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Extreme Desperation 2016

Ultimo Aggiornamento: 29/07/2016 19:08
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29/07/2016 19:04
 
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Spogliatoio della Chaotic Existence, mai come stasera è stato così carico di persone.
John Kratos è posizionato in modo che possa rivolgersi a tutti, vediamo il tag team Black Violence & Wizard, il badasser in lotta per il King of Fight Zed, il paranoico mastino infernale Jacob Lamda, il fotografo oscuro Sander Estecado, la manager e allieva della scuola Amanita Phalloides, il potenziale erede e British Warrior Drake Kratos, il palestrato che ama i suoi muscoli Dominic McGuire, il triste ma carismatico Mark of Sorrow, i due non-messicani in tag team che parlano spagnolo Heaven & Hell, e il capo palestra, il virile baffuto Uncle Mukki.

Kratos: “Io non so ancora se questa sarà l’ultima riunione interna alla Chaotic Existence, non dipenderà da me, ma soltanto da voi. Se deciderete di abbracciare ancora una volta l’ordine caotico di questa fazione allora il nostro futuro continuerà. Bloody Desperation, Extreme Hell, TWP, VDW, JLW, non importa dove ci troveremo, saremo sempre all’altezza della situazione. Perché in questo gruppo non ho scelto di lasciare il mio nome, ma ciò in cui credo. Dal caos veniamo, al caos torniamo, ormai è una lezione che avete appreso tutti. Questo non fa di noi dei vincenti, non siamo gli MVP delle federazioni perché l’ego non fa parte della nostra personalità.”

Il Bald Basterd sembra parlare dal cuore, è il mentore di questo gruppo, lo ha visto nascere, crescere, morire e rinascere dalle ceneri, lo ha lasciato in libertà come un padre nei confronti del figlio e poi è tornato per riconciliarsi con la sua creatura.

Kratos: “Certi tizi nascono con il cucchiaio d’argento, cantava John Fogerty. A noi non è stato dato questo privilegio, siamo individui che non sono mai riusciti ad adattarsi alla società in cui ha vissuto. Anita… lei è stata usata per il suo corpo, non contava nulla cosa ci fosse nella sua testa, era una donna copertina da riviste di moda, costretta a tenersi ai limiti dell’anoressia. Anjeh… ha vissuto la guerriglia sulla propria pelle. Kosovo, Serbia, è stato in posti che non coprono le prime pagine dei giornali perché non hanno una Torre Eiffel in copertina. Eddie… ha trascorso mesi dietro le sbarre e ha perso la carriera di lottatore per qualche canna, è la prova dell’ipocrisia di ciò che ieri era sbagliato e oggi è giusto, ma nessuno gli ha chiesto scusa. Drake… lui ha provato che nella vita di tutti i giorni non puoi essere l’eroe dei tuoi ideali, che ogni buona azione non è vista con fiducia, perciò deve continuare a idealizzare la figura che vorrebbe essere. Jacob… è cresciuto con un idolo sportivo ed è stato cancellato dalla storia per un momento di follia. Censure, blocco della memoria, la storia è scritta dai vincitori e dai sopravvissuti, mai dai vinti. Sander… il suo amore per la fotografia viene spesso visto come la soglia della follia, le sue opere incomprese all’occhio nudo dello spettatore casuale. Siamo reietti e abbiamo trovato una famiglia, perché non c’è altro modo per definire la Chaotic Existence, siamo in un luogo di libertà dove nessuno deve fingersi o sottomettersi alle regole della società.”

Il discorso dello Spartano è carico, stasera è motivato, vuole tutto ed è pronto a ottenerlo.

Kratos: “Sul mio percorso mi attende un mostro che porta il nome di una creatura della mitologia, il Kraken, dominatore degli abissi marini. Der Kraken, il suo nome stimola il mio istinto distruttivo, se non lo vedrò come un essere umano mi sarà più facile massacrarlo, sottometterlo alla mia volontà. Io sono il Caos venuto per distruggere l’Ordine, il guerriero che proviene dalla sabbia, stasera come in passato. Non gli permetterò di avere la meglio su di me, perché stasera è lui l’invasore, ed è mio dovere eliminare il mostro e salvare la federazione per cui combatto. Lo stesso Kratos, ma al servizio della WBFF Wrestling. Quindi, miei fieri compagni, stasera sarete liberi di decidere se rimanere o andarvene, qualunque sia la vostra decisione ricordate le mie parole… io sono qui e lo sarò per sempre. Il guerriero non si tirerà mai via da una battaglia e l’affronterà a testa alta. Abbiamo lasciato il segno e continueremo a farlo.”

Il gruppo pare determinato, ci sono tante battaglie ad attenderlo. Cinture di coppia, King of Fight, Kratos vs Kraken, così tanto in gioco e così poco tempo per decidere il futuro del gruppo. La Chaotic Existence è giunta al crocevia, quale sarà la sua direzione dopo questa notte non ci è ancora dato saperlo.



"Il giorno della battaglia è arrivato, l'epilogo della grande carriera del guerriero greco, John Kratos, si compirà quest'oggi."

Davanti alla telecamera si presenta il Kaiser del Kommando, Heinz Lieder.

"Purtroppo, non tutti gli uomini del Militarlager saranno qui a salutarvi, sono in Germania a Dresda, a prepararsi per la fine dell'estate che ci ha visto fallire... Per l'autunno della caduta dei nostri nemici.
E' tutto pianificato e tutto inizierà stasera, quando il baluardo del caos crollerà sotto i colpi del nostro ordine."

Sorrisetto sadico del Kaiser.

"Der Kraken."

Il gigantesco mostro mascherato si presenta al fianco di Lieder, come sempre sbuffando rabbioso. Il Kaiser riprende a parlare.

"Avrei potuto affrontarti io stesso, Kratos... Ho già avuto modo di dimostrarti che sono meglio di te, detenendo ininterrottamente il titolo della federazione che abbiamo condiviso, ma non è questo quel che voglio.
Il Kaiser è grande, il Kaiser è forte, il Kaiser non può essere sconfitto.
Tutti sanno questo."

Con le mani fa il tipico gesto che accompagna una ovvietà.

"Ma se sarà un allievo del Kommando Militarlager a sconfiggerti, se sarà il nostro metodo di allenamento, il nostro sistema di selezione e preparazione dei soggetti a metterti per sempre KO, nessuno... NESSUNO al mondo potrà dubitare del valore e della pericolosità del mio Kommando."

Il Kaiser indica lo schermo, indirizzato a Kratos.

"Tu e tutti quelli come te, non potete capire. Affidate le vostre vite al caso... E amate definirlo caos.
Procedete a tentoni nel buio dell'ignoranza, della mancanza di coscienza, fate quel che vi passa per la mente in ogni momento... Ma questo..."

Lieder batte una mano sull'enorme Kraken.

"Questo è il frutto di anni di preparazione, un piano studiato e portato avanti con un solo scopo, la supremazia, totale. Non la ricerca del successo, non la voglia di sfide, non la fama personale.
LA SUPREMAZIA TOTALE."

'WOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO' un verso brutale dalla maschera del Kraken.

"Questo mio soldato, questa mia arma, ha perso tutto ciò che aveva... La possibilità di lottare per il suo Kaiser, per il suo Kommando. Ma oggi...
Questo soldato torna libero. Libero di lottare per il suo credo, con fedeltà e con tutto quel che ha accumulato in questo periodo di esilio dalla battaglia."

Un lungo silenzio, il Kaiser osserva la telecamera con i suoi occhi glaciali.

"E' il momento... Di liberare il Kraken!"

Camera WOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH



Taggart: Crystal Houghton, ladies and gentleman, pronta a lottare per riconquistare ciò che un tempo era chiamato Survival Championship, ed oggi prende il nome di Indipendent Championship.
Kokone: A difendere il titolo appena conquistato, il campione David Barriage, fiero e tronfio come sempre nel presentarsi al pubblico, pronto a mettersi in gioco!

Match 5#: INDIPENDENT Championship WBFF Rules Match: David Barriage (c) vs Crystal Houghton


Kokone: Hold on a second...Barriage sembra non aver intenzione di raggiungere il ring, anzi, si ferma sullo stage e si fa passare un microfono.

DB: "Quando ho creato questa cintura l'ho chiamata Indipendent Championship ma nessuno di voi stupidi e nemmeno tu Crystal vi siete mai fermati a pensare perchè avessi dato questo nome al MIO titolo.
Questa non è proprietà della WBFF nonostante ne porti il nome, il WBFF Indipendent Championship è proprietà di David Barriage e io posso farci quello che voglio QUANDO voglio..."

Barriage sorride beffardo mentre sul ring l'espressione di Crystal è furente.

DB: "... ed è per questo motivo che ho deciso che questa sera non ci sarà nessun incontro per il WBFF Indipendent Championship! Tu, Crystal, non mi hai certo impressionato con i tuoi stupidi teatrini da bar. Ti ho 'promesso' una title shot solo per poi togliertela da sotto il naso e guardare la tua espressione mentre lo facevo..

... E voi -Barriage indica il pubblico- non vi meritate nulla e dovreste ringraziare il cielo anche solo per aver avuto la possibilità di ammirarmi per qualche minuto.

In ogni caso... questa sera non ci sarà nessuna difesa di questo titolo perchè, semplicemente, NON VE LO MERITATE!

Enjoy your holidays!!"

DAVID BARRIAGE SORRIDE BEFFARDO E LASCIA LO STAGE SOMMERSO DA UNA PIOGGIA INCREDIBILE DI FISCHI MENTRE CRYSTAL LO OSSERVA FURENTE DAL RING.


Parte la theme song di Crystal, la quale ovviamente è tutto fuorchè felice dell'esito della contesa, e fa ritorno nel backstage parecchio incazzata.

Kokone: Credo che questa mossa verrà pagata a caro prezzo da Barriage, di fatto si è rifiutato di salire sul ring e difendere il titolo da lui stesso rinominato!
Taggart: Credo che al ritorno dalla chiusura estiva ne vedremo delle belle in merito...



Backstage WBFF. Gli Uber Alles stanno conversando tra loro mentre si preparano per il match di stasera. Tra un esercizio e l'altro Wolff manifesta un sorriso soddisfatto, nonostante sia al contempo concentrato sul riscaldamento.

Wolff: Che dici, la smetteranno di sottovalutarci? Abbiamo dimostrato di essere due macchine da guerra. In singolo, in coppia. Ed ora? Abbiamo dato prova di essere anche degli strateghi. Sono caduti nello stesso gioco. I grandi potenti pensavano d’averci in pugno ma abbiamo avuto noi l’ultima parola. Abbiamo giocato l’asso vincente, abbiamo cambiato le domande quando loro pensavano d’avere le risposte.
Se penso a quante volte nella mia carriera sono stato considerato solo di classe B, quante volte sono stato ritenuto solo la ruota di scorta del carro. D'ora in poi non accadrà più, David Wolff è sinonimo di pericolo. Tu sei già una garanzia, ma io devo impormi come il lupo dominante della federazione... Il pericolo diverrà minaccia, poi si tramuterà in onda d'urto, infine in danni irreversibili.

L'Anti-Hero fa una pausa e compie un esercizio per i muscoli delle cosce.

Wolff: Ho ancora un riscatto da ottenere, non sono disposto ad accettare la superiorità di alcuni dei lottatori che sono riusciti a spuntarla contro di me e, stanne certo, prima o poi avrò la mia vendetta. Gente come Heavans, o Jumala, pensa di essere migliore di me. Ma oggi vedo quel che è accaduto in passato sotto una luce diversa. Oggi, nomi come quelli, non appartengono più a wrestler che mi hanno sconfitto, ma a wrestler che sono stati così fortunati da sfuggire ad un atroce destino, un fato scritto ma non ancora compiuto.
Nell’ultimo episodio di Bloody Desperation abbiamo shockato l’audience, abbiamo dimostrato chi tiene veramente il coltello dalla parte del manico. E nonostante questa sera combatteremo insieme, nonostante ambiremo ai WBFF World Tag Team Titles, uno dei miei obiettivi principali sarà quello di lanciare un segnale chiaro a tutti i miei detrattori. Non ho più intenzione di subire battute d'arresto, sono un treno in corsa privo di freni e loro, tutti loro, è come se fossero stati legati alle rotaie dal destino. Prima o poi...

Il lupo di Norimberga lascia volutamente la sua ultima frase in sospeso, nel frattempo riprende i suoi allenamenti.
L'Unsterblich, dopo aver appena riscaldato i muscoli di braccia e spalle, si ricompone ed emette un gemito gutturale a labbra socchiuse. Fissa per lunghi istanti il suo partner, poi finalmente prende la parola.

Völkermord: "Posso comprendere la tua frustrazione e probabilmente sono l'unico in grado di farlo. Fin da quando ero un ragazzo ho avuto subito chiaro come funzionasse questo mondo, le mie idee però non piacevano alla società. Meglio vivere un'eterna illusione piuttosto che accettare la realtà per come si presenta ai nostri occhi.
Ho compreso che sogni e speranze non sono nient'altro che processi chimici del cervello umano e che non esistono canali che possano trasporli nel mondo reale. Che in natura sopravvive e si distingue solo il più forte, colui che sa come imporsi sugli altri. Che esistono creature destinate al successo, altre all'oblio.
Essere vincenti però ha un prezzo, sottopone al giudizio altrui. Tu per loro sei un criminale, un bruto che farebbe meglio a trascorrere il resto dei suoi giorni in gatta buia. Continueranno sempre a dirti che gli uomini sono tutti uguali, che hanno pari diritti e pari opportunità. Ma perfino questi, David, in fondo sanno di essere nel torto."

...

Völkermord: "E' per questo che ho deciso di iniziare a combattere, perchè la lotta è il mezzo più pratico, valido, chiaro ed evidente per dimostrare quanto la legge della giungla sia in vigore anche nelle metropoli del mondo civilizzato. Il nostro popolo ha compiuto imprese sbalorditive, ma saremo sempre odiati solo perchè verremo visti come i migliori dagli occhi degli invidiosi. Noi siamo gli eletti, e oggi forse ne offriremo un'ennesima prova.
Se oggi entri in un café e ammetti di sposare alcuni di quelli che furono gli ideali del Reich ti mettono in manette. Eppure il mondo stesso sottopone ognuno di noi ad una vera e propria selezione naturale, giorno dopo giorno. Se fingi di non saperlo è solo perchè hai fallito e sei stato escluso dalla via per il successo. Io preferisco averne consapevolezza e camminare a testa alta, senza guardare in basso i miei piedi che calpestano le ossa degli indegni."

Il colosso di Berlino poggia un piede su una panca, sistemandosi uno knee-pad sul ginocchio, poi fa lo stesso con l'altra gamba.

Völkermord: "Schemi, stereotipi, luoghi comuni. Sono queste sciocchezze le fondamenta del mondo di cui credono di essere padroni, di quella realtà che credono di poter influenzare e regolare. Fin da quando ho iniziato a lottare in WBFF, ECF e JLW sono stato ritenuto una montagna di muscoli senza cervello, una belva capace solo di distruggere e di farlo in totale assenza di criteri razionali. Non so se dopo il sabotaggio di Bloody Desperation alcuni si ostineranno a ritenermi tale e non nascondo che non mi stupirebbe affatto.
Ora sanno che non possiamo essere controllati in nessun modo. In tutto questo tempo ho inscenato una farsa volta a ricambiare il favore a Jack, l'uomo che ha valorizzato il mio talento esportandolo fuori dalla JLW. Sono stato al gioco di Denny e ho studiato le sue mosse per rifletterle contro di lui.
Ma questa notte non ci saranno trucchi, nè inganni. Al contrario dei nostri avversari a noi non serviranno maschere, teschi giocattolo o cappelli da cowboy per costruirci una vera identità da campioni di coppia WBFF.
Saranno la nostra azione coordinata, il controllo del ring e la devastazione gli elementi che porteranno il nome degli Uber Alles sulla vetta di questo business."

David ragiona sulle parole del mastodontico alleato e riprende il discorso, non prima di aver terminato una serie da 200 squat.

Wolff: Ora ti racconterò una storia simile alla tua giusto per farti capire la quantità di rabbia che ho dentro. Hai presente - immagino - i vari James McFist, Gregorian Heavans, Emyx Riddle? Ecco. Sono tutte mie vecchie conoscenze dell’Extreme Combact Federation. Ai tempi avevo appena iniziato. Dopo pochi match presi a calci l’allora Underground Champion JAX in un no holds barred match, la sua stipulazione preferita. Fu allora che iniziarono a notarmi.
Il primo fu Lothar…si insomma Steppenwulf. Nonostante fallii il tentativo di diventare Underground Champion quando il titolo era in mano a Spencer, mi prese sotto la sua ala. Ogni settimana mi invitò a essere accondiscendente con il pubblico, a ringraziare sempre i tifosi. Certo mi diede lezioni di hardcore wrestling e mi insegnò molto ma... il suo atteggiamento mi limitava.
Insieme sconfiggemmo i Rush Hours e altre coppie. Poi spuntò fuori Nandapal Klose. Si proprio lui. “The Best High Flyer in The World” come ama farsi chiamare. Prima donna del cazzo. Sempre a darmi del poppante, sempre a dirmi che non ce l’avrei mai potuta fare, che ero sempre la ruota di scorta dei German Wolves, che Steppen sbagliava a tenermi con lui.
Conquistammo i titoli in ECF e R-PRO. Poi presi la mia strada. Ricordi quello che successe al Pyramid Of Death? Quando quel tizio con la maschera da licantropo intervenne nel match per attaccare Lothar? Tutti incolparono me. Soprattutto Klose. Questo perché? Perché al match di qualificazione ero stato sconfitto da Lothar.

Il viso di Wolff si fa furente al ricordo e tira un pugno al sacco da boxe che per poco non si stacca dalla catena che lo tiene appeso al soffitto.

Wolff: Al solo ripensarci… ora capiranno cosa hanno creato. Hanno risvegliato la bestia. Qui in WBFF mi è stata data l’occasione di essere me stesso. A Maniacs mi sono preso il King of Fight e l'ho mantenuto a lungo stretto alla mia vita, finchè quel beone di Heavans non me l’ha strappato a People’s Choice in quel first blood match. Stasera, Völkermord, voglio dimostrare che il lupo di Norimberga non è finito, che è più affamato di prima, che ha ancora molte gole da sgozzare a morsi.

Ad un tratto il Berliner Annihilator interrompe bruscamente i suoi allenamenti, piazzandosi a pochi centimetri da David Wolff. Lo fissa con aria di sfida, mantenendo tutti i muscoli del corpo in tensione. Il suo sguardo è agguerrito.

Völkermord: "E' davvero questo ciò che vuoi? Uh?"

Lo spintona! Vuole provocarlo, indurlo a far emergere il peggio di sè.

Völkermord: "Dimmi, David, vuoi davvero lasciare quest'arena con una scia di sangue alle tue spalle, cosicchè nessuno osi più in futuro mettere in dubbio il tuo vero valore?"

Altro spintone, Wolff digrigna i denti con rabbia, facendo nuovamente un passo avanti verso il suo alleato.

Völkermord: "Questa non è un'occasione, ma L'OCCASIONE, quella giusta. Possiamo batterli, TUTTI. Non ci saranno molte altre opportunità per mantener fede al nostro nome. Oggi ci imporremo su chiunque, saliremo su quel gradino che ci porrà al di sopra di ognuno di loro. UBER... ALLES."

L'Unsterblich adesso poggia con vigore le proprie mani sulle spalle del suo partner.

Völkermord: "Ho ascoltato la tua storia.
Tu hai ascoltato la mia.
Adesso è giunto il momento di scriverne una nuova. Insieme.
Al contrario di tutte le altre che conosci, però, questa non sarà una storia con un lieto fine. Perchè il genere di massacro che la WBFF sta per conoscere causerà alla gente che assisterà al nostro match innumerevoli notti insonni.
E vissero tutti turbati e inorriditi. E' questo l'unico lieto fine che sono disposto ad accettare."

Wolff si lascia caricare a dovere dalle parole dell'Unsterblich. I due tedeschi sembrano due ordigni innescati, si attende solo l'esplosione sul ring. David urta i pugni contro il petto di Völkermord, quest'ultimo sorride e annuisce soddisfatto. Poi i due Uber Alles si portano altrove, il cameraman li riprende da dietro mentre camminano fianco a fianco.

Camera fades.



Taggart: “È da gennaio che il Greek Warrior si ritrova a essere sfidato da qualcuno che è rimasto misterioso per mesi. Ora sappiamo tutti la sua identità, Der Kraken del Kommando Militarlager, un combattente al servizio di Heinz Lieder.”
Kokone: “Se vuoi il mio parere, John, Kraken è un avversario ancora più adatto a Kratos che il leader del team, sarà una sfida fra mostri, persone che non hanno problemi a spingersi oltre la brutalità più estrema.”
Taggart: “Dunque, godiamoci questa sfida fra il leader della Chaotic Existence e il mostro incontenibile del Kommando!”

John Kratos vs Der Kraken [Non Title WBFF Rules match]


Ingresso pomposo per il “Greek Warrior” John Kratos, che indossa la sua armatura da oplita spartano. Non ci sono i compagni della Chaotic Existence al suo fianco, ma un gruppo di guardie che sembrano uscite dal film 300 per le vesti rosse e le lance. Tutti si posizionano in posizione di Falange, lasciando che gli scudi facciano da ponte per premettere a Kratos di camminare sopra di essi.
Il Bald Basterd avanza, camminando sopra alla falange spartana, poi raggiunge il ring, dove si rivolge all’esercito spartano.

Kratos: “VAAAAAAAAAAAAAAAAAI!”
Parte il coro “Vai, Vai, Vai” da parte dei guerrieri armati, è un grido che significa ‘forza’ ma anche ‘vittoria’. Il Desperation Iron Man Champion è sul ring e lascia cadere lo scudo e il suo elmo, negli occhi si evince la sua determinazione a trionfare anche stanotte.



Non è da meno il tema d’ingresso del Kommando Militarlager! Con i Rammstein in sottofondo, fa il suo ingresso il mostro di Dresda, che si presenta a petto nudo con i pantaloni neri tipici di chi compete per il team. La maschera del Kraken è interamente nera, larga e squadrata copre tutto il viso e rende impossibile riconoscere le fattezze di chi la indossa, ha aperture orizzontali per gli occhi e per la bocca che però è 'sigillata' come quella della maschera di Hannibal Lecter, dal momento che il Kraken non parla mai ma si limita ad urlare e fare altri versacci nei microfoni. Infine dalla maschera partono dei lunghi dreadlocks neri, che ricordano a loro volta dei tentacoli.


John Kratos e Der Kraken sono a confronto, l’arbitro Eric Adams, specializzato nelle sfide Hardcore, è pronto a dare il via alla sfida.

1.97 metri x 119 kg – John Kratos
2 metri x 120 kg – Der Kraken
Per una volta, non è il Bald Basterd ad avere il vantaggio fisico, anche se si tratta di una piccola differenza, quasi impercettibile all’occhio umano.

Taggart: “Aspettatevi il peggio individuale da questi due lottatori, siamo a Extreme Desperation, Kratos farà di tutto per rendere questo match il più prestigioso dell’intero 2016 in un evento così importante!”
Kokone: “Sai a cosa sto pensando? La parola Kraken ha portato parecchia sfortuna nell’ambiente WBFF Wrestling. Sembra come una minaccia che incombe sulla federazione, Kratos ha il dovere di difenderla dall’invasore del Kommando che è qui per lasciare un messaggio: lui vuole portare distruzione e abbattere una fra le icone della federazione davanti al suo pubblico.”

DIN DIN DIN.

La sfida ha inizio e il Kraken parte subito all’attacco, devastante TINTENSKIZZE, un Inverted Powerslam. Il Greek Warrior viene scaraventato contro le corde, ma resiste, non crolla a terra. Lui ha una reazione piuttosto naturale perché usa la tecnica ‘segreta’ della Chaotic Existence School… REBOUND LARIAT!
Anche il Kraken rimbalza fino a toccare le corde, ma nemmeno lui va giù.
Si torna in una fase di stallo e i due lottatori si dedicano a un Collar & Elbow Tie Up che fa tanto Old School. E come se non bastasse, appena si ritrovano in parità, ha inizio il cosiddetto Criss Cross, i lottatori rimbalzano alle corde per cercare di spiazzarsi a vicenda.
Non c’è la Pounce, e nemmeno la Spear o la Gore.
Non succede nulla, al termine del Criss Cross sono di nuovo l’uno di fronte all’altro, e il Wrestling lascia spazio alla lotta più becera e sporca.

RISSA, RISSA, RISSA!
Pugni a volontà da ambo le parti, pugno destro per attaccare e avambraccio sinistro per pararsi. Gli attacchi sono violenti, con una percentuale tecnica dello 0%.
Il Kraken riesce a uscire indenne da questa battaglia e travolge il rivale con una Shoulder Block che lo fa volare oltre la terza corda. KRATOS VOLA FUORI DAL RING!

Taggart: “Un inizio di quelli duri e crudi, non sono sorpreso, questi sono due mostri assetati del sangue dell’avversario, vogliono farsi male, lacerarsi a vicenda.”
Kokone: “Eh, purtroppo è proprio così!”

Der Kraken si avvicina a una barricata… MA CHE FA? LA STA SRADICANDO DALLA SUA POSIZIONE. Il mostro tedesco solleva la barricata… E LA USA COME ARIETE!
Sbaaaaaaaaaaaaaaam.
Colpo violentissimo che travolge il Greek Warrior.

LA FRONTE DEL GRECO COMINCIA A SANGUINARE!

SANGUE AMARO VISTA LA SITUAZIONE!

Der Kraken solleva ancora la barricata e si prepara a usarla di nuovo contro Kratos, ma lui usa il suo SPARTA KICK! Big Boot a mezz’aria… E LA BARRICATA VOLA ADDOSSO AL KRAKEN.
Woaaaaaaaaaaaaah.
Manovra di altissimo livello!

THIS IS AWESOME!

Taggart: “Ormai i nostri fan sono già in visibilio perché questo è un match 100% WBFF, dove la violenza è di casa.”
Kokone: “WBFF Rules match, bitches!”
Taggart: “Quel bitches alla fine fa un po’ troppo 2005…”
Kokone: “Eh, nel 2005 ancora non mi trombavo tua moglie, che tempi.”

John Kratos sale sulla barricata sradicata e afferra il Kraken vicino a lui, con il suo sangue che gli gocciola dalla fronte gli bagna la maschera che ricopre il volto del mostro.

CHAOTIC SOUL!
Crucifix Stand con lancio sulla barricata a terra.
SBAAAAAAAAAAAAAM!
Un colpo potentissimo.

Kratos: “VAAAAAAAAAAAAAAI!”

The Spartan osserva il pubblico della WBFF Wrestling, in piena estasi distruttiva va a prendere un pannello di vetro, il Panel of Glass, poi lo appoggia in verticale alle ginocchia di un fan seduto. Il fan non sembra avere paura, ma quando Kratos trascina Der Kraken capisce qual è il suo piano.

Taggart: “John, non farlo, c’è un normale essere umano non allenato dall’altra parte!”
Kokone: “Però quando io ti dico John non farlo mica mi ascolti, stronzo d’un John Taggart.”

OH
MY
GODDESS.

SOUL INSANITY!

Belly to Belly Suplex verso il pannello di vetro ai danni di Der Kraken.

CRAAAAAAAAASH.
Brutale, violento, selvaggio, ci sono altri 46 termini del vocabolario per descrivere l’azione, ma questi tre sono più che sufficienti!
Il fan non pare essersi fatto del male perché a subire l’impatto è stato il tedesco.
Il Bald Basterd scalcia la carcassa del Kraken a terra, poi decide di sollevarlo e cerca di caricarlo sulle spalle, ma non ci riesce.

VERSINKEN, lo Stalling Vertical Suplex da parte del wrestler del Kommando.
E VA A SEGNO!
SUI COCCI DI VETRO.

CRAAAAAAAAAAAAAASH.
Rumore propagato dai tanti cocci di vetro a terra, il Greek Warrior subisce un altro colpo brutale mentre il Kraken appoggia un braccio su un fan robusto per tenersi in piedi.
I DUE STANNO ORMAI LOTTANDO FRA LA FOLLA DELL’ARENA.

Kokone: “Quando ero ragazzo non so quanto avrei dato per stare in mezzo al pubblico in una sfida che coinvolge due lottatori, ma ora se vedessi quei due a menarsi in quel modo vorrei essere dall’altra parte dell’arena, al sicuro.”
Taggart: “Oh, stupido El, sai benissimo che nessuno è al sicuro quando quei due mostri combattono! Ogni persona nell’arena è carne che può essere usata per attirare la collera dell’avversario.”

Der Kraken spinge l’avversario nei pressi di un ‘parcheggio’ di tavoli, sono tre tavoli l’uno sopra all’altro, sfruttando l’altezza decide dunque di compiere qualcosa di folle.
Arriva un altro VERSINKEN.
Stalling Vertical Suplex per far cadere il Bald Basterd sulla pila di tavoli.

E CI RIESCE.

Craaaaaaaaash, il primo tavolo parte.
Craaaaaaaaash, il secondo tavolo parte.
Ciak, il terzo tavolo trema ma non viene distrutto.
Kratos è con la testa sul legno, mentre il suo avversario festeggia questa fase di dominio.

Taggart: “Confermo quanto ho sempre detto, questi non sono due lottatori, ma mostri desiderosi di distruzione, l’arena è il loro parco giochi.”
Kokone: “Sai che ti dico? Temo che si spingeranno ben oltre a quanto hanno già fatto!”

Kraken sale sul tavolo dove si trova Kratos e lo fa vittima del TIEFSEE SCHUSS, una Rear Naked Choke, o Kokina Clutch se preferite chiamarla così.
Manovra di sottomissione applicata, ma il Greek Warrior spinge il tavolo verso destra e costringe l’avversario ad atterrare insieme a lui, in questo modo può liberarsi mentre il tedesco cerca di nuovo di applicargliela.
TERMOPILI DEL GREEK WARRIOR!
Double Handed Chokeslam in direzione del tavolo che prima viene sistemato con un piede.


CRAAAAAAAAAAAAAASH.

IL TERZO TAVOLO VIENE DISTRUTTO DALL’IMPATTO DELLA MOSSA.


CHE SFIDA MASSACRANTE!


Il Bald Basterd raggiunge di nuovo il bordo ring per afferrare il suo sacchetto che contiene sabbia proveniente dalle rovine di Sparta, la mostra alla telecamera e ai fan, poi si cosparge il volto con essa per darsi la carica. Kratos insabbiato, il suo sangue si mescola con la sabbia in un mix strano di sostanze sul volto. Il lottatore cammina a passo veloce verso Der Kraken e gli lancia il contenuto del sacchetto addosso, dritto negli occhi.
YOU CAN’T SEE IT!
Questo è il nome della manovra di preparazione a un attacco ancora più potente. Sulla scalinata, Kratos si prepara a gettare di sotto l’avversario con un violentissimo HIGH GRAVITY SPINEBUSTER!


E CI RIESCE!


DER KRAKEN PRECIPITA DI SOTTO. Saranno almeno tre metri d’altezza.

HOLY SHIT.
HOLY SHIT.
HOLY SHIT.

Taggart: “I fan sono in visibilio per quanto è appena successo. Kratos è stato in netta difficoltà per buona parte della sfida, ma dopo aver sanguinato e urtato il suo corpo in modi che non possiamo nemmeno immaginare, è stato in grado di scatenarsi e prendersi la sua rivincita.”
Kokone: “Io spero che sia veramente così, ricordo le sfide fra il Greek Warrior e un altro tedesco, Völkermord, più volte sembrava sul punto di batterlo, ma alla fine l’Unsterblich riusciva sempre a chiudere a suo favore!”

Kratos afferra il suo scudo e lo appoggia a terra, è pronto a connettere con un STO sul rivale… ma Kraken resiste ed è lui a chiudere con una DDT.
IL GREEK WARRIOR IMPATTA SUL SUO STESSO SCUDO CON L’EFFIGE DI SPARTA!
Questa caduta fa male allo Spartano perché lo ferisce nell’orgoglio.

Der Kraken afferra l’avversario e lo getta sul ring, poi va per il RUCKSPULUNG.
Rotating Sit-Out Powerbomb.
A SEGNO!
Arriva lo schienamento per chiudere la sfida.



1…………



2………….



NO!

Non è sufficiente a chiudere.
Il Greek Warrior solleva una spalla e il pubblico della WBFF Wrestling esulta.
Il Desperation Iron Man Champion ride mentre si riporta in piedi, è felice… sta soffrendo come un dannato ma ama questa sfida, la sta vivendo, lo sta facendo sentire vivo.

Kokone: “Quell’uomo mi inquieta, non è normale.”
Taggart: “Voglio solo farti presente che in Total War Project ha eliminato il compagno della Chaotic Existence School Drake Kratos con le sue stesse mani, la distruzione circonda la sua vita.”
Kokone: “Questo mi permette di capire meglio cosa sia il caos per cui combatte.”

Il Bald Basterd solleva entrambe le braccia e fa cenno all’avversario di provare a colpirlo, lui parte con un pugno micidiale, ma lui si para, poi un altro pugno e il Desperation Iron Man Champion riesce a proteggersi anche da quello.
SPARTA KICK!
Calcio a mezz’aria che fa rimbalzare il Kraken alle corde, poi il greco lo solleva sulle spalle.
SFORZO IMMANE.



FEEL THE PAIN!


Tornado di forza 5 che va a chiudere un match duro e brutale.



1………………..




2…………………




3NO!


DER KRAKEN ESCE DALLA FEEL THE PAIN!


Il Bald Basterd non può crederci, pare disperarsi, perciò ritorna da lui per connettere nuovamente con la stessa manovra, ma stavolta non riesce a sollevarlo. Der Kraken oppone resistenza da mostro qual è.
Posizione di Octopus Stretch da parte sua, poi viene trasformata in un Pumphandle Slam.


Questo è il letale RELEASE OF THE KRAKEN!
Manovra finale da parte del wrestler del Kommando.


1…………………….




2………………………




3NO!
NO!
NO!
IL GREEK WARRIOR SI SALVA!


Taggart: “Io non ci credo, entrambi sono usciti dalle rispettive manovre finali.”
Kokone: “Pazzesco, semplicemente pazzesco!”

Der Kraken è furioso, aggredisce Kratos con una raffica di pugni al volto, la sabbia sul viso cade lasciando spazio solo al sangue che è ormai dappertutto. Il Greek Warrior viene massacrato a suon di pugni.
Ma in quel delirio di colpi subiti, il Greek Warrior trova le forze per chiudere l’avversario all’angolo.
Arriva la ROPE INSANITY, camminata moderna sulle corde e una Spear dalla terza corda.
Quest’ultima non va a segno!
Il Kraken se ne approfitta, posizione di Octopus Stretch, ma Kratos scuote le corde e lo fa rimbalzare via dalla sua schiena.


KING OF SPARTA!

Black Hole Slam into a X-Factor!


MA ANCHE KRAKEN NE ESCE!


Arriva una seconda RELEASE OF THE KRAKEN!


A SEGNO.

A SEGNO.

A SEGNO.

Lo schienamento non si fa attendere, il mostro di Dresda crolla sul corpo del rivale ormai stremato.


1……………………..



2………………………



3!!!

È finita dopo un match lungo e violentissimo, dove i due lottatori hanno dato il 100% in una sfida che passerà alla storia, non solo quella della WBFF Wrestling ma dell’Hardcore Wrestling.

Testo nascosto - clicca qui


Il match è appena terminato e Der Kraken festeggia, ha sconfitto un idolo della federazione di Chicago, ha imposto il predominio del Kommando Militarlager, il pubblico è ammutolito e spaventato da questo risultato. È il mostro dall’esterno ad aver sconfitto il Desperation Iron Man Champion, pare uno shock assoluto.
Il Greek Warrior si rialza prima che l’avversario possa uscire dal ring, vuole mostrargli di essere ancora in piedi, di avere ancora delle forze in corpo, di non essere stato sconfitto nello spirito.

Kratos: “You beat me, Kraken… you deserved it!”

Frase sportiva da parte di un lottatore che accetta il verdetto del ring, senza alcuna bontà si limita ad accettare questa sconfitta e il trionfo di un mostro che segnerà il futuro dell’Hardcore. Der Kraken non mostra alcuna espressione, si limita ad andarsene soddisfatto di un trionfo importante per la sua carriera.

Taggart: “Non ci credo, è finita, e ancora una volta il Greek Warrior è stato sconfitto ma è rinato immediatamente.”
Kokone: “Kratos aveva con sé l’immagine della WBFF Wrestling, doveva rappresentarla e mostra che la federazione può subire un brutto impatto ma si rialzerà sempre.”
Taggart: “Non stai leggendo un po’ troppo fra le righe? Cioè… Kratos è Kratos!”
Kokone: “Kratos fa affidamento agli spiriti dei guerrieri e non ci sono guerrieri più nobili di chi sale sul ring ogni settimana qui nella World Bloody Fight Federation Wrestliing, questi sono i veri eroi!”



24 - 07 - 2016. GIORNO DEL PROCESSO

Lawrence si blocca alla porta."Tu ci credi nella giustizia, piccola?" chiede ad Alma, o forse a se stesso.
"Sì" risponde lei stavolta, strappando un sorriso mesto al papà, che subito si dilegua sbattendo la porta. Appena fuori, Lawrence osserva mestamente un post-it affisso sul muro esterno accanto all'ingresso: "SMILE DADDY", scritto sotto un cuoricino colorato per metà. Strappa il foglietto, lo accartoccia e lo getta sul prato, arriva fino alla Passat argentata parcheggiata di traverso di fronte al garage. Aperto lo sportello, qualcosa cattura la sua attenzione: aliti di vento stanno trascinando per il marciapiede un poster pubblicitario, che è arrivato ad accarezzare i talloni dell'avvocato, il quale lo ferma calpestandone un angolo.
Sul poster, un mezzobusto di Garet Jax che tiene in braccio un bambino in fasce, in sovrimpressione una serie di frasi in crescendo di dimensioni "called me asshole, called me bitch, called me luckyman, now... CALL ME DADDY".
Lawrence entra in macchina.

Stacco

Ci troviamo all'interno di una lussuosa camera d'albergo.
Lena Habermann è al telefono con sua figlia Frida.

“Che state facendo?”
Non sentiamo ciò che viene detto dall'altro capo del telefono, ma sul volto di lei compare un sorriso tenero.
"ah sì? Allora gli dirò di rimettersi in forma."

-Cosa dice?- urla Garet dal bagno.
"Che il giocattolo è più muscoloso del Garet vero."
-Però il Garet giocattolo non ha il... che c'è?

Lena ha attaccato il telefono e si è piantata a fissare Garet, appena uscito dal bagno, con le braccia conserte. Il perché è auto-evidente: barba incolta, capello volutamente spettinato, pantaloni celesti abbinati ad una giacca dello stesso colore, con sopra delle palme colorate. Camicia verde lime.

"Questo è il giorno più importante della tua vita. Capito? Ora tu..."
-A dire il vero, il giorno più...
“STAI ZITTO!”

Jax deglutisce a fatica, fa una smorfia e passa la mano sinistra sulle labbra a mo' di chiusura di una zip, simboleggiando una promessa di silenzio.

“Ora tu torni in quel maledettissimo bagno e nell'arco di 5 minuti esci fuori con la barba perfetta, i capelli perfetti ed un abito che non urli 'Ho 35 anni ma voglio dimostrarne 15'!”
-Io ho 32 anni!
“STAI ZITTO E FAI COME TI DICO!”
-Io lo dicevo per te, in sede di processo potrebbe tornarti utile sapere quanti anni ha tuo marito...

Lena lo fulmina con lo sguardo, Jax alza le braccia e si riavvia verso il bagno sussurrando un sommesso 'va bene, va bene...'

Stacco

In un parcheggio pieno da scoppiare, alle spalle del tribunale, Lena Habermann, in equilibrio su dei tacchi vertiginosi, sta ripassando a bassa voce la propria parte. Compare un'ombra sul muro del parcheggio, che pian piano si fa sempre più grande.

"Rainer..." mormora Lena, con le labbra che tremano "senti, forse non sei ancora pratico con l'Inglese, forse sei solo un idiota, ma..."
"Ti avrei aiutato, lo sai." Bluebird è in pantaloncini e t-shirt bianca, tiene una sigaretta tra indice e medio.
"Non fare cose stupide."
"Non ne farò. È da quando ti ho licenziata che non ne faccio più."
Sul volto di Lena si dipinge una smorfia di disgusto.
"Molto bene. E allora perché che ci fai qui?"
"Non dobbiamo essere nemici..."
"Vuoi la testa di Garet, il che ti rende un mio nemico."
"TU mi hai promesso la testa di Garet!"
Lena si stringe nelle spalle. "Puoi considerarlo il simbolo del nostro fallimento."
"Del TUO fallimento..."

Rainer getta la sigaretta per terra. "... Io con lui non ho ancora finito."


Stacco

Garet Jax, vestito di tutto punto con un gessato grigio, siede al tavolo degli imputati; è già impegnato da un po' in una lunga filippica, gran parte della giuria e dei presenti sta sbadigliando vistosamente, solo sua moglie, Lawrence ed il giudice stanno trattenendo a forza la noia.

-... ed è così che quel giorno, grazie al mio aiuto, il piccolo Timmy tornò a camminare. Ricordo ancora inoltre quel lontano giovedì pomeriggio di un Maggio 2004 nel quale, durante il mio periodo di attivismo politico giovanile universitario, riuscii a raccogliere fondi per la salvaguardia del topo muschiato della steppa, nobile animale troppo spesso sottoposto alle angherie di felini felloni, ma grazia al mio aiuto...
“Signor Jax”- lo interrompe il giudice -”Le avevo chiesto solamente se pensa di essere in grado di essere un buon padre per le Signorine Alma e Frida, non di sciorinare la sua vita”.
-Preferisco che i fatti parlino per me, come quando grazie a della grafite e ad una batteria per automobili creai un fuoco notturno in mezzo al bosco per scaldare una comitiva di senzatetto rimasti senza alcun aiuto a causa della chiusura della loro casa di accoglienza.
“E... quando sarebbe successo tutto ciò?”
-L'altro ieri, c'è la notizia sul giornale.

Garet tira fuori dal taschino della giacca uno stropicciatissimo foglio di giornale, il giudice fa cenno di “no, non serve” con la mano.

“Di tutto il resto, invece, ha una documentazione valida ad attestare che quanto dichiarato è vero, o si tratta solo di ciance da bar?”
-No no, ho un'ampissima documentazione! Tesoro, puoi portare il dossier?”

Vediamo Lena Habermann scostare la sedia e tirar fuori, da sotto il tavolo al quale è seduta, una cartellina di cartoncino con all'interno un qualcosa come 2000 disordinatissimi fogli, il tutto legato con un cavo da trasporto di quelli che si mettono sopra le automobili per tenere fermi i bagagli.

“Signor giudice, qui ci sono documenti, articoli di giornale, attestati, lettere di referenza e quant'altro necessario a comprovare che quanto ha dichiarato il Signor Jax corrisponde a verità.”

Il giudice si tocca il mento glabro annuisce tra lo stupito ed il compiaciuto, quindi torna a rivolgersi al Luckyman.

“Signor Jax, il Signor Mantovani ha delle domande da porle, la invito a rispondere con assolutà sincerità.”

Jax annuisce serioso, Lawrence invece fa per alzarsi dalla sedia ma inciampa su una gamba del tavolino causando un mesto momento di ilarità generale.

“Innanzitutto, signor Jax, ho una domanda da porle relativa ad una sua vecchia fiamma, se di VECCHIA fiamma si tratta: cosa può dirci a riguardo di Elaine Bats? Può chiarire la sua posizione a riguardo?”
-E' la mia ex ragazza, e l'ho amata con tutto me stesso. Ci conoscevano dall'adolescenza, e fu un colpo di fulmine. Sa, Signor Giudice, due anime affini, ecco come si dice!- Garet fa una piccola pausa, deglutisce prima di proseguire -Abbiamo passato insieme momenti indimenticabili. È morta in un incidente stradale nel 2007.

In aula cala un silenzio imbarazzato, il giudice fulmina con lo sguardo Lawrence Mantovani per la domanda inopportuna; l'avvocato inizia a sudare freddo, ha gli occhi sgranati, sa di aver debuttato nel peggior modo possibile.

-Ed è solo grazie a Lena, gioia della mia vita, luce dei miei occhi, che ho riscoperto il piacere di amare e di condividere, il piacere di mettere su famiglia. Mi piacerebbe avere anche dei figli, oltre alle bellissime Alma e Frida.

Il Luckyman fa l'occhiolino alle ragazzine, che gli sorridono di risposta.

“E cosa ci dice relativamente alle sue vecchie fiamme?”- incalza l'avvocato.

Jax tira fuori dal taschino dei pantaloni il suo smartphone e lo appoggia di fronte a sé, sul legno.

-Questo è il mio cellulare privato. Do la mia autorizzazione alla corte a controllare affinché sia veritiero quanto sto per affermare, ovvero che dal giorno del mio matrimonio, ho sancito ufficialmente la rottura con ognuna delle mie ex con una sorta di contrattualizzazione scritta, non necessaria ma eticamente apprezzabile. Molte di loro non mi hanno risposto, ma la doppia spunta blu non mente mai.

Lawrence si allenta la cravatta, il giudice fa segno ad un galoppino di prendere il telefono e farlo esaminare alla giuria.

“Signor Giudice...” - tuona Lawrence - “... ammetto che speravo di trovare accuse più stringenti, ma il diavolo ha mille forme e prima o poi fa un passo falso. Secondo lei, un uomo del genere merita di avere in affidamento delle bambine?”

Mentre muove tale accusa, porge il volantino di Jax con in braccio un bambino in fasce.

“Una persona che si lascia andare a tali vili infamie, a tali sottili invettive, che razza di uomo è?”

Il giudice si accarezza il mento, quindi si rivolge al Luckyman.

“Allora, vuole rispondere?”

Jax alza lo sguardo e sbuffa, come se non volesse davvero rispondere ma fosse obbligato a farlo.

-Signor Giudice, io odio farmi pubblicità ma stavolta ne sono costretto. Quel volantino è una pubblicità progresso finanziata dall'Unicef, del quale sono ambasciatore, relativa ad una campagna sull'adozione dei bambini poveri e disagiati o che hanno perso i loro genitori. Se lei gira quel volantino, troverà tutte le risposte che cerca.

Il giudice gira il volantino e si lascia andare ad un'espressione di “Mecojoni!”, come direbbe Oregon McClure.
Lawrence, invece, ha gli occhi sgranati, sa di avere perso, perciò tenta il tutto per tutto.

“E nei confronti del Signor Rainer Maria Habermann, come intende comportarsi?”
-I nostri rapporti sono esclusivamente professionali, fuori dal nostro lavoro siamo due persone in grado di mantenere un rapporto considerabile nei limiti del rispetto civile, e l'invito al mio matrimonio dello stesso ne è un fulgido esempio.

“Un'ultima domanda Mister Jax, stavolta da parte mia...” - si intromette il giudice - “Cosa mi dice del suo lavoro? È ad alto rischio mortalità, potrebbe succederle qualcosa di brutto, ed in quel caso, chi si occuperà delle bambine?”

-Signor Giudice, non sono caduto con l'ultima pioggia e la informo che ho già aperto due conti separati nel quale sono stati già depositati i soldi necessari per permettere alle piccole Alma e Frida di poter andare al college, oltre ad un terzo conto intestato a doppio nome a me e mia moglie, all'interno del quale è presente una cifra di elevata generosità da poter riscuotere in caso di morte del coniuge.

“Per me è sufficiente” - lo congeda il giudice.

Lawrence torna a sedersi pallido in volto, Jax invece sorride sornione in vicinanza di Lena.

“Certo che potevi dirmelo che eri ambasciatore Unicef, sarebbe bastato dire solo quello per farci vincere il processo...” ringhia sottovoce Lena nei confronti del marito.
-E' una cosa di cui non mi piace farmi pubblicità- risponde sottovoce, serio, Jax.

Stacco

28 - 07 – 2016

Jax e Lena sono al mare con le bambine.
L'avvocatessa è intenta a prendere il sole, mentre Jax sta costruendo un casinò di sabbia sul bagnasciuga con le bambine.
Sul muretto che separa la spiaggia dall'asfalto, vediamo seduto in lontananza Bluebird, seduto su una panchina che dà sulla spiaggia, con la sigaretta a morirgli tra le labbra.

-Vado a prendermi da bere. Volete qualcosa?- fa Garet, ancora intento ad osservare il proprio capolavoro di sabbia.
Le due ragazze rispondono in coro "Gelato!", Lena declina con un gesto della mano. Garet alza la testa, vede Bluccello in lontananza.

Rainer stringe in pugno un'action figure di Garet Jax identica a quella della nipoti, distende il braccio quanto può per mostrarla a Garet con un sorriso a mezza bocca sul volto, Jax si passa la lingua tra i denti.

Rainer stacca la testa al giocattolo, dunque la lascia cadere.
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