Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
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JLW #5: Pro Wrestling Wars I - 17/01/2016

Ultimo Aggiornamento: 18/01/2016 11:54
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17/01/2016 10:43
 
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FASE 3 - LA CONTRATTAZIONE

5 gennaio 2016 - Anaheim Arena/Anaheim
Siamo nel cortile esterno all'arena. Dustin O'Malloran, felpa grigia e pantaloni di tuta in acetato siede su un corrimano. Poco distante da lui, un uomo sulla trentina, coi capelli corti, la barba rada e la faccia di chi ha incassato tanti colpi, siede sugli scalini, intento a fumarsi una sigaretta.
DoM: "Quindi combatti anche tu stasera. Come hai detto che ti chiami?"
L'uomo lo guarda. Sorride, affabilmente.
JG: "Jack."
DoM: "Ah già... Gallego. Ti ho visto... hai battuto un allievo del Nest al tuo debutto, giusto."
Cenno d'assenso dell'argentino che risponde.
JG: "Si... ma chiamami Jack. Dovrebbe essere pure facile, per te, da ricordare. Visto per chi... lavori."
O'Malloran risponde con quello che vorrebbe essere un sorriso, ma gli esce più come una smorfia. Si guarda intorno, un po' a disagio.
DoM: "Non dovresti fumare... prima di un match, poi..."
JG: "Lo so."
Gallego sbuffa una piccola nuvola di fumo che condensa nell'aria fredda del gennaio losangelino. Attimi di silenzio imbarazzato tra i due... Gallego però sembra più disinvolto.
JG: "Ma mi rilassa. Non cancella la tensione che c'è prima di un match... ma mi aiuta a guardarlo nella giusta prospettiva."
DoM: "E sarebbe?"
JG: "Mi rilassa e mi fa ricordare che è solo un match. Al massimo potrei uscirne con qualche livido, ma anche se perdessi, non muore nessuno."
O'Malloran si fa sarcastico.
DoM: "Che atteggiamento vincente."
Gallego scrolla le spalle e non raccoglie la provocazione. Dustin torna a guardarsi intorno. La gente comincia ad entrare nell'edificio.
JG: "Ti fa strano vero?"
DoM: "Cosa?"
JG: "La gente. Entra, ci passa accanto. Neanche uno si è fermato a chiederci un autografo, una foto. Eppure hanno pagato un biglietto per vederci. E'... bizzarro, anche se normale: non siamo ancora facce da cartellone."
DoM: "Non mi interessa esserlo."
JG: "Ah no? Strano. A me si, molto. E' quello che voglio essere: un campione... acclamato ed amato. Scusa se te lo dico, ma adesso è il tuo atteggiamento che non mi sembra molto vincente."
Dustin si irrigidisce.
DoM: "Io... non penso di meritarlo, tutto qui."
Gallego sembra stupito.
JG: "Scherzi? Mi sei sembrato piuttosto dotato. E poi non sei anche un campione, nella JLW?"
DoM: "Non più."
JG: "Ah... quindi hai perso? Eddai, ti basta così poco per buttarti giù? Una sconfitta?"
DoM: "Forse tu ci hai fatto il callo e ti sei abituato, io no."
Jack ride, genuinamente.
JG: "E' vero. Sapessi quante ne ho prese. Ma sai Dustin... non importa quante volte cadi a terra, ma quante volte ti rialzi."
O'Malloran alza gli occhi al cielo.
DoM: "For God'sake, credo sia una delle frasi più abusate di sempre."
JG: "Sbagli: avrei potuto dire che non può piovere per sempre."
Con la sua ironia, Gallego riesce a strappare un sincero sorriso allo scontroso O'Malloran. L'argentino continua.
JG: "Ascoltami... la frase non sarà originalissima... ma è la verità, Dustin. Sono le sconfitte a costruire le nostra forza. Gli unici che non perdono mai sono coloro che non si mettono mai in gioco."
O'Malloran sembra ascoltare con attenzione le parole... di quello che fino a venti minuti prima era un totale sconosciuto. Prima che possa rispondere, anche solo per ringraziarlo, i due sono interrotti da una hostess del Center.
H: "Mi scusi signor O'Malloran: mister Leone la attende per un briefing, nello spogliatoio riservato alla vostra scuola."
Dustin si volta verso Gallego, che con un cenno della testa gli dice "Vai.". Cenno d'assenso di Dustin, che si avvia all'interno dell'edificio, seguendo la hostess.

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In Arena le luci si colorano e risuona una festante “Boys are back in town” mentre discendono colorati coriandoli e festoni accompagnati dai volantini col faccione del candidato Sindaco di Indipendence, Archie Fisher.
La sua bianca Lamborghini fa capolino sullo stage strombazzando tramite il calcson una personalizzata cucaracha…. E dal tettuccio fuoriesce tramite un’apertura, vestito con un elegante completo color panna, proprio il rampollo del Missouri. Questi scenda agilmente coi piedi per terra allargando le braccia mentre dal retro, divise per in due file, arrivano da destra e sinistra 18 ballerine munite di pon-pon, tutte guidate dalla mascotte che il mondo non ci invidia: MrFuble!
E’ una festa per tutta l’arena e Fisher si scatta un paio di Selfie coi fan delle prime file e concede qualche autografo.
Raggiunto il centro del ring sorride largamente e fa discendere dall’alto un microfono tutto per sé… con un cenno della mano fa cessare la musica, con un altro spegne la luci, con un colpo di tosse chiede lo spot light verde ocra, storcendo il naso e pronunciando un “meh”… lo rende azzurro. Ora ci siamo.

Archie << Perdonatemi, popolo dal cuore a Stelle e Strisce, se rendo questo momento tanto solenne, ma è mio desiderio lasciare un messaggio… è mio desiderio fare in modo che io non sia uno dei tanti… io non voglio questo. Io sono un uomo. Un uomo come voi. Ma ho un sogno… e forse… qualcosa di più.
…Ho l’onore di poter rendere questo sogno realtà! Di poter migliorare questa umanità che spesso non agisce come dovrebbe e io sono convinto di POTERLO FARE. Nel mio piccolo io voglio comunicare che lotto, e lotto per dimostrare giorno dopo giorno che tutto è possibile se con cuore impavido e forza d’animo noi impieghiamo noi stessi per il conseguimento dei nostri più alti desideri. Io desidero essere d’esempio per voi, essere il termine di paragone affinché voi sappiate che MAI…MAI bisogna arrendersi nella vita. Voi potete arrivare! Voi potete arrivare in alto.
Dovete solo crederci! E impegnarvi. E’… è così… è così che iniziano i sogni… >>

Fisher schiocca le dita e parte una canzone in sottofondo…



non proviene dalle casse… un altro occhio di bue inquadra ben 100 musicisti intenti a suonare live e 20 donne che piangono commosse senza motivo apparente.

Archie << Cos’è in fondo un sogno… se non un frammento nel nostro intimo essere noi? E se allora… se alloroa non riusciamo a rendere quel sogno …. Qualcosa… qualcosa di più di semplicemente onirico… cosa ne è di noi?? Io … io voglio qualcosa di diverso! Io voglio superare la fase REM! Anzi!! IO voglio svegliarmi in fase REM. Voglio che voi possiate vedere ciò che sogno io, voglio che voi possiate provare ciò che provo io, voglio che voi possiate esperire il fascino e la gioia che stringe il mio cuore quando io salgo su questo ring davanti a voi. Ognuno di noi ha pieno diritto di poter realizzare i propri più sfrenati desideri, signori! Non importa quanto sarà dura… tu non chiederti quanto manca alla cima: prosegui.. e non pensarci!
Non pensarci perché solo così assaporerai il viaggio. E godersi il viaggio verso la meta, non è forse il raggiungimento stesso della meta? Non è a quello che puntiamo? Ad evolverci!
Evolverci come individui!? E’ allora… Archie-picchia! E’ il momento di passare al prossimo stadio evolutivo. E’ il momento di abbandonare queste spoglie di umani e diventare superuomini, non nel corpo, ma nello spirito >>

Si asciuga un lacrima…

Archie << …io sento pulsare le emozioni della mia gente ... e anche le vostre. Sento la brama di avere una famiglia; di essere sereni; di vedere quel vostro progetto andare in porto; di tornare con la vostra ex; di lasciare vostra moglie e ricominciare; di rincasare e baciare vostra moglie come se vi foste appena incontrati; di raggiungere la luna, le stelle, gli astri più alti; di seminare il terreno e avere un buon raccolto, vederlo crescere alto, rigoglioso e vederlo curato da vostro figlio che seguirà i vostri passi; di vedere i vostri figli non fare la vostra stessa fine; di aspettare insieme che arrivi Natale; di attendere il calore che annuncia l'Estate; di scoprire un nuovo amore e abbandonarvi tra le sue braccia senza parole; di vivere, provare, scoprire, assaporare ogni gioia ed emozione che la vita vi saprà donare e di aprire ogni giorno gli occhi stupendovi davanti al miracolo che avete davanti...
La mia non è guerra tra team! Questa è una battaglia di un Sognatore contro gli Scettico e alla fine uno di noi due dovrà imparare dall'altro come gira... o come può girare il mondo!

"Tra una botta che prendo e una botta che do
tra un amico che perdo e un amico che avrò
che se cado una volta, una volta cadrò
e da terra da lì m'alzerò....
C'è che ormai, che ho imparato a sognare...
...non smetterò"
….parola di BoyScout…>>

Le luci si riaccendono e l’orchestra cessa di suonare.

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In arena si apre un collegamento col backstage. Dopo alcuni frame grigi e disturbi vari, il collegamento si schiarisce e notiamo il JigSaw, John Kramer, seduto in un bagno, un bagno molto sporco e pieno di sangue. Accanto a Kramer ci sono due scheletri in posizione seduta.

JK: Le cose non hanno una logica chiara. Il buono non porta né al buono né al cattivo. La gente ruba e non viene arrestata, vive una vita comoda. Altri mentono, imbrogliano, e vengono eletti. C'è chi si ferma ad aiutare un automobilista in panne e viene travolto da un tir che corre spedito. Non c'è spiegazione. Quello che conta è giocarsi bene le carte che abbiamo…. In questo sporco mondo, poche carte vengono giocate come si deve, ed è un peccato… un vero peccato… gettare all’aria una mano così vincente, come quella della vita. Solo quando vedi la morte in faccia, capisci il vero valore della vita. È come sentire spezzarsi l’unico filo a cui sei appeso, è come capire che l’ultima verità rimasta era una menzogna. Purtroppo il mondo è pieno, PIENO di codardi che buttano la vita al gioco o ad altre cazzate simili… ma purtroppo…

John Kramer sembra voler urlare, ma di colpo si blocca. Rivolge il capo verso il basso

JK: Purtroppo le cose non hanno una logica chiara… ci sono uomini che fanno carriera con l’inganno, uomini che affidano la propria realtà a un qualcosa di virtuale, una menzogna che copre i dolori della realtà in cui si vive. Ma questo mondo non è tutto rose e fiori… magari lo fosse…Finché l'uomo non si trova davanti alla morte è impossibile sapere se possiede o no la dote necessaria per sopravvivere.

John Kramer rialza la testa e spalanca gli occhi

JK: Archie….Hiroshi…. I WANNA PLAY A GAME WITH YOU! Chi non apprezza il dono della vita, non merita di goderne, è questa la mia filosofia….voi due siete due uomini che hanno messo da parte il proprio dono e hanno pensato solo alla propria immagine… Archie… sei nato con la camicia, nulla ti è mai mancato, ma purtroppo non hai avuto quel minimo di buonsenso che non ti avrebbe portato in questo incubo…. Hai deciso di porre via ciò che volevi e potevi fare nella tua vita, assecondando i voleri di un padre disonesto, che pur di vederti in cima al mondo, è disposto a corrompere l’incorruttibile. Potevi correre lontano dagli incubi, potevi scegliere la scala verso il paradiso, potevi guardare il sole in faccia e goderti la beatitudine di una vita spesa bene… ma hai scelto la via dell’oscuro, e sei caduto nell’incubo peggiore che ti potesse capitare…. La tua figura è più importante di te stesso… le folle ti vedono come un idolo, ma non sanno che quell’idolo è solo una sagoma di cartone che sta per essere bruciata… Spendi la vita a cercare di raccogliere voti, cerchi in tutti i modi di primeggiare, di ottenere il consenso popolare, credendo che tutta la fama ottenuta potesse solo giovarti…. Ma la fama…. La fama non è altro che una droga… più ne hai e più ne vuoi… potrai essere tutto quello che vuoi, ma adesso ti sei decisamente spinto troppo avanti per la fama e per i voti… hai deciso di sfidare un gioco sadico e crudele… un qualcosa che un codardo disonesto come un politico non potrà mai affrontare… hai fatto il passo più lungo della gamba e sei caduto…ma riuscirai a rialzarti?

Il JigSaw ride sadicamente

JK: Staremo a vedere… il tempo scorre…. Il gioco è cominciato!

Ora il serial killer riabbassa lo sguardo, testa fra le mani e abbassa il tono di voce fino a sussurrare

JK: Tutti si concedono il lusso di ignorare quando il tempo sta per scadere e questo impedisce loro di vivere davvero, quindi bevono tranquillamente un bicchiere d'acqua ma non lo assaporano fino in fondo….

Kramer alza la testa, spalanca gli occhi e accenna una sadico sorriso. Rialza il tono di voce
Hiroshi…. Archie non è il solo… Archie non è l’unica vittima del gioco, Archie non è l’unico a mettere la propria vita in un cassetto e a tenerla nascosta. Il tuo è un volto senza lineamenti, una tela bianca facile da dipingere come si vuole… sei più malleabile di un pezzo di plastilina, e il tuo volto ha preso la forma sbagliata troppe volte… sin da quando eri un innocente bambino un tassello del puzzle che compone un uomo ti è mancato: la personalità. Hai deciso di seguire una realtà virtuale dove la personalità non serviva a sopravvivere, un mondo tutto tuo, dove tutto potevi… purtroppo, neanche quando hai smesso di giocare con la tua vita e con quei stupidi cosi che tu chiami “videogames” hai avuto il coraggio di prendere l’iniziativa e di cominciare un qualcosa che avrebbe portato la tua vita letteralmente alle stelle. Purtroppo hai deciso di imitare quella realtà virtuale che è sempre stata parte di te…. Hai sempre avuto una visione distorta della vita… hai davvero bisogno di cambiare Hiroshi. Questo gioco ti farà passare davanti ogni cosa che avresti potuto fare ma non hai fatto, una vita perfetta forse… ma non hai rischiato… ti sei ricoperto della tua appagante e piacevole menzogna, ed hai lasciato che ogni possibilità ti scorresse davanti. Sei nella morsa di un gioco troppo grande per te…

Breve risata sadica seguita da un’espressione quasi di sconforto

JK: C’è qualcosa che mi sta divorando dall’interno e sono stanco….STANCO… di chi non apprezza il proprio dono… molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita… ma voi no… non più….ORA…FINE DEL GIOCO!

Il collegamento si chiude con una risata lunga e sadica del JigSaw

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Le telecamere si accendono e ci portano in un’immensa stanza semi buia… no, nessun mostro o finto tale ad aspettarci seduto per terra o su una sedia, siamo semplicemente all’interno di una sala giochi.
Camminando e scrutando gli schermi vediamo ragazzi darsi battaglia ai giochi più disparati.
Il nostro sguardo però, di focalizza, per forza di cose, sul giovine dai capelli rossi che il cameraman ha deciso di mettere in primo piano.
Il ragazzo in questione, signore e signori, non è altro che il nostro Hiroshi Yagami, concentrato sul videogame che notiamo essere Tekken Tag Tournament 2.
Accanto al ragazzo, un più giovane Koji Kabuto osserva attentamente le mosse dell’Otaku Senpai.

KK: Se continui così batterai ogni record della sala giochi.

HY: E la cosa ti crea problemi? Se vuoi posso lasciarti inviolato il cabinato sulla pesca, così potrai battere un record anche tu.

I due scoppiano a ridere.

KK: Non ci tengo, ma grazie per il pensiero.
Allora, questa sera dovrai combattere, non è così?

HY: È così amico, sono tornato alla carica, e questa sera mi aspettano la bellezza di due incontri.

Mr. Yagami non scolla gli occhi dallo schermo mentre dialoga con Kabuto.

KK: Ho sentito tutta la storia dei team ma non sapevo avessi un altro incontro.
Chi saranno i tuoi avversari?

L’Otaku Senpai fa spallucce.

HY: Boh, mai visti prima.
So che uno si chiama tipo Kramer… e che fa il cosplayer di qualche personaggio americano, altro ha qualcosa a che fare col gioco di prima… fish… ah, Fisher, il nome non lo ricordo.
So solo che va in giro con un tizio vestito da scoiattolo gigante… in effetti è figo, dovrebbe combattere lo scoiattolone al suo posto, ti immagini che roba?

KK: Veramente no, non mi sembra poi un’idea tanto… figa.

HY: Parlando di cose serie, come mai io non ho una mascotte?
Sai cosa dovremmo fare? Andare nel negozio di costumi dall’altra parte della strada e comprarti qualcosa di carino da indossa sta sera… cioè, non ti porto a cena fuori, sia chiaro, ma potresti essere la mia mascotte, altro che scoiattolo, potresti essere, non so, Koji il giovane giovane drago! (il doppio giovane è scritto apposta)

KK: Sai che l’idea non mi piace affatto?!

Lo sguardo di Yagami si illumina di luce divina.

HY: Ho trovato!
È… è geniale… come ho fatto a non pensarci prima…
Tu… sarai Bonta-kun!

L’enfasi di Yagami si espande per tutta la sala, mentre lo sconcerto di Kabuto si fa largo nel suo sguardo.

KK: Ma non pensarci nemmeno!
Non mi travestirò da pupazzo di Full Metal Panic per seguirti sul ring.

HY: Uffa, che noia… sarebbe stato epico vedere due pupazzoni a bordo ring… ahhh… tu non ti diverti mai eh Koji?!
Stare tutto il giorno a lavorare per il capo ti ha reso troppo serio… hai dimenticato come ci si diverte nel mondo reale.

KK: Un conto è divertirsi, un altro è rendersi ridicoli.
Non sono mansioni che spettano ad uno come me!

HY: Certo, molto meglio spezzare dita e ginocchia a chi non paga i debiti… quelle si che sono mansioni importanti.

KK: Il mio compito è assicurarmi che all’interno del clan fili tutto per il meglio, soprattutto ora che il capo spende parte del suo tempo a combattere, tu sei un lottatore Hiroshi, io sono… quello che sono.

Yagami sospira, conscio del fatto che il secondo in comando di Fuji Kitano non si vestirà mai da pupazzone.

HY: Va bene, va bene, non rendiamo l’atmosfera poco piacevole.

KK: Tornano al tuo incontro, spero che questo non sia per te un allenamento.

HY: Sono un amante di anime, manga e videogiochi, ma non sono un idiota… o meglio, forse lo sono anche, ma sono anche un wrestler, so come ci si allena, non ti preoccupare, questo è solo uno svago prima del combattimento.

Yagami lascia andare il joystick e sullo schermo vediamo il personaggio controllato dal CPU andare ad assestare i colpi finali a King, il personaggio utilizzato da Yagami.

KK: Che sfiga… non hai battuto il record massimo, sei arrivato quinto!

Yagami digita le lettere da inserire tra i record massimi, poi porta il proprio sguardo verso Kabuto.

HY: Guarda meglio amico mio!

La schermata ci mostra i record assoluti del cabinato, e Kabuto sgrana gli occhi, infatti, leggendo i nomi dei migliori giocatori in fila si legge: Hir – osh - i_Y -Aga- mi_ - is_ - rea- dy_ - to_ - fig - ht!

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DeWitt: “Il prossimo match potrebbe cambiare le carte in tavola nella competizione.”
Silente: “Tre lottatori che non hanno mai combattuto in un’arena della JLW, tuttavia Yagami ha un precedente in R-Pro.”
DeWitt: “Sì, ha vinto la Berlin Wall Challenge contro Völkermord, ma ha perso la sfida.”
Silente: “Questo significa che parte con uno 0-1 sulla sua tabella di marcia, non che faccia molta differenza, stasera può riscattarsi.”
Lover: “L’energia dell’arena mi fa capire che stasera Yagami sarà l’assoluto protagonista. Quando meno ve lo aspetterete, lui farà un colpaccio!”

*PWW* Hiroshi Yagami (Team Völkermord) vs Archie Fisher (Team Prodige) vs John Kramer (Team Kamen) [Three Way match]
Referee: Azure Crusada

JLW CAREER STATS [win-lose-draw]
Archie Fisher /
John Kramer /
Hiroshi Yagami 0-1


La musica d’ingresso di Hiroshi Yagami non scherza! Sarà pure un uomo molto giocoso a livello di riferimenti ma quando c’è da combattere sa come menar le mani. Il lottatore entra con una tuta da ninja nera e blu, stavolta è il look alla Sub Zero, glaciale e letale. L’Otaku Senpai pare focalizzato sul vincere la sfida, il suo debutto come wrestler della JLW in R-Pro è stato un mezzo successo, ma non conta. Stasera ha la possibilità di battersi contro tre ottimi avversari e puntare a diventare il nuovo Pro Wrestling Legacy Champion della federazione. Ci riuscirà?

Lover: “L’Otaku Senpai mi ha passato un manga da leggere.”
Silente: “Non sapevo che tu avessi questi gusti.”
Lover: “Quello che non capisco è perché i giapponesi fanno le storie al contrario. Parto sempre dal finale… e devo ricostruire la storia indietro? E poi quando ci sono i flashback io non so di essere in uno di questi perché mi viene annunciato alla fine?”
Silente: “Credo che tu non abbia capito che devi partire da destra.”
Lover: “Devo partire dal fondo per iniziare? Non ci capisco più niente.”


“The Boys are back in town!”
Signori e signore, abbiamo un politico nell’arena. Quello che oggi è un lottatore domani potrebbe diventare un senatore, e più avanti anche il Signor Presidente. Nel titantron c’è l’immagine di Lincoln e lui ambisce a raggiungere lo status di statua memorabile.
Archie Fisher entra su una macchina di lusso, dove ovviamente non è lui a guidare, ma il suo austista. Non una ma due bandiere americane svettano dalla cima del macchinone, una Ford di altissima fascia. Dietro alla macchina arriva anche l’immancabile mascotte… Mr. Furble.


Tutti i bambini dell’arena vogliono ballare con Mr. Furble e lui scavalca la transenna, ma si trova i membri della security a tirarlo via, così tutti iniziano a piangere perché Mr. Furble viene maltrattato.

Lover: “This is JLW, the furry face of Professional Wrestling!”
DeWitt: “Questa frase mi è familiare.”
Silente: “Però c’è qualcosa di strano.”

Da Indipendence, Missouri, Archie Fisher emerge dalla Ford e saluta il pubblico, un biglietto da 100 dollari gli cade dalla giacca e ovviamente pensa se darlo a un fan del pubblico. Quest’uomo sembra sbavare dall’occasione di accaparrarsi i 100 dollari, ma Fisher ritira il denaro e manda Mr. Furble a ballare con lui, rendendolo più infelice di prima. Il lottatore sale sul ring e vede Yagami, lo saluta con un inchino, ma poi si protegge alle spalle, non pare fidarsi troppo dell’arena di New York. E che fa Mr. Furble? Balla!


Arriva John Kramer, o “Jigsaw” se preferiamo chiamarlo così. Il suo ingresso avviene con un triciclo, il mantello nero e la maschera del suo pupazzo Billy. La guest star della Valley Death Wrestling pare più che pronta alla sfida che la attende.
John Kramer sale sul ring e pare ridere al di là della maschera nei confronti dei due avversari.

DeWitt: “Un lottatore interessante.”
Silente: “Red Kamen l’ha scelto dal roster VDW e secondo me ha fatto una buona scelta, mi dà l’impressione di essere pronto alla sfida che lo attende.”
Lover: “Non posso parlare di amore ed amicizia quando vedo un uomo così inquietante che fra i suoi trascorsi ha anche quello del killer seriale.”
DeWitt: “Ti capisco, Jimmy.”

L’arbitro Azure Crusada dà il via alla sfida.
Vincere nei primi cinque minuti significherebbe portare cinque punti al proprio team.
Si comincia e mentre Mr. Furble balla all’esterno del quadrato, Archie Fisher estrae il bigliettone da 100 dollari che gli era caduto prima e lo offre al migliore offerente, a chi dei due colpirà di più l’altro avversario. John Kramer fa cenno che gli piace giocare e si accanisce su Yagami, ma lui spicca un balzo e strappa a Fisher la banconota dalle mani, intascandosela nel costume. Ora non la vuole più nessuno!
CLOTHESLINE FROM HELL da parte di Kramer su Yagami, ha aspettato il momento ideale per attaccare, poi si tuffa su di lui con un Elbow Drop. Fisher sembra soddisfatto del trattamento subito dall’uomo che l’ha “derubato”, perciò si unisce a lui e lo solleva… Pedigree!
Fisher chiama Kramer per una manovra combinata, ma lui lo ignora e va per un Double Arm DDT.
1…………….
2…………………
Mr. Excellence ha rischiato grosso!
Il futuro presidente sembra preoccupato dall’attitudine sicura dell’Enigmista, che attende che si rialzi solo per farlo vittima dello Sleeper Suplex. Stavolta Fisher reagisce e connette con l’Hip Toss, poi sale all’angolo e chiama la Five Star Splash, la sua rana Volante a cinque stelle. Yagami però si è ripreso e raggiunge Fisher alla terza corda e lo carica per un SUPERPLEX DALLA TERZA CORDA.
Sbaaaaaaaaaaaam.
Il ring viene smantellato e provoca un cratere nell’arena, finendo sotto terra.

Lover: “Il ring viene distrutto, è collassato, possiamo andarcene.”
DeWitt: “Non lasciarti trasportare dalle tue fantasie, non è successo nulla del genere.”
Silente: “Era un normale Superplex dalla terza corda!”

La manovra è devastante e causa molto dissesto ai danni di Fisher, pure Yagami fatica a rialzarsi e questo permette a Kramer di accanirsi su Fisher, va a schienarlo.
1……………….
2……………….
NO!!!!!!!!!!!!!!!!
Ancora nulla da fare, il lottatore solleva la spalla e Mr. Furble festeggia all’esterno intonando dei cori.
Furble: “YES”
Fans: “YES”
Furble: “WE”
Fans: “ARCHIE”
Furble: “CAN!”
Fans: “SUCKS!”
Figure 4 Leglock a terra del Jigsaw su Archie Fisher, ma Hiroshi Yagami si è ormai ripreso e interrompe la manovra, connettendo con il GRENDIZER SLAM.
Anaconda Vise into a Powerslam!
Kramer allarga le braccia e l’avversario va a schienarlo. Grande occasione per il giapponese.
1………………
2……………….
NO NO NO NO NO NO.
Ancora niente da fare, questa sfida ormai sta salendo d’intensità.

Bzzzzzzzzzzzzzzzzzz.
Passano i primi cinque minuti e ci troviamo con 4 punti in palio per il vincitore se riuscirà a chiudere prima di dieci minuti. Yagami continua a farla da padrone, sferra calci agli avversari a terra, impedendo loro di rialzarsi. Poi si accanisce su Fisher, che urla “not me again!”
KABUTO LOCK, la Triangle Hold.
La manovra di sottomissione pare decisamente efficace. Questo è il momento per Mr. Furble di intervenire e lo fa. FURBLE INTERVIENE… DANZANDO!
L’enigmista si rialza da terra e solleva Yagami, SPINEBUSTER!!!!!!!!
Lo scaraventa con la testa appoggiata alle corde.
John Kramer è pronto e chiama la SixOneDIE!
Rincorsa che gli permette di slanciarsi alle corde per poi contorcersi e colpire il rivale, ma c’è un problema.

Lover: “Vooooooola!”
DeWitt: “Sì, a terra.”
Silente: “Pesare 100 kg non è proprio l’ideale per eseguire con successo questa manovra!”

Hiroshi Yagami se ne approfitta e si slancia all’esterno con un MOONSAULT dalla terza corda, atterrando sopra a Kramer. All’interno del ring Archie Fisher se ne inventa una per cercare di vincere, chiedere all’arbitro Azure Crusada di contare il count-out, essendo tutti e due i rivali fuori.
Parte il conteggio.
1… 2… 3… 4… 5..
Yagami rientra…. SHINING WIZARD su Archie Fisher, che viene travolto in pieno.
6:25 minuti di match e arriva lo schienamento.
1…………………….
2…………………….
NO WAY!
Our Future Boss riesce a salvarsi ancora una volta, si è reso conto che i due avversari hanno spesso preso lui come bersaglio nella sfida e cerca di sfuggire a questi attacchi, ma Yagami è ancora pronto.
T-BONE SUPLEX.
1……………..
2……………..
3NO!
Altro miracolo di Fisher, che ora ci appare davvero stanco.
A questo punto l’Otaku Senpai può scegliere di concludere la sfida con lo ZETTO CHOGOKIN, Edge-O-Matic. Noooooooo, il lottatore contrattacca con un OLYMPIC SLAM.
A segno, schienamento su Yagami.
1………………
2……………….
Ormai l’avete capito, solo conto di due.

Il pubblico applaude questo scambio di manovre mentre John Kramer torna sul ring, siamo ormai a sette minuti. Il wrestler della VDW connette con un Leaping Basement Dropkick su Yagami, poi si accanisce su Fisher con uno Spinning Heel Kick. Situazione di dominio da parte sua.
Kramer muove le mani e vuole usare la sua manovra finale su uno dei due avversari, cerca di capire chi si sta rialzando per primo. E con il politico messo male fisicamente è chiaramente Yagami a tirarsi in piedi.
GAME OVER DRIVER.
L’Omega Driver sull’Otaku Senpai!
Ma il giapponese riesce ad uscirne, grandissima reazione quando ormai stava per subire la manovra.
ZETTO CHOGOKIN su Kramer.
1……………….
2………………..
Fisher interviene, interrompendo il conteggio.
Mr. Furble esulta e si lancia fra i fans, è contento per la prodezza del suo beniamino.
Con un match così fisico si comincia davvero ad avvertire la fatica nonostante siano passati solo otto minuti dall’inizio della sfida.
Kramer si alza lentamente mentre Fisher vuole eseguire un Olympic Slam su di lui. Nulla da fare.
Double Arm DDT dell’Enigmista su Archie Fisher!
1…………..
2…………..
Intervento di Yagami. L’Otaku Senpai sembra pronto ad attaccare, ma Fisher lo spinge contro il turnbuckle. FACEBURST sul Turnbuckle!
Boooooooooooooo.
I fischi del pubblico mostrano che non basta Mr. Furble a ballare, Archie Fisher non è apprezzato per i suoi modi di agire ed ora ha un’occasione importante per chiudere la sfida.

SON OF ART!
La Jumping DDT di Fisher su Kramer a nove minuti di match. C’è ancora un minuto di tempo per mantenere i quattro punti per il vincitore e Fisher vuole concretizzare dopo la sua manovra finale.
1…………………
2………………….
Intervento di Yagami, che lo spinge via.
MORTAL KOMBAT FATALITY!
Running DDT con slancio alle corde.
A SEGNO.
A SEGNO!
Fisher impatta sul corpo di Kramer e Yagami va a schienare il politico.
1……………………
2……………………
3!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
L’Otaku Senpai solleva un braccio al cielo… ma Azure Crusada va a sollevare il braccio di Archie Fisher.

WHAAAAAAAAAAAAAT?!?

La regia ci mostra che, una volta disteso a terra, Fisher era sul corpo di Kramer e l’arbitro ha contato QUELLO schienamento invece di quello di Yagami perché è partito qualche istante prima.
ROBA DA NON CREDERCI!
Fra i fischi del pubblico Fisher se ne va con un punteggio ricco che spara il Team Prodige in netta prima posizione, Mr. Furble festeggia mentre il suo boss se ne torna sulla Ford, salutando il pubblico, cercando di ispirarlo a seguire le sue orme. Hiroshi Yagami non può crederci, è amareggiato e si pone le mani in testa, ancora scosso per questa pessima decisione arbitrale.
Severo ma giusto?!?

Testo nascosto - clicca qui


Lover: “Non è giusto, ma che è questo finale? Doveva vincere Yagami, lo diceva l’energia dell’arena.”
DeWitt: “In effetti mi aspettavo che l’arbitro desse la vittoria all’Otaku Senpai, invece la decisione rimane un po’ contestabile.”
Silente: “È il momento ideale per introdurre… il Moviolone di Bisca…, ehm, di El Silente. Rivediamo la fase finale al rallenty.”
DeWitt: “Ma lascia perdere, ormai è andata così. Quello che mi sorprende è il distacco che si è generato fra il Team Prodige e il Team Kamen. 8 punti… sono recuperabili?”
Silente: “Ce la possono fare a mio parere.”
Lover: “È finita, abbiamo già il risultato finale. Vince il Team Prodige, tutti a casa in anticipo che c’è un concerto di Jimi Hendrix in tv. WILD THING!”

Punteggio Pro Wrestling Wars I
Team Prodige 8
Team Völkermord 3
Team Kamen 0

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FASE 4 - LA DEPRESSIONE

14 Gennaio 2016 (3 giorni al grande evento) - New York, un piccolo monolocale al Greenwich Village
La stanza è buia... illuminata solo dalla luce emanata dallo schermo di un laptop. Dietro al quale, sta avviando una conversazione Skype... Dustin O'Malloran.
Attimi di attesa. Poi finalmente si apre la finestra con l'immagine dell'interlocutore... MA E' DYLAN McZAX!!
Perchè Dustin sta chiamando un suo vecchio trainer dei tempi dell'High-School (nonchè stella del wrestling business europeo)?
DoM: "Scusa... l'orario. Che ore sono da te?"
DMZ: "Le undici del mattino. Per fortuna non mi hai svegliato. Cosa c'è Dustin? Era da un po' che non ti facevi vivo... anzi, ti ho visto nelle tue ultimi esibizioni: pare che ormai ti secchi essere perfino accostato al mio nome."
DoM: "Ho chiamato perchè... mi serve aiuto. Se vuoi farmi la predica, possiamo anche chiudere subito questa conversazione."
Attimi di silenzio da parte di Dylan, probabilmente indeciso se sfanculare definitivamente l'irriconoscente allievo, o far emergere il suo lato più paternalistico.
DMZ: "... cosa c'è che non va?"
O'Malloran sospira.
DoM: "Sai... non saprei manco spiegartelo alla fine. Penso che tu sappia che tra tre giorni, A Pro-Wrestling Stars, potrò tornare a competere per il Pro-Wrestling Legacy Championship."
DMZ: "Si. Mossa stupida comunque. Potevi essere il leader del tuo team e competere per la cintura più importante."
DoM: "Sai come la penso."
DMZ: "So che gli idealisti non vanno da nessuna parte."
DoM: "Allora perchè stiamo parlando?"
Dylan sbuffa.
DMZ: "OK, vai avanti."
DoM: "... tu mi conosci: non ho mai avuto paura, prima di una gara. Teso si, OK... ma nella norma. Quanto serve per non abbassare la guardia. Ma più lo show si avvicina... più vorrei sparire e non salire sul ring."
DMZ: "Addirittura?"
DoM: "Non penso che reggerei un'altra botta, Dylan. Mi sento come se mi fossi allenato tutta la vita per fare questo ma adesso... non so se sono in grado di stare su quel ring. Se ne sono all'altezza."
DMZ: "I tuoi avversari?"
O'Malloran scrolla le spalle.
DoM: "Per cosa? Quelli che competono al mio titolo NON sono quelli che devo affrontare nel match. Questo show è un casino."
DMZ: "Beh, i tuoi compagni di squadra che dicono?"
O'Malloran sembra arrossire.
DoM: "Io... non ho frequentato nessuno nelle ultime due settimane."
DMZ: "Che cosa??? Ma non avete anche uno scontro a squadre da preparare?"
DoM: "Non mi andava, Dylan. Sei... forse la prima persona con cui parlo. Da giorni."
Dylan resta a lungo in silenzio. Poi parla, con un tono di voce calmo, ma preoccupato.
DMZ: "La tua non è paura, Dustin. Sembra più... una fottuta sindrome depressiva. Ciò che mi spaventa davvero è che sia bastato così poco per scatenarla. Così poco per minare la tua fiducia. Credevo fossi conscio delle tue potenzialità, ragazzo. Ma puff... una sconfita e mi diventi più patetico del tizio di Dawson's Creek."
DoM: "Chi?"
DMZ: "Lascia perdere... 90's stuff."
DoM: "Non era solo una sconfitta, Dylan. Red Kamen mi ha dimostrato che tutto ciò in cui pensavo di eccellere... era solo un bluff. Non sono la Perfect Execution.... sono solo uno fra tanti."
DMZ: "Con questo spirito, lo sarai senz'altro."
L'approccio aggressivo dell'Albionic Panther sembra sconfortare ancora di più O'Malloran. Dylan se ne accorge, e cerca di rimediare.
DMZ: "Ascoltami Dustin... ho combattuto nella stessa federazione con colui che considero il più grande mat-technician di sempre. Non so se il nome ti dirà molto... "Ice Cold" Jakob Borg."
O'Malloran annuisce.
DoM: "Il padre di Magnus Borg, il campione tag-team in WTF."
DMZ: "Esatto. Credimi... non penso ci sia mai più stato uno capace di lottare "a terra" come quell'uomo. Se vai a vedere il suo palmares però... è ridicolo, almeno se rapportato al suo valore. Poi prendi uno come... mi hanno sempre considerato la pecora nera dei McZax, il più sottodimensionato, il più scarso, quello che non poteva andare oltre determinati obiettivi... e sono diventato il più vincente della mia famiglia, il wrestler più titolato della dinastia McZax. Perchè dico questo, Dustin? Perchè il giorno in cui deciderò di appendere gli stivali al chiodo, il wrestling avrà il mio lascito. Scritto nel palmares, nei titoli vinti, e via dicendo.
Ma anche Jakob Borg, ha lasciato il SUO lascito agli amanti della disciplina... che non è un palmares, ma è il ricordo delle sue gesta, della sua bravura sul ring. Sai qual'è la cosa che abbiamo in comune, io e lui?
Che non abbiamo mai combattuto un singolo match pensando a ciò che avremmo lasciato ai posteri, all'eredità, al ricordo che avremmo dato di noi. Abbiamo combattuto tutti i nostri, unicamente per vincere.
Tu... hai un'intera carriera davanti a te, per costruire la tua "leggenda". I conti si faranno alla fine. Credi che oggi qualcuno rinfacci a Red Revolution Raven qualche sconfitta patita a vent'anni? Non puoi superare la montagna con un salto, Dustin... puoi solo scalarla un pezzetto alla volta. E pazienza se qualche volta scivolerai. Quando arriverai in cima, non se lo ricorderà più nessuno Neanche tu."
Dustin resta a lungo senza parole, intento a riflettere.
DoM: "Penso di aver compreso le tue parole, Dylan."
Sorriso sarcastico dell'inglese.
DMZ: "Lo spero bene, anche perchè ora devo andare ad allenare quella banda di perdenti della Facility...."
DoM: "Salutami Gallego."
DMZ: "E tu come lo cono.."
Ma O'Malloran ha già chiuso la conversazione Skype. La Perfect Execution si avvicina alla finestra e la spalanca. It's another sunny day.

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Il camerino di Red Kamen è piuttosto sovraffollato. Oltre al lottatore mascherato, infatti, si trovano tutti riuniti i membri del suo team, Black Demon, Joe Baxter, John Kramer, Kumo no Kamen, Little Raven, Sophitia, gli Hour Rush, Amanita Phalloides e Thanatos. Tutti estremamente seri, tutti poco propensi a scambiare battute tra di loro... D'altronde molti non si conoscono ed è lo stesso Red Kamen a confrontarsi con questa estrema eterogeneità in questo momento.

Stranamente però, egli sembra prenderla bene e sta infatti ridendo di gusto.

"Siete tutti qui! Siete tutti qui per me, questo è magnifico, questo è meraviglioso! Io... Io pensavo che nessuno avrebbe più creduto in me, pensavo che nessuno avrebbe mai voluto essermi vicino, e invece ora voi mi state ripagando con tutto questo affetto!"

Red Kamen passa in rassegna tutti i presenti, dando una pacca sulla spalla a qualcuno e un affettuoso buffetto a qualcun altro.

"Io credevo che Dustin O'Malloran fosse mio amico... Ma lui in realtà non mi voleva bene, non ha accettato il fatto che io fossi riuscito a costringerlo ad un pareggio. Piuttosto che darmi l'amicizia del campione, ha preferito rinunciare al suo titolo..."

Red Kamen inizia a scaldarsi e ringhia rabbioso.

"La sua è solo invidia, tutta invidia! Non accetta che io possa essere al suo livello... Per questo voglio che tu - Red Kamen indica Black Demon - lo uccida per me! Lo farai, vero?"

Il tono di Red Kamen diventa improvvisamente supplichevole.

"Lo farai... Per me? Sì, che lo farai!"

Ora invece il lottatore mascherato sembra sprizzare gioia da ogni suo poro.

"Noi non ci conosciamo... Ma siamo già una grande famiglia! Ognuno di noi merita un sostanzioso premio... E stasera ci prenderemo tutto quello che ci spetta! Siete d'accordo con me?"

Un lottatore con la maschera cadaverica e il cappuccio nero, che ricorda il look del luchador La Parka, si avvicina a Red Kamen e lo fissa al di là della sua maschera macabra.
Si tratta di Thanatos, il 'dottore della morte'.

T: "Mi piace questo team, Kamen, non si respira un'aria serena, non si cerca di socializzare con stupidi motti come 'tutti per uno, uno per tutti'. Se hai chiesto al Demone Nero di uccidere O'Malloran, allora io ti posso dire che il mio obiettivo nel dojo è di eliminare The Magician. Sono guidato da questo scopo ed è qualcosa di personale, che solo io e lui possiamo portare a termine."

Thanatos si avvicina a Joe Baxter, lo scruta a fondo mentre lui continua a fumare dalla sua sigaretta senza nemmeno rivolgergli lo sguardo.

T: "Non mi fido di te, Baxter, sei la pecora nera di questa squadra, le tue tattiche ti hanno sempre portato alla disfatta. Per quale motivo dovrei credere che questa volta svolgerai il tuo lavoro? Ma non rispondermi nemmeno, un pistolero non potrebbe mai comprendere il piacere di una lotta disarmata, l'estasi del corpo a corpo. Questo è Wrestling, il tuo è solo un vestiario che non esce mai di moda."

Le dure parole del dottore mascherato attirano l'attenzione di tutti, Thanatos se ne approfitta per porre le braccia incrociate sul petto, un gesto che ci ricorda la sepoltura nell'antichità.

T: "Per chi ancora non mi conoscesse, io sono Thanatos e il mio è un nome di battaglia. Combatto per degli ideali diversi da quelli della società, la mia giustizia sta nel valutare scale di peso differenti per quello che viene considerato 'ingiusto'. È una guerra contro le norme, contro la standartizzazione. Io voglio essere libero di scegliere e nessuno può farlo per me. Perciò, porto il simbolo che più di tutti spaventa ed apre gli occhi alla gente: la morte. Credo che voi abbia già risvegliato la vostra coscienza interiore, non siete uomini che provano paura, ma amano giocare con essa. E questo vi rende miei alleati."

Thanatos solleva un pugno al cielo.

T: "Vinciamo questa guerra e saremo ascoltati, potremo portare ogni nostro messaggio. Non importa con che mezzi, ma dobbiamo essere noi a vincere."

Nella stanza, viene calato l'accappatoio della lottatrice della Chaotic Existence, Amanita Phalloides. Alcuni sono sorpresi nel vederla con la sua tuta aderente invece che con lo Special Costume che le era stato assegnato da Red Kamen.

"Siete sorpresi che non sono più vestita da suora? Ho già disputato la mia sfida e non mi va di parlare del match, ho la schiena a pezzi."

Amanita si avvicina ai due Kamen, il Kumo no Kamen ed il leader Red Kamen.

"Sto con voi perché quello che conta è il risultato finale. Se il Team Kamen vince, io guadagno una title shot alla Custom Championship. Sono un'allieva di una scuola che non è di certo il Jack Leone Dojo, quel posto è un insulto ai miei gusti. Kim Popart, la diva pupazzetto? Rhea, come la madre di Zeus.... dove siamo, in un promo di John Kratos? Io sono qui come rappresentante della Chaotic Existence e la cosa ironica è che se vinceremo noi, io avrò una grande opportunità, se vincerà il Team Prodige, saranno Black Violence e Wizard a diventare campioni di coppia."

La redhead si volta verso gli Hour Rush, che appaiono un po' in disparte.

"Nessun'offesa nei vostri confronti, sto anche dalla vostra parte!"

Poi, si avvicina a Joe Baxter, che non pare in vena di socializzare, specialmente dopo l'assalto verbale subito da Thanatos.

"Ehi, pistolero, sei consapevole che se il Team Kamen vince tu diventerai il nuovo Custom Champion della federazione, avrai l'incarico di seguire l'eredità lasciata da Völkermord. Oppure ha vinto Yagami? Non me lo ricordo, io mi stavo allenando mentre trasmettevano R-Pro Symposium, poi si sa che il fuso orario non è facile da inquadrare. Ma tornando a noi, pistolero, se vincerai quella cintura io sarò l'unica donna fra i tuoi cinque sfidanti. Perciò, ti conviene iniziare a conoscermi il prima possibile."

Amanita estrae il suo fungo dalla cerniera della divisa e lo infila nella tasca del giubbotto del Solitary Man, poi gli dà un bacio sulla guancia.

"In mezzo a tutti questi 'corvi', io ti lascio il mio marchio, ho il tuo sapore impresso sulle mie labbra. Questo fa di te la mia preda, perché anch'io posso essere spietata come un corvo. Aspetterò che tu ti nutra della cintura prima di darti la caccia."

Amanita torna a sedersi, visibilmente affannata per il match disputato in precedenza.

Due persone hanno cercato di mettere in subbuglio la reputazione di Joe Baxter.
The Gunslinger pare infastidito dalla situazione e batte le nocchie sul muro vicino per chiamare i compagni.

Baxter: ho sentito anche troppa merda qui dentro. A spalare letame siete tutti dei campioni, ma sentite un po’, vi dico lo stesso che ho detto a quegli pseudogiornalisti che mi hanno detto che c’era un posto libero per rappresentare il Kentucky al torneo inter promozionale, io che per le leggi del Kentucky mi sono fatto mesi di carcere e faccio di tutto per cambiarle e riportarlo ai tempi che furono! Io sto con me stesso. Che mi avesse scelto Kamen, Perrier, Volkermord oppure O’ Malloran, a me importava poco. Io farò il mio lavoro, colpirò duro per raggiungere la vittoria.

L’ex sceriffo del Kentucky osserva i suoi compagni, se così può chiamarli.

Baxter: io non guardo al collettivo, stasera ho un match contro Xiper e Enfant Prodige. Oh, guarda caso uno dei leader, voi volete quei punti, voi volete la pappa già pronta. Allora non disturbatemi, io non sono uno di voi, io sono Joe Baxter. Come diceva Johnny Cash, dite ai vagabondi e agli scommettitori che Dio li taglierà fuori! E voi, vagabondi, ipocriti che credete di avere qualcosa di simile, che continuate a misurarvi gli attributi a vicenda, sappiate che io vi taglierò fuori dalle mie vite. Non sono un traditore, non vi porgerò l’altro pugnale.

The Gunslinger non parla più dopo essersi attirato l’antipatia di tutti i presenti.

"Tutto apposto?"

Kumo no Kamen si rivolge a Little Raven che sembra piuttosto intimorito dai presenti nel locker room. Il giovane tedesco deglutisce e annuisce con poca convinzione.

LR: "Più o meno..."

KnK: "Cosa c'è che non va?"

LR: "Beh... Mi avevi detto che saremmo finiti in mezzo a gente particolare... Ma non credevo così matti!"

KnK: "Fatti forza... Una volta finito tutto questo probabilmente non avrai più a che fare con nessuno di questi lottatori..."

LR: "Ora come ora vorrei solo sapere dov'è il mio maestro..."

Kumo no Kamen ridacchia.

KnK: "E' più vicino di quello che credi..."

Senza farsi vedere dal resto dei presenti Kumo si piega sulle ginocchia abbassandosi e per pochi istanti tira su la sua maschera... MOSTRANDO IL VOLTO DI RED REVOLUTION RAVEN! Little Raven impreca per lo stupore ma RRR, dopo essersi tirato nuovamente giù la maschera, gli sigilla la bocca con la mano.

KnK: "Zitto! Vuoi che mi scoprano?"

LR: "Ma che diavolo...?!? Perché fai questo?"

KnK: "Perché non posso lasciare che il mio migliore allievo venga da solo in questo covo di pazzi... E il miglior modo per seguirti è combattere al tuo fianco!"

Little Raven sembra quasi commosso ma Kumo no Kamen lo scuote.

KnK: "E adesso zitto, Red Kamen ci sta guardando! Non farci scoprire..."

Per fortuna l'attenzione del leader del team di questa sera viene attratta da un altro lottatore.

Ad averne catturato l'attenzione è una ragazza. Sophitia.
La giovane è seduta a un angolo, rannicchiata in se stesso, con guardo perso nel vuoto e volto sorridente. Muove il capo descrivendo dei cerchi...

Sophitia "Ohhh... che cosa bella: io da sempre considerata uno scarto, un reietto... EVITATA, ODIATA, DENIGRATA, OSTRACIZZATA.... entro a far parte della fanasticherrima squadra di Red Kramen. Urrà Urrà Urrà!
Son al settimo cielo! Spero solo di non cadere e sfracassarmi al suolo: poi mi servirebbero i soldi per il funerale: cioè, non a me, ma ai miei amici, e il primo problema sarebbe trovare gli amici ahahaha....
L'ho già detto che sono sola?
Si forse si, ma vabbé... ripetere aiuta le memoria.... Lo diceva sempre.... coso là...
.... ... non mi ricordo..."

Sophitia si blocca e fissa il vuoto per alcuni istanti come paralizzata per poi scuotersi

Sophitia "E vabbé, non fa nulla- Un vuoto di memoria capita. Ciò che non sarà giustificabile e 'passabile' sarà il vuoto che lascerò nelle anime di chi ci ostacolerà. Uno ad uno cadranno. Per l'onore del Team Kramen... Uno ad uno, uno dopo l'altro...

One by one we bite the dust
We kick the bucket and begin to rust
Give up the ghost when your number's up
We all fall down

Ashes to ashes, bones to paste
You whither away in your resting place
Eternity in a wooden case
We all fall down "

La ragazza ridacchia stringendosi tra le spalle rimanendo per conto suo in un angolo.

Dopo le parole di Sophitia a catturare l’attenzione è un pupazzo a bordo di un triciclo, che arriva fino al centro della stanza. Il leader del team nota una cassetta e la mette in azione.

JK: Ciao Kamen. Forse in questa stanza sei l’unico a conoscermi e a conoscere le mia capacità. Perciò mi presento… il mio nome è John Kramer. Non sono ne un eroe ne uno spaccaculi, ma un semplice uomo. Un uomo senza alcun potere, senza alcuna visione, senza alcuna onniscenza, ma che ha capito il vero valore della vita.

Tutti si guardano straniti. Nessuno sembra aver capito l’identità del loro compagno di squadra.

JK: Di fronte ai miei occhi è passato di tutto… gente che uccide e non viene processata, gente che spreca la sua vita al gioco, gente che la fa franca dopo ogni crimine… la gente vive una vita comoda a discapito di chi viene derubato dei suoi beni più preziosi…che siano soldi, monete, o la vita di qualche caro. Molta gente ha troppa libertà, davvero troppa gente usurpa il dono più prezioso che abbiano mai potuto avere nelle loro mani… TROPPA gente crede che il dono della vita sia cosa da niente, TROPPA gente spegne i propri lumi vitali e i lumi vitali di chi gli sta accanto con poche semplici azioni, rendendo pian piano la loro vita un inferno… Molta gente è poco riconoscente nei confronti della vita, ed il mio compito è quello di smorzare il loro entusiasmo nel gettare all’aria la propria vita… Ho un male che mi divora dall’interno e sono STANCO… di chi non apprezza il dono della vita!

Piccola pausa del JigSaw, poi riprende a parlare quasi sussurrando

JK: La gente realizza il valore del proprio dono solo se gli fai guardare la realtà, solo se gli fai guardare la morte in faccia… Allora capiscono di essere in ogni istante sul filo di un rasoio che potrebbe spezzarsi da un momento all’altro… e solo allora… si rendono conto di aver buttato la loro vita e cominciano a supplicare… a supplicare di avere una seconda chance, di poter camminare ancora su quel filo, anche a costo di avanzare con una sola gamba… ma come loro non hanno avuto pietà della vita degli altri… io non ho pietà di loro… il mio nome è John Kramer è il mio compito è quello di punire tutte le persone che hanno fatto scempio della loro vita, buttandola al gioco o nella droga o in altre cose simili, e di chi ha fatto scempio della vita degli altri. Potrete considerarmi un pazzo, potrete volermi rinchiudere in una camicia di forza fino a che il mio ultimo respiro non sarà esalato, ma non vi rendete conto che le loro azioni sono più peccaminose dei miei crimini… lasciatemi concludere il mio gioco, e la vittoria sarà nostra. Basta solo che rispettiate le regole….

Black Demon prende la parola.

BD: Ascoltate il sottoscritto adesso.

Si avvicina a Red Kamen.

BD: Vedo che finalmente una cosa giusta l'hai fatta Red, hai deciso di prendere il miglior membro che potevi ottenere nel tuo team.
Questa sarà una splendida occasione per far conoscere ancora di più l'Awakening.
Un'altra occasione per far capire a tutti, noi chi siamo veramente.
Non sono qui per te Red, non mi interessa minimamente del tuo team, mi interessa solo di me stesso.
Sta tranquillo questo non vorrà dire che perderemo, anzi vinceremo e faremo rimpiangere ai nostri avversari di averci incontrato!
Red vinceremo, ma dopo quel match ognuno per la propria strada, io ho dei titoli da vincere e non possono certo perdere troppo tempo con voi.

In un angolo c'è un gruppo piuttosto in disparte, hanno due maschere da teschio metallico e parlottano tra loro: sono gli Hour Rush!

SB: "Ma come minchia li ha scelti i membri del team questo qui? Sono tutti matti, non c'è uno che abbia una rotella a posto!"

DN: "Ringraziamo di essere ancora sani e salvi e che nessuno ci abbia ancora puntato un coltello alla gola..."

SB: "Ma che minchia! Lo sapevo che finivamo male!"

DN: "Stai calmo..."

SB: "Calmo un cazzo! Sei tu che mi hai detto che era tutto ok..."

DN: "Tutto ok finché eravamo noi due e Red Kamen... Come cazzo potevo sapere che finivamo in un manicomio?"

Steve Barone dà una lieve gomitata a Dragon Ninja.

SB: "Lui..."

DN: "Joe Baxter?"

SB: "Mi sembra quello un po' più sano di tutti... Potremmo parlare con lui..."

DN: "Non ora però... Adesso andiamo via prima che le cose si mettano male..."

Senza farsi notare da nessuno i due sgattaiolano fuori dal locker room. Intanto Red Kamen applaude come un bambino in un negozio di caramelle.

RK: "Bene! Benissimo! Anzi, malissimo!"

Red Kamen ride.

RK: "Ci siamo tutti e siamo agguerritissimi! C'è chi crede che la sua individualità sia superiore al collettivo e chi crede che l'obiettivo che condividiamo sia la cosa più importante che ci sia, c'è chi mi ha dimostrato una vera amicizia e chi continua ad agire di nascosto, c'è chi ci mette la faccia e chi ci mette la maschera! Ma tutti sappiamo che questa sera le alternative sono solo due... La vittoria del team Kamen o la morte!"

Red Kamen salta su un tavolo e punta un dito verso l'uscita del locker room, quindi esorta i membri del suo team facendo la voce grossa.

RK: "AVANTI, MIEI PRODI! La gloria è dietro questa porta e soltanto gli audaci possono carpirla!"

Poco alla volta il camerino si svuota lasciando al suo interno il solo Red Kamen la cui risata si fa sempre più sinistra.

"Danzate, marionette, danzate..."

CAMERA FADES

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Precedentemente in casa Sombrero.
Cactus Mike, Hombre Savo e Señorita Prudencia sabotano un’operazione losca e fuggono in macchina. Padre Tìo, patron della famiglia di lottatori Dos Rio, riceve una minaccia. “Scegli, o te, o la tua famiglia.” E lui è pronto a fare la sua scelta, lontano dai suoi nipoti.

I nomi dei personaggi presenti nel seguente promo sono fittizi, ma è tratto da una storia vera avvenuta ieri notte a Tijuana. Le espressioni sono decisamente colorite, quindi se non avete ancora… ma chissenefotte, leggetelo e basta altrimenti annatevene aff…



Periferia di Tijuana, Messico.
Non è la classica scena da film che ci si aspetterebbe con narcotrafficanti e pistole…
O forse sì?
Aspettatevi parole in spagnolo messe a caso durante questo ridoppiaggio degli eventi accaduti realmente la scorsa notte.

Una macchina nera si ferma al centro di una zona di campagna. Ci sono due uomini armati, un gringo forzuto e uno basso ma con la pistola vicina alla mano. Entrambi due duri. E con loro un uomo con una giacca elegante, di classe, chiaramente uno che vive bene.

La macchina si ferma e da lì emerge un uomo che sembra il cugino bello di Machete, che aiuta Padre Tìo a sistemarsi sulla carrozzella, poi lo trasporta all’incontro.

Uomo Elegante, che noi chiamaeremo Pablo.
Gringo forzuto, che noi chiameremo Hector.
Tizio basso e aggressivo, che noi chiameremo Eduardo.
Sosia buono di Machete, che noi chiameremo Gustavo.
Tìo Dos Rio, che noi chiameremo Tìo perché lo conosciamo tutti.

Pablo: “Hola, Tìo, come va? Chi è quel maricòn che ti porti dietro?”
Tìo: “Modera i termini, Pablito. Questo è uno dei miei nipoti, Gustavo. E non fa parte della famiglia di lottatori.”
Pablo: “E certo che non fa il lottatore, è un maricòn!”
Gustavo: “Non sono un maricòn, ho una moglie e un figlio.”
Tìo: “Gustavo, non dare informazioni personali sul tuo conto. Hai idea di chi hai davanti? Pablo Arroz.”
Gustavo: “Pablo Arroz… El Arroz? Questo è un nome che incute timore, è una leggenda della criminalità messicana! Arroz… è incredibile, è davvero lui!”
Eduardo: Ehi, hijo de una puta, non nominare il nome del jefe!”
Hector: “Sarà meglio che non escano altre palabras da quella bocca.”

Pablo pare rassicurare i suoi seguaci, già sull’offensiva.

Pablo: “È todo okay. Tìo, se sei qui è perché hai ricevuto la mia lettera. Diciamo che i tuoi altri nipoti, non quel maricòn che ti porti dietro, ci hanno causato alcuni problemi economici. E sai bene che io ci tengo alla plata.”
Tìo: “Lo siento, Pablo. Però sai benissimo che quando sguinzagli i tuoi cani da guardia per la calle, poi qualcuno ci rimette le penne.”
Pablo: “Cani? Oh, Tìo, ma questi sono normali barboncini. Se pensi che questi due facciano paura, aspetta di vedere cosa intendo io per pittbull.”
Tìo: “Allora, dimmi cosa vuoi da me? Vuoi la mia cabeza? Prenditela pure, ma lascia in pace la mia famiglia. Sai qual è il motto dei Dos Rio, la familia es todo! TODO!”
Pablo: “Tranquillo, sono un uomo che comprende qualche piccolo intoppo. Perciò, mi aiuterai a recuperare il denaro perso con un servizio alla mia famiglia.”
Tìo: “Di cosa si tratta?”

Pablo scrocchia le dita e da una postazione emerge un altro messicano a petto nudo, con il corpo tatuato.

Pablo: “Questo è mio nipote, Luiz. Voglio che tu gli insegni a diventare un lottatore.”
Tìo: “Vuoi che insegno a lottare a questo pendejo?”
Pablo: “Bada a come parli! Luiz è un uomo duro, che è pronto a calcare il ring.”
Tìo: “Potrei buttarlo giù a colpi di rotelle!”

La tensione pare esplodere, i due ‘cani da guardia’ di Pablo puntano la pistola verso il povero Gustavo.

Pablo: “La mia è una proposta dignitosa. Sai, ho scelto fra te ed El Jefe del CAL, ti considero un manager migliore. Hai fatto miracoli con i tuoi nipoti e Mike è un uomo carismatico con il suo Bunga Bunga.”
Tìo: “Guarda che fa Bang Bang.”
Pablo: “Ah, vero. Comunque, hai capito cosa voglio. Allena Luiz, può anche unirsi ai tuoi nipoti se lo desideri…”
Tìo: “E se ti dicessi di no?”

Luiz scatta verso Gustavo e lo pone in una Sleeper Hold.

Luiz: “Io voglio diventare un lottatore di Wrestling! Padre Tìo, sei una leggenda del Wrestling messicano, insegnami a combattere.”
Tìo: “E quella ti pare una presa? STRINGI, stringi con tutta la tua forza, non vedi che Gustavo sta respirando?”
Gustavo: “Tìo, por favor…”
Tìo: “Sei un uomo, resisterai!”

Luiz stringe con tutta la sua forza e Gustavo perde i sensi nella presa, viene lasciato cadere a terra.

Tìo: “Questo significa lottare, non bisogna mai avere timore. Va bene, Luiz, farò di te un uomo. Pablo, goditi lo spettacolo, porterò Luiz in JLW e lo affiancherò ai miei nipoti.”
Pablo: “Sapevo di poter contare su di te. Considera ripagato il tuo debito nei miei confronti.”
Tìo: “Però, Pablo… lo sai già delle mie condizioni di salute.”
Pablo: “Hai tutto il tempo per finire di addestrarlo. Quanto ti rimane, due anni, tre?”
Tìo: “Meno, ma sarà il tempo sufficiente per rendere Luiz un luchador degno di calcare il ring! E poi, voglio una promessa da te. Non toccherai mai con un dito la mia famiglia, e nemmeno sguinzaglierai i tuoi cani da guardia.”
Pablo: “Tranquillo, non farò ricorso ai miei perros. Sono generoso con i miei partner d’affari, credimi, sono il migliore amico e il peggior nemico che un uomo possa avere.”
Tìo: “Bene, questo è un patto.”

I due uomini si stringono la mano. Un nuovo lottatore sta arrivando in JLW, pronto ad unirsi al Sombrero. Ma chi è realmente questo Luiz?

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DeWitt: “E ora è tempo degli Awards.”
Silente: “Qualcuno verrà premiato.”
Lover: “Ho vinto qualche cosa?”
[Modificato da cell in the hell 17/01/2016 22:02]
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