BACKSTAGE - AREA INTERVISTA
Quella bella punk che risponde al nome di Easy Friend è in compagnia di Dustin O'Malloran. La "Perfect Execution" è già in tenuta da gara, e si massaggia un polso. L'espressione, seppur concentrata, sembra quella di uno piuttosto sicuro di sè.
EF: "Bentornati amici della JLW, come avrete già visto, qui con me c'è uno dei partecipanti al torneo che stasera incoronerà il primo "Master of Elementals". Mi riferisco ovviamente a Dustin O'Malloran."
Il ragazzo abbozza un saluto con una mano, lievemente imbarazzato.
EF: "Dustin, al primo turno, nel "Light Ring" Match, affronterai Ken Carter... in un 200 Light Tubes Match... cosa ne pensi?"
Dustin si schiarisce la voce, poi risponde.
DoM: "Cosa ne penso? Del match o del mio avversario? Well... suppongo tu voglia sapere qualcosa su entrambi. Partiamo dal mio sfidante. Conosco Ken Carter, anche se non ci siamo mai incrociati. Forse è esagerato dire che la sua fama lo precede... ma in fin dei conti, almeno nei miei confronti, è così. Ho visto combattere più volte Ken, tra la WTF e la VDW. Conosco il suo stile, molto simile al mio... conosco la sua ferocia, la sua determinazione. Sono tutti valori che rispetto, e nel quale mi rivedo. Ho però visto Ken toppare più volte gli appuntamenti più importanti. Non lo sottovaluterò per questo... però gioca comunque in mio favore. Forse, a dispetto dell'aria truce, Carter è uno che non gestisce bene la pressione di certi momenti... well... a dire la verità, forse neanche io sono in un buon momento. In TWP sono reduce da due sconfitte di fila ed anche qui... ricorderete tutti com'è finita l'ultima volta che ho lottato..."
Breve pausa di Dustin che sembra infervorarsi al pensiero dell'epilogo del match sostenuto contro Volkermord e Perrier.
DoM: "Credo sia il momento di rialzarmi, e questo torneo cade decisamente a fagiolo. La stipulazione... non posso dire certo che sia la mia preferita, ma poco importa. Non è neanche una stipulazione che avvantaggia Carter, per quel che mi è dato di sapere. Spero che i fans di questa Federazione mi perdoneranno... perchè durante il match sicuramente non cercherò di esasperare i concetti hardcore che magari ci si aspetterebbe di vedere in quella tipologia di match. Il mio obiettivo è solo battere Ken Carter, non mi interessa ucciderlo, o menomarlo. Quello che vorrei, è che a prescindere dalla presenza dei tubi al neon, ad illuminare lo scontro siano le nostre qualità, e non la violenza gratuita."
EF: "Spero per te che il tuo avversario la pensi allo stesso modo! Ad ogni modo... che prospettiva hai nei confronti del torneo? Pensi di poter arrivare alla fine e magari vincerlo?"
DoM: "Non sono solito partecipare ad una competizione, se credessi di non poter arrivare fino alla fine. Vincere il titolo di "Master of Elementals" è il mio obiettivo Easy. So che non è un obiettivo facile, questo torneo potrebbe presentare grandiose sorprese. Come dicevo... vincere la finale sarebbe il coronamento di un percorso, ma se dovessi fissare un obiettivo minimo... direi che questo è passare il primo turno, con la speranza che Jacques Perrier faccia altrettanto."
Dustin sorride, in maniera un po' beffarda.
EF: "A quel punto vi incontrereste in semifinale... agogni una vendetta, Dustin?"
DoM: "Mettiamola così... mentre voglio SOLO battere Ken Carter, con Perrier limitarsi ad uno schienamento non mi darebbe altrettanta soddisfazione. Sarei molto più felice di azzoppare quel mangiarane, traditore, bastardo."
EF: "Uhm... cristallino! Un ultima domanda, Dustin: di recente, al Total War Project, ti abbiamo visto apostrofare molto duramente Jack Leone, quello che vol..."
DoM: "Jack Leone? Perchè conta ancora qualcosa qui? Pensavo che ormai stesse solo nella sigla della Federazione, o che Mr. Khan lo mandasse in giro per il mondo a curare le public relations..."
EF: "Beh, aldilà dell'importanza che il Cowboy di New York ha ancora in questa Federazione, c'è anche la novità che Jack è stato nominato dal figlio Denny, che di recente a conquistato la ownership della WBFF, come general manager di "Extreme Hell", il nuovo "vecchio" show della Federazione di Chicago. Se Jack, che ormai ti conosce, ti proponesse un'assunzione ad "Extreme Hell" cosa faresti?"
DoM: "Farei uno squillo a Denny Leone e gli direi di farmi assumere a "Bloody Desperation". Probabilmente mi offrirebbe un contratto, fosse anche solo per ripicca verso il padre."
Dustin termina la frase con un sorriso divertito, quindi fa un cenno di saluto alla telecamera e si allontana.
La linea torna alla regia.
Boston, Massachusetts
03/06/2016 9:34 p.m.
Piazza esterna arena.
Musica … la gente si volta … un innaturale bruma è comparsa dal nulla … ad uscire per primo, a trainare un enorme carro di cui non si vede quasi nulla … quattro sagome a trainarlo, quattro cavalli.
Il primo ad uscire dalla bruma è un magnifico cavallo bianco, il pelo lucido, un corpo vigoroso, un portamento nobile.
Il secondo, subito dopo, sputa fuoco e fiamme … i suoi occhi brillano e sono del colore del ferro incandescente,
il suo mando del colore delle fiamme. Le redini di pelle consumate hanno lasciato il posto all'acciaio.
Il terzo al seguito è un cavallo nero. Redini del colore dell'oro, pasciuto oltre ogni limite, lento nella sua opulenza.
E proprio a contrapporre, subito dopo, l'ultimo cavallo … redini di corda, pallido, smagrito … i suoi occhi sono bianchi.
Ed eccolo là alla fine … il carro.
Seduto al posto di comando un piccolo omino vestito con una giacca rossa con la coda, una lunga tuba nera recante sopra un occhio, i pantaloni sono a righe verticali bianche e nere. Le scarpe nere. Tiene tra le mani una lunghissima frusta con la quale colpisce i quattro cavalli che trascinano l'immensa struttura intagliata. Immagini dei vecchi circhi, uomini con malattie varie che si sono prestati, in tempi antichi. Al circo. Non il suo, ma il senso più ampio del termine.
La bruma ormai è alle spalle del carro ma lo segue ancora, una ristretta porzione di persone si è avvicinata. Il piccolo uomo, con al suo fianco un ancor più piccolo giullare, prende parola.
???: SIGNORE E SIGNORI! IL MAD CIRCUS E' QUA POUR VOUS!!!!
…
PER VOI SONO IL SOLO ED UNICO Petit Agust Jerome Philippe Georghy Antonio Christopher Lo Von De La Mountain Rouge!!
Ma tutti voi. Potete chiamarmi. IL NANO!
…
Al vostro servizio Mesdames et Messieurs …
Si inchina levandosi il copricapo.
Il Nano: Un giorno qualcuno aprirà i sette sigilli e tutto il mondo scomparirà, non già in un frastuono, ma in un lamento. Ma fino a quel momento … chi ci può togliere la possibilità di festeggiare? Nessuno! E allora perché temere qualcosa che avverrà un lontano futuro? Non viviamo da poveri e malati nella speranza di una vita migliore dopo.
Gente! La vita … godetevela … ORA!
A questa affermazione colpisce i quattro cavali con un unico colpo di frusta, le pelli si squarciano, tutto cade come se fossero sempre stati vuoti, per poi sublimare quasi immediatamente. Il Nano sorride alle espressioni stupite della gente che osserva la scena.
Il nano ancora una volta, con un sorriso compiaciuto allarga le braccia, è anche un segnale per il suo assistente che va via, giù dal carro. Verso il gruppetto che si è formato, inizia a chiedere soldi per l'imminente spettacolo. Molti non ci pensano molto. Il Nano osserva l'intera scena e riprende a parlare.
Il Nano: Questo è il Mad Circus! Il Mio Circo personale e voi tutti siete i benvenuti, nella MIA VISIONE del mondo!
Il piccolo ometto torna dentro. E' il momento.
Il Nano: Ora conoscerete l'attrazione principale. L'uomo da una tonnellata che è capace di saltare da qualsiasi altezza senza farsi nulla.
Colui che! … Non è vittima della gravità.
L'uomo più forte del mondo …
The World's Strongest Fattest Tightrope Walker
THE FABOLOUS MAGNIFIC GREAT TEEEEERIFIC … BLUE!!!!!!!!!!
Una parte del carro, proprio come se fosse un ponte levatoio inizia a calare, tramutandosi in una passerella. Due lati si allargano, diventa tutto un enorme palco. Ed alla fine eccolo là! Una torre che avanza, una torre umana. Terrific Blue. Ma prima che inizi a fare qualcosa. Il Nano interviene nuovamente.
Il Nano: QUESTO GENTE!!! E' uno spettacolo per pochi eletti. VOI! Nessun'altro vedrà nulla!
Con il classico movimento del "chiudere il mantello" che però non ha … il nano esclama
Il Nano: TUTTI GLI ALTRI, FUORI!
Quel momento vedere la bruma, tornare a circondare l'intero carro, l'ultima parola spetta al nano che fissa proprio il pubblico che lo sta osservando, sorride …
<< Che lo spettacolo, abbia inizio! >>
La coltre s'infittisce e nulla più traspare.
Il collegamento si chiude.
DeWitt: “La seconda sfida del primo round è valida per l’anello della luce, O’Malloran vs Carter.”
Silente: “Carter ha vinto al debutto in JLW contro Drake Kratos, ma stasera è contro a uno fra i volti della federazione di New York. I pronostici sono tutti a favore di Dustin, voglio vedere se il giovane Ken sarà in grado di sorprenderci.”
DeWitt: “Con 200 tubi al neon sicuramente avrà le sue opportunità… ricordiamo che Dustin è un purista, non ne afferrerà mai uno, al massimo li userà a livello ambientale.”
Lover: “Così tanta violenza… non era meglio un friendship match?”
Silente: “Come se ne Wrestling fosse possibile!”
MOTE Round 1, Match 2: Dustin O'Malloran vs Ken Carter [1 on 1 200 Light Tubes match]
LIGHT RING – Anello della luce
Referee: Sabrine Leroux
JLW CAREER STATS [win-lose-draw]
Dustin O’Malloran 3-2-1
Ken Carter 1-0
Epico brano di Ennio Morricone per l’ingresso di Dustin O’Malloran. Tre vittorie, due sconfitte e un pareggio sul percorso di un lottatore iconico della federazione. Primo Pro Wrestling Legacy Champion e non ha mai perso quella cintura sul ring!
Da Victoria, Canada, arriva Ken Carter. Il suo motto è “Distruggi o sarai distrutto”, perciò sicuramente farà il possibile per assicurarsi la vittoria con tutti quei tubi al neon dentro e fuori dal ring. Il lottatore ci crede, sa di poter reggere il confronto con Dustin e lasciare il segno!
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Sabrine Leroux dà il via alla sfida, aspettiamoci qualcosa di veramente brutale.
DIN DIN DIN.
Dustin O’Malloran passa all’attacco, dà subito vita ad alcune Chop, poi prende il controllo con una Bionic Elbow. Carter sguscia via con agilità e applica la Shawn Capture al rivale, stringendolo con forza.
Anche per lui si tratta di impostare la sfida sul lato tecnico. Dustin trova un avversario che gioca sul suo stesso campo!
Schweingatame da parte del canadese, che continua a pressare per mettere in difficoltà il rivale, ma Perfect Execution ne esce e connette con l’Arm Triangle Choke.
In pratica un minuto se ne è andato a suon di Mat Wrestling e Chain Submissions!
Il primo a sfruttare la stipulazione è proprio Carter, che dopo essere tornato in piedi applica un Tiger Suplex 85 al rivale… VERSO UNA PILA DI NEON.
CRAAAAAAAAAAAAAAAAASH.
I neon vengono spezzati e O’Malloran ci impatta proprio sopra.
Ken Carter se ne approfitta e va subito per lo schienamento, vuole testare la resistenza di un ultratecnico come il suo avversario.
1…………………..
2…………………...
Nulla da fare!
Dustin non ha intenzione di subire a lungo e anzi si scatena con veemenza. Headlock Driver connessa a perfezione, addirittura il wrestler fa di tutto per evitare di gettare Carter sui tubi al neon, pare proprio ripudiare quella stipulazione e cercare una via di mezzo per evitarla.
La regia ci mostra ancora tramite un replay quel tremendo impatto del wrestler dell’Ohio sulla pila di neon. Clamorosamente abile a evitare l’impatto peggiore, è atterrato in modo da proteggere qualsiasi parte delicata, insomma, uno stratega pure in fase difensiva!
CARTER HA UNA REAZIONE D’ORGOGLIO DOPO AVER SUBITO DIVERSE MANOVRE.
STEENALIZER!
Va a far impattare l’avversario a terra, poi attende che lui si rialzi per un Italian Revolution Suplex… ma non va a segno!
Counter di Dustin che connette con un Northern Lights Suplex.
A segno!
1……………..
2……………..
Kick-Out del canadese.
Applausi del pubblico, i due lottatori stanno dando prestigio purista a una sfida di stampo Hardcore.
Soltanto una volta è stata usata la pila di neon, solo lì Carter ha sfruttato la stipulazione ma pare essersene pentito perché si sta divertendo a combattere sul piano tecnico contro un veterano della federazione.
DeWitt: “Mi aspettavo di tutto, tranne che vedere due lottatori divertirsi nella contesa.”
Silente: “Sì, è un po’ strano, ma il Wrestling è una gran bella disciplina, a volte si trova la giusta intesa.”
Gogoplata di Perfect Execution, ma il rivale ne esce e va per una fra le manovre di sottomissione più ad impatto, la Rear Naked Choke, o Kokina Clutch se la preferite sotto questo nome. Dustin ha le corde a breve distanza e fa di tutto per raggiungerle, è costretto addirittura a usare i piedi per salvarsi.
L’arbitro chiede a Ken Carter di mollare la presa e lui lo fa, entrambi si riportano in posizione di equilibrio.
Collar & Elbow Tie Up fra i due lottatori, a spuntarla è O’Malloran, che dopo aver bloccato il rivale nel pressi delle corde lo tiene a sé e va per un BRAINBUSTER.
NEI PARAGGI CI SONO ANCORA I COCCI DI NEON SU CUI ERA IMPATTATO LUI.
Craaaaaaaaaaaaaaaash.
Lo stesso O’Malloran si accorge solo ora di aver moltiplicato esponenzialmente i danni al rivale dopo l’impatto con i neon. Si avvicina a un tubo e lo impugna per accorgersi di avere fra le mani una vera e propria arma di distruzione.
DeWitt: “È facile rendersi conto della tentazione, usare il tubo al neon lo porterebbe in netto vantaggio.”
Silente: “Ma è O’Malloran, non lo farebbe mai!”
Lover: “Sta soltanto seguendo la stipulazione, cosa c’è di male?”
Dustin lascia perdere il tubo e lo getta fuori dal ring, lo lascia cadere e lo ignora.
GUTS NO MORE.
Pumphandle Gutbuster sul rivale… ma Carter ormai si è ripreso.
Over The Head Belly to Belly Suplex del canadese, seguito da un Exploder Suplex.
VA A SEGNO.
1……………………
2……………………….
NO!
Dustin ne esce ancora una volta, anche se all’inizio della sfida ha subito un bump clamoroso, pare ancora in grado di trovare le forze per uscirne.
Siamo a sette minuti di match e il former Pro Wrestling Legacy Champion sente di avere ancora le forze per farcela.
Carter lo solleva per la MAXIMUM PRESSURE.
Electric Chair Driver, ma Dustin sfrutta le corde ed evita di farsi tirare di sotto, riesce a sgusciare alle sue spalle.
German Suplex.
Poi un secondo.
E un terzo.
E un quarto.
E un quinto German Suplex!
Clamorosa grinta da parte del wrestler, che si abbassa una spallina della divisa e poi va ad applicare l’Ankle Screw Off.
Ankle Lock devastante, Carter striscia via ma si ritrova a premere con il ginocchio su un tubo al neon.
Craaaaaaaaaash!
Il dolore è lancinante, il canadese ha avuto tremenda sfortuna con questa stipulazione.
E CEDE!
Carter si ritrova costretto a cedere dopo questo incidente di percorso.
O’Malloran lo ha finito con la Ankle Lock e festeggia un trionfo per sottomissione di quelli che passano alla storia.
Ancora una volta ha provato al mondo di essere Perfect Execution, non ha sbagliato nulla stasera.
Testo nascosto - clicca qui
Vincitore via sottomissione in 7:42 Dustin O’Malloran
DeWitt: “Carter ha fatto del suo meglio, probabilmente in una sfida purista ci saremmo divertiti di più e sarebbe durata a lungo, ma schiacciare in quel modo un tubo al neon lo ha veramente distrutto.”
Silente: “Già, chissà se vedremo mai un atto secondo fra i due lottatori.”
Lover: “Quindi Dustin passa in semifinale… lo vedo fra i favoriti alla vittoria, mi è pure simpatico.”
Silente: “A te sono simpatici tutti.”
Lover: “Tutti tranne il Voldemorto.”
Silente: “Völkermord.”
Lover: “È nemico di Harry Potter!”
Ci troviamo in una zona all’aperto in pieno giorno. Non vi sono persone nei paraggi a parte la figura davanti ai nostri occhi.
Il “Greek Warrior” John Kratos cammina in una zona desolata, pare una campagna. Detriti, pietre solitarie, segni di una civilizzazione che non c’è più. Una pietra spessa riporta la scritta “To Rockport”, come un cartello stradale incalcato su di essa.
“Dogtown, Massachusetts, in passato una città fiorente, da quasi due secoli è divenuta una città fantasma. Cenere alla cenere, polvere alla polvere!”
Kratos si appoggia alla pietra e sotto di essa estrae della sabbia.
“Sparta è uno dei tanti luoghi al mondo che hanno conosciuto la rovina, perché dove arriva la mano umana non è detto che ne rimanga il cuore, il fulcro della civilizzazione. Viene facile immaginare scenari post-apocalittici con città in rovina e l’umanità divisa in tante tribù. Ma questo succede anche nella realtà, perciò vi dirò cos’è successo qui a Dogtown. Abbandonata durante la guerra di liberazione americana a causa della posizione pericolosa, è divenuta luogo di vagabondi erranti, addirittura associata alla stregoneria. Non c’è nulla di peggio per una città di perdere la sua identità, di essere privata di coloro che dovrebbero abitarla per tornare a essere semplicemente polvere!”
Il Bald Basterd impugna la sabbia fra le mani, essa comprende all’interno anche del terriccio secco.
“Il mio elemento naturale è la terra, perché da essa proviene la vita e in essa vi si pongono i morti. Dove l’umanità risulta fallace e incapace di restare, la terra rimane per sempre. Noi che cerchiamo di controllare la natura ne siamo sottoposti, perché i nostri limiti sono quelli di chi si strugge per sollevare un masso troppo pesante.”
Con la sabbia fra le mani, il guerriero di Sparta compie un gesto che gli abbiamo visto compiere tante volte, l’appoggia sulla faccia, lascia che la terra vada a cospargere il suo volto. Purificazione e unione con la natura.
“È una sensazione diversa da quella di legarmi allo spirito dell’antica Sparta, questa notte non combatto per rappresentare la mia nazione o il territorio a cui sono connesso, stringo a me questa terra, la cospargo sul volto perché essa possa guidarmi.”
Il wrestler lascia cadere il resto del terriccio, si ferma a guardare la caduta della sabbia rimasta con il volto già segnato dal passaggio di sabbia e terra.
“Gates of Hell… una stipulazione che conosco bene e che ha accompagnato alcune mie battaglie in WBFF Wrestling. Per vincere bisogna gettare l’avversario in una fossa. Mi aspetta un combattimento brutale, perché nessun uomo accetterebbe di farsi gettare in una buca, di sentirsi così vicino alla morte. Questo è il controllo della terra, il possesso di un elemento della natura. L’idea di conquistare anelli e controllare elementi è pericolosa, estrae gli istinti che sono presenti in noi, ci disumanizza e allo stesso tempo ci rende parte di un progetto superiore. Io ho già perso le mie emozioni, ho perso il contatto con qualcosa che vada oltre alla figura del guerriero ideale. Perciò, per me è una battaglia come tante altre, ci sono io, c’è Völkermord e c’è la fossa che si riempirà di un possente combattente. Se fosse una guerra, sarebbe una morte da soldato, ma è Wrestling, perciò chiunque finirà al suo interno tornerà cambiato, più vicino a comprendere i propri limiti.”
Dopo essersi spostato di qualche passo, il Bald Basterd fissa la telecamera come se potesse parlare attraverso di essa.
“Völkermord, sei stato in grado di sconfiggermi quando ti ho portato all’estremo. Prima di quello scontro non credevo che avresti potuto reggere il confronto con il mio massimo livello di intensità, pensavo che saresti crollato, che quel fisico dominante sarebbe stato un semplice effetto scenico. Attendevo di vederti cadere una volta per tutte, ero a un passo dal distruggere il tuo dominio in JLW. Eppure, tu hai resistito, sei stato degno di questo guerriero che vive per combattere. Ti fa onore. Ma stasera cambia tutto, perché io sono in controllo dell’elemento della terra, finirai in quella fossa con il mio calcio spartano. Giù all’interno del baratro, sarà l’incubo più terrificante della tua mente.”
Kratos batte un pugno sul proprio petto.
“Ci vogliono tre sfide per diventare il Master of Elementals, tre battaglie complete per ergersi sopra agli altri. Chiunque capiterà sul mio percorso non avrà un trattamento diverso da quello che offrirò a Völkermord, io sono sabbia, io sono fatto di polvere. Potete scalfirmi e dilaniarmi, ma troverò sempre il modo per tornare indietro. Dalla fossa come da ogni altra sfida. Il mio percorso è come una città fantasma, al termine di una battaglia mi ritrovo da solo, costretto ad avanzare.”
Il Bald Basterd riflette in silenzio nella ormai deserta Dogtown.
"Forse sono caduto in errore."
Una frase piuttosto strana segna l'esordio di uno dei partecipanti al Master of Elementals Tournament. Ma la stranezza lascia spazio ad estremo stupore quando finalmente individuiamo l'indentità dell'uomo che l'ha pronunciata.
Völkermord si trova all'interno della Locker Room, in una zona vicina agli armadietti dei lottatori. Al suo fianco, sul pavimento, presenzia una pietra di dimensioni notevoli. Non è propriamente un blocco di marmo che si può spostare solo con l'ausilio di ruspe Bobcat o sollevatori idraulici, ma l'impressione è quella che nessuno - compreso il tedesco - possa essere in grado di alzarla da terra.
"Sei nato debole, John Kratos, non puoi negarlo. Hai forgiato un corpo da vero combattente ma il tuo spirito guerriero è stato soffocato a lungo da quelle sensazioni che non riuscivi ad allontanare da te, emozioni tipicamente umane. Potevi essere grande, ma le tue attenzioni viravano lontane dai tuoi obiettivi. Anzi, forse non avevi neppure un vero traguardo da raggiungere."
L'Unsterblich si volta verso destra, il cameraman segue quella direzione e inquadra un poster del Greek Warrior appeso sull'anta dei uno dei tanti armadietti.
"E così, arreso a te stesso e al destino avverso, sei perfino giunto a farti affibiare la nomea di JOB WARRIOR. L'uomo che prima di tutti risultava sconfitto già in partenza secondo la maggiorparte dei pronostici riguardanti gli eventi a cui hai preso parte, un uomo che saliva sul ring con l'atteggiamento di chi può farsi volentieri da parte per qualificare le skill del nemico. Un lottatore che lottava più per divertirsi e per compiacere il prossimo piuttosto che per vincere, un reietto emarginato da sè stesso prima ancora che dagli altri."
Il Berliner Annihilator si concede una breve pausa mettendosi a braccia conserte.
"Poi, ancora peggio, ti sei fatto assalire dai dubbi esistenziali. Forse proprio perchè hai capito che avevi inesorabilmente segnato per te stesso, e da solo, un destino che poteva conoscere solo disfatte e farne conseguire altre ancora all'infinito. Ti sei chiesto se fosse più saggio abbandonare lo spirito del guerriero spartano che era dentro di te, l'essere irrazionale e violento, in favore della presunta normalità che vivono tutti i più comuni esseri di questo mondo. O se invece sarebbe stato meglio cancellare del tutto la possibilità che tu potessi essere proprio come tutti gli altri, accettando quel mostro che credevi vivesse nel tuo corpo. Eppure... A mio modo di vedere non eri nè un vero mostro, nè un vero uomo di tutti i giorni. Eri semplicemente un ibrido, schiavo della tua indecisione, della tua mancanza di personalità."
Il tedesco adesso fa per avvicinarsi un po' di più all'obiettivo della telecamera.
"Eppure si, forse sono caduto in errore. Non puoi di certo ammonire chi non ha creduto in te, dato che non lo facevi neppure te stesso. Vederti come un fallito che non avrebbe mai combinato nulla di buono in carriera era sicuramente la percezione più fedele a ciò che testimoniavano i fatti, lo hanno pensato tutti, te per primo. Ma poi è accaduto qualcosa, c'è stata una svolta. Sei riuscito ad essere davvero in tutto e per tutto un guerriero, letale e spietato, affamato di vittoria. Il Greek Warrior, John, il vero Greek Warrior... E' nato solo adesso e non prima, da quando sei riuscito a sederti sul trono posto tra due mondi. Hai battuto tutti, uno dopo l'altro, i migliori atleti in circolazione. Ora sei il Re guerriero del wrestling, il 2 World 1 Cup Tournament ti ha reso uno di combattenti più temibili che si possano incrociare sul ring."
...
"Si, mi sono sbagliato. La prima volta che ci siamo scontrati sul ring ti ho fatto a pezzi e non ho percepito alcuna soddisfazione nel farlo, oggi forse sarà diverso. Sarà un onore impormi su di te, perchè nonostante sia difficile o forse addirittura impossibile pensarlo... Esistono uomini in grado di conquistare il mio rispetto, e tu sei uno di questi. Siamo combattenti, veri combattenti, amiamo la lotta alla follia e lottare fino allo sfinimento sarà tutto ciò che faremo, l'unico spettacolo che offriremo su quel ring a quattro lati. Uno di noi rappresenterà la solidità della roccia, la compattezza per antonomasia, la tenacia per eccellenza."
Völkermord adesso torna verso il masso e vi poggia sopra un piede.
"John Kratos, forse sono caduto in errore."
Una ripetizione retorica quella dell'Unsterblich, che per certi versi lascia intuire un cambio di marcia nel suo discorso.
"Eri davvero un grande guerriero e adesso lo hai dimostrato. Ma adesso devi essere tu a non ripetere il mio errore, perchè se stai pensando di essere un guerriero migliore di me giungerà il momento in cui mi dirai... Si, forse mi sono sbagliato, perchè anche se io sono un guerriero capace di tutto rimango pur sempre UN guerriero, non IL guerriero. IL guerriero del pro-wrestling è un mostro che ha fatto del genocidio il suo nome, IL guerriero per eccellenza non può che essere l'unica vera WAR MACHINE degna di essere nominata tale all'interno di questo business."
Völkermord sorride beffardo e molto sicuro di sè.
"Puoi essere solido come me, compatto come me, tenace come me. Ma presto ti renderai che sono io l'uomo che rappresenta più di ogni altro l'essenza della roccia, perchè..."
Völkermord si piega verso terra e mette le mani sull'enorme pietra poggiata a terra! Non ce la farà mai a sollevarla, il masso infatti rimane inchiodato sul pavimento nonostante il tedesco abbia tutti i muscoli del corpo in tensione.
NO, invece CE L'HA FATTA! La forza bruta e disumana del Berliner Annihilator ha la meglio sull'imponente pietra, l'Unsterblich poi LA LANCIA CONTRO IL POSTER DI KRATOS!
SCRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAASH! SCATAFAAAAAAAAAAAAAASH! Dell'armadietto sul quale era appeso è rimasto decisamente ben poco!
"Io non sono semplicemente una roccia, ma il tremito del suolo capace di spostare e disintegrare anche le rocce più dure. Sono una montagna invalicabile e oggi tu, John, proverai a superarmi ma ti fermerai e cadrai esanime sul passo del Völkerstrasse."
Camera fades.
Siamo in una stanza del backstage, delle bandiere sovietiche sono appese al muro. Un poster di Lenin è chiaramente visibile dietro al divano. E poi c’è la foto di Prozov, The Soviet Cat, che chi segue la BCW saprà che la presidente Stalinova ha affidato a Ivan Filitov
“Miaaaaaaaaaao”, dice il gatto Prozov.
L’esile General Manager scrocchia le dita e chiama a sé il figlio maggiore.
Ivan: Marek, puoi controllarlo tu il grande Prozov?
Marek: Babbo, lo sai che lui mi odia.
“Kafuuuuuuuuuuuuuuu”, un verso con i denti digrignati sembra spaventare Marek Filitov.
Ivan: Vuoi forse dirmi che il figlio inutile che è stato espulso dal dojo per inutilità non è nemmeno capace a guardare un gatto?
Marek: Ma io sto giocando a Europa Universalis IV sul pc.
Ivan: E chi usi?
Marek: Il Ducato di Toscana, sto puntando a formare l’Italia.
Ivan: Sei la vergogna per questa famiglia, ti avevo detto di smetterla con i videogiochi.
Marek: Ma non ho niente da fare… non posso nemmeno più lottare.
Ivan: Ti ho mandato in Siberia ad allenarti al freddo per tutto l’inverno, ma poi tu hai chiesto se potevi andare in questa terra che non conosco di nome Skyrim dove ci sono anche dei draghi… e sei tornato ingrassato?
Marek: Be’, sai, sarò pure ingrassato però ho imparato i thum antichi. FUS RO DAH!
Ivan: Se mi urli addosso ti mando a mungere le vacche.
Marek: No, babbo, ti prego, no, mi prenderò cura di Prozov il rosso.
“Grrrrrrrrrrr”, di nuovo il gatto pare avere in antipatia Marek, si avvicina a lui e si volta di schiena.
Pssssssssssssss.
Marek: Babbo, mi sta pisciando sui pantaloni!
Ivan: Sono problemi tuoi, puliscigli tu-sai-dove e poi vatti a cambiare.
Il prode manager russo scuote la testa, avvicinandosi ai suoi veri eroi, la Filitov Squad.
Bogdan Filitov e “The Monster” Bon Bon.
Bogdan: папа, ho controllato le condizioni del mostro. L’ho motivato a provare odio innato verso il capitalismo. La Trinidad cadrà, gli Hour Rush pure, gli Awesome Brothers e i Justice Brothers sono degli scherzi della natura.
Ivan: Ah, finalmente un figlio di cui posso vantarmi. Tu sei la mia unica speranza, per fortuna che c’è anche Bon Bon.
Il manager si avvicina al mostro e vede che è anche lui attaccato a una console.
Ivan: Addestramento in qualche simulatore di lotta? Cos’è, di nuovo Virtua Fighter usando il russo brutale?
Bon Bon: No, è Idolmaster, devi rendere delle ragazze bidimensionali delle idol. E per farlo devi regalare loro dei regali.
Ivan: Cos’è sto schifoooooooooooo.
Bogdan: папа, non ti preoccupare, guarda attentamente.
Bon Bon: Ora regalare dello sterco di gatto a questa fanciulla. Vedere come reagisce…
“Gyaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah.”
Bon Bon: Ehi, no, non abbassare il livello della nostra relazione. Non è giusto, torna qui.
Bogdan: Game over, amico mio.
Bon Bon: Io DISTRUGGERE tutto. Bon Bon SPACCA, Bon Bon ARRABBIO!
The Monster solleva il televisore e lo stringe in una Bear Hug.
Ivan: Bravo, distruggilo, tanto te ne compro uno nuovo!
Bogdan: Puoi vedere la forza distruttiva del mostro.
Bon Bon: Sigh, volere te bene, tu no volere me bene. Waaaaaaaaaaaaaah, facere pace.
Il mostro appoggia il televisore a terra e riaccende la console.
Bon Bon: Io imparare dai miei mistacchi. Ora donare te profumo costoso.
“Aaaaaaaaaai, arigato! Chu Chu.”
Ivan: Cos’è quella lingua straniera? Non dirmi che è il famigerato accento di Boston!
Bogdan: No, папа, è giapponese.
Ivan: Slajeeeeeeee, mi stai dicendo che il mostro sta imparando l’arte della guerra dai giapponesi?
Bogdan: Qualcosa sta imparando…
Ivan: Ma allora fallo allenare da mattina a sera, sarà il nostro kamikaze, l’uomo da sacrificare per la nostra gloria. A proposito usalo come scudo, lascia che sia lui che è bello possente a subire gli attacchi. Stando dietro a lui nulla ti scalfirà.
Bogdan: папа, ti renderò fiero di questo tuo figlio sovietico! Io non sono come Marek, io ho lo sguardo di fuoco e un eritema alle natiche che brucia a non finire.
Ivan: Bogdan, The Monster Bon Bon, rendetemi fiero, la Filitov Squad si ergerà suprema sulla categoria tag team. Saranno i nostri primi titoli e poi… Slajeeeeeeeeeeee.
Bogdan: Slajaaaaaaaaaaaaaa.
Bon Bon: Amoooooooooooooor.
Marek: Slajuuuuuuuuuuuuuu.
Prozov: Miaaaaaaaaaao.
Che strana famiglia!
DeWitt: “Il prossimo match vede il ritorno di John Kratos in JLW. L’ultima volta che lo abbiamo visto era contro Drago per il Two Worlds One Cup.”
Silente: “Trovo interessante che la tabella di marcia del guerriero di Sparta abbia più sconfitte che vittorie, anche se una di queste è arrivata per Count-Out voluto da lui stesso.”
DeWitt: “C’è in palio l’anello della terra in un brutale Gates of Hell match.”
Lover: “Non voglio un anello sporco di terra, e se poi crescono le radici?”
Silente: “Vedremo come andrà a finire questa sfida fra mostri, giunta al suo terzo atto dopo le due vittorie di Völkermord, la seconda piuttosto decisiva.”
MOTE Round 1, Match 3: John Kratos vs Völkermord [1 on 1 Gates of Hell match]
EARTH RING – Anello della terra
Referee: Cartlon O’ Hara
JLW CAREER STATS [win-lose-draw]
John Kratos 2-3
Völkermord 8-2
1 on 1 Gates of Hell match (Earth)
Simile al Buried Alive match, c'è una fossa in cui bisogna gettare l'avversario e tenerlo all'interno per oltre 10 secondi. È possibile ritornare in superficie dalla fossa.
Il massiccio Berliner Annihilator fa il suo ingresso. Il suo rapporto di 8 vittorie e 2 sconfitte lo rende il nemico numero 1 di chi dovrà affrontarlo nel Master of Elementals e lui sa bene che dovrà partire al meglio delle sue forze.
Fischi del pubblico per Völkermord, ma c’è anche chi lo acclama per via della sua figura dominante. Il wrestler esibisce i muscoli disumani e si prepara ad attendere l’ingresso del rivale.
La Serenata Immortale è una buona compagna per il ‘Greek Warrior’ John Kratos, che ancora una volta si esibisce in un ingresso pomposo, camminando lentamente con la sua armatura da oplita. Il tono del brano musicale si innalza e Kratos estrae dal sacco che porta con sé della sabbia recuperata dalle rovine di Sparta. Il Greek Warrior se la pone sul volto e lascia che le ceneri avvolgano il suo viso, poi sale sul ring e urla ‘Vaaaaaaai’, il devastante urlo di battaglia.
Anche qui, reazioni miste per il Bald Basterd, c’è chi odia il suo modo di fare brutale, chi invece lo apprezza e riesce a vederlo più ‘umano’ di Völkermord.
La regia ci mostra la fossa infernale sullo stage, bisogna tenere l’avversario all’interno per almeno 10 secondi e questo significa distruggerlo.
Kratos vs Völkermord, si sono odiati, si sono rispettati, hanno fatto parte del team vincente alle Pro Wrestling Wars. Ma stavolta il Greek Warrior vuole la sua rivincita ed è disposto a gettare il rivale all’interno della fossa infernale.
Il capo arbitro Cartlon O’ Hara dà il via alla sfida.
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DIN DIN DIN.
Si comincia con Kratos all’attacco, subito una Clothesline ai danni del Berliner Annihilator, ma non riesce nemmeno a smuoverlo. Il Greek Warrior si dà uno slancio alle corde, arriva il Rebound Lariat classico della Chaotic Existence School… ma anch’esso non smuove il tedesco.
Völkermord prende l’iniziativa e va per il BERLIN WALL, la Shoulder Block caricata in corsa. Kratos rimbalza indietro… sta per cadere… ma si salva!
I fans esplodono in un boato dopo questa sfida fra forzuti.
DeWitt: “Nessuno vuole mostrarsi inferiore nel fisico al proprio avversario.”
Silente: “Fra quei due è sempre una battaglia di stazza, voglio vedere chi trionferà stasera!”
Lover: “Quanta tensione su quel ring!”
Il Greek Warrior non si arrende e va dritto di Spinebuster, ma la manovra non attacca sul fisico massiccio del bestione tedesco. Völkermord si porta a breve distanza e Kratos va per lo SPARTA KICK, il suo calcio a mezz’aria. La manovra ha successo e Volky finisce all’angolo, Kratos non demorde e sfrutta la posizione per connettere con un Belly to Belly Suplex… ma viene compresso dal rivale mentre lo porta sopra le spalle.
Völkermord conosce i segreti dello stile di lotta dell’avversario, ormai è diventato un veterano del ring e sa esattamente come funziona il parco mosse del Bald Bastard. Proprio lui passa all’attacco e lo fa con lo SHEET DIVIDER, devastante Military Press Drop into Gutbuster!
Kratos crolla al tappeto e il rivale scende dal ring e afferra una sedia. Non c’è nulla di più classico di un Chairshot per cominciare la giornata!
CHAIRSHOT!
Kratos viene colpito al petto, si protegge con le braccia ma non pare sufficiente. Il tedesco non è ancora soddisfatto e appoggia la sedia sopra al piede destro del Greek Warrior, poi va per pestarlo. Ma lui reagisce!
CREEPING CHAOS del Greek Warrrior.
Sitout Full Nelson Atomic Drop. Un impatto devastante!
Stavolta Völkermord non può proprio mantenere l’equilibrio e impatta a terra. Kratos non perde tempo e va a girarlo per un Fujiwara Armbar a terra, ma il tedesco non si lascia girare di schiena. L’Unsterblich si rialza e lo scaraventa a terra con un POWERSLAM.
Völkermord non pare nemmeno soddisfatto, scende dal ring e afferra lo scudo con l’effige di Sparta… E CI SPUTA SOPRA!
Clamoroso gesto di stizza del tedesco, che mostra di non avere il minimo rispetto per le origini di Kratos, o per la ‘terra natia’ che il Bald Basterd ha rappresentato nel Two Worlds One Cup.
Poi spinge con lo scuda e lo usa come ariete per travolgere Kratos.
IMPATTO TREMENDO!
IL GRECO VIENE TRAVOLTO ALLA FRONTE E COMINCIA A SANGUINARE.
DeWitt: “Lo sapevo, ero certo che Völkermord avrebbe cercato di strappare via il sangue dal corpo del rivale, lo ha già sconfitto in passato e vuole chiudere i conti una volta per tutte.”
Silente: “Ne vedremo ancora di più, il tedesco non si accontenterà di una mezza vittoria!”
L’assalto di Völkermord continua, arriva il BERLIN WALL, la Shoulder Block potenziata. Kratos pare sofferente, ma reagisce con determinazione e connette con la TERMOPILI, Double Handed Chokeslam.
Slaaaaaaaaaaaaaam.
Il tedesco crolla a terra e Kratos si tocca la fronte, si accorge del sangue che scorre copiosamente. Il greco è in collera, trascina l’avversario all’angolo e si fa leva su di esso per provare a sollevarlo in posizione per il Temple of Destruction… ma non arriva la Musclebuster, Völkermord ne esce e va per il BACK BODY BOOM!
Devastante, Kratos crolla a terra ed è costretto ad uscire dal ring.
Il Greek Warrior si avvicina a un pannello di vetro posizionato vicino al tavolo di commento e lo sposta verso la barriera. Cosa vuole fare?
BELLY TO BELLY SUPLEX AI DANNI DI VOLKERMORD CONTRO IL PANNELLO DI VETRO.
CRAAAAAAAAAAAAAAAAAAASH.
Questo era il SOUL INSANITY!
DeWitt: “Pazzesco, anche Kratos ci va giù pesante con la violenza.”
Lover: “Se nel loro primo match ci danno dentro in quel modo, come faranno ad andare avanti?”
Silente: “Sono due mostri, non sono esseri umani. Il tedesco si sta già rialzando!”
La schiena del bodybuilder è già lacerata con schegge di vetro, eppure lui si erge in piedi, possente come prima. UBER-PLEX ai danni del Greek Warrior. Un Vertical Suplex a 180°!
Kratos barcolla a terra, ma Völkermord vuole trascinare la sfida nei pressi della fossa, lo colpisce con una raffica di pugni per spostarlo.
Tentativo di Belly to Belly Suplex del guerriero di Sparta, ma non riesce a sollevarlo.
GUT CRASH!
La Speaaaaaaaaaaaar del tedesco.
Il Greek Warrior appare sfiancato dalla manovra, qui c’è poca tecnica, quasi minimale, è pure violenza abbinata a manovre d’impatto. Non il tipico match del Greek Warrior, che di recente pare apprezzare il lato purista della lotta.
Il tedesco solleva Kratos e lo spinge in direzione della fossa, l’arbitro O’ Hara è già pronto ad accertarsi del tempo che impiegherà chi finirà di sotto.
RIBELLIONE DI KRATOS, non vuole farsi gettare di sotto. È lui a provare il LAST BREATH, il Superkick alla gola… ma la manovra non va a segno.
SPINEBUSTER DI VOLKERMORD!
KRATOS VOLA GIU’!
Lover: “Siamo alla fine?”
DeWitt: “Non può essere… non così.”
Il Greek Warrior cade di schiena all’interno della fossa, ma solleva un braccio, fa cenno di star bene.
Tuttavia, O’ Hara comincia il conteggio.
1…
2…
3…
4…
Kratos è già in piedi.
5…
6…
Il Greek Warrior esce dalla fossa e si interrompe il conteggio.
Il Berliner Annihilator pare pronto per una nuova Gut Crash, ma l’avversario si allontana. PUGNI D KRATOS. Non vuole dargli alcuna tregua, cerca di fargli sentire la sua ripresa!
Il Greek Warrior cerca di sollevare il rivale sulle spalle, ma non ci riesce, perciò si sposta a breve distanza. Sa che lui dà di spalle alla fossa!
SPARTA KICK!
ARRIVA IL CALCIO A MEZZ’ARIA.
DeWitt: “THIS.”
Silente: “IS.”
Lover: “SPARTAAAAAAAAA!”
Völkermord precipita nella fossa, nemmeno provandoci tutto il giorno poteva uscire una caduta così simile a quella storica del film 300.
Il Greek Warrior esulta, il suo calcio spartano gli ha permesso di far volare di sotto l’avversario.
O’ Hara va per il nuovo conteggio.
1…
2…
3…
Il tedesco si riporta in piedi.
4…
5…
6…
7…
E Volky è giù fuori!
Sette secondi a malapena per uscire dalla fossa.
Non pare ancora essere giunta la fine della battaglia, anche se Kratos sanguina dalla fronte e il rivale ha delle lacerazioni alla schiena dopo l’impatto sul pannello di vetro, i due sentono la foga della battaglia e continuano il loro scontro.
PUGNO DI KRATOS, VAI!
PUGNO DI VOLKY, BRUTAL!
PUGNO DI VOLKY, BRUTAL!
PUGNO DI KRATOS, VAI!
Il Greek Warrior va per una testata samoana ma il rivale lo afferra alla gola.
Chokehold del tedesco, che poi usa un’altra mano.
NON È POSSIBILE!
TERMOPILI DA PARTE DI VOLKERMORD!
Slaaaaaaaaaaaaaaaaaam.
Il Greek Warrior subisce la sua stessa manovra e impatta a terra.
DeWitt: “Völkermord sta imparando tutti i trucchi del Greek Warrior, lo ha avuto come avversario e come compagno, ora mostra di aver appreso grazie alla sua nota intelligenza.”
Lover: “Quel bestione è dotato di intelletto?”
Silente: “Sicuramente più di te.”
Lover: “Ma io sono scemo e me ne vanto, eh, eh!”
Oltre 16 minuti di battaglia, pare incredibile pensare che la sfida stia ancora andando avanti. Völkermord vuole concludere, ma l’avversario aspetta che lui cerchi di afferrarlo per applicargli l’HOLY BRIDGE, la Muta Lock variata. Presa temibile in cui il tedesco cerca di liberarsi il prima possibile, e infatti ce la fa sfruttando la stanchezza dell’avversario.
DISCUS THROW, il lancio del disco! Poi Völkermord va per il Lariat.
KRATOS IMPATTA NUOVAMENTE DI SOTTO NELLA FOSSA!
POTREBBE TERMINARE QUI.
1…
2…
3…
Primi segni di reazione del greco… primi!
4…
5…
6…
Il Greek Warrior cerca di salire, forse il tempo non è sufficiente.
7…
8…
9…
KRATOS CE LA FA!
L’Unsterblich non ci può credere, era sicuro di avere vinto questa battaglia. Kratos però è sfinito, l’avversario deve solo dargli il colpo di grazia e sa già come farlo.
VOLKERSTRASSE
Crucifix Powerbomb Stance into Sit-out Piledriver!
MA IL GREEK WARRIOR REAGISCE.
Sembra tenere lui il controllo della situazione.
STO!
STO NELLA FOSSA… I DUE CADONO INSIEME.
Slaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaam.
DeWitt: “Non ci posso credere, entrambi vanno di sotto. E ora che succederà?”
Silente: “L’arbitro probabilmente si metterà a contare entrambi.”
Lover: “Quindi che succede se entrambi rimangono di sotto?”
Silente: “Vuol dire che saranno eliminati dal torneo e il 4 men Cage match diventerà un 3 men Cage match.”
DeWitt: “Sarebbe clamoroso, sinceramente spero di no, si perderebbe la struttura del torneo!”
O’ Hara è pronto al conteggio.
1…
2…
3…
Kratos si rialza per primo.
4…
5…
Il Greek Warrior esce dalla fossa… l’arbitro interrompe il conteggio!
MA VOLKY LO AFFERRA PER UNA GAMBA… E LO TRASCINA DI SOTTO!
Di nuovo entrambi nella fossa.
1…
2…
BERLIN WALL, la Shoulder Block fa impattare Kratos contro la parete di terra!
3…
4…
Völkermord comincia ad uscire dalla fossa.
5…
6…
7…
8…
È sufficiente per interrompere il conteggio per lui e riprendere con quello di Kratos… MA ANCHE LUI LO AFFERRA PER UN PIEDE.
Entrambi finiscono di nuovo nella fossa.
Cartlon O’ Hara non sa nemmeno più lui come comportarsi, avrebbe squalificato entrambi se non fossero usciti per pochi istanti per evitare il conteggio.
Kratos chiama la FEEL THE PAIN. Carica come può il tedesco sulle spalle.
TORNADO DI FORZA 5 (facciamo forza 4 vista la difficoltà!)
SLAAAAAAAAAAAAAAAM.
Nel frattempo O’ Hara ha già contato fino a tre.
4…
5…
6…
Kratos esce dalla fossa ed è salvo.
7…
8…
9…
Völkermord si riprende, cerca di risalire più veloce che può.
HA SUPERATO LA FEEL THE PAIN IN POCHI SECONDI!
Kratos lo chiama a sé, lo vuole combattere!
10!!!
MA IL TEDESCO SI È SALVATO!
GUT CRASH del tedesco su Kratos.
Il Greek Warrior viene tramortito. Völkermord sente l’enfasi, è la sua grande opportunità per porre fine a Kratos. Lo ha battuto due volte, la terza sarà quella decisiva. Il tedesco si appoggia a una transenna… E LA SOLLEVA! CHE FORZA DEVE AVERE PER SOLLEVARLA?
Kratos si accorge di quello che sta succedendo, ma ormai è tardi.
VIENE GETTATO NELLA FOSSA CON LA TRANSENNA SU DI LUI.
SBAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAM.
IMPATTO TERRIFICANTE!
Kratos è praticamente ricoperto dalla transenna e il colpo lo ha fatto soffrire.
Holy Shit.
Holy Shit.
Holy Shit.
Arriva il conteggio da parte dell’arbitro, ma Völkermord già gli chiede l’anello, è certo di aver vinto dopo questa.
1…
2…
3…
L’arbitro è sotto pressione nel contare con il Berlin Annihilator già sicuro di aver trionfato.
4…
5…
6…
SBAAAAAAAAAAAAAAAAAAM.
7…
La transenna se ne va.
8…
Tremenda prova di forza del Greek Warrior che si rialza.
9…
All’interno della fossa, Kratos spicca un ultimo balzo.
10!!!
E il verdetto arriva.
Kratos non ce la fa a tornare su in tempo.
Testo nascosto - clicca qui
Vincitore via schienamento in 19:48: Völkermord
DeWitt: “L’Unsterblich ce la fa, sconfigge John Kratos e avanza nel torneo. Si tratta di un successo massiccio, imponente.”
Lover: “Impotente a chi? A cornuto!”
Silente: “Su, su, non parliamo di cornuti, non mi piace tanto l’argomento.”
DeWitt: “Risultato che se ci pensate non è poi così clamoroso come si penserebbe, Völkermord è un uomo di punta della JLW e si è imposto dopo una grande sfida.”
Lover: “Non dare giustificazioni!”
Kratos e Völkermord arrivano faccia a faccia. Il Greek Warrior strappa l’anello della terra dalle mani dell’arbitro… e lo consegna all’avversario.
Völkermord lo accetta e fra i due lottatori pare quasi esserci un’intesa… MA IL TEDESCO SOLLEVA L’ANELLO! Gli fa capire che può prenderselo per conto suo, che non ha bisogno del suo supporto.
Alla fine, non c’è nessuna Pro Wrestling War in avvicinamento e a Völkermord non serve Kratos.
Il wrestler riceve un incredibile pop dal pubblico di Boston, ha fatto capire di non dover ricorre a schemi o amicizie, per conto suo può ottenere tutto quello che vuole.