiede perché nel wrestling ci si debba sempre picchiare.”
Lover: “Il foglio però ha ragione, io ce l’ho un po’ di sonno!”
Kokone: “Stanno tagliando i fondi, Lover, non vorrei dirtelo così, ma visto il tuo impegno sul lavoro potresti essere il prossimo a lasciarci.”
Facepalm di Taggart.
Taggart: “Provo a dare un’informazione utile: questo match non sarà coperto dalle nuove WBFF Rules, è un match senza squalifiche, abbiamo concesso la più totale libertà a questi tre grandi wrestler.”
Main event: Aaron Kirk vs Paul DeSade vs Sheenan
Derek Williams effettua i controlli di rito, Sheenan osserva i suoi avversari come farebbe un predatore, dal canto loro sia Paul DeSade che Aaron Kirk sembrano più che altro concentrati su se stessi, si sciolgono i muscoli, ripassano qualche informazione.
Williams si fa da parte, si può iniziare!
DIN DIN DIN!
I tre wrestler si avvicinano contemporaneamente ma molto molto lentamente al centro del ring, a piccoli passettini, la testa alta a ispezionare ogni movimento degli avversari.
Aaron Kirk riesce a colpire Sheenan con un pugno, poi lo manda alle corde con una Irish Whip che viene rovesciata, Kirk viene accolto in corsa da Paul DeSade che lo lancia in aria con un Back Body Drop! Ma Kirk rotola sulla schiena dell’avversario e atterra in piedi, cinge il bacino di DeSade per un German Suplex! Ma DeSade resta ancorato al tappeto, Sheenan allora colpisce il rampollo della famiglia DeSade con una Queixada! Ma DeSade evita e il colpo prende in pieno Aaron Kirk che ancora provava a schiodarlo dal tappeto ed effettuare il German Suplex.
Kirk crolla su un fianco e finisce per aggrapparsi alle corde, Paul DeSade colpisce Sheenan con una gomitata frontale costringendolo ad arretrare, e poi lo abbranca… PER LA FIGHT OFF YOUR DEMONS!
Ma Aaron Kirk arriva alle sue spalle e RIESCE A METTERE A SEGNO IL GERMAN SUPLEX! Contemporaneamente, DeSade teneva Sheenan in posizione di Inverted Powerslam, e lo slancio dovuto al German Suplex fa volare via Sheenan con una Inverted Fallaway Slam!
Mossa eccellente per Kirk che prova il primo schienamento dell’incontro, su Sheenan:
1…
2…
NO!
Lo scozzese si avvicina a Paul DeSade, che però è lesto a mettersi a sedere e lo colpisce con un pugno in pieno volto! Kirk si gira per proteggere la faccia, DeSade si rimette in piedi e rincara la dose con una serie di altri quattro pugni sferrati con entrambe le mani, lancia Kirk alle corde… Rydeen Bomb!
Ma prima che DeSade riesca a mettere a segno la manovra Sheenan lo sorprende alle spalle con uno School Boy pin:
1…
2…
NO!
DeSade tiene il braccio di Sheenan intrappolato e, dando sfoggio di un’agilità notevole per la stazza, va per un Oklahoma Roll!
1…
2…
NO!
Sheenan si rimette in ginocchio.
E KIRK GLI CORRE INCONTRO PER UN BRIGHT KICK.
Che Sheenan evita, per poi atterrare Kirk con un Drop Toe-Hold e CHIUDERE UNA CROSSFACE! Paul DeSade interrompe subito con uno stomp, sia Kirk che Sheenan cominciano a rialzarsi ma sono fortemente intontiti, si avvicinano alle corde.
E PAUL DESADE LI GETTA FUORI ENTRAMBI CON UNA DOPPIA CLOTHESLINE!
Il #1 Contender all’Undisputed WBFF Heavyweight Championship scende dal ring, solleva la tendina, sfila un tavolo e due sedie: il tavolo lo fa scivolare sul ring, le due sedie se le tiene.
Per prima cosa mette una sedia sotto la testa di Sheenan, carica il colpo.
ONE MAN CON-CHAIR-TO. A SEGNO! Sheenan rotola via in preda al dolore, Paul DeSade si avvicina a Kirk per ripetere la stessa manovra.
MA SHEENAN LO COLPISCE ALLE SPALLE CON I GRADONI D’ACCIAIO!
Il colpo, subito sulla nuca, è tremendo, Sheenan finisce in ginocchio, dopo il One Man Con-Chair-To subito lo sforzo è stato forse eccessivo, il brasiliano crolla a carponi.
Kirk è ora, per l’azione dei due avversari, il wrestler più fresco: prova a sfruttare questo vantaggio afferrando Sheenan per i capelli e portandolo sul ring, aspetta che si alzi, si porta dietro entrambe le sedie.
SPRING AWAKENING DRITTO SULLA SEDIA.
A SEGNO!
E PIN:
1…
2…
NO!!!!
Sheenan alza la spalla e si mette da parte, Kirk riprende la sedia…
Ma Paul DeSade entra nel ring e gliela sfila alle spalle, E LO COLPISCE CON UNA SEDIATA SULLA NUCA!
Kirk crolla in ginocchio, Sheenan è in ginocchio e fa fatica a rialzarsi, Paul DeSade afferra il tavolo, lo apre. Rialza Sheenan, lo manda alle corde con una Irish Whip…
PAIN SACRIFICE SUL RITORNO, CHE SPACCA IL TAVOLO A METÀ E DANNEGGIA ANCORA SHEENAN.
Pin!
1…
2…
3!!!
NOOOOO!!!!
SHEENAN ALZA ANCORA LA SPALLA!
Paul DeSade si rialza, si passa una mano nei capelli, ma viene subito aggredito da Aaron Kirk che chiude una Wrist Lock e mette a segno due calci alti, manda Paul DeSade alle corde e si lancia da lato opposto PER INCROCIARLO CON UN BRIGHT KICK!
MA PAUL DESADE ALZA ANCH’EGLI LA GAMBA E I DUE SI COLPISCONO A VICENDA CON IL BIG BOOT!
E così abbiamo tutti e tre i wrestler al tappeto!
IL PUBBLICO RUMOREGGIA!
L’inquadratura si sposta sullo stage, abbiamo… I TRE CAMPIONI PER I TRE FIRST CONTENDER SULLO STAGE!
Ci sono Daniel Stuart, Crystal Houghton e Gaijin!
L’incontro non è coperto dalle WBFF Rules, i tre campioni sono liberi di intervenire senza far scattare la squalifica né subire multe o sospensioni dalle contese.
E i tre circondano il ring… ma non entrano.
Aaron Kirk è il primo a rialzarsi, nota la presenza di Crystal Houghton e la saluta con la mano, afferra Paul DeSade, che pure si stava rialzando, per i capelli, chiude una Standing Armlock, prova a portarselo al tappeto con un Hip Toss, che va a segno, prova una Ground Headlock… ma Sheenan interrompe la sequenza con uno stomp, afferra Kirk per i capelli, lo colpisce con un paio di pugni diretti alla fronte, lo porta all’angolo.
TIDAL KRUSH A SEGNO!!!
Kirk si lascia scivolare contro l’angolo per finire al tappeto, Paul DeSade raggiunge Sheenan, lo colpisce con una ginocchiata al costato, Sheenan però reagisce e mette a segno una Chop! E POI LO SOLLEVA PER UN BRAINBUSTER! È IL LION-BUSTAH DI JACK LEONE! DRITTO SULLA SEDIA D’ACCIAIO!
E VA A SEGNO! PIN SU DESADE:
1…
2…
NO!!!
DeSade si rigira, Sheenan vede un’occasione. Il #1 contender all’Undisputed Championship si rialza lentamente.
E questa lentezza la rende una preda facile.
SPEAR
OF
THE
FEAR
La mossa va a segno, spinge Paul DeSade contro l’angolo, lo fa barcollare per qualche secondo. Sheenan, vedendolo ancora in piedi, carica la propria mossa più decisiva, la Skullscraper.
Inizia a ruotare.
E KIRK LO COLPISCE CON UN LOW KICK DRITTO ALLA TESTA QUANDO ERA GIÀ ANDATO AL TAPPETO.
Sheenan rotola e si riprende, Kirk si stava dirigendo verso Paul DeSade al tappeto, Sheenan lo intercetta e lo colpisce con uno Shoulder Block, poi va alle corde per un Elbow Drop ma Kirk evita, si rialza, Sheenan va alle corde.
E PROVA UN’ALTRA SPEAR OF THE FEAR!!!!
MA STAVOLTA KIRK LO MANDA A VUOTO!
Sheenan impatta contro l’angolo, barcolla, Kirk lo solleva. TELEGRAPH ROAD A SEGNO. Kirk scuote la testa, si batte il pugno sul petto, si fa forza.
E AFFERRA LE GAMBE DI SHEENAN PER CHIUDERE LA HUMBLER.
Sheenan è ancora intontito dai due colpi appena ricevuti proprio sulla testa, Kirk ha campo libero.
E CHIUDE LA HUMBLER.
Sheenan tende la mano per cedere quasi immediatamente, ma si impedisce di farlo. La richiude a pugno e fa segno “no” col dito all’arbitro. Ma sta chiaramente soffrendo molto, prova ad afferrare il tappeto con la mano per avere un anti-stress.
Tende la mano per cedere.
MA PAUL DESADE AFFERRA KIRK PER I CAPELLI E LO GETTA FUORI DAL RING!
Daniel Stuart si mette in piedi sull’apron ring, Paul DeSade scatta sulla difensiva, lo guarda negli occhi.
Ma si volta verso Sheenan, lo solleva tenendolo per i capelli, carica il movimento con la gamba.
AFTER
LIFE
RESTRAINT
Schienamento:
1…
2…
3.
DIN DIN DIN!
Testo nascosto - clicca qui
Vincitore: Paul DeSade
Kirk è fuori dal ring, Crystal lo raggiunge, gli solleva il mento con un dito, Kirk la accoglie con una smorfia di dolore. La Rossa lo guarda negli occhi e sorride. Kirk rotea i suoi, di occhi. Crystal lo lascia andare e va via, con notevole grazia per essere Crystal.
Gaijin sale sul ring, afferra Sheenan per la faccia, è in Juggler Mode, forse per la sconfitta appena patita da Sheenan, forse per qualche sconosciuto stato interno. Si abbassa a sussurrare qualcosa di indefinito all’orecchio del brasiliano, la telecamera non riesce a captarlo. Detto quanto doveva dire, lo abbandona al tappeto.
Daniel Stuart resta in piedi sull’apron ring, Paul DeSade lo osserva, soddisfatto della vittoria, Daniel Stuart lo osserva invece beffardo e, lentamente quanto teatralmente, comincia ad applaudire la vittoria del wrestler del Maryland.
Paul DeSade scatta per acchiapparlo, ma Stuart salta giù dal ring ridendosela, segue gli altri due campioni fuori.
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WBFF
BLOOD IS THE KEY...
Credits:
Hammer (Jax vs Crashindenton; grafica)
Heavans (Beatrice vs Alcide; assemblaggio)
Wordlife (Bluebird vs Sophitia)
Kirk (Main event)
Utenti (promo)
[Modificato da GregorHeavans 17/11/2017 18:59]